LA SCHEDA: NUTRACEUTICI E INDICAZIONI D'USO - NUTRACEUTICI PER IL CONTROLLO DELLA COLESTEROLEMIA: TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE - Pacini ...
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ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE ANNO NUMERO NUTRACEUTICI PER IL CONTROLLO DELLA COLESTEROLEMIA: TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE LA SCHEDA: NUTRACEUTICI E INDICAZIONI D’USO
ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE Anno IV – Numero 3 – 2017 Direttore Scientifico Franca Marangoni Direttore Responsabile Patrizia Alma Pacini © Copyright by Nutrition Foundation of Italy e Pacini Editore Srl Coordinamento redazionale Cecilia Ranza L'Editoriale 1 L’evoluzione dei nutraceutici per il controllo della colesterolemia Franca Marangoni Il tema 2 Gli integratori da utilizzare se il colesterolo è “alto” Redazione Andrea Poli NFI - Nutrition Foundation of Italy Viale Tunisia 38 - 20124 Milano Il tema 8 Tel. 02 76006271 - 02 83417795 Fax 02 76003514 Efficacia e sicurezza rigorosamente info@nutrition-foundation.it “evidence based” Franca Marangoni Grafica Pacini Editore Srl Via Gherardesca 1 • 56121 PISA L’intervista all’esperto di Cecilia Ranza 13 Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300 info@pacinieditore.it • www.pacinimedicina.it I criteri di scelta Periodico mensile – Testata iscritta presso il Registro pubblico per guidare il consumatore degli Operatori della Comunicazione (Pacini Editore Srl Risponde Francesco Di Pierro iscrizione n. 6269 del 29/08/2001) Questo fascicolo è stato realizzato grazie a un contributo non condizionato di Essex, del gruppo MSD La Scheda 16 Lo sponsor non ha partecipato alla scelta degli autori e alla definizione dei contenuti degli articoli I nutraceutici e le indicazioni d’uso
L'Editoriale L’evoluzione dei nutraceutici per il controllo della colesterolemia Franca Marangoni Direttore Scientifico AP&B N onostante la leggera flessione registrata fermano le ricerche degli ultimi anni, svolgono nel 2015 (ma recuperata già nel 2016), un ruolo essenziale nel mantenimento di salute e l’Italia resta uno dei paesi con la più alta benessere. Questi interventi, però, possono non aspettativa di vita alla nascita. Come ha sotto- essere sufficienti, o non sufficientemente adotta- lineato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ti dalla popolazione, se è vero che, come sugge- ciò comporta un tasso di invecchiamento della riscono i dati raccolti dall’osservatorio dell’Istituto popolazione particolarmente intenso e veloce, Superiore di Sanità, l’adesione alle linee guida con un aumento progressivo del numero delle nutrizionali riguarda solo una parte della popola- persone con più di 65 anni, che nel 1950 rap- zione italiana adulta; e che solo una percentuale presentavano il 12% della popolazione comples- non rilevante degli Italiani dedica tempo suffi- siva, ma che è destinato a superare il 30% del ciente all’esercizio fisico. totale nel 2050 (ISTAT, 2016). È nata in questo contesto, a partire dagli anni L’evoluzione demografica della nostra società va ’70 del secolo scorso, la “nutraceutica” ovvero attribuita a una complessa serie di fattori, tra loro la scienza (denominata fondendo i vocaboli “nu- strettamente associati, di natura per esempio trizione” e “farmaceutica”) che studia l’impiego genetica, ambientale e alimentare: migliori con- nell’uomo di composti che si sono dimostrati dizioni di vita, maggiore disponibilità di alimenti, efficaci nel promuovere e mantenere una con- caratterizzati da crescente varietà e sicurezza, dizione di benessere, nel modulare il sistema riduzione della frequenza di patologie trasmissi- immunitario e nel prevenire, o trattare, malattie bili. L’invecchiamento della popolazione compor- specifiche. ta con frequenza crescente la comparsa di ma- Particolarmente solido dal punto di vista scien- lattie cronico-degenerative, attribuibili in primo tifico è il ruolo dei nutraceutici finalizzati al luogo al fatto che l’evoluzione non ha “progetta- controllo della colesterolemia (fattore di rischio to” l’organismo umano per vivere così a lungo e cardiovascolare tra i più diffusi nella popolazio- che per la maggior parte non sono precedute da ne adulta), oggetto di questo numero di AP&B, segnali riconoscibili. nel quale vengono affrontati a 360 gradi: dalle Assumono quindi particolare importanza gli in- evidenze scientifiche a supporto dell’efficacia, terventi di carattere preventivo basati sulla co- agli aspetti di sicurezza, fino a quelli di caratte- noscenza e sul controllo dei fattori di rischio per re regolatorio. le patologie stesse, come la promozione di stili alimentari e di vita sani e corretti che, come con- Buona lettura! 1
Il tema Conoscere il loro ruolo nella prevenzione cardiovascolare Gli integratori da utilizzare se il colesterolo è “alto” Andrea Poli NFI – Nutrition Foundation of Italy, Milano L e patologie coronariche e cerebrovasco- de suggeriscono infatti che ogni riduzione della lari rappresentano, nel mondo moderno, colesterolemia LDL, con qualunque intervento la principale causa di malattia, di invalidi- ottenuta, determini nel tempo una riduzione di tà e di morte. Esse sono in genere accomunate pari ampiezza percentuale del rischio coronarico da una base aterosclerotica, quindi tipicamente e, più in generale, cardiovascolare. I positivi e multifattoriale, alla cui comparsa contribuisco- concordanti risultati degli studi di intervento sono no causalmente condizioni (“fattori di rischio”), al proposito essenziali, e consentono di sposta- che la ricerca epidemiologica ha identificato con re il valore della colesterolemia legata alle LDL sicurezza negli ultimi anni. Alcuni di questi fat- dalla casella degli “indicatori” del rischio di pato- tori di rischio (ipercolesterolemia, ipertensione, logia (nella quale rimane invece, per esempio, la sovrappeso) sono molto diffusi, con prevalenze colesterolemia HDL) a quella dei fattori “causali” che possono raggiungere il 50% o più della po- della patologia stessa, legittimandone quindi gli polazione. interventi di correzione con obiettivi preventivi. Tra i vari fattori di rischio, le osservazio- La gamma degli interventi possibili per ridur- ni epidemiologiche hanno documentato da re la colesterolemia LDL, fino a una decina di tempo l’importanza preminente della cole- anni fa sostanzialmente limitata alla correzio- sterolemia legata alle lipoproteine a bassa ne dietetica (che consente in genere di otte- densità (LDL) nel determinare il rischio coro- nere solo modesti risultati sul profilo lipidico, narico, mentre i trial di intervento hanno di- com’è ben noto) e ai farmaci etici (soprattutto le mostrato l’efficacia della riduzione dei livelli statine), si è arricchita di numerosi principi attivi plasmatici di tali lipoproteine nella riduzione (spesso definiti nutraceutici, ma normativamente del rischio stesso. Evidenze ormai molto soli- classificati come “integratori alimentari”), il cui 2
