LA TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI: CAVALLI E NON SOLO - Dott. Stefano Seripa, Dott.ssa Alessia Liverini - ASL ROMA 4
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LA TERAPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI: CAVALLI E NON SOLO ...” Dott. Stefano Seripa, Dott.ssa Alessia Liverini
1964 BORIS LEVINSON dopo aver provato, casualmente l’azione positiva del proprio cane su un suo paziente affetto da autismo (1953), pubblica “The dog as co-terapist” coniando il termine Pet Therapy.
Il termine “Pet Therapy” risulta riduttivo, perché non include altre categorie di animali definite “da reddito” (erbivori domestici e volatili da cortile).
CHE COS’È E PERCHÉ GLI IAA? L'intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale all'antichità e nel corso dei secoli ha assunto sempre più importanza, trova oggi una strutturazione metodologica e impieghi mirati a specifiche patologie.
rappresenta il concretizzarsi normativo necessario al riconoscimento del settore degli interventi assistiti con gli animali (IAA) sul territorio nazionale
INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI Occorre distinguere tra: Attività assistite interventi di tipo ludico-ricreativoo ludico , con gi animali rivolto sia a soggetti sani che a diversamente (AAA) abili, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di persone che vivono un disagio. Rivolte al singolo individuo e/o ad un gruppo di individui. (anziani, soggetti con disabilità intellettiva e/o fisica, minori ospitati in comunità di recupero, persone ospedalizzate, alunni nel contesto scolastico Intervento di tipo educativo e/o rieducativo Educazione rivolto sia a soggetti sani che diversamente assistita con gi abili e a persone affette da disturbi del animali (EAA) comportamento. Mira a migliorare il livello di benessere psicofisico e sociale e la qualità di vita della persona, a rinforzare l’autostima e a ricreare il senso di normalità del soggetto coinvolto.
INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI Occorre distinguere tra: Terapie assistite Intervento terapeutico di supporto ad altre terapie con gli animali ( co-terapia) finalizzato alla cura di disturbi (TAA) della sfera fisica, neuro e psicomotoria, cognitiva, emotiva e relazionale, rivolto a soggetti affetti da patologie fisiche, psichiche, sensoriali o plurime, di qualunque origine. L’intervento è personalizzato sul paziente e richiede apposita prescrizione medica rilasciata dal medico di medicina generale, corredata da relazione del medico specialista o dello psicologo - psicoterapeuta.
Équipe multidisciplinare TAA e EAA 1. RESPONSABILE DEL PROGETTO: TAA Medico/medico specialista-psicoterapeuta EAA Psicologo-educatore professionale, pedagogista,insegnante Coordina l’équipe nella definizione degli obiettivi del progetto, delle relative modalità di attuazione e valutazione degli esiti 2. REFERENTE DI INTERVENTO TAA Terapista (psicologo, lauree sanitarie) EAA educatore, psicologo, lauree socio-sanitarie Prende in carico la persona durante la seduta ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto. Il responsabile di progetto, per tale ruolo, individua una figura professionale in possesso di diploma di laurea e di adeguata esperienza e competenza in relazione agli obiettivi del progetto stesso
Équipe multidisciplinare TAA e EAA 3. MEDICO VETERINARIO collabora con il responsabile di progetto nella scelta della specie animale e della coppia coadiutore–animale. Valuta i requisiti sanitari e comportamentali dell’animale impiegato ed è responsabile della salute,del benessere e della corretta gestione dell’animale stesso.” è coinvolto nelle fasi di -progettazione/programmazione -verifica 4. COADIUTORE ANIMALE prende in carico l’animale durante le sedute. In tali fasi assume la responsabilità della corretta relazione uomo-animale, provvede a monitorare lo stato di salute e di benessere dell’animale impiegato secondo le indicazioni del medico veterinario al quale riferisce eventuali sintomi di malattia o di disturbi comportamentali
LA ASL RMF E LE TERAPIE ASSITITE DA CAVALLO (T.A.C.): DA UN PROGETTO SPERIMENTALE AD UN MODELLO STRUTTURATO La prima stesura del progetto sperimentale parte nel 2007-08 nell'ambito delle attività del D.S.M., anche se alcune esperienze di approccio erano state già effettuate negli anni precedenti ad opera di altri Servizi del DSM (CD di F3, ad esempio). SI RIESCE A PARTIRE GRAZIE AI FONDI DEL BANDO DELLA FONDAZIONE CARICIV MA ANCHE GLI ANNI SUCCESSIVI, FINO ALL'ATTUALE (Progetto “Cavalcando il Futuro” - Bando 2014) SONO STATI POSSIBILI SOLO GRAZIE A QUESTO SUPPORTO ECONOMICO. Soggetti inclusi erano pazienti in carico con interventi non riusciti e/o non applicabili in ambito CD, CT o altro percorso trattamentale del DSM Preferenzialmente giovani, in esordio ma anche fasi prodromiche, a rischio Monitoraggio e controllo delle acuzie, ricoveri (SPDC, CdC, CT, etc) Screening testologico pre e post. In una seconda fase, con la partecipazione e supporto tecnico della Federazione Italiana Sport Equestri il modello di intervento è stato applicato da diversi Centri del territorio nazionale dando vita ad uno studio multicentrico con partecipazione (elaborazione statistica dei dati) del ISS e pubblicazione sugli annali dello stesso Istituto. Seripa S.
