LA FESTA DEI NONNI - Associazione PROPSY ONLUS

Pagina creata da Christian Vecchi
 
CONTINUA A LEGGERE
LA FESTA DEI NONNI - Associazione PROPSY ONLUS
LA FESTA DEI NONNI
                      A cura della Dott.ssa Martina Zulian - laureata in Psicologia Clinica
                               Master in Psicologia e Criminologia investigativa

   “I nonni sono coloro che vengono da lontano e vanno per primi, ad indagare oltre la vita; sono i
       vecchi da rispettare per essere rispettati da vecchi; sono il passato che vive nel presente ed i
                                                        bambini sono il presente che vedrà il futuro”.

In Italia la Festa dei nonni è stata istituita con la legge n. 159 del 31 luglio 2005 “per celebrare
l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale”, e si
festeggia il 2 ottobre perché in questo giorno la Chiesa Cattolica celebra gli “angeli custodi”. Negli
altri paesi la data cambia a seconda delle tradizioni: in America, ad esempio, si festeggia il giorno
dopo il Labor Day, la festa che consacra la fine dell’estate e il ritorno al lavoro nel primo lunedì di
settembre; nel Regno Unito nella prima domenica di ottobre; in Canada il 25 ottobre e in Francia,
invece, nonne e nonni vengono festeggiati separatamente.
La Festa dei nonni è nata negli Stati Uniti nel 1978, grazie al Presidente Jimmy Carter che accettò la
proposta di Marian McQuade, una mamma casalinga della Virginia Occidentale con 15 figli e 40
nipoti, che propose di istituire una giornata nazionale dedicata ai nonni. Da allora in America il
‘National Grandparents Day’ viene celebrato ogni anno nella prima domenica di settembre,
tradizione che via via è stata fatta propria dai vari Paesi del mondo concordi nel valorizzare
degnamente l'amore incondizionato dei nonni.

