Lipidomica & Low Grade Systemic Inflammations: quali correlazioni? - Riservato ai professionisti della Salute

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Lipidomica & Low Grade Systemic Inflammations: quali correlazioni? - Riservato ai professionisti della Salute
Lipidomica & Low Grade
Systemic Inflammations:
quali correlazioni?

    Riservato ai professionisti della Salute

    Relazione a cura di Mauro Rodolfo Guglielmi
Lipidomica & Low Grade Systemic Inflammations: quali correlazioni? - Riservato ai professionisti della Salute
Abbiamo sentito parlare di vari
          processi INFIAMMATORI
     GLICAZIONE                      CARAMELLIZZAZIONE
STRESS OSSIDATIVO              REAZIONE DI MAILLARD

    LEUCOTRIENI                                  REAZIONE DI SCHIFF
                          VES
                                                        REAZIONE DI AMADORI
PROTEINA C REATTIVA
                                                           TROMBOSSANI
   PROSTAGLANDINE PGE2
                                               RADICALI LIBERI
                    Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
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Un nemico molto subdolo:

 • LGSI
 • Low-grade Systemic Inflammation
 Infiammazione sistemica di basso grado

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L’infiammazione sistemica
di basso grado (LGSI) è come un
fuoco nascosto sotto la cenere che
può divampare da un momento
all’altro …

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Nel Febbraio del 2004
                                                                 il TIME in copertina
 Il sorprendente legame tra INFIAMMAZIONE e
                                                                 titolava:
INFARTI, CANCRO, ALZHEIMER e altre malattie.
         Cosa puoi fare per combatterlo
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La Low-grade Systemic Inflammation
  (LGSI) favorisce l’insorgere di:
• Patologie Cardio Vascolari - Tromboembolie venose
   • Steatosi Epatica non Alcolica
       • Sindrome Metabolica
           • Dislipidemia
              • Insulino-resistenza e Diabete di Tipo II
                  • Ovaio policistico
                      • Malattie autoimmuni
                         • Fibromialgia
                             • Tumori . . .
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Un aspetto interessante che è emerso da studi recenti, aspetto
condiviso dalla maggioranza della comunità scientifica:
si è notata una stretta correlazione tra processo infiammatorio
e una maggiore facilità di contagio da coronavirus.

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E’ possibile che la presenza del virus evochi una risposta immune
attraverso cellule come linfociti e monociti che localmente
stimolati liberano grandi quantitativi di mediatori
dell'infiammazione capaci di attivare la coagulazione del sangue.

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La presidente dell’Associazione per la Lotta alla Trombosi
e alle malattie cardiovascolari, Lidia Rota Vender dichiara:

“Tutti i virus, e questo non fa eccezione, scatenano nell’intero
organismo una reazione infiammatoria più o meno violenta.

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Comprendiamo quindi l'importanza di poter individuare i fattori
che favoriscono un processo infiammatorio a livello della
membrana eritrocitaria, processo infiammatorio che con una
certa facilità può creare un terreno fertile per MOLTE PATOLOGIE

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Uno strumento che permette di fare prevenzione
scoprendo questi processi infiammatori che a volte sfuggono è
   un'analisi di laboratorio attraverso un prelievo ematico:
                     ESAME di LIPIDOMICA

                   Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Per poter parlare di LIPIDOMICA e quindi degli ACIDI GRASSI che
compongono la membrana cellulare (in particolare ci concentreremo
sulla membrana eritrocitaria) facciamo un breve cappello introduttivo

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La LIPIDOMICA esamina
la composizione dello strato lipidico
della membrana cellulare

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Lo Stato Infiammatorio di Basso Grado
è favorito da uno squilibrio della
membrana lipidica degli eritrociti, per cui
diventa fondamentale analizzarne la
struttura lipidica, ovvero la percentuale
degli Acidi Grassi che la compongono

              Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
✓ Saturi : Miristico (MYR) – Palmitico (PAL) – Stearico (AS)

✓ Monoinsaturi : Palmitoleico (POL) – Cis-Vaccenico (VAC) – Oleico (AO)

✓ Trans : Trans-Vaccenico (T-VAC) – Elaidico (EL)

✓ Polinsaturi : Omega 6 - Omega 3

                  •   Ω6 :   o    Linoleico (LN)
                             o    Gammalinolenico (GLA)
                             o    Diomo-Gamma-Linolenico (DGLA)
                             o    Arachidonico (AA)
                        •     Ω3 :         o Alfa-Linolenico (LNA)
                                           o Eicosapentaenoico (EPA)
                                           o Docosaesaenoico (DHA)
                         Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Perché è importante conoscere la
composizione della membrana lipidica
della nostra cellula?

