Lipidomica & Low Grade Systemic Inflammations: quali correlazioni? - Riservato ai professionisti della Salute
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Lipidomica & Low Grade Systemic Inflammations: quali correlazioni? Riservato ai professionisti della Salute Relazione a cura di Mauro Rodolfo Guglielmi
Abbiamo sentito parlare di vari processi INFIAMMATORI GLICAZIONE CARAMELLIZZAZIONE STRESS OSSIDATIVO REAZIONE DI MAILLARD LEUCOTRIENI REAZIONE DI SCHIFF VES REAZIONE DI AMADORI PROTEINA C REATTIVA TROMBOSSANI PROSTAGLANDINE PGE2 RADICALI LIBERI Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Un nemico molto subdolo: • LGSI • Low-grade Systemic Inflammation Infiammazione sistemica di basso grado Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
L’infiammazione sistemica di basso grado (LGSI) è come un fuoco nascosto sotto la cenere che può divampare da un momento all’altro … Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Nel Febbraio del 2004 il TIME in copertina Il sorprendente legame tra INFIAMMAZIONE e titolava: INFARTI, CANCRO, ALZHEIMER e altre malattie. Cosa puoi fare per combatterlo Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
La Low-grade Systemic Inflammation (LGSI) favorisce l’insorgere di: • Patologie Cardio Vascolari - Tromboembolie venose • Steatosi Epatica non Alcolica • Sindrome Metabolica • Dislipidemia • Insulino-resistenza e Diabete di Tipo II • Ovaio policistico • Malattie autoimmuni • Fibromialgia • Tumori . . . Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Un aspetto interessante che è emerso da studi recenti, aspetto condiviso dalla maggioranza della comunità scientifica: si è notata una stretta correlazione tra processo infiammatorio e una maggiore facilità di contagio da coronavirus. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
E’ possibile che la presenza del virus evochi una risposta immune attraverso cellule come linfociti e monociti che localmente stimolati liberano grandi quantitativi di mediatori dell'infiammazione capaci di attivare la coagulazione del sangue. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
La presidente dell’Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari, Lidia Rota Vender dichiara: “Tutti i virus, e questo non fa eccezione, scatenano nell’intero organismo una reazione infiammatoria più o meno violenta. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Comprendiamo quindi l'importanza di poter individuare i fattori che favoriscono un processo infiammatorio a livello della membrana eritrocitaria, processo infiammatorio che con una certa facilità può creare un terreno fertile per MOLTE PATOLOGIE Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Uno strumento che permette di fare prevenzione scoprendo questi processi infiammatori che a volte sfuggono è un'analisi di laboratorio attraverso un prelievo ematico: ESAME di LIPIDOMICA Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Per poter parlare di LIPIDOMICA e quindi degli ACIDI GRASSI che compongono la membrana cellulare (in particolare ci concentreremo sulla membrana eritrocitaria) facciamo un breve cappello introduttivo Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
La LIPIDOMICA esamina la composizione dello strato lipidico della membrana cellulare Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Lo Stato Infiammatorio di Basso Grado è favorito da uno squilibrio della membrana lipidica degli eritrociti, per cui diventa fondamentale analizzarne la struttura lipidica, ovvero la percentuale degli Acidi Grassi che la compongono Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
✓ Saturi : Miristico (MYR) – Palmitico (PAL) – Stearico (AS) ✓ Monoinsaturi : Palmitoleico (POL) – Cis-Vaccenico (VAC) – Oleico (AO) ✓ Trans : Trans-Vaccenico (T-VAC) – Elaidico (EL) ✓ Polinsaturi : Omega 6 - Omega 3 • Ω6 : o Linoleico (LN) o Gammalinolenico (GLA) o Diomo-Gamma-Linolenico (DGLA) o Arachidonico (AA) • Ω3 : o Alfa-Linolenico (LNA) o Eicosapentaenoico (EPA) o Docosaesaenoico (DHA) Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Perché è importante conoscere la composizione della membrana lipidica della nostra cellula? Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Perché siamo quello che mangiamo… Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
