La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio - Rivista Antiriciclaggio ...
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APPROFONDIMENTI La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio Massimo Ignesti Sommario: 1. Il cigno nero. – 2. L’evoluzione della normativa e la sua interpre- tazione nella società. – 3. La gestione integrata del rischio: l’approccio futuro. 1. Il cigno nero po di operai che sta effettuan- do delle manutenzioni di routine Se non fosse tutto vero, ciò sull’asse principale del trasporto che è accaduto in Italia negli ulti- ferroviario italiano, la spina dor- mi mesi potrebbe entrare di dirit- sale del Paese. Per ragioni ancora to nella sceneggiatura di un film all’esame degli inquirenti, accade e potrebbe cominciare con il tipi- qualcosa per cui vengono meno co “C’era una volta un Paese che dei sistemi di controllo centraliz- aveva appena finito di festeggiare zato e ciò fa sì che il primo Frec- Natale, Capodanno ed Epifania ciarossa che passa quella mattina quando…”. a 300 km/h imbocchi un binario Invece, purtroppo, ciò che è morto e si schianti contro un pic- accaduto non solo è vero, sfioran- colo edificio che si trova a fianco do l’inimmaginabile, ma lo stiamo della linea causando la morte di ancora vivendo! due ferrovieri ed il ferimento di Tutto comincia il 6 febbraio molti passeggeri. 2020 a Livraga (LO) con un grup-
APPROFONDIMENTI L’incidente provoca danni gra- e che controllava la tratta ora in- vissimi agli impianti ferroviari e di teressata da tutto il traffico della conseguenza l’immediato blocco dorsale nord/sud. della linea ad alta velocità con de- Lo stesso demone si divertiva viazione di tutti convogli sulla li- poi a complicare la situazione fa- nea lenta “tradizionale” che corre cendo incendiare il 3 marzo una parallela a quella ormai fuori uso. centralina nella stazione di Set- Mentre il Paese va in quasi tebagni, a nord di Roma, costrin- asfissia per i ritardi epocali e le gendo i treni ad alta velocità ad cancellazioni che ovviamente si una ulteriore deviazione su linea accumulano in tutto il traffico fer- lenta e, per non far mancare i fuo- roviario anche in zone lontanis- chi d’artificio, faceva eruttare lo sime dal luogo dell’incidente, in Stromboli l’8 marzo e dal 10 mar- Cina sta dilagando un virus che, zo scuoteva la Calabria con uno segnalato come attivo in un pri- sciame sismico. mo focolaio a Wuhan sin dal 31 Ovviamente questa catena dicembre 2019, provoca morti e di eventi concatenati aveva pro- spinge il Governo di Pechino a vocato l’intervento di Trenitalia, prendere iniziative sanitarie stra- di Rete Ferroviaria Italiana, della ordinarie e l’Oms a dichiarare il Protezione Civile, del Governo, 31 gennaio 2020 “ Emergenza di che si era attivato emanando nor- sanità pubblica di rilevanza inter- mativa d’urgenza e con iniziative 120 nazionale”. forti tese a tutelare al massimo le Apparentemente non esiste vite umane e prevenire ulteriori nessun nesso fra questi eventi situazioni critiche di vario genere ma... mentre questi eventi scor- indotte da quanto accaduto. rono e impattano in Italia sulle Ma l’oggetto di queste mie ri- attività della Protezione Civile e ghe non è la valutazione di quan- del Governo, il diavolo ci mette la to fatto bensì l’osservazione di coda (o Lupo Alberto con la sua quanto è avvenuto, di come è nota teoria sulla “sfortuna”) ed il avvenuto, di quale sia il contesto 24 febbraio costringe le Ferrovie normativo e organizzativo in cui è Italiane a deviare ulteriormente i avvenuto e di come si era prepa- Frecciarossa addirittura su per- rati ad affrontare un “cigno nero” corsi alternativi a quello seconda- di tali proporzioni