N/12 - Teatro Carlo Felice
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− magazine {N/12} Palco —— Teatro Carlo Felice —— Oltre — 04.2018 La traviata, Preludio. Regia di Giorgio Gallione, scene e costumi di Guido Fiorato.
Teatro Carlo Felice Intervista con Daniel Smith Una “Traviata” secondo Verdi Daniel Smith, Direttore Principale Ospite del Teatro Carlo Felice, presenta la “sua” Traviata: fedele alle intenzioni originali di Verdi, sarà un scoperta Giovane, determinato, energico, scrupoloso nello studio, — comunicativo. Basta avere a che fare pochi minuti con Da- Daniel niel Smith, il Direttore Principale Ospite del Teatro Carlo Smith Felice, per rimanere contagiati dalla sua carica e dalla sua travolgente simpatia. Nato a Sydney, vive a Roma ed è in- namorato di Genova. In questi giorni è impegnato ne La traviata (in scena dal 2 al 6 maggio) e l’11 maggio lo ritro- veremo sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice per l’ultimo concerto sinfonico, interamente dedicato a Beethoven. Smith ha studiato il capolavoro verdiano per quindici anni, ne conosce tutte le principali interpreta- zioni ed è giunto alla conclusione che sia una partitura con tante cose ancora da scoprire. «La traviata – spiega – è una delle due o tre opere più famose al mondo. Il pubbli- co la conosce bene, le orchestre anche. Ma questa cono- scenza è filtrata dalle cosiddette “tradizioni”, che gli in- terpreti (anche quelli grandissimi) hanno sovrapposto alla partitura. Io voglio tornare all’originale verdiano, se- guirlo il più possibile alla lettera. Davanti a una prassi di tradizione mi faccio solo una domanda: perché? Se c’è Guardando Genova con gli occhi di un turista, una motivazione musicale, teatrale, d’accordo, ma se non la consiglierebbe per una visita e perché? c’è, trovo doveroso attenersi a ciò che Verdi (che era un La consiglierei, sì, perché è una città unica. Una volta, nel- genio del teatro musicale) ha scritto. Spero, dunque, di ri- le grandi guide turistiche dell’Italia, ai visitatori stranieri uscire a farvi ascoltare una “nuova” Traviata.» si segnalavano soprattutto città come Roma, Firenze, Ve- nezia, Milano; ora, da qualche anno, si raccomanda an- È questo che sta chiedendo all’orchestra e ai cantanti: che Genova. I turisti hanno scoperto una città splendida fedeltà alla partitura? come storia e architettura, piena di occasioni per divertir- Assolutamente. Verdi era molto preciso nell’indicare si e con una grande vitalità culturale, all’interno della tempi, dinamiche, ecc., e sto chiedendo a tutti di partire quale il Carlo Felice occupa un ruolo fondamentale, sem- da ciò che effettivamente ha scritto. Spesso è difficile pre più centrale da quando ha iniziato ad aprirsi alla città. comprendere le sue vere intenzioni. Nel “Preludio” si in- C’è ancora molto lavoro da fare, naturalmente, perché per contra già un primo problema: con il tempo indicato da ottenere grandi risultati, in questo campo, ci vogliono Verdi non è facile tenere insieme due temi così diversi tempo e costanza. Ma la strada è quella giusta e io sono come quello iniziale della morte e quello successivo pronto, ora e in futuro, a dare il mio contributo. C’è già dell’amore. Tanto che nessun direttore lo rispetta. È un qualche progetto in cantiere, ma al momento non posso errore di stampa, allora, una svista del copista che ci por- dire di più… tiamo dietro da sempre? Possibile… Il compito che mi sono imposto è, da un lato, realizzare al meglio le indica- Lei ama molto incontrare i ragazzi delle scuole, zioni della