impiego da parte del pubblico, negli ultimi anni, colesterolo) è controllata essenzialmente da tre è in continua crescita. Molti di questi integra- fenomeni: la sintesi, a partire dall’acetato; l’as- tori sono dotati di una documentata efficacia sorbimento intestinale; la captazione delle LDL sulla colesterolemia LDL; è quindi ragionevo- plasmatiche da parte dei recettori di superficie le presumere, sulla base di quanto prima ricor- degli epatociti stessi. L’inibizione dell’assorbi- dato (e pur in assenza, per la maggior parte di mento del colesterolo intestinale (che, vale la questi prodotti, di studi di intervento controllati) pena di ricordarlo, deriva per circa 300-500 mg/ che un loro uso protratto nel tempo, specie die dagli alimenti, ma che per circa 1000 mg/die se in armonia con le raccomandazioni delle è invece di origine biliare) induce un significativo linee guida, consentirà di ridurre il rischio di calo della colesterolemia, perché il minore afflus- eventi cardiovascolari nei soggetti che li as- so di colesterolo assorbito dall’intestino al fegato sumono. Vale tuttavia la pena di ricordare che induce il fegato stesso da un lato ad accresce- almeno alcuni di questi principi non sono esenti re in modo compensativo la sintesi endogena da interazioni con le altre terapie farmacologi- (azione con effetto potenzialmente sfavorevole che eventualmente in corso e da possibili effetti sulla colesterolemia) ma, dall’altro, a moltiplica- collaterali. Per tutti questi motivi è importante re l’espressione dei recettori per le LDL presenti che il medico conosca in modo approfondito sulla superficie degli epatociti, aumentando la gli integratori finalizzati al controllo della captazione di queste lipoproteine e abbassando quindi la loro concentrazione nel plasma. colesterolemia e le caratteristiche dei principi I fitosteroli, dopo il loro ingresso nella cellula in- attivi che le costituiscono. In questa rassegna testinale attraverso NPC1L1, vengono ri-estrusi verrà discusso l’effetto di alcune delle sostanze, nel lume da specifici meccanismi di pompa presenti negli integratori dotati di azione di con- (ABCG5/G8) e possono quindi competere nuo- trollo della colesterolemia, attualmente disponi- vamente con l’assorbimento del colesterolo. L’i- bili sul mercato nazionale: fitosteroli, integratori nibizione dell’assorbimento del colesterolo da a base di “riso rosso fermentato”, beta-glucano parte dei fitosteroli è inoltre potenziata dalla loro e berberina. capacità di co-cristallizzare con il colesterolo stesso, aumentandone così l’escrezione fecale. Tutti questi meccanismi sono dose-dipendenti: Fitosteroli: l’azione dei fitosteroli sull’assorbimento del come agiscono colesterolo correla infatti con la quantità dei fitosteroli stessi presente nel lume intestina- I fitosteroli sono molecole complesse, a struttu- le, sia che dipenda dall’apporto alimentare, ra policiclica, chimicamente molto simili al co- sia da integratori. Per svolgere un significa- lesterolo, da cui differiscono solamente per la tivo effetto ipocolesterolemizzante, è neces- catena laterale. Sono presenti, in quantità molto sario che vengano assunte quantità di fito- variabili, in tutti gli alimenti di origine vegetale. steroli dell’ordine di almeno 1,5 g/die, anche I fitosteroli svolgono la loro azione di con- se le quantità presenti nella dieta, dell’ordine trollo e riduzione della colesterolemia LDL di alcune centinaia di milligrammi, possono co- competendo con i meccanismi intestinali di munque modulare marginalmente la colesterole- assorbimento del colesterolo; in particolare mia; il consumo degli alimenti, o degli integratori, si sostituiscono al colesterolo stesso nella for- contenenti fitosteroli dovrebbe ottimalmente aver mazione delle micelle miste, che vengono poi luogo durante i pasti principali, perché la mag- internalizzate nella cellula intestinale attraverso giore presenza di colesterolo di origine alimen- una proteina di trasporto recentemente caratte- tare nell’intestino e la secrezione biliare conte- rizzata, denominata NPC1L1. nente colesterolo indotta dal pasto ottimizzano È noto che l’omeostasi del colesterolo nel fegato l’efficacia di questi composti. Alle dosi ricordate (che rappresenta il “cuore” del metabolismo del (1,5-2,0 g/die) i fitosteroli riducono la colestero- 3
lemia LDL del 9-10% circa; le altre frazioni della rosso fermentato, sembra caratterizzata da una colesterolemia (come il colesterolo HDL) e i tri- biodisponibilità maggiore rispetto a quella della gliceridi restano in genere immodificate. lovastatina di sintesi; all’efficacia del riso rosso L’inserimento nella dieta di prodotti arricchiti in stesso nel controllo della colesterolemia concor- fitosteroli, o di integratori a base di queste mo- re probabilmente anche la presenza, nell’estratto lecole, può quindi consentire di controllare l’ec- attivo, di altre monacoline, pure dotate di attività cesso di rischio associato a modesti aumenti inibitoria nei confronti dell’HMGCoA reduttasi. (attorno al 10%) della colesterolemia LDL. Que- La monacolina K, come la lovastatina, è meta- ste molecole possono anche sinergizzare con le bolizzata dal citocromo P450, e specificamente statine e risultare quindi utili anche in soggetti dall’isoforma 3A4, su cui transita dal 30 al 50% con alterazioni più marcate del quadro lipidico. dei farmaci impiegati in farmacoterapia umana. I fitosteroli possono infatti neutralizzare l’au- È interessante osservare che un riso rosso mento dell’assorbimento del colesterolo indotto fermentato (xuezhikang) è stato impiegato, in compensativamente dalle statine stesse. Il calo Cina, in uno studio clinico randomizzato, con- della colesterolemia indotto dai fitosteroli, inoltre, dotto su circa 5.000 soggetti con un pregresso si somma algebricamente a quello indotto dalle evento coronarico. Lo studio (China Coronary statine ed equivale approssimativamente ad au- Secondary Prevention Study) ha confermato mentare da 2 a 4 volte il dosaggio della statina che il riso rosso impiegato riduce la coleste- impiegata. L’associazione statine-fitosteroli va rolemia LDL (-20%) e, soprattutto, induce una riduzione statisticamente significativa e clinica- comunque realizzata sotto il diretto controllo del mente rilevante