GIORGIO DE CHIRICO IL SILENZIO DELL'ORACOLO - Liceo Gatto
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GIORGIO DE CHIRICO IL SILENZIO DELL’ORACOLO a cura di Marco Alfano Cava de’ Tirreni, 21 marzo - 21 giugno 2020 MARTE La mostra Dopo il successo delle grandi mostre dedicate a Chagall, Mirò e i Surrealisti, Picasso e Warhol, che hanno riscosso l’interesse di un vasto pubblico, il Marte propone per il 2020 un nuovo grande evento espositivo dal titolo Giorgio De Chirico: il Silenzio dell’Oracolo. Il Mito classico riletto dal fondatore della Metafisica, tramite il riflesso distorto e speculare che guarda da un lato all’origine e quindi all’arte attuale, proponendo le opere di De Chirico in un inedito dialogo parallelo con le opere greco-romane provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e con quelle di alcuni tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana. Il progetto espositivo dal titolo Giorgio De Chirico IL SILENZIO DELL’ORACOLO, ideato e curato da Marco Alfano, presenta oltre trenta opere tra dipinti, opere grafiche e sculture di Giorgio De Chirico, realizzate tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, attingendo al suo corpus grafico dedicato dall’artifex all’illustrazione dei miti greco-romani. A queste ultime si collegano più di venti opere pittoriche e ceramiche di nomi importanti dell’arte italiana contemporanea. La mostra propone inoltre opere, provenienti da istituzioni museali e da prestigiose collezioni private italiane, di Gio Ponti, Guido Gambone, Richard Dölker, Hermann Albert, Bruno Ceccobelli, Piero Pizzi Cannella, Omar Galliani, Stefano Di Stasio, Angelo Casciello, Luigi Pagano, Francesca Poto, Paolo Bini, Giovanni Cavaliere. Nato a Volos, in Grecia nel 1888, Giorgio De Chirico sin dagli inizi della sua ricerca artistica, pone alla base della propria interpretazione di alto valore creativo il Mito, memore degli studi classici che avevano improntato la sua formazione. Sin dal secondo soggiorno parigino (1925- 1932), le sue opere iniziano a essere abitate da deità, eroi e rovine classiche; e anche se a volte - scriveva De Chirico riscoprendo Plutarco – gli sembrava che gli oracoli tacessero e che nel sontuoso edificio immaginativo eretto dall’artista regnasse soltanto il silenzio; anzi era proprio il suo vano tentativo di sfuggire alla forza seducente del Mito a permettere che gli dèi continuassero inspiegabilmente ad esistere.
DON CHISCIOTTE – Compagnia Teatro La Ribalta Lo spettacolo “Don Chisciotte” della Compagnia La Ribalta di Salerno è una rivisitazione, in chiave commedia dell’arte, dell’omonimo romanzo di Miguel Cervantes, adattato in testo teatrale. La commedia dell’arte è un genere teatrale che ben si presta al gioco di realtà e immaginazione che si sviluppa nella vicenda letteraria del Don Chisciotte; quest’ultimo infatti, riesce a trasformare con l’immaginazione , ciò che ha letto nei suoi libri, nella realtà, ovvero si “immedesima in un personaggio” , in una cavaliere, al punto di credere di trovarsi realmente di fronte ad imprese eroiche da compiere e di essere convinto che le persone intorno a sé non siano altri che personaggi, maschere, presi da quelle stesse storie. Ecco perché nella rappresentazione tutti i personaggi indossano le maschere e agiscono sulla scena secondo i caratteri tipici di questo genere di commedia, mediante una recitazione pantomimica e non realistica. Non meno importante è poi l’ambientazione della vicenda teatrale che volutamente è ispirata ai quadri del celebre artista Giorgio De Chirico, principale esponente della corrente pittorica Metafisica. La scelta di ambientare le vicende del nostro Don Chisciotte in un quadro di De Chirico (nello specifico il fondale ritrae parte del quadro “Piazza Italia”) è dettata da diverse ragioni. In primo luogo la natura stessa della pittura Metafisica si presta benissimo al messaggio dell’opera in quanto questa corrente artistica intende appunto rappresentare ciò che è oltre l’apparenza fisica della realtà, ciò che è al di là dell’esperienza dei sensi. In secondo luogo è stato scelto l’artista De Chirico per la particolarità dei soggetti delle sue opere: egli da un lato dipinge la luce delle moderne città europee, con le invenzioni, la tecnologia, l’innovazione moderna.. dall’altro inserisce nei suoi dipinti architetture del passato, opere classiche, statue, e ombre della sera. I due elementi di moderno e antico, presente e passato, giorno e notte, convivono nelle opere di De Chirico così come coesistono nel romanzo di Cervantes, dove gli ideali cavallereschi rappresentano il passato, la “tradizione”, la sera … e il mondo reale, quello in cui vive Don Chisciotte, rappresenta il presente, la “realtà” , il tempo attuale, il giorno che si fa beffe di quei valori e principi ormai superati. PACCHETTI E PREZZI: A scelta, una delle tre formule proposte di seguito: - Visita guidata teatralizzata alla mostra + laboratorio artistico espressivo (ca. 2 ore) - € 5,00 - Visita guidata teatralizzata alla mostra + matinée a tema (ca. 2 ore) - € 8,00 - Visita guidata teatralizzata alla mostra + matinée a tema + laboratorio artistico-espressivo- € 10,00 Su richiesta, è possibile integrare la formula scelta con una visita guidata al centro storico di Cava de’ Tirreni (€ 1,00) e/o all’Abbazia Benedettina della città (€ 3,00)
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