La grammatica della casa e della città. Indirizzi teorici della generazione del progetto - SIEV

Pagina creata da Giada Villa
 
CONTINUA A LEGGERE
La grammatica
 della casa e della città.
 Indirizzi teorici
 della generazione
 del progetto
 Salvatore Giuffrida* parole chiave: crammatiche costruttive, selettive e generative;
 approccio oggettuale, prestazionale e assiologico;
 piano programma e progetto; giudizi di fatto, di valore, di merito.

 Abstract
 Questo contributo presenta le premesse concettuali e utilizzare e i modi con cui essi devono essere messi
 alcuni aspetti metodologici di un modello generale di insieme, nello spirito di un approccio tipicamente
 valutazione nel progetto di riqualificazione dei tessuti oggettuale, basato essenzialmente sul vincolo impo-
 urbani della città storica. Il modello, nelle sue linee gene- sto in contesti fortemente strutturati che ammettono
 rali, intende costituire uno strumento meta-progettuale solo minime variazioni rispetto alla norma consolidata
 che impegna le funzioni della valutazione per generare e riconosciuta.
 una molteplicità di alternative per progressivo rilascio di Una grammatica selettiva indica gli elementi da combi-
 vincoli. Il modello è coerente con una rappresentazione nare e le combinazioni non ammesse, consentendo ampie
 della realtà per oggetti e caratteristiche, a partire quindi possibilità di riformazione di contesti debolmente strut-
 dalla identificazione delle unità minime di studio, i “por- turati. Nessuna forma definitiva è mai indicata, coerente-
 tatori di valore”, e dalla loro rappresentazione nello spa- mente con un approccio di tipo prestazionale, in quanto
 zio del progetto a mezzo di un numero definito di ter- gli elementi si combinano in relazione a una logica com-
 mini di valore verso la cui costruzione convergono una plessiva interna al contesto ma con riferimento alla sua
 molteplicità di osservazioni formalizzate in un lessico prospettiva, cioè a valori non ancora presenti.
 unitario e raccolte in una estesa base informativa.
 Una grammatica generativa è un sistema di regole (per i
 L’idea di base è che la forte caratterizzazione dei tessuti nostri fini, di valori) la combinazione delle quali con-
 urbani storici costituisce il riferimento di politiche di rivi-
 sente di produrre un repertorio potenzialmente illimita-
 talizzazione che nel riconoscimento della forza di queste
 to di forme espressive ma tutte coerenti con quelle rego-
 forme codificano il sistema di norme della conservazio-
 le e quindi confrontabili se esse sono ricondotte alle spe-
 ne e del cambiamento, la regola e la sua eccezione.
 cifiche forme di valori presenti e quindi anche futuri.
 Il contributo ha come centro teorico la relazione tra le Questa grammatica risponde a un approccio assiologico
 forme urbane e le tre principali grammatiche, costruttive, il cui riferimento è un sistema di valori, piuttosto che di
 selettive e generative. sole regole, che mettono in atto una prospettiva estesa in
 Una grammatica costruttiva prescrive gli elementi da senso sociale ed eco-sistemico.

rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019 65
1. INTRODUZIONE. “L’AVVENTURA E di capitale sociale, una dimensione pubblico-priva-
 L’ORDINE”, IL PROGETTO E LA ta che trasfigura la sfera dei “diritti reali” in quella
 VALUTAZIONE più complessa in cui si combinano il diritto alla città,
 il privilegio della proprietà, i doveri nei confronti
La città, seppur attraverso le sue più svariate manifestazio- della comunità locale;
ni e nelle sue molteplici identità, costituisce la forma più • in secondo luogo, riconducendo le valenze del patri-
durevole in cui il surplus di prodotto sociale si è nel tempo monio architettonico alla dialettica tra statuto del-
accumulato. La sua pluralità trova unità in una sostanza
 l’opera e statuto del prodotto, la nozione di patri-
generale, il valore, la cui densità la rende onnipresente e
 monio architettonico evidenzia due importanti
resiliente.
 aspetti della nozione di capitale: la dimensione ico-
Nello spirito della logica che governa i processi di forma- nica, la capacità di valere da sé; la dimensione segni-
zione di questa sostanza, e con particolare riferimento al ca, legata alla possibilità valere in riferimento al sot-
processo di accumulazione di parte dei flussi di ricchezza tostante, il flusso dei servizi abitativi; queste due
prodotti e destinati al consumo futuro, la città si caratte- dimensioni, rispettivamente il valore capitale e la
rizza come capacità di valere resasi autonoma e in grado di rendita, convergono nel valore di capitalizzazione,
attrarre e condensare in un ridotto spettro di forme stabi- pur sempre una misura monetaria, ma che include
li la grande varietà di energie economiche che la attraver- tutte le variabili economiche – reddituali, finanzia-
sano. rie e monetarie – coinvolte nella produzione di ric-
La città è la forma più densa del capitale sociale e per que- chezza e nella sua accumulazione.
sto motivo è un campo di valore sovraordinato alle molte- 2. La ragione della drastica delimitazione di questo impe-
plici e conflittuali assiologie individuali che la animano, un gno valutativo e progettuale consegue da una parte alla
principio generatore di norme e forme nuove, un sistema suddetta finalità, quindi alla prevalenza delle descrizio-
biforcante di vincoli e opportunità: l’evoluzione della città ni e delle caratterizzazioni architettoniche del patrimo-
racconta il progressivo assestamento tra l’entità della ric- nio studiato, dall’altra al confine insuperabile che deli-
chezza prodotta e le molte asimmetrie a cui essa dà luogo mita progetto e valutazione: l’uno si ispira all’“avventu-
distribuendosi nello spazio, tra centri e periferie, nel tem- ra”, l’altra all’“ordine”. L’identità della città storica, in par-
po, tra stock e flussi di ricchezza, nel tessuto sociale, in ticolare, si deve a quella sorta di inerzia – fisica, tecno-
ragione delle differenziate possibilità di accesso ai servizi logica ed economica – dovuta principalmente alla pre-
rari. valenza dei referenti materiali che ne hanno custodito
L’avvicendarsi di manufatti e istituzioni nel progredire del- l’assetto antropologico e i valori culturali, individuali e
la città testimonia il continuo assestamento di flussi di ric- collettivi, e di cui essa è stata scrigno e pelle a un tempo.
chezza in stock di capitale sociale, materiale e immateria- La complessità di queste “forme del valere” si riconduce a:
le, e il suo progressivo auto-istituirsi quale riferimento di
definiti modelli di comportamento e aggregazione, e mar- – un “ordine funzionale” (in senso lato), che rappresenta
ca distintiva di comunità insediate e reti di territorio in cui il modo in cui i vincoli naturali sono stati trasformati nel-
si sono raccolte le popolazioni che questo sogno hanno le forme dell’abitare, consolidando la relazione tra lo
voluto o dovuto condividere. spazio della casa e lo spazio della città;
La vastità e poliedricità delle formazioni urbane e l’iper- – un “ordine economico” che rappresenta, invece, il modo
complessità della città moderna non sono argomento di in cui, a partire da queste relazioni, le scale di valori indi-
queste riflessioni che si rivolgono, invece, a un ambito ben viduali si sono andate consolidando in sistemi di prefe-
delimitato del fenomeno urbano, quello dei tessuti edilizi, renze stabili.
con un fine e per una conseguente ragione. Dall’altra parte, il repentino mutamento di questo equilibrio
1. Il fine è il progressivo avvicinamento della disciplina – dovuto principalmente all’affermazione di nuovi model-
 estimativa alle scienze dell’architettura, con: li culturali, specie a partire dagli scorsi anni sessanta, e alle
 possibilità di attuarli che le nuove tecnologie e il comples-
 – il ripensamento della nozione di patrimonio immo-
 sivo aumento della ricchezza personale hanno iniziato a
 biliare, tipico soggetto della disciplina estimativa tra-
 fornire – ha modificato soprattutto la percezione della rela-
 dizionale, e le cui valenze, incentrate sul concetto di
 zione forma/funzione spostando il baricentro della qualità
 diritto reale, si rappresentano nei prezzi;
 architettonica al di fuori del perimetro di appoggio dei valo-
 – il superamento della nozione di manufatto edilizio, ri della tradizione formale e costruttiva, e fuori dal solco
 tipicamente oggetto della teoria della produzione e della sua continuità.
 della logistica, e le cui valenze, incentrate sulle pre-
 Il permanere di quell’ordine, laddove la sua inerzia o il suo
 stazioni, si rappresentano primariamente nei costi
 riconoscimento lo abbiano preservato, identifica la città
 (Fattinnanzi, 1992; Gwang et al., 2004);
 storica (prebellica) come “gesto inemendabile”, “forma
 – l’affermarsi della nozione di patrimonio architettoni- inintenzionale” che si autogiustifica, una condizione irri-
 co, che: nunciabile de “l’essere urbano” delle comunità insediate e
 • per prima cosa ricentra le valutazioni sulla nozione di conseguenza un “ordine che ammette poche avventure”:

