LO SVILUPPO REGIONALE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE - Regione FVG
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LO SVILUPPO REGIONALE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE RIFLESSIONI DALLA PROSPETTIVA DELL'OCSE La cooperazione territoriale e lo sviluppo delle città verso la nuova politica di coesione europea Udine, 25 marzo 2019 Palazzo d’Aronco | Salone del Popolo Paolo Rosso | Policy Analyst Centro OCSE di Trento
Contenuti della presentazione 1. Il Centro OCSE di Trento 2. Il quadro attuale e lo scenario tendenziale 3. Come affrontare gli squilibri territoriali 4. Riflessioni conclusive sul ruolo della cooperazione territoriale 5. Un’esemplificazione 2
Il CFE, le regioni, le città e lo sviluppo Il Centro per l’imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città (CFE) Il CFE supporta i governi locali e nazionali a valorizzare il potenziale degli imprenditori e delle PMI, a sviluppare regioni e città inclusive e sostenibili, a stimolare la creazione di posti di lavoro a livello locale e ad attuare politiche efficaci per il turismo http://www.oecd.org/cfe/ http://www.oecd.org/cfe/leed/trentocentre.htm
Il Centro OCSE per l’imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città (CFE) Local Economic and Regional Working Party on Multi-Stakeholder Employment Tourism Committee + Development Policy SMEs and Engagement Development (LEED) 1 WP Committee + 3 WPs Entrepreneurship (political and technical) Programme Country reviews Country and territorial Champion Mayors for reviews (Local Job Creation, SME and Inclusive Growth National & local HEInnovate, social entrepreneurship (national, urban, rural, tourism reviews entrepreneurship, social country reviews metro, MLG, etc. ) inclusion) Roundtable of Mayors Thematic work and Ministers Thematic work Thematic work (productivity, subnational Thematic work (culture, mega-events, (megatrends, finance, multi-level (productivity, GVCs, entrepreneurship, social sustainability, value governance, land use, business environment) entrepreneurship) chains) LEED Forum on green growth, migration) Partnerships and Local Development Statistics SME financing Capacity building Global Forum on (regional, metropolitan, Tourism Statistics (OECD/G20 High Level Water Governance (Trento & Venice offices) Initiative well-being) Principles) 5
Il Centro OCSE di Trento: 15 anni di esperienza Missione 2003-2017 Costruire capacità di • 240 eventi • 90 peer reviews funzionari e operatori delle • 24 150 partecipanti da policy su temi dello • 78 paesi sviluppo locale Visione 2018-2020 Potenziare il suo ruolo internazionale di costruzione di capacità e Sviluppare uno competenze, partendo dai 15 anni di Spatial productivity Lab (SPL) in esperienza collaborazione con istituzioni nazionali in Italia e di altri paesi OCSE interessati L’attività di ricerca del SPL fornisce contenuti e rafforza la proposta di capacity building che a sua volta fornisce elementi di conoscenza sull’attuazione delle politiche e sulle soluzioni sperimentate per la loro governance
Gli assi di azione del Centro Focus sull’implementazione delle politiche a livello locale, con attenzione a Persone Instituzioni Luoghi Generazione di capacità per mezzo di azioni di formazione – scambio di pratiche – sviluppo di nuova conoscenza 7
Alcuni lavori recenti OCSE sul tema OECD (2018), Productivity and Jobs in a Globalised World: (How) Can All Regions Benefit?, OECD Publishing, Paris OECD (2018), Rethinking Regional Development Policy-making, OECD Multi-level Governance Studies, OECD Publishing, Paris OECD (2018), OECD Regions and Cities at a Glance 2018, OECD Publishing, Paris OECD (2019), OECD Regional Outlook 2019, Leveraging Megatrends for Cities and Rural Areas, OECD Publishing, Paris 9
Il PIL e il recupero dalla crisi Fonte: OCSE 2018 - Productivity and Jobs in a Globalised World: (How) Can All Regions Benefit?
