"criteri regionali e competenze locali" - qualità del paesaggio - Arch. Sergio Cavalli - Provincia di Cremona

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"criteri regionali e competenze locali" - qualità del paesaggio - Arch. Sergio Cavalli - Provincia di Cremona
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   qualità del paesaggio

            “criteri regionali
          e competenze locali”

               Cremona, 15 giugno 2011

                Arch. Sergio Cavalli
          UO Progetti Integrati e Paesaggio
               Struttura Paesaggio

Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio
"criteri regionali e competenze locali" - qualità del paesaggio - Arch. Sergio Cavalli - Provincia di Cremona
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            … ho visto città e luoghi che voi umani,
    voi progettisti di paesaggio, non potevate immaginare …
        a volte la realtà supera le più sfrenate fantasie …
            malati di protagonismo, di voglia di stupire
     e lasciare il segno del proprio passaggio sul pianeta …
 gli “umani costruttori” (imprenditori, progettisti, tecnici) hanno
         cambiato e stanno cambiando i luoghi con opere
                che resteranno per lungo tempo …
dopo quanto ho visto girando in lungo e largo le vostre regioni,
 nelle pianure come sulle montagne, lungo i laghi o nelle città,
   posso solo invitarvi ad essere sempre più consapevoli del
      vostro fare perché il paesaggio che state costruendo
           è quello che resterà alle future generazioni
              anche dopo che ve ne sarete andati …

                    liberamente ispirato al monologo finale del film “Blade runner”

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                        paesaggio
“… una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla
                natura, dalla storia umana o
               dalle reciproche interrelazioni”
                 (decreto legislativo 42/2004)

             “… una determinata parte di territorio,
            così come è percepita dalle popolazioni,
                il cui carattere deriva dall'azione
                    di fattori naturali e/o umani
                    e dalle loro interrelazioni”
(Convenzione Europea del Paesaggio - Legge 9 gennaio 2006, n. 14)

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       I paesaggi evolvono col tempo
per effetto di forze naturali e per l'azione degli
                  esseri umani.

          Il paesaggio forma un tutto:
  per questo gli elementi naturali e culturali
debbono essere considerati simultaneamente.

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                             perché parlare di
                         “qualità del paesaggio” ?

       le finalità da perseguire sono
    la salvaguardia dei caratteri che definiscono
      l’identità e la leggibilità dei paesaggi della
          Lombardia (preesistenze e contesti);
   il miglioramento della qualità paesaggistica e
architettonica degli interventi di trasformazione del
            territorio (qualità progettuale).

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                       perché parlare di
                   “qualità del paesaggio” ?

    occorre riprendere con forza la discussione,
  il confronto sui temi e sui contenuti della tutela
           e valorizzazione del paesaggio

    le procedure e le norme sono importanti
(possono fare la differenza rispetto alla possibilità
            di un paesaggio migliore)
ma vanno adattate al conseguimento dell’obiettivo

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                  PAESAGGIO

               ???

                   PROGETTO

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                   obiettivo
salvaguardia dei caratteri che definiscono
 l’identità dei paesaggi della Lombardia

                     azione
            miglioramento della
    “qualità paesaggistica” dei piani,
      dei programmi e dei progetti

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la valutazione delle trasformazioni, sia
    per gli ambiti paesaggisticamente
   tutelati che per il restante territorio
         regionale, prevede che :

   si legga ed interpreti il contesto paesaggistico
 individuando gli elementi di sensibilità e/o di rischio

         si valutino le trasformazioni conseguenti
la realizzazione del piano/programma/progetto proposto

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          la lettura del contesto
può mai essere la riproduzione (copia e incolla)
  di parti del Piano Paesaggistico regionale,
 del PTC Provinciale, del PTC del Parco, … ?

       la valutazione degli effetti
   può mai essere una suadente narrazione
             delle splendide occasioni
    che l’intervento proposto porta con sé ?

