La mia vita con gli uomini e altri animali my life with men and other animals

Pagina creata da Jacopo D'Alessandro
 
CONTINUA A LEGGERE
La mia vita con gli uomini e altri animali my life with men and other animals
2011/2012   prosa

                la mia vita con gli uomini… e altri animali
                    my life with men… and other animals
La mia vita con gli uomini e altri animali my life with men and other animals
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, 2011
A cura dell’Area Comunicazione

L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare le eventuali spettanze relative a diritti
di riproduzione per le immagini e i testi di cui non sia stato possibile reperire la fonte.
Mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18, sabato 19,
domenica 20 novembre 2011 ore 20.30
Teatro Cavallerizza

Maria Cassi in

LA MIA VITA CON GLI UOMINI… E ALTRI ANIMALI
My life with men… and other animals

scritto da Patrick Pacheco e Maria Cassi
regia Peter Schneider

con al pianoforte Antonino Siringo
direzione musicale James Edwards
scene Gianni Carluccio
costumi William Ivey Long
light design A.J. Weissbard
immagini Valeria Palermo

tecnico suono e luci Diego Costanzo
direttore tecnico suono e luci Stefano Valle
direttore di scena Thaiz Bozano

prodotto da CRT Artificio, Change Performing Arts,
Teatro Del Sale e Red Shoes Productions
Foto di scena di Tilde De Tullio
Ritratti di James O’Mara

                           3
4
Uno spettacolo semi-autobiografico sulla vita, l’amore, la morte e…
l’olio d’oliva, ambientato a Firenze e in nove canti.

Prologo
“Do you know what the word ‘canto’ means?
Sai cosa vuol dire la parola ‘canto’ in Italiano? Può significare ‘can-
tare’ ma a Firenze, significa ‘angolo’. E parlando di canto come si
fa a non pensare al sommo poeta, Dante Alighieri e alla sua guida
spirituale, Beatrice?”

Canto I
“Sono cresciuta con le campane di San Domenico, le suore di S.Maria
Addolorata e le regole, regole, regole della mia mamma Clara.”

Canto II
“La vera signora non deve mai far riferimento ad alcuna parte del
corpo…non deve mai attirare l’attenzione, i suoi gesti devono essere
sempre modesti e non si deve mai, mai, toccare lì.”

Canto III
“A quell’età eravamo già delle donnine con tutte le nostre cosine a
posto. Molto girls. E i nostri coetanei? Molto boys...”

Canto IV
“Do you remember your first kiss? Ricordi il primo bacio. Sei tu e le
tue sensazioni. Tutto il resto scompare...”

Canto V
“E come ci si riprende da un cuore spezzato? Ho deciso di diventare
un’attrice, di comunicare, di amare, di innamorarmi tutte le sere
con un pubblico...”

Canto VI
“I feel like I’m in a dream. Mi sembra di essere in un sogno. Ma non
in un film italiano in bianco e nero. No! In un film americano. Pieno
di colori, luci, sorrisi e musica!”

Canto VII
“Mi sono seduta in un ristorante, a mangiar pasta e lì c’era lui… la
mia guida, la mia Beatrice - con la barba.”

                                                                     5
Canto VIII
“E l’infermiera disse “Mi dispiace ma ci sono delle regole”. E Dodi le
rispose: “Si, ci sono delle regole. Le regole dell’amore.”

Canto IX
“In tutta la mia vita avevo sentito “Si more!” E ora avevo finalmente
capito che non era qualcosa da temere...”
CRT