degli eventi coronarici, sia fatali medico. sia non fatali, degli ictus cerebrali e della mor- talità per tutte le cause (-31%, -44% e -32%, rispettivamente). Il riso rosso Gli integratori a base di riso rosso fermen- fermentato tato sembrano caratterizzati da un migliore profilo di sicurezza rispetto alle statine, che Il riso rosso fermentato (Red Yeast Rice, o RYR, si tradurrebbe anche in una maggiore com- della letteratura anglosassone), molto popolare pliance del paziente. È tuttavia anche possibile nel nostro Paese, rappresenta il prodotto puri- che tale maggiore tollerabilità sia attribuibile ai ficato dell’attività di un fungo, il Monascus Pur- bassi livelli di principio attivo (da 3 a 10 mg) pre- pureus che, fermentando il riso, produce un pig- sente negli integratori disponibili in Italia. Una re- mento rosso (da cui il nome) e una famiglia di cente segnalazione di ricercatori italiani, basata molecole ad attività inibitoria sulla sintesi epatica sul sistema di monitoraggio degli effetti collatera- del colesterolo, tra cui prevale la monacolina K. li degli integratori presenti sul mercato nazionale, Chimicamente simile alla lovastatina, la mo- attivo dal 2002, ha descritto 55 reazioni avverse, nacolina K inibisce l’attività dell’enzima chia- osservate in 52 soggetti nell’arco di circa 13 anni ve nella sintesi del colesterolo, l’HMGCoA attribuibili, con maggiore o minore certezza, al reduttasi. riso rosso fermentato. Per 13 di queste reazioni È probabile che la sintesi della monacolina K, (tra cui un caso di rabdomiolisi, evento avverso da parte del Monascus Purpureus, rappresenti tipico della famiglia delle statine) si è reso neces- un meccanismo di autoprotezione: il suo rila- sario un ricovero in ambiente ospedaliero; tutti i scio nell’ambiente inibisce infatti la formazione casi osservati si sono conclusi favorevolmente, di colesterolo (e quindi di pareti cellulari) da con la sospensione dell’integratore. parte di possibili competitors, garantendo così Valutato in termini di incidenza assoluta, e al fungo un microambiente libero da potenziali tenendo conto dell’amplissimo mercato di concorrenti. questi integratori, il dato di incidenza di ef- La monacolina K nella matrice dell’estratto di riso fetti collaterali rilevato appare estremamen- 4
te basso, e sostanzialmente rassicurante; tabolici di tipo favorevole: a dosaggi più elevati, riconferma comunque l’importanza del con- infatti, sembra in grado di influenzare favorevol- trollo del medico (o dei professionisti della mente la glicemia (probabilmente per un effetto salute) sull’uso di queste molecole, soprat- di adsorbimento del glucosio liberato dagli en- tutto nei confronti delle possibili interazioni del zimi digestivi, che ne rallenta l’assorbimento) e riso rosso fermentato con altri farmaci e della se- svolgerebbe un effetto di tipo prebiotico, miglio- lezione dei candidati al trattamento. Integratori rando selettivamente la presenza di alcuni ceppi alimentari a base di questo principio attivo sono batterici benefici nel microbiota intestinale. facilmente acquistabili sul web: ma è fondamen- tale orientarsi verso i prodotti di aziende note e affidabili, soprattutto per evitare contaminazioni Berberina: un inbitore (come quella da citrinina), diffuse nei prodotti di naturale della PCSK9 minore qualità. La berberina, un alcaloide estratto dalla radice di una pianta orientale, è caratterizzata da una si- Beta-glucano gnificativa capacità di ridurre il colesterolo legato alle lipoproteine aterogene LDL, ma anche da ef- e fibra alimentare fetti favorevoli sui livelli dei trigliceridi e sul profilo Un adeguato apporto alimentare, o da integra- glicemico. Il meccanismo principale dell’azione zione, di fibra alimentare (cioè di carboidrati ipocolesterolemizzante della berberina è noto. complessi che, non digeriti dagli enzimi amidoli- La berberina riduce infatti i livelli plasmatici tici umani, raggiungono intatti il piccolo intestino), della PCSK9, proteina che facilita la degrada- possiede una certa efficacia nel controllo della zione dei recettori per le LDL. L’effetto finale colesterolemia LDL. Il meccanismo d’azione ipo- della berberina è quindi di aumentare la pre- colesterolemizzante della fibra non è del tutto senza dei recettori per le LDL sulla superficie noto, anche se è probabile che i meccanismi in degli epatociti (e quindi la capacità del fegato gioco siano essenzialmente diretti sull’assorbi- di “catturare” le LDL dal plasma). mento o sull’escrezione fecale del colesterolo È interessante sottolineare che, nei soggetti con stesso, o degli altri grassi alimentari. Questo anomalie genetiche che comportano una perdi- effetto sarebbe maggiore per la fibra solubi- ta di efficacia della PCSK9, sono ridotti i valori le, specie se viscosa, che tende nell’intesti- di colesterolemia LDL, con un parallelo ridotto no ad assorbire acqua, trasformandosi in un rischio di infarto miocardico: si conferma così gel in grado di “intrappolare” il colesterolo e l’importanza di questa proteina nella genesi del- soprattutto i grassi alimentari, facilitandone la malattia aterosclerotica coronarica nell’uomo. così l’eliminazione fecale. Il meccanismo di inibizione della PCSK9 è di Un’efficacia specifica in proposito è posseduta particolare interesse, tanto che sono ormai di- dal beta-glucano, fibra solubile presente in pic- sponibili, per l’uso clinico, anticorpi monoclonali cole quantità nei cereali, in alcuni funghi e, in finalizzati a ridurre l’attività di quest’enzima nel quantità maggiori, nell’orzo e nell’avena. Il beta- plasma, tali da indurre riduzioni molto ampie glucano è attualmente disponibile come inte- (fino al 75%) dei livelli delle LDL plasmatiche. gratore o come ingrediente di alimenti arricchiti. La berberina, d’altra parte, svolgerebbe anche ef- Alcune metanalisi hanno definito con precisio- fetti genici più specifici, stabilizzando l’RNA mes- ne la portata dell’effetto sulla colesterolemia saggero che codifica per il recettore delle LDL. LDL che, per un consumo dell’ordine di 3 g La combinazione di questi due meccanismi (sta- al giorno, si riduce tra il 5 e il 6%, in assenza bilizzazione dell’mRNA e riduzione dell’attività di effetti significativi sulle altre frazioni del profi- della PCSK9) aumenta la presenza del recettore lo lipidico. Il beta-glucano svolge altri effetti me- stesso sulla superficie dell’epatocita e incremen- 5
