Riflessione sui risultati conseguiti dagli studenti del Meucci nell'anno scolastico 2017/2018.
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Riflessione sui risultati conseguiti dagli studenti del Meucci nell’anno scolastico 2017/2018. Abstract L’obiettivo primario di questa indagine - dall’anno scolastico 2015/2016 realizzata con cadenza annuale - è la riflessione sugli esiti degli studenti raggiunti durante lo scrutinio di Giugno e, nei casi decisi dai Consigli di Classe, nella ripresa dello scrutinio. L’analisi degli esiti non solo rappresenta un’occasione per conoscere in modo più ravvicinato il nostro contesto ma fornisce un’ opportunità di riflessione su una delle tematiche che rappresenta il nodo strategico della scuola: l’orientamento degli studenti ed il controllo del rischio abbandono. Come ricordato anche nel precedente articolo, sono gli studenti delle classi prime che mediamente trovano maggiori difficoltà nel percorso di apprendimento, sia per il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado, spesso complesso oltreché complicato, sia per la mancata corrispondenza tra il percorso scolastico atteso e quello intrapreso, due criticità che possono aprire le porta della dispersione e dell’abbandono. Considerato anche quanto riportato dagli esperti del mondo educational, secondo i quali gli abbandoni avvengono più frequentemente nel primo biennio della scuola superiore, si rende sempre più necessario attuare ogni azione possibile per orientare e re-orientare gli studenti e le loro famiglie all’interno di un biennio auspicabilmente inclusivo. L’orientamento degli studenti, inteso nel senso ampio delle diverse attività che lo caratterizzano, e non solo come raccordo tra scuole di grado diverso, rappresenta uno degli strumenti di lavoro per rispondere concretamente al problema. Per questo già dalle prime settimane di ogni anno scolastico l’Istituto realizza diversi interventi a supporto degli studenti e delle famiglie, considerando la diversità nelle sue molteplici sfumature (PTOF di Istituto). Nell’anno scolastico attuale è previsto inoltre l’avvio di uno specifico PON sull’orientamento consapevole. Questo lavoro rappresenta inoltre un utile strumento di lettura per la commissione classi che si occupa di formare le classi iniziali degli studenti, attività che tiene conto del numero di domande di iscrizioni presentate, di variabili di contesto anche esogene all’Istituto, nonché della serie storica dei tassi di non ammissione alla classe successiva (DPR 81/2009). XX/xx Pagina 1 di 5
Metodologia Si tratta di un’indagine trasversale totale, in quanto sono stati analizzati i dati di tutti gli studenti e di tutte le classi. Gli indicatori utilizzati fanno riferimento agli esiti degli scrutini, sia a quelli di Giugno 2018 che a quelli successivi, tramite i quali, dopo gli interventi didattici programmati dal Consiglio di Classe, gli studenti con giudizio sospeso vengono rivalutati (DPR 122/2009). Dalla consultazione delle fonti dei dati ufficiali della segreteria didattica, cartacee e digitali, si sono ricavati i dati di interesse popolando un dataset, che in virtù di un lavoro strutturale e continuo, permette oggi di fare analisi anche su dati con orizzonte temporale quadriennale. Scrutini finali e sospensione del giudizio La tabella seguente, che fa riferimento agli scrutini di Giugno 2018, riporta le frequenze relative, per classe, degli studenti ammessi, non ammessi, con sospensione del giudizio e ammessi dopo le prove di verifica relative alla sospensione del giudizio. PRIME SECONDE TERZE QUARTE QUINTE AMM 0,565 0,603 0,624 0,703 0,975 NON 0,158 0,070 0,089 0,051 0,025 SOS 0,277 0,327 0,287 0,246 // AMMSOS 0,94 0,89 0,91 0,88 // Tab.1 Frequenze relative dell’anno scolastico 2017-2018 realizzate sui dati estratti da Argo e dai fascicoli di classe Il grafico successivo mette in risalto il fenomeno dei non ammessi a Giugno 2018, ossia durante il primo scrutinio, al variare della classe. Grafico 1. Non ammessi per classe a Giugno 2018 XX/xx Pagina 2 di 5
Si è provveduto ad aggregare i dati degli studenti con giudizio sospeso, per classe, monitorando quanto avviene negli scrutini finali ossia in quelli relativi alla ripresa dello scrutinio che nell’anno di analisi si sono svolti tra Agosto e Settembre 2018. Grafico 2. Studenti con giudizio sospeso ammessi per classe Iscrizioni alle classi prime e studenti ripetenti Il numero di studenti che richiedono l’iscrizione alla classe prima dell’Istituto presenta una tendenza all’aumento; si ricorda che nell’ anno scolastico 2016/2017 sono state superate le 300 iscrizioni in classe prima portando gli organi competenti ad individuare i criteri di selezione per eventuali eccedenze ossia per il numero chiuso. Benchè anche la consistenza media delle classi quinte in uscita stia aumentando, il saldo negli ultimi anni tra numero di studenti di prima in entrata e numero di studenti di classi quinta in uscita è molto importante e su questo si invitano tutti gli attori coinvolti nel garantire l’offerta formativa ed il diritto allo studio a