 66 rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019
La grammatica della casa e della città. Indirizzi teorici della generazione del progetto

 Ogni avventura è una norma a venire; ogni condotta dell’avvio dei programmi di rigenerazione urbana, la forma
 tende inesorabilmente a trasformarsi in usanza […] È della riqualificazione più pesante e devastante in contesti
 una verità dolorosa e necessaria la consapevolezza che fragili (Curto e Fregonara, 2019).
 l’individuo può sperimentare poche avventure nell’e- Qui questo valore è ancora accessibile alle famiglie e ai
 sercizio dell’arte. Ogni epoca ha il suo gesto peculiare giovani, e gli attuali proprietari vanno dissuasi dall’abban-
 e la sola impresa creatrice sta nell’enfatizzare quel donare la vecchia casa in centro incoraggiando processi di
 gesto”. Comprendere che ogni avventura è inaccessibile riqualificazione dall’interno, il permanere dei tessuti socia-
 e che i nostri movimenti più sciolti scorrono lungo desti- li, il rapporto fisiologico tra reddito locale e quotazioni
 ni prestabiliti come quelli dei pezzi degli scacchi, è immobiliari.
 ovvio per l’uomo che ha superato le tortuose periferie
 Questo valore si è stratificato in manufatti, secondo forme
 dell’arte e che confessa, dall’alto delle chiare terrazze,
 organizzate cui hanno sovrinteso le istituzioni deputate a
 l’indistruttibile rettitudine dell’urbe. Gloriarsi di que-
 dare a questo materiale ordine e prospettive, decadute a
 sta sottomissione e praticarla con devota osservanza, è
 causa dei repentini stravolgimenti dell’ordine economico-
 tipico del classicismo. […] L’avventura e l’ordine … A
 produttivo. La finanziarizzazione e planetarizzazione del
 me piacciono entrambe le discipline, se c’è eroismo in
 settore immobiliare, e la mancata esposizione di questo
 chi le segue. Che l’una non guardi troppo all’altra.
 patrimonio alla “corrente dei vissuti” economici reali e loca-
 Borges, 2007, pp. 62-63 li, assediano questa roccaforte espugnandola per sfini-
La sperimentazione nel campo della valutazione dei pro- mento.
cessi di riqualificazione dei tessuti urbani storici ha con- È a tutti noto che il differenziale di valore complesso che
solidato la convinzione che per quanto progetto e valuta- può abilitarsi nei processi lenti della riqualificazione dal
zione siano attività non autonome, ciascuna mette in atto basso è ben più esteso e articolato delle sue “medie mone-
funzioni cognitive informate a specifiche motivazioni o tarie”, e che la risultante immobiliare delle forze di una
intenzionalità: la valutazione quelle legate all’”ordine”, il comunità insediata è una spericolata semplificazione.
progetto quelle legate all’”avventura”:
 Nella logica della rigenerazione agevolata dalla concen-
Infatti, se dalla parte del progetto nessuna prescrizione trazione della proprietà (Carter e Roberts, 2017), le variazioni
può essere assunta in assenza di relazioni causali e moti- dei prezzi di mercato (il mezzo) divengono la preoccupa-
vazionali rese esplicite collegando logicamente stato attua- zione centrale delle politiche di riqualificazione di medio-
le e risultato atteso, allo stesso modo, dalla parte della valu- lungo termine (il fine). Il respiro della città si accorcia, segue
tazione, il percorso decisionale è assunto quale verifica del il ritmo dei cicli immobiliari.
giudizio di valore nell’insieme coordinato dei suoi enunciati
 Queste semplificazioni hanno rovesciato la relazione tra
costitutivi, e relativamente: alle specifiche condizioni di
 valutazione e progetto selezionando strumenti valutativi
incertezza; ai termini di incompletezza dell’informazione;
 parziali, idonei a evidenziarne i vantaggi e nasconderne
alla presenza di molteplici profili assiologici - convergenti
 gli svantaggi (Kyrkou e Karthaus, 2011). Si sono quindi affer-
o in urto che siano.
 mati, anche nel segno della unificazione procedurale,
Più in generale, quanto al merito delle specificità discipli- modelli semplificati, basati sull’uso del rating (Berardi,
nari dell’estimo e della valutazione, si intende qui mostra- 2013; Elgert, 2018; Hemphil, 2004; Sullivan et al., 2014) piut-
re il percorso concettuale di uno dei modi in cui l’esplici- tosto che sulla identificazione (e generazione) di (nuovi)
tazione, l’organizzazione e l’ingegnerizzazione dei retico- valori, e che hanno confezionato “prodotti urbani” con
li motivazionali del percorso ideativo consentono di inte- elevate performance energetiche, ambientali, funzionali
grare valutazione e progetto nel gesto più generale della etc. (Fregonara et al., 2018; Giannelli et al., 2018; Sharifi e
“generazione delle alternative”. Murayama, 2014), adatte a essere rappresentate nel siste-
 ma dei prezzi di offerta.
2. MATERIALI I tessuti ne vengono così smembrati tra nuove centralità
 determinate da location esclusive (Gould e Lewis, 2012), e
2.1 “Densità di valore e tensione nei prezzi”. la nuova mappa dei prezzi deforma l’“antropo-grafia dei
 I fantasmi della rigenerazione urbana valori”; la voluttà immobiliare trasforma i centri storici nel
 bersaglio di una raffica di compravendite che li “riempie
L’ordine consolidato nei tessuti architettonico-urbani del-
 di vuoti”.
la città storica è una risorsa non riproducibile destinata a
esaurirsi in quei contesti a “bassa densità di valore e ten- Questa “euforia razionale” colpisce nei suoi aspetti fon-
sione nei prezzi” soggetti a costanti deflussi di energie daentali la dialettica tra capitale urbano e capitale umano:
demografiche ed economiche. Rappresenta il classico caso la struttura della popolazione; i modelli di vicinato, l’inte-
di un “valore senza ricchezza”, cioè di una potenzialità ine- grazione tra residenzialità e attività economiche minute,
spressa per cessazione dei necessari flussi finanziari, e la cui la relazione tra funzioni residenziali stabili e stagionali.
resilienza è affidata alla sola inerzia materiale. Il precipita- Se rilevanti dubbi riguardano i centri storici baciati da que-
re di questi contesti nella trappola del degrado e dell’ab- sta fortuna, più serie preoccupazioni destano quelli carat-
bandono è la premessa, spesso sapientemente pilotata, terizzati invece dal prevalente valore urbanistico o di “con-

rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019 67
testo” piuttosto che architettonico, o di “co-testo”. In lin- ti urbani consolidati, sostanzialmente “bipolari” ove, data
guistica, il con-testo è riconducibile all’“ordine delle con- la presenza di valori multipli, né le istanze della conserva-
venzioni”, mentre il co-testo è l’ambito più specifico delle zione né le esigenze della trasformazione nettamente pre-
asimmetrie puntuali cui dà luogo l’“avventura delle con- valgono. Si tratta, in particolare, di contesti caratterizzati
versazioni”. da un assortimento di forme di ricchezza quanto mai ampio
Difetti di con-testo e di co-testo condizionano l’attività edi- per collocazione nella una scala di valori che sfumano tra
lizia nei centri storici a bassa densità di valore: gli estremi delle salienze individuali e collettive.
– i difetti di con-testo consistono nella difficoltosa sim- Per queste ragioni, le strategie di riqualificazione del costrui-
 bolizzazione del valore urbanistico alla scala della comu- to mettono mano agli esiti del sostanziale disordine assio-
 nità insediata le cui azioni istituzionali non assumono il logico che ha consentito la diffusione indiscriminata di tec-
 supporto fisico e relazionale di questo valore quale mate- nologie e l’ostensione di nuove ricchezze in un’anarchia
 ria prima e bersaglio principale delle politiche urbane; di forme ormai difficilmente riducibile.
– i difetti di co-testo dipendono da motivi funzionali ed Inerzia decisionale e scarsa progettualità sono due dei
 economici insieme, e consistono nelle scelte individuali modi in cui si manifesta la mancanza di un supporto valu-
 rivolte altrove – alla localizzazione in periferia, alla sosti- tativo integrato nelle politiche urbane e istituzionalizzato
 tuzione edilizia; caratterizzano i contesti socio-economici in strumenti di “comando e controllo”.
 e immobiliari in cui il reddito personale non consente di Le considerazioni che seguono volgono quindi a esporre le
 affrontare costi di riqualificazione non compensati da ragioni e i modi in cui le alternative progettuali che rego-
 adeguati incrementi di valore di mercato. lamentano l’attività edilizia di un tessuto urbano consolidato
Questi due strati della comunicazione sociale-urbana si reagiscono alle valutazioni di merito, e si assestano in for-
influenzano a vicenda, nel bene e nel male; il convergere di me internamente ed esternamente coerenti.
valori o disvalori economici ed estetici, individuali e col- Gli aspetti più critici del modus vivendi tra interessi e valo-
lettivi è in grado di innescare processi che si autoalimentano ri, tra individuo e comunità, tra bisogni e desideri, tra sta-
nelle opposte direzioni del degrado o della gentrificazio- to e mercato riflettono la natura linguistica del tessuto archi-
ne e che vanno adeguatamente indirizzati. tettonico-urbano e della sua coerenza testuale nell’unità
Quanto al potenziale, poi, della sussidiarietà, l’interazio- di paesaggio urbano che i tessuti urbani storici caratteriz-
ne negoziale tra pubblico e privato e in ultimo tra portato- za, ponendo la questione di come governare la relazione tra
ri di interessi e di capitali (finanziari e immobiliari) ha la regola e la sua eccezione – tra l’ordine a l’avventura –
mostrato come la prospettiva di una maggiore trasparenza come detto.
ed efficienza nell’allocazione della ricchezza creata si sia for- Al netto degli interventi di riconfigurazione infrastruttura-
temente accorciata a causa di contingenti complessità, ete- le – che determinano nette cesure nel sistema di regole
rogeneità di situazione, viscosità di processo e carenze di rispetto alle quali si riconosce la coerenza di un elemento
informazione (Oppio e Torrieri, 2018; Oppio et al., 2018; urbano nella sua unità di paesaggio, e che sfuggono per-
Oppio et al., 2019) che in certa misura ne hanno sovvertito tanto al registro della norma – una grammatica della casa e
il senso ottenendo risultati di segno contrario rispetto alla della città val la pena di essere delineata per rappresenta-
possibilità di risolvere in uno spirito di condivisione la dia- re in che senso l’unità testuale urbana (Curto et al., 2018),
lettica tra esigenze contingenti e forme resistenti. è messa a rischio da trasformazioni dei tessuti edilizi gene-
Come a dire che non è sufficiente nel calcolo economico, ralmente dovute alla incapacità da parte delle regole soli-
esplicitare, e isolare le categorie economiche strategiche dificate, di indurre comportamenti, di pretendere rispetto.
negoziandone le variabili distributive, dal momento che Questa sperimentazione si rivolge alle possibilità creative
queste ultime si nascondono nelle molte pieghe organiz- di un percorso valutativo, quindi alla sua capacità di pre-
zative e amministrative che condizionano profili di conve- stabilire l’ordine dell’avventura progettuale, di modo che
nienza e profili di responsabilità. quest’ultima risulti coerente con le regole originarie, che in
Queste e altre possibili considerazioni sostengono la ricer- quanto tali giustificano, quando non suggeriscono, la misu-
ca sulla relazione tra valutazione e progetto, nel segno del- ra stessa del loro superamento.
la formazione di approcci basati sulle regole del “palinse- Questa “uni-finalità” di valutazione e progetto, di regola
sto”, una forma in tensione tra valori convenzionali e pre- ed eccezione, è stata sperimentata con riferimento a una
ferenze singolari, tra decorso strutturale ed eventi corpu- delle norme di piano più rilevanti per l’indirizzo dei processi
scolari, tra normatività e spinta creativa. di riqualificazione dal basso, la regolamentazione dell’at-
 tività edilizia di un contesto urbano eterogeneo, caratte-
2.2 Indirizzi comportamentali. Conservazione e rizzato cioè dalla presenza di valori architettonico-urbani-
 stici consolidati ma non “autosufficienti”, e quindi sogget-
 trasformazione
 ti alle molteplici interpretazioni e rappresentazioni che la
Questo contributo propone considerazioni su alcuni fon- narrazione del piano è in grado di “sceneggiare” con la
damenti concettuali intorno a cui solitamente si articola il necessaria coerenza.
percorso progettuale rivolto alla riqualificazione di tessu- La regolamentazione dell’attività edilizia nei tessuti urbani