ta quindi, di conseguenza, la captazione cellulare poraneamente la colesterolemia LDL e i valori delle LDL, riducendone i livelli plasmatici. della pressione arteriosa, oppure la glicemia e, Il meccanismo di controllo della glicemia da in particolare, la risposta glicemica postprandia- parte della berberina è altrettanto complesso e le. correla sia con la capacità di questa molecola Questa seconda combinazione di effetti (che si di ridurre l’assorbimento intestinale di glucosio, può ottenere, per esempio, impiegando estrat- sia con l’effetto di aumento della captazione mu- ti di Morus Alba, la cui azione di controllo del- scolare ed epatica del glucosio stesso. Inoltre, la la glicemia post-prandiale è ben documentata) molecola svolgerebbe non solo un’azione di tipo possiede un significato specifico nella sindrome incretinico (aumentando il rilascio di GLP-1, e metabolica, caratterizzata dalla presenza con- quindi di insulina), ma anche di sensibilizzazione temporanea di vari fattori di rischio di natura li- all’insulina, facilitando così la captazione cellula- pidica (basse HDL, elevati trigliceridi), di elevati re del glucosio. Nonostante i complessi e molte- valori pressori, di alterazioni del metabolismo plici meccanismi d’azione, la berberina sembra glicidico. È tra l’altro noto che la combinazione caratterizzata da un elevato profilo di tollerabili- di più principi in una sola formulazione migliora tà, almeno fino a dosaggi di 1000-1500 mg/die. l’adesione del paziente alla terapia, riducendo il La sua biodisponibilità è però bassa e oggetto di numero delle unità farmacoterapiche (compres- interventi di carattere farmaceutico finalizzati ad se, capsule o bustine), da assumere quotidiana- aumentarne l’assorbimento intestinale. mente. In conclusione, i principi attivi presenti sul mer- cato nazionale consentono di intervenire sulla Conclusioni colesterolemia LDL con un’efficacia ipocole- • Integratori con una significativa capacità di sterolemizzante molto varia, che oscilla dal migliorare il profilo lipidico sono disponibili 5% al 30% circa. Alcune di queste moleco- per l’uso clinico, nel nostro Paese, ormai da le, inoltre, possono sinergizzare, grazie alla alcuni anni. complementarietà dei rispettivi meccanismi • Tra i principi attivi disponibili, il riso rosso fer- di azione e rafforzare gli effetti di diete o mentato, titolato in monacolina K, si caratte- di farmaci ipocolesterolemizzanti. La com- rizza per la maggiore capacità di ridurre la co- binazione di monacolina e berberina, in parti- lesterolemia LDL; la sua indicazione elettiva colare, permette di antagonizzare l’aumento è quindi probabilmente rappresentata dai pa- dell’espressione della PCSK9 successiva alla zienti con ipercolesterolemia lieve/moderata somministrazione della monacolina e, in gene- e rischio cardiovascolare globale non elevato. re, delle statine. • La berberina unisce a una buona azione sulla colesterolemia LDL una significativa efficacia sui livelli ematici dei trigliceridi e sulla glice- Combinazioni mia: trova perciò una sua indicazione selet- di nutraceutici tiva soprattutto nel paziente con ipercoleste- rolemia e sindrome metabolica, o nei pazienti La ricordata multifattorialità della malattia ate- con intolleranza alle statine. rosclerotica e la frequente presenza contem- • In questi ultimi soggetti anche i fitosteroli che, poranea di fattori di rischio diversi in condizioni come la berberina, sono in grado sinergizzare cliniche diffuse nella popolazione, rende interes- con le statine, o con il riso rosso fermentato, sante la formulazione di complessi di integratori, possono svolgere un ruolo significativo. in grado di influire favorevolmente sui vari fattori • Nonostante questi prodotti possano essere di rischio. Sono infatti ormai disponibili per l’uso liberamente acquistati dai pazienti, una loro clinico integratori in grado di controllare contem- raccomandazione d’uso da parte del medico, 6
anche con l’obiettivo di limitare il rischio (pe- behalf of The Osservatorio Epidemiologico Car- raltro basso) di effetti collaterali, appare alta- diovascolare/Health Examination Survey Re- mente opportuna. search Group. Cardiovascular health in Italy. Ten- • Impiegati correttamente, sotto la supervisio- year surveillance of cardiovascular diseases and ne medica, questi prodotti possono infatti risk factors: Osservatorio Epidemiologico Cardio- svolgere un ruolo non marginale nella preven- vascolare/Health Examination Survey 1998–2012. zione primaria delle malattie cardiovascolari, Eur J Prev Card 2015;22(Suppl 2):9-37. contribuendo al trend decrescente di queste Gordon RY, Cooperman T, Obermeyer W, et al. patologie che si osserva ormai da decenni nel Marked variability of monacolin levels in commer- nostro paese. cial red yeast rice products: buyer beware! Arch Intern Med 2010;170:1722-7. Bibliografia di riferimento Becker DJ, Gordon RY, Halbert SC, et al. Red yeast Katan MB, Grundy SM, Jones P, et al.; Stresa Work- rice for dyslipidemia in statin-intolerant patients: a shop Participants. Efficacy and safety of plant sta- randomized trial. Ann Intern Med 2009;150:830-9, nols and sterols in the management of blood cho- W147-9. lesterol levels. Mayo Clin Proc 2003;78:965-78. Catapano AL, Reiner Z, De Backer G, et al; Euro- Marangoni F, Poli A. Phytosterols and cardiovascular pean Society of Cardiology (ESC); European Ath- health. Pharmacol Res 2010;61:193-9. erosclerosis Society (EAS). ESC/EAS Guidelines Stitziel NO, Won HH, Morrison AC, et al.; Myocar- for the management of dyslipidaemias The Task dial Infarction Genetics Consortium Investigators. Force for the management of dyslipidaemias of Inactivating mutations in NPC1L1 and protec- the European Society of Cardiology (ESC) and tion from coronary heart disease. N Engl J Med the European Atherosclerosis Society (EAS). Ath- 2014;371:2072-82. erosclerosis 2011;217:3-46. Poli A. Integratori e salute. Rivista SIMG 2008(5):30-1. Cicero AF, Derosa G, Parini A, et al. Red yeast rice Ras RT, Geleijnse JM, Trautwein EA. LDL-choles- improves lipid pattern, high-sensitivity C-reactive terol-lowering effect of plant sterols and stanols protein, and vascular remodeling parameters in across different dose ranges: a meta-analy- moderately hypercholesterolemic Italian sub- sis of randomised controlled studies. Br J Nutr jects. Nutr Res 2013;33:622-8. 2014;112:214-9. Doornbos AM, Meynen EM, Duchateau GS, et al. Ye P, Lu ZL, Du BM, et al.; CCSPS Investigators. Effect Intake occasion affects the serum cholesterol of xuezhikang on cardiovascular events and mor- lowering of a plant sterol-enriched single-dose tality in elderly patients with a history of myocardial yoghurt drink in mildly hypercholesterolaemic infarction: a subgroup analysis of elderly subjects subjects. Eur J Clin Nutr 2006;60:325-33. from the China Coronary Secondary Prevention Giampaoli S, Palmieri L, Donfrancesco C, et al.; on Study. J Am Geriatr Soc 2007;55:1015-22. 7
