La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio - Rivista Antiriciclaggio ...

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APPROFONDIMENTI

             La tempesta perfetta del Coronavirus:
   una opportunità per cambiare il nostro approccio
                           alla gestione del rischio

                                                                    Massimo Ignesti

      Sommario: 1. Il cigno nero. – 2. L’evoluzione della normativa e la sua interpre-
      tazione nella società. – 3. La gestione integrata del rischio: l’approccio futuro.

1. Il cigno nero                         po di operai che sta effettuan-
                                         do delle manutenzioni di routine
   Se non fosse tutto vero, ciò          sull’asse principale del trasporto
che è accaduto in Italia negli ulti-     ferroviario italiano, la spina dor-
mi mesi potrebbe entrare di dirit-       sale del Paese. Per ragioni ancora
to nella sceneggiatura di un film        all’esame degli inquirenti, accade
e potrebbe cominciare con il tipi-       qualcosa per cui vengono meno
co “C’era una volta un Paese che         dei sistemi di controllo centraliz-
aveva appena finito di festeggiare       zato e ciò fa sì che il primo Frec-
Natale, Capodanno ed Epifania            ciarossa che passa quella mattina
quando…”.                                a 300 km/h imbocchi un binario
   Invece, purtroppo, ciò che è          morto e si schianti contro un pic-
accaduto non solo è vero, sfioran-       colo edificio che si trova a fianco
do l’inimmaginabile, ma lo stiamo        della linea causando la morte di
ancora vivendo!                          due ferrovieri ed il ferimento di
   Tutto comincia il 6 febbraio          molti passeggeri.
2020 a Livraga (LO) con un grup-
APPROFONDIMENTI

          L’incidente provoca danni gra-      e che controllava la tratta ora in-
      vissimi agli impianti ferroviari e di   teressata da tutto il traffico della
      conseguenza l’immediato blocco          dorsale nord/sud.
      della linea ad alta velocità con de-        Lo stesso demone si divertiva
      viazione di tutti convogli sulla li-    poi a complicare la situazione fa-
      nea lenta “tradizionale” che corre      cendo incendiare il 3 marzo una
      parallela a quella ormai fuori uso.     centralina nella stazione di Set-
          Mentre il Paese va in quasi         tebagni, a nord di Roma, costrin-
      asfissia per i ritardi epocali e le     gendo i treni ad alta velocità ad
      cancellazioni che ovviamente si         una ulteriore deviazione su linea
      accumulano in tutto il traffico fer-    lenta e, per non far mancare i fuo-
      roviario anche in zone lontanis-        chi d’artificio, faceva eruttare lo
      sime dal luogo dell’incidente, in       Stromboli l’8 marzo e dal 10 mar-
      Cina sta dilagando un virus che,        zo scuoteva la Calabria con uno
      segnalato come attivo in un pri-        sciame sismico.
      mo focolaio a Wuhan sin dal 31              Ovviamente questa catena
      dicembre 2019, provoca morti e          di eventi concatenati aveva pro-
      spinge il Governo di Pechino a          vocato l’intervento di Trenitalia,
      prendere iniziative sanitarie stra-     di Rete Ferroviaria Italiana, della
      ordinarie e l’Oms a dichiarare il       Protezione Civile, del Governo,
      31 gennaio 2020 “ Emergenza di          che si era attivato emanando nor-
      sanità pubblica di rilevanza inter-     mativa d’urgenza e con iniziative
120   nazionale”.                             forti tese a tutelare al massimo le
          Apparentemente non esiste           vite umane e prevenire ulteriori
      nessun nesso fra questi eventi          situazioni critiche di vario genere
      ma... mentre questi eventi scor-        indotte da quanto accaduto.
      rono e impattano in Italia sulle            Ma l’oggetto di queste mie ri-
      attività della Protezione Civile e      ghe non è la valutazione di quan-
      del Governo, il diavolo ci mette la     to fatto bensì l’osservazione di
      coda (o Lupo Alberto con la sua         quanto è avvenuto, di come è
      nota teoria sulla “sfortuna”) ed il     avvenuto, di quale sia il contesto
      24 febbraio costringe le Ferrovie       normativo e organizzativo in cui è
      Italiane a deviare ulteriormente i      avvenuto e di come si era prepa-
      Frecciarossa addirittura su per-        rati ad affrontare un “cigno nero”
      corsi alternativi a quello seconda-     di tali proporzioni per trarne inse-
      rio già in uso (via Bologna, Pado-      gnamento.
      va, Verona, Brescia). La causa del          Infatti, quanto accaduto of-
      nuovo provvedimento va ricerca-         fre l’occasione per una disamina
      ta nella improvvisa chiusura per        e studio (si tratta di una sorta di
      disinfezione e bonifica della sta-      “esercitazione” vissuta purtroppo
      zione di Casalpusterlengo, che si       dal vivo) per affrontare nel futuro
      temeva essere stata infettata da        la gestione del rischio1 secondo
      coronavirus (proprio quel virus
      che, intanto, dalla Cina era arri-
      vato chissà come nel Lodigiano),        1
                                                  Rischio:   secondo   la   norma   ISO
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità                                             MASSIMO
per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio                                         IGNESTI