 68 rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019
La grammatica della casa e della città. Indirizzi teorici della generazione del progetto

consolidati è normata a partire dalla L. 05/08/1978 n. 457 con funzione la relazione tra la regola e il suo superamento, tra
l’introduzione delle principali Categorie di Intervento (CI), norma e gesto.
ridefinite dell’art. 3 del DPR 06/06/2001 n. 380. L’assetto del- Il linguaggio è il materiale costitutivo della comunicazione,
le CI, cui conseguono gli interventi edilizi ammessi e oggi che attiva funzioni opposte e complementari:
in buona parte sostenuti con cospicue detrazioni fiscali,
 – alla base, la necessità di una comunicazione efficace
costituisce l’insieme di vincoli e opportunità in cui la qua-
 (esplicita e inclusiva) ha codificato le grammatiche, le
lità delle Unità Architettoniche (UA) si rispecchia.
 regole per la condivisione del patrimonio di conoscen-
L’identificazione dell’UA quale unità minima portatrice ze rese possibili dalla rappresentazione linguistica;
degli esiti dell’osservazione, misurazione, descrizione,
 – al vertice, le possibilità di una comunicazione selettiva
caratterizzazione e valutazione (quantitativo-monetaria e
 (implicita ed esclusiva) hanno portato a sviluppare la
qualitativa) (Boscarino et al., 1994) del tessuto urbano pre-
 retorica, le cui forme e figure, proprio aumentando l’am-
so in considerazione, costituisce il principale momento di
 biguità dei messaggi, ottengono il risultato di selezio-
innesto della disciplina economico-estimativa nell’ampio nare i soggetti ammessi ai benefici esclusivi di questa
alveo delle scienze dell’architettura, della valutazione nel comunicazione; costoro posseggono il codice per mez-
progetto. zo del quale si destreggiano nell’intreccio dei significa-
L’assetto complessivo delle CI, e quindi il bilanciamento ti da cui distillano il senso intenzionale del discorso.
tra un’intenzionalità conservativa o trasformativa, costi- Grammatica e retorica (ancora “ordine e avventura”, quin-
tuisce il modo in cui lo strumento urbanistico di dettaglio di) operano entrambe nel linguaggio, ma lo utilizzano con
espone la dialettica tra “l’avventura e l’ordine” cioè il modo finalità e risultati potenzialmente divergenti.
in cui la spinta creativa (volta allo sviluppo economico-
immobiliare) si attaglia alla solida base dei valori – partico- Un aspetto che può chiarire l’interesse applicativo che rive-
lari (architettonici) e generali (urbani) – sottostanti, ancor- stono la natura linguistica del fenomeno architettonico e la
ché non unanimemente riconosciuti. natura grammaticale della valutazione della qualità nel pro-
 getto di architettura, si ritrova nello strutturalismo statuni-
 tense di Bloomfield secondo cui la grammatica è il modo in
3. METODO. IL LINGUAGGIO E LE cui si dispongono le forme dotate di significato (elementi
 GRAMMATICHE URBANE semantici o segni), libere o legate:
3.1 Il linguaggio e la “realtà per noi” – quelle libere danno luogo a costruzioni sintattiche – sin-
 tagmi, proposizioni, enunciati – e si basano sulla fun-
Le premesse che valgono per la città come fenomeno com- zione degli elementi a prescindere dalla loro forma;
plessivo, centrate sulla nozione di capitale sociale e di con- – quelle legate danno luogo a costruzioni morfologiche e
seguenza sulle relazioni fondo/flusso, individuo/gruppo, si basano sulla forma degli elementi e sulla attitudine di
interessi/valori, afferiscono alle stesse categorie generali essi a modificarsi (flessione).
che qui si sono individuate nelle strutture del linguaggio e
 Una grammatica del sistema casa/città è l’insieme delle
nelle sue grammatiche. regole che governano la combinazione di elementi carat-
 La realtà è un guazzabuglio di percezioni mescolate: il terizzanti gli oggetti architettonici così come gli aggregati
 linguaggio è un’organizzazione efficace di quell’enig- urbani: gli elementi semantici o i segni si possono consi-
 matica abbondanza del mondo”. derare liberi quando sono capaci di significare a prescindere
 Borges, 2007, p. 43 dal contesto, mentre sono vincolati quando prendono (dan-
Il linguaggio è innanzitutto la divisione della massa sono- no) significato dal (al) contesto modificandosi per adattar-
ra in unità significanti. Questa distinzione mette al lavoro si e unirsi agli altri elementi che lo costituiscono. La flessione
semantiche e delimita campi di significato entro cui esse (declinazione dei nomi, coniugazione dei verbi) è il modo
consolidandosi evolvono. La rilevanza del linguaggio per l’e- in cui gli elementi semantici si modificano per combinarsi
sistenza stessa dell’individuo è legata alla prospettiva del- in forme significanti via via più complesse, ampliando in
l’ordine sociale. tal modo le possibilità di significazione ed espressive degli
 enunciati.
Il linguaggio combina:
 La flessione è la caratteristica distintiva delle lingue più
– la Langue, la norma, la somma delle impronte comuni a evolute – “flessive”, appunto – rispetto a quelle “aggluti-
 tutti i parlanti ma indipendenti dalle loro specifiche nanti” e “isolanti”; allo stesso modo, la variabilità combi-
 determinazioni; natoria dei tipi e la flessibilità d’uso delle architetture sono
– la Parole, il gesto, la somma dei singoli atti del parlare le più rilevanti qualità dell’architettura evoluta, più capa-
 come atti volontari dell’individuo che conservano viva e ce, al limite, di affrontare la sfida dell’adattamento ai cam-
 rinnovano la Langue. biamenti del sistema sociale e dell’ambiente.
Nel nostro ambito di interesse, molteplici forme in tensio- È in questo il valore aggiunto della città storica, atteso che
ne declinano la dialettica Langue/Parole: città e architettu- il processo di industrializzazione e il modello di crescita
ra, conservazione e trasformazione, pubblico e privato; sta- della città contemporanea non rispecchia più, se non in
to e mercato valori e interessi. Ogni opposizione mette in rari casi, le regole e le possibilità della flessione.

rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019 69
La Tabella 1 mostra un’esemplificazione non esaustiva del- forme significanti volgono all’atto comunicativo in manie-
la corrispondenza tra elementi della grammatica linguisti- ra formalmente compiuta, ma a prescindere dal senso
ca e della grammatica della casa e della città: espresso dal contenuto dell’enunciato. Ne segue la for-
 mazione di un insieme di regole rispetto alle quali si rico-
 Tabella 1 - Corrispondenze tra elementi nosce una “frase ben formata”. Queste regole “governano
 della grammatica linguistica e della grammatica urbana. i sistemi fonologico, morfosintattico e lessicale, alla cui
 complessa interazione si deve il funzionamento della lin-
 Grammatica linguistica Grammatica della casa e gua” (Vineis, 1994, p. 371).
 della città Nell’interpretazione dei tessuti urbani storici e delle loro tra-
 Fonema: elemento fonico Materiale (legno, into- sformazioni, una grammatica urbana si può intendere come
 distintivo di significati naco, vetro …) quel complesso di regole con cui si organizza il reperto-
 rio di oggetti, proprietà e funzioni del tessuto urbano, la
 Morfema: unità minima signi- Elemento (orditura, cor-
 ficante; m. lessicale (radice: nice, vetrocamera …)
 cui gestione intervene sulle forme significanti con l’obiet-
 amic_); m. grammaticale (desi- tivo di renderlo “un testo ben formato”.
 nenza: _a) A tal fine può essere utile richiamare la distinzione tra gram-
 matiche costruttive, selettive e generative (Moro, 2006),
 Lemma (parola, unità lessicale, Componente (solaio,
 voce di dizionario o enciclo- aperura, infisso …) l’ultima delle quali verrà più in dettaglio presentata nel
 pedia) paragrafo successivo.
 Sintagma (costituente sintatti- Unità architettonica (edi- Una grammatica costruttiva fornisce le istruzioni per otte-
 co: “il gatto Isidoro”) ficio) nere una “frase ben formata” (cosa si deve fare). Con essa è
 coerente l’approccio alla città assunto dal piano urbanistico
 Proposizione (frase elementa- Blocco: isolato, aggrega- tradizionale basato sulla combinazione di vincoli confor-
 re) to di edifici legati da un mativi ed espropriativi. Questi vincoli funzionano come un
 nesso strutturale sistema di forme ridondanti – nel senso della teoria della
 Enunciato: segmento reale del Quartiere comunicazione – inteso a garantire il successo dell’inten-
 discorso conforme a una situa- zionalità del decisore, il quale blinda il processo di conser-
 zione comunicativa, e impli- vazione in modo da difenderlo da vuoti normativi o possi-
 cante la responsabilità dell’e- bilità di molteplici utilizzazioni del patrimonio architettoni-
 nunciatore co lasciato all’arbitrio di condotte non scritte. In termini lin-
 Testo: ragionamento, racconto Città guistici: l’emittente fascia il messaggio con un surplus chia-
 dotato di una autorità (religio- rificatore al fine di ridurre il rischio che vuoti di significato o
 sa, la Bibbia; scientifica, Manua- ambiguità possano indurre il ricevente a intenderne signifi-
 le di estimo); unità narra- cati differenti, come accade nel caso di grammatiche selet-
 tiva/descrittiva autonoma e
 tive (Rizzo, 1999). A una grammatica costruttiva si ispira, in
 autosufficiente
 generale, un approccio oggettuale al progetto.
La distinzione tra forme significanti libere e legate metafo- Una grammatica selettiva, invece, fornisce gli elementi da
rizza due importanti poli della narrazione urbana: combinare e una lista di combinazioni da scartare (cosa
 non si deve fare) quali princìpi o meta-regole generali la
– all’apice, le forme libere, i monumenti, che espongono cui interazione ricorsiva seleziona le frasi ben formate. È
 una funzione iconica, valgono da sé, determinano il con- tipica del piano urbanistico in contesti in formazione o
 testo al loro intorno, ostendono l’unità della comunità e debolmente strutturati, laddove si rendono espliciti i prin-
 la sua identità; cipi generali della formazione dello spazio urbano senza
– alla base, le forme legate, le unità costituenti i tessuti mai indicare forme definitive e modelli da riprodurre; rischia
 dell’edilizia abitativa, che espongono una funzione segni- di dare luogo a combinazioni inappropriate che divengo-
 ca, valgono in funzione del contesto da cui derivano la no utili esperienze per la comprensione del funzionamento
 loro ragion d’essere, segnalano la dimensione intima e generale del modo combinatorio, ma soprattutto stimola la
 quotidiana delle persone nelle relazioni di vicinato, rap- produzione di forme nuove non imponendone alcuna. È
 presentano gli effetti della continuità delle funzioni nel- tipica del piano basato solo su soli vincoli conformativi che
 la contiguità dei manufatti edilizi in cui i tipi architetto- indicano alcuni limiti ma non i contenuti del progetto, e
 nici (morfemi lessicali) si aggregano modificando i pro- soprattutto è aperta al sopraggiungere di modificazioni
 pri elementi di contatto (morfemi grammaticali) per dar contingenti quanto a esigenze e risorse. A una grammatica
 vita alle nuove forme significanti e talvolta a inaspettate selettiva si ispira un approccio prestazionale al progetto.
 forme espressive.
 3.3 Grammatica generativa e programmazione
3.2 Grammatica, piano e progetto urbana strategica. Un approccio assiologico
Una grammatica è, in generale, lo studio del modo in cui le Una grammatica generativa è un sistema iterativo di tra-

 70 rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019
La grammatica della casa e della città. Indirizzi teorici della generazione del progetto