Il tema Garanti per il consumatore i riconoscimenti delle Autorità a livello europeo e nazionale Efficacia e sicurezza rigorosamente “evidence based” Franca Marangoni NFI – Nutrition Foundation of Italy, Milano P er massimizzare le probabilità di una vita indicazioni (claim) nutrizionali e di salute, con- lunga e in buona salute è necessario un sentendo e regolamentando così la comunica- approccio multifattoriale basato su tutte zione al pubblico dei benefici associati al consu- le informazioni e gli strumenti disponibili: dallo mo di sostanze nutritive o a effetto nutrizionale e studio dell’anamnesi familiare alla diagnosi pre- fisiologico, purché presenti nel prodotto finale in coce, dalla prevenzione all’educazione a vivere quantità adeguate e in forma utilizzabile dall’or- in salute fin dalla prima infanzia, fino alla corre- ganismo. A ogni claim corrisponde una precisa zione degli stili di vita e alla scelta degli alimenti definizione dei relativi effetti funzionali, che sono (e degli ingredienti) che compongono la dieta, stati dichiarati rilevanti per la salute e il benesse- che deve essere adeguata all’età, allo stile di re. A conferma della solidità delle informazio- vita e allo stato di salute. Infatti, le linee guida ni disponibili, i pareri scientifici pubblicati da nutrizionali nazionali e internazionali forniscono EFSA sono basati su un’attenta analisi della indicazioni precise circa i limiti quantitativi dei li- letteratura scientifica e delle evidenze, oltre velli di assunzione giornaliera dei diversi micro che della dimostrazione della sicurezza e e macro nutrienti, oltre che informazioni di ca- della biodisponibilità delle diverse sostanze rattere qualitativo per quanto riguarda il ruolo di (Figura). componenti minori di origine naturale, dotati di Tra i fattori di rischio per le malattie cronico- attività biologica. degenerative, quelli associati alle patologie Per alcuni di essi, o meglio per alcuni loro com- cardiovascolari presentano alcune caratteri- ponenti, l’Autorità europea per la sicurezza degli stiche peculiari: sono ormai piuttosto semplici alimenti (EFSA) ha autorizzato l’uso di specifiche da individuare, anche precocemente e sono, 8
Alimentazione Benessere Efficacia EVIDENZA SCIENTIFICA PREVENZIONE E MANTENIMENTO NUTRACEUTICI DELLO STATO DI SALUTE Sicurezza Terapia farmacologica Patologia Il ruolo dei nutraceutici nella prevenzione e nel mantenimento dello stato di salute al tempo stesso, quelli maggiormente e più di- solo la riduzione, ma anche il “controllo” rettamente influenzati da interventi di tipo die- della colesterolemia LDL, fonte di accertato tetico. Inoltre, proprio in questo ambito si sono beneficio per la salute. Il tutto per garantire dimostrate particolarmente efficaci le strategie al consumatore la disponibilità di prodotti mirate a mantenere le condizioni fisiologiche e sicuri ed efficaci e la comunicazione traspa- a ridurre, o quantomeno a ritardare, l’interven- rente e corretta degli effetti fisiologici e di to farmacologico. salute. Il medesimo approccio è stato condiviso dalla Commissione europea che, fino a oggi, ha auto- La prevenzione rizzato 259 claim tra salutistici e nutrizionali, per la maggior parte associati a vitamine e minerali, È emblematico il caso della colesterolemia, tota- 20 dei quali relativi a effetti di mantenimento e le e soprattutto LDL: la metà degli Italiani in età riduzione della colesterolemia. Inoltre, tra i 14 adulta presenta concentrazioni di colesterolo nel claim di salute ex art. 14.1 del Regolamento EU sangue non ottimali, ma solo una parte di essi 1924/2006, ben 7 (il 50%) sono stati autorizzati viene per questo seguita dal punto di vista cli- per nutraceutici o per nutrienti ritenuti in grado di nico. ridurre i livelli di colesterolo. L’interesse per la colesterolemia come fattore di rischio controllabile, supportato da un’ampia letteratura pubblicata negli ultimi decenni, vie- Quali sono i claim ne costantemente confermato dalle istituzioni a approvati da EFSA tutti livelli. Concentrazioni elevate di colesterolo LDL nel sangue sono state riconosciute come Claim sia nutrizionali, sia di salute sono stati fattore di rischio per le coronaropatie, impor- per esempio approvati dall’EFSA per gli steroli tanti cause di mortalità e morbilità, già agli inizi di origine vegetale, distinguendo nel caso spe- dell’attività di revisione dei claim nutrizionali e cifico l’effetto in base alla dose giornaliera: se di salute da parte di EFSA: che considera non cioè si parla di “mantenimento di livelli norma- 9
li di colesterolo nel sangue”, l’effetto benefico Una varietà si ottiene con l’assunzione giornaliera di alme- di principi attivi no 0,8 g mentre, nel caso della “riduzione della colesterolemia”, l’effetto benefico si ottiene con A fronte di solide evidenze scientifiche, un rap- l’assunzione giornaliera di 1,5-3 g di steroli o sta- porto di tipo causa-effetto è stato ricono- noli vegetali. Si tratta, nel secondo caso, di un sciuto dalla normativa europea anche tra il effetto ben definito dal punto di vista quantitativo, consumo di monacolina K da riso rosso fer- compreso tra il 7% e il 10% con un’assunzione mentato e il mantenimento dei livelli normali di 1,5-2,4 g/die di steroli vegetali, e tra il 10% e di colesterolo LDL, per un dosaggio giorna- liero di 10 mg. Lo stesso dosaggio che il Mi- il 12,5% per un apporto di 2,5-3 g/die. Dosaggi nistero della Salute italiano ha definito come comunque difficili da assumere con la sola dieta, limite massimo per l’assunzione sicura di senza impiegare prodotti supplementati o inte- monacolina K, alla luce degli studi che dimo- gratori di composizione adeguata. strano l’equivalenza di questa statina naturale Anche per i beta-glucani, fibre solubili ricavate con i farmaci veri e propri (10 mg è il dosaggio da orzo e avena (e poco presenti negli altri ali- più basso previsto per le statine), sia per quanto menti) sono stati autorizzati claim sia nutrizio- riguarda l’efficacia, sia per quanto riguarda il po- nali e sia di salute, senza diversificare in termini tenziale rischio di effetti avversi. di quantità da assumere per vantare l’effetto: la I dati di letteratura, peraltro, indicano che il riso presenza in un prodotto di 3 g di beta-glucani rosso fermentato possiede una documentata at- da avena, crusca d’avena, orzo o crusca d’orzo, tività ipocolesterolemizzante già alla dose di 3 o da miscele di tali beta-glucani, consente di mg (espressa come titolo di monacolina K), forse fare riferimento sia