LABLAW 2021: TERRITORIO, SERVIZI INTEGRATI E FORMAZIONE
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LABLAW 2021: TERRITORIO, SERVIZI INTEGRATI E FORMAZIONE Categories: Newswire, Scenari Tags: Angelo Zambelli, Deloitte Legal, Francesco Rotondi, lablaw, Luca Failla, Slider di nicola di molfetta Quindici anni: fedele alla linea e pronto al rilancio. Francesco Rotondi (nella foto) ha comprato una poltrona da gamer. «Sto studiando questo settore – dice – che presenta dei profili davvero interessanti sul fronte giuslavoristico». L’avvocato è fatto così. La curiosità è uno dei motori che da sempre lo spinge nella professione. Assieme al coraggio di osare.
Del resto sono queste le precondizioni che nel 2006 lo spinsero a dar vita a LabLaw assieme ad Angelo Zambelli e Luca Failla. Come noto, il primo lasciò il progetto dopo due anni (e oggi è socio in Grimaldi), mentre il secondo, dallo scorso settembre, è passato a Deloitte Legal con cui LabLaw ha siglato un’alleanza strategica (si veda il numero 148 di MAG). Un’operazione che sta funzionando («questi primi mesi hanno dimostrato che ancora una volta ci abbiamo visto giusto») dice Rotondi in questa intervista esclusiva rilasciata a MAG. E un’operazione che si inserisce in un disegno strategico ben preciso. Territorio, formazione, servizi complementari: è questa la visione circolare che l’avvocato ha per LabLaw da adesso in poi. Nono solo uno studio legale, ma una piattaforma integrata che si occuperà del lavoro da ogni punto di vista. L’ultimo trimestre del 2020, ha visto lo studio mettere in atto una serie di azioni riorganizzative e raggiungere un «assetto quasi definitivo». In questo contesto di cambiamento va evidenziato anche il cambio di sede. Dal primo gennaio LabLaw ha spostato l’headquarter di Milano in Largo Augusto.
«Nonostante tutto – dice Rotondi – per noi è stato un ottimo anno». Partiamo da qui. Come si è chiuso il 2020 per LabLaw? Per il nostro studio, come per altri immagino, è stato un anno particolare e la chiusura si presta a molteplici considerazioni. Dal punto di vista strettamente economico vi è stata una leggera flessione dell’”incassato”, circostanza che però non desta alcuna preoccupazione poiché il cosiddetto “lavorato” è cresciuto in maniera esponenziale, merito di una potente azione sulla clientela che abbiamo posto in essere anche durante i mesi più duri di lockdown che ci hanno consentito di acquisire nuovi clienti, realtà devo dire interessanti e strutturate, pressoché in ogni nostra sede. Qualche cifra …? Come detto, il 2020 ha registrato un lieve calo dal punto di vista di ciò che comunemente viene identificato con “incassato” e ci siamo attestati intorno ai 7,2 milioni. Come dicevo, il dato più rilevante è però quello del “lavorato” che ha registrato un incremento e che pertanto ci lascia ben sperare per il futuro. Ritengo che il dato abbia risentito della crisi con il conseguente rinvio o comunque ritardo nei pagamenti. In termini strategici la fine dell’anno vi ha visto avviare nuove iniziative territoriali: perché il territorio è così strategico per uno studio come il vostro? Il territorio è strategico per chiunque intenda avviare un’attività imprenditoriale in Italia con un mercato stratificato e connotato dal punto di vista territoriale. La nostra professione è fornitura di servizi di assistenza e consulenza che non possono prescindere dalla profonda conoscenza e presidio del territorio e delle relazioni ad esso sottese. Interpretare i bisogni di una collettività – sia essa un’impresa, che una somma di individui – passa attraverso la conoscenza anche degli aspetti culturali e la vicinanza geografica. Questo è stato sempre un tema strategico di LabLaw sin dalla sua costituzione. Il percorso di consolidamento ed espansione territoriale, tuttavia, per noi non è computo ed è in divenire. Allora dica… Avevamo l’esigenza di un ulteriore salto in avanti ed abbiamo avviato una revisione strategica e un cambio di passo nello sviluppo territoriale di LabLaw, che abbiamo immaginato – e fatto in modo diventasse proprio in questo 2020 – un abilitatore di competenze labour, nel senso che abbiamo deciso di creare un ambiente di competenze diffuse molto elevate che sono a disposizione delle più disparate realtà imprenditoriali territoriali, ora messe in condizioni di accedere ai servizi di studio senza doversi rivolgere a sedi lontane, ma a professionisti smart, preparati, che hanno tutti la stessa metodologia ed approccio, con una vocazione internazionale e che hanno sede dietro l’angolo. Un esempio? Un esempio significativo è Bari, una piazza e una sede nella quale abbiamo investito molto. E dove avete avuto un recente avvicendamento con l’annuncio della collaborazione con Aldo Pecorella, diventato socio… Abbiamo dovuto cambiare interlocutore per poter affrontare con più incisività un mercato che è molto locale anche dal punto di vista dell’approccio e molto ricco di opportunità. Abbiamo individuato tali caratteristiche nello studio Pecorella e nella vicinanza dell’altro nostro alleato strategico Deloitte, fortemente radicato nel territorio. Capitolo Roma: in che modo sarete presenti nella Capitale e con quali specifici obiettivi? Roma è stata la... PER PROSEGUIRE LA LETTURA CLICCA QUI E SCARICA LA TUA COPIA DI MAG
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