Laboratori del Sapere Scientifico - Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema

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Laboratori del Sapere Scientifico - Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema
Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana
       nell'ambito dell'azione regionale di sistema

             Laboratori del
           Sapere Scientifico
Laboratori del Sapere Scientifico - Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema
Acidi, Basi ed Indicatori Naturali
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Collocazione del percorso effettuato nel
      curricolo verticale d’Istituto
 Il percorso è stato svolto in una classe seconda della scuola
 secondaria di I grado e si inserisce nel seguente curricolo verticale di
 chimica:
 • Miscugli e soluzioni.
 • Calore e temperatura
 • Passaggi di stato.
 • Definire il concetto: forza, equilibrio, movimento e velocità.
 • Distinguere fra atomo e molecola, fra elementi e composti organici
    e inorganici.
 • Comprendere la differenza fra fenomeni fisici e chimici
 • La materia e le sue trasformazioni.
 •Il galleggiamento dei corpi e la spinta di Archimede
 • Le reazioni chimiche (non pericolose) anche con prodotti chimici di
    uso domestico.
 • Acidi e basi.
 • Atomi e molecole. Fenomeni fisici e fenomeni chimici.
 • Composti organici ed inorganici
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Obiettivi essenziali di apprendimento
TRASVERSALI:
 Imparare a lavorare in gruppo e a collaborare con i compagni
 Imparare ad ascoltare le opinioni degli altri
 Imparare a porre domande pertinenti
 Saper esporre con un linguaggio appropriato al laboratorio
   scientifico

DISCIPLINARI:
 Progettare semplici esperimenti di chimica utilizzando prodotti di
   uso domestico
 Osservare qualche trasformazione
 Confrontare i tipi di trasformazioni osservate
 Attraverso le esperienze giungere al significato di acido, base e sale
 Saper riconoscere le sostanze acide o basiche
 Attuare congetture, controllare, verificare i risultati e fare confronti.
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Elementi salienti dell’approccio
    metodologico
   Tutti gli insegnanti concordano sulla necessità di rivoluzionare l’insegnamento delle scienze
    introducendo nuove metodologie basate sulla centralità dell’alunno all’interno di laboratori, in cui
    ognuno possa acquisire i saperi fondamentali in modo consapevole e permanente. E soprattutto
    “negoziare “ contenuti e significati sulla base dei nuovi bisogni degli alunni.
   Attraverso la didattica laboratoriale è possibile anche realizzare una didattica di inclusione e
    coinvolgere in modo attivo sia alunni che presentano difficoltà linguistica, perché provenienti da altri
    paesi, sia alunni diversamente abili.
   E’ stato utile scrivere tutte le fasi delle attività e tenere due registri, uno verbale e uno grafico. Lo
    scopo è stato sempre quello di educare al dinamismo mentale, e proprio l’insegnante, diventando il
    regista della lezione, ha posto opportunamente domande-stimolo ai ragazzi perché poi da soli
    potessero arrivare alle conclusioni. Attraverso questi passaggi speriamo che essi potranno sviluppare
    un discreto senso critico e una certa autonomia di pensiero

IN SINTESI:

                 I.     Osservazione del fenomeno
                 II.    Verbalizzazione scritta individuale
                 III.   Discussione collettiva
                 IV.    Affinamento della concettualizzazione
                 V.     Produzione condivisa
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Materiali, apparecchi e strumenti impiegati
  I docenti hanno utilizzato testi e materiali multimediali
 suggeriti e forniti dall’insegnante formatore.
 Per lo svolgimento del percorso è stato usato il seguente
 materiale didattico:
          Contenitori in vetro
          Provette
          Acqua distillata, aceto, acido cloridrico, soda caustica,
            marmo in polvere, pezzo di marmo, rame in fili,
            alluminio, limone, bicarbonato, candeggina,
            ammoniaca, detersivo da bucato in polvere, primule
            viola, alcol etilico
          Contagocce
          Mortaio
          Siringa senza ago
          Fornellino a gas
          L.I.M., macchina fotografica e telecamera per la
            documentazione delle esperienze
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Ambiente in cui è stato sviluppato il
percorso

  Le attività sono state svolte essenzialmente nei seguenti spazi:

   L’aula che diventa “laboratorio” grazie alla collaborazione tra insegnanti, alunni
    e personale non docente, creando appositi spazi per permettere lo svolgimento
    delle attività.
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Tempo impiegato