porre la massima attenzione. In ogni classe prima c’è anche da aggiungere un numero medio di non ammessi alla classe seconda che negli ultimi tre anni mostra, nel nostro istituto, una tendenza al ribasso. Questo trova a riferimento anche a livello globale, in quanto, come da fonte MIUR, nelle scuole secondarie di II grado il 7,1% degli studenti ha dovuto ripetere l’anno scolastico. Una lieve flessione rispetto all’anno scolastico precedente, il 2016/2017, quando i non ammessi alla classe successiva sono stati il 7,5%. Sempre secondo fonte MIUR è il primo anno di corso che sembra presentare le maggiori criticità con la percentuale più alta di non ammessi alla classe successiva (l’11,2%). Il grafico successivo mostra la tendenza delle non ammissioni allo scrutinio di Giugno negli ultimi 4 anni. XX/xx Pagina 3 di 5
Grafico 3 Serie storica dei tassi di ripetenza nelle classi prime negli ultimi quattro anni scolastici Brevi conclusioni Il numero medio di studenti di classe prima, ammessi alla classe seconda, durante lo scrutinio di Giugno, anche se risulta ancora basso, sia relativamente all'anno di analisi sia in termini di confronto con agli anni scolastici precedenti oggetto di analisi, presenta un trend positivo. Questo trend sembra essere supportato dalla vision dell’Istituto aperta verso l’esterno ed integrata in quadro strategico di cooperazione che coinvolge molti attori. Gli orizzonti delineati dall’Europa, a tale proposito si ricorda la raccomandazione di Maggio 2018 del Consiglio dell’Unione Europea sulle competenze chiave, le tappe ed i capolinea della cornice normativa e culturale italiana, i dati e le informazioni paragonabili ad una tavolozza di colori per interpretare il presente e per affrontare il futuro, ci invitano a riflettere quali-quantitativamente sulle possibili azioni da attuare in risposta alle difficoltà dei nostri studenti. Il miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’investimento in capitale umano, non solo è uno degli obiettivi chiave del quadro strategico europeo per l’istruzione e la formazione (ET 2020), ma anche il principio cardine dell’offerta formativa di questo Istituto e delle relative priorità concretamente rilevabili nel Piano di Miglioramento. Si ricorda ad esempio la priorità legata alla diminuzione del numero di studenti non ammessi nel passaggio dalla classe prima alla classe seconda. Il Collegio dei Docenti, anche con il supporto delle figure istituzionali, sta operando in modo concreto sul fenomeno, spesso generatore di dispersione scolastica ed abbandoni. La progettualità specifica, la didattica laboratoriale, la didattica per competenze, il peer-tutoring, la gestione delle aree a forte processo immigratorio, in una cornice prettamente inclusiva, permettono al nostro Istituto di attuare attività didattiche e formative che motivano, orientano e ri-orientano gli allievi garantendo loro la possibilità di inserirsi costruttivamente anche in contesti dinamici ed in continua evoluzione, tipici della società attuale. XX/xx Pagina 4 di 5
L’azione didattica e pedagogica sta mirando effettivamente all’acquisizione concreta di competenze, incluse quelle trasversali, previlegiando non solo l’approccio trasmissivo ma anche quelli della scoperta, della riscoperta, della ricostruzione e della reinvenzione. E’ in questa sede fondamentale ricordare il ruolo strategico della valutazione se orientata all'apprendimento, al miglioramento, alla motivazione e se intesa come parte dei bisogni che sono alla base dei comportamenti che determinano l’agire ed il successo. Per quanto riguarda il secondo biennio si ha una percentuale di non ammessi dalla terza alla quarta di circa il 9%, dato migliore rispetto al precedente anno anche in virtù delle azioni di orientamento interno e dell’alternanza scuola lavoro. Non risultano particolari problemi per le classi quarte e quinte. Considerando la prospettiva quadriennale, sembra che i Consigli di Classe stiano prestando la massima attenzione alla progettazione e all’organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riguardo all’inclusività, all’innovazione didattica e digitale ma soprattutto alla didattica per competenze, statuita nell’ordinamento giuridico italiano con Decreto Ministeriale 139 del 2007. Un nuovo approccio per il processo di apprendimento-insegnamento, sembra essersi avviato concretamente in questo istituto senza comunque trascurare la valenza strategica che tutti i risultati di apprendimento, in termini di conoscenze ed abilità, continuano a svolgere in funzione delle competenze. Per alimentare proficuamente questo processo l’azione didattica dovrebbe auspicabilmente sempre più spostarsi dalla prospettiva prettamente disciplinare a quella trasversale, laboratoriale e cooperativa, fondata sul transfer cognitivo per il quale la co- progettazione con il mondo delle imprese, delle associazioni, degli enti culturali, degli ordini professionali e delle Istituzioni sono vitali. Firenze, 2 Dicembre 2018 Prof. Francesco Ramalli XX/xx Pagina 5 di 5
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