LA TECNOLOGIA COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO DELL'ALIMENTAZIONE DEL DISFAGICO - UO Dietetica e Nutrizione Clinica

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LA TECNOLOGIA COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO DELL'ALIMENTAZIONE DEL DISFAGICO - UO Dietetica e Nutrizione Clinica
LA TECNOLOGIA COME
     STRUMENTO DI
   MIGLIORAMENTO
DELL’ALIMENTAZIONE DEL
       DISFAGICO

   Samir Giuseppe SUKKAR
       U.O. Dietetica e Nutrizione Clinica

             Policlinico San Martino
  IRCCS per la neurologia e l’oncologia

   Certificazione UNI EN ISO9002 N°9122.OSSM relativa a:
              Erogazione di Servizi di Dietetica e Nutrizione Artificiale
         Enterale e Parenterale
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• L’alimentazione nel paziente fragile è fortemente
  condizionata a:
   • Situazione clinica
   • Età
   • ambiente
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Intervento
multimodale e
multidisciplinare

Rimuovere e identificare
le cause di malnutrizione
e disidratazione
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EBM recommandation on texture
modified foods and thickened fluids
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THE TARGETS
1. Aspiration reduction

2. Better dietary intake

3. Better fluid intake

4. Aspiration modified diet versus regular
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1. Aspiration reduction
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Prevalence of patients with aspiration
(measured by VFS or FEES)

                      Steele CM et al., Dysphagia 2015 Feb;30(1):2-26
LA TECNOLOGIA COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO DELL'ALIMENTAZIONE DEL DISFAGICO - UO Dietetica e Nutrizione Clinica
1. Aspiration reduction
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2. Better dietary intake
• Conclusion acute dysphagia:
There is a lack of evidence of the importance of texture
modified foods related to the amount of diet intake for adults
with acute dysphagia

• Conclusion chronic dysphagia:
There is some evidence for special made and nutritional
enriched texture modified foods increase dietary intake for
elderly persons with chronic dysphagia.
LA TECNOLOGIA COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO DELL'ALIMENTAZIONE DEL DISFAGICO - UO Dietetica e Nutrizione Clinica
3. Better fluid intake
4. Aspiration:
                                     modified diet versus regular diet
Conclusion:
There is no evidence for texture modified foods and thickened fluids can prevent
aspiration pneumonia in persons with chronic dysphagia.

There is evidence for the use of the “Chin down” procedure using thin fluids
compared with receiving thickened fluids, results in a fewer number of aspiration
pneumonias.
There is evidence that individual counselling combined with a follow up reduces
the risk of aspiration pneumonia in persons with acute dysphagia.

There is some evidence that individual counselling is not better than self-
chosen consistency of the food, when it comes to whether a reduction of the
risk of aspiration pneumonia in persons with chronic dysphagia is achieved or
not.
SYNTHESIS OF THE
                           EVIDENCES
1.    Aspiration reduction: YES IN ACUTE AND CHRONIC DYSPHAGIA
2.    Better dietary intake :
          1.   NOT IN THE ACUTE;
          2.   YES IN THE CHRONIC

3.    Better fluid intake: NO

4.    Aspiration modified diet versus regular diet:
     1.    BETTER IN THE ACUTE DYSPHAGIA ;
     2.    NOT IN THE CHRONIC DYSPHAGIA ;
     3.    BETTER SELF-CHOSEN
ALIMENTAZIONE CON CIBO A
CONSISTENZA MODIFICATA
ALIMENTAZIONE CON ONS
ALIMENTAZIONE CON CIBO A CONSISTENZA
MODIFICATA
Fattori socioculturali ed emozionali :l valore della memoria
 alimentare
Ognuno di noi ha una memoria personale e soggettiva
del cibo, riconducibile a vari fattori tra cui:
▪ cultura culinaria personale
▪ cultura alimentare della propria comunità
▪ gusti personali occasionali
▪ stile di vita
▪ preferenze legate a esperienze vissute
▪ intolleranze alimentari
▪ insofferenza per cibi particolari
ambiente e RSA
  • I cambiamenti nell'ambiente possono influenzare l’assunzione di alimenti
    cambiando i tempi in ambienti istituzionalizzati (Donini et al., 2003).
  • solo il 23% delle persone anziane che vivono in una struttura protetta è
    molto soddisfatto del cibo servito (Donini et al., 2003).
  • l'ambiente e l'atmosfera in cui vengono consumati i pasti possono
    influenzare l'assunzione di cibo.
  • Manipolare l'atmosfera del consumo di cibo nelle strutture protette
    migliorando l'ambiente fisico, l'atmosfera della sala da pranzo, il servizio
    di ristorazione e l'organizzazione dell'assistenza del personale
    infermieristico, ha portato a un migliore stato nutrizionale dei
    partecipanti Mathey et al. (2001)
Umanizzazione nella ristorazione
• Un tempo si pensava che una RSA/Casa di Riposo si
  dovesse dotare di una ristorazione il cui modello era
  quella ospedaliera

• In questo momento il modello della ristorazione socio –
  assistenziale non è più quello ospedaliero…..
Umanizzazione nella ristorazione
• Un tempo si pensava che una RSA/Casa di Riposo si
  dovesse dotare di una ristorazione il cui modello era
  quella ospedaliera

• In questo momento il modello della ristorazione socio –
  assistenziale non è più quello ospedaliero…..