I nonni sono da sempre una presenza cardine ed una risorsa fondamentale per i nipoti e per le
loro famiglie. Al giorno d'oggi, i nonni accudiscono e si prendono cura dei nipoti quando i genitori
sono assenti, e in molti casi danno anche un aiuto economico alla famiglia. La loro presenza è senza
dubbio una figura di conforto, non solo nell'accudimento e nella cura dei nipotini, ma anche perché
la loro presenza rappresenta una risorsa da un punto vista pratico ed emotivo.
A differenza della genitorialità, il diventare nonni non è una scelta: per i genitori anziani la nascita
di un nipote richiede un salto generazionale per far posto alla nuova generazione, e per legittimare
la generazione di mezzo nel suo nuovo ruolo. Tale transizione è un processo non esente da difficoltà
e rischi. Ai nonni, infatti, è chiesto di spostarsi indietro di una generazione, e cioè di riconoscere i
propri figli quali adulti capaci di essere genitori e a legittimarli in questo nuovo ruolo. La vicinanza
emotiva e la necessità di un supporto organizzativo non si traducono in interferenze nella misura in
cui è rispettata e salvaguardata la responsabilità genitoriale della generazione di mezzo.
Il compito dei nonni è quello di dare coraggio e fiducia ai figli ormai adulti riconoscendo che loro e
solo loro possono e devono assumere ed esercitare tale responsabilità nei confronti dei figli. Ciò è
LA FESTA DEI NONNI - Associazione PROPSY ONLUS
possibile se il legame tra le due generazioni adulte è improntato all’intimità a distanza, indicando
con questa espressione un legame affettuoso e solidale di reciproco sostegno, supporto e
promozione, che eviti sia il rischio di delega/invadenza sia quello della frattura.
La relazione che lega nonni e nipoti è unica e irripetibile, laddove i più Anziani trasferiscono ai
più piccoli una protezione ed un affetto genuino e altruista indispensabile per crescere in modo sano
da ogni punto di vista. D’altro canto, i bambini riescono a donare con estrema facilità allegria ai
nonni, riempiendo la loro vita di piccoli impegni quotidiani e amore. Questo legame è fatto di
complicità, generosità e comprensione, perfino maggiori rispetto alla sfera genitoriale.
Sempre dai nonni, poi, il bimbo si rifugia quando è in difficoltà o quando ha bisogno di un secondo
parere rispetto a mamma e papà; in questo modo i nonni diventano dei veri e propri punti di
riferimento. Il ruolo dei nonni, spesso, è educativo oltre che psicologico. In una società fatta di
lavori precari e poca liquidità, spesso sono proprio i nonni a prendere in carico i piccoli di casa,
magari evitando di portarli
all’asilo nido e alla scuola
materna. Sono i più
anziani, quindi, ad
occuparsi quotidianamente
della cura dei bambini,
soprattutto nei primissimi
anni dell’infanzia. In
questi casi i nonni sono
meno permessivi di quello
che si pensa e cercano, al
contrario, di impostare
un’educazione parallela o
complementare rispetto a
quella impartita dai genitori.
L’intensità del legame che unisce nonni e nipoti nasce da una grande complicità, fatta di
comprensione e tolleranza e a volte anche da una ricerca di mediazione rispetto al compito
educativo dei genitori.
In questo rapporto di intermediazione, i nonni fanno da appunto da “mediatori” tra la necessità
del bambino di gioco e leggerezza, e il compito educativo del genitore, contravvenendo a qualche
piccola regola e concedendo magari qualche vizio in più, che il ruolo educativo ed autorevole di
mamma e papà spesso non può consentire.
I nonni sono anche coloro i quali danno sostegno ai propri nipoti nei loro momenti di difficoltà,
dispensano consigli, che i piccoli a volte si vergognano a chiedere ai genitori, esprimono la loro
approvazione ed il loro orgoglio rispetto ai risultati scolastici raggiunti, spesso più dei genitori
(anche per il tempo maggiore a disposizione per seguirli e partecipare ai loro risultati), sono dei
costanti punti di riferimento con i quali potersi confrontare e danno sicurezza per la loro saggezza
legata alle esperienze di vita vissute.
I nonni possono avere un ruolo chiave nell’educazione emotiva e sociale dei bambini.
Infatti, accudiscono i bambini quando i genitori sono assenti, ruolo che è essenziale per il piccolo
ma rappresenta anche un grande supporto sul piano economico alla famiglia. Se questo elemento
pratico non bastasse, va sottolineato come il ruolo del nonno sia quello di fare da punto di
riferimento molto fermo e da conforto, visto che offre un supporto emotivo per il nipote e ciò darà
un imprinting a tutta la sua vita.
Ma cosa possono donare i nonni ad un bambino? Innanzitutto il loro amore incondizionato.
I nonni, infatti, sono in una posizione diversa dai genitori, una posizione in un certo senso
privilegiata, liberi dall’obbligo di educare al 100%, i nonni possono privilegiare il piacere di stare
coi nipoti rispetto al dovere, l’aspetto ludico rispetto alle regole, e a volte qualche trasgressione per
rendersi complici coi nipotini.
Un’altra cosa che i nonni possono donare ai loro nipoti è il tempo. Se i bambini di oggi spesso
vivono una quotidianità ricca di impegni e programmi, i nonni diventano uno spazio di libertà in cui
il tempo si dilata col gioco e la lentezza. Giocare è per ogni bambino un’attività estremamente seria,
e spesso i nonni, liberi da impegni lavorativi, sono i primi compagni di gioco.
Tra nonni e nipoti, generalmente, si sviluppa una relazione unica, dove imparare a crescere e a
confrontarsi con la vita. Un nonno o una nonna trasmettono non solo un senso di tradizione, ma
anche di continuità tra i vecchi insegnamenti ed i nuovi, in una sorta di "patto educativo".
Inoltre, la loro figura aiuta anche a garantire per i bambini un distacco dai genitori sereno: stare con
il nonno e la nonna li spinge ad essere più indipendenti, e sviluppa la loro capacità di
socializzazione.
                                                                          L’Italia, per tradizione e
                                                                          cultura, è uno dei Paesi con il
                                                                          tasso più alto di anziani che si
                                                                          prendono cura dei propri nipoti.
                                                                          Nel nostro Paese, infatti, il 33%
                                                                          dei nonni quotidianamente si
                                                                          occupa dei nipoti, contro
                                                                          l’1,6% della Danimarca o il
                                                                          2,9% della Svezia.
                                                                          Con i cambiamenti avvenuti
                                                                          negli ultimi decenni infatti,
                                                                          dall’aumento dell’età
                                                                          pensionabile agli spostamenti
                                                                          geografici per motivi di lavoro
                                                                          ad un tessuto sociale che è
                                                                          notevolmente mutato, la
percentuale dei nonni che può aiutare le famiglie nella gestione dei figli è diminuita.
Oggi i nonni che non riescono ad essere presenti quotidianamente nella vita dei nipoti si ingegnano,
apprendendo ad utilizzare le nuove tecnologie come i computer e gli smartphone per le
videochiamate, prendono treni, voli aerei per stare con i propri figli e nipoti. Perché loro sanno
quanto sia importante vivere la famiglia ed i propri nipoti.
Il ruolo dei nonni diventa oggi importante anche da un punto di vista economico, come sostegno
alle famiglie dove i genitori spesso hanno situazioni professionali precarie e con redditi che, in
alcuni momenti, non sono sufficienti a sostenere il costo sempre più alto di un figlio. L’aiuto
economico dei nonni è spesso anche indiretto: grazie alla propria presenza infatti si sostituiscono
alle figure delle baby sitter o dei nidi che con i loro costi elevati rappresentano una voce di spesa
ingente per le famiglie.

I nonni sono quindi un bene immenso. Racchiudono la storia di generazioni intere e di ricche
tradizioni di famiglia. Chi ha avuto la fortuna di crescere in contatto quotidiano con i nonni, sa che
sono fonte di certezze e sicurezze per i bambini che richiedono tante attenzioni e che hanno la
necessità di essere visti e ascoltati. I genitori sono spesso distratti e troppo di corsa nella vita per
poter dedicare sempre le giuste attenzioni ai figli. I nonni no, i nonni sanno esserci. Hanno già
chiuso la parte della loro vita in cui si corre, hanno alle spalle i loro traguardi e i loro fallimenti.
Non hanno più paura della vita né vivono per arrivare. Perché lo hanno già fatto. Sono ormai privi
di tutti quei fardelli che li possono distogliere dalle cose vere.
Si dice che invecchiando si torni ad essere un po’ bambini. Io credo sia questo il segreto dei nonni.
Per questo i bambini li amano immensamente. Perché hanno la capacità di vederli davvero.
Ogni persona che abbia avuto la fortuna di crescere con i nonni ha un bagaglio di ricordi che, anche
in età adulta, diventa un luogo di rifugio nei momenti difficili. Odori, parole, modi di dire,
gestualità che riportano alla mente quel calore di affetti incancellabili.

Bibliografia:
• Riconoscersi genitori - I percorsi di Promozione e Arricchimento del Legame Genitoriale,
  Raffella Iafrate e Rosa Rosnati

Sitografia:
• today.it
• quimamme.corriere.it
• korian.it
• nelcuoredelpaese.it
• nonsprecare.it
Puoi anche leggere