partitura e, dall’altro, trovare il giusto compro- lo sta facendo anche durante le prove de La traviata. messo in punti problematici come quello del “Preludio”. Le ritorna l’energia dei giovani ed è ottimista sulla possibilità di appassionarli al teatro? Certo! Quando ero bambino, a Sydney, c’era un program- ma di educazione musicale fantastico: ho potuto assiste- re per anni a tutte le prove dell’orchestra. Per me era come una droga… Ecco, quello che io voglio ottenere, con i gio- vani, è renderli assuefatti alla musica. Perché i giovani 04.2018 sono il nostro pubblico del futuro e non solo: sono anche i nostri orchestrali del futuro. pag. 2
OltrePalco {N/12} Il 29 maggio debutta la Lucia di Lammermoor con Andrea Bocelli Il ritorno di Bocelli Dopo sei anni torna al Teatro Carlo Felice Andrea Bocelli, al debutto nel ruolo di Edgardo nella Lucia di Lammermoor. E già si prevede il “sold out”. — Andrea Bocelli Nel 2012 vestì i panni di Romeo nel Roméo et Juliette di Gou- una vicenda cupa e senza speranza. Per questo il regista ha nod. Ora sarà sir Edgardo di Ravenswood nella Lucia di spostato l’azione in un periodo tra i più bui e critici del Lammermoor di Donizetti. Dopo sei anni Andrea Bocelli ’900, gli anni tra le due guerre mondiali, e ha rappresentato torna al Teatro Carlo Felice come protagonista di un’opera, personaggi e situazioni nel modo più drammatico possibi- la sua vera, grande passione. Artista amato in tutto il mon- le. Una Lucia “estrema”, destinata a lasciare il segno. do, persona generosa e impegnata nel sociale (come dimo- Sul podio, Andriy Yurkevych, bacchetta ucraina con grande stra la sua “Andrea Bocelli Foundation”), Bocelli, da anni re esperienza nell’opera italiana, attualmente Direttore musi- del crossover, è ormai molto di più di un cantante famoso: cale dell’Opera nazionale polacca. E come ormai d’abitudi- è un’icona pop, come fu Pavarotti. Si prevede, dunque, il ne al Carlo Felice, anche per questa produzione non si può sold out, per questa Lucia (in scena dal 29 maggio al 5 giu- parlare di primo e secondo cast, ma di due primi cast che si gno), come già accadde per Roméo. alternano. Un nome per tutti, quello di Elena Mosuc, che Ma la presenza di Bocelli non è l’unica attrattiva della spet- interpreta Lucia nelle recite del 30 maggio, 1 e 5 giugno. tacolo (una coproduzione Teatro Carlo Felice, Teatro Co- munale di Bologna, Slovak National Theatre Opera e ABAO-OLBE di Bilbao): nel ruolo della protagonista che dà il titolo all’opera, Zuzana Marková, giovane soprano (ma anche direttrice d’orchestra) praghese che sta ottenendo grandi successi sui più importanti palcoscenici internazio- nali sia per la bravura musicale che per le qualità di attrice; e in quello di Lord Enrico Ashton, fratello di Lucia, Stefano Antonucci, tra i più eleganti e raffinati baritoni in carriera. La regia di Lorenzo Mariani (che si avvale delle scene di Maurizio Balò, dei costumi di Silvia Aymonino e delle luci di Linus Fellbom), poi, è di quelle di forte impatto. Mariani vede il libretto di Salvatore Cammarano (tratto da The Bride of Lammermoor di Walter Scott) come la tragedia di una 04.2018 donna portata alla pazzia dalla violenza di una società priva di valori, incarnata da un uomo spietato e feroce, Enrico: pag. 3