 Per la messa a punto preliminare nel gruppo LSS: 5 ore
 Per la progettazione specifica nella classe: circa 5 ore
 Tempo-scuola di sviluppo del percorso: circa 12 ore di lavoro
  con i ragazzi
 Per la documentazione: circa 10 ore
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Altre informazioni……..
 I diversi percorsi svolti nelle classi sono visibili nel sito della
scuola www.icbucine.eu

Open day per gli alunni delle diverse scuole
primarie della zona prima delle iscrizioni

Open day a fine anno scolastico per tutti gli alunni della scuola
secondaria
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Descrizione del percorso didattico
Le attività documentate sono state quelle relative al percorso acidi- basi e sali.
Partendo dall’esperienza si è cercato di coinvolgere attivamente gli studenti nella costruzione dei concetti di base
della chimica relativi al percorso effettuato.

Nella costruzione del percorso laboratoriale si è fatto riferimento a quanto appreso durante il corso di formazione
tenuto dalla Prof.ssa Aquilini, docente di Chimica dell’Università di Pisa.

Gli alunni sono stati guidati dall’insegnante ad affrontare le varie situazioni, a osservare le scoperte, a comprendere
la conclusione degli esperimenti.
Siamo partiti dai vari esperimenti per arrivare alla scoperta della definizione.
L’insegnante ha fatto da regista ponendo domande-stimolo ai ragazzi in modo che, da soli, potessero arrivare alle
conclusioni e sviluppare un certo senso critico.

Tutto questo è stato fatto per dare concretezza alle parole, per associare all’idea un fatto, in modo da ridurre la
“vaghezza” dei concetti o delle idee.
Dewey (filosofo e pedagogista statunitense) ha scritto:
“Le parole possono isolare e conservare un significato solo allorché esso è stato in precedenza implicato nei nostri
contatti diretti con le cose. Tentare di dare un significato tramite la parola soltanto, senza una qualsiasi relazione
con la cosa, significa privare la parola di ogni significazione intellegibile…….Inoltre vi è la tendenza ad ammettere
che ovunque vi sia una definita parola o forma linguistica, vi sia anche un’idea definita; mentre in realtà sia gli adulti
che i fanciulli possono adoperare formule verbalmente precise, avendo solo la più vaga e confusa idea di ciò che
esse significano. E’ più proficua la genuina ignoranza perché è facilmente accompagnata da umiltà, curiosità ed
apertura mentale; mentre l’abilità a ripetere frasi fatte, termini convenzionali, proposizoni familiari crea la
presunzione del sapere e spalma la mente di una vernice impenetrabile alle nuove idee”.
Descrizione del percorso didattico
Nella prima fase di questo percorso didattico sono state di fondamentale importanza le
DOMANDE-STIMOLO scaturite all’inizio e durante le attività che hanno guidato tutte le
esperienze fatte:

   Cosa è, secondo te, un acido? E una base?
   Perché una stessa sostanza viene attaccata dall’acido acetico e non dall’acqua?
   Perché il marmo viene sciolto dall’acido cloridrico e non dalla soda caustica?
   Da cosa si riconosce che è avvenuta una trasformazione?
   Tutte le sostanze vengono trasformate nello stesso modo e nello stesso tempo?

Nella seconda fase attraverso semplici esperienze di laboratorio con l’uso di indicatori
naturali, siamo arrivati a riconoscere se una sostanza è acida e a confrontarla con l’acidità di
altre sostanze.
Descrizione del percorso didattico

E’ stata seguita una metodologia di tipo induttivo:

•   Conversazione iniziale per scoprire le conoscenze pregresse;
•   Manipolazione e osservazione del materiale predisposto dall’insegnante;
•   Formulazione di ipotesi attraverso domande -stimolo
•   Realizzazione dell’esperienza
•   Riflessioni sia orali che scritte
•   Verifica delle conoscenze
Contenuti affrontati
1. Gli acidi
   I. Solubilità di polvere di marmo, limatura di ferro e fili di rame in
        acqua.
   II. Solubilità di polvere di marmo, limatura di ferro e fili di rame con
        aceto.
   III. Solubilità di polvere di marmo, pezzo di marmo, limatura di ferro e
        fili di rame con acido cloridrico diluito.
   IV. Scoperta di una reazione chimica.

2. Le basi
    I. Solubilità di polvere di marmo, limatura di ferro e fili di rame in
        soda caustica.
    II. Solubilità di alluminio in soda caustica.