OECD Regions and Cities at a Glance 2018 Le disuguaglianze economiche tra le regioni all'interno dei paesi OCSE hanno finalmente iniziato a ridursi, anche se si mantengono ancora a livelli elevati Molti aspetti della qualità della vita sono migliorati quasi ovunque, ma reddito e opportunità di lavoro rimangono concentrate nelle grandi città e in alcune regioni La crescita inclusiva richiede di affrontare le disuguaglianze a tutte le scale territoriali 11
Le disuguaglianze economiche tra regioni Disuguaglianze tra regioni nell’OCSE [Regioni TL2] 12 Fonte: OECD Regions and Cities at a Glance 2018
Le disuguaglianze economiche regionali Disuguaglianze regionali PIL pro capite, 2016 [regioni TL3] 13 Fuente: OECD Regions and Cities at a Glance 2018
Le disuguaglianze economiche regionali Produttività del lavoro nel 2016 [regioni TL2] 14 Fuente: OECD Regions and Cities at a Glance 2018
In che modo le regioni contribuiscono alla crescita della produttività delle nazioni? Tipo I (distribuito): la maggior parte della produttività aggregata è il risultato del recupero delle regioni in ritardo di sviluppo. Le regioni di frontiera* sostengono alti livelli di produttività, ma la dinamica della produttività si verifica principalmente altrove nel paese (Austria, Germania, Repubblica Ceca, Messico, Spagna, Italia, Polonia, Portogallo e Romania) Tipo II (concentrato): in questi paesi, la maggior parte della crescita della produttività aggregata si concentra nella regione di frontiera con effetti limitati nel processo di recupero delle altre regioni (Bulgaria, Cile, Danimarca, Francia, Regno Unito, Finlandia, Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Repubblica slovacca e Svezia) (*) Le regioni di frontiera sono le regioni di maggiore produttività in ogni paese, rappresentando almeno il 10% della popolazione Fonte: questa classificazione è stata presentata per la prima volta da Bachtler, Oliveira Martins, Wostner e Zuber (2017), “TOWARDS COHESION POLICY 4.0”, Regional Studies Association. 15
In che modo le regioni hanno contribuito alla la crescita della produttività aggregata? GERMANIA (Distribuita TIPO I) FRANCIA (Concentrata TIPO II) NB: Il contributo di una regione è definito come la differenza tra il tasso nazionale di crescita della produttività del lavoro medio annuo e lo stesso tasso escludendo la regione indicata, cfr. OECD Regional Outlook (2016). Periodo di riferimento 2000-2014
Esiste un tradeoff tra la produttività aggregata e le disuguaglianze tra regioni? Tipologia I (Distribuito) Tipologia II (Concentrato) Frontier Top 10% Lagging Bottom 90% Frontier Top 10% Lagging Bottom 90% in USD in USD 105 000 105 000 1.6% per year 1% per year 95 000 95 000 85 000 85 000 75 000 75 000 0.9% per year 1.1% per year 65 000 65 000 55 000 55 000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 All‘interno dell’Unione europea: Lenta convergenza della produttività per i paesi di tipo I I paesi di tipo II hanno mostrato una forte divergenza di produttività rispetto alle loro regioni «frontiera»
Confronto delle disuguaglianze regionali per i paesi Tipo I e Tipo II (regioni TL3 dell’OCSE) Indice di Gini su PIL pro capite Indice di Gini su PIL pro capite Regioni TL3 (media ponderata) Regioni TL3 (media semplice) Type I Type II Type I Type II 0.23 0.18 0.22 0.21 0.17 0.2 0.16 0.19 0.18 0.15 0.17 0.16 0.14 0.15 0.14 0.13 I paesi di Tipo II ha manifestato un aumento delle disuguaglianze regionali, specialmente prima della crisi