sformazioni che produce un repertorio potenzialmente fino a individuare quella più adeguata a realizzare la con-
illimitato di forme espressive da una serie limitata di rego- tinuità della città storica;
le (cosa si può fare). È tipica della programmazione strate- – è strategico (Healey, 1997) perché ordina le regole pre-
gica in contesti strutturati ma in divenire e affetti da criticità cedentemente esposte in base a criteri gerarchizzati per
puntuali e diffuse, come nel caso della città storica “non importanza, e fornisce motivazioni e finalità della scel-
monumentale” in cui, cioè la qualità urbana prevale sulla ta (della espressione) più adeguata, atteso che la coe-
qualità architettonica, e vi è una relazione sostanzialmen- renza grammaticale (il mezzo) prescinde dal senso (il
te stabile tra popolazione residente e tessuto urbano. Fa fine) del testo, che invece rappresenta la complessa inte-
in generale riferimento a un approccio assiologico al pro- razione tra intenzione dell’emittente (informazione in
getto. entrata) e significato per il ricevente (informazione in
Nella grammatica generativa trasformazionale di N. Chom- uscita o assimilata).
sky, le due dimensioni fondamentali del linguaggio (la lin- Al fine di sottolineare la natura generativo-trasformazio-
gua e il parlato) sono riprese in quanto “competenza ed nale del modello può essere utile precisare che:
esecuzione”. La competenza è la conoscenza delle regole
 – la “competenza” si realizza e si rappresenta nella impo-
che consentono al parlante nativo di accoppiare interpre-
 nente base di dati che il modello coordina e trasforma in
tazioni fonetiche (segnali rappresentati foneticamente)
 attributi delle UA; specifiche funzioni di valore ne defi-
con interpretazioni semantiche; il parlante interiorizzan- niscono semantiche e metriche;
do progressivamente le “regole morfosintattiche imma-
nenti al proprio sistema linguistico è capace di produrre – l’“esecuzione” consiste nella produzione di strategie
un numero infinito di enunciati grammaticalmente corretti (espressioni) differenti, ciascuna corrispondente al modo
e di giudicare la grammaticalità degli enunciati prodotti di usare la competenza pur mantenendone vive e ope-
dagli interlocutori” (Vineis, 1994, p. 371); l’esecuzione è la ranti le regole, cioè il modo in cui alla variegata fattualità
capacità di usare la conoscenza di queste regole. del tessuto edilizio-urbano corrispondono le relative
 rappresentazioni in valore.
Il riferimento della "programmazione strategica generati-
va" non è l’oggetto in sé, ma la conoscenza implicita che lo Le espressioni prodotte applicando le “regole di riscrittu-
ha prodotto (competenza del parlante), non la materia ma ra” possono avere una valenza più descrittiva o più con-
la sua forma, non l’esito ma le sue condizioni, non gli effet- notativa, possono cioè impiegare il materiale linguistico in
ti ma le loro cause, non le azioni ma le loro motivazioni; la maniera più o meno libera in ragione della minore o mag-
programmazione (esecuzione della competenza) genera giore coerenza testuale interna delle UA e quindi della
strategie internamente ed esternamente coerenti. maggiore o minore necessità di imprimere ad esse nuovi
 lineamenti strutturali, nuove funzioni, nuovi assetti distri-
Un “testo urbano” è formato da una molteplicità di conte- butivi etc.
sti caratterizzati da un certo assetto morfologico che li ren-
de riconoscibili (come frasi grammaticali, cioè “ben for- La “riscrittura” della strategia d’intervento, in quanto espres-
mate”) o che consente di riconoscerne incoerenze (non sione, consiste nel farla passare dal registro descrittivo, il
grammaticalità); queste unità testuali, a loro volta, sono registro della conservazione, a quelli via via più connotativi,
composte da sintagmi, oggetti conclusi come ad esempio intesi a realizzare forme espressive più densamente comu-
le Unità Architettoniche, i quali possono essere semplici nicative, i registri della trasformazione.
o molto complessi quanto ai loro attributi e alle relazioni che Di conseguenza, la capacità di ottimizzare la strategia dipen-
essi hanno con altri oggetti o fatti o funzioni, e che quindi de dalla possibilità di modificarla manovrando le regole di
possono assumere un diverso peso nell’economia della riscrittura, rilasciando cioè i vincoli che trattengono una
relazione tra strutture profonde (l’identità urbana) e di UA entro una CI conservativa, di modo che essi si sposti
superficie (strategie di intervento). verso quella successiva, più trasformativa. Pertanto, cia-
 scuna delle espressioni generate è:
Alla luce di questa impostazione “generativa-trasforma-
zionale” questo approccio finalizza il processo conoscitivo – internamente coerente poiché le stesse regole vengono
e valutativo – che consente cioè di formare classi coerenti applicate a tutte le UA;
di tipi edilizi e di attribuire alle singole UA la più adeguata – esternamente coerente perché elaborata in base alle
Categoria di Intervento – alla programmazione strategica. stesse regole di riscrittura, il rilascio dei vincoli.
Questo modello: Il materiale linguistico, quindi, si addensa attorno ai sin-
– è generativo in quanto definisce e dichiara le regole per tagmi, le UA, unità minime portatrici di informazione e
 l’assegnazione delle Categorie di Intervento alle singo- valore e destinatarie unitarie delle previsioni del pro-
 le UA (Trovato e Giuffrida, 2014a; 2014b) e le condizioni gramma, le CI.
 assunte per generare una molteplicità di strategie (ese- Il processo di tipizzazione definisce l'identità sintagmatica
 cuzioni) coerenti con la forma consolidata (competen- delle UA. Ciascuna di esse s’identifica in quanto insieme
 za); consustanziale di “oggetto e proprietà” (D'Agostini, 2013)
– è trasformazionale perché ricombina in maniera iterati- secondo le quali appartiene a una specie, il tipo.
 va queste regole riscrivendo le espressioni (strategie) Un processo di ottimizzazione della strategia, come det-

rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019 71
to, è iterativo e consiste nella produzione di molteplici ver- Ciascuna è assegnata a una Categoria di Intervento ℎ 
sioni (espressioni) che coinvolgono diversamente il mate- – dove =(1,2,…,5) è il numero dei gruppi di CI (1. Manu-
riale linguistico; assegnare CI diverse significa immagina- tenzione Ordinaria, 2. Manutenzione Straordinaria, 3.
re per ciascuna UA una diversa funzione: una CI conser- Ristrutturazione, 4. Demolizione e Ricostruzione con o
vativa (“Restauro”) impone che quella UA abbia e debba senza incremento volumetrico, 5. Restauro), mentre ℎ =
continuare a svolgere una funzione prevalentemente “ico- (1,…,3) è il livello di stato di conservazione della UA (in cor-
nica” (legata al proprio assetto originario), e non generi- rispondenza del quale si prevede un intervento lieve, medio
camente “segnica” (legata a usi modificativi dell’assetto o consistente) – in base a un insieme di vincoli rappre-
strutturale che pur non intaccano la relazione tra caratte- sentativi di un sovraordinato sistema di valori , e aventi
ristiche e valore). una duplice natura e funzione, di qualificazione ⃗ , g =
 (1,2,…, ), e di accesso ̅:
 – ⃗ è un vettore che contiene i requisiti che una UA deve
3.4 Il modello
 avere per accedere alla specifica : ad es., per la 
Il modello ha come fine generale la formazione della miglio- Restauro: tipologia, datazione, qualità architettonica,
re Strategia di Intervento (SI) sul tessuto edilizio, cioè il valore testimoniale; per ciascuno di questi requisiti è
migliore assetto delle CI secondo: definita una soglia al di sotto della quale la non appar-
 tiene alla , rispettivamente: “palazzo”, “anteriore al
– un approccio discreto, cioè generando una serie di alter-
 1950”, “media”, “medio”; l’ potrebbe non soddisfare
 native tra cui scegliere la migliore;
 tutti i requisiti;
– un approccio continuo, cioè ottenendo la migliore stra-
 – ̅ è il numero minimo di requisiti che devono essere
 tegia per progressivo avvicinamento all'assetto otti-
 soddisfatti perché la acceda alla .
 male.
 La generica accede a una specifica se la seguente
Il modello è costituito da un nucleo centrale che consen-
 condizione è vera:
te di assegnare a ciascuna UA una CI combinando inten-
zionalità del decisore e identità dell’UA. A questo sono ↔∃ 1,…, ( ≤ , ≤1) | i ≥ ̅i ∀ =1,…, (1)
associati quattro moduli coalescenti: dove ̅i rappresenta la soglia del criterio esimo, è il nume-
– il primo presiede all’attribuzione di ciascuna UA a un ro di criteri per mezzo dei quali ̅i ≥ i è verificata, è la
 Tipo Edilizio (TE); soglia minima e è l'ordinamento delle .
– il secondo consente di calcolare i costi associati a cia- È possibile che l’ abbia i requisiti per appartenere a più
 scuna CI per ciascuna UA; : in questo caso prevale la più alta nella lista dell'ordi-
 namento , in cima al quale si collocano le conservative
– il terzo consente di determinare il valore di mercato del- o trasformative a seconda dell’approccio generale deli-
 le UA, rispetto a caratteristiche estrinseche, intrinseche, neato dal decisore.
 tecnologiche e architettonico-ambientali (Giuffrida et
 al., 2017), nella situazione senza e con intervento, per Di conseguenza, una strategia è definita dalla combina-
 calcolare il differenziale di valore patrimoniale conse- zione del sistema di vincoli che, progressivamente rila-
 guente l’applicazione della specifica CI; sciati, ammettono le alle diverse .
– il quarto consente di valutare le diverse strategie pro- Componendo variamente l’assortimento dei vincoli è pos-
 dotte, applicando un modello semplificato di analisi mul- sibile dare luogo a una molteplicità di strategie ciascuna
 tidimensionale riconducibile alla Multi-Attribute Value caratterizzata da un diverso profilo, definito nei termini
 Theory (MAVT), al fine di indicare le condizioni per cui del grado di rispondenza a quattro matrici assiologiche:
 paesaggistica, identitaria, funzionale ed economica.
 preferire quelle più conservative o trasformative, sce-
 gliere quella che meglio risponde al programma del deci-
 sore, o determinarla per progressivo aggiustamento del 4. DISCUSSIONE. USO E SENSO DEL MODELLO
 grado di protezione dai diversi punti di vista (Giuffrida
 et al., 2013; Trovato e Giuffrida, 2014a; 2014b; Giuffrida e L’unificazione delle regole per l’assegnazione delle CI (a
 Gagliano, 2014). prescindere dalle finalità programma) legittima il piano in
 termini di trasparenza (Elgert, 2018) ed equità accreditan-
Il modello consente di formare una molteplicità di Strate-
 dolo alla gestione di processi perequativi e compensativi cui
gie di Intervento, graduate dalla più restrittiva (quella che
 coopera soprattutto la sezione del modello che rappre-
ammette le sole “Manutenzione” e “Restauro”) alla più
 senta l’impatto economico delle CI applicate alle UA.
“espansiva” che ammette un elevato numero di alle qua-
li sono applicate trasformative, “Ristrutturazione”, “Demo- Il confronto delle strategie formate rilasciando progressi-
lizione con ricostruzione”, “Integrazione volumetrica”. vamente i vincoli, fornisce informazioni circa il complessi-
 vo assetto di ciascuna alternativa:
Ogni costituisce un insieme cui ciascuna appartiene
in ragione degli attributi a essa assegnati in base alle carat- – in termini quantitativi:
teristiche contenute nel database attraverso specifiche fun- • fisici, ad es. quanto alla cubatura aggiunta nel caso di
zioni logiche (if …; then …). progressiva estensione delle CI modificative,