• E LE LINEE GUIDA LO SOTTOLINEANO CHIARAMENTE
Assistenza ai pasti
Supporto
alimentare come a
casa
Ambiente
adeguato
•Quello che si sapeva prima di questo studio
     •Mangiare in compagnia incrementa
     significativamente l’introito calorico
     •I pasti in un ambiente famigliare migliorano
     l’umore dei residenti affetti da demenza
•Quello che aggiunge questo studio
     •I pasti in un ambiente famigliare migliorano la
     qualità di vita dei residenti anche non affetti da
     demenza
     •Migliorare l’ambiente dove si consumano i
     pasti previene il declino della performance
     fisica e del peso corporeo
Quale ristorazione nella RSA?
Che differenza c’è fra la ristorazione ospedaliera e quella in una RSA?

• Ospedale                                    • RSA
    • Degenze brevi (giorni)                      • Degenze lunghe (anni)
    • Luogo di transito                           • Luogo di residenza
    • Orientato alle cure delle                   • Orientata alla patologia cronica
      complicanze acute                           • Ridotto turnover del personale
    • Elevato turn-over del personale             • Elevato “controllo sociale”
    • Scarso controllo “sociale”                  • Talora la ristorazione costituisce
    • La ristorazione non costituisce               motivo di scelta
      quasi mai motivo di scelta                  • La parte clinica è una delle
    • La scelta nutrizionale è subordinata          componenti che orienta alle scelte
      a motivazioni cliniche                        alimentari
    • Difficile fare previsioni sui consumi       • Molto prevedibili i consumi
      della giornata                                giornalieri
Da che cosa sarà composto un dietetico di RSA?

• Vitto comune: I’insieme di menu fruibili in tutte le situazioni che non richiedono un
  trattamento particolare; particolare cura aspetti gastronomici
• Diete standard: schemi dietoterapici adatti a specifiche patologie con caratteristiche
  bromatologiche codificate
     • Ipocalorica
     • Ipercalorica
     • Priva di glutine
     • Ipoproteica
     • Ridotto apporto fibre e/o lattosio
     • Disfagia
     • Di rialimentazione
• Diete ad personam: schemi dietoterapici ricettati individualmente, per soggetti con      Conferenza Stato Regioni il 16
  problematiche dietologiche complesse                                                     dicembre 2010
• Menu “a tema”                                                                            G.U. n. 37 del 15 febbraio 2011
• Menu “festivo” (feste di compleanno mensili, patrono, benefattore della comunità,
  etc)
• Problemi di cibi “voluttuari” (caffè, vino, etc)
E nel paziente fragile disfagico?

Una corretta alimentazione delle persone anziane affette da disfagia dovrebbe tenere conto di:

• fabbisogno energetico adeguato,

• Adeguata idratazione,

• proporzione corretta di nutrienti,

• corretta composizione dei pasti,

• sicurezza nella somministrazione per diversi gradi di disfagia,

• forti effetti psicologici ed emotivi.

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Peraltro…….
Limiti
I punti più critici nell'individuare le soluzioni ottimali per soddisfare tali esigenze
possono essere riassunti come:

• difficoltà nella pianificazione di un apporto nutrizionale specifico,

• difficoltà nello sviluppare un menu vario e appetitoso,

• difficoltà nel rendere le ricette ben connotate al punto di vista percettivo di
  gusto, colore e identità di un piatto,

• difficoltà nella somministrazione di cibo entro 24 ore,

• problemi derivanti dalla necessità di integrare cibi tradizionali con integratori.

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E’ necessario un approccio integrato alla nutrizione nella RSA
in particolare nel disfagico
   Alimentarsi non è un’operazione meccanica e medicalizzata, ma
   un’azione complessa, ricca di significati e di valori culturali, emotivi,
   psicologici, simbolici, sensoriali.
   Per questo è importante cercare soluzioni che permettano all’ospite RSA della con presbifagia
   di continuare a provare il piacere del cibo , soprattutto quando questo è l’unico piacere che
   rimane
    In questo modo anche la quantità del cibo e quindi dei nutrienti, calorie e proteine prima di
   tutto, potrà essere adeguata.
   Un approccio parziale, quantitativo e meccanico, al calcolo nutrizionale è puramente teorico,
   non prendendo in considerazione l’elemento soggettivo che determina la quantità effettiva di
   cibo assunto.
   La varietà dei menù,
   la ricerca di ricette tradizionali e tipiche,
   l’accentuazione dei colori e dei gusti,
   l’appetibilità:
   sono strumenti e caratteristiche che aiutano a rafforzare e mantenere l’interesse, l’attenzione
   e il piacere del cibo, migliorando di conseguenza anche l’apporto nutrizionale.
   Tutto ciò acquista un valore ancora più grande per l’alimentazione dei pazienti disfagici.
COSA OFFRE IL MERCATO?
Modalita tecnologiche di ristorazione nella RSA

           Piatti cucinati e frullati

           Prodotti omogenei preconfezionati

           Omogeneizzati istantanei
Modalita tecnologiche di ristorazione :
1) Piatti cucinati e frullati

Vantaggi
Qualora gli addetti al processo di preparazione e trasformazione
siano particolarmente attenti e preparati, il processo permette di
fornire un menù in linea con il menù tradizionale.

