La Norvegia vieta i filtri sui social e Pinterest dice no a testi e immagini su perdita di peso - GLOBElife

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La Norvegia vieta i filtri sui social e Pinterest dice no a testi e immagini
su perdita di peso

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La Norvegia vieta i filtri sui social e Pinterest dice no a testi e immagini su perdita di peso - GLOBElife
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No filter e body neutrality

No filter e body neutrality

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No filter e body neutrality

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No filter e body neutrality

La Norvegia l’11 giugno ha bandito l’uso di filtri social e app per ritoccare il proprio corpo. Con questa
disposizione influencer e celebrities norvegesi non potranno più ritoccare le foto pubblicitarie postate sui loro social a meno
che non sia chiaramente contrassegnata l’alterazione. Il cambiamento di rotta in Norvegia è avvenuto grazie a
un emendamento al Marketing Act proposto da un disegno di legge del Ministero norvegese per l’infanzia e la famiglia, votato il
2 giugno, che deve essere ancora ratificato dal re. L’obiettivo è quello di combattere i contenuti che «giocano sull’insicurezza
sociale, la cattiva coscienza, la bassa autostima o contribuiscono alla pressione sul corpo». E come ha affermato il ministero
norvegese: «Si spera che la misura dia un contributo utile e significativo per arginare l’impatto negativo che tale pubblicità ha in
particolare sui bambini e sui giovani».

In febbraio l’ASA, advertising standard authority in Gran Bretagna si era già pronunciata sulla stessa questione,
rispondendo alla campagna #filterdrop, lanciata da Sasha Pallari, attivista beauty, make-up artist e modella, vietando l’uso,
nelle pubblicità sui social media, di filtri che esagerano l’effetto dei prodotti. Da quel momento è diventato obbligatorio per le
influencer in UK dichiarare quando utilizzano un filtro beauty per promuovere skincare e cosmetici in generale, pena
l’esclusione dai social media.

LA PRIMA È STATA SASHA PALLARI La make-up artist, modella curvy, attivista beauty di 29 anni, Sasha Pallari, che già dal
2019 ha smesso di usare filtri mostrando la sua pelle al naturale, nel 2020 in piena pandemia ha coniato l’hashtag #fiterdrop
postando un video di se stessa senza filtri e invitando i suoi followers a fare lo stesso se ne avessero avuto il coraggio.

I suoi intenti erano tre: incoraggiare più donne possibile a non dipendere da un filtro quando vogliono postare un selfie,
indurre l’ASA, a imporre l’obbligo per influencer, marchi cosmetici e celebrities di comunicare quando utilizzano un filtro nella
promozione di un prodotto, portare alla rimozione da Instagram di app che cambiano i connotati del viso, dette di face changing
o face morphing.

LE INFLUENCER CHE HANNO COLTO L’APPELLO In Italia ClioMakeUp si è pronunciata sul pericolo dell’uso dei filtri
soprattutto per i più giovani. In un post dello scorso 13 aprile che la ritraeva al naturale ha scritto: «…mai come oggi con i social il
paragone diventa così facile e può portare a delle ossessioni o forme di depressione. A volte la leggerezza con la quale si
usano i filtri per migliorarsi il viso, e anche in generale la vita, mi fa paura». Lei non è l’unica a farsi paladina di una faccia vera
e non alterata. Tra le skininfluecer italiane (ovvero chi non ha timore di mostrare il suo viso non ritoccato da filtri o da app di face
morphing sui social), più seguite ci sono l’attrice Matilda De Angelis e la conduttrice televisiva Aurora Ramazzotti, nonché
l’influencer Giulia De Lellis che sui social non hanno nascosto la loro acne.