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Perché siamo
quello che
mangiamo…

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… e quello
                                              che beviamo!

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Di conseguenza anche la
nostra membrana lipidica
sarà più o meno in
equilibrio,
più o meno infiammata,
più o meno incline a
favorire l’insorgere di
patologie

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Osserviamo insieme un
                          pannello grafico
                          rappresentante la
                          condizione di una
                          membrana
                          lipidica
                          cellulare
Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
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Molto interessanti
sono questi dati,
dove possiamo
notare:

                                                                   ➢       Indice Ω3
                                                                   ➢       Rapporto Ω6 / Ω3
                                                                   ➢       Rapporto AA/EPA
                                                                   ➢       Rapporto LN/DGLA
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Rapporto (AA/EPA)
Acido Arachidonico/
Acido Eicosapentanoico

INDICE DI STRESS
INFIAMMATORIO
In questo esempio reale
l’indice di stress infiammatorio
è di 740 anziché 100
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Rapporto (AA/EPA)
Acido Arachidonico/Acido Eicosapentanoico
Fisiologia: Il rapporto AA/EPA fornisce un’indicazione dello
stato pro, normo, o anti-infiammatorio del paziente, in
quanto misura il rapporto percentuale tra questi due acidi:

• acido arachidonico (AA),
  precursore degli eicosanoidi pro-infiammatori PGE2

• acido eicosapentaenoico (EPA),
  precursore degli eicosanoidi anti-infiammatori PGE1 e
  PGE3 (*1)
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Quando il rapporto Acido Arachidonico/Acido Eicosapentanoico
è sensibilmente alto, può avere effetti dannosi per la salute,
poiché il paziente si trova in uno stato pro-infiammatorio.
Ciò significa che se nell’organismo si innesca un processo
infiammatorio, la reazione infiammatoria sarà oltremodo
eccessiva, a causa di un eccesso di eicosanoidi pro-infiammatori.

Per capire quali sono le cause di questo squilibrio e poterlo correggere in
modo personalizzato, occorre fare riferimento al profilo degli acidi grassi
del paziente. Sarà così possibile determinare se vi è un eccesso di acido
arachidonico, una carenza di acido eicosapentaenoico, o entrambi.
Si consiglieranno quindi modifiche alla dieta ed eventuali integratori
alimentari in base alla situazione personale del paziente.
                          Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Notate l’eccesso di Ω6 A/A, l’Acido
                                     Arachidonico, che è precursore
                                     degli eicosanoidi pro-infiammatori,
                                     e la carenza di Ω3 EPA, l’Acido
                                     Eicosapentaenoico, che è
                                     precursore degli eicosanoidi anti-
                                     infiammatori.
                                     Si noti anche la carenza anche degli
                                     altri Ω3, LNA e DHA.
                                     Questo squilibrio determina una
                                     importante LGSI.
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Come possiamo
assumere importanti quantità
di Omega 3 ?

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Linusan®
Semi di lino tipo oro, spaccati meccanicamente

VALORI NUTRIZIONALI per 100g di semi:
• Energia Kcal/Kj 525/2167;
• Proteine 20,7g;
• Grassi 41,8g, di cui: Saturi 4,2g, Insaturi 6,8g
  Polinsaturi 30,4g, di cui: Omega3 24,8g;
• Carboidrati 6,3g, di cui zuccheri 1,6g;
• Proteine 65,37g;
• Fibra Alimentare 20,2g;
• Sale 0,19g.
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Linusan®
Importanti quantità di acidi grassi polinsaturi
Omega 3, in particolare l’acido alfa-linolenico.