Svantaggi
▪ Variabilità delle ricette sulla base della manualità dei cuochi
▪ Difficoltà nel garantire costanza reologica delle medesime
  pietanze
▪ Difficoltà nel garantire costanza reologica tra le diverse pietanze
▪ Difficoltà nel garantire la certezza degli apporti nutrizionali
▪ Difficoltà    nel garantire costanza          delle caratteristiche
  organolettiche
▪ Rigidità negli orari di somministrazione
▪ Spreco di materie prime e prodotto finito
▪ Manipolazione dei prodotti nelle varie fasi e rischio igienico
  sanitario
Modalita tecnologiche di ristorazione :
2) Prodotti omogenei preconfezionati

Vantaggi e punti di forza
▪ Costanza reologica, ad esclusione di prodotti che richiedano di essere
  «ammorbiditi» manualmente
▪ Certezza apporti nutrizionali, ad esclusione di prodotti che richiedano di
  essere «ammorbiditi» manualmente
▪ Costanza caratteristiche organolettiche

Svantaggi e punti di debolezza
▪ Difficoltà nella gestione in cucina del prodotto nel caso il prodotto
  richieda di essere ammorbidito manualmente
▪ Varietà limitata di ricette per la realizzazione dei menù
▪ Impatto ambientale significativo degli imballaggi
▪ Variabilità reologica nel caso di necessità di manipolazione
▪ Variabilità apporti nutrizionali nel caso di necessità di manipolazione
Modalita tecnologiche di ristorazione:
3)Omogeneizzati istantanei

 Vantaggi e punti di forza
 ▪ Sicurezza e costanza reologica
 ▪ Certezza degli apporti nutrizionali
 ▪ Costanza organolettica
 ▪ Varietà dei menù
 ▪ Assenza di manipolazione e igienicità
 ▪ Semplificazione nella gestione
 ▪ Flessibilità d’uso e disponibilità 24 ore su 24
 ▪ Integrazione nella cucina tradizionale
 ▪ Assenza di spreco
 ▪ Possibilità di gestire in modo elettronico i dati di
   consumo
    al fine dell’interazione con i dati rilevati nel diario
 alimentare

 Svantaggi e punti di debolezza
 ▪ Necessità di formazione del personale
 ▪ Barriere psicologiche da parte del personale di
   cucina
La percezione visiva
                       Le percezioni sensoriali visive e
                       olfattive determinano il primo
                       approccio rispetto ad appetibilità delle
                       pietanze, efficacia della dieta,
                       assunzione delle quantità di cibo.
                       È decisiva in tal senso l’immagine del
                       prodotto: aspetto, forma, colore.
                       Il colore, in particolar modo, gioca un
                       ruolo preponderante, in quanto
                       associato alla qualità del prodotto e
                       alla riconoscibilità del piatto.
                       È quindi necessario valorizzare la
                       variazione cromatica dei piatti.
                       Per questo è necessario puntare
                       anche su una forte connotazione
                       cromatica delle pietanze: nell’arco del
                       singolo      pasto,     della    giornata
                       alimentare e del menù settimanale.
Varietà dei menù
Un menù poco vario e poco
riconoscibile riduce il piacere del cibo
e di conseguenza l’interesse e
l’appetito del paziente.
La mancanza di varietà e di gusto
riduce indirettamente anche la
quantità del cibo consumato e
l’apporto nutrizionale.
Per mantenere vivo negli ospiti
l’interesse a mangiare e nutrirsi è
quindi necessario garantire la varietà
dei piatti e offrire gusti riconoscibili,
appetitosi e gradevoli.
La       soluzione       omogeneizzato
istantaneo permette la massima
varietà e qualità dei menù, senza
aumentare       costi     e    impegno
organizzativo.
Sicurezza reologica e tribologica

Evitare i rischi correlati alla somministrazione sono
molteplici e possono essere immediati o distanziati
nel tempo:In particolare:
▪ Tosse
▪ aspirazione
▪ Polmonite ab ingestis
Al fine di prevenire per quanto possibile tali rischi,
oltre a monitorare le modalità di somministrazione, è
necessario garantire costanza e sicurezza rispetto ai
diversi parametri reologici:
▪ omogeneità
▪ granulometria
▪ elasticità
▪ Viscosità
▪ Coesione
▪ adesione
▪ assenza doppia fase
Elasticità nella somministrazione

▪ variare costantemente la quantità del cibo
▪ distribuire alimenti in orari diversi da quelli del pasto
▪ disporre di quantità variabili rispetto allo standard
▪ comporre il pasto in modo diverso dallo standard
▪ somministrare al bisogno piccole quantità di cibo
▪ disporre di cibo caldo e nutriente 24 ore su 24
Caratteristiche tecniche dei prodotti