RAZIONALE GENERALE PER LE TERAPIE ASSITITE DA CAVALLO (T.A.C.) NEI PAZIENTI CON PSICOSI SCHIZOFRENICHE Tra le principali componenti di disfunzionalità che ritroviamo nei pazienti schizofrenici sia in fase di esordio che in epoca prodromica/premorbosa abbiamo Deficit di Metacognizione, Memoria di Lavoro, Cognizione Sociale. Il rapporto con cavallo, in una prospettiva moderna, deve necessariamente strutturasi in una dimensione etologica che implica la necessità di una acquisizione di conoscenze non esplicite e non direttamente derivabili nel rapporto “spontaneo” con l'animale, come invece avviene con il cane e con il gatto: Preda vs Predatore. Contesto demedicalizzato, destigmatizato, con ampia possibilità di contatto con la natura, soggetti non di pertinenza sanitaria, caratterizzato dalla contemporaneità ed equipollenza tra i due sessi, con innumerevoli aspetti oggetto di possibili SST . Possibilità di attivazione “in vivo” e nel real-life di procedure di Cognitive Remediation da laboratorio (certamente efficaci ma con relativamente basso effect-size e tendenza alla decalage nel tempo). Per tali ragioni, in ipotesi si poteva affermare la particolare efficacia nei giovani, e infatti …... Seripa S.
MOMENTI DI ATTIVITA' IN CAMPO Seripa S.
UNA PRIMA DIMOSTRAZIONE DI EFFICACIA Seripa S.
ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI Seripa S.
L'EVOLUZIONE DEL PROGETTO NEGLI ANNI ED I TARGET INNOVATIVI ATTUALI (1) - Partecipazione di laureandi del Corso Triennale di Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (Università “Tor Vergata” di Roma) alle attività di RE con stesura ad oggi di 4 Tesi di Laurea, le ultime due della scorsa settimana ….. Seripa S.
L'EVOLUZIONE DEL PROGETTO NEGLI ANNI ED I TARGET INNOVATIVI ATTUALI (2) - Modifica/estensione del protocollo valutativo sui pazienti inclusi che oggi prevede anche una batteria neurocognitiva estesa in fase pre e post trattamento - Inserimento del tema degli IAA ed in particolare delle TAC nell'ambito di suddetto Corso di Laurea (Tecniche Infermieristiche e Riabilitative Speciali – MED48 – III° anno secondo semestre) - Attivazioni di “percorsi stabili” di RE in altri Servizi del DSM (es.: CT Il Melograno) - Ultimi progetti strutturati con gruppi di confronto rispetto alla presenza o meno di RE (o altra procedura riabilitativa “territoriale”) e di Cognitive Remediation (CogPak®) e/o Metacognition Training - Analisi di follow up dei casi trattati in questi 7 anni (circa 35 trattamenti complessivi) rispetto a parametri di qualità di vita, costo sanitario, inclusione sociale, etc.. Una prima valutazione di massima ha fornito quantitativamente un numero di giornate di degenza (SPDC e CdC) per questi 7 anni inferiori a quelle effettuate dai pazienti dei primi due anni nei 24 mesi antecedenti le attività di RE Seripa S.
L'EVOLUZIONE DEL PROGETTO NEGLI ANNI ED I TARGET INNOVATIVI ATTUALI (3) Data l'attenzione che questa ASL ha nei fatti posto nei confronti di questa area di intervento, volendo riferirsi non solo alle TAC ma all'intero novero degli IAA, speriamo che non appena la Regione Lazio formalizzerà il recepimento dell'accordo Stato-Regioni definendo un corpus normativo specifico, si possa valutare l'ipotesi di attivare un Osservatorio Istituzionale sulle IAA, con anche la possibilità, utilizzando fondi specifici della Regione, di attivare progetti finalizzati a computare in modo attendibile i costi ed i rapporti costo/beneficio di questi interventi, anche al fine di un eventuale inserimento degli stessi nei LEA. Ricordo che rispetto a tutta una serie di aree patologiche, alcuni interventi (vedi ad esempio l'uso di piccoli animali per Pet-Therapy in RSA, uso delle TAC per il trattamento di forme di esito da PCI, etc.) i dati disponibili in letteratura sono già decisamente numerosi, validi, omogenei ed attendibili. Non è infatti un caso che la RE (per alcune patologie specifiche) è già riconosciuta da alcune Regioni (vedi Lombardia) come inserita nei LEA almeno in alcuni Centri Specializzati ed aut.ti (Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano; Istituto Don Gnocchi, etc). Seripa S.
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
Puoi anche leggere