• E’ un acido grasso essenziale, vale a dire che deve assolutamente essere
  assunto con la dieta, in quanto l’organismo non è in grado di produrlo.
• Rende possibile la produzione degli altri acidi grassi Ω 3 , l’EPA e il DHA.
• L’acido alfa-linolenico è molto importante per la salute:
    • a livello strutturale garantisce alle membrane cellulari una fluidità ottimale
    • a livello funzionale fornisce i precursori degli eicosanoidi della serie 3 che
      sono antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della
      muscolatura liscia.

                             Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Gli EICOSANOIDI (PGE3)
 sono conosciuti anche come super-ormoni
 Gli eicosanoidi modulano:
  • Il sistema cardiovascolare
       • La coagulazione del sangue
           • La risposta immunitaria
              • L'infiammazione
                   • La funzione renale

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VEDIAMO QUALCHE
        ESEMPIO PRATICO
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Esempio FL-CH

                             Data analisi: Agosto 2012        (1° prelievo)

                             Sesso: Femminile
                             Nata nel 1964

                             Diagnosi: fibromialgia.
                             Sovrappeso
                             Famigliarità: diabete

                             BIOCHIMICA DEI LIPIDI:

                             Trigliceridi             80    mg/dL   30-170
                             Colesterolo totale       192   mg/dL   140-200
                             Colesterolo HDL          70    mg/dL   40-109
                             Colesterolo LDL          106   mg/dL   0-114
                             Indice aterogenico             2.74    2.6-4.44

                             AA/EPA : 301
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Esempio FL-CH

                             Data analisi: Marzo 2013        (2° prelievo)

                             Sesso: Femminile
                             Nata nel 1964

                             Scomparsi i sintomi di fibromialgia,
                             calo ponderale

                             BIOCHIMICA DEI LIPIDI:

                             Trigliceridi             66    mg/dL   30-170
                             Colesterolo totale       171   mg/dL   140-200
                             Colesterolo HDL          68    mg/dL   40-109
                             Colesterolo LDL          90    mg/dL   0-114
                             Indice aterogenico             2.51    2.6-4.44

                             AA/EPA : 159
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Esempio FL-CH

                              Data analisi: Maggio 2014        (3° prelievo)

                              Sesso: Femminile
                              Nata nel 1964

                              Scomparsi i sintomi di fibromialgia,
                              calo ponderale

                              BIOCHIMICA DEI LIPIDI:

                              Trigliceridi            69    mg/dL   30-170
                              Colesterolo totale      200   mg/dL   140-200
                              Colesterolo HDL         70    mg/dL   40-109
                              Colesterolo LDL         116   mg/dL   0-114
                              Indice aterogenico            2.86    2.6-4.44

                              AA/EPA : 159
Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio FL-CH

                              Data analisi: Maggio 2016        (4° prelievo)

                              Sesso: Femminile
                              Nata nel 1964

                              Ricomparsa dei classici sintomi della
                              fibromialgia

                              BIOCHIMICA DEI LIPIDI:

                              Trigliceridi            65    mg/dL   30-170
                              Colesterolo totale      210   mg/dL   140-200
                              Colesterolo HDL         80    mg/dL   40-109
                              Colesterolo LDL         117   mg/dL   0-114
                              Indice aterogenico            2.63    2.6-4.44

                              AA/EPA : 511
Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio MI-DE

                              Data analisi: Gennaio 2016

                              Sesso: Maschile
                              Nato nel 1991

                              Diagnosi: Sclerosi Multipla 2010, terapia
                              cortisonica, depressione, astenia fisica,
                              obeso

                              BIOCHIMICA DEI LIPIDI:

                              Trigliceridi            117   mg/dL   30-170
                              Colesterolo totale      178   mg/dL   140-200
                              Colesterolo HDL         50    mg/dL   40-109
                              Colesterolo LDL         105   mg/dL   0-114
                              Indice aterogenico            3.56    2.6-4.44

                              AA/EPA : 379
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Esempio MI-DE

                              Data analisi: Agosto 2016

                              Sesso: Maschile
                              Nato nel 1991

                              Calo ponderale significativo.
                              Maggiore energia fisica ed emotiva.
                              Terapia cortisonica mantenuta.