Una conversazione con Maria Cassi

Quand’ero piccola, pensavo sarei diventata un dottore o un ben-
zinaio.
Un benzinaio? Davvero?
Mi piaceva l’odore. E mi piaceva stare a guardare i ragazzi che
pompavano la benzina nei serbatoi delle automobili.
Come lo scambio qui riportato dimostra, una conversazione con
Maria Cassi riserva sempre spiazzanti sorprese. E nelle innumere-
voli ore trascorse insieme a cesellare quello che poi è diventato My
Life with Men…and Other Animals, lei è stata divertente, profon-
da, ma soprattutto, originale. I nostri incontri si sono svolti per lo
più di pomeriggio, di fronte a una tazza di tè e una fetta di torta, e
sono diventati l’occasione per sondare la personale archeologia di
Maria, per studiare inevitabilmente le nostre scoperte attraverso la
lente della nostra rispettiva esperienza, di performer toscana l’una
e di giornalista americano l’altro. Ciò che conferiva immediatezza
ai ricordi è la tendenza di Maria non a riportare ma a recitare. E lì,
nelle quinte del Teatro del Sale, i coloriti personaggi del suo passato
riprendevano vita ruggendo con la lieve grazia dei leggendari clown
che lei ammira.
Se potessi rinascere, mi piacerebbe essere una ballerina con il
“polpaccio a buzzo di conigliolo”.
Per un americano che come me aveva conosciuto gli Italiani attra-
verso i testi classici di Luigi Barzini e l’amore per i film di Fellini, De
Sica e Antonioni, i racconti di Maria sulla sua città e cultura d’origi-
ne sono stati rivelatori.
I toscani sono volitivi, cocciuti e scettici, soprattutto riguardo
all’amore. E la gente di Fiesole lo è doppiamente. Siamo ruvidi,
come il legno non levigato. Ma viviamo in uno dei più belli e ro-
mantici luoghi della Terra.

6
Questa contraddizione si è rivelata in pieno in un pomeriggio che
abbiamo passato con Maria nei giardini di Torre di Bellosguardo
da cui si domina Firenze. Mentre la città si copriva d’oro nella luce
del tramonto, Maria mi raccontava la storia di Nonna Ida, la nonna
paterna, che infornava il pane per i suoi vicini durante la guerra. Sfi-
dando il coprifuoco per consegnare il pane, si beccò una pallottola
nella gamba. Rientrò a casa, si pulì la ferita e quindi uscì per finire
il giro. “Legno non levigato”, davvero.
Così, mentre le ombre si allungavano nel giardino, Maria mi rac-
contò l’ultimo mese di vita di una sua cara amica, una storia che
aveva ancora a che fare con la consegna del cibo, e che ora è uno
dei momenti chiave dello spettacolo. La osservavo mentre ricreava
questa scena con umorismo e pathos. Solo più tardi mi sono reso
conto che Maria portava avanti la tradizione di sua nonna.
Lasciando spazio anche all’improvvisazione e attraverso lunghe
sessioni di prova, Maria ha impastato con cura la materia cruda dei
nostri numerosi pomeriggi insieme, dando forma alla storia che lei
doveva raccontare: la storia di My Life with Men...and Other Ani-
mals. Lavorare con lei in questi ultimi due anni è stata una lezione
di talento, tenacia e coraggio, tanto nutriente, e devota, quanto il
pane della nonna Ida.
Patrick Pacheco

La prima volta che incontrai Maria Cassi, le chiesi se avesse mai la-
vorato con dei registi. Mi rispose: “No. Il pubblico è il mio regista”.
Quindi il mio lavoro è stato quello di sostituirmi a voi. Il pubblico.
Ed è stato un privilegio durante le prove, giorno dopo giorno, ride-
re, piangere, pensare, essere confuso, farsi delle domande, incorag-
giare nuove scoperte e inciampare in felici ‘incidenti di percorso’
tipici del processo creativo. In realtà è stato un felice ‘incidente di
percorso’ a portarmi fin qui. Non mi sarei mai aspettato quando
entrai al Ristorante il Cibreo di Firenze in una calma sera inverna-
le di tre anni fa, che avrei incontrato la donna che incarnava tutto
ciò che amo della Toscana: il vino, il cibo, il sole, la luce, l’arte ma
soprattutto, la licenza di essere meravigliosamente e scioccamente
umani. Ero arrivato a Firenze per seguire un corso di italiano e per
turismo culturale. Invece venni accolto da una famiglia allargata:
Maria Cassi, un’attrice e direttrice artistica del Teatro del Sale; suo
marito, Fabio Picchi, famoso chef del Cibreo; suo figlio Giulio; e la
loro collaboratrice Miriam Zamparella. Anche se riuscivo a capire

