La Ribalta Teatro - Teatrino dei Fondi

Pagina creata da Francesca Leonardi
 
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la Ribalta Teatro
La Ribalta Teatro - Teatrino dei Fondi
La Ribalta Teatro

                              Per
                              cominciare
                              • Le radici
                              • Lo Spettacolo
                              • I Materiali
                              • Contaminazioni
                              • La Compagnia
                              • Gli Autori

              Benvenuti nel
              Settimo
              Continente
La Ribalta Teatro - Teatrino dei Fondi
4                                                                                                                                      5

                         Il Settimo                          Le radici del Lavoro                artificiale mai costruita, la più
                                                                                                 grande improvvisazione inge-
                         Continente                          “L’oceano è grande perché non
                                                             respinge nessun fiume” detto
                                                             cinese.
                                                                                                 gneristica mai concepita, e si
                                                                                                 sa dalle improvvisazioni nasco-
                                                                                                 no grandi cose. Al momento è
    di e con:                                                 Tutto quello che abbiamo di-       grande tre volte la Francia ed è
    Alberto Ierardi, Giorgio Vierda e Luca Oldani            menticato, che più non abbiamo chiaramente visibile dallo spazio
    con il sostegno del Teatrino dei Fondi-San Miniato       amato, insomma che ci è servito (altro che grande muraglia). È il
    Vincitore di Earthink Festival 2018                      e poi non più, ha sempre per-       Pacific Trash Vortex, per alcuni
    Premiato a Giovani Realtà del Teatro 2018,               corso i fiumi fin dall’antichità.   la grande zuppa di plastica, per i
    Minimo Teatro Festival 2019 e Inventaria Festival 2019   Chissà se gli antichi cinesi nel    più fantasiosi l’Isola di Plastica.
    Luci: Alice Mollica                                      pronunciare il loro detto avreb-
                                                             bero potuto immaginare che il
    Costumi: Chiara Fontanella                                                                   Lo spettacolo: di che cosa
    Grafica: Sue                                             grande oceano, la mitica culla      stiamo parlando?
    Foto: Matilde Meliani                                    che ha dato vita a tutto, e che
                                                             si è sempre inghiottita tutto,      “Il Settimo continente” è un’in-
                                                             avrebbe incominciato un giorno dagine sul rapporto tra l’uomo e
                                                             a sputare fuori, dopo averle ma- la plastica, che parte dal legame
                                                             sticate, le chincaglierie che tutti che ha unito questo materia-
                                                             gli abitanti di tutto il mondo da   le allo sviluppo della società
                                                             sempre hanno dimenticato.           contemporanea e alle abitudini
                                                             L’oceano ha il mal di pancia!       quotidiane della collettività e
                                                             Se ne è accorto da trent’anni       degli individui.
                                                             Charles Moore, marinaio, esplo- Durante la ricerca sul tema
                                                             ratore, ambientalista, scrittore    durata più di un anno, abbiamo
                                                             che da Cristoforo Colombo dei       fotografato un’umanità sensi-
                                                             giorni nostri denuncia (non con bile, scossa, preoccupata, ma
                                                             troppo successo) la scoperta, o     del tutto inetta, incapace di
                                                             meglio l’emersione, o più cor-      intraprendere una strada con-
                                                             rettamente “l’agglomerazione”       creta. Come biasimarci…tutto
                                                             coatta della più grande opera       d’un tratto siamo costretti a
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    far scomparire quell’ammasso          al mare a galleggiare come gli
    gigantesco di roba, che papà e        oggetti che abbiamo dimentica-
    mamma si sono dimenticati in          to, nel tentativo di ricordarseli
    “giardino” e che adesso a poco        tutti uno per uno.
    a poco ci impedisce di uscir di       Come è possibile ricordare di
    casa. Ecco come nasce l’umani-        nuovo tutto, tutto ciò che è
    tà che tratteggiamo nello spet-       stato buttato? Da sempre siamo
    tacolo, è come un pagliaccio          abituati a dimenticare. Tutto ciò
    che esce da casa e si trova di        che abbiamo smesso di amare,
    fronte una montagna d’immon-          ciò che non ci serve più lo ab-
    dizia, non sa come, non ricorda       biamo sempre scartato, allon-
    il perché, ma sa che tutto deve       tanato da noi, e infine appunto
    sparire. Tra goffi tentativi, belle   dimenticato, come se davvero
    speranze e improbabili solu-          potesse scomparire per sempre.
    zioni, si consuma la disperata        A completare l’opera, in campo
    impresa di compiere “la magia”,       appunto di magia, è intervenuto
    quella di far scomparire tutto        il mare, che in pochi anni ha ri-
    quanto.                               portato a galla le nostre dimen-
    Lo spettacolo è diviso in quattro     ticanze tutte insieme, rendendo
    “magie” (nello specifico tratta-      evidente che se non vogliamo
    si di quattro episodi): quattro       essere noi questa volta quelli
    punti irrisolti nel rapporto tra      che scompaiono, bisognerà ri-
    essere umano e plastica, che          considerare il nostro operato, e
    appunto i tre attori protagonisti,    mettersi alla prova in una nuova
    tentano di capire e di risolvere      magia: quella di ricordare.
    improvvisandosi maghi. Nel
    primo episodio li troviamo alle       Lo stile:
    prese con la sfida di far scom-       Il codice che caratterizza il lavo-
    parire una bottiglia, nel secondo     ro è di stile comico surrealista,
    li vediamo nascondere cartine         prendendo in prestito alcune
    di caramelle sotto il cuscino         delle tecniche sviluppate dalla
    (rimpallandosi la colpa una volta     clownerie teatrale.
    scoperti, proprio come si faceva      Considerando che il tema dello
    da bambini), nel terzo tentare        spettacolo è di per sé molto
    disperatamente di capire cosa         ingombrante e il rischio che il
    sia l’economia circolare e infine,    tutto si trasformi in una lezio-
    nel quarto, perdersi la in mezzo      ne è dietro l’angolo, la scelta
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    si è orientata verso un utilizzo      a veicolare uno dei temi pro-         dimentichiamo che la plastica       vogliamo divorziare eppure
    radicale e scientifico dell’ironia,   posti dallo spettacolo: la rivi-      è stata inventata per migliorare    adesso siamo costretti a farlo