un approccio nuovo, più aperto e                    due aspetti: il “core business” os-
più produttivo, che, vedremo, si                    sia l’attività principale, la ragion
può riassumere in una parola, “in-                  d’essere, di cui si occupa l’Ente
tegrato”.                                           e, fattore guida, gli adempimenti
   Innanzitutto chiariamo cosa si                   richiesti dalle norme obbligatorie
intende per “cigno nero”: si trat-                  in vigore.
ta di una teoria, o meglio di una                       Purtroppo, però, in Italia, seb-
metafora, sviluppata dal filosofo,                  bene la normativa abbia iniziato
saggista e matematico libanese                      ad occuparsi della problemati-
Nassim Nicholas Taieb che con                       ca della gestione dei rischi sin
essa affronta la problematica di                    dal lontanissimo (nel tempo) art.
alcuni avvenimenti rari e impre-                    2087 del Codice Civile4, non si è
vedibili e la tendenza umana a                      mai registrata una adeguata cul-
trovare retrospettivamente spie-                    tura sull’argomento che è stato
gazioni semplicistiche di questi                    sminuito o considerato solo par-
eventi giudicandoli prevedibili2.                   zialmente per varie presumibili
                                                    ragioni : perché l’articolo in que-
                                                    stione è “in bianco” non preve-
2. L’evoluzione della normativa                     dendo alcuna sanzione in caso
   e la sua interpretazione nella                   di inadempimento e perché con
   società                                          la collocazione nel Codice Civi-
                                                    le, ha spinto a risolvere i conflitti
    Sinora la tendenza corrente                     eventualmente creati da compor-                    121
nella maggior parte degli Enti3 è                   tamenti non in linea con quanto
stata quella di affrontare i rischi                 richiesto attraverso soluzioni “ci-
assegnandoli, sia nel pubblico che                  vilistiche” consistenti in risarci-
nel privato, alle specifiche com-                   menti talvolta assolti da apposite
petenze delle Unità, Dipartimenti,                  polizza assicurative.
Uffici dedicati a ciascun tipo di                       Inoltre, il legislatore, palese-
rischio: Safety, Security, Finance                  mente orientato a redigere una
etc., secondo strutture cresciute                   norma di vasta portata, e di am-
quasi sempre con riferimento a                      pia applicazione, utilizzò la di-
                                                    zione “integrità fisica” che pro-
                                                    babilmente aprì lo spazio ad una
31000:2009 “Risk management”, si defini-            interpretazione parziale tutt’oggi
sce il “rischio” come “l’effetto dell’incertez-     molto comune che comprende
za sugli obiettivi” essendo un “effetto” una        solo una visione “sanitaria” della
deviazione rispetto a ciò che ci si aspetta,
positivo e/o negativo e “incertezza” lo sta-
to, anche parziale, di insufficienza di infor-
mazioni relative alla comprensione o alla
conoscenza di un evento, alle sue conse-            4
                                                        Art. 2087 c.c.: “L’imprenditore è tenu-
guenze o alla sua probabilità.                      to ad adottare nell’esercizio dell’impresa
2
    Sull’argomento si veda: Nassim Nicho-           le misure che, secondo la particolarità del
las Taleb, Il Cigno nero (2007).                    lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono ne-
3
    Ente: è inteso nella accezione di cui al        cessarie a tutelare l’integrità fisica e la per-
Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231.          sonalità morale dei prestatori di lavoro”.
APPROFONDIMENTI