 72 rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019
La grammatica della casa e della città. Indirizzi teorici della generazione del progetto

 • monetari, ad es. quanto alla convenienza economica lo statuto del campo semantico in vista della sua “identifi-
 complessiva misurata, tra l’altro, dal rapporto tra dif- cazione”, cioè della valorizzazione della sua identità.
 ferenziale di valore immobiliare e costo di interven- Le funzioni della valutazione e del progetto si rappresen-
 to; tano entrambe e si coordinano nel modello: a monte l’e-
– e qualitativi, ad es. quanto al differenziale di valore sercizio della discrezionalità tipica del gesto progettuale
 cumulato dal punto di vista delle caratteristiche tecno- che in questo caso consiste nella formazione delle regole
 logiche e morfologiche. di rilascio dei vincoli; a valle l’insieme delle funzioni di valo-
È inoltre utile sottolineare come i due ambiti dell’analisi e re. In questa coordinazione il giudizio di valore si rende, e
della valutazione, a partire dalla caratterizzazione stan- in senso proprio, generalmente valido. Le illimitate possi-
dardizzata delle UA, rientrano nella cornice linguistica pri- bilità di retroazione dei risultati sulle regole rendono la
ma esposta occupandone: procedura perfettamente circolare, coerentemente con il
– l’area della “semiotica economico-estimativa” (Rizzo, concetto di “verità rivedibile” (D’Agostini, 2011).
 1999, cap. 15) in cui l’UA è sintesi di “oggetto-caratte-
 re/valore”, così come in linguistica il segno è sintesi di 5. CONCLUSIONI. FLASH-BACK: IL PROGETTO
 “referente-significante/significato); qui: COME MOMENTO DI VALUTAZIONE. SEGNI,
 • nella fase di analisi le UA assumono la funzione di SIMBOLI, ICONE. LE NUOVE GERARCHIE DEL
 “referenti”, occorrenze descritte prevalentemente TESSUTO URBANO
 quanto alla loro componente geometrica e materica,
 che utilizzano le funzioni del “giudizio di fatto”; L’approccio assiologico fornisce il punto di vista e il punto
 di fuga dell’intero percorso di analisi, valutazione e pro-
 • nella fase di valutazione le UA acquisiscono lo statu-
 grammazione dell’attività edilizia dei tessuti edilizi-urba-
 to di “significanti” in quanto sono definite le condi-
 ni storci ribaltando il tradizionale approccio unidireziona-
 zioni e i termini di confronto tra esse rispetto ai qua-
 le – dai dati al progetto – e abilitando la formazione di una
 li è possibile assegnare loro un significato, utilizzan-
 molteplicità di strategie. Mette al lavoro tutte le funzioni
 do quindi le funzioni del “giudizio di valore”;
 euristiche che collegano conoscenza e trasformazione coe-
 • nella fase di programmazione le UA riconquistano lo rentemente con la dialettica tra “competenza” ed “esecu-
 statuto del segno, valendo quindi per la funzione che zione” che caratterizza le grammatiche generativo-tra-
 svolgono nella riorganizzazione del testo urbano sformazionali. Questa dialettica si dispiega nella coordi-
 quanto al posto che occupano nel range delle CI, uti- nazione dei tre strati del giudizio: di fatto (la competenza
 lizzando le funzioni del “giudizio di merito”; che si rappresenta nella conoscenza), di valore (la coordi-
– l’area della grammatica generativo-trasformazionale con: nazione critica delle occorrenze fattuali attraverso le fun-
 • la partecipazione all’unità della “competenza del par- zioni del valore) e di merito (l’esecuzione che genera le
 lante”, consolidata nella formazione della banca-dati, strategie).
 generalizzata attraverso la standardizzazione del les- La combinazione circolare delle tre aree del giudizio ha
 sico con cui le caratteristiche delle UA sono descrit- consentito di sperimentare il legame tra valutazione e pro-
 te; getto sia nel senso più tradizionale, “la valutazione come
 • l’“esecuzione” di questa competenza, nella forma- strumento del progetto”, sia in quello più attuale, “il pro-
 zione di una molteplicità di strategie graduate nel ran- getto come strumento di valutazione”, in un’attività ricor-
 ge conservazione-trasformazione. siva che descrive la capacità di valere di un sistema ade-
Lo strato semiotico e quello generativo-trasformazionale guatamente descritto, caratterizzato e identificato.
(riconducibili rispettivamente all’“ordine” e all’“avventura”) Questa retroazione del progetto sulla valutazione è stata
si coordinano utilizzando i tre suddetti modi del giudizio, sperimentata misurando, una volta generate un numero
che sono: rilevante di strategie, la “resistenza” o “accondiscenden-
– indipendenti nella fase di programmazione, nel senso za” di ciascuna UA a passare da una ad un’altra.
 che l’assegnazione della CI non tiene conto di costi e In questo senso, assumere il progetto quale strumento di
 prezzi; valutazione significa esplorare attraverso l’elaborazione
– interdipendenti nella fase di scelta della strategia che ideativa le possibilità che un oggetto ha di generare valori
 massimizza la funzione multi-obiettivo, in quanto tra nuovi, in una parola, la sua “ulteriorità” (De Monticelli,
 questi obiettivi quello della convenienza economica si 2009).
 confronta per importanza con quelli morfologici, In questo senso se il rilascio dei vincoli consente di asso-
 ambientali e funzionali. ciare una UA a una CI, la generazione di strategie consen-
Infatti, mentre l’attribuzione delle CI abilita il legame ver- te di associare ciascuna a una diversa nozione semioti-
ticale tra significanti e significati (caratteristiche e valori) ca, di segno, di simbolo o di icona, in un crescendo di impor-
cioè la relazione semantica interna al segno (l’UA), la scel- tanza strategica nell’economia del paesaggio urbano.
ta della strategia abilita il legame orizzontale tra i segni, Il segno è caratterizzato dal fatto che la relazione tra signi-
cioè la relazione sintattica che restituisce al tessuto urbano ficante e significato è convenzionale e pertanto etero-refe-

rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019 73
renziale, traendo significato dal contesto in ragione della sua Questa classificazione mette in relazione caratteristiche del-
valenza morfologica e adattiva. All’opposto, un’icona è quel le e ed è pertanto il punto di arrivo del percorso valu-
particolare segno il cui significato è espresso dal referen- tativo fin qui compiuto; si legittima, pertanto come momen-
te stesso, risultando pertanto autoreferenziale e agendo to topico per l’articolazione di approcci compensativi e pere-
sul contesto: un’icona sta per sé stessa, mentre un segno sta quativi, in quanto: le UA-icona saranno il bersaglio di progetti
per qualcos’altro. Un simbolo (Soletti, 1994) è un particolare di interesse pubblico, attirando una quota significativa del
segno che sta per qualcosa che lo trascende, che solo in margine complessivo (ricavi-costi) con provvedimenti di
questo senso quindi si può ritenere “altro”; in quanto tale finanziamento in conto capitale e meccanismi di partena-
esso si può considerare un’entità intermedia tra il segno e riato a prevalente componente pubblica; le UA-simbolo
l’icona, non essendo totalmente autoreferenziale o etero- saranno il bersaglio forme di trasferimento di diritti reali per
referenziale. cui il margine tra ricavi e costi derivante dall’applicazione di
Esplorando le qualità del campione attraverso la genera- categorie di intervento più vantaggiose è inteso a finanzia-
zione di strategie si possono classificare le UA in segni, re l’applicazione di quelle meno vantaggiose; le UA-segno
simboli e icone, secondo la loro attitudine a conservare, saranno invece quelle sulle quali si potranno realizzare for-
nonostante il progressivo rilascio dei vincoli, la CI origina- me di progettazione sperimentale fortemente trasformative
ria, conservativa, oppure a passare a quelle successive più a capaci di generare quei surplus di valore reddituale e capi-
o meno trasformative. tale da estrarre a fini redistributivi.

 * Salvatore Giuffrida, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Catania
 e-mail: sgiuffri@yahoo.com

Bibliografia FATTINNANZI E., Valutazione della correlazione tra i costi di
 costruzione e di manutenzione, Centro Studi Abitare nel-
BERARDI U., Sustainability assessment of urban communi- l’ambito del Progetto Finalizzato Edilizia. Consiglio Nazio-
ties through rating systems, Environment, Development nale delle Ricerche, 1992.
and Sustainability, Vol. 15, n. 5, 2013, pp. 1573-1591.
 FREGONARA E., CORRADO C., PASQUARELLA O., LCC Analysis per
BORGES J. L., La misura della mia speranza, Adelphi, Milano, valutare la sostenibilità economica di scenari tecnologici
2007. alla scala del district, Valori e valutazioni, Vol. 21, 2018, pp.
BOSCARINO S., FEDERICO A., GIUFFRIDA S., PRESCIA R., RIZZO F., 59-74.
Petralia Soprana. Ipotesi di restauro urbano e studi di ana- GIANNELLI A., GIUFFRIDA S., TROVATO M.R., Il Parco Madrid Rio.
lisi multicriteriale, Medina, Palermo, 1994. Valori simbolici e valutazione contingente, Valori e valuta-
CARTER A., ROBERTS P., Strategy and Partnership in Urban Rege- zioni, Vol. 21, 2018, pp. 75-86.
neration, Urban Regeneration. 2nd ed [ed.] Roberts, P.; GIUFFRIDA S., FERLUGA G., GAGLIANO F., Social Housing nei
Sykes, H.; Grager, R. Sage, London, 2017, pp. 44-69. quartieri portuali storici di Siracusa, Valori e Valutazioni,
CURTO R., BARRECA A., ROLANDO D., Restauro, riuso e riquali- Vol. 11, 2013, pp. 121-154. ISSN: 2036-2404
ficazione energetica per la valorizzazione del patrimonio del GIUFFRIDA S., GAGLIANO F., Sketching Smart and Fair Cities.
XX secolo: una sperimentazione didattica sul sito di Ivrea WebGIS and Spread Sheets in a Code, In: Murgante B. et al.,
iscritto nella World Heritage List UNESCO, Valori e valuta- (eds.) Computational Science and its Applications - ICCSA
zioni, Vol. 21, 2018, pp. 41-58. 2014, Vol. 8581, pp. 284-289, Chaim (ZG): Springer Interna-
CURTO R., FREGONARA E., Monitoring and Analysis of the Real tional Publishing Switzerland. ISBN: 9783319091495, Gui-
Estate Market in a Social Perspective: Results from the Turin’s maraes, Portugal, Jun. 30-Jul. 3 (2014)
(Italy) Experience, Sustainability, Vol. 11, 2019, pag. 3150. GIUFFRIDA S., VENTURA V., TROVATO M. R., NAPOLI G., Assiologia
doi: 10.3390/su11113150 della citta storica e saggio di capitalizzazione Il caso del
D’AGOSTINI F., Introduzione alla verità, Bollati Boringhieri, Centro storico di Ragusa Superiore, Valori e valutazioni,
2011. Vol. 18, 2017, pp. 41-56.
D’AGOSTINI F., Realismo?, Bollati Boringhieri, 2013. GOULD K. A., LEWIS T. L., The environmental injustice of green
DE MONTICELLI R., La novità di ognuno. Persona e libertà, gentrification, In The World in Brooklyn: Gentrification,
Milano Garzanti, 2009. Immigration, and Ethnic Politics in a Global City. De Sena J.
ELGERT L., Rating the sustainable city: ‘Measurementality’, and Shortell T. [eds.] Lexington Books: Plymouth, 2012, pp.
transparency, and unexpected outcomes at the knowledge- 113-146.
policy interface, Environmental Science & Policy, Vol. 79, GWANG H. K., SUNG H. A., KYUNG I. K., Comparison of con-
2018, pp. 16-24. struction cost estimating models based on regression analy-

 74 rivista valori e valutazioni n. 23 - 2019
Puoi anche leggere