LA GEOGRAFIA DI FLIXBUS IN ITALIA - ANTONELLO ROMANO, CATERINA MILLI, CRISTINA CAPINERI - AIIG
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Antonello Romano, Caterina Milli, Cristina Capineri La geografia di Flixbus in Italia La geografia di Flixbus in Italia La sperimentazione indaga la geografia della rete dei collegamenti di Flixbus in Italia attraverso l’integrazione di metodologie GIS con l’analisi delle reti. Il recente sviluppo delle piattaforme digitali è un fenomeno che rivela nuove pratiche socio- economiche e nuove articolazioni territoriali. L’analisi evidenzia la pervasività territoriale del modello della “piattaforma magra”, adottata da Flixbus, e la presenza di sistemi di relazione basati sull’intermediazione della piattaforma stessa. The geography of Flixbus in Italy The experiment investigates the geography of the Flixbus network in Italy through the integration of Geographic Information System (GIS) and Social Network Analysis (SNA). The development of digital platforms which act as intermediaries in service distribution of different kinds offers new ways to explore social, economic and spatial practices. Results shows the territorial pervasiveness of the “lean” platform model adopted by the company and the emergence of specific spatial systems mediated by the services offered by the platform itself. 1. Una piattaforma “magra” una piattaforma di mobilità internaziona- per i bus low-cost le che si basa su un modello ibrido tra il low-cost e la sinergia generata dall’adesio- L’autobus è sempre stato considerato un ne delle numerose compagnie di autotra- mezzo di trasporto per tutti (omni+bus) ed sporto che confluiscono sulla piattaforma anche Flixbus si presenta come un servizio . terfaccia utente di facile utilizzo. La socie- Il modello applicato, definito “magro” (Sn- tà, una start up fondata nel 2013 da tre gio- ricek, p. 66), ricorda quello di altre com- vani imprenditori di Monaco di Baviera, si pagnie internazionali: Uber ad esempio, pone come mission non solo la convenien- è diventata la maggiore compagnia di taxi za, basata sul modello del trasporto low-cost, al mondo senza però possedere l’oggetto ma la soddisfazione del passeggero e la fles- principe del proprio business (i taxi). Allo sibilità nella pianificazione del viaggio. La stesso modo il modello organizzativo adot- società inoltre adotta anche una prospetti- tato da FlixBus è di tipo holding: FlixBus Ita- va sostenibile in quanto, con l’acquisto del lia S.r.l. non possiede i mezzi ma raggruppa biglietto, si contribuisce a varie attività ri- imprese (circa 55 secondo Flixbus.it) trami- volte alla riduzione di CO2, al commercio te la stipula di un contratto di collaborazio- solidale e così via. Flixbus esordisce con po- ne stabilendo le aree di competenza, il mar- che linee nel sud della Germania; dal 2015 keting, la politica dei prezzi e così via (Au- inizia poi l’espansione internazionale con torità Regolamentazione Trasporti, 2017). la creazione di reti sia domestiche in Italia, La geografia della rete, scopo principale di Francia, Austria, Paesi Bassi e Croazia, sia questa analisi, vuole illustrare come, anco- internazionali verso Scandinavia, Spagna, ra una volta, il trasporto in autobus ricopra Inghilterra ed Europa centrale ed orienta- non solo un ruolo sociale offrendo traspor- le. In pochi anni raggiunge 300.000 collega- ti a basso costo, dove la dimensione tempo menti al giorno, 100 milioni di passeggeri, di viaggio passa in secondo piano, ma an- oltre 2.000 destinazioni in 28 paesi . Tale successo si fonda su alcuni le mete raggiunte da Flixbus non sono solo fattori quali la liberalizzazione del trasporto le grandi città (Roma, Napoli, Milano, Fi- passeggeri su gomma, le tecnologie digita- renze, Venezia ecc.) o gli hub aeroportua- li (prenotazioni via app), una domanda di li principali (Milano Malpensa, Roma Fiu- mobilità crescente e servizi customer-oriented. micino e Ciampino, Venezia, Treviso, Trie- Una realtà economica complessa che fun- ste, Napoli, Bergamo) ma anche molte cit- ziona, in breve, da collettore di servizi di tà medio-piccole (e piccolissime) situate ai mobilità passeggeri su gomma alle diver- margini delle reti infrastrutturali, scollega- se scale servendosi dell’emergente model- te dal trasporto veloce come l’alta velocità lo delle piattaforme magre. Queste piat- ferroviaria e talvolta penalizzate dalla chiu- taforme, basate sul modello “crescita pri- sura delle linee ferroviarie minori (i cosid- ma dei profitti” (es. Airbnb, Uber), opera- detti “rami secchi”) (Beria et al., 2017, p. no con un modello iper-delocalizzato: la- 8). Tali realtà costituiscono comunque dei voratori, capitale fisso, costi di manuten- bacini di domanda di mobilità che necessi- 8 zione, formazione. Infatti FlixBus opera su tano di essere collegati ma che, a causa del-