      tutela del lavoratore dalle malat-                  mente dallo svolgimento della at-
      tie.                                                tività lavorative.
          Dopo alcune decadi di silenzio,                     Da qui nacque tutta la vasta
      il riferimento normativo tempo-                     panoplia di misure di prevenzio-
      ralmente successivo di maggior                      ne degli incidenti sul lavoro con-
      rilievo è stato il Decreto legislati-               sistente in procedure, mezzi ma-
      vo 19 settembre 1994, n. 626 che                    teriali di protezione e formazione
      nacque con il meritorio obiettivo                   dei lavoratori.
      di fare chiarezza ed abrogare le                        Questa particolare attenzione
      leggi precedenti recependo tutte                    dedicata, giustamente, dal legisla-
      le normative europee riguardanti                    tore alla salute del lavoratore fece
      la salute e la sicurezza dei lavora-                sì che si sviluppasse una cultura
      tori5 facendo peraltro dei distin-                  della gestione del rischio orienta-
      guo molto rilevanti nei confronti                   ta soprattutto agli aspetti “sanita-
      dei lavoratori appartenenti ad                      ri” ed alla prevenzione dello stato
      Enti pubblici con esigenze spe-                     di “malattia” che ha portato alla
      cifiche quali le Forze Armate e le                  nascita di unità di “Safety” mirate
      Forze di Polizia.                                   alla protezione dai rischi endoge-
          L’interpretazione di questa                     ni e/o tipici molto ben strutturate
      norma fondamentale ed innovati-                     all’interno degli Enti a discapito
      va, in linea con quanto già avveni-                 delle unità di “Security”, destinate
      va in precedenza, venne orientata                   alla protezione dai rischi esoge-
122   in modo specifico alla tutela della                 ni e/o atipici meno strutturate e
      “salute” del lavoratore e della sua                 nate, più che dalla corretta inter-
      “sicurezza” seguendo i due prin-                    pretazione della norma, dalla ne-
      cipi già presenti nel Diritto Roma-                 cessità di reagire alla emergenza
      no di “sanitas” e “securitas”.                      del terrorismo negli anni 70/80
          Purtroppo, nella applicazione                   soprattutto nei grandi Enti.
      e nel linguaggio corrente rimase                        Lo sbilanciamento nella valu-
      solo la parola “sicurezza” ma il                    tazione dei rischi, si consolidò in
      dettato normativo venne comu-                       una cultura che riteneva premi-
      nemente declinato nel senso di                      nente e maggiormente dominan-
      una attenzione a adottare tutte                     te la gestione del rischio di Safety
      le misure necessarie per lo svol-                   piuttosto che quello di Security ri-
      gimento del lavoro in condizioni                    tenuto meno probabile e dunque
      sicure nei confronti di quei rischi                 inutilmente costoso da gestire e
      che potevano incidere sulla salute                  non destinatario di una adeguata
      del lavoratore e derivanti diretta-                 valorizzazione da parte del legi-
                                                          slatore.
                                                              La confusione interpretativa
                                                          fu peraltro favorita da una parti-
      5
          Vds. D.lgs. 626/94, art. 1 “Il presente         colarità del linguaggio comune
      decreto legislativo prescrive misure per la         utilizzato nel nostro Paese laddo-
      tutela della salute e per la sicurezza dei la-
      voratori durante il lavoro, in tutti i settori di
                                                          ve la parola “sicurezza” assume
      attività privati o pubblici”.                       un significato omnicomprensivo
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità                                             MASSIMO
per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio                                         IGNESTI