    come fosse una bussola utile a        sitazione del concetto stesso         la qualità della vita dell’essere   (almeno rispetto a ciò che si è
    definire la direzione.                di rifiuto. L’ironia ci avvicina al   umano (e così è stato), non sia-    fatto fino ad oggi).
    Niente di più comico di una si-       materiale, ci aiuta a non vedere      mo in grado di cogliere il grande   Una delle missioni di questo
    tuazione tragica, ecco in primo       la plastica come elemento noci-       conflitto che sta alla base di      lavoro vuol essere quella di
    luogo perché abbiamo scelto           vo e danneggiante, ma come un         questa relazione: liberarsi di un   accompagnare, appunto con
    l’ironia. Perché è in una tragica     qualcosa che abbiamo amato, di        materiale che ci ha liberato. La    il sorriso sulle labbra, ciò che
    circostanza che l’essere umano        cui ci siamo serviti e che tuttora    plastica ci ha cambiato la vita,    riteniamo un cambiamento ne-
    si trasforma in quel pagliaccio       merita attenzione. Facciamo un        non saremmo gli stessi, pochi       cessario e già in atto: da un lato
    capace di mostrare la tragico-        passo indietro e torniamo alla        possono ricordare com’era il        l’addio all’usa e getta, il jingle
    mica inettitudine che abbiamo         relazione essere umano-plasti-        mondo prima e forse non siamo       di gestualità quotidiana che
    di fronte alle sfide della nostra     ca. Possiamo davvero farne a          più neppure in grado di imma-       abbiamo fin ora tanto amato;
    epoca.                                meno? Plastica è davvero solo         ginarne uno senza. Siamo noi        dall’altro, la nascita di pratiche
    In secondo luogo l’ironia è utile     sinonimo di distruzione? Se ci        in questa relazione che non         sostenibili, utili a orientare il
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     mercato su modelli alternativi e     i partecipanti del laboratorio
     costringere i potenti a conside-     si giocherà alla creazione col-
     rarne la necessità.                  lettiva di una messa in scena
     Affiancando quindi il tema poli-     corale che possa rispondere
     tico ambientale allo strumento       alla suggestione: “la mia isola
     del teatro comico, guardiamo         di Plastica”.
     con rinnovato spirito al precetto     Un ulteriore elemento di
     Brechtiano di “ricreare il pubbli-   partecipazione, che porrà
     co”; da un lato proponendo lo        al centro l’urgenza sociale,
     sbrago dello sghignazzo, dall’al-    civile, politica ed ecolo-
     tro ponendo l’attenzione civile      gica del tema proposto,
     su un tema globale così impor-       sarà rappresentato dalla
     tante.                               modalità con cui saran-
                                          no costruite le sceno-
     I Materiali                          grafie. Le scenografie
     La scenografia, che rappresenta      e gli oggetti utilizzati
     il Pacific Trash Vortex, è compo-    nel seminario e nella
     sta esclusivamente di materiale      messa in scena finale
     plastico. Il materiale seleziona-    saranno composti ri-
     to, raccolto dalla spazzatura, è     gorosamente da rifiuti
     stato lavato e successivamente       di plastica, recuperati
     agglomerato nella sua forma at-      negli adiacenti ter-
     tuale. Anche i costumi saranno       ritori naturali (fiumi,
     realizzati al 100% con materiale     spiagge, mari, ocea-
     plastico.                            ni, boschi, prati ecc.
                                          ecc. ), lavati e assem-
     Contaminazioni:                      blati insieme. I parteci-
     percorsi civici ed ecologici         panti del laboratorio e i
     oltre lo spettacolo                  membri della compagnia
                                          si ritroveranno insieme
     Le residenze volte alla costru-      nel condividere questa
     zione dello spettacolo e le date     pratica di raccolta dei
     di replica saranno accompagna-       rifiuti. A conclusione
     te, ove e quando possibile, da       del seminario, la sce-
     un laboratorio che abbia come        nografia verrà regalata
     tema il tragicomico rapporto tra     alla comunità teatrale
     l’essere umano e la plastica: con    ospite.
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                                                                                  Gli Autori
                                       La Compagnia                               Alberto Ierardi
                                                                                  Debutta nel 2009 con il
                                                                                  coreografo e regista inglese
                                                cooperative associazioni,         Lindsay Kemp, si iscrive
                                                22 laboratori di teatro           all’Accademia d’Arte Drammatica
                                                con più di 250 iscritti in        Nico Pepe di Udine, dove si
                                                quattro anni, 24 saggi finali      diploma nel 2012.
     Nasce nel 2014 dall’unione                 (spettacoli) dei laboratori, 12   Nel 2013 completa il percorso
     di Alberto Ierardi e Giorgio               seminari per la formazione        di formazione avanzata presso
     Vierda, che decidono di                    professionistica, con docenti     La scuola Paolo Grassi di Milano,
     condividere la loro poetica               di drammaturgia, voce,             è attore in Mistero Buffo e altre
     teatrale uniti dalla passione             tecniche di clown e canto.         storie di Dario Fo, per la regia di
     per il comico e la commedia.              Dal 2019 La Ribalta Teatro         Massimo Navone, e in La Prima
                                               collabora continuativamente        Cena di Michele Santeramo, per
     La compagnia dirige la
                                               con il teatrino dei Fondi di       la regia di Michele Sinisi.
     produzione artistica e l’area
     didattica del teatro Lux di               San Miniato.                       Nel 2014 fonda la compagnia La
     Pisa. Dal 2016 si aggiungono                                                 Ribalta Teatro vincitrice e finalista
     al duo: Luca Oldani, Marta                                                   di numerosi premi teatrali. 2015-
     Paganelli e Salvatore Zappia.                                                2019 è responsabile dell’area
                                                                                  didattica e delle produzioni
     In questi anni la compagnia
                                                                                  artistiche, presso il teatro Lux di
     ha prodotto sette spettacoli
                                                                                  Pisa. Lavora presso Teatrino dei
     professionali che circuitano
                                                                                  Fondi di San Miniato, collabora
     sul territorio nazionale, ha
                                                                                  nei progetti formativi del Teatro
     vinto dieci premi teatrali,
                                                                                  Verdi di Pisa.
     concorso in diciassette finali,
     ed è stata ospite di numerosi                                                Tira di scherma, è menestrello.
     festival.
     Inoltre si sono realizzati
     sei progetti formativi in
     collaborazione con scuole,
14                                                                      15