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 Occorre domandarsi se il grado di trasformazione
  sia sostenibile dal contesto paesaggistico ???
   (come si descrive il contesto ? il ruolo del Piano
        Paesaggistico, dei PTCP, dei PGT ?)
              E chi/come valuta ciò ???
(come esercitare le funzioni attribuite ? quale ruolo delle
 Commissioni per il paesaggio ? come applicare i criteri
   della DGR 2121/2006 ? quale documentazione a
       supporto del progetto ? quale il ruolo delle
                   Soprintendenze ?)
            quali gli strumenti utili per ridurre
      l’arbitrarietà della proposta progettuale e la
   discrezionalità della valutazione sul progetto ???

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la “qualità delle trasformazioni paesaggistiche”
       dipende dal rapporto tra scelte e contesto
           da una adeguata analisi dei caratteri
   costitutivi del paesaggio (il contesto di riferimento)
 e dalla qualità progettuale (quale azione “consapevole”)
       che si misura con il contesto paesaggistico

                gli aspetti paesaggistici
   non possono essere parti aggiunte o giustapposte,
 (come “integrazione” perché ce ne eravamo dimenticati)

Il progetto deve essere pensato e redatto come unico file,
    non una somma di diversi files, magari giustapposti
  (non se ne può fare a meno perché lo richiede la norma)

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          rapporto progetto/contesto

                    DIFFERENZA-DISSONANZA
            la diversità fra gli oggetti, le forme, le strutture
attira l’attenzione (il giudizio può anche essere di non gradimento
                        della differenza rilevata)

                   SINTONIA-OMOGENEITA’
in genere è apprezzata la sintonia e l’armonia fra le parti quando
sono gli elementi simbolici o significativi che determinano i canoni
                       cui si ispira il tutto

 nota: un progetto che si omologa a esistenti o presunti modelli
  prevalenti non esprime necessariamente una elevata qualità

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                 … tutto sta nella
           motivazione/argomentazione
    delle proposte                               delle valutazioni

  obiettivi “esplicitati”                   verifica qualità elaborati
      documentazione                       verifica della coerenza tra
        adeguata                          obiettivi dichiarati e contenuti
  percorso progettuale                   del piano/programma/progetto
       “ripercorribile”                    verifica “interferenza” con
     (lettura contesto,                  quadro paesaggistico (vincoli e
 valutazione interferenze,             piani paesaggistici, criteri di tutela)
  eventuali mitigazioni)

anche per ridurre l’arbitrarietà della proposta progettuale
    e la discrezionalità della valutazione sul progetto

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    autorizzazione paesaggistica
la “procedura ordinaria” (v. art. 146 del D. Lgs. 42/2004)
             si applica dal 1° gennaio 2010
       la “procedura semplificata” (DPR 139/2010)
              si applica dal 10 settembre 2010

  solo gli Enti locali lombardi che sono stati riconosciuti
               idonei da Regione Lombardia
  (v. Decreto Direttore Generale ai Sistemi Verdi e Paesaggio n. 2779 del 29 marzo
                                       2011)
    possono esercitare le “competenze paesaggistiche”
(sia per le procedure ordinarie che per quelle semplificate)

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                            ENTI LOCALI "IDONEI" ALL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI PAESAGGISTICHE
                                             elenco aggiornato al 29 marzo 2011
                                                                                                      Enti "idonei"                                         Enti non idonei
                                                                                                                                 numero Commissioni
ENTI LOCALI SOVRACOMUNALI                                             numero                                                         Paesaggio
                                                                                             numero                     %                             numero                  %

  AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI                                             12                   12                     100,00            12              0                  0,00
  ENTI GESTORI PARCHI                                                     24                   23                      95,83            23              1                  4,17
  COMUNITA' MONTANE                                                       23                   23                     100,00            23              0                  0,00