… e quello che beviamo! Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Di conseguenza anche la nostra membrana lipidica sarà più o meno in equilibrio, più o meno infiammata, più o meno incline a favorire l’insorgere di patologie Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Osserviamo insieme un pannello grafico rappresentante la condizione di una membrana lipidica cellulare Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
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Molto interessanti sono questi dati, dove possiamo notare: ➢ Indice Ω3 ➢ Rapporto Ω6 / Ω3 ➢ Rapporto AA/EPA ➢ Rapporto LN/DGLA Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Rapporto (AA/EPA) Acido Arachidonico/ Acido Eicosapentanoico INDICE DI STRESS INFIAMMATORIO In questo esempio reale l’indice di stress infiammatorio è di 740 anziché 100 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Rapporto (AA/EPA) Acido Arachidonico/Acido Eicosapentanoico Fisiologia: Il rapporto AA/EPA fornisce un’indicazione dello stato pro, normo, o anti-infiammatorio del paziente, in quanto misura il rapporto percentuale tra questi due acidi: • acido arachidonico (AA), precursore degli eicosanoidi pro-infiammatori PGE2 • acido eicosapentaenoico (EPA), precursore degli eicosanoidi anti-infiammatori PGE1 e PGE3 (*1) Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Quando il rapporto Acido Arachidonico/Acido Eicosapentanoico è sensibilmente alto, può avere effetti dannosi per la salute, poiché il paziente si trova in uno stato pro-infiammatorio. Ciò significa che se nell’organismo si innesca un processo infiammatorio, la reazione infiammatoria sarà oltremodo eccessiva, a causa di un eccesso di eicosanoidi pro-infiammatori. Per capire quali sono le cause di questo squilibrio e poterlo correggere in modo personalizzato, occorre fare riferimento al profilo degli acidi grassi del paziente. Sarà così possibile determinare se vi è un eccesso di acido arachidonico, una carenza di acido eicosapentaenoico, o entrambi. Si consiglieranno quindi modifiche alla dieta ed eventuali integratori alimentari in base alla situazione personale del paziente. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Notate l’eccesso di Ω6 A/A, l’Acido Arachidonico, che è precursore degli eicosanoidi pro-infiammatori, e la carenza di Ω3 EPA, l’Acido Eicosapentaenoico, che è precursore degli eicosanoidi anti- infiammatori. Si noti anche la carenza anche degli altri Ω3, LNA e DHA. Questo squilibrio determina una importante LGSI. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Come possiamo assumere importanti quantità di Omega 3 ? Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
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Linusan® Semi di lino tipo oro, spaccati meccanicamente VALORI NUTRIZIONALI per 100g di semi: • Energia Kcal/Kj 525/2167; • Proteine 20,7g; • Grassi 41,8g, di cui: Saturi 4,2g, Insaturi 6,8g Polinsaturi 30,4g, di cui: Omega3 24,8g; • Carboidrati 6,3g, di cui zuccheri 1,6g; • Proteine 65,37g; • Fibra Alimentare 20,2g; • Sale 0,19g. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Linusan® Importanti quantità di acidi grassi polinsaturi Omega 3, in particolare l’acido alfa-linolenico. • E’ un acido grasso essenziale, vale a dire che deve assolutamente essere assunto con la dieta, in quanto l’organismo non è in grado di produrlo. • Rende possibile la produzione degli altri acidi grassi Ω 3 , l’EPA e il DHA. • L’acido alfa-linolenico è molto importante per la salute: • a livello strutturale garantisce alle membrane cellulari una fluidità ottimale • a livello funzionale fornisce i precursori degli eicosanoidi della serie 3 che sono antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Gli EICOSANOIDI (PGE3) sono conosciuti anche come super-ormoni Gli eicosanoidi modulano: • Il sistema cardiovascolare • La coagulazione del sangue • La risposta immunitaria • L'infiammazione • La funzione renale Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