Nel resto del mondo l’influencer Huda Kattan, make-up artist con oltre 48 milioni di followers e un brand di successo mondiale,
Huda Beauty, ha dichiarato sui social con un video, e pensando a sua figlia di 9 anni, di «averne abbastanza di uno standard
non realistico di bellezza alimentato dall’uso dei filtri e ha invitato influencer celebrities e brand alla trasparenza quando li
utilizzano, per il bene e la salute mentale delle nuove generazioni». Il suo messaggio? Stop toxic beauty!

L’EFFETTO DEI FILTRI SULLA MEDICINA ESTETICA In UK già dal 2019 il fenomeno di persone che portavano la loro foto
ritoccata al medico estetico per somigliare al loro selfie migliore aveva destato allarmi. Tanto che si è iniziato a parlare di
«Snapchat dysmorphia», evolutosi in «selfie dysmorphia» o «filter dysmorphia». Il termine è stato coniato da medico
estetico Tijon Esho, fondatore della Esho Clinic a Londra e Newcastle, il quale aveva notato che le persone che una volta
portavano nel suo studio la foto di una celebrity adesso propongono come ideale di bellezza una foto di se stessi modificata da
Facetune e app simili, e sono soprattutto i più giovani.

DAL MOVIMENTO NO MAKEUP AL NO FILTER Star senza make-up che postano i loro scatti al naturale ormai non si

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contano. Un approccio, aumentato in pandemia, che valorizza l’autenticità come strada verso l’empowerment. Lanciato
                                   da Alicia Keys che per prima ha sposato il claim facendosi fotografare senza trucco per una copertina di un suo album nel
                                   2016, ora è pronto per fare un passo avanti e garantire una visione della bellezza non alterata da un filtro per proteggere le
                                   generazioni più giovani da disturbi mentali legati alle insicurezze sul loro aspetto fisico. È quello che ha spinto
                                   l’influencer Shasha Pallari a dare il via alla sua campagna, che dopo la vittoria con l’ASA, ha spostato l’attenzione
                                   sull’autostima, l’accettazione di sé e l’amore di sé. Un’esigenza che è stata sentita in Norvegia e che si spera verrà adottata
                                   anche da altri paesi.

                                   Antesignano di questo approccio è stato il brand Dove che nel 2004, da tre anni in Italia, ha lanciato il Progetto Autostima per
                                   promuovere programmi atti a generare un cambiamento, educare, e ispirare le ragazze, verso una definizione più ampia della
                                   bellezza e aiutarle a sentirsi più sicure di sé. Ricerche dimostrano che la scarsa autostima è un ostacolo per i giovani
                                   nella loro vita quotidiana e per ricostruire la fiducia in loro stessi bisogna cambiare i modelli di bellezza più autentici,
                                   non ritoccati. Con il supporto di genitori, insegnanti, mentori e organizzazioni giovanili, Dove offre programmi di costruzione
                                   dell’autostima e della fiducia in se stessi ai giovani di tutto il mondo.

                                   PINTEREST E LA POLITICA DI BODY ACCEPTANCE Secondo la National Eating Disorders Association (NEDA) e la
                                   National Association of Anorexia Nervosa and Associated Disorders (ANAD), dall’inizio della pandemia tra i giovani si è
                                   registrato un aumento vertiginoso dei disturbi dell’alimentazione associato alla diffusione di abitudini alimentari poco sane. E
                                   oggi , dopo 15 mesi di vita sociale reclusa, riprendendo le vecchie abitudini e iniziando a frequentarsi di persona, la pressione
                                   dell’apparire si fa molto sentire.

                                   Pinterest, il social che propone immagini che sono d’ispirazione per creare la vita che si ama, ha scelto di abbracciare una
                                   politica che dia spazio a tutti, indipendentemente dalla taglia o dalla corporatura. La preoccupazione dell’aspetto fisico non è
                                   una priorità e per questo ha vietato che chiunque sia bombardato, sulla piattaforma, da annunci sulla perdita di peso. A partire
                                   dal 1 luglio 2021, Pinterest ha aggiornato le policy sugli annunci e vieta qualsiasi annuncio che contenga immagini o
                                   frasi riguardanti la perdita di peso.