                                                                                                     comuni "idonei"                                          non idonei
                                                                                                                                 numero Commissioni
COMUNI                                                          numero          comuni                                               Paesaggio
                                                                                             numero                     %                             numero                  %

  in Provincia di BERGAMO                                                244                   198                     81,15            177            46                  18,85
  in Provincia di BRESCIA                                                206                   178                     86,41            146            28                  13,59
  in Provincia di COMO                                                   162                   149                     91,98            118            13                  8,02
  in Provincia di CREMONA                                                115                   83                      72,17            28             32                  27,83
  in Provincia di LECCO                                                   90                   83                      92,22            77              7                  7,78
  in Provincia di LODI                                                    61                   20                      32,79            16             41                  67,21
  in Provincia di MANTOVA                                                 70                   57                      81,43            34             13                  18,57
  in Provincia di MILANO                                                 134                   81                      60,45            75             53                  39,55
  in Provincia di MONZA e BRIANZA                                         55                   30                      54,55            27             25                  45,45
  in Provincia di PAVIA                                                  190                   158                     83,16            112            32                  16,84
  in Provincia di SONDRIO                                                 78                   75                      96,15            68              3                  3,85
  in Provincia di VARESE                                                 141                   137                     97,16            124             4                  2,84

TOTALE COMUNI                                                            1546                 1249                    80,79            1002            297                 19,21

                    TOTALE ENTI LOCALI                                   1605                 1307                    81,43            1060            298                 18,57

                                                            decreti del Direttore Generale al Territorio e Urbanistica
                                              n. 6820/3.07.2009 - n. 9447/23.09.2009; n. 14545/30.12.2009; n. 3539/12.04.2010.
                                         decreti del Direttore Generale ai Sistemi Verdi e Paesaggio
                                                 n. 9051 /24.09.2010 e n. 2779/29.03.2011

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                             PROCEDURA “ORDINARIA”
                      Il richiedente presenta domanda di autorizzazione paesaggistica all’Ente
                              cui è attribuita tale competenza dall’art. 80 della LR 12/2005

                   entro 40 giorni dalla ricezione dell’istanza (art. 146, comma 7) l’Ente competente :
             • verifica la completezza della documentazione (provvede a richiedere eventuali integrazioni)
   • valuta la compatibilità paesaggistica dell’intervento previa acquisizione del parere della Commissione Paesaggio
• trasmette al Soprintendente il progetto, il parere della Commissione Paesaggio ed una relazione tecnica illustrativa
                                   • comunica al richiedente l’avvio del procedimento

                    Il Soprintendente (art. 146, comma 8) entro 45 giorni dal ricevimento degli atti

  comunica il proprio parere VINCOLANTE                                          non comunica il proprio parere

    l’Ente competente (art. 146, comma 8)                               L’Ente competente (art. 146, comma 9)
                 entro 20 giorni                                 entro i successivi 15 giorni può indire Conferenza dei
 dal ricevimento del parere del Soprintendente                  Servizi, oppure, in ogni caso decorsi 60 giorni (45 + 15)
   emette conforme provvedimento finale                          dalla ricezione degli atti da parte del Soprintendente,
                                                                         emette provvedimento paesaggistico

                                 l’autorizzazione (art. 146, comma 11) va trasmessa
        alla Soprintendenza che ha reso il parere, nonché, unitamente al parere rilasciato dalla Soprintendenza,
                     alla Regione, agli altri enti territoriali interessati e, ove esistente, all’Ente Parco

             l’autorizzazione (art. 146, comma 11) diventa efficace decorsi 30 giorni dalla data del rilascio

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                        PROCEDURA “SEMPLIFICATA”
    Il richiedente presenta domanda di autorizzazione paesaggistica all’Ente competente corredata da relazione
    paesaggistica, elaborati di progetto e documenti indicati nella scheda semplificata (v. art. 2, commi 1 e 2)

          l’Ente competente entro 30 giorni dalla ricezione della domanda (v. art. 3, comma 2) verifica:
                necessità dell’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art. 149 del D. Lgs. 42/2004;
                     la completezza della documentazione richiedendo eventuali integrazioni;
                           la conformità urbanistica dell’intervento (v. art. 4, comma 2).