VEDIAMO QUALCHE ESEMPIO PRATICO Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio FL-CH Data analisi: Agosto 2012 (1° prelievo) Sesso: Femminile Nata nel 1964 Diagnosi: fibromialgia. Sovrappeso Famigliarità: diabete BIOCHIMICA DEI LIPIDI: Trigliceridi 80 mg/dL 30-170 Colesterolo totale 192 mg/dL 140-200 Colesterolo HDL 70 mg/dL 40-109 Colesterolo LDL 106 mg/dL 0-114 Indice aterogenico 2.74 2.6-4.44 AA/EPA : 301 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio FL-CH Data analisi: Marzo 2013 (2° prelievo) Sesso: Femminile Nata nel 1964 Scomparsi i sintomi di fibromialgia, calo ponderale BIOCHIMICA DEI LIPIDI: Trigliceridi 66 mg/dL 30-170 Colesterolo totale 171 mg/dL 140-200 Colesterolo HDL 68 mg/dL 40-109 Colesterolo LDL 90 mg/dL 0-114 Indice aterogenico 2.51 2.6-4.44 AA/EPA : 159 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio FL-CH Data analisi: Maggio 2014 (3° prelievo) Sesso: Femminile Nata nel 1964 Scomparsi i sintomi di fibromialgia, calo ponderale BIOCHIMICA DEI LIPIDI: Trigliceridi 69 mg/dL 30-170 Colesterolo totale 200 mg/dL 140-200 Colesterolo HDL 70 mg/dL 40-109 Colesterolo LDL 116 mg/dL 0-114 Indice aterogenico 2.86 2.6-4.44 AA/EPA : 159 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio FL-CH Data analisi: Maggio 2016 (4° prelievo) Sesso: Femminile Nata nel 1964 Ricomparsa dei classici sintomi della fibromialgia BIOCHIMICA DEI LIPIDI: Trigliceridi 65 mg/dL 30-170 Colesterolo totale 210 mg/dL 140-200 Colesterolo HDL 80 mg/dL 40-109 Colesterolo LDL 117 mg/dL 0-114 Indice aterogenico 2.63 2.6-4.44 AA/EPA : 511 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio MI-DE Data analisi: Gennaio 2016 Sesso: Maschile Nato nel 1991 Diagnosi: Sclerosi Multipla 2010, terapia cortisonica, depressione, astenia fisica, obeso BIOCHIMICA DEI LIPIDI: Trigliceridi 117 mg/dL 30-170 Colesterolo totale 178 mg/dL 140-200 Colesterolo HDL 50 mg/dL 40-109 Colesterolo LDL 105 mg/dL 0-114 Indice aterogenico 3.56 2.6-4.44 AA/EPA : 379 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Esempio MI-DE Data analisi: Agosto 2016 Sesso: Maschile Nato nel 1991 Calo ponderale significativo. Maggiore energia fisica ed emotiva. Terapia cortisonica mantenuta. BIOCHIMICA DEI LIPIDI: Trigliceridi 65 mg/dL 30-170 Colesterolo totale 172 mg/dL 140-200 Colesterolo HDL 68 mg/dL 40-109 Colesterolo LDL 91 mg/dL 0-114 Indice aterogenico 2.74 2.6-4.44 AA/EPA : 117 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 6 • Acido arachidonico (AA) • Fisiologia: L’acido arachidonico (AA) è un acido grasso polinsaturo omega 6 a 20 atomi di carbonio. L’AA è molto importante per la salute a livello funzionale, in quanto fornisce i precursori degli eicosanoidi della serie 2 (pro-infiammatori, pro- aggreganti piastrinici, pro-costrittori della muscolatura liscia). • Fisiopatologia: Si consiglia di mantenere le proporzioni di acido arachidonico nei limiti della norma. Infatti, l’acido arachidonico è il precursore degli eicosanoidi della serie 2 (pro-infiammatori, pro-aggreganti piastrinici, pro-costrittori della muscolatura liscia). • Nutrizione: Si consiglia di limitare i cibi ad alto contenuto di acido arachidonico: tuorlo d'uovo, carni grasse, frattaglie, frutti di mare e calamari • Micronutrizione: Nulla. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 3 • Acido Eicosapentaenoico Ω3 (EPA) • Fisiologia: L’Acido Eicosapentaenoico fa parte degli acidi grassi polinsaturi della famiglia omega 3. E un acido grasso condizionatamente essenziale, vale a dire che le cellule dell’organismo, in particolare gli epatociti, sono in grado di sintetizzarlo a partire dall’acido alfa-linolenico, se le condizioni metaboliche lo permettono. Ha 20 atomi di carbonio ed è il precursore degli eicosanoidi della serie 3 (antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia). Gli eicosanoidi della serie 3 (prostaglandine, prostacicline, trombossani e leucotrieni) contrastano l’attività degli eicosanoidi della serie 2. • Fisiopatologia: Un apporto ridotto di Acido Eicosapentaenoico può essere nocivo per la salute (soprattutto se il rapporto AA/EPA è elevato). Infatti, l’Acido Eicosapentaenoico (EPA) è il precursore degli eicosanoidi della serie 3 (anti- infiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia). • Una carenza di Acido Eicosapentaenoico è stata significativamente associata ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari (*2), di tumori (*3), di malattie infiammatorie (*4). Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Acido Eicosapentaenoico Ω3 (EPA) • Nutrizione: E consigliabile aumentare l’apporto di Acido Eicosapentaenoico, incrementando il consumo di pesci grassi, in particolare di aringa, salmone, sardina, merluzzo, sgombro (almeno 3 x 200 g alla settimana) privilegiando una cottura a bassa temperatura (ad esempio al vapore). • Micronutrizione: Si consiglia di assumere degli integratori alimentari di olio di pesce, Olio di Salmone (dai 500 mg ai 2 g al giorno, in un’unica dose possibilmente alla sera), soprattutto se il paziente non ha intenzione di aumentare il consumo di pesce grasso. E importante accertarsi che il paziente digerisca e assorba bene i lipidi. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
