Le malattie notificabili dei salmonidi: aggiornamenti sui Novirhabdovirus - Izsto.it

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Le malattie notificabili dei salmonidi:
aggiornamenti sui Novirhabdovirus
Anna Toffan
Centro di referenza nazionale per le malattie dei pesci, molluschi e crostacei
stituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Problematiche vecchie e nuove nell’acquacoltura del terzo millennio
Torino, 6 Aprile 2018
Rhabdoviridae
• Grande famiglia di virus a -ssRNA
• Dimensioni 100–430 nm x 45-100 nm
• Presenza di envelope fospolipidico
Rhabdoviridae
• Comprende 18 generi
• Infettano mammiferi, pesci, uccelli, artropodi e altri invertebrati, piante
• Solo 3 generi infettano i pesci:
  Sprivivirus
  Perhabdovirus
  Novirhabdovirus

                                                                         Pereiro et al. 2016
I Novirhabdovirus
• Comprende 4 specie:
  Infectious hematopoietic necrosis virus (IHN)
  Viral hemorrhagic septicemia virus (VHS)
  Hirame rhabdovirus
  Snakehead virus

• L’IHN è l’agente causale della necrosi ematopoietica infettiva (NEI)
• Il VHS è l’agente causale della setticemia emorragica virale (SEV)
Distribuzione-VHS

                    He et al. 2014
Distribuzione-IHN

     U              E
      M                 J
         L
Distribuzione in Europa
• UK ufficialmente indenne per VHS e IHN
• Danimarca ufficialmente indenne da VHS e IHN dal 2009
• Francia vuole raggiungere l’indennità per VHS e IHN entro il 2022
• VHS – IHN endemici negli altri paesi europei
Focolai VHS e IHN in Europa – 2016
Dati EURL 2016:
•23% e 27% degli allevamenti in EU sono cat. I per VHS e IHN rispettivamente
•74% e 70% degli allevamenti in EU sono categorizzati in cat. III per VHS e IHN rispettivamente
3% nelle restanti categorie II, IV e V (63 VHS e 53 IHN focolai aperti)

                                                                6
                                                2
                                                    23          8
                                                3
                                                    4      3
                                                          2
                                            4             3
                                                      12 5  3
                                            3                       1
                                                      12 18 4
Italia: un po’ di storia …
• La VHS è stata segnalata per la prima volta in Italia negli anni ’60 (Ghittino et
    al. 1962)
•   1978: Programma volontario di controllo VHS in provincia di Trento
•   1988: Programma obbligatorio di controllo VHS in provincia di Trento
•   L’IHN è stata segnalata per la prima volta in Europa proprio in Italia nel 1987
    (Bovo et al. 1987)
•   1990: IHN incluso nel programma di controllo

• Dal 1992 in poi: entrata in vigore norme comunitarie
Distribuzione aziende indenni in Italia - 2017

• 513 aziende con specie sensibili censite

• 189 aziende indenni VHS

• 178 aziende indenni IHN

Nessun nuovo focolaio di VHS e IHN
nel 2017

                   In blu indenni per entrambe
                   In verde indenni solo per VHS
VHS-ospiti

• Il VHS è stato isolato da più di 80 specie ittiche diverse in tutto il mondo
• La specie più suscettibile è la trota iridea (O. mykiss)
• Anche i pesci piatti (rombo e passera in particolare), il luccio e le aringhe sono
  molto sensibili alla VHS
• Trota fario, trota marmorata, salmerino sono meno suscettibili alla malattia

• L’elenco (non aggiornato) delle specie sensibili e
vettrici si trova nel D.lvo 148/2008 e nel
Reg EC/1251/2008
IHN-ospiti

• Gli ospiti principale della malattia sono i pesci appartenenti alla famiglia dei
    Salmonidae
•   Il salmone (S. salar) è senza dubbio la specie più sensibile
•   Gli Oncorhynchus sono le più sensibili dopo il salmone
•   Pesci appartenenti ad altra famiglie: Salvelinus spp. Anguilla Anguilla, Clupea
    pallasi, Gadus morhua, Acipenser transmontanus, Esox Lucius sono meno
    sensibili alla malattia
•   IHNV è endemico nelle popolazioni di salmoni americani selvatici
Segni clinici
Gli animali giovani sono i più suscettibili alla malattia con
  mortalità che possono raggiungere anche il 100%