Caratteristiche
▪ Materie prime naturali: non OGM, senza additivi e glutammato, senza grassi
  idrogenati e olio di palma.
▪ Trattamento naturale :
        ▪ La materia prima fresca viene sminuzzata e sottoposta a flussi di aria calda
        ▪ Le temperature non sono mai eccessive per preservare i nutrienti
        ▪ L’acqua viene così allontanata e la materia prima essiccata
        ▪ La materia prima viene macinata per garantire una granulometria adeguata ai fini
          della sicurezza reologica del piatto finito
        ▪ La quantità residua di acqua è tale da garantire la biostaticità dell’alimento

Punti di debolezza
▪ Perdita di alcune vitamine termosolubili, che in ogni caso avviene anche con la
  cottura tradizionale
Punti di forza
▪ Garanzia assoluta igienico sanitaria
▪ Certezza granulometria adeguata al fine dell’omogeneità del piatto finito
▪ Possibilità di applicare ricettazione tradizionale degli ingredienti
▪ Assenza di additivi e di processi di conservazione con utilizzo di gas
▪ Assenza di contatto con materiali plastici
▪ Legame tra prodotto disidratato e tradizione
Rischi igienico-sanitari a confronto

       Somministrazione in loco                                      Cucina veicolata

      Cucina frullata Omogeneizzato Ist.                  Cucina frullata             Omogeneizzato Ist.

      Stoccaggio materie                Stoccaggio          Stoccaggio materie                Stoccaggio
         prime fresche               prodotti RistoSano        prime fresche               prodotti RistoSano

        Preparazione                                          Preparazione

           Cottura                                               Cottura

        Triturazione e                                       Triturazione e
      omogeneizzazione                                     omogeneizzazione

                                        Erogazione            Porzionatura
        Porzionatura
                                         prodotto
                                                                                             Erogazione
                                                                                              prodotto

                                                               Trasporto

                     Distribuzione
                                                                                 Distribuzione
Tempo e Temperature
                                           DIAGRAMMA TEMPI-TEMPERATURE
                                          METODOLOGIA LEGAME FRESCO CALDO

         Cottura
G ra di C °
   90°
   85°
   80°        Porzionatura
   75°
   70°                         Temperatura esterna ambiente
   65°
                                 Confezionamento Vassoi       Trasporto dei Carrelli alle Strutture   Mantenimento      Distribuzione
   60°
   55°
   50°
   45°
   40°
   35°                             AREA DI PERICOLO CONTAMINAZIONE BATTERICA
   30°
   25°
   20°
   15°
   10°
   9°
   8°
   7°
   6°
   5°
   4°
   3°
   2°
   1°
   0°
T e m po           20 Minuti             30 Minuti                        max 30 Minuti                 max 30 Minuti    ca. 15 Minuti
Idratazione gel
Le soluzioni attualmente utilizzate sono:
1. Vasetti di bevanda gelificata (*), distribuiti
    nei reparti e utilizzati tal quali
2. Polvere addensante mediante
    miscelazione manuale
3. Distribuzione mediante sistemi
    automatizzati per la preparazione
    istantanea di gel a diversi gradi di
    viscosità

  (*) non previsti dai LEA
Attenzione alla colazione: omogenea

     Le soluzioni possibili
Le soluzioni attualmente utilizzate sono:
▪Triturazione   manuale dei biscotti nelle bevande
▪Somministrazione    di alimenti cremosi preconfezionati
▪Distribuzione
             di latte e biscotti omogenei mediante sistemi automatizzati, collocati
prevalentemente in reparto
Evidenze
STUDIO OSSERVAZIONALE RETROSPETTIVO
 scopi dello studio

• verificare l’impatto di due modelli di alimentazione :
• Piatti frullati preparati in cucina tradizionale (CF)
• Pasti a consistenza modificata, omogeneizzata,
  ottenuta da preparazioni istantanee disidratate e
  reidratate mediante speciali attrezzature (OI)
• Su:
    •   stato nutrizionale,
    •   compliance,
    •   qualità percepita,
    •   morbilità
    •   mortalità
STUDIO OSSERVAZIONALE RETROSPETTIVO
• 30 pazienti
• età 41-81 anni
•    disabilità complessa, disabilità cognitiva, dismorfismi e disfagia di grado lieve-medio
• Valutazione iniziale con il test di Smithard
• Comorbidità psichiatriche, neurologiche, gastroenterologiche ed endocrino
  metaboliche.
• Periodo di 4 mesi, da maggio ad agosto 2018, con un follow-up a 2 e 4 mesi
• Valutati con indici antropometrici (peso, altezza,BMI), biochimici (albumina, pre-
  albumina etc), immunologici (conta linfociti), parametri di BIA( R, Xc, angolo di fase,
  BCM,TBW)
• Osservazione clinica quotidiana
• Schede rilevamento segni, sintomi, cibo consumato
STUDIO OSSERVAZIONA RETROSPETTIVO
                         CRITERI DI ESCLUSIONE