ACIDI GRASSI POLINSATURI OMEGA 3 • Acido Alfa Linolenico Ω3 (LNA) • Fisiologia: L’Acido Alfa-Linolenico è il precursore degli acidi grassi polinsaturi della famiglia omega 3. E un acido grasso essenziale, vale a dire che deve assolutamente essere assunto con la dieta, in quanto l’organismo non è in grado di produrlo a partire dal precursore. Poiché rende possibile la sintesi degli acidi grassi omega 3 allungati, in particolare dell’Acido Eicosapentaenoico (EPA) e dell’Acido Docosaesaenoico (DHA), l’Acido Alfa-Linolenico è molto importante per la salute sia a livello strutturale, in quanto garantisce alle membrane cellulari una fluidità ottimale, sia a livello funzionale, in quanto fornisce i precursori degli eicosanoidi della serie 3 (antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici, miorilassanti della muscolatura liscia). Gli acidi grassi omega-3 hanno molti effetti benefici sulla salute (*5). Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Acido Alfa Linolenico Ω3 (LNA) • Fisiopatologia: Un apporto ridotto di acido alfa-linolenico può essere nocivo per la salute, privando l’organismo del precursore degli acidi grassi omega 3 allungati, in particolare dell’acido eicosapentaenoico (EPA) e dell’acido docosaesaenoico (DHA). • Ciò può causare uno stato pro-infiammatorio, con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, di malattie disimmunitarie infiammatorie, di malattie neurodegenerative e di cancro. • Nutrizione: E consigliabile aumentare il consumo di oli di colza, di lino, di soia, di noce, e il consumo di noci. (Attenzione all’olio di lino che è facilmente ossidabile e quindi potrebbe essere pro-infiammatorio) • Micronutrizione: Si consiglia al paziente di assumere delle perle di olio di lino (da 200 a 400 mg al giorno, durante i pasti). Meglio ancora semi di lino dorati decorticati (1-3 cucchiai daElaborato minestra al giorno) da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
NON DIMENTICHIAMOCI DEL FEGATO Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Il Fegato: una fabbrica che svolge migliaia di elaborazioni biochimiche ogni giorno Di queste circa 6.000 funzioni chimiche ne ricordiamo alcune: • Facilita l’assorbimento di grassi da parte dell’intestino grazie ai sali biliari • Produce colesterolo e trigliceridi • Facilita le trasformazioni delle proteine (albumina, globuline, transferrina, fattori coagulazione) • Riserva di sangue, ferro, vitamine A, D e B12 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Riserva di glicogeno, mettendo a disposizione il glucosio in caso di necessità o digiuno prolungato • Importante nella produzione delle cellule del sangue • Principale organo in grado di mantenere pulito il sangue e l’organismo da tossine prodotte da farmaci, integratori, cibo e sostante tossiche • Notevole capacità di immagazzinare e produrre energia • Grazie alla sua azione detossinante e depurativa il fegato viene definito organo del ricambio Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Il fegato è un vero e proprio filtro anti-tossine e riveste una posizione fondamentale per il sistema immunitario: le sue cellule neutralizzano le sostanze tossiche e i residui dei farmaci, smaltiscono i globuli rossi danneggiati. Il fegato possiede cellule specializzate nel riconoscimento degli agenti patogeni. Si tratta delle cellule di Kupffer: sono dei macrofagi che oltre a funzionare da depuratori del sangue che arriva agli epatociti e a rimuovere le cellule del sangue danneggiate o invecchiate, supportando l'azione della milza hanno anche il ruolo di sentinelle stimolando il sistema immunitario ad agire in presenza di pericoli per l'organismo. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Come possiamo aiutare il fegato e le sue funzioni ? Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