3. Indicatori naturali
    I. Riconoscere l’acidità di alcune sostanze grazie agli indicatori
        naturali (esperimento fatto anche in lingua inglese)
INSEGNANTE:
Pone una domanda-stimolo.
Cosa è secondo voi un acido?

                                                   GIULIA:
                                           “Un acido è una
                                           sostanza che ha un
                                           sapore aspro”.

                              SOFIA:
             “Un acido è una sostanza con odore e
             sapore acre e pungente”
GIOVANNI:
 “un acido è una
sostanza che riesce
a corrodere altri
elementi”.

                      Ogni alunno condivide la propria
                      idea di acido con il resto della
                      classe. Dopo una discussione
                      collettiva si fa alla LIM un
                      riepilogo delle risposte date.
INSEGNANTE:
Prendiamo un becher e
aggiungiamo    polvere      di
marmo e acqua distillata. Cosa
succede?

         ALUNNI:
    Non succede niente.

         INSEGNANTE:
 E se proviamo con la
 limatura di ferro o con
 dei fili di rame?
MATTIA:
Non succederà
  niente!!!!

                     INSEGNANTE:
                 Sistemiamo quanto
                       osservato:
                 Il marmo, così come
                la limatura di ferro e
                i fili di rame, non si
                sciolgono in acqua.
INSEGNANTE:
    Proviamo a sostituire                  RICCARDO:
                                  Con la limatura di ferro e il
l’acqua distillata con l’aceto.
                                  rame non succede niente
                                  ma con la polvere di marmo
                                  si       formano       delle
                                  bollicine!!!!
MARTINA:
                                              “Anche qui si
                                          formano le bolle ma
                                           sono meno visibili”

                                              FILIPPO:
         INSEGNANTE:          “Perché il pezzo di marmo è più grande”
Perché le bolle sono meno
visibili nel pezzo di marmo
rispetto alla polvere?
INSEGNANTE:
    Sistemiamo quanto appreso.
 Il marmo non si scioglie in acqua
ma si scioglie con l’aceto. In modo
particolare la polvere si scioglie
meglio e prima del pezzo di
marmo.
Proviamo ora ad aggiungere alla
limatura di ferro, ai fili di rame e
al marmo (sia al pezzo che a
quello in polvere), qualche goccia
di acido cloridrico diluito (acido
muriatico).

                                                 ALESSANDRO:
                                       “Alla limatura di ferro non
                                       succede niente. Ai fili di rame si,
                                       hanno cambiato colore!!! Sono
                                       diventati verdi.”
ROBERTO:
“Anche se si aggiunge l’acido
muriatico si formano le
bollicine….. ma si sente
anche frizzare!!!”

                                         SABRINA:
                                ” Non solo, in poco tempo
                                scompare tutta la polvere,
                                questa è una magia!!”
INSEGNANTE:
Proviamo a fare la stessa             MATTEO:
cosa con il pezzo di marmo.   “Si ma vedi che qui fa più
                              piano e il marmo non
                              scompare del tutto?”

          TAOUFIQ:
   “Anche qui si formano
   tante bollicine e si
   sente frizzare”

                                        SOFIA:
                              ”Per forza non scompare,
                              guarda quanto è grande
                              il pezzo di marmo!!”
INSEGNANTE:                    GIULIA:                       INSEGNANTE:
 Secondo voi si potrebbe    Certo che il pezzo di         Sistemiamo quanto appreso.
far scomparire tutto il     marmo           potrebbe      Il marmo in polvere non si
pezzo di marmo? Come?       scomparire ma con più         scioglie in acqua ma si scioglie
                            acido, più sostanza deve      completamente           (se      la
                            essere sciolta e più
                                                          quantità       di     acido       è
                            acido ci vuole per
        ENEA:               scioglierla.                  sufficiente)       con       acido
  Ci vuole molto                                          cloridrico diluito. Tutto questo
  più         tempo                                       avviene in poco tempo perché
  perché l’acido e il                                     tra polvere e acido c’è
  pezzo di marmo                                          un’ampia        superficie       di
  hanno        pochi
                                                          contatto. Il pezzo di marmo
  punti di contatto.
  Con la polvere ci                 MARTINA:              viene       sciolto     dall’acido
  vuole         poco       Il pezzo di marmo potrebbe     cloridrico diluito, ma per
  tempo perché i           scomparire se ci si mettesse   avere      la     trasformazione
  punti di contatto        tanto acido cloridrico e ci    completa serve molto più
  sono tanti e             vorrebbe tanto tempo in più.   acido e molto più tempo
  quindi fa prima.                                        perché la superficie di
                                                          contatto tra acido e pezzo di
                                                          marmo è minima.
INSEGNANTE:                   TOMMASO:
 Ripensando al marmo       ” Secondo me è dentro
in polvere che viene       all’acqua.  Basta  far
sciolto       dall’acido   evaporare l’acqua che
cloridrico, che fine ha    ritorna la polvere di
fatto la polvere che è     marmo”
scomparsa?