 Giorgio Vierda
 Nasce a Milano nel 1989.
 Nel 2012 si diploma presso
 la Civica Accademia d’Arte         Luca Oldani
 Drammati ca Nico Pepe di           Nasce a pisa nel 1993.
 Udine. Nel 2013 recita nello       Si diploma alla Civica Accademia
 spett acolo Mistero Buff o e        d’Arte Drammatica Nico Pepe
 Altre Storie di Dario Fo, per la   di Udine nel 2016. Nel 2017 è
 regia di Massimo Navone.           formatore, attore autore nella
 Nel 2014 fonda la compagnia        compagnia La Ribalta Teatro
 La Ribalta Teatro (vincitrice e    presso il Teatro Lux di Pisa.
 finalista di numerosi premi).       Fonda con Jacopo Bottani la
 2015-19 è responsabile             compagnia Pan Domu Teatro
 dell’area didattica e delle        debuttando con lo spettacolo
 produzioni artistiche del teatro   “Meno male che c’è la luna”.
 Lux di Pisa. Continua a Parigi     2018-19 Prende parte al
 la sua formazione teatrale con     Progetto “Teatro Utile” Promosso
 il maestro e clown francese        dal Teatro dei Filodrammatici di
 Philippe Gaulier, fonda una        Milano, è attore nello spettacolo
 compagnia internazionale           “Sogno di una notte di mezza
 di Clown e Teatro Fisico,          estate” per la regia di Filippo
 the Plague of Idiots, ospite       Renda, produzione Helsinor/
 ai Fringe Festival di Perth e      Teatro Fontana di Milano.
 di Adelaide (Australia) e di       E’ maestro elementare, ha un
 Edimburgo (Scozia).                fratello rapper.
 Suona il sax, male, e l’ukulele,
 peggio.
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