Teatro Carlo Felice Testo di Massimo Arduino Venerdì 11 maggio l’ultimo concerto della Stagione Sinfonica 2017/18 Beethoven, l’imprescindibile Il direttore Daniel Smith e il pianista Arkadij Volodos’ interpretano due capolavori beethoveniani nel gran finale della Stagione Sinfonica Imprescindibile Beethoven. È non solo piacevole, ma musica invece che ascoltarla, proprio come i “suoni” della quasi doveroso riconfrontarsi, di tanto in tanto, con la natura, descritti e vivi nel ricordo interiore ben oltre la musica di Ludwig van Beethoven, forse il musicista che ha semplice emulazione strumentale; non a caso alla lasciato di sé la traccia più profonda e duratura nella didascalia “Pastorale” Beethoven aggiunge un esplicito Musica colta occidentale. Una vita travagliata, quella del “più espressione del sentimento che pittura dei suoni”. Genio di Bonn, tra vertiginosi alti e bassi: la povertà, il Musica introspettiva più che descrittiva, quindi, come già padre etilista e violento, la morte precoce della madre; e, nel I movimento – con didascalia Risveglio dei sentimenti parallelamente, il grande talento, il mecenate che lo all’arrivo in campagna – il cui “Allegro non troppo” si incoraggia, l’incontro con Haydn. E poi il trasferimento a ispira a un canto popolare croato, risolto in orchestra con Vienna e il grande successo, prima come pianista e poi un cantabile dolce e tipicamente pastorale. Il II come compositore, con la ridefinizione del concetto di movimento è il più “naturalista”, con l’emulazione del sinfonia e, in tragico parallelo, la malattia – la peggiore canto degli uccelli che frequentano il Ruscello indicato in per un musicista, quella che toglie l’udito – a soli didascalia, da parte di flauto, oboe e clarinetto. Lieta trent’anni, seguita da quasi altrettanti di depressione brigata di campagnoli, recita la didascalia del III prima della morte, a cinquantasei anni, nella primavera movimento, che è, effettivamente, una danza contadina del 1827. dall’andamento mosso e imperioso. Quasi un manifesto Il concerto dell’11 maggio – 15° della Stagione Sinfonica del romanticismo è, invece, il potente e descrittivo IV del Carlo Felice – ci dà modo di apprezzare due momenti movimento: la tempesta, annunciata da trombe, tromboni musicali molto diversi ma entrambi estremamente e timpani che ne sottolineano anche lo scoppio fino a significativi della carriera di Beethoven. quando la sentiremo lentamente smorzarsi nella Il primo è il Concerto n° 3 in do minore per pianoforte e proverbiale quiete che sempre la precede e la segue. orchestra op. 37. Composto negli ultimi anni del ’700, il Strettamente collegato al movimento precedente è il V ed concerto fu eseguito per la prima volta a Vienna il 5 aprile ultimo, il Canto pastorale: sentimenti di gioia e di 1803 al Theater an der Wien con il compositore stesso al riconoscenza dopo il temporale, dall’andamento ondulante pianoforte; nella stessa occasione Beethoven diresse la che viene quasi a consolare, cullandolo, un animo ancora sua Sinfonia n° 2 in Re maggiore, anche questa in prima spaventato dalla terribile forza della natura e a ribadire, esecuzione. Il Concerto n° 3 segna il momento in cui ancora una volta, come, sia la tempesta che la pace, siano Beethoven decide di farsi conoscere non solo per un sempre fenomeni interiori. virtuoso della tastiera, ma anche come compositore. Sul podio del Carlo Felice, dirigerà la nostra orchestra il Suddiviso nei canonici tre movimenti, il Concerto si apre giovane, ma già affermato, direttore australiano Daniel con l’orchestra che espone i due temi in maniera decisa e Smith, di recente nominato Direttore Principale Ospite sinfonicheggiante, per lasciare poi spazio alla ripresa del nostro teatro. virtuosistica degli stessi temi per pianoforte. Più scena al A cimentarsi con il