                              BIOCHIMICA DEI LIPIDI:

                              Trigliceridi            65    mg/dL   30-170
                              Colesterolo totale      172   mg/dL   140-200
                              Colesterolo HDL         68    mg/dL   40-109
                              Colesterolo LDL         91    mg/dL   0-114
                              Indice aterogenico            2.74    2.6-4.44

                              AA/EPA : 117
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ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 6
• Acido arachidonico (AA)
• Fisiologia: L’acido arachidonico (AA) è un acido grasso polinsaturo omega 6 a 20
  atomi di carbonio. L’AA è molto importante per la salute a livello funzionale, in
  quanto fornisce i precursori degli eicosanoidi della serie 2 (pro-infiammatori, pro-
  aggreganti piastrinici, pro-costrittori della muscolatura liscia).
• Fisiopatologia: Si consiglia di mantenere le proporzioni di acido arachidonico nei
  limiti della norma. Infatti, l’acido arachidonico è il precursore degli eicosanoidi
  della serie 2 (pro-infiammatori, pro-aggreganti piastrinici, pro-costrittori della
  muscolatura liscia).
• Nutrizione: Si consiglia di limitare i cibi ad alto contenuto di acido arachidonico:
  tuorlo d'uovo, carni grasse, frattaglie, frutti di mare e calamari
• Micronutrizione: Nulla.
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ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 3
• Acido Eicosapentaenoico Ω3 (EPA)
• Fisiologia: L’Acido Eicosapentaenoico fa parte degli acidi grassi polinsaturi della
  famiglia omega 3. E un acido grasso condizionatamente essenziale, vale a dire che le
  cellule dell’organismo, in particolare gli epatociti, sono in grado di sintetizzarlo a
  partire dall’acido alfa-linolenico, se le condizioni metaboliche lo permettono.
  Ha 20 atomi di carbonio ed è il precursore degli eicosanoidi della serie 3
  (antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia).
  Gli eicosanoidi della serie 3 (prostaglandine, prostacicline, trombossani e
  leucotrieni) contrastano l’attività degli eicosanoidi della serie 2.
• Fisiopatologia: Un apporto ridotto di Acido Eicosapentaenoico può essere nocivo
  per la salute (soprattutto se il rapporto AA/EPA è elevato). Infatti, l’Acido
  Eicosapentaenoico (EPA) è il precursore degli eicosanoidi della serie 3 (anti-
  infiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia).
• Una carenza di Acido Eicosapentaenoico è stata significativamente associata ad un
  maggior rischio di malattie cardiovascolari (*2), di tumori (*3), di malattie
  infiammatorie (*4).

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• Acido Eicosapentaenoico Ω3 (EPA)

• Nutrizione: E consigliabile aumentare l’apporto di Acido Eicosapentaenoico,
  incrementando il consumo di pesci grassi, in particolare di aringa, salmone,
  sardina, merluzzo, sgombro (almeno 3 x 200 g alla settimana) privilegiando
  una cottura a bassa temperatura (ad esempio al vapore).

• Micronutrizione: Si consiglia di assumere degli integratori alimentari di olio
  di pesce, Olio di Salmone (dai 500 mg ai 2 g al giorno, in un’unica dose
  possibilmente alla sera), soprattutto se il paziente non ha intenzione di
  aumentare il consumo di pesce grasso. E importante accertarsi che il
  paziente digerisca e assorba bene i lipidi.

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ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 3
• Acido Alfa Linolenico Ω3 (LNA)
• Fisiologia: L’Acido Alfa-Linolenico è il precursore degli acidi grassi polinsaturi della
  famiglia omega 3. E un acido grasso essenziale, vale a dire che deve assolutamente
  essere assunto con la dieta, in quanto l’organismo non è in grado di produrlo a
  partire dal precursore. Poiché rende possibile la sintesi degli acidi grassi omega 3
  allungati, in particolare dell’Acido Eicosapentaenoico (EPA) e dell’Acido
  Docosaesaenoico (DHA), l’Acido Alfa-Linolenico è molto importante per la salute sia a
  livello strutturale, in quanto garantisce alle membrane cellulari una fluidità ottimale,
  sia a livello funzionale, in quanto fornisce i precursori degli eicosanoidi della serie 3
  (antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia).
  Gli acidi grassi omega-3 hanno molti effetti benefici sulla salute (*5).