per trarne inse- rio già in uso (via Bologna, Pado- gnamento. va, Verona, Brescia). La causa del Infatti, quanto accaduto of- nuovo provvedimento va ricerca- fre l’occasione per una disamina ta nella improvvisa chiusura per e studio (si tratta di una sorta di disinfezione e bonifica della sta- “esercitazione” vissuta purtroppo zione di Casalpusterlengo, che si dal vivo) per affrontare nel futuro temeva essere stata infettata da la gestione del rischio1 secondo coronavirus (proprio quel virus che, intanto, dalla Cina era arri- vato chissà come nel Lodigiano), 1 Rischio: secondo la norma ISO
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità MASSIMO per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio IGNESTI un approccio nuovo, più aperto e due aspetti: il “core business” os- più produttivo, che, vedremo, si sia l’attività principale, la ragion può riassumere in una parola, “in- d’essere, di cui si occupa l’Ente tegrato”. e, fattore guida, gli adempimenti Innanzitutto chiariamo cosa si richiesti dalle norme obbligatorie intende per “cigno nero”: si trat- in vigore. ta di una teoria, o meglio di una Purtroppo, però, in Italia, seb- metafora, sviluppata dal filosofo, bene la normativa abbia iniziato saggista e matematico libanese ad occuparsi della problemati- Nassim Nicholas Taieb che con ca della gestione dei rischi sin essa affronta la problematica di dal lontanissimo (nel tempo) art. alcuni avvenimenti rari e impre- 2087 del Codice Civile4, non si è vedibili e la tendenza umana a mai registrata una adeguata cul- trovare retrospettivamente spie- tura sull’argomento che è stato gazioni semplicistiche di questi sminuito o considerato solo par- eventi giudicandoli prevedibili2. zialmente per varie presumibili ragioni : perché l’articolo in que- stione è “in bianco” non preve- 2. L’evoluzione della normativa dendo alcuna sanzione in caso e la sua interpretazione nella di inadempimento e perché con società la collocazione nel Codice Civi- le, ha spinto a risolvere i conflitti Sinora la tendenza corrente eventualmente creati da compor- 121 nella maggior parte degli Enti3 è tamenti non in linea con quanto stata quella di affrontare i rischi richiesto attraverso soluzioni “ci- assegnandoli, sia nel pubblico che vilistiche” consistenti in risarci- nel privato, alle specifiche com- menti talvolta assolti da apposite petenze delle Unità, Dipartimenti, polizza assicurative. Uffici dedicati a ciascun tipo di Inoltre, il legislatore, palese- rischio: Safety, Security, Finance mente orientato a redigere una etc., secondo strutture cresciute norma di vasta portata, e di am- quasi sempre con riferimento a pia applicazione, utilizzò la di- zione “integrità fisica” che pro- babilmente aprì lo spazio ad una 31000:2009 “Risk management”, si defini- interpretazione parziale tutt’oggi sce il “rischio” come “l’effetto dell’incertez- molto comune che comprende za sugli obiettivi” essendo un “effetto” una solo una visione “sanitaria” della deviazione rispetto a ciò che ci si aspetta, positivo e/o negativo e “incertezza” lo sta- to, anche parziale, di insufficienza di infor- mazioni relative alla comprensione o alla conoscenza di un evento, alle sue conse- 4 Art. 2087 c.c.: “L’imprenditore è tenu- guenze o alla sua probabilità. to ad adottare nell’esercizio dell’impresa 2 Sull’argomento si veda: Nassim Nicho- le misure che, secondo la particolarità del las Taleb, Il Cigno nero (2007). lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono ne- 3 Ente: è inteso nella accezione di cui al cessarie a tutelare l’integrità fisica e la per- Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231. sonalità morale dei prestatori di lavoro”.