Concerto n° 3, nella prima parte della solista è lasciata nel maestoso “Largo” del II movimento, serata, sarà invece Arkadij Volodos’, pianista russo con gli archi che fasciano le note del piano con un tappeto quarantaseienne, impostosi a livello mondiale come melodico di incredibile suggestione. Il “Rondò” finale, grande e virtuosistico interprete di Liszt e Rachmaninov, elegante e spiritoso, è affidato in gran parte all’orchestra, considerato il nuovo Horowitz, per la sua strabiliante con il pianoforte a intervallare i tre temi con brillanti abilità tecnica. cadenze fatte di trilli e scale, fino a riprendersi tutta la scena nel travolgente finale, più mosso e beethoveniano che mai. Di cinque anni dopo è, invece, la celeberrima Sinfonia n° 6 — in Fa maggiore op. 68, la “Pastorale”. Eseguita per la prima Arkadij Volodos’ volta insieme alla n° 5, nel dicembre del 1808, è un grande ©Marco Borggreve atto d’amore nei confronti dell’amata campagna. 04.2018 All’epoca della composizione Beethoven era ormai completamente sordo, costretto quindi ad immaginare la pag. 4
OltrePalco {N/12} Testo di Angela Galli Balletto Don Chisciotte, un sognatore senza tempo Dal 14 al 17 giugno va in scena un classico della danza: Don Quixote, l’allegro e spettacolare balletto di Ludwig Minkus ispirato al capolavoro di Cervantes Don Chisciotte, capolavoro letterario pubblicato nel 1606 non c’è. Le grandi passioni animano i Don Chisciotte che da Miguel Cervantes de Saavedra. Don Chisciotte, capola- ancora riescono ad essere tali, in un mondo che a tutto voro ballettistico portato in scena da Marius Petipa, su può indurre tranne che al sogno. Gli artisti, in qualche musica di Ludwig Minkus nel 1869, dal Corpo di Ballo del modo, sono tutti Don Chisciotte. Teatro un Teatro Bolshoi. Don Chisciotte è un hidalgo, Carlo Felice cavaliere Il balletto a lui intitolato, con i suoi colori, la musica alle- Stagione di ingegno, come recita il titolo originale 2017/2018 dell’opera lette- gra, non eccelsa, ma che tutti possiamo canticchiare, ci fa raria. L’omonimo balletto si ispira alle vicende di questo vivere momenti di evasione e di pura gioia per l’occhio e personaggio, divenuto icona del cavaliere senza macchia per lo spirito. Don Chisciotte, ballettisticamente, combat- e senza paura, ma non è lui il vero protagonista in scena. I te contro i mulini a vento uscendone vincitore, regalando- personaggi principali sono Kitri e Basilio, la figlia dell’o- ci, dopo 150 anni dalla sua prima rappresentazione, emo- ste sivigliano e il giovane barbiere, innamorato della ra- zioni sempre rinnovate. gazza più bella della città. Don Chisciotte e il suo fido scu- diero Sancho Panza sono figure marginali nell’economia del balletto, in cui Petipa ci restituisce una Spagna oleo- grafica e di maniera. Le musiche di Minkus, peraltro, sono funzionali ai divertissements colorati e divertenti del corpo di ballo e delle prime parti, che si cimentano in tutto il repertorio dei virtuosismi strappa applausi. Chi conosce il balletto aspetta il Grand Pas de deux del matri- monio, indimenticabile nell’interpretazione della coppia Barishnykov/Harvey, per ammirare i fouettés di Kitri e i tours alla seconda di Basilio. Il momento in cui Don Chi- sciotte fa sentire la sua presenza è quello del Sogno. Il ca- valiere cade in un sonno profondo e sognando incontra la sua dama, Dulcinea, la donna da sempre agognata, cir- condata da altre splendide creature, le Driadi. In realtà Dulcinea altri non è che Kitri, idealizzata dall’hidalgo, che la vede come una creatura