che abbraccia tutti gli aspetti di                  Security (c.d. Security Manager6)
questo argomento a differenza di                    talché molti Datori di Lavoro si
quanto avviene in altre lingue do-                  sentirono autorizzati a tralasciare
ve si trovano, a titolo di esempio,                 tale Funzione e di conseguenza a
per l’inglese, le due parole “se-                   gestire i rischi di sua competenza.
curity” e “safety” e altrettanto in                    Ulteriore elemento di dubbio
francese “sureté” e “sécurité”.                     fu generato dalla riforma attua-
    Questo “unico” lemma della                      ta con D.Lgs. 149/20157 istitutore
nostra lingua ha peraltro strane                    dell’Ispettorato Nazionale del La-
ed incomprensibili origini visto                    voro che, nel riordinare e armo-
che nella lingua madre si trovava-
no sia sanitas che securitas oltre
che salus. Ma evidentemente la                      6
                                                         Incarico da attribuirsi in via di princi-
lingua “parlata” è evoluta e sem-                   pio, non sempre rispettato, a Professioni-
plificata in tal senso e dunque va                  sta della Security così definito dalla norma
accettato il fatto compiuto.                        UNI 10459/2015.
    Ma questa interpretazione ri-                   7
                                                         In seguito alla riforma, la competenza
duttiva, tanto si andò consoli-                     dell’Ispettorato in materia di vigilanza non
                                                    è divenuta generale, in quanto, per ciò che
dando che, quando il legislatore                    attiene la sicurezza del lavoro essa fu limi-
scrisse il Dlgs. 81/2011 con una                    tata a quei settori che comportano rischi
visione estremamente moderna                        particolarmente elevati, ossia nel caso di
e omnicomprensiva quale quella                      attività nel settore delle costruzioni edili o
prevista dall’art. 17 che parla te-                 del genio civile, di lavori effettuati median-     123
                                                    te cassoni in aria compressa e lavori subac-
stualmente di “valutazione di tutti                 quei, nonché di ulteriori attività individuate
i rischi”, moltissimi continuarono                  con apposito Decreto del Presidente del
a valutare solo i rischi di “Safety”                Consiglio dei Ministri, su proposta del Mi-
alla cui mitigazione erano abitua-                  nistero del lavoro, adottato sentito il Comi-
ti e preparati dalla attuazione del                 tato per la valutazione delle politiche atti-
                                                    ve e per il coordinamento nazionale delle
D.lgs. 626.                                         attività di vigilanza in materia di salute e
    Pochi, quasi nessuno, ampliò                    sicurezza sul lavoro e previa intesa con la
l’orizzonte a “tutti i rischi” come                 Conferenza permanente per i rapporti tra
dimostrato dalla assenza della                      lo Stato, le Regioni e le Province autonome
citazione dei rischi di Security in                 di Trento e di Bolzano.
                                                    Dunque, analogamente a quanto accade-
molti DVR ritenendo che essi non                    va in passato, in via generale, la vigilanza
fossero compresi dal dettato del                    sull’applicazione della normativa in materia
D.lgs. 81.                                          di sicurezza sul lavoro è rimasta alle Azien-
    L’errato convincimento venne                    de sanitarie locali competenti per territo-
poi spesso rafforzato da quanto                     rio, mentre una competenza residuale è
                                                    rimasta in capo alle Autorità marittime a
previsto dal D.lgs. 81 all’art. 18 che              bordo delle navi ed in ambito portuale, agli
cita più volte solo i rischi “sanitari”             Uffici di sanità aerea e marittima, alle Au-
omettendo di citare “altri rischi” e                torità portuali e aeroportuali, per quanto
soprattutto citando solo il Medi-                   riguarda la sicurezza dei lavoratori a bordo
co competente dimenticando di                       di navi e di aeromobili ed in ambito portua-
                                                    le ed aeroportuale, nonché ai servizi sani-
nominare il Responsabile della                      tari e tecnici istituiti per le Forze armate, le
                                                    Forze di polizia ed i Vigili del fuoco.
APPROFONDIMENTI

