La nomea Antonella Giordanelli - Lupo e agente forestale - Quotidie Magazine
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NICCHIA ECOLOGICA La nomea Antonella Giordanelli Lupo e agente forestale Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 78
La nomea C'era da decenni un piccolo festosi riconoscendo da lontano il rumore campo nomadi su una strada della mia auto. bianca quasi impraticabile lungo il fiume dove gente del posto abbandonava Una mattina all'alba vigili e impunita i cani a cui poi, per pietà, i rom servizio veterinario asl, chiamati davano qualcosa da mangiare. Siccome da gente che ha in odio gli in estate il campo era deserto, zingari, sono piombati a ho cominciato a rifornire catturarli: quelli che son riusciti ad regolarmente i randagi di sacchi accalappiare (tra cui una minuscola di crocchette e poi a seguirli anche dal cagnetta vecchissima) sono finiti nel più punto di vista sanitario. Insomma i orrido ed inaccessibile canile della regione cani, tutti di piccola taglia, stavano dove non sono riuscita a riscattarli, altri liberi e felici in una zona però sono scappati, alcuni oltre il disabitata e le famiglie del fiume, talmente terrorizzati che nessuno è campo mi accoglievano tornato in zona; mi ci sono volute amichevoli, avvertite del mio arrivo settimane per ritrovarli e poi dallo stuolo di cagnetti che accorrevano mesi per prenderli, ma anche dopo Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 79
NICCHIA ECOLOGICA anni a casa mia, nonostante giocassimo per dimostrare che la nomea ribalta insieme e ci scambiassimo affettuosità, la realtà e le istituzioni preferivano non essere avvicinati, tale era intervengono con forza il trauma che avevano subito quel giorno. spropositata su presunzioni errate. In seguito la gente locale è riuscita a cacciare anche i rom... e proprio da I luoghi comuni si perpetrano nei bar, nelle allora non è più consigliabile portinerie, nelle redazioni… lasciare l'auto incustodita per fare una passeggiata sull’argine 24 marzo un Airbus si 2015, del fiume perché senza la presenza schianta contro le Alpi in Alta degli zingari non c'è più deterrente ai ladri Provenza, tra i morti una classe nostrani !... Per questo, con liceale. puntiglioso senso civico ho Pietro Del Soldà, ottimo giornalista di provveduto a denunciare ogni radio3, la più colta della RAI, conducendo vandalismo, furto e furtarello il programma “Tutta la città ne parla”, si posteriore allo sgombro forzato preoccupa per lo scempio delle a quel medesimo comando di polizia che salme che avrebbero fatto ….. aveva perseguitato “i cani degli zingari” i LUPI ! Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 80
La nomea Gli scrissi: larga. MA LE CAPACITA’ DI Certi sindaci e giornalisti se SINDACI E GIORNALISTI NON usassero una qualche capacità SONO STRUMENTI: SONO intellettuale (astrattiva o esperienziale) STRUMENTALI! saprebbero che qualsiasi corpo fisico 13 gennaio 2014 sul quotidiano il (oggetto o umano) impattando TIRRENO compare la cronaca di tale contro rocce si sfracella, Fiora Bonelli: disperdendosi in pezzi nel raggio di < Scansano (Gr): lupo rincorre lo decine o centinaia di metri nella zona scuolabus, ragazzino lo circostante (il frammento più grande fotografa. Andrei, 13 anni, era appena rintracciato fu una lamina della fusoliera di salito quando ha visto il predatore: «Ci meno di un metro); se usassero una veniva dietro, ma si è impaurito, qualche capacità istintiva (atavica o è scappato nel campo e io ho fatto lo infantile) saprebbero che qualsiasi scatto» L’immagine è un documento animale all’assordante caduta dal eccezionale. Prima d’ora nessuno era cielo di una enorme macchina mostruosa, riuscito a immortalare un predatore, e certo che scaglia intorno rottami pericolosi e non così da vicino. > sparge odore d’uomo e di sostanze Naturalmente il lupo che innaturali, FUGGE e poi si tiene alla secondo la giornalista voleva Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 81