irraggiungibile. Il quadro del Sogno può far riflettere sulla personalità di Don Chisciot- te, un essere puro, un po’ ingenuo, un sognatore, pronto a combattere battaglie perdute in partenza pur di tener fede ai propri principi. Il famoso adagio “combattere con- tro i mulini a vento” ci riporta subito a lui e al suo scudie- ro. Riemergono, dal cassetto della memoria, i celeberrimi schizzi a china di Picasso, che, con pochi tratti essenziali, caratterizzano i due personaggi. Chi di noi, in fondo, non si è mai sentito un po’ Don Chi- schiotte e in alcuni casi continua ad esserlo per tutto il corso della sua vita? Rincorrere i propri sogni, anche quel- li che continuerai a fare ad occhi aperti sapendo che ri- marranno tali, mantiene in vita, ti impedisce di invecchia- re sul serio. Il corpo mostra i suoi segni, ma dentro si continua a sognare come bambini a Disneyland. Ci si sve- glia ogni giorno ricordando la realtà che incombe, i pro- blemi, le difficoltà, ma appena possibile si fugge da tutto — 04.2018 ciò e si parte, lancia in resta, alla conquista dell’isola che Illustrazione Fluido pag. 5
Teatro Carlo Felice Intorno a... La traviata per Euroflora 2018 Il Teatro Carlo Felice mette in scena la più floreale delle opere Sabato 21 aprile – Domenica 6 maggio Sabato 21 aprile ice Teatro Carlo Felice per Euroflora — ore 16, Auditorium Eugenio Montale 18 (eccetto mercoledì 25 aprile Conferenza illustrativa: Le camelie e martedì 1 maggio) della traviata: da Margherita a Violetta — ore 15-19.30, Teatro Carlo Felice Relatore: Athos Tromboni. Apertura del Teatro con visite agli spazi — ore 19.30, Galleria Cardinal Siri compatibilmente alle esigenze legate Momento musicale a cura del Teatro Carlo Felice a prove e spettacoli. per festeggiare l'inaugurazione di “Euroflora in Galleria”, in collaborazione con il CIV Sestiere Carlo Felice. Domenica 22 aprile Open Day — ore 11, Teatro Carlo Felice “Domenica in musica”: prova d’assieme de La traviata aperta al pubblico. Ingresso con biglietto. — ore 13-19.30, Teatro Carlo Felice Visite agli spazi. — ore 15, Primo Foyer Gianna Schelotto e Daniel Smith si interrogano sulle “donne nell'opera”. A seguire tè e dolci sorprese, a cura di Panarello e Caffè del Teatro. Martedì 24 aprile — ore 17.30, Sala Paganini Rassegna “Libri all’opera”: presentazione del libro Con moltissima passione. Ritratto di Giuseppe Verdi a cura dell’autore Raffaele Mellace (Carocci Editore). Lunedì 30 aprile — ore 17.30, la Feltrinelli Libri e Musica di Genova (Spazio Eventi) Ciclo “Un pomeriggio all’opera”: incontro con il cast impegnato ne La traviata. Moderatore: Massimo Pastorelli. In collaborazione con la Feltrinelli. Tutti gli appuntamenti, se non diversamente indicato, sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. 04.2018 pag. 6
OltrePalco {N/12} In memoria di Daniela Dessì Il 30 giugno, alle ore 20.30, il Teatro Carlo Felice è orgoglio- so di ospitare il 2° “Daniela Dessì Gala”, creato dalla Fonda- zione Daniela Dessì in ricordo della grande cantante geno- vese, la cui prematura scomparsa, nell’agosto del 2016, ha destato forte commozione in tutto il mondo della lirica. L’obiettivo dell’iniziativa è informare sulla prevenzione e incoraggiare la ricerca verso il perfezionamento di stru- menti di diagnostica sempre più precisi, meno invasivi e soprattutto meno costosi. Ad esibirsi insieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice, nomi di altissimo profilo: Mariella Devia, Valentina Boi, Luisa Maragliano, Fabio Armiliato, Al- berto Cupido, Ugo Benelli, Matteo