APPROFONDIMENTI tutela del lavoratore dalle malat- mente dallo svolgimento della at- tie. tività lavorative. Dopo alcune decadi di silenzio, Da qui nacque tutta la vasta il riferimento normativo tempo- panoplia di misure di prevenzio- ralmente successivo di maggior ne degli incidenti sul lavoro con- rilievo è stato il Decreto legislati- sistente in procedure, mezzi ma- vo 19 settembre 1994, n. 626 che teriali di protezione e formazione nacque con il meritorio obiettivo dei lavoratori. di fare chiarezza ed abrogare le Questa particolare attenzione leggi precedenti recependo tutte dedicata, giustamente, dal legisla- le normative europee riguardanti tore alla salute del lavoratore fece la salute e la sicurezza dei lavora- sì che si sviluppasse una cultura tori5 facendo peraltro dei distin- della gestione del rischio orienta- guo molto rilevanti nei confronti ta soprattutto agli aspetti “sanita- dei lavoratori appartenenti ad ri” ed alla prevenzione dello stato Enti pubblici con esigenze spe- di “malattia” che ha portato alla cifiche quali le Forze Armate e le nascita di unità di “Safety” mirate Forze di Polizia. alla protezione dai rischi endoge- L’interpretazione di questa ni e/o tipici molto ben strutturate norma fondamentale ed innovati- all’interno degli Enti a discapito va, in linea con quanto già avveni- delle unità di “Security”, destinate va in precedenza, venne orientata alla protezione dai rischi esoge- 122 in modo specifico alla tutela della ni e/o atipici meno strutturate e “salute” del lavoratore e della sua nate, più che dalla corretta inter- “sicurezza” seguendo i due prin- pretazione della norma, dalla ne- cipi già presenti nel Diritto Roma- cessità di reagire alla emergenza no di “sanitas” e “securitas”. del terrorismo negli anni 70/80 Purtroppo, nella applicazione soprattutto nei grandi Enti. e nel linguaggio corrente rimase Lo sbilanciamento nella valu- solo la parola “sicurezza” ma il tazione dei rischi, si consolidò in dettato normativo venne comu- una cultura che riteneva premi- nemente declinato nel senso di nente e maggiormente dominan- una attenzione a adottare tutte te la gestione del rischio di Safety le misure necessarie per lo svol- piuttosto che quello di Security ri- gimento del lavoro in condizioni tenuto meno probabile e dunque sicure nei confronti di quei rischi inutilmente costoso da gestire e che potevano incidere sulla salute non destinatario di una adeguata del lavoratore e derivanti diretta- valorizzazione da parte del legi- slatore. La confusione interpretativa fu peraltro favorita da una parti- 5 Vds. D.lgs. 626/94, art. 1 “Il presente colarità del linguaggio comune decreto legislativo prescrive misure per la utilizzato nel nostro Paese laddo- tutela della salute e per la sicurezza dei la- voratori durante il lavoro, in tutti i settori di ve la parola “sicurezza” assume attività privati o pubblici”. un significato omnicomprensivo
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità MASSIMO per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio IGNESTI che abbraccia tutti gli aspetti di Security (c.d. Security Manager6) questo argomento a differenza di talché molti Datori di Lavoro si quanto avviene in altre lingue do- sentirono autorizzati a tralasciare ve si trovano, a titolo di esempio, tale Funzione e di conseguenza a per l’inglese, le due parole “se- gestire i rischi di sua competenza. curity” e “safety” e altrettanto in Ulteriore elemento di dubbio francese “sureté” e “sécurité”. fu generato dalla riforma attua- Questo “unico” lemma della ta con D.Lgs. 149/20157 istitutore nostra lingua ha peraltro strane dell’Ispettorato Nazionale del La- ed incomprensibili origini visto voro che, nel riordinare e armo- che nella lingua madre si trovava- no sia sanitas che securitas oltre che salus. Ma evidentemente la 6 Incarico da attribuirsi in via di princi- lingua “parlata” è evoluta e sem- pio, non sempre rispettato, a Professioni- plificata in tal senso e dunque va sta della Security così definito dalla norma accettato il fatto compiuto. UNI 10459/2015. Ma questa interpretazione ri- 7 In seguito alla riforma, la competenza duttiva, tanto si andò consoli- dell’Ispettorato in materia di vigilanza non è divenuta generale, in quanto, per ciò che dando che, quando il legislatore attiene la sicurezza del lavoro essa fu limi- scrisse il Dlgs. 81/2011 con una tata a quei settori che comportano rischi visione estremamente moderna particolarmente elevati, ossia nel caso di e omnicomprensiva quale quella attività nel settore delle costruzioni edili o prevista dall’art. 17 che parla te- del genio civile, di lavori effettuati median- 123 te cassoni in aria compressa e lavori subac- stualmente di “valutazione di tutti quei, nonché di ulteriori attività individuate