Le regioni “frontiera” tendono ad essere urbane, quelle in recupero rurali o intermedie Dinamiche di crescita della produttività per tipologia di regioni, TL3 Le regioni di «frontiera» sono quelle in cui la produttività del lavoro è più elevata (PIL per lavoratore) e che rappresentano almeno il 10% dell'occupazione totale Le regioni che si avvicinano / divergono sono cresciute del 5% in più o in meno rispetto alla «frontiera» del loro paese nel quindicennio 19 Fuente: OECD Regions and Cities at a Glance 2018
Identificare i diversi tipi di regioni: l’esempio delle aree rurali Tre tipologie di aree rurali Aree rurali all'interno delle aree funzionali urbane – sono integrate nell’area di riferimento Aree rurali prossime alle città – attrazione di nuovi residenti, tendenza ad un buon mix industriale Aree rurali remote – il settore primario svolge un ruolo rilevante nell'economia territoriale
Dall’OECD Regional Outlook 2019 «Come i mega trend essere di beneficio per le città e le aree rurali» Quali sono le macrotendenze globali alle quali si fa particolare riferimento nello studio: 1. Digitalizzazione, automazione e altri cambiamenti tecnologici 2. Cambiamenti demografici, compresi l'urbanizzazione, l'invecchiamento e la migrazione 3. Cambiamenti climatici e scarsità di risorse 21
Dall’OECD Regional Outlook 2019 Le politiche «place-based» sono in grado di affrontare crescita economica debole e crescente scontento pubblico L’automazione e le altre tecnologie “di rottura” riconfigureranno l’economia e la società in tutte le regioni La demografia delle regioni è soggetta a cambiare per effetto combinato di invecchiamento, inurbamento e migrazione I governi subnazionali sono attori importanti nella lotta al cambiamento climatico I mega trend globali comportano nuovi bisogni di investimento I sistemi di “governance multi-livello” si devono adattare per essere in grado di corrispondere alle esigenze future 22
COME AFFRONTARE GLI SQUILIBRI TERRITORIALI 23
Come affrontare questi squilibri di sviluppo all'interno dei paesi? Esistono due modelli opposti di policy: 1. Compensando le regioni in ritardo di sviluppo e promuovendo la mobilità del lavoro Questo non sembra funzionare nel lungo periodo e il può suscitare la “geography of discontent” (McCann) o la «vendetta dei luoghi» (Rodrigues-Pose ) 2. Adottando un approccio place-based (o territoriale) nello sviluppo regionale Alquanto sfidante in quanto richiede di adottare strategie di sviluppo disegnate su misura ed in particolare un forte investimento nella governance
Il paradigna dell’OCSE per lo sviluppo regionale place-based La politica di sviluppo regionale è fondamentalmente una buona politica economica strutturale con due differenze principali: • Permette la differenziazione spaziale • Richiede un investimento specifico nella governance per coordinare le politiche tra livelli di governo, settori e confini L’approccio ‘place-based’ dell’OCSE richiede: • L’identificazione degli «attivi» specifici territoriali (ovvero la creazione di vantaggi assoluti stimolando la concorrenza e la sperimentazione in tutte le regioni) • Complementarità tra le politiche settoriali a livello regionale (o locale) • Meccanismi di governance multilivello per allineare gli obiettivi e l'azione a tutti i livelli di governo e amministrativi
Il ruolo del decentramento Il livello di governo centrale non è in grado di gestire tante politiche quante sono le diverse tipologie di città e regioni. La progettazione di politiche placed-based è una funzione troppo complessa da gestire in modo centralizzato Ma il decentramento deve essere organizzato in forma di partnership e non solo come un processo di autonomia e devoluzione delle competenze Il decentramento funziona meglio quando viene attuato in un processo che ammetta l'asimmetria delle capacità a livello locale e la sperimentazione (learning-by-doing) Il decentramento deve essere accompagnato da una «ri- concentrazione dal basso» per evitare la frammentazione (governance urbana e cooperazione sovracomunale)