• Fase terminale per patologia
• Consenso informato non firmato
• Disfagia grave
• Necessità di nutrizione artificiale (enterale/parenterale)
• Grave insufficienza renale
• Grave insufficienza epatica e respiratoria
BILANCIAMENTO BROMATOLOGICO DELLA SETTIMANA

             MENU GIORNALIERO
• Energia:        1715 kcal
• Grassi:         93 g (totale grassi saturi 22g)
• Carboidrati:    157 g (zuccheri 58 g)
• Fibre totali:   15 g
• Proteine:       61 g
• Sodio:          1704 mg
• Apporto calorico determinato dal reale fabbisogno
  individuale, da un’attenta valutazione nutrizionale,
  antropometrica e dallo stato di salute generale.
Risultati (1)

                49
Risultati (2)

                50
Risultati (3)

                51
Risultati finali: differenze significative
(T4-T1)
     Gruppo OI                   Gruppo CF
     • azotemia                  • albumina
     • albumina e prealbumina    • massa grassa
     • MNA

     • conta linfocitaria

     • idratazione percentuale

     Gruppo CF

     • massa magra

                                                  52
Altri risultati

                  53
Risultati supplementari
Inoltre è stata osservata:

• una diminuzione quantitativa e qualitativa dei sintomi gastrointestinali che sono più
   frequentemente correlati alla disfagia nella disabilità complessa (vomito, dolore, nausea, diarrea e
   costipazione),

• una riduzione della frequenza delle infezioni, in particolare del tratto urinario, anche in presenza di
   condizioni ambientali e cliniche sfavorevoli,

• una riduzione degli edemi dovuta all'aumentata concentrazione di albumina e conseguente aumento
   del liquido nel compartimento intravascolare,

• un’evoluzione favorevole di piaghe da decubito preesistenti e assenza di genesi di nuove lesioni.

                                                                                                            54
STUDIO OSSERVAZIONALE
       RETROSPETTIVO: CONCLUSIONI
• Complessivo miglioramento dello stato nutrizionale nel gruppo OI,
  dimostrato con la correlazione tra markers bioumorali e risultato
  clinico
• Maggiore attrattività e gradimento del cibo OI, con potenziale
  miglioramento della compliance dei pazienti
• I pazienti disfagici (anche anziani) che assumono cibo a consistenza
  modificata, possono assumere con successo nutrienti con alto grado
  di calorie
• La varietà dei prodotti nutrizionali conduce ad una notevole
  quantità di combinazioni, adatte ad una popolazione eterogenea,
  con differenti preferenze dietetiche.
• Necessità di conferme
• E’ IN CORSO UNO STUDIO RANDOMIZZATO
  MULTICENTRICO PARTITO A DICEMBRE CON GLI STESSI
  OBIETTIVI SU UNA POPOLAZIONE DI 200 SOGGETTI
UOD DIETETICA E
                      NUTRIZIONE CLINICA
                       POLICLINICO SAN
                      MARTINO IRCCS PER
                          L’ONCOLOGIA
                        E LA NEUROLOGIA

MD:                                              •   Dietitians
Livia Pisciotta

Antonio Costigliolo                        •    Coordinator:

Sergio                                         – RaffaellaGradaschi
Gialdini
pHD

Anna Laura                                     Dietiste:Dietitians
Cremonini
Nurses:                                    – Consuelo Borgarelli

                                           – Paola Denegri;

 Erica Guiddo                              – Nicoletta Machello;

Carmen                                     – Federica Leuzzi;
Ursida;
Maria                                      – Francesca Bruzzone
Agostino;
Elisa
Spissu
PERCORSO CLINICO ORGANIZZATIVO
ASSISTENZIALE
OBIETTIVI GENERALI:                    OBIETTIVI SPECIFICI:
1. Standardizzazione del percorso      1. Standard aziendali, diagnosi
   secondo criteri di                     precoce, accuratezza della
   appropriatezza, efficacia,             valutazione
   sicurezza
                                       2. Indicatori di processo della
2. Prevenzione (primaria e                qualità dell’alimentazione e
   secondaria), gestione del rischio      della nutrizione
   clinico
                                       3. Aspetti comunicativi ed
3. Screening                              informativi nei riguardi di
                                          ospiti, familiari, care givers
4. Gestione interdisciplinare
                                       4. Appropriatezza dei prodotti
5. Gestione risorse umane ed              nutrizionali prescritti
   economiche
QUALITÀ DELLA VITA

1.Benessere fisico: salute, nutrizione, forma fisica,
  mobilità, sicurezza
2.Benessere materiale: ricchezza, reddito, ambiente
  di vita
3.Benessere sociale: relazioni familiari, parentali,
  amicali, coinvolgimento comunitario, inclusione
  sociale
4.Benessere produttivo: indipendenza,
  autodeterminazione
5.Benessere emozionale: autostima, serenità, stati
  mentali positivi
6.Benessere civico: privacy, diritti civili
   D.FELCE,quality of life for people with learning disabilities in supported housing….2000
           CENTRE FOR EVIDENCE-BASED-SOCIAL SERVICE- CARDIFF
Sedi anatomiche
di coordinazione e integrazione nel
controllo dell’omeostasi energetica (1)
Aree cerebrali
              e
             sensi