                                                                       7
una parola su venti, il corso di italiano non mi portò molto lontano.
Ero invece rapito dagli spettacoli di Maria al Teatro del Sale. Era
magica. Mercuriale. Affascinante. Sono ritornato. Altro vino, altro
cibo, ancora conversazioni a gesti, ancora Maria in scena. E prima
ancora che ce ne accorgessimo My Life with Men….and Other Ani-
mals ha preso vita uscendo dalla sua crisalide.
Il percorso di un regista non è mai un evento solitario. E così, men-
tre prendevo il vostro posto, un’intera squadra di lavoro mi affian-
cava. In tutti questi mesi emozionanti abbiamo imparato a ‘respira-
re’ con Maria, a seguire il suo stile unico e i suoi tempi con suoni,
luci, immagini. Sarei imperdonabile se non dicessi ‘grazie mille ‘ a
Maria per la sua genialità, a Patrick per la sua ispirazione, a Fabio
per il cibo, a Miriam per la chiarezza, a Jamie per la musicalità, a
Elisabetta per averci creduto, a Marty per aver fatto l’impossibile e a
tutti i designer e collaboratori - William, Gianni, A.J., Valeria, Die-
go, Petra, Kristine - per i loro consigli, all’intera famiglia del Cibreo
per la gioia, a Change Performing Arts per tutto ed infine a Giulio;
senza di lui nulla di questo sarebbe mai accaduto. Grazie a tutti loro
sono diventato uno spettatore migliore - e una persona migliore.
Peter Schneider

Maria Cassi, dopo gli studi al Mozarteum di Salisburgo, fonda la
sua preparazione alla scuola di teatro di Bologna “Alessandra Ga-
lante Garrone” dove segue l’insegnamento di Jacques Lecoq e con-
tinua la sua formazione con il Clown Pierre Byland. Nel 1986 con
lo spettacolo A Saintrotwist, prodotto da Av Produzioni, inizia un
tour mondiale con più di mille repliche. Seguirà lo spettacolo The
Beatles Songs Book Concerto. Nel 1996 partecipa alla produzione
del Teatro Settimo Torinese gli Uccelli di Aristofane, con regia di
Gabriele Vacis, presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Con la Fondazione Teatro Metastasio e AVP produce La Follia della
Libertà, uno studio sull’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam,
e gli spettacoli Portraits e Zavattini, di cui è protagonista e regista.
È interprete, autrice e regista dello spettacolo Galateo e partecipa
al Festival della Lettetura di Mantova con La mia Biodiversità. Ser-
gio Staino la invita a realizzare una lettura-spettacolo con Antonio
Tabucchi tratta dal suo libro Tristano Muore. È autrice, regista e
interprete dello spettacolo BBB da Brecht ai Beatles passando per
Bussotti.
Nel 2003, insieme a Fabio Picchi fonda il Circolo Teatro del Sale

10
a Firenze di cui è presidente e direttrice artistica, programmando
musica, danza e teatro, intrecciando la programmazione con i suoi
spettacoli che trovano sul palcoscenico del Teatro del Sale l’ideale
luogo di produzione.
Nel 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la in-
vita al Quirinale in rappresentanza del Teatro Italiano. Nel 2006 è
chiamata come unica artista ad esibirsi in occasione dell’inaugura-
zione del “Mouziekebouw” di Amsterdam. Sempre nel 2006 fon-
da la Compagnia Maria Cassi. Nel 2007 nascono gli spettacoli La
porta Aperta, ispirato al saggio di Peter Brook e Crepapelle. Nel
2008 incontra Peter Schneider e grazie a questo incontro approda
con Crepapelle al Carrie Hamilton Theatre – Pasadena Playhouse
di Los Angeles.
Al 25° Festival di Villa Faraldi a Imperia vince il premio “Assolo
d’Autore”. Tra il 2008 e il 2009 è autrice, regista e protagonista
di due spettacoli musicali: Suoniemozioni, ispirato alle canzoni di
Lucio Battisti e Concertino d’Amore. Nel 2009 è al Théâtre du Rond
Point di Parigi, diretto da Jean Michel Ribes, con Crepapelle che
diventa un caso.
Le Monde, con due approfondimenti speciali, pubblica emozionanti
paragoni fra il suo lavoro e quello di Jacques Tati, Jerry Lewis e
Charlie Chaplin e Le Figaro la inserisce fra i primi due maggiori
successi della stagione teatrale a Parigi. Nel gennaio 2010 nasce My
Life with Men… and Other Animals, con la regia di Peter Schnei-
der di cui Maria Cassi è interprete e co-autrice insieme a Patrick
Pacheco.