                                   Con questa presa di posizione, Pinterest è la prima tra le piattaforme leader del settore a vietare pubblicità su metodi per
                                   perdere peso. Una presa di posizione che consolida ulteriormente le policy che, già da anni, vietano il body shaming e
                                   pratiche o prodotti pericolosi che puntano al dimagrimento. Sono banditi testi o immagini sulla perdita di peso;
                                   testimonianze relative alla perdita di peso o a prodotti per dimagrire; testi o immagini che idealizzino o denigrino determinati tipi
                                   di corporature; riferimenti all’indice di massa corporea (IMC) o simili; e qualsiasi contenuto che suggerisca di poter perdere
                                   peso con prodotti da indossare o da applicare sulla pelle. Oltre a quelli appena elencati, Pinterest aveva già proibito la
                                   pubblicazione di altri tipi di contenuti, tra cui: pillole, integratori o altri prodotti per la perdita di peso o inibitori dell’appetito;
                                   immagini prima-dopo sulla perdita di peso; pratiche per bruciare i grassi o perdere peso come la liposuzione; body shaming con
                                   immagini o frasi che deridano o screditino certi tipi di corporature o aspetto fisico; e affermazioni riguardanti risultati cosmetici
                                   non realistici.

                                   Gli annunci che promuovono stili di vita e abitudini sane o servizi e prodotti di fitness saranno consentiti, purché non
                                   si concentrino sulla perdita di peso. Tutte queste novità sono state studiate in collaborazione con la National Eating
                                   Disorders Association (NEDA). L’obiettivo primario è promuovere la salute e il benessere mentale degli utenti
                                   di Pinterest, specialmente quelli più esposti alla cultura della dieta dimagrante, al body shaming e a disturbi alimentari.
                                   La speranza è che, grazie a questa politica globale, altre organizzazioni e aziende inizino a riflettere sui danni che possono
                                   comportare certi tipi di annunci e adottino politiche che promuovano un cambiamento significativo.

                                   PIÙ RICERCHE SULLA BODY NEUTRALITY Gli utenti di Pinterest stanno cercando «body neutrality», ossia la neutralità del
                                   corpo, una tendenza emergente legata al benessere e stanno scoprendo l’auto-accettazione. Gli utenti fanno ricerche come
                                   «citazioni mentalità sana» (+13x), ma anche «body neutrality» e «citazioni per fermare il body shaming», queste ultime
                                   aumentate di 5 volte rispetto all’anno scorso. Anche le ricerche di citazioni sull’accettazione del proprio corpo sono aumentate
                                   di 7 volte, mentre quelle di «illustrazioni volersi bene» sono cresciute di ben 63 volte. L’impegno per la body neutrality è solo
                                   un esempio di ciò che Pinterest sta facendo per dare vita a un web più ispirato. La community di utenti cresce, così come
                                   crescono le ricerche su argomenti come alimentazione equilibrata, stile di vita sano e consigli per la forma
                                   fisica. Pinterest continuerà a proporre contenuti utili e pertinenti alle persone interessate, ma al tempo stesso proibirà qualsiasi
                                   contenuto che mostri, giustifichi o incoraggi disturbi o cattive abitudini alimentari e qualsiasi forma di autolesionismo. Ad
                                   esempio, quando una persona cerca parole chiave legate ai disturbi alimentari, la piattaforma blocca i risultati e
                                   l’utente viene reindirizzato ad associazioni specializzate, come la NEDA, dove potrà trovare risorse utili. Pinterest offre
                                   anche una serie di attività per favorire il benessere emotivo, progettate in collaborazione con un team di esperti e accessibili
                                   direttamente dalla app e dal sito web. Basta cercare «#pinterestwellbeing» per imparare a esercitare valori come la
                                   riconoscenza e l’autocompassione e accedere ad attività interattive per migliorare l’umore.

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