Il decentramento sembra essere una caratteristica dello sviluppo Spesa pubblica subnazionale e PIL pro capite (dati 2013) OECD-UCLG 40% DNK 35% CAN 30% SNG expenditure as a % of GDP RUS SWE 25% FIN BRA BEL ZAF ESP R² = 0,3555 VNM CHN DEU CHE 20% USA AUT ARG JPN AUS IND UKR ITA NOR KOR NLD 15% POL ISL PHL COL MEX HRV FRA GBR LVA CZE MDA MNG ROU KAZ EST SVN 10% PER LTU GHA IDN SRB BGR HUN Solo 3 paesi OCSE MNE PRT SVK KGZ NGAGEO ISR convergono senza ECU ALB TUR NZL TZA MAR THA IRL 5% UGA ZWEKENPSE HNDCPV SLV PRY CHL MYS GRC decentramento MLI SEN ARM JOR MUS TUN CRI AZE BEN BFA MWI CYP GIN KHM COG JAM GRM DOM MLT TCD 0% 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 GDP per capital (USD PPP)
IL RUOLO DELLA COOPERAZIONE TERRITORIALE
La cooperazione territoriale Le regioni transfrontaliere ottengono risultati meno positivi rispetto alle altre regioni La coesione territoriale è una sfida importante, in particolare nelle regioni di confine: grandi potenzialità e grandi minacce Il rafforzamento della cooperazione territoriale contribuisce alla coesione Necessità di assicurare un ruolo attivo dei soggetti territoriali nel governo della CTE 29
La cooperazione territoriale E’ necessario considerare il processo complessivo finalizzato ad assicurare una corretta governance della cooperazione territoriale Cultura partenariale pubblico/privato/società civile Soluzioni organizzative e gestionali compatibili con i processi di governo dello sviluppo locale Abbattere le barriere settoriali per aumentare la capacità di integrazione delle politiche [Lavorare a più livelli attraverso le frontiere, è una caratteristica distintiva della governance moderna] Sviluppare capacità in grado di superare gli ostacoli e mettere in comune conoscenze, risorse, know-how e competenze di tutto il sistema per ottenere risultati che generino valore pubblico integrato 30
Un esempio dall’OCSE In risposta al crescente divario tra ricchi e poveri, OECD Champion Mayors l'OCSE ha lanciatofor InclusiveMayors la Champion Growth for Inclusive Growth Initiative a marzo 2016. Champion Mayors formano una coalizione di leader disposti a impegnarsi per affrontare le disuguaglianze e promuovere una crescita economica più inclusiva nelle città . Questa iniziativa ha aiutato i governi ad analizzare le crescenti disuguaglianze, a monitorare gli standard di vita materiali, di benessere nel senso più ampio e a progettare politiche che promuovano equità e crescita. Seguendo un approccio multidimensionale alla crescita inclusiva che guarda oltre al reddito si intende considerare la vita delle persone in altre aree, come lavoro e salute. More info: http://www.oecd-inclusive.com/champion-mayors/ 31
GRAZIE! paolo.rosso@oecd.org Paolo Rosso | Policy Analyst Centro di Trento per lo sviluppo locale Centre for Entrepreneurship, SMEs, Regions and Cities Vicolo San Marco 1 – 38122 Trento, Italy Tel: +39 0461 277616 - Fax: +39 0461 277650 www.trento.oecd.org | Twitter: @OECD_local | Youtube: OECDLEEDTrento 32
LO SVILUPPO REGIONALE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE RIFLESSIONI DALLA PROSPETTIVA DELL'OCSE La cooperazione territoriale e lo sviluppo delle città verso la nuova politica di coesione europea Udine, 25 marzo 2019 Palazzo d’Aronco | Salone del Popolo Paolo Rosso | Policy Analyst Centro OCSE di Trento
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