i rischi”, moltissimi continuarono con apposito Decreto del Presidente del a valutare solo i rischi di “Safety” Consiglio dei Ministri, su proposta del Mi- alla cui mitigazione erano abitua- nistero del lavoro, adottato sentito il Comi- ti e preparati dalla attuazione del tato per la valutazione delle politiche atti- ve e per il coordinamento nazionale delle D.lgs. 626. attività di vigilanza in materia di salute e Pochi, quasi nessuno, ampliò sicurezza sul lavoro e previa intesa con la l’orizzonte a “tutti i rischi” come Conferenza permanente per i rapporti tra dimostrato dalla assenza della lo Stato, le Regioni e le Province autonome citazione dei rischi di Security in di Trento e di Bolzano. Dunque, analogamente a quanto accade- molti DVR ritenendo che essi non va in passato, in via generale, la vigilanza fossero compresi dal dettato del sull’applicazione della normativa in materia D.lgs. 81. di sicurezza sul lavoro è rimasta alle Azien- L’errato convincimento venne de sanitarie locali competenti per territo- poi spesso rafforzato da quanto rio, mentre una competenza residuale è rimasta in capo alle Autorità marittime a previsto dal D.lgs. 81 all’art. 18 che bordo delle navi ed in ambito portuale, agli cita più volte solo i rischi “sanitari” Uffici di sanità aerea e marittima, alle Au- omettendo di citare “altri rischi” e torità portuali e aeroportuali, per quanto soprattutto citando solo il Medi- riguarda la sicurezza dei lavoratori a bordo co competente dimenticando di di navi e di aeromobili ed in ambito portua- le ed aeroportuale, nonché ai servizi sani- nominare il Responsabile della tari e tecnici istituiti per le Forze armate, le Forze di polizia ed i Vigili del fuoco.
APPROFONDIMENTI nizzare meglio le competenze si- che in presenza di un malaugura- no a quel momento distribuite fra to verificarsi dell’evento critico. vari Enti di diverso livello, confer- Nasceva così la questione del- mò alle Asl una funzione centra- la “business continuity”8 che, po- le nella attività di vigilanza sulla co conosciuta ai più, trovava una applicazione delle norme relative difficoltà a svilupparsi corretta- alla sicurezza sul lavoro lasciando mente per un ulteriore fattore che, nella percezione diffusa, si di problematicità: la diffusione potesse privilegiare la salute (di- dei sistemi informatici e la loro rettamente connessa alla safety) crescente rilevanza per lo svol- rispetto alla security. gimento delle attività dell’Ente Le Asl, peraltro, normalmente li ha posti giustamente al centro non possiedono competenze in dell’attenzione della Dirigenza tema di security, talché non sem- che ha investito cospicue risorse bra poter trovare, almeno ad un umane ed economiche per garan- primo esame dei dati pubblica- tirne l’efficacia, l’efficienza ed in mente disponibili, interventi di ve- particolare la “continuità operati- rifica sulle misure di mitigazione va” (eccola !) sino al punto in cui dei rischi di security a fronte della la cosiddetta “Business Continui- abbondante quantità di controlli ty” è stata completamente assor- relativi a quelle relative ai rischi di bita ed identificata nella Funzioni safety. di ICT (o denominazioni pariteti- 124 Dunque, anche in ragione di che). questi nuovi fattori, nella maggior È stata quindi dimenticata o parte degli Enti, a prescindere data minore importanza in questa dalla loro natura o attività, di fat- ottica così rilevante alla gestione to è stata sviluppata una gestione dei rischi di Safety e Security dai del rischio soltanto parziale. quali possono certamente deriva- Ma non è tutto, laddove le due re gravi interruzioni della continu- funzioni di Security e Safety so- ità operativa. no state create, spesso sono state In buona sostanza e sempli- poste in condizione se non con- ficando molto, mentre si pensa- flittuale, almeno di difficile coor- dinamento con evidenti ricadute negative nella gestione degli inci- 8 Business Continuity: secondo la norma denti o delle crisi. ISO 22301 è la capacità di un’organizzazio- Nel frattempo, qualcuno co- ne di continuare a svolgere il proprio busi- minciava a domandarsi se la ge- ness a fronte di eventi avversi che posso- no colpirla. L’attività si realizza attraverso stione dei rischi fine a sé stessa (li l’analisi dell’impatto sul business (Business identifico, li mitigo e li mantengo Impact Analysis) di un potenziale evento entro limiti accettabili) fosse suf- critico e la predisposizione di un piano di ficiente ed ha posto la questione continuità operativa (Business Continuity se si fosse preparati a garantire la Plan) che contiene informazioni sulle azio- ni da intraprendere in caso di crisi, su chi continuità operativa dell’Ente an- è coinvolto nell’attività di ripristino e sui relativi flussi di informazione.