      nizzare meglio le competenze si-          che in presenza di un malaugura-
      no a quel momento distribuite fra         to verificarsi dell’evento critico.
      vari Enti di diverso livello, confer-         Nasceva così la questione del-
      mò alle Asl una funzione centra-          la “business continuity”8 che, po-
      le nella attività di vigilanza sulla      co conosciuta ai più, trovava una
      applicazione delle norme relative         difficoltà a svilupparsi corretta-
      alla sicurezza sul lavoro lasciando       mente per un ulteriore fattore
      che, nella percezione diffusa, si         di problematicità: la diffusione
      potesse privilegiare la salute (di-       dei sistemi informatici e la loro
      rettamente connessa alla safety)          crescente rilevanza per lo svol-
      rispetto alla security.                   gimento delle attività dell’Ente
          Le Asl, peraltro, normalmente         li ha posti giustamente al centro
      non possiedono competenze in              dell’attenzione della Dirigenza
      tema di security, talché non sem-         che ha investito cospicue risorse
      bra poter trovare, almeno ad un           umane ed economiche per garan-
      primo esame dei dati pubblica-            tirne l’efficacia, l’efficienza ed in
      mente disponibili, interventi di ve-      particolare la “continuità operati-
      rifica sulle misure di mitigazione        va” (eccola !) sino al punto in cui
      dei rischi di security a fronte della     la cosiddetta “Business Continui-
      abbondante quantità di controlli          ty” è stata completamente assor-
      relativi a quelle relative ai rischi di   bita ed identificata nella Funzioni
      safety.                                   di ICT (o denominazioni pariteti-
124       Dunque, anche in ragione di           che).
      questi nuovi fattori, nella maggior           È stata quindi dimenticata o
      parte degli Enti, a prescindere           data minore importanza in questa
      dalla loro natura o attività, di fat-     ottica così rilevante alla gestione
      to è stata sviluppata una gestione        dei rischi di Safety e Security dai
      del rischio soltanto parziale.            quali possono certamente deriva-
          Ma non è tutto, laddove le due        re gravi interruzioni della continu-
      funzioni di Security e Safety so-         ità operativa.
      no state create, spesso sono state            In buona sostanza e sempli-
      poste in condizione se non con-           ficando molto, mentre si pensa-
      flittuale, almeno di difficile coor-
      dinamento con evidenti ricadute
      negative nella gestione degli inci-       8
                                                     Business Continuity: secondo la norma
      denti o delle crisi.                      ISO 22301 è la capacità di un’organizzazio-
          Nel frattempo, qualcuno co-           ne di continuare a svolgere il proprio busi-
      minciava a domandarsi se la ge-           ness a fronte di eventi avversi che posso-
                                                no colpirla. L’attività si realizza attraverso
      stione dei rischi fine a sé stessa (li    l’analisi dell’impatto sul business (Business
      identifico, li mitigo e li mantengo       Impact Analysis) di un potenziale evento
      entro limiti accettabili) fosse suf-      critico e la predisposizione di un piano di
      ficiente ed ha posto la questione         continuità operativa (Business Continuity
      se si fosse preparati a garantire la      Plan) che contiene informazioni sulle azio-
                                                ni da intraprendere in caso di crisi, su chi
      continuità operativa dell’Ente an-        è coinvolto nell’attività di ripristino e sui
                                                relativi flussi di informazione.
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità                                          MASSIMO
per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio                                      IGNESTI

