Leonardo da Vinci, Mostra-Evento al Louvre - smArty
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www.smartymagazine.com Leonardo da Vinci, Mostra-Evento al Louvre di Marlène Pegliasco #PARIS La mostra dell'anno, trasformata in thriller: l'evento che segna il 500° anniversario della morte dell'artista Leonardo da Vinci in terra francese è stato inaugurato giovedì 24 novembre al Museo del Louvre. Anche se alcune opere molto attese erano assenti dalla mostra (come il ritratto di Ginevra di Benci, conservato alla National Gallery of Art di Washington, la Signora con l'ermellino è rimasta a Cracovia, e la Gioconda isolata nella sua stanza per motivi di presenza), i visitatori erano già ansiosi di vedere l'opera della vita di questo genio. Leonardo da Vinci incarna l'uomo umanista per eccellenza. Mettendo l'essere umano al centro di tutto, considerava la pittura una scienza suprema, l'unica in grado di trascrivere la vita nel suo insieme. Per raggiungere questo obiettivo, si è appropriato delle ultime invenzioni del suo tempo. Ha intrapreso, con la massima libertà, importanti ricerche e sperimentazioni. Il suo lavoro è il frutto di anni di riflessione e di un'esecuzione molto lenta, lasciando incompiuta la maggior parte dei suoi dipinti, come il San Girolamo penitente. Facendo di ogni sua opera una visione personale e poetica del mondo, Leonardo da Vinci ha portato la pittura nella modernità. Nato a Vinci in Toscana nel 1452, Leonardo viene collocato a Firenze come apprendista di un artista di spicco, l'orafo, scultore e pittore virtuoso Andrea del Verrochio. Nel suo studio, che ha formato anche Lorenzo di Credo, Perugino e Botticelli, Leonardo apprende tutte le tecniche del disegno, della pittura e della scultura. La mostra del Louvre ci accoglie con questa superba statua dell'Incredulità di San Tommaso da Verrochio, commissione per la chiesa fiorentina di Orsanmichele. I movimenti contraddittori del santo, sia impulsivi che trattenuti, hanno influenzato il giovane artista. I disegni appesi tutt'intorno mostrano l'apprensione dei volumi attraverso il gioco di luci e ombre. La pittura, o più precisamente "la scienza della pittura", era la grande passione di Leonardo da Vinci. Una vita dedicata alla ricerca, alla sperimentazione e allo studio. Come gli artisti del suo tempo, Leonardo cercava di imitare la natura. Ma il suo approccio singolare va oltre quello dei suoi contemporanei. I suoi disegni e i suoi studi preliminari attestano una padronanza della forma, il desiderio di infondere movimento ai suoi personaggi e di portarli in vita. L'Ultima Cena, affresco realizzato per il Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano intorno al 1494-1497, è il capolavoro della sua ricerca sui movimenti del corpo e sulle espressioni dell'anima. È anche in questa composizione che sperimenta il "non-finito", l'atto di lasciare incompiute le sue composizioni. Vediamo anche l'uso del chiaroscuro, la caratteristica che gli ha permesso di "scolpire" i suoi personaggi. Le riflessioni in mostra evidenziano l'idea originale di Leonardo da Vinci, il pentito, tutti gli approcci che sono legati alla sua pratica pittorica. Una pratica che si concentra sui perni del corpo, sui sorrisi variegati, fugaci e complessi, e sulle espressioni del viso. Léonard è anche il maestro dell'economia dei mezzi, mentre i suoi contemporanei usano colori brillanti, e il creatore dello sfumato, una tecnica che crea una prospettiva atmosferica fondendo i colori. I numerosi disegni in mostra testimoniano la sua libertà creativa. Grande disegnatore, Leonardo praticava tutte le tecniche: punta d'argento, sanguigna, carboncino. Il suo lavoro a matita, libero, tritato, veloce, rivela il suo metodo unico. Inventa una singolare tecnica di disegno basata sulla spontaneità del gesto, che chiama "componimento inculto", composizione istintiva. La sua mano si lascia andare in cumuli di forme e contorni, respirando l'energia della composizione. Infine, un'intera sezione della mostra è dedicata ai suoi manoscritti scientifici. I suoi disegni fanno parte dell'unità pittorica. Per tradurre le apparenze in verità, doveva conoscere le leggi che le governano. Ha studiato la natura, l'ottica, l'idraulica, la matematica... Niente che sia sfuggito alla sua curiosità. Voleva cogliere ogni dettaglio per capire il tutto. I suoi esperimenti scientifici avevano il solo scopo di nutrire la sua arte. Perché la pittura era la più importante di tutte le scienze, l'unica che rappresentasse la bellezza e i misteri del mondo. Fino al 24 febbraio 2020 Museo del Louvre 19 dic 2019 #Peinture #Gravure #Livres et Mansucrits #smArty selezione copyright: Lé onard de Vinci, Etude de figure pour la Bataille d’Anghiari © Szé pmű vé szeti Mú zeum - Museum of Fine Arts Budapest, 2019
copyright: ttribué à Francesco Melzi, Portrait de Lé onard de Vinci © Veneranda Biblioteca Ambrosiana_Gianni Cigolini_Mondadori Portfolio copyright: Lé onard de Vinci, Draperie Saint-Morys. Figure assise© RMN-Grand Palais (musé e du Louvre_Michel Urtado
copyright: Lé onard de Vinci, Saint Jé rô me pé nitent. Photo © Governatorate of the Vatican City State - Vatican Museums. All rights reserved. copyright: Lé onard de Vinci, Etude de mains © Royal Collection Trust © Her Majesty Queen Elizabeth II 2019
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