I principali segni clinici sono:
• Letargia
• Melanosi
• Nuoto anomalo a spirale
• Esoftalmo
• Emorragie cutanee
• Anemia e/o emorragie branchiali
• Distensione addominale
Segni clinici VHS
Segni clinici VHS
Segni clinici IHN
Segni clinici IHN

                    1990

                           Ottobre
                              2015
Lesioni anatomo-patologiche

• Esoftalmo
• Ascite
• Splenomegalia
• Emorragie in tutti gli organi
• Anemia
Lesioni anatomopatologiche VHS
Lesioni anatomopatologiche VHS
Lesioni anatomopatologiche IHN
Lesioni anatomopatologiche IHN
Lesioni anatomopatologiche IHN
Patogenesi
• Trasmissione orizzontale e verticale (attraverso i fluidi riproduttivi)
• Lo sviluppo della forma clinica è strettamente dipendente dalla temperature dell’acqua:
    tra 4 e 14°C il tempo di incubazione è di 5-12 giorni, a temperature 15°C generalmente la malattia non si manifesta
•   I virus replicano in tutti gli endoteli, causando forme sistemiche
•   Nelle forme croniche i virus tendono a localizzarsi nel SNC
•   I virus vengono eliminato con le escrezioni e le secrezioni dei pesci infetti
•   La forma clinica è più grave nei pesci < 1 anno, ma episodi di malattia si possono
    osservare a tutte le età
•   I pesci che sopravvivono generalmente restano portatori
•   I virus possono resistere nell’acqua a basse temperature per molto tempo (più di un
    anno)
•   I virus possono essere veicolati con le attrezzature, le movimentazioni di animali infetti o
    portatori, uccelli ittiofagi
Diagnosi/1

IHN e VHS sono sovrapponibili dal pdv clinico: indispensabile ricorrere al laboratorio
Sebbene molto simili VHSV e IHNV sono due virus distinti che non cross reagiscono
Sono frequenti le coinfezioni
Isolamento virale su colture cellulari (BF-2 and EPC) a 15°C. Altre linee cellulari (FHSM o
le RTG-2) sono suscettibili
2 passaggi ciechi di 7 giorni ciascuno sono necessari prima di considerare il campione
negativo.
Diagnosi/2
Alla comparsa dell’effetto citopatico, l’isolato virale può venire caratterizzato mediante: IF, PCR,
  ELISA, SN.

L’isolamento virale è stata per anni la tecnica gold standard.

La decisione di esecuzione 1554/2015 che abroga la 183/2001 ha riconosciuto ufficialmente le
  tecniche di biologia molecolare.

                       Photo by I. Capua
Diagnosi/3
Diversi protocolli di RT-PCR protocolli disponibili:
• End point RT-PCR
• Real time RT-PCR VHS (Jonstrup et al. 2013)
• Real time RT-PCR IHN (Purcell et al. 2013)
Panzarin et al. 2016
Filogenesi VHSV
•   108 ceppi di VHS sequenziati (1982-2013)
•   Gene G più informativo
•   Identificati in Italia 7 cluster (A-F1)
•   In Italia nel tempo ci sono state
    introduzioni virali multiple
• Virus a tasso di evoluzione intermedio
    (7.3 × 10−4 subs/site/year)
• Time to the most recent common
    ancestor (tMRCA) stimato tra 1968 -
    1979
Filogenesi VHSV - Trentino
•   Dati 2013-2016
•   Solo 2 cluster virali circolanti
•   Presenza di «scambi» virali tra allevamenti
•   Nessuna nuova introduzione recente
Filogenesi IHNV                                Panzarin

89 ceppi di IHN sequenziati (1991-2013)
Gene G più informativo
 dentificato 1 solo cluster (A)
Virus a tasso di evoluzione > di VHS (11 × 10−4
 ubs/site/year)
Time to the most recent common ancestor
 tMRCA) stimato tra 1982-1988
Virus più giovane
 HNV evolve più rapidamente di VHSV
Filogenesi IHNV - Trentino
•   Dati 2013-2016
•   Diversi ceppi virali circolanti
•   Presenza di «scambi» virali tra allevamenti
•   Introduzioni recenti?
•   Aumentata virulenza di IHNV
Novimark

Identificare i marker molecolari di virulenza dei Novirhabdovirus
al fine di sviluppare e validare test diagnostici rapidi che
consentano di discriminare tra ceppi a bassa e ad alta patogenicità.