la loro ridotta dimensione, non sempre so- no raggiunti dai grandi operatori. 2. La rete dei collegamenti Flixbus in Italia Del complesso e controverso dibattito sul- le piattaforme, ci soffermiamo in questa se- de sulla pervasività territoriale che Flixbus ha generato, pur consapevoli dei limiti che tale analisi ha in funzione della flessibilità che i servizi possono avere sia nel tempo che nello spazio. Al fine di analizzare la re- te dei collegamenti della piattaforma tra le città italiane, abbiamo collezionato dal sito Flixbus.it tutti i nodi (oltre 300) e le tratte servite limitando la ricerca ai soli collega- menti nazionali (al novembre 2018). L’ana- lisi è stata articolata nei seguenti passi: (1) attraverso il programma di Social Network Analysis Gephi è stata ricostruita la rete dei collegamenti; (2) ciascun nodo è stato poi georeferenziato; (3) i nodi sono stati rap- presentati in relazione alla propria impor- zione indica l’appartenenza dei nodi a com- Fig. 1. tanza nella rete con indicatori di centrali- munities diverse che verranno spiegate suc- La rete dei tà; infine (4) sono state individuate delle cessivamente. collegamenti differenti communities. Flixbus in Italia In particolare, è possibile osservare che tra (novembre 2018) i nodi principali (Fig. 2) non emergono sol- Fonte: ns. Applicando indicatori propri dell’analisi tanto le grandi città (Roma, Milano, Bolo- elaborazione su dati delle reti, sempre più utilizzati in svaria- gna, Napoli, Firenze, ecc.) ma anche no- . te discipline, è stato possibile individuare di corrispondenti a realtà urbane che po- l’importanza (centralità) dei nodi all’inter- tremmo definire periferiche rispetto ad al- no della rete. Questa dimensione è interes- tri collegamenti veloci (ad es. Pescara, Pe- sante in quanto esprime la struttura della rugia, Ancona, Siena). Inoltre la sinergia relazione: un nodo cruciale è tale perché della rete, da un punto di vista spaziale, si è connesso ad altri nodi, a loro volta con- manifesta nella creazione di collegamen- nessi ai nodi centrali (Fig. 1). ti sia di tipo gerarchico (verso e da gli hub Nel dettaglio la figura 1 rappresenta tut- principali) sia di tipo complementare tra ti i nodi della rete Flixbus con areogram- nodi periferici. Ad esempio, Siena è colle- mi proporzionati al valore della eigenvector gata a Pescara, Perugia, Caserta tanto per centrality (min 0; max 1). La diversa colora- citare alcune tratte. è interessante osserva- Fig. 2. I primi 30 nodi-hub ordinati secondo il valore di centralità (eigenvector centrality) Fonte: ns. elaborazione su dati 9
Contributi pata utilizzando indicatori propri dell’ana- lisi delle reti che poi sono stati spazializza- ti, aggiungendo quindi quella dimensio- ne geografica che in altre discipline viene meno utilizzata in tal senso. In questa se- de, non abbiamo voluto affrontare le pro- blematiche che animano il dibattito intor- no all’utilizzo delle piattaforme, tra poten- zialità e impatti, che restano da esplora- re ulteriormente da un punto vista sociale ed economico. In quest’ottica si potrebbe riflettere sulla potenzialità delle informa- zioni in possesso della piattaforma in rela- zione alla domanda (ad esempio la vendi- ta dei biglietti). Tali informazioni costitu- iscono una fonte di conoscenza per l’in- dividuazione degli orientamenti della do- manda quasi in tempo reale; non bisogna infatti dimenticare che nella maggior par- te dei casi i dati restano appannaggio del- le piattaforme che non facilmente rilascia- no tali informazioni. Quest’ultime potreb- bero essere messe a valore politico e sociale e non solo commerciale avviando una col- laborazione con le istituzioni pubbliche di Fig. 3. La geografia re inoltre come i collegamenti non si svi- competenza. delle rete dei luppino nella penisola soltanto nella tradi- collegamenti Flixbus zionale direzione nord-sud e viceversa ma in Italia. Fonte: ns. anche nella direzione trasversale est-ovest elaborazione su dati . che è stata da sempre penalizzata per quan- Bibliografia to riguarda i servizi di trasporto. L’ultima fase dell’analisi ha permesso di in- BERIA P., NISTRI D., LAURINO A., Report dividuare delle communities, ovvero dei clu- 1/17 “Rapporto sul mercato delle Autolinee a ster composti da un numero differente di lunga percorrenza in Italia, anno 2016”, Mila- nodi e determinati in base alla densità delle no, TRASPOL, 2017. connessioni tra di essi (Blondel et al., 2008, BLONDEL V.D., GUILLAUME J.L., LAMBIOT- pp.4-7). Sono state individuate 11 communi- TE R., LEFEBVRE E., “Fast Unfolding of Com- ties che raccolgono da un minimo di 25 ad munities in Large Networks”. Journal of Stati- un massimo di 61 nodi e che possono es- stical Mechanics: Theory and Experiment, 2008, sere considerate una proxy per individuare pp. 4-7. sistemi di relazione, ad esempio costiero- SRNICEK, N., Capitalismo digitale: Google, Fa- adriatico, appenninico-interno, dolomiti- cebook, Amazon e la nuova economia del web, Ro- co-bellunese e così via (Fig. 3). ma, Luiss University Press, 2017. Un’analisi più dettagliata delle communi- ties permetterebbe di analizzare le carat- teristiche specifiche dei bacini di mobilità (presenza di aeroporti, centri universita- Sitografia ri, località turistiche, ecc.) e la portata del- le relazioni. 3. Conclusioni Per concludere, l’esperimento ha inteso mostrare, in primo luogo, gli aspetti spa- ziali della rete Flixbus mettendo in eviden- Università di Siena, za la pervasività territoriale e la presenza di Ladest (Laboratorio di Studi economici specifici sistemi di relazione basati sull’in- e territoriali), Dipartimento di Scienze Sociali, termediazione della piattaforma. Dal punto Politiche e Cognitive; 10 di vista metodologico l’analisi è stata svilup- Sezione Toscana
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