LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO - Classe 5EL anno scolastico 2018/2019 gruppo di lavoro su EDGAR DEGAS e L'IMPRESSIONISMO allievi: Liceo ...

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LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO - Classe 5EL anno scolastico 2018/2019 gruppo di lavoro su EDGAR DEGAS e L'IMPRESSIONISMO allievi: Liceo ...
LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO
Classe 5EL anno scolastico 2018/2019

gruppo di lavoro su EDGAR DEGAS e L’IMPRESSIONISMO
allievi:
BARDAZZI JESSICA
BILIOTTI AMBRA
DRIZ SEAN CHRISTOPHER
MELLUZZI REBECCA
                                              prof. Claudio Puccetti
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IMPRESSIONISMO
 opposizione all’arte accademica: formazione prevalentemente autodidatta,
 abolizione del disegno e delle linee che contornano gli oggetti definendone i
  volumi,
 abolizione del sistema prospettico e nuova concezione dello spazio: lo spazio
  non si conclude nei limiti del quadro ma continua in tutte le direzioni dando la
  sensazione di esserne parte,
 utilizzo della tecnica “en plein air” (all’aria aperta): quadri realizzati
  direttamente sul posto,
 esaltazione dell’attimo fuggente: scelta di rappresentare la realtà cogliendone
  le impressioni istantanee,
 importanza della luce e del colore visti come elementi principali della visione:
  sotto la spinta delle scoperte scientifiche riguardanti le leggi dell’ottica,
 utilizzo dei colori puri e primari e accostamento dei complementari per
  esaltare la sensazione luminosa,
 tendenza ad abolire i colori neutri (bianco e nero): anche le ombre sono
  colorate,
 privilegio della forma (tecnica) rispetto al contenuto (soggetto rappresentato);
 privilegio nei soggetti degli spazi urbani (strade, piazze, bar, stabilimenti
  balneari, teatri, stazioni): la rappresentazione di questi luoghi, spesso eleganti e
  mondani, legati al divertimento della borghesia del tempo, trasmettono un
  atteggiamento positivo nei confronti della vita e del progresso (Positivismo).
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EDGAR DEGAS
 Nato a Parigi il 19 luglio 1834 da una facoltosa famiglia, il padre, un banchiere italiano, è uomo di cultura e
sotto la sua guida Degas inizia a frequentare musei e ambienti d’arte. Dopo la morte prematura della madre,
Degas si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza alla Sorbona, ma presto si scoprì attratto dalla pittura. Durante
il primo ventennio della sua carriera, Degas si concentra in opere che si trovano a metà tra il ritratto e la
natura morta, ma dal 1860 comincia a scoprire quale sarà il suo tema prediletto: le ballerine.
 Successivamente, nel 1854, diventa allievo di Louis Lamothe, il quale a sua volta è apprendista di Ingres, un
grandissimo maestro. Lamothe riesce a trasmettere a Degas l'importanza che Ingres attribuiva al disegno.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti ma la abbandona dopo solo sei mesi , per intraprende lunghi viaggi in
Italia, dove resta suggestionato dalla pittura rinascimentale di Raffaello e Botticelli. Il pittore rinuncia a quel
carattere “en plein air” che caratterizza l’impressionismo perché secondo l’artista anche l’impressione di un
istante è così complessa e ricca di significati che l’immediatezza della pittura en plein air non può che
coglierla in modo riduttivo e superficiale. Degas dedica una attenta cura ai disegni e agli schizzi preparatori, in
questi si nota la precisione del segno e la morbidezza del chiaroscuro. Infatti la natura di Degas non è mai
quella immediatamente derivante dalla sensazione visiva ma il risultato complesso di studi, accomodamenti e
riflessioni successive.
 Nel 1861 conosce Manet e con lui divide la passione per le xilografie giapponesi. Negli anni settanta del
1800, Degas migliora notevolmente, aggiungendo nuovissimi punti di vista all’interno delle proprie opere,
come ad esempio quello dall’alto verso il basso e migliora gli effetti luminosi e colorati. Negli ultimi anni della
sua vita, i temi sono sempre gli stessi, ovvero ballerine e donne, ma questa volta predilige colori molto
intensi, forse in contrapposizione al suo cagionevole stato di salute, lo spinse a ritirarsi a vita privata. Morì a
Parigi, il 27 settembre 1917, all’età di 83 anni.
 Le sue differenze con gli altri impressionisti sono legate soprattutto alla costruzione disegnata e
prospettica dei suoi quadri. Le forme non si dissolvono e non si confondono con la luce. Per questi scorci si è
molto parlato dell’influenza delle stampe giapponesi, anche se appare evidente che i suoi quadri hanno una
inquadratura tipicamente fotografica.
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LEZIONE DI DANZA

•   1873-1875
•   Museo d’Orsay, Parigi
•   Olio su tela
•   85x75 cm
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LEZIONE DI DANZA

   Espressioni naturali e spontanee                     Luce dalla finestra
   Sensazione di estensione oltre i margini della tela  Il colore evoca materia e volumi
   Opera molto dettagliata                              Quotidianità
   Prospettiva ottenuta dalle assi del parquet
   Presenza del bianco e del nero
   Atmosfera ferma, quiete e realistica
   Taglio fotografico dal basso verso l’alto
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LEZIONE DI DANZA
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ASSENZIO

•   1875-1876
•   92 x 68 cm
•   Musée d’Orsay, Parigi
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ASSENZIO
•   -seconda mostra degli impressionisti del
    1876
•   -scena ambientata nel Cafè de la Nouvelle-
    athènes
•   -La tristezza e l’angoscia dominano la tela
•   -scena molto forte e di cruda realtà:
    l'alcool(assenzio) consuma i protagonisti
•   -due protagonisti: donna(prostituta) e
    uomo(clochard)
•   - I loro volti hanno un’espressione lontana
    dalla realtà e sono segnati dalle loro vite
    trasandate e dall'eccessivo consumo di
    alcol
•   -prospettiva nuova: personaggi
    rappresentati non frontalmente ma di tre
    quarti e con una prospettiva a zig zag che
    accelera la visione verso l'alto
•   -opera dipinta velocemente dando meno
    importanza ai dettagli e più al senso
    generale dell'opera
•   -i colori sono poco chiari e mescolati con il
    grigio per dare un senso di tristezza e
    apatia
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ASSENZIO

                                      Van Gogh - Il Cafè Di Notte

Manet - Il Bar Delle Folies-Bergère
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•   1868-1869
            •   Philadelphia Museum of Art
LO STUPRO   •   Luce artificiale ed interiore
LA FAMIGLIA BELLELLI
                       •   1858-1867
                       •   Olio su tela
                       •   200x250 cm
                       •   Musée d’Orsay,
                           Parigi
LA FAMIGLIA BELLELLI

                       •   L’opera evoca le tensioni familiari che
                           spinsero ognuno dei personaggi ad
                           isolarsi nella propria solitudine
                       •   Degas eseguì un grande lavoro
                           preparatorio di cui ci sono rimasti
                           bozzetti e disegni
                       •   Influenza fiamminga, ma si rifà anche
                           a Goya, Ingres, Courbet, Rembrandt e
                           Velazquez
                       •   L’opera intende scavare nell’animo dei
                           suoi personaggi
                       •   Tonalità grevi e drammatiche che
                           sottolineano l’inquietudine
                           dell’atmosfera
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