Partner :
  Institut National de la Recherche Agronomique (INRA, Francia) (Coordinatore)
  Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe, Italia)
  Agence Nationale de Sécurité Sanitaire (ANSES, Francia)
  Technical University of Denmark (DTU, Danimarca)
  Universidad de Santiago de Compostela (IA-USC, Spagna)
  Center for Enviroment Fisheries and Acquaculture Science (CEFAS, Regno Unito)
Novimark

• Prima fase: caratterizzare il maggior numero di ceppi di VHS e IHN in base
  alla patogenicità
• Infezione per bagno di trote iridee di 0,1-0,3 g con 104 TCID50/ml

• 40% e 70% alta patogenicità
Caratterizzazione VHSV Italiani
                                      %
                                              Class of
             Virus                cumulative
                                             virulence
                                   mortality
VHSV/O.mykiss/I/TN/480-2/Oct96       14,3       Low
VHSV/O.mykiss/I/PN/234/Mar99         100       High
 VHSV/O.mykiss/I/BZ/301/Jun00        92,9      High
 VHSV/O.mykiss/I/TV/3-2/Dic02        55,7    Moderate
VHSV/O.mykiss/I/TN/475/Nov04         91,4      High
VHSV/O.mykiss/I/TV/299-3/Aug04       100       High
 VHSV/S.trutta/I/TN/470/Nov09        55,7    Moderate
 VHSV/O.mykiss/I/TN/80/Mar10         100       High
VHSV/O.mykiss/I/TN/28-1.2/Feb11      100       High
VHSV/O.mykiss/I/TN/62-5/Feb15        100       High
VHSV/O.mikiss/I/TN/68-10/Feb15       100       High
Caratterizzazione IHNV Italiani
                                     % cumulative    Class of
              Virus
                                       mortality    virulence
  IHNV/O.mykiss/I/TN/459/Sep97           48,6       Moderate
IHNV/O.mykiss/I/TN/139-6/Mar01 L.1       15,7         Low
IHNV/O.mykiss/I/TN/139-6/Mar01 L.2       18,6         Low
   IHNV/O.mykiss/I/TV/3-1/Jan02          10           Low
 IHNV/O.mykiss/I/TV/310-1/May05          10           Low
 IHNV/O.mykiss/I/VI/409/Nov06 L.1        20           Low
 IHNV/O.mykiss/I/VI/409/Nov06 L.2        18,6         Low
  IHNV/O.mykiss/I/TN/534/Dec11           5,7          Low
  IHNV/O.mykiss/I/TN/143/Apr14           5,7          Low
  IHNV/O.mykiss/I/TN/86-9/Feb15          55,7       Moderate
  IHNV/O.mykiss/I/TN/68-4/Feb15          60         Moderate
  IHNV/O.mykiss/I/TN/62-6/Feb15          50         Moderate
  IHNV/O.mykiss/I/TN/509/Oct15           82,9         High
Novimark in progress

• Sequenza completa dei virus caratterizzati in vivo
• Identificazione delle mutazioni caratterizzanti i ceppi ad alta patogenicità, anche
    in associazione (NV-N-L)
•   Generazione di virus reverse genetic (RG) con e senza le mutazioni identificate
•   Infezioni sperimentali con ceppi RG
•   Sviluppo test molecolari discriminanti i diversi ceppi
Controllo e Prevenzione
• Non esistono vaccini commerciali per questa malattia. Di fatto la vaccinazione è vietata ai sensi
  del D.lvo 148/2008

  Applicazione delle norme di biosicurezza
  Buone prassi igieniche
  Installazione reti anti-ittiofagi
  Controllo approvvigionamento idrico
  Limitazione delle movimentazioni
  Riduzione dei contatti con animali selvatici (derattizzazione, ostacoli alla risalita, animali
  domestici)
  Raccolta e controllo della mortalità
  Introduzione di materiale indenne
  Disinfezione delle uova
Fattori di rischio di introduzione e diffusione di agenti infettivi
(Dec. 2008/896)