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•   Acido Alfa Linolenico Ω3 (LNA)

• Fisiopatologia: Un apporto ridotto di acido alfa-linolenico può essere nocivo per la
  salute, privando l’organismo del precursore degli acidi grassi omega 3 allungati, in
  particolare dell’acido eicosapentaenoico (EPA) e dell’acido docosaesaenoico (DHA).

• Ciò può causare uno stato pro-infiammatorio, con un aumento del rischio di
  malattie cardiovascolari, di malattie disimmunitarie infiammatorie, di malattie
  neurodegenerative e di cancro.

• Nutrizione: E consigliabile aumentare il consumo di oli di colza, di lino, di soia, di
  noce, e il consumo di noci. (Attenzione all’olio di lino che è facilmente ossidabile e
  quindi potrebbe essere pro-infiammatorio)

• Micronutrizione: Si consiglia al paziente di assumere delle perle di olio di lino (da
  200 a 400 mg al giorno, durante i pasti). Meglio ancora semi di lino dorati
  decorticati (1-3 cucchiai daElaborato
                                 minestra        al giorno)
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NON DIMENTICHIAMOCI DEL FEGATO

         Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Il Fegato:
una fabbrica che svolge migliaia di
elaborazioni biochimiche ogni giorno

Di queste circa 6.000 funzioni chimiche ne
ricordiamo alcune:

•   Facilita l’assorbimento di grassi da parte
    dell’intestino grazie ai sali biliari
•   Produce colesterolo e trigliceridi
•   Facilita le trasformazioni delle proteine
    (albumina, globuline, transferrina, fattori
    coagulazione)
•   Riserva di sangue, ferro, vitamine A, D e B12
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• Riserva di glicogeno, mettendo a disposizione il glucosio in
  caso di necessità o digiuno prolungato
• Importante nella produzione delle cellule del sangue
• Principale organo in grado di mantenere pulito il sangue e
  l’organismo da tossine prodotte da farmaci, integratori,
  cibo e sostante tossiche
• Notevole capacità di immagazzinare e produrre energia
• Grazie alla sua azione detossinante e depurativa il fegato
  viene definito organo del ricambio

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Il fegato è un vero e proprio filtro anti-tossine e riveste una
posizione fondamentale per il sistema immunitario:
le sue cellule neutralizzano le sostanze tossiche e i residui dei
farmaci, smaltiscono i globuli rossi danneggiati.
Il fegato possiede cellule specializzate nel riconoscimento degli
agenti patogeni.
Si tratta delle cellule di Kupffer: sono dei macrofagi che oltre a
funzionare da depuratori del sangue che arriva agli epatociti e
a rimuovere le cellule del sangue danneggiate o invecchiate,
supportando l'azione della milza hanno anche il ruolo di
sentinelle stimolando il sistema immunitario ad agire in
presenza di pericoli per l'organismo.

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Come possiamo
aiutare il fegato e le sue
funzioni ?

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DESMODIUM ADSCENDENS

Come agisce il Desmodio:

• Numerosi studi clinici in vitro e in vivo hanno evidenziato che il decotto
  della pianta o il criotriturato (le altre forme galeniche non hanno dato
  risultati apprezzabili) svolgono un’azione mirata ad aumentare la
  velocità di rigenerazione degli epatociti ripristinando la funzionalità
  epatica.
• Inoltre non è trascurabile l’azione inibente la monossidasi dell’acido
  arachidonico svolgendo un’azione anti-infiammatoria.
• Azione antistaminica.