E.T. Rolls / Progress in Neurobiology 127–128 (2015) 64–90
Perché Mangiamo?
 REGOLAZIONE OMEOSTATICA ED EDONICA DEL CONTROLLO ALIMENTARE
Aspetto omeostatico
→ per assumere gli elementi necessari per il metabolismo delle cellule
In particolare, il glucosio è l’elemento essenziale per il metabolismo dei neuroni, a
differenza di gran parte degli altri tessuti i quali possono utilizzare Glicogeno e/o
Trigliceridi:
✓ Deprivazione di glucosio per 5 min porta al coma
✓ Necessario
Aspetto edonistico → per provare
              immagazzinare       piacere
                              riserve energetiche per mantenere costante la
   concentrazione di glucosioQUANDO
                              nel sangue MANGIAMO

Stato “Prandiale”                         A distanza dai Pasti
→ Anabolismo                              → Catabolismo
Age-related changes in senses.
     • Olfactory derangment
     • Gustatory derangment
     • Visual derangment

     • In Periphery and central level

A. de Boer et al. / Ageing Research Reviews 12 (2013) 316– 328
Age-related changes in peripheral
     hormones influencing food intake.

A. de Boer et al. / Ageing Research Reviews 12 (2013) 316– 328
Age-related changes in neuropeptides and
     neurotransmitters influencing food intake

A. de Boer et al. / Ageing Research Reviews 12 (2013) 316– 328
Food intake neurohormones and
peripheral hormones specific
brain structures in older pts
Fukada et al Yearbook on Journal of the Japan Society of Nursing Research 2013
X.Wang, J. Chen / Current Opinion in Colloid & Interface Science 28 (2017) 22–30
Sarcopenia

                                                                 Neurological diseases
                                                                     (stroke, etc)

                                                                             CKD

                                                                       Polypharmacy

        Adapted from Ortega, O., Cabre, M., & Clave, P. (2014). Oropharyngeal dysphagia:
        Aetiology & effects of ageing. Journal of Gastroenterology and Hepatology
        Research, 3, 1049–1054.
OBIETTIVI
•
• qualità di vita
• qualità percepita
• quadro nutrizionale
• salute e benessere generale
social and psychological factors influencing
     food intake in older persons

                mood

A. de Boer et al. (2013) 316– 328
social and psychological factors influencing
     food intake in older persons

A. de Boer et al. (2013) 316– 328
ambiente e RSA
• I cambiamenti nell'ambiente possono influenzare l’assunzione di alimenti
  cambiando i tempi in ambienti istituzionalizzati (Donini et al., 2003).
• solo il 23% delle persone anziane che vivono in una struttura protetta è
  molto soddisfatto del cibo servito (Donini et al., 2003).
• l'ambiente e l'atmosfera in cui vengono consumati i pasti possono
  influenzare l'assunzione di cibo.
• Manipolare l'atmosfera del consumo di cibo nelle strutture protette
  migliorando l'ambiente fisico, l'atmosfera della sala da pranzo, il servizio di
  ristorazione e l'organizzazione dell'assistenza del personale infermieristico,
  ha portato a un migliore stato nutrizionale dei partecipanti Mathey et al.
  (2001)
ATTRAVERSO
• la memoria culinaria
• i ricordi e le abitudini familiari
• evitando la spersonalizzazione imposta da menu anonimi
  frullati
Tabella I : valori al momento della prima osservazione nei due gruppi sottoposti a omogeneizzati istantanei (OI) vs frullati (F)

                                                             OI                                                  F
                Parametro                   m                ds                                  m             ds             P
                Peso (kg)                46,64             9,36                               62,20         11,70      0,000959
               Altezza (m)                1,50             0,11                                1,57          0,13      0,148594
                       BMI               20,64             3,73                               25,49          6,25      0,026045
        BIA angolo di fase                3,91             0,77                                4,56          0,90      0,057974
  BIA massa magra (FFM)                  23,73             2,58                               27,24          3,61      0,009042
                    (kg/m)
    BIA massa grassa (BF)                 7,23             3,94                               12,44           8,02     0,050701
                    (kg/m)
BIA acqua corporea totale                17,08             2,05                               20,06           3,02     0,007211
                    (kg/m)
          Idratazione (%)                71,61            4,05                                73,09          2,46      0,252130
              Emoglobina                 11,93            1,79                                12,68          2,11      0,363243
         Conta linfocitaria               2,01            0,82                                 2,39          0,58      0,237037
                 Albumina                 3,55            0,51                                 4,07          0,22      0,007229
            Pre-albumina                 17,97            3,32                                21,84          3,44      0,016804
              Transferrina              216,58           56,72                               199,03         68,48      0,501278
                 Azotemia                21,36            6,38                                31,09          8,78      0,007516
                      MNA                18,00            1,52                                17,53          1,48      0,429314
Tabella II : valori dopo 4 mesi nei due gruppi sottoposti a omogeneizzati istantanei (OI) vs frullati (F)