al “mantenimento di valori anche per la maggiore biodisponibilità del prin- normali” della colesterolemia, sia alla “riduzio- cipio attivo nella matrice biologica dell’estratto di ne della colesterolemia” (con la conseguente Monascus e con effetti collaterali probabilmen- riduzione del rischio coronarico). Sono invece te inferiori. L’attenzione agli effetti collaterali ha necessari 4 g di beta-glucani per ogni 30 g di infatti indotto lo stesso Ministero a ribadire nel carboidrati disponibili, nell’ambito di un pasto, 2016 l’inclusione della monacolina K tra le so- per associare le fibre da orzo e avena alla ridu- stanze con effetto nutritivo e fisiologico per le zione dell’aumento del glucosio ematico post- quali fissare livelli massimi di utilizzo. prandiale. L’estratto di riso rosso fermentato rientra infatti Alla categoria delle fibre solubili appartengono anche nella lista di sostanze e preparati vegeta- li da impiegare negli integratori, che il Ministero anche le pectine, per le quali pure l’EFSA ha della Salute ha allegato al Decreto del 27 marzo approvato un claim di tipo nutrizionale, in me- 2014, frutto della collaborazione tra Belgio, Fran- rito al controllo della colesterolemia, alla dose cia e Italia (da qui la denominazione BELFRIT), di 6 g/die. nel tentativo di armonizzare la materia nei tre Tra i composti per i quali è stato autorizzato paesi. Infatti, aldilà dei composti che fino a ora l’utilizzo di claim relativi al mantenimento del- sono stati oggetto della valutazione positiva di la colesterolemia ci sono anche i grassi po- EFSA e Commissione europea, esiste un’ampia linsaturi: specificamente l’acido linoleico, il gamma di sostanze nutritive e di altri elementi precursore a 18 atomi di carbonio della serie che possono far parte della composizione degli omega-6, e l’acido alfa-linolenico, precursore integratori alimentari, compresi gli estratti vege- della serie omega-3. Mentre la sostituzione tali, cioè le sostanze e i preparati vegetali (i co- dei grassi saturi con grassi mono e polinsaturi siddetti botanicals) per i quali è stata registrata è stata messa in relazione sia con il manteni- una storia di consumo significativo precedente al mento e sia con la riduzione dei livelli di cole- 1997, tale da far deporre a favore della loro sicu- sterolo nel sangue. rezza (ai sensi del Regolamento 258/97). 10
La lista italiana riporta il nome botanico della same dell’EFSA e possano essere associati a pianta, la parte utilizzata e gli effetti fisiologici at- claim relativi al mantenimento o alla riduzione tribuibili al preparato vegetale, cioè gli effetti volti della colesterolemia, dati solidi, riconosciuti a ottimizzare le funzioni dell’organismo, oltre a ufficialmente dal nostro Ministero della Sa- eventuali note. Anche tra i botanicals autorizzati lute, emergono dalla letteratura anche per la sono numerosi quelli che possono essere as- berberina. sociati al metabolismo del colesterolo (ben 19) • Studi controllati sono tuttora in corso per ap- e ancora di più quelli associati al metabolismo profondire l’efficacia di altri prodotti di origine dei lipidi (32) e alla funzionalità dell’apparato car- vegetale. diovascolare (47). Non tutti possono però con- tare su studi clinici di intervento randomizzati e Bibliografia di riferimento controllati a conferma degli effetti benefici, come Commission Regulation (EU) No 1047/2012 of 8 quelli condotti con la berberina (un alcaloide November 2012 “amending Regulation (EC) contenuto nella corteccia di diverse piante, No 1924/2006 with regard to the list of nutrition come la Berberis aristata) che, infatti, è stata claims”. Off J Eur Union 2012;310:36-7. inserita tra i nutraceutici efficaci nel control- Commission Regulation (EU) No 116/2010 of 9 lo dell’ipercolesterolemia riportati nel Position February 2010 “amending Regulation (EC) No Statement delle Società italiane di diabetologia 1924/2006 of the European Parliament and of the e dell’aterosclerosi. Cruciale per l’effetto della Council with regard to the list of nutrition claims”. berberina sembra essere la biodisponibilità, che Off J Eur Union 2010;37:16-18. può essere variabile sia su base individuale, sia Commission Regulation (EU) No 536/2013 of 11 June a seconda della preparazione considerata. An- 2013 “amending Regulation (EU) No 432/2012 es- che in questo caso, l’indicazione generale è di tablishing a list of permitted health claims made scegliere prodotti di qualità, che garantisca- on foods other than those referring to the reduc- no sicurezza d’uso e concentrazioni definite tion of disease risk and to children’s development dei principi attivi. and health”. Off J Eur Union 2013;160:4-8. Prospettive interessanti vengono anche dagli EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Al- studi su componenti di natura polifenolica, come lergies (NDA). Scientific Opinion on the substan- quelli presenti negli estratti dei frutti del genere tiation of a health claim related to 3 g/day plant Citrus (per esempio il bergamotto), o nelle foglie sterols/stanols and lowering blood LDL-choles- di carciofo. terol and reduced risk of (coronary) heart dis- ease pursuant to Article 19 of Regulation (EC) No 1924/2006. EFSA J 2012;10:2693-2705. Conclusioni EFSA. Scientific opinion of the Panel on Dietetic • Il ruolo dell’integrazione della dieta con i nu- Products Nutrition and Allergies on a request traceutici nella gestione dei livelli di coleste- from the European Commission and a similar re- rolo è supportato da evidenze solide e con- quest from France in relation to the authorisation vincenti, anche alla luce dell’utilità, in termini procedure for health claims on plant sterols/sta- di salute pubblica, di un intervento mirato al nols and lowering/reducing blood LDL-cholester- mantenimento dei livelli fisiologici nella popo- ol pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No lazione adulta, la cui età media è in costante 1924/2006. EFSA J 2009;1175:1-9. aumento. European Parliament and the Council. Regulation • Nonostante solo alcuni nutraceutici di origine (EU) No 1169/2011 of the European Parliament vegetale come i fitosteroli, alcune fibre solubili and of the Council of 25 October 2011 on the pro- (beta-glucani da orzo e avena e pectine) e gli vision of food information to consumers, amend- estratti di riso rosso fermentato (per la pre- ing Regulations (EC) No 1924/2006. Off J Eur senza di monacolina K) abbiano superato l’e- Union 2011;50:18-63. 11