Peter Schneider, vincitore del Tony Award come produttore per
il musical di successo internazionale The Lion King, ha diretto Si-
ster Act, The Musical a Londra e My Life with Men...and Other Ani-
mals, con Maria Cassi. Tra le altre regie Regina di Marc Blitzstein,
Normans Ark di Glen Roven, The Breakup Note Book di Patricia
Cotter, una riedizione di Grand Hotel, the Musical, e due progetti
per il WPA Theatre, Playwrights Horizon e Circle Rep. Ha prodotto
a Broadway l’Aida di Elton John e Tim Rice ed è uno dei produttori
del successo newyorkese The Marvelous Wonderettes e del suo se-
quel Life Could be a Dream. Ha prodotto il documentario vincitore
di alcuni premi, Waking Sleeping Beauty, sulla Disney Animation
dal 1984 al 1994, in cui si narrano dieci dei diciassette anni di car-
riera alla Walt Disney Company dove ha ricoperto diversi incarichi
tra cui presidente del dipartimento Animazione e Teatro, e Diret-
tore degli Studios. A lui si devono la creazione e la distribuzione

                                                                    11
di oltre cinquanta film di animazione e fiction, tra cui Il Re Leone,
La bella e la bestia (vincitore del Golden Globe), La Sirenetta, Toy
Story, Chi ha incastrato Roger Rabbit, Remember the Titans e The
Princess Diaries. Nel 2004, ha diretto il film con parti di animazio-
ne, protagonista Julie Andrews, per celebrare il 40° anniversario di
Mary Poppins. È stato regista associato del 1984 LA Olympic Arts
Festival, ha ricevuto la laurea ad honorem dalla Purdue University,
è nel consiglio direttivo di Broadway Cares / Equity Fights AIDS,
Broadway Across America, e di American Theater Wing (che co-
produce i Tony Awards). È inoltre campione mondiale di bridge,
essendosi aggiudicato il Transnational Open Teams a l’Estoril in
Portogallo.

Patrick Pacheco vive a New York dove esercita la professione di
drammaturgo, sceneggiatore, commentatore televisivo e giornali-
sta. Come sceneggiatore ha da poco firmato Waking Sleeping Be-
auty (2009), un documentario sugli studios Disney; in televisione
è apparso nel programma Onstage, seguita trasmissione sul teatro
per il canale NY1 ed è spesso invitato a partecipare a trasmissioni
televisive sul teatro; come giornalista suoi articoli sono stati pubbli-
cati dal The New York Times, The Los Angeles Times, Vanity Fair,
The Wall Street Journal e molti altri. All’inizio del 2005 ha comin-
ciato a scrivere per le scene, collaborando al musical per Broadway
Chita Rivera: The Dancer’s Life. Attualmente è impegnato nella
composizione di nuovi testi per il teatro e per lo schermo, mentre
prosegue la sua attività di giornalista.

12
GRUPPO BPER

 Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono
realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori

    Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Primo Montanari, Corrado Spaggiari,
                           Gianni Toschi, Vando Veroni

                                                                                    13
Annalisa Pellini

Paola Benedetti Spaggiari, Enea Bergianti, Bluezone Piscine, Franco Boni, Gemma Siria Bottazzi, Gabriella
Catellani Lusetti, Achille Corradini, Donata Davoli Barbieri, Anna Fontana Boni, Mirella Gualerzi, Insieme per il
Teatro, Umbra Manghi, Paola Scaltriti, Corrado Tirelli, Gigliola Zecchi Balsamo

Francesca Azzali, Nicola Azzali, Gianni Borghi, Andrea Capelli, Classic Hotel, Francesca Codeluppi, Andrea
Corradini, Ennio Ferrarini, Milva Fornaciari, Giovanni Fracasso, Alessandro Gherpelli, Alice Gherpelli, Marica
Gherpelli, Silvia Grandi, Hotel Saint Lorenz, Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Franca Manenti Valli, Graziano Mazza,
Ramona Perrone, Francesca Procaccia, Teresa Salvino, Viviana Sassi, Paola Torelli Azzali, Alberto Vaccari
Stampa: Grafiche San Benedetto, Castrocielo (FR)
Puoi anche leggere