                                                            OI                                                        F
                                                          46,13                    9,48                            61,84                        11,60
                      Peso (kg)                            1,50                    0,11                             1,57                          0,13
                     Altezza (m)                          20,43                    4,01                            25,35                          6,12
                             BMI                           4,10                    0,79                             4,97                          1,24

               BIA angolo di fase                         23,75                    2,53                            29,45                          5,09

        BIA massa magra (kg/m)                             6,85                    4,03                            10,04                          6,99

       BIA massa grassa (kg/m)                            17,90                    1,91                            21,56                          4,23

BIA acqua corporea totale (kg/m)                          73,74                    2,43                            72,76                          3,50
                 Idratazione (%)                          11,91                    2,01                            11,86                          2,78
                     Emoglobina                            5,80                    1,76                             6,21                          2,15
               Conta linfocitaria                          3,85                    0,49                             3,82                          0,41
                       Albumina                           20,18                    3,71                            22,55                          4,46
                   Pre-albumina                          229,25                   61,83                           205,82                        46,63
                    Transferrina                          65,33                   28,72                            73,36                        25,48
                      Sideremia                           18,33                    6,85                            20,00                          6,51
                             AST                          12,67                    7,29                            15,09                          7,82
                             ALT                          31,00                   33,67                            42,91                        41,37
                             Ggt                          30,76                   51,21                            44,16                        50,16
                          Fosfati                         30,50                   11,20                            30,36                          7,34
                       Azotemia                            0,76                    0,19                             0,84                          0,22
                    Creatinemia                            7,32                    2,15                            11,40                        14,57

            Pseudo-colinesterasi                          66,67                   10,18                            65,36                          9,78
                 Glicemia basale                          96,83                   30,90                            74,36                        23,08
                      Trigliceridi                        43,51                   74,20                          4345,56                     13686,84
                     Vitamina D                          316,08                  166,48                           459,09                       181,53
                   Vitamina B12                            3,40                    1,99                             3,65                          1,20
                           Folati                        137,25                    5,50                           140,27                          4,50
                           Sodio                           4,33                    0,40                             4,10                          0,46
                        Potassio                           2,23                    0,14                             2,00                          0,16
                       Magnesio                            9,00                    0,42                             9,01                          0,31
                       Calcemia                            9,77                   20,02                             3,28                          0,59
                     Fosforemia                           19,68                    1,54                            17,37                          1,66
                            MNA      19,68                                1,54                           17,37                        1,66
Tabella III: Differenze fra T4 e T0 nei due gruppi sottoposti a omogeneizzati istantanei (OI) vs frullati (F)
                       parametri                                                OI                                                                 F
                                        M             DS              T-student I-F               M                   DS               T-student I-F

                      Peso (kg)      -0,52          2,92                   0,35709             -0,32                3,58                   0,708007
                             BMI     -0,21          1,34                   0,40836             -0,13                1,44                   0,708390
               BIA angolo di fase     0,19          0,56                   0,27851              0,39                1,40                   0,270832
        BIA massa magra (kg/m)        0,02          1,38                   0,82712              2,12                3,39                   0,022638
       BIA massa grassa (kg/m)       -0,38          1,21                   0,19713             -2,29                2,43                   0,001479
BIA acqua corporea totale (kg/m)      0,83          0,74                   0,01728              1,43                2,55                   0,037150
                 Idratazione (%)      2,13          3,69                   0,06614             -0,33                3,22                   0,700021
                     Emoglobina      -1,02          3,62                   0,90531             -1,30                7,81                   0,180712
               Conta linfocitaria     3,31          1,90                   0,00000              2,29                2,76                   0,017412
                       Albumina       0,30          0,43                   0,03388             -0,12                1,60                   0,026656
                   Pre-albumina       3,70          6,02                   0,04991              0,24               10,53                   0,307227
                    Transferrina     12,67         35,80                   0,24590             -7,03               72,57                   0,755981
                       Sideremia      0,08         13,61                   0,98346            -12,45               39,02                   0,533975
                             ALT      0,42          5,02                   0,77894             -1,47                8,84                   0,748091
                             Ggt      1,92          6,37                   0,31993             -8,60               48,93                   0,794755
                          Fosfati    27,53         51,37                   0,09038             26,99               44,96                   0,030218
                       Azotemia      10,92         11,74                   0,00785             -2,20               12,43                   0,939642
                    Creatinemia       0,09          0,28                   0,68280             -0,03                0,25                   0,305736
            Pseudo-colinesterasi      0,84          3,73                   0,43123              2,52               13,01                   0,416101
                 Glicemia basale     -0,83         11,43                   0,80530             -4,67               18,33                   0,870723
                      Trigliceridi   20,09         40,60                   0,11449            -18,40               70,96                   0,694444
                     Vitamina D      21,25         65,89                   0,26676          2887,20            11177,49                    0,362905
                   Vitamina B12      26,13        101,75                   0,39280            -12,33             115,86                    0,995930
                           Sodio     -1,83          2,12                   0,01232            -10,13               37,10                   0,380049
                       Magnesio      -0,10          0,67                   0,01620             -0,17                0,54                   0,541470
                        Calcemia     -0,99          3,04                   0,33933             -1,24                3,06                   0,006165
                            MNA       0,04          5,51                   0,00309             -0,13                0,79                   0,430030
T-student          Peso (kg)
 0,89685           Altezza (m)
 #DIV/0!               BMI
0,89844        BIA angolo di fase