Giampaoli S, Palmieri L, Donfrancesco C, et al.; Pirro M, Vetrani C, Bianchi C, et al. Joint position Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/ statement on “Nutraceuticals for the treatment Health Examination Survey Research Group. of hypercholesterolemia” of the Italian Society of Cardiovascular health in Italy. Ten-year surveil- Diabetology (SID) and of the Italian Society for lance of cardiovascular diseases and risk factors: the Study of Arteriosclerosis (SISA). Nutr Metab Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/ Cardiov Dis 2017;27:2-17. Health Examination Survey 1998-2012. Eur J Prev Regulation, EU 432/2012. Commission Regulation Cardiol 2015;22(Suppl 2):9-37. (EU) No 432/2012 of 16 May 2012 establishing a Mazzanti G, Moro PA, Raschi E, et al. Adverse reac- list of permitted health claims made on foods, oth- tions to dietary supplements containing red yeast er than those referring to the reduction of disease rice: assessment of cases from the Italian surveil- risk and to children’s development and health. Off lance system. Br J Clin Pharmacol 2017 Jan 17. J Eur Union 2012;L136:1-40. 12
L’intervista all’esperto di Cecilia Ranza Sempre opportuno chiedere consiglio ai professionisti della salute, medici o farmacisti I criteri di scelta per guidare il consumatore Risponde Francesco Di Pierro Università di Camerino I l successo degli integratori alimentari in Ita- farmacisti: da evitare sono infatti assunzioni inu- lia non conosce battute d’arresto. Secondo tili, se non addirittura inadatte, o da sconsigliare i dati del Centro studi Federsalus (Associa- per quella determinata persona e condizione. zione Nazionale Aziende Prodotti Salutistici), e Questo e molto altro emerge dalle risposte del considerando soltanto l’ultimo anno, le vendite farmacologo Francesco Di Pierro, docente all’U- sarebbero aumentate del 4,8% rispetto all’an- niversità di Camerino. no precedente, raggiungendo circa 193 milioni di confezioni totali dispensate. La qualità degli DOMANDA: Che cosa si intende per “inte- integratori di produzione italiana è riconosciuta gratori alimentari”? Il termine “nutraceutici”, anche all’estero, tanto che il 30% delle aziende sempre più impiegato dal pubblico, può es- impegnate nel settore esporta per oltre un quar- serne un sinonimo? to del suo fatturato. Questa filiera della qualità, RISPOSTA: Secondo la normativa europea, gli assicurata da aziende con una solida esperien- integratori alimentari sono “una fonte concen- za, è del resto la prima garanzia per un consumo trata di sostanze nutritive, o a effetto fisiologico, sicuro. Ma non può essere la sola: sia la decisio- commercializzati come mono o pluri-ingredien- ne di ricorrere a un integratore, sia la scelta del ti, in forme quali capsule, compresse, polveri in tipo di integratore non possono prescindere dal bustina, liquidi in fiale, flaconi con contagocce consiglio dei professionisti della salute, medici o e similari”. Sono regolati dalla stessa normativa 13
(specie per quanto concerne i claim, e cioè i di verificarne l’idoneità, il razionale formulativo e possibili effetti favorevoli, comunicabili al con- la sicurezza, per poi procedere all’approvazione, sumatore) cui sono sottoposti gli alimenti, nei secondo una procedura di silenzio-assenso. quali è possibile concentrare sia sostanze dota- Ancora: chi formula i prodotti deve attenersi a te di potere nutrizionale (aminoacidi, vitamine, documenti ufficiali, in cui sono elencate le so- sali minerali, e così via), sia sostanze in grado stanze e le piante ammesse e quelle proibite; i di influire positivamente su alcune funzioni fisio- ceppi batterici che possono essere considerati logiche, dalla capacità metabolica, al sistema sicuri, o quelli la cui sicurezza deve essere ulte- immunitario, alle funzioni intestinali. In questo riormente investigata (QPS, cioè Qualified Pre- secondo gruppo troviamo, per esempio, i deri- sumption of safety, o non-QPS); i dosaggi am- vati erbali (o botanicals). messi e/o i dosaggi limite per i singoli ingredienti Il termine “nutraceutico” è largamente impie- (per esempio, per gli isoflavoni 80 mg/die; per i gato dal pubblico e dagli addetti ai lavori, ma fitosteroli 3 g/die). manca ancora di validazione definitiva. Nelle In primo piano, dunque, ci sono due necessità: linee guida stilate nel 2016 dalla Società eu- la sicurezza e la non ingannevolezza, entrambe ropea di Cardiologia e dalla Società europea a favore del consumatore. dell’Aterosclerosi (e pubblicate su Atheroscle- Nessuna di queste procedure, invece, è tesa a rosis) si fa riferimento per esempio ai “so cal- dimostrare l’efficacia di un integratore. La leg- led nutraceuticals”. A norma di legge, tuttavia, ge infatti non ammette il concetto di “efficacia anche questi principi si inquadrano tra gli inte- terapeutica” per un integratore. Per questo è gratori alimentari. molto importante che la persona che intende utilizzare un integratore faccia riferimento a un D.: La Legge e la produzione di integratori in medico (o a un altro professionista della salute), Italia e in Europa. Quali sono i termini princi- che possa valutare in maniera critica gli studi pali a tutela del consumatore (adeguatezza di di carattere scientifico disponibili, con l’obiettivo sede e metodologie di produzione, standar- di ottimizzare i vantaggi dell’uso dell’integratore dizzazione per produzione/approvvigiona- considerato. mento/controlli delle materie prime, controlli lungo la filiera, controlli a livello ministeriale, D.: Gli integratori presenti sul mercato sono e così via)? di qualità omogenea? I principi attivi sono R.: Il consumatore deve poter essere certo della trattati correttamente? qualità dell’integratore alimentare che assume. R.: Questi sono aspetti cruciali, che meritano ri- In generale, il quadro normativo di riferimento, sposte chiare. La risposta alla prima domanda è molto rigoroso sia in Italia, sia in Europa, lo può negativa, perché il “mercato”, complessivamente rassicurare. La normativa, che è la stessa per inteso, è davvero vasto. tutti i prodotti, dai multivitaminici, agli erbali, ai Vediamo alcuni casi: il più semplice (che vale probiotici, è infatti fortemente restrittiva per il soprattutto per gli erbali) vede formulazioni che produttore. fanno riferimento allo stesso “principio attivo” Partiamo dai siti di produzione: è obbligatoria – che spesso è solamente un marker biochi- un’autorizzazione che, in Italia, è rilasciata sol- mico – che però corrispondono a prodotti non tanto dal Ministero della Salute e che, anche sovrapponibili, per esempio perché il profilo di in Europa, non può prescindere da un profilo composizione residuo, al di là del marker indi- di qualità elevato, in termini di capacità pro- cato, è totalmente differente. Inoltre esiste, spe- duttiva, adeguatezza degli stoccaggi, igiene, cie nell’ambito dei prodotti erbali, un significativo pulizia, standardizzazione delle procedure, e rischio di frode che riguarda, purtroppo, fino al così via. 10-15% degli integratori. La contraffazione ha di- In Italia, tutti i prodotti devono essere notificati verse facce: prodotti formulati con erbali diversi direttamente al Ministero, cui spetta il compito da quelli dichiarati, o che addirittura contengo- 14