     SAMUELE:
 Anch’io la penso
 come Tommaso.

                                   ENEA:
                           Secondo me invece
                           facendo      evaporare
                           l’acqua otteniamo una
                           sostanza diversa!!!!
SARA:
      INSEGNANTE:               ”Si scioglie quindi
Proviamo        a      far      non è più polvere di
evaporare l’acqua e             marmo, ma abbiamo
dopo vediamo se la              ottenuto una
                                sostanza diversa!!”
sostanza ottenuta si
scioglie o no nell’acqua.

              GIADA:
   “Allora l’acido cloridrico
   non scioglie il marmo per
   magia, ma è avvenuta
   una vera
   trasformazione!!”
INSEGNANTE:
Sistemiamo quanto appreso.
L’acido cloridrico reagisce con
il marmo (carbonato di
calcio) formando una
sostanza che ha un
comportamento diverso in
acqua, infatti è solubile. E’
avvenuta una reazione cioè
una trasformazione con la
quale si ottengono dei
prodotti diversi dalle
sostanze di partenza. I segni
della reazione sono
effervescenza e
cambiamento di colore (nel
caso del rame).

  Tabella che indica il grado di
  effervescenza delle varie
  sostanze in acqua, aceto e
  acido cloridrico.
INSEGNANTE:
Pone una domanda-
stimolo.
Cosa è secondo voi una
base?

      CHRISTINA:
    “Una base è una
    sostanza amara”

                               TAOUFIQ:
                             “La base è una
                             sostanza come
                         l’acido, ma molto più
                                debole”
Ogni alunno condivide la
propria idea di base con il
resto della classe. Dopo
una discussione collettiva
si fa alla LIM un riepilogo
delle risposte date.
INSEGNANTE:
Prendiamo un becher e aggiungiamo polvere di
marmo e soda caustica diluita. Cosa succede?

                                                TUTTI GLI ALUNNI:
                                                    “Non succede
                                               niente. La polvere di
                                                    marmo non si
                                                scioglie nella soda
                                               caustica come invece
                                                   si scioglieva con
                                                 l’acido cloridrico”.
INSEGNANTE:
Proviamo a ripetere lo stesso esperimento
usando limatura di ferro e fili di rame. Cosa
succederà?

                         ENEA:
                  “Secondo me non
                  succederà niente”

                                                                           GIORGIA:
                                                                         “Secondo me la
                                                                         limatura di ferro
                                                                           viene sciolta”

                                                     INSEGNANTE:
                                                 Sistemiamo quanto
                                                       osservato:
                                                Il marmo, così come
                                                la limatura di ferro e
                                                i fili di rame, non si
                                                sciolgono nella soda
                                                caustica.
INSEGNANTE:
Prendiamo       un      becher,
aggiungiamo un pezzetto di
foglio di alluminio e qualche
goccia di soda caustica diluita.

                  ALESSANDRO:
               “Si formano le
               bollicine….”
                                           ROBERTO:
                                   ”Non solo si formano,
                                   ma si sente anche un
                                   po’ frizzare!!”

                                          SABRINA:
                                    ”Esce anche il fumo!”
INSEGNANTE:
Proviamo a sostituire il pezzetto di                      NATALIA:
foglio di alluminio con una pallina                    “L’alluminio si
sempre di alluminio. Cosa succederà?                      scioglierà
                                                         sempre!!”

                                                   INSEGNANTE:
                                           Sistemiamo quanto osservato:
                                       La soda caustica scioglie l’alluminio
                                       ma in modo particolare la pallina di
                                       alluminio viene sciolta in meno
                                       tempo rispetto al foglio. Come nel
                                       caso del marmo, la pallina si scioglie
                                       prima dei foglietti perché la soda
                                       riesce ad entrare all’interno della
                                       pallina e quindi la superficie di
                                       contatto tra alluminio e soda è
                                       maggiore rispetto al caso dei
                                       foglietti.
INSEGNANTE:

Sistemiamo quanto appreso: La polvere di marmo si scioglie
completamente in acido cloridrico ma non nell’acqua e nella soda
caustica. L’alluminio non si scioglie in acqua ma si scioglie
completamente con la soda caustica diluita producendo calore. In
modo particolare Il calore è un segno della trasformazione che sta
avvenendo. Acido cloridrico e soda caustica sono due sostanze in
grado di sciogliere altre sostanze, ma non hanno perfettamente le
stesse caratteristiche. L’acido cloridrico ha maggior affinità con la
polvere di marmo, mentre la soda caustica ha maggior affinità con
l’alluminio.
INSEGNANTE:
Per tutte le attività questa è stata la
nostra modalità di lavoro. Una scheda
da
completare     in     due    momenti:
osservazione e sistemazione di quanto
scoperto.

        GIULIA scrive:
  Secondo me la soda ha
  fatto evaporare solo
  l’alluminio perché è un
  materiale più fragile.
SOFIA scrive:
Una base è una sostanza capace di
dissolvere alcune sostanze ma in un
tempo più lungo rispetto a un acido.
La base ha una potenza minore di un
acido ed è più debole quindi riesce a
dissolvere una piccolissima parte delle
sostanze che un acido riesce a
sciogliere senza problema.
INSEGNANTE:
Gli acidi e le basi possono essere
distinti con indicatori naturali che
possiamo “fabbricarci” da soli o
trovare già pronti come la cartina     INGLESE
tornasole.

Esperimento sul grado di acidità di
 alcune sostanze in lingua inglese
INSEGNANTE:
Fabbrichiamo da soli un indicatore naturale
        usando i fiori della primula.
INSEGNANTE:
Prepara vari contenitori con delle sostanze (acido
muriatico, aceto, acqua, bicarbonato, sapone di
Marsiglia, ammoniaca, detersivo per bucato in polvere)
e chiede agli alunni di ipotizzare quali saranno acide e
quali basiche.

                                                           Sapone di Marsiglia

     Bicarbonato                       Aceto                  Ammoniaca
FILIPPO:
Sicuramente il più acido è
 l’acido muriatico e poi ci
    sarà l’aceto, mentre
l’acqua è neutra. Le altre
  sostanze saranno poco
            acide.

                                                 MARTINA:
                              Il sapone di Marsiglia e il detersivo da bucato in
                              polvere non dovrebbero essere acidi altrimenti
                                dovrebbero bucare i vestiti quando si lavano.
INSEGNANTE:
   Sistemiamo quanto
         osservato.
 Dopo avere aggiunto il
   nostro indicatore in
ogni contenitore con le
       varie sostanze
    possiamo dire che
  l’acido muriatico è la
  sostanza più acida )è
diventato rosa acceso)
tra le nostre, poi viene
   l’aceto (è diventato
      rosa pallido), poi
    l’acqua che non ha
       subito nessun
cambiamento di colore
 quindi è neutra, poi il
    bicarbonato (giallo
chiaro), poi il sapone di
       marsiglia (giallo
  appena più intenso),
      poi l’ammoniaca
 (giallo- verde) e infine
 il sapone da bucato in
  polvere (giallo- verde
        più intenso).
Verifica degli apprendimenti
Gli apprendimenti sono stati monitorati:

 durante lo svolgimento dell’attività laboratoriale osservando la
  partecipazione, l’impegno, la motivazione e la collaborazione
  all’interno del gruppo di lavoro; sono state effettuate inoltre
  riprese, foto, registrazioni. E’ stata nostra cura verbalizzare tutte
  le scoperte, le congetture e le conclusioni dei ragazzi;

 al termine dell’attività mediante una verifica scritta
  appositamente predisposta e un colloquio orale guidato
  dall’insegnante con lo scopo di relazionare le fasi del percorso.

 Queste verifiche non sono rivolte a valutare la memorizzazione
delle definizioni ma lo sviluppo di un corretto pensiero scientifico
che porti attraverso le esperienze di laboratorio a verificare le
ipotesi fatte.
Tipologie di verifiche impiegate