0,61015     BIA massa magra (kg/m)

0,04542     BIA massa grassa (kg/m)
            BIA acqua corporea totale
0,01362
                     (kg/m)
0,37237          Idratazione (%)
0,08422            Emoglobina
0,88322         Conta linfocitaria
 0,38032            Albumina
 0,40037          Pre-albumina
 0,34154          Transferrina
 0,40435            Sideremia
 0,28334               AST
#VALORE!               ALT
 0,50970               Ggt
 0,45878              Fosfati
 0,94231            Azotemia
 0,01177          Creatinemia
0,24475       Pseudo-colinesterasi
 0,64878        Glicemia basale
 0,51340           Trigliceridi
 0,10823          Vitamina D
 0,36821         Vitamina B12
 0,38128              Folati
#VALORE!              Sodio
 0,42546            Potassio
#VALORE!           Magnesio
 0,72476            Calcemia
 0,78492          Fosforemia
 0,20408              MNA
• Nella tabella I si riportano i dati antropometrici, di
  composizione corporea e bioumorali a tempo 0.
• Al confronto tra le due popolazioni si osserva che esistono
  differenze significative per quanto concerne il peso 62,20±
  11,7 Kg gruppo F, vs 46,64± 9,36Kg gruppo OI (p
• I pazienti erano anche differenti dal punto di vista della
  composizione corporea analizzata con BIA e
  presentavano valori di massa magra pari a 27,24±2,58
  Kg nel gruppo F vs 23,73±3,61 Kg nel gruppo OI; di
  massa grassa 12,44 ±8,02 Kg gruppo F vs 7,23 ±3,94 Kg
  gruppo OI nonché di acqua corporea totale maggiori
  nel gruppo con frullati 820,06 ±3,02 Kg) rispetto al
  gruppo OI ( 17,08±2,05 Kg) espressiva di uno stato di
  malnutrizione molto più marcato nella popolazione OI.
• Esistono differenze per quanto concerne i valori di proteine
  circolanti più evidenti nel gruppo OI.
• Difatto i valori della albumina sono più elevati
  statisticamente nel gruppo F 4,07 ± 0,22 vs OI 3,55±
  0,51 g/dl (P=0,007229) così come la pre albumina 21,84 ±
  3,44 vs 17,97± 3,32 g/dl (P=0,016804) mentre la
  transferrina è più elevata nel gruppo omogeneizzati ma non
  è significativamente diversa .
• Di fatto i soggetti F presentavano al momento iniziale
  un’introduzione di proteine maggiore suffragata dalla
  maggiore azotemia 31,09 ±8,78 (vs 21,36± 6,38 OI) g/dl. (P=
  0,007516)
• Differentemente dai parametri presi singolarmente il
  MNA non dimostra differenze significative fra i due
  gruppi studiati. Per quanto concerne le variazioni nel
  tempo (tabella II-III) il confronto fra l’osservazione
  iniziale e quella finale dopo 4 mesi dimostra un lieve
  decremento in entrambi i gruppi del peso e del BMI
  (NS), un incremento non significativo dell’ angolo di fase
  in entrambi i gruppi, un aumento significativo di massa
  magra e un decremento significativo di massa grassa
  nel gruppo frullati e corrispondentemente nel gruppo OI
  ma non in modo significativo .
• Per quanto concerne l’acqua totale entrambi i gruppi
  presentano un aumento significativo. ma l’idratazione
  percentuale è aumentata significativamente solo in OI.
  Le proteine circolanti presentano invece un andamento
  diverso in quanto albumina e prealbumina aumentano
  in modo significativo in OI . Nel gruppo F l’albumina
  diminuisce in maniera significativa mentre la
  prealbumina aumenta in modo non significativo infine
  la conta linfocitaria aumenta significativo in OI .
  L’azotemia aumenta significativamente in OI.
• Infine il MNA aumenta in modo significativo nel gruppo
  con OI : 0,04± 5,51 (P=0,00309) mentre nel gruppo F
  non aumenta in modo significativo 0,13± 0,79 (P=NS)
Discussione
Dai risultati ottenuti in questo studio preliminare si deduce che gli omogeneizzati
istantanei determinano un miglioramento La migliore introduzione di calorie in
particolare di proteine e anche di acqua in questo gruppo dimostra quanto gli aspetti
sensoriali ma anche le migliori caratteristiche organizzative e di produzione offrano
maggiori vantaggi rispetto al tradizionale.
OBIETTIVI
• Miglioramento del quadro nutrizionale
• salute e benessere generale
• qualità di vita
• qualità percepita
ATTRAVERSO
• la memoria culinaria
• i ricordi e le abitudini familiari
• evitando la spersonalizzazione imposta da menu anonimi frullati
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