DESMODIUM ADSCENDENS Come agisce il Desmodio: • Numerosi studi clinici in vitro e in vivo hanno evidenziato che il decotto della pianta o il criotriturato (le altre forme galeniche non hanno dato risultati apprezzabili) svolgono un’azione mirata ad aumentare la velocità di rigenerazione degli epatociti ripristinando la funzionalità epatica. • Inoltre non è trascurabile l’azione inibente la monossidasi dell’acido arachidonico svolgendo un’azione anti-infiammatoria. • Azione antistaminica. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
DESMOVIT® Nutraceutico per la protezione epatica e il ripristino di un pH fisiologico corretto INGREDIENTI: • Desmodio - Desmodium Adscendens • Lithotame - Lithothamnium calcareum AZIONE: • Combatte l'infiammazione e la sofferenza epatica • Azione epato-rigeneratrice L’efficacia di DESMOVIT viene valutata in uno studio di • Riduce le transaminasi e le γGT fase II: quale terapia di supporto in pazienti con • Inibisce l’istamina neoplasia della testa e collo metastatico o localmente recidivato, in trattamento chemioterapico antiblastico ASSUNZIONE: di 2° o 3° linea per neoplasia avanzata. Lo studio è condotto dal dr. L. Imperatori, oncologo, • 2 capsule prima di colazione e 2 prima di cena presso l’Unità Operativa Complessa Oncologia Medica, Presidio Ospedale Santa Croce - Fano. Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Per essere pratici e portare a casa qualcosa: ❖ Se possibile facciamo fare un esame di LIPIDOMICA ▪ Lavorare in prevenzione con un’alimentazione ricca in verdure e pesce; frutta fresca e secca (con moderazione); cereali in rotazione (meglio se al mattino o massimo al pranzo) integrali e biologici, Olio EVO, burro chiarificato e uova (biologiche); carni bianche Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
▪ Suggerire l’uso di integratori di Ω3 Olio di Salmone (4-6 perle), possibilmente alla sera. Semi di lino LINUSAN (1-3 cucchiai al giorno) ▪ Consigliare un deglicante e antiglicante NoMetfor (1 capsula al mattino a digiuno) ▪ Se sono presenti problemi circolatori abbinare CARSILVEN (3 capsule suddivise ai pasti) ▪ Lavorare con il Desmovit (4 capsule suddivise ai pasti) per mantenere una funzionalità epatica corretta Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
• Bibliografia • (*1) (Dietary n-6 and n-3 polyunsaturated fatty acids: from biochemistry to clinical implications in cardiovascular prevention. Russo GL.Biochem Pharmacol. 2009 Mar 15;77(6):937-46. The importance of the omega-6/omega-3 fatty acid ratio in cardiovascular disease and other chronic diseases. Simopoulos AP. Exp Biol Med. 2008 Jun;233(6):674-88.) • (*2) (Beneficial Effects of Eicosapentaenoic Acid in Coronary Heart Disease With Peripheral Vascular Diseases: But How and Why? Ishikawa Y. Circ J. 2010 Oct 30) • (*3) (Highly purified eicosapentaenoic acid as free fatty acids strongly suppresses polyps in ApcMin/+ mice.Fini L et Col. Clin Cancer Res. 2010 Oct 28 ; Eicosapentaenoic acid reduces rectal polyp number and size in familial adenomatous polyposis.West NJ et Col. Gut. 2010 Jul;59(7):918-25; Fish oil prevents breast cancer cell metastasis to bone.Mandal C et Col. Biochem Biophys Res Commun. 2010 Oct 27) • (*4) (Fatty acids from fish: the anti-inflammatory potential of long-chain omega-3 fatty acids.Wall R et Col. Nutr Rev. 2010 May;68(5):280-9) • (*5) (Omega-3 fatty acids in cancer, the protectors of good and the killers of evil? Gleissman H et Col.Exp Cell Res. 2010 May 1;316(8):1365-73 ; Cardiovascular effects of marine omega-3 fatty acids. Saravanan P et Col. Lancet. 2010 Aug 14;376(9740):540-50 ; Omega-3 fatty acids in critical illness.Martin JM, Stapleton RD Nutr Rev. 2010 Sep;68(9):531-41) • (*6) https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/04/14/news/coronavirus_puo_provocare_trombosi_polmonare_e_aggravare_la_situazione_- 253995685/?fbclid=IwAR07GuvHQ4RcUSteFkZ6nhB75YjWruJg8oDm0zMqYo-Kccl39ALknvQSeb4 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
Grazie a tutti per l’attenzione! Se avete piacere di ricevere altre informazioni o chiarimenti questi sono i miei recapiti: Mauro Rodolfo Guglielmi • E-mail: mauroguglielmi.salus@gmail.com • Sito web: www.mauroguglielmi.com • Telefono: +39 329 86 36 452 Elaborato da Mauro Guglielmi www.mauroguglielmi.com
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