va a come garantire la costante                     nanziari etc. in maniera autonoma
efficienza dei sistemi informatici                  per ciascuno di essi: se anche riu-
anche in presenza di incidente o                    scissimo con una magia (ed è no-
crisi che coinvolgesse gli stessi,                  toriamente impossibile) ad annul-
modesta rilevanza si dava a pro-                    larli, le connessioni e le ricadute
gettare la continuità operativa                     degli effetti dell’uno debordereb-
dopo un evento “emergenza” o                        bero verso l’altro che, una volta
“crisi” di Safety o di Security.                    gestito in modo scoordinato dagli
                                                    altri, riattiverebbe certamente un
                                                    altro tipo di rischio in una giran-
3. La gestione integrata del ri-                    dola senza fine.
   schio: l’approccio futuro                            È opportuno quindi che si co-
                                                    minci a parlare di gestione INTE-
    So bene di aver fatto una sor-                  GRATA ED ARMONICA dei rischi
ta di “gouache storica” con i mille                 (sarebbe meglio dire di TUTTI i ri-
colori di queste vicende e proble-                  schi) che, prendendo spunto dalla
matiche connesse: il cigno nero,                    norma ISO 4500019 potrebbe es-
la gestione dei rischi, la Safety, la               sere costituita da una struttura pi-
Security e per finire la Business                   ramidale nella quale ogni “tipo” di
Continuity ma, richiamare tutte                     rischio viene “trattato” solo par-
queste componenti è necessario                      zialmente dai rispettivi specialisti
per provare, senza avere la pre-                    che seguono il classico schema:
sunzione di essere depositario di                   valutazione della minaccia, misu-               125
soluzioni finali, a ragionare su co-                razione della vulnerabilità (com-
me si possa, partendo dall’ impa-                   presa l’appetibilità che ne costitu-
rare dagli eventi trascorsi e dalla                 isce un aspetto) e assegnazione
esperienza fatta nella gestione                     di un valore di esposizione a quel
parzializzata del rischio, e struttu-               tipo di rischio con la proposta di
rare una risposta moderna ed effi-                  possibili misure di mitigazione10.
cace al problema-cardine: garan-
tire la continuità operativa di un                  9
                                                         ISO45001 : “Sistemi di gestione per la
Ente anche in presenza o dopo di                    salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e
emergenze o crisi.                                  guida per l’uso”, è una norma internazio-
    Credo che l’approccio corretto                  nale applicabile a qualsiasi organizzazione
sia quello che comincia proprio                     indipendentemente dalle sue dimensioni,
dalla fine: la continuità operativa                 tipo e attività che specifica i requisiti per
                                                    un sistema di gestione della salute e sicu-
deve essere l’obiettivo finale della                rezza sul lavoro e fornisce indicazioni per
gestione del rischio e quindi oc-                   il suo utilizzo, per consentire alle organiz-
corre ragionare sempre tenendo                      zazioni di fornire posti di lavoro sicuri e
la nostra bussola orientata verso                   salubri prevenendo infortuni sul lavoro e
questa specie di Nord magnetico                     problemi di salute, nonché migliorando la
                                                    salute e sicurezza sul lavoro (SSL) in modo
professionale.                                      proattivo.
    Non ha alcun senso gestire i                    10
                                                         Un interessante accenno alla gestione
rischi di Safety o di Security o fi-                integrata del rischio, che peraltro costitui-
                                                    sce un “unicum” fra la normativa nazionale
APPROFONDIMENTI

          Tutti questi dati vengono fatti                Questo sistema, semplice, ma
      confluire su un unico focus che,                necessitante di professionalità
      avendo particolare riguardo agli                molto ben preparate lungo tut-
      aspetti di Business Continuity                  ta la catena di gestione dei vari
      riferiti all’oggetto della analisi              rischi e soprattutto a livello di
      (Ente, sito, persona, processo),                coordinamento, consente in ca-
      determina un unico piano coor-                  so di evento negativo di gestire
      dinato di mitigazione modulato                  la situazione con un unico cen-
      sulla rilevanza dal punto di vi-                tro di comando e controllo che
      sta della continuità operativa di               dispone di tutte le informazio-
      quanto si sta proteggendo.                      ni necessarie per guidare l’Ente
          Insomma, concettualmente, in-               fuori dalla situazione critica e
      vece di avere vari piani per la ge-             nella direzione della continuità
      stione dei differenti rischi, questo            operativa.
      tipo di approccio mira a redigere                  Certamente l’attività che ri-
      un unico piano che armonizzi le                 chiede maggior dispendio di
      mitigazioni in una ottica di conti-             energie per attuare questo siste-
      nuità operativa.                                ma è costituita dalla fase di valu-
          Si tratta, e qui sta la difficoltà,         tazione delle minacce e di misu-
      nel gestire in un unico piano tutte             razione delle vulnerabilità che va
      le “interferenze”11                             svolta con continuità periodica e
                                                      mantenuta aggiornata ma che
126                                                   certamente può, anzi deve, es-
      è costituito dalla cosiddetta “Circolare Ga-
                                                      sere supportata da un adeguato
      brielli” (n. 555/OP/0001991/2017/1 datata       sistema gestionale sul quale va
      7 giugno 2017 del Ministero dell’Interno,       appoggiato tutto il processo so-
      Dipartimento P.S – Uff. Ordine Pubblico)        pradescritto e che può garantire
      che, trattando di governo e gestione delle      massima efficacia con il minimo
      pubbliche manifestazioni utilizza le dizioni
      safety e security asserendo che alle richie-
                                                      dispendio di energia necessario.
      ste condizioni di “Safety dovrà corrispon-         Torniamo indietro: perché ho
      de la pianificazione di adeguati servizi        cominciato con il dramma dell’in-
      security a tutela dell’Ordine e della Sicu-     cidente del Frecciarossa ed il Co-
      rezza pubblica”. Appare evidente nel testo      ronavirus?
      l’indirizzo dato dal Capo della Polizia verso
      una visione integrata e armonizzata delle
                                                         Perché quanto accaduto ci
      misure di mitigazione.                          dimostra che non potremo mai
      11
           Dizione ben nota ai professionisti del-    più, a meno di essere improvvidi
      la gestione dei rischi poiché costituisce
      l’elemento di distinguo fra il Documento
      Valutazione dei Rischi (DVR) e il DUVRI
      (Documento Unico di Valutazione dai ri-         lutati i rischi e nel quale sono indicate le
      schi di Interferenze) entrambi previsti dal     misure adottate per eliminare o, ove ciò
      D.Lgs. 81/2001. In particolare, il DVR è un     non è possibile, ridurre al minimo i rischi
      documento che individua i possibili rischi      da interferenze fra le attività affidate ad
      presenti in un luogo di lavoro e serve ad       appaltatori e lavoratori autonomi, e loro
      analizzare, valutare e mitigare le situazio-    eventuali subcontraenti, e le attività svol-
      ni di rischio per i lavoratori. Il DUVRI è un   te nello stesso luogo di lavoro dal Com-
      documento scritto con il quale sono va-         mittente.
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità                                MASSIMO
per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio                            IGNESTI