NICCHIA ECOLOGICA cibarsi dei bambini nello Se la caduta di stile di Piero Del Soldà scuolabus come fossero ‘carne in credo sia imputabile all’incapacità di una scatola’, stava sì correndo spinto da persona urbanizzata di distinguere la appetiti ma sessuali per una cagnetta, cosa verosimiglianza per quanto riguarda del tutto naturale, lecita e innocua in ambiente naturale e fauna di cui ignora quanto era un cane microcippato etologia e dimensioni ( un lupo pesa tra i di nome Aaron, come spiegò il 25 e i 35 kg), invece la stampa di suo proprietario Stefano. provincia, come la politica, è Coerentemente, si sarebbe dovuto sparare collusa con gli interessi dei a tutte le nonne in attesa dei nipotini alla compaesani, piuttosto che consapevole fermata dello scuolabus, trattandosi, come dei diritti/doveri dei cittadini, nel senso di da letteratura, di lupi travestiti da nonna. cittadinanza. Invece, a seguito dell’episodio, il deputato PD il maremmano Luca Aggiungo una riflessione Sani, in quanto presidente della d’antropologia culturale: Commissione Agricoltura della Camera notoriamente i grossetani tra i toscani non chiese deroga alle tutele sono considerati raffinati intellettuali, e europee per poter uccidere i tuttavia lupi, ( forse anche vestiti da nonna o da – è assai sospetto che tutte le più assurde suocera? …non so…..) follie sui lupi si diffondano in Maremma; Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 82
La nomea – è anzi allarmante che a conferma delle grossolanamente risolto i infiltrazioni ‘ndranghetiste in Toscana distinguo filologici letterari l’esposizione di lupi uccisi seguano i canoni scientifici tra ibrido/cane dell’avvertimento mafioso; cecoslovacco e tra nudo/ è angosciante che il triangolo travestito, scuoiando il lupo fatto dell’ efferatezze sui lupi sia trovare a Suvereto; eppure si conferma ScanzanoManciano ancora una volta come l’odio si estenda a Semproniano dove risiedono i chi combatte ecoreati e zoomafie, giacché il coniugi a cui si è intrecciata la sindaco è un convinto sostenitore della fine del Corpo Forestale dello Stato, Forestale. E fu proprio la Forestale che, ovvero l’on Bassanini che nel ’97 tentò di applicando metodologie d’indagine usate scioglierlo regionalizzandolo e la sen per gli omicidi, assicurò alla giustizia Lanzillotta che presiedeva con magistrale il delinquente. precipitosità quella seduta scandalosamente caotica che avallò per un solo voto la Invece nella autonoma provincia di soppressione della Forestale nel 2015. Trento ci hanno voluto far credere che il lupo trovato il 10 marzo 2019 nel A onor del vero gli assassini di torrente Avisio con testa e zampe lupi che hanno agito nel anteriori mozzate di netto sia livornese nel maggio 2017 hanno morto per un incidente stradale. Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 83
NICCHIA ECOLOGICA Gli albori dell’evo biocentrico sono ancora tenui e siamo in tempi bui di stupidità e violenza in cui non si risponde all’augurale “In bocca al lupo!” con il logico “E viva il lupo!”. Il mito di Romolo e Remo, passando per la credulità popolare e le leggende metropolitane, si è fatto storia macabra e racconto criminale Speriamo che si possa vivere in futuro in un “mondo di lupi” dove ogni azione per la sopravvivenza è condotta con lungimiranza senza abuso delle risorse alimentari e senza spreco energetico. Dove la caccia non è passatempo privo di rischi ma onesto confronto di strategie perché in natura ogni animale adulto difende i piccoli, ed è il vecchio e malato che lascia la vita, immobilizzato ai garretti mentre il lupo dominante lo affronta frontalmente uccidendolo con un potente morso alla gola poiché una vittima ferita è potenzialmente pericolosa e nessun predatore naturale provoca morti lente e crudeli. Magari vivessimo in un “mondo di lupi”! Dove il branco non è costituito da una massa assoggettata al bullo ma da un nucleo famigliare costituito dai genitori con i cuccioli, le giovani figlie e, a volte, un fratello adulto della coppia. Dove le guide paritetiche sono una femmina e un maschio gerarchicamente autorevoli grazie alla loro saggezza oltre che per prestanza fisica. Dove nei duelli il soccombente che mostra il collo non viene azzannato e dove il medesimo segno di assoluta fiducia nell’altro viene dato dalla lupa al corteggiatore, che ha prescelto come padre dei propri figli. Dove il rapporto d’amore coniugale si basa sulla reciproca lealtà e dove tutta la comunità è coesa e solidale in un gioco di squadra sia per procacciarsi sostentamento sia nella tutela dei cuccioli, portati in bocca. Sì decisamente una società futuribile auspicabile per gli umani, quella dei lupi ! Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 84
La nomea Quotidie Magazine Ottobre 2020 Pag 85
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