         Questionari a risposta aperta
          e chiusa

         Scheda sul lavoro svolto sia
          sugli acidi che sulle basi

         Osservazione e spiegazione
          delle immagini

         Esercizi di collegamenti tra
          Scienze e Matematica
Alcuni esempi di verifica
 1) Sintetizza con una breve           2) Evidenzia il termine corretto tra          3)   Riscrivi le seguenti sostanze ordinandole
    descrizione il contenuto              i due in corsivo                                per valori decrescenti di acidità: aceto,
    fondamentale di ognuno dei            Un fenomeno fisico è una                        acqua distillata, detersivo da bucato in
    concetti o degli argomenti            trasformazione che cambia /                     polvere, acido muriatico, ammoniaca,
    elencati:                             non cambia la natura delle                      sapone di Marsiglia, bicarbonato.
 • Le reazioni chimiche                   sostanze.
 • Acidi e basi                         Gli indicatori cambiano il loro peso
                                        atomico / colore a seconda
                                        dell’acidità della soluzione.
5) Questa immagine rappresenta la               6) Osserva la figura e rispondi:                  1) Se due sostanze, A e B, si
   combustione del legno. Si tratta di una         Che cosa succede ai pezzetti di                   combinano nel rapporto 4:2, quanti
   trasformazione fisica o chimica? Motiva         guscio d’uovo?                                    grammi di A e quanti di B occorrono
   la risposta.                                 Come spieghi quello che osservi?                     perché possa avvenire una reazione
                                                                                                     completa? Segna la risposta esatta.
                                                                                                  8 g di A e 2 g di B.
                                                                                                  12 g di A e 6 g di B
                                                                                                  16 g di A e 10 g di B.

                                                                                                  2) Quando si gira la manopola del gas
                                                                                                     bisogna affrettarsi ad accendere la
                                                                                                     fiamma per non sentire il tipico
                                                                                                     odore di gas. Perché, dopo
                                                                                                     l’accensione, l’odore non si sente
                                                                                                     più? Sta avvenendo un fenomeno
                                                                                                     chimico o fisico?
                                                                                                                  MATEMATICA
                                                                                                                   E SCIENZE
Risultati ottenuti (grafici)
            7
                           VERIFICA OTTOBRE/NOVEMBRE
            6
                                       2015
            5
N. ALUNNI

            4

            3

            2
                                                                                                   VERIFICA DICEMBRE 2015
                                                                                           6
            1
                                                                                           5
            0
                                4       5        6              7       8                  4

                                                                                N°ALUNNI
                                                VOTO
                                                                                           3

                                                                                           2

                                                                                           1

                                                                                           0
                                VERIFICA FEBBRAIO/MARZO 2016                                   4     5   6    7     8   9   10
                                                                                                             VOTO
                           10

                            8
                N°ALUNNI

                            6

                            4

                            2

                            0
                                    4       5    6          7       8       9
                                                     VOTO
Analisi critica in relazione agli
apprendimenti degli alunni
Il lavoro svolto ha portato dei risultati soddisfacenti con la maggior parte degli alunni, soprattutto
con quelli più deboli.

                                                INOLTRE:

 Gli alunni hanno imparato a fare le ipotesi su quello che poteva accadere nell’esperimento.
Hanno imparato ad osservare cosa accadeva, a confrontare i risultati con le ipotesi fatte e a
 ricavare delle regole.
In modo particolare gli alunni che di solito si impegnano meno, sono stati coinvolti e incuriositi
 ottenendo risultati positivi.
Hanno imparato a collaborare, ad osservare il lavoro di tutti e a creare spunti per la discussione
 collettiva.
Valutazione dell’efficacia del percorso
didattico sperimentato in ordine alle
aspettative e alle motivazioni del gruppo di
ricerca LSS
Il percorso intrapreso ha portato benefici sia agli alunni coinvolti che agli insegnanti.
In questi tre anni i docenti sono stati accompagnati da una formazione costante con esperti che ha
consentito:
 una riflessione epistemologica sulla disciplina, chiarendo il percorso a partire dall’infanzia avendo
   un occhio attento all’evoluzione successiva. In qualche modo gli insegnanti sono stati «costretti» a
   studiare individualmente, a farsi domande, a porle all’esperto o al tutor del gruppo di lavoro, a
   trovare soluzioni condivise;
 una riflessione sulle metodologie da utilizzare. Tutti gli insegnanti si sono messi in discussione e si
   sono aperti alla sperimentazione di nuovi metodi costruendo gli ambienti di apprendimento adatti e
   ricercando materiali idonei;
 una riflessione prima individuale, poi in gruppi di lavoro (generalmente per ordine di scuola) sulle
   attività proposte per prevedere i tempi necessari e mantenere costante l’interesse dei ragazzi;
 la condivisione delle esperienze: il lavoro di ciascuno poteva diventare la base da cui partire per il
   lavoro delle altre, migliorando notevolmente le proposte e i tempi mano a mano che venivano
   utilizzate.
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