e di corta memoria, pronunciare                     varie sfaccettature stanno in-
le terribili e fatidiche frasi “non                 crinando i principi sinora presi
è mai successo” o “bisogna fa-                      in considerazione per garantire
re saving e quindi riduco ciò che                   efficacia, efficienza e redditività
non è corebusiness (la gestio-                      alle aziende: delocalizzazione,
ne dei rischi)”: bisogna avere il                   terzializzazione, esternalizzazio-
coraggio di affermare che sono                      ne e globalizzazione forse an-
prese di posizione poco profes-                     dranno rivisti in una ottica oppo-
sionali e simili a quelle di colui                  sta o quanto meno rivista nelle
che anziché guardare la luna                        strategie.
guarda il dito.                                        Probabilmente, se potremo
   Nel concreto, la realtà supera                   disporre di procedure di gestio-
di gran lunga le previsioni fon-                    ne del rischio integrate potremo
date solo sulle serie storiche                      mitigare le conseguenze dirette
non integrate da una profonda                       e quindi saremo in grado di ri-
analisi costante della situazione                   prenderci con maggior rapidità
intesa nel senso più “lato” pos-                    dalle crisi seguendo una utilis-
sibile.                                             sima traccia già predisposta,
   L’impatto di un sistema di ge-                   certamente costosa ed appa-
stione integrata ed armonica del                    rentemente inutile nella fase di
rischio/Business Continuity è                       preparazione ma essenziale e di
positivamente elevato e indub-                      forte impatto sui costi post-crisi.
biamente potrà influire sul livello                    La gestione del rischio inte-      127
di sostenibilità dell’Ente e sul va-                grata ed armonica svolge la fun-
lore anche in termini economici                     zione che in guerra è svolta dalle
di quest’ultimo oltre che rispon-                   riserve senza le quali non si vince
dere ai nuovi orientamenti della                    nessuna battaglia e soprattutto,
giurisprudenza non solo nazio-                      persino in caso di vittoria, non si
nale che, da ultimo in Italia, con                  sfrutta il momento del successo.
il D.lgs. 14 del 12 gennaio 2019                    È una garanzia, un’assicurazione
preme verso una applicazione                        che va pagata anche in assenza
intelligente della continuità ope-                  di evento negativo e forse, con
rativa traguardando ai risvolti                     una nota scherzosa, chissà? Può
etici che in essa sono insiti.                      addirittura costituire una sorta
   Per concludere, la grave cri-                    di oggetto scaramantico di cui
si che stiamo vivendo e le sue                      non si può fare a meno.
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