       Acqua                                                            Movimentazione di pesci/uova
       • Ripopolamento a monte dell’azienda con specie sensibili        •Stato sanitario delle aziende da cui si acquista pesce
       • Presenza di aziende a monte e loro stato sanitario             e/o uova
                                                                        •Introduzione di pesce selvatico

                                                            Allevamento
                                                            d’acquacoltura                               • Tipo di produzione

      Fattori geografici
      • Densità degli allevamenti
      • Prossimità degli allevamenti
                                                                    Misure di biosicurezza
                                                                    • Disinfezione di mezzi ed attrezzature
                                                                    • Condivisione di mezzi e personale
           • Stato sanitario degli allevamenti a monte e a valle
                                                                    • Presenza di reti contro uccelli ittiofagi

                                                                                                                                  Ceolin SIPI 20
Analisi dei fattori di rischio per l’introduzione di VHSV in impianto
 1) Raccolta informazioni (dalle schede di richiesta di autorizzazione e valutazione del rischio) relative a:
 •Indirizzo produttivo: az. con riproduttori, az. con incubatoio, az. da ingrasso per consumo umano
 •Tipologia di approvvigionamento idrico : corso d’acqua, pozzo, sorgiva
 •Stato sanitario delle aziende da cui si acquista pesce
 2) Raccolta informazioni geografiche (GIS):
 •Posizione geografica
 •Numero e stato sanitario degli allevamenti presenti nel raggio di 5 km
 •Distanza dal più vicino allevamento positivo per VHS
 •Numero di allevamenti presenti lungo il corso d’acqua entro i 5 km a monte e a valle
 3) Risultati analisi di laboratorio per la ricerca di VHS dal 2010 al 2015
 4) Creazione ed implementazione di un database
Risultati

   Conferma di quanto riportato in letteratura (Oidtmann et al., 2011) cioè che i fattori di rischio più
   importanti associati alla diffusione di VHS sono:
   Stato sanitario aziende limitrofe
   Vicinanza ad allevamenti positivi
   Movimentazioni di animali vivi

   Conferma che i fattori considerati nella scheda “di valutazione del rischio” per il rilascio
   dell’autorizzazione sono giustamente da prendere in considerazione:
   Presenza di aziende a monte e loro stato sanitario
   Movimentazioni (legate all’indirizzo produttivo) stato sanitario delle aziende da cui si acquista pesce

   Ulteriori approfondimenti necessari analizzando anche l’applicazione delle misure di
   biosicurezza nonché il numero e l’origine delle singole partite introdotte in azienda
Controllo e Prevenzione

  Applicazione delle norme di biosicurezza
  Buone prassi igieniche
  Installazione reti anti-ittiofagi
  Controllo approvvigionamento idrico
  Limitazione delle movimentazioni
  Riduzione dei contatti con animali selvatici (derattizzazione, ostacoli alla risalita, animali
domestici)
  Raccolta e controllo della mortalità
  Introduzione di materiale indenne
  Disinfezione delle uova
Abbattimento a fasi nelle aziende di acquacoltura sedi di focolaio
Nota Minsal 2386-31/01/2017

 Nelle aziende colpite da VHS e IHN, in alternativa allo svuotamento completo dell’azienda prima del
 ripopolamento, ove possibile, è permesso effettuare il ripopolamento prima del completamento del
 ciclo produttivo dei pesci ancora sotto taglia commerciale (eradicazione per fasi)

- Effettuata secondo una logica «da monte a valle»

- Effettuata sotto controllo della ASL territorialmente competente con l’adozione di
  appropriate misure di biosicurezza

- Associata all’esecuzione di opportuni controlli diagnostici a carico dell’allevatore
  per monitorare gli eventuali rischi sanitari
Sector 4

           Sector 2
                                 Sector 3

Sector 1
Eradicazione a step
 Vantaggi
 •Approccio innovativo
 •Approccio a lungo termine senza interruzione di produzione
 •Minori costi di disinfezione e personale
 •Educazione alla biosicurezza sul lungo termine
 •In caso di reinfezione si può ricominciare il programma senza elevate perdite economiche
 •Possibilità di chiudere i focolai di malattia

 Svantaggi
 •Percentuale di successo sconosciuta
 •Elevato rischio di reinfezione
 •Azione di lunga durata
 •Elevati costi di mantenimento della biosicurezza (nel lungo periodo)
atoffan@izsvenezie.it
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