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità MASSIMO per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio IGNESTI va a come garantire la costante nanziari etc. in maniera autonoma efficienza dei sistemi informatici per ciascuno di essi: se anche riu- anche in presenza di incidente o scissimo con una magia (ed è no- crisi che coinvolgesse gli stessi, toriamente impossibile) ad annul- modesta rilevanza si dava a pro- larli, le connessioni e le ricadute gettare la continuità operativa degli effetti dell’uno debordereb- dopo un evento “emergenza” o bero verso l’altro che, una volta “crisi” di Safety o di Security. gestito in modo scoordinato dagli altri, riattiverebbe certamente un altro tipo di rischio in una giran- 3. La gestione integrata del ri- dola senza fine. schio: l’approccio futuro È opportuno quindi che si co- minci a parlare di gestione INTE- So bene di aver fatto una sor- GRATA ED ARMONICA dei rischi ta di “gouache storica” con i mille (sarebbe meglio dire di TUTTI i ri- colori di queste vicende e proble- schi) che, prendendo spunto dalla matiche connesse: il cigno nero, norma ISO 4500019 potrebbe es- la gestione dei rischi, la Safety, la sere costituita da una struttura pi- Security e per finire la Business ramidale nella quale ogni “tipo” di Continuity ma, richiamare tutte rischio viene “trattato” solo par- queste componenti è necessario zialmente dai rispettivi specialisti per provare, senza avere la pre- che seguono il classico schema: sunzione di essere depositario di valutazione della minaccia, misu- 125 soluzioni finali, a ragionare su co- razione della vulnerabilità (com- me si possa, partendo dall’ impa- presa l’appetibilità che ne costitu- rare dagli eventi trascorsi e dalla isce un aspetto) e assegnazione esperienza fatta nella gestione di un valore di esposizione a quel parzializzata del rischio, e struttu- tipo di rischio con la proposta di rare una risposta moderna ed effi- possibili misure di mitigazione10. cace al problema-cardine: garan- tire la continuità operativa di un 9 ISO45001 : “Sistemi di gestione per la Ente anche in presenza o dopo di salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e emergenze o crisi. guida per l’uso”, è una norma internazio- Credo che l’approccio corretto nale applicabile a qualsiasi organizzazione sia quello che comincia proprio indipendentemente dalle sue dimensioni, dalla fine: la continuità operativa tipo e attività che specifica i requisiti per un sistema di gestione della salute e sicu- deve essere l’obiettivo finale della rezza sul lavoro e fornisce indicazioni per gestione del rischio e quindi oc- il suo utilizzo, per consentire alle organiz- corre ragionare sempre tenendo zazioni di fornire posti di lavoro sicuri e la nostra bussola orientata verso salubri prevenendo infortuni sul lavoro e questa specie di Nord magnetico problemi di salute, nonché migliorando la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) in modo professionale. proattivo. Non ha alcun senso gestire i 10 Un interessante accenno alla gestione rischi di Safety o di Security o fi- integrata del rischio, che peraltro costitui- sce un “unicum” fra la normativa nazionale
APPROFONDIMENTI Tutti questi dati vengono fatti Questo sistema, semplice, ma confluire su un unico focus che, necessitante di professionalità avendo particolare riguardo agli molto ben preparate lungo tut- aspetti di Business Continuity ta la catena di gestione dei vari riferiti all’oggetto della analisi rischi e soprattutto a livello di (Ente, sito, persona, processo), coordinamento, consente in ca- determina un unico piano coor- so di evento negativo di gestire dinato di mitigazione modulato la situazione con un unico cen- sulla rilevanza dal punto di vi- tro di comando e controllo che sta della continuità operativa di dispone di tutte le informazio- quanto si sta proteggendo. ni necessarie per guidare l’Ente Insomma, concettualmente, in- fuori dalla situazione critica e vece di avere vari piani per la ge- nella direzione della continuità stione dei differenti rischi, questo operativa. tipo di approccio mira a redigere Certamente l’attività che ri- un unico piano che armonizzi le chiede maggior dispendio di mitigazioni in una ottica di conti- energie per attuare questo siste- nuità operativa. ma è costituita dalla fase di valu- Si tratta, e qui sta la difficoltà, tazione delle minacce e di misu- nel gestire in un unico