                                                              se urbanisticamente non conforme si conclude il
                                                              procedimento archiviando la richiesta (v. art. 4, c. 2)

    se urbanisticamente conforme l’Ente competente procede alla valutazione paesaggistica (v. art. 4, c. 2)
               acquisendo il parere della Commissione Paesaggio (v. art. 4, comma 12 del DPR)

valutazione paesaggistica negativa (v. art. 4, c. 4)                         se accolte si riprende il percorso
                                                                              della valutazione paesaggistica
  comunicazione al richiedente (10 giorni per osservazioni)                               positiva ..

                                                 il richiedente, entro 20 giorni dal ricevimento del diniego,
   se non accolte l’Ente                               può chiedere al Soprintendente (v. art. 4, c. 5) di
   nega l’autorizzazione                                    pronunciarsi sulla domanda respinta;
       entro 10 giorni                         il Soprintendente si pronuncia entro i successivi 30 giorni
                                                    rilasciando o negando l’autorizzazione paesaggistica

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( … riprende il percorso …)             valutazione paesaggistica positiva (v. art. 4, comma 6)

                                    L’Ente, entro comunque 30 giorni dal ricevimento della domanda, trasmette
                                       alla Soprintendenza la documentazione ed una motivata proposta di
                                                           accoglimento della domanda

                     Il Soprintendente entro 25 giorni dal ricevimento della documentazione

      non esprime parere                                 esprime parere motivato vincolante

                                                 favorevole                            non favorevole
  l’Ente, decorso tale termine,
     rilascia l’autorizzazione          L’Ente competente adotta il              Il Soprintendente adotta il
   (immediatamente efficace -           provvedimento conforme al                 provvedimento di diniego
       v. art. 4, comma 11)            parere vincolante entro 5 giorni                  paesaggistico
                                               dal ricevimento                       (v. art. 4, comma 8)
                                            (v. art. 4, comma 7)

      (SEMPLIFICAZIONE O “CONFUSA COMPLICAZIONE” ???)

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criticità ed aspetti “confusi” delle procedure
                   procedura “ordinaria”
           • i tempi si sono dilatati (da 60 a 135 giorni)
     • una sorta di “svuotamento” del ruolo dell’Ente locale

                procedura “semplificata”
            • preliminare verifica conformità urbanistica
  • eccezioni all’applicazione della procedura per alcuni ambiti
  • non obbligatorietà del parere della Commissione Paesaggio
                 salvo diverse disposizioni regionali
    • intervento del Soprintendente su diniego dell’Ente locale
                • difficoltà interpretative dell’allegato

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  ..occorre un ampio dibattito sul tema della
             qualità del paesaggio …
     … occorre sperimentare e provare …
poiché la migliore qualità delle trasformazioni
     si ottiene essendo “consapevoli” che
    possono esserci “punti di vista” diversi
         che affrontano il tema fornendo
               soluzioni differenti...
     ... fra queste va scelta una soluzione
dichiarandone le motivazioni e le valutazioni …

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          è necessaria una regia che diriga lo spettacolo
              “la qualità del paesaggio”
 con regole il più possibile chiare e obiettivi dichiarati e perseguiti
 evitando di mettere in scena uno psicodramma con infiniti tempi
  e con tre attori (il proponente/progettista - l’Ente competente -
   la collettività) che rischiano di recitare male i rispettivi ruoli.

     il paesaggio non può essere l’ultimo aspetto considerato
        perché é la prima cosa che gli occhi umani “vedono”
… ciò che vediamo ci fa provare emozioni piacevoli o spiacevoli …

        ... vanno ricercate sinergie tra approcci diversi ma …
                           … soprattutto …
    il paesaggio va considerato “opportunità” anziché “fastidio”…

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… l’educazione alla “qualità del paesaggio”
       deve avvenire da subito …

       … “biberon” di paesaggio …
   perché … dopo … non sia troppo tardi

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