Macchioni, Rolando Pa- nerai, Roberto Servile, Stefano Antonucci, Sonia Ganassi, Elena Belfiore, Alfonso Antoniozzi. — Daniela Dessì Da non perdere le ultime “domeniche in musica” Si avvia alla conclusione il fortunato ciclo “Domenica in musica”, l’appuntamento della domenica mattina alle ore 11 che offre la possibilità di seguire in sala le prove d’assie- me delle opere in cartellone e di conoscere un repertorio musicale raro e raffinato grazie ai concerti nel Primo Foyer. Ecco il calendario degli ultimi concerti, da non perdere! Domenica 22 aprile, prova d’assieme de La traviata, con Daniel Smith sul podio e il cast che interpreterà il capolavo- ro verdiano dal 2 al 6 maggio. Il 29 aprile, un doppio Stabat Mater: quello classico di Pergolesi e quello in prima esecu- zione assoluta di Roberto Tagliamacco, protagonista l’En- semble Archi all’Opera. Domenica 6 maggio il Simone Mo- linaro Ensemble diretto da Francesco Lambertini propone un repertorio di brani per coro maschile composti da gran- di autori (Palestrina, Schubert, Strauss, Poulenc). Domeni- ca 13 maggio il Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Fran- co Sebastiani, con Patrizia Priarone al pianoforte, esegue, come chiusura del ciclo “Coralmente”, un programma di musiche risorgimentali. Domenica 20 maggio un’altra pro- va d’assieme aperta al pubblico, quella della Lucia di Lam- mermoor di Donizetti, con la direzione di Andriy Yurkevich. Infine, domenica 27 maggio, il recital della pianista Alek- sandra Kasman (Premio Roberto Melini III ed.), che esegue musiche di Mozart, Ravel, Prokof’ev e Myaskovsky. Al termine di ogni esibizione seguirà un aperitivo informa- le. Ingresso con biglietto. 04.2018 pag. 7
Lucia Lucia di di Teatro Carlo Felice Teatro 2017/2018 Stagione Carlo Felice Lucia di Stagione 2017/2018 Lammermoor Teatro Carlo Felice Lammermoor Stagione 2017/2018 Lammermoor — — Gaetano GaetanoDonizetti — Donizetti Gaetano Donizetti Stagione 2017/2018 Stagione 2017/2018 Teatro Teatro Carlo CarloFelice Stagione 2017/2018 Teatro Felice / Progetto grafico: Fluido / Progetto grafico: Fluido dal dal29 Carlo 29maggio maggio Felice alal5529 giugno 2018 / Progetto / Si ringrazia dal giugno maggio2018 grafico:Biblioteca / Si ringrazia Biblioteca civica Berio Fluido civica Berio illustrazione al 5 giugno 2018 illustrazione Fluido / Si ringrazia Biblioteca civica Berio Fluido illustrazione Fluido Direttore responsabile Viana Conti Fondazione Teatro Carlo Felice Fondazione Caporedattore Massimo Pastorelli www.carlofelice.it telefono: 010 5381 224/226 Passo Eugenio Montale, 4 Teatro Fondazione Redazione Bianca Fusco email:www.carlofelice.it comunicazione@carlofelice.it telefono: 010 5381 224/226 fb: Teatro.CarloFelice.Genova 16121 Genova, Italia Progetto graficoFelice Carlo Teatro email: comunicazione@carlofelice.it #TeatroCarloFelice Stato Italiano e impaginazione Fluido Comune di Genova Regione Liguria fb: Teatro.CarloFelice.Genova telefono: 010 5381 224/226 Carlo Felice Stampato da Algraphy Stato Italiano Comune di Genova Regione Liguria #TeatroCarloFelice biglietteria: 010 589329 / 010 591697 04.2018 Hanno collaborato Fondazione a questo numero: www.carlofelice.it telefono: 010 5381 224/226 comunicazione@carlofelice.it Massimo Arduino, Angela Galli, Teatro email: comunicazione@carlofelice.it fb: Teatro.CarloFelice.Genova www.carlofelice.it Carlo Felice Daniel Smith Stato Italiano Comune di Genova Regione Liguria #TeatroCarloFelice Foto in copertina: Marcello Orselli pag. 8
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