piano tutte razione delle vulnerabilità che va le “interferenze”11 svolta con continuità periodica e mantenuta aggiornata ma che 126 certamente può, anzi deve, es- è costituito dalla cosiddetta “Circolare Ga- sere supportata da un adeguato brielli” (n. 555/OP/0001991/2017/1 datata sistema gestionale sul quale va 7 giugno 2017 del Ministero dell’Interno, appoggiato tutto il processo so- Dipartimento P.S – Uff. Ordine Pubblico) pradescritto e che può garantire che, trattando di governo e gestione delle massima efficacia con il minimo pubbliche manifestazioni utilizza le dizioni safety e security asserendo che alle richie- dispendio di energia necessario. ste condizioni di “Safety dovrà corrispon- Torniamo indietro: perché ho de la pianificazione di adeguati servizi cominciato con il dramma dell’in- security a tutela dell’Ordine e della Sicu- cidente del Frecciarossa ed il Co- rezza pubblica”. Appare evidente nel testo ronavirus? l’indirizzo dato dal Capo della Polizia verso una visione integrata e armonizzata delle Perché quanto accaduto ci misure di mitigazione. dimostra che non potremo mai 11 Dizione ben nota ai professionisti del- più, a meno di essere improvvidi la gestione dei rischi poiché costituisce l’elemento di distinguo fra il Documento Valutazione dei Rischi (DVR) e il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dai ri- lutati i rischi e nel quale sono indicate le schi di Interferenze) entrambi previsti dal misure adottate per eliminare o, ove ciò D.Lgs. 81/2001. In particolare, il DVR è un non è possibile, ridurre al minimo i rischi documento che individua i possibili rischi da interferenze fra le attività affidate ad presenti in un luogo di lavoro e serve ad appaltatori e lavoratori autonomi, e loro analizzare, valutare e mitigare le situazio- eventuali subcontraenti, e le attività svol- ni di rischio per i lavoratori. Il DUVRI è un te nello stesso luogo di lavoro dal Com- documento scritto con il quale sono va- mittente.
La tempesta perfetta del Coronavirus: una opportunità MASSIMO per cambiare il nostro approccio alla gestione del rischio IGNESTI e di corta memoria, pronunciare varie sfaccettature stanno in- le terribili e fatidiche frasi “non crinando i principi sinora presi è mai successo” o “bisogna fa- in considerazione per garantire re saving e quindi riduco ciò che efficacia, efficienza e redditività non è corebusiness (la gestio- alle aziende: delocalizzazione, ne dei rischi)”: bisogna avere il terzializzazione, esternalizzazio- coraggio di affermare che sono ne e globalizzazione forse an- prese di posizione poco profes- dranno rivisti in una ottica oppo- sionali e simili a quelle di colui sta o quanto meno rivista nelle che anziché guardare la luna strategie. guarda il dito. Probabilmente, se potremo Nel concreto, la realtà supera disporre di procedure di gestio- di gran lunga le previsioni fon- ne del rischio integrate potremo date solo sulle serie storiche mitigare le conseguenze dirette non integrate da una profonda e quindi saremo in grado di ri- analisi costante della situazione prenderci con maggior rapidità intesa nel senso più “lato” pos- dalle crisi seguendo una utilis- sibile. sima traccia già predisposta, L’impatto di un sistema di ge- certamente costosa ed appa- stione integrata ed armonica del rentemente inutile nella fase di rischio/Business Continuity è preparazione ma essenziale e di positivamente elevato e indub- forte impatto sui costi post-crisi. biamente potrà influire sul livello La gestione del rischio inte- 127 di sostenibilità dell’Ente e sul va- grata ed armonica svolge la fun- lore anche in termini economici zione che in guerra è svolta dalle di quest’ultimo oltre che rispon- riserve senza le quali non si vince dere ai nuovi orientamenti della nessuna battaglia e soprattutto, giurisprudenza non solo nazio- persino in caso di vittoria, non si nale che, da ultimo in Italia, con sfrutta il momento del successo. il D.lgs. 14 del 12 gennaio 2019 È una garanzia, un’assicurazione preme verso una applicazione che va pagata anche in assenza intelligente della continuità ope- di evento negativo e forse, con rativa traguardando ai risvolti una nota scherzosa, chissà? Può etici che in essa sono insiti. addirittura costituire una sorta Per concludere, la grave cri- di oggetto scaramantico di cui si che stiamo vivendo e le sue non si può fare a meno.
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