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DESMOVIT®
Nutraceutico per la protezione epatica e
il ripristino di un pH fisiologico corretto

INGREDIENTI:
• Desmodio - Desmodium Adscendens
• Lithotame - Lithothamnium calcareum
AZIONE:
• Combatte l'infiammazione e la sofferenza epatica
• Azione epato-rigeneratrice
                                                                                   L’efficacia di DESMOVIT viene valutata in uno studio di
• Riduce le transaminasi e le γGT                                                  fase II: quale terapia di supporto in pazienti con
• Inibisce l’istamina                                                              neoplasia della testa e collo metastatico o localmente
                                                                                   recidivato, in trattamento chemioterapico antiblastico
ASSUNZIONE:                                                                        di 2° o 3° linea per neoplasia avanzata.
                                                                                   Lo studio è condotto dal dr. L. Imperatori, oncologo,
• 2 capsule prima di colazione e 2 prima di cena                                   presso l’Unità Operativa Complessa Oncologia Medica,
                                                                                   Presidio Ospedale Santa Croce - Fano.
                             Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Per essere pratici e
portare a casa qualcosa:
❖ Se possibile facciamo fare un esame di LIPIDOMICA

▪ Lavorare in prevenzione con un’alimentazione ricca in verdure e
 pesce; frutta fresca e secca (con moderazione); cereali in rotazione
 (meglio se al mattino o massimo al pranzo) integrali e biologici, Olio
 EVO, burro chiarificato e uova (biologiche); carni bianche

                        Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
▪ Suggerire l’uso di integratori di Ω3
 Olio di Salmone (4-6 perle), possibilmente alla sera.
 Semi di lino LINUSAN (1-3 cucchiai al giorno)
▪ Consigliare un deglicante e antiglicante
 NoMetfor (1 capsula al mattino a digiuno)
▪ Se sono presenti problemi circolatori abbinare
 CARSILVEN (3 capsule suddivise ai pasti)
▪ Lavorare con il Desmovit (4 capsule suddivise ai pasti) per
 mantenere una funzionalità epatica corretta

                       Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Bibliografia
•   (*1) (Dietary n-6 and n-3 polyunsaturated fatty acids: from biochemistry to clinical implications in cardiovascular prevention. Russo GL.Biochem Pharmacol. 2009
    Mar 15;77(6):937-46. The importance of the omega-6/omega-3 fatty acid ratio in cardiovascular disease and other chronic diseases. Simopoulos AP. Exp Biol Med.
    2008 Jun;233(6):674-88.)
•   (*2) (Beneficial Effects of Eicosapentaenoic Acid in Coronary Heart Disease With Peripheral Vascular Diseases: But How and Why? Ishikawa Y. Circ J. 2010 Oct 30)
•   (*3) (Highly purified eicosapentaenoic acid as free fatty acids strongly suppresses polyps in ApcMin/+ mice.Fini L et Col. Clin Cancer Res. 2010 Oct 28 ;
    Eicosapentaenoic acid reduces rectal polyp number and size in familial adenomatous polyposis.West NJ et Col. Gut. 2010 Jul;59(7):918-25; Fish oil prevents breast
    cancer cell metastasis to bone.Mandal C et Col. Biochem Biophys Res Commun. 2010 Oct 27)
•   (*4) (Fatty acids from fish: the anti-inflammatory potential of long-chain omega-3 fatty acids.Wall R et Col. Nutr Rev. 2010 May;68(5):280-9)
•   (*5) (Omega-3 fatty acids in cancer, the protectors of good and the killers of evil? Gleissman H et Col.Exp Cell Res. 2010 May 1;316(8):1365-73 ; Cardiovascular
    effects of marine omega-3 fatty acids. Saravanan P et Col. Lancet. 2010 Aug 14;376(9740):540-50 ; Omega-3 fatty acids in critical illness.Martin JM, Stapleton RD
    Nutr Rev. 2010 Sep;68(9):531-41)
•   (*6) https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/04/14/news/coronavirus_puo_provocare_trombosi_polmonare_e_aggravare_la_situazione_-
    253995685/?fbclid=IwAR07GuvHQ4RcUSteFkZ6nhB75YjWruJg8oDm0zMqYo-Kccl39ALknvQSeb4

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Grazie a tutti per l’attenzione!
Se avete piacere di ricevere altre
informazioni o chiarimenti
questi sono i miei recapiti:
               Mauro Rodolfo Guglielmi
•    E-mail:   mauroguglielmi.salus@gmail.com
•    Sito web: www.mauroguglielmi.com
•    Telefono: +39 329 86 36 452

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