no sostanze non pertinenti e/o potenzialmente dea chiara: spesso si tratta di prodotti di cui pericolose (come quando vengono impiegati in sfugge la reale qualità. Il che fa impennare il maniera fraudolenta principi farmacologici per rischio di acquistare preparazioni inutili o addi- aumentare l’efficacia di un integratore). rittura pericolose. Anche per quanto riguarda il trattamento dei principi attivi, la risposta è: non sempre. Ripe- D.: Quanto conta la formulazione farmaceu- to: il mercato nella sua globalità non è purtroppo tica dell’integratore? Spesso, forse, sia il controllabile al cento per cento. Si sono scoperti paziente, sia il medico sottovalutano questo casi in cui le materie prime erano state utilizza- aspetto. La biodisponibilità dei principi attivi te in presenza di processi di degradazione già rilevanti; sono emersi casi di mancata verifica ne risente? Può farci qualche esempio? dell’assenza di sostanze pericolose, come per R.: La formulazione farmaceutica è un aspetto esempio la citrinina (epato e nefrotossica) nei fondamentale. Spesso si ritiene che sia suffi- derivati di Monascus. A rischio sono molte (non ciente “mettere in bocca” l’integratore e deglutir- tutte) le materie prime importate da India e Cina lo, ma non è per nulla così. e i più esposti sono i piccoli produttori di inte- Alcuni principi attivi molto conosciuti presenta- gratori, che spesso non dispongono dei mezzi no criticità, quando si considerano gli aspetti indispensabili di indagine fine. della loro cinetica. Basti pensare al resveratro- lo: quasi non rintracciabile in forma libera nel D.: Che indicazioni si possono fornire al con- plasma umano dopo il consumo. Come la cur- sumatore? cumina e la maggior parte dei polifenoli. L’ado- R.: Il consumatore medio non dispone delle co- zione di tecniche farmaceutiche specifiche per noscenze necessarie per orientarsi in questo migliorarne la biodisponibilità è in questi casi mondo complesso. Per questo, come già accen- essenziale, e fa la differenza rispetto a prodot- nato in precedenza, deve identificare per quanto ti con analoga composizione ma formulazione possibile un professionista di cui fidarsi, soprat- tutto perché sono decine di migliaia gli integra- meno ben studiata. tori notificati. Tranne che per gli acidi valerenici della Vale- Le maggiori garanzie, al proposito, sono pro- riana, gli isotiocianati da Brassicaceae e i ci- babilmente offerte dalle medie e grandi azien- clo-artenoli della Cimicifuga, per esempio, l’as- de, specie se con una tradizione di operatività sorbimento dei principi attivi vegetali è spesso nel mondo del farmaco per quanto concerne gli inferiore all’1% della dose somministrata. Questo aspetti di sicurezza, e se fortemente orientate non significa che non vadano usati, ma piuttosto agli integratori e alla loro formulazione per gli che è necessario aggirare l’ostacolo dello scarso aspetti di funzionalità e di innovazione. assorbimento, utilizzando vettori fosfolipidici ca- paci di migliorare la biodisponibilità di polifenoli e D.: Cosa ne pensa degli integratori acquista- terpeni (sotto forma di fitosoma), o con l’uso degli ti sul Web? Cosa suggerirebbe ai potenziali “incrementatori di biodisponibilità” orale, come la acquirenti? piperina, la silimarina, i gingeroli e altri ancora. R.: È fondamentale conoscere quello che si ac- Altre volte, invece, è sufficiente migliorare l’ap- quista. La decisione sul prodotto da acquistare si proccio galenico, ricorrendo a gastro-protezioni, deve basare sulla conoscenza esatta dell’Azien- da produttrice e del nome del prodotto: a questo colon-specificità o cessioni programmate tem- punto si può anche cercare qualche offerta on- po-dipendenti. line, che è spesso più economica dell’acquisto Le aziende più interessanti, al proposito, sono in farmacia. quelle che mirano a ottimizzare il parametro ef- Sconsiglio invece vivamente l’acquisto di pro- ficacia, e che, disponendo del necessario know- dotti sui quali non è stato possibile farsi un’i- how, lo applicano a beneficio del consumatore. 15
La Scheda I nutraceutici e le indicazioni d’uso Nella Tabella che segue sono riportati gli integratori/nutraceutici più comuni, con il claim approvato da EFSA (European Food Safety Authority) e i preparati vegetali, il cui impiego negli integratori alimentari è regolamen- tato dal Ministero della Salute, con le relative indicazioni d’uso e gli esempi di prodotti che li contengono. NUTRACEUTICO* INDICAZIONE D’USO ESEMPI DI PRODOTTI Monascus purpureus Mantenimento delle concentrazioni fisiologiche Integratori (riso rosso fermentato) – di colesterolo nel sangue monacolina K Beta-glucani Mantenimento/riduzione Alimenti fortificati delle concentrazioni fisiologiche di colesterolo nel sangue Steroli e stanoli vegetali Mantenimento/riduzione Latte fermentato delle concentrazioni fisiologiche supplementato/Integratori di colesterolo nel sangue Acido oleico Mantenimento delle concentrazioni fisiologiche Olio e.v. d’oliva di colesterolo nel sangue Acido linoleico Mantenimento delle concentrazioni fisiologiche Olio di mais /Integratori di colesterolo nel sangue Acido alfa-linolenico Mantenimento delle concentrazioni fisiologiche Olio di semi di lino/ di colesterolo nel sangue Integratori Pectine Mantenimento delle concentrazioni fisiologiche Integratori di colesterolo nel sangue NUTRACEUTICO** INDICAZIONE D’USO ESEMPI DI PRODOTTI Berberis Regolare funzionalità Integratori dell'apparato cardiovascolare Citrus Stimolo metabolico Integratori e metabolismo dei lipidi Cynara Metabolismo dei lipidi Integratori * Nutraceutici e categorie di alimenti per i quali claim nutrizionali e salutistici sono stati approvati da EFSA e autorizzati dalla Commissione Europea. ** Preparati vegetali inclusi nell’Allegato I al Decreto 9 luglio 2012 del Ministero della Salute che ne disciplina l’impiego negli integratori alimentari. 16
ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE Anno IV – Numero 3 – 2017 Redazione NFI - Nutrition Foundation of Italy Viale Tunisia 38 - 20124 Milano Tel. 02 76006271 - 02 83417795 Fax 02 76003514 info@nutrition-foundation.it
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