La decarbonizzazione dei Paesi in Via di Sviluppo: il trasferimento tecnologico - Enea
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QUADRO INTERNAZIONALE_ La decarbonizzazione dei Paesi in Via di Sviluppo: il trasferimento tecnologico L’Accordo di Parigi per contrastare il cambiamento climatico prevede un impegno finanziario e di trasferimento tecnologico da parte dei Paesi Sviluppati a favore dei Paesi in Via di Sviluppo. Di seguito vengono riportate alcune riflessioni e un quadro del contributo generale dell’Italia, e in particolare di quello del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare e dell’ENEA, verso i Paesi in Via di Sviluppo sulle attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici DOI 10.12910/EAI2018-42 di Francesco La Camera, MATTM; Natale Massimo Caminiti, ENEA D opo la firma dello storico della temperatura superficiale media sono denominati “Contributi stabi- Accordo di Parigi sulla del pianeta ben al di sotto dei 2 °C liti a livello Nazionale” (Nationally lotta al cambiamento rispetto ai livelli pre-industriali e il Determined Contribution – NDCs). climatico, le principali perseguimento di sforzi per limitare L’accordo riconosce l’importanza de- misure per la sua attuazione com- questo aumento a 1,5 °C. Tutti i Pa- gli interventi di adattamento come prendono principalmente, oltre agli esi devono impegnarsi a raggiungere risposta globale e di lungo termine al interventi di riduzione delle emis- il loro picco delle emissioni nel più cambiamento climatico per proteg- sioni dei gas serra, anche misure fi- breve tempo possibile (si riconosce gere le persone, i mezzi di sussistenza nalizzate ad aumentare la capacità un tempo maggiore ai Paesi in Via e gli ecosistemi, tenendo conto delle dei Paesi ad adattarsi all’impatto de- di Sviluppo – PVS) e nella seconda esigenze urgenti e immediate dei gli effetti del cambiamento climatico. metà del secolo un equilibrio tra Paesi in Via di Sviluppo, particolar- emissioni di origine antropica e as- mente vulnerabili agli effetti avversi Il quadro di riferimento sorbimenti. È richiamato il princi- dei cambiamenti climatici. In tale pio delle responsabilità comuni, ma contesto viene richiamato l’impegno Com’è noto, per quanto riguarda la differenziate alla luce delle differenti dei Paesi sviluppati e l'importanza mitigazione, l’accordo prevede al circostanze e capacità nazionali. della cooperazione internazionale 2100 il contenimento dell’aumento Gli impegni nazionali, volontari, per assicurare le risorse finanziarie 98 Energia, ambiente e innovazione | 2/2018
e tecnologiche in favore dei Paesi in di rispetto ai modelli pre-industriali. 2030, che prevedono un aumento Via di Sviluppo, sia per la mitigazio- Siamo quindi ancora molto lontani della popolazione dal miliardo e ne che per l'adattamento. dall’obiettivo. Insiste una dicoto- 250 milioni di oggi a 1 miliardo 700 Sono tutti aspetti coerenti con l’A- mia tra le ampiamente riconosciute milioni, superando la popolazione genda Globale per lo sviluppo soste- evidenze scientifiche, gli impegni e sia della Cina sia dell’India, aprono nibile, approvata dalle Nazioni Uni- obiettivi ufficiali e le azioni reali. prospettive di mercato enormi, ma te nel settembre del 2015. L’Agenda anche di complessi fenomeni di flus- prevede 17 Obiettivi di sviluppo so- La Cooperazione climatica si migratori per motivi climatici. Gli stenibile (Sustainable Development italiana con i PVS studi parlano di decine di milioni di Goals – SDGs), articolati in 169 Tar- persone. Diventa quindi importante get, da raggiungere entro il 2030. L’impegno italiano sul trasferimento orientare opportunamente i finan- A fronte di questi impegni il percorso tecnologico e la cooperazione per ziamenti verso uno sviluppo de-car- da fare è ancora lungo. Oggi la tem- la decarbonizzazione dello sviluppo bonizzato e rispettoso delle condi- peratura media globale del Pianeta è nei PVS è aumentato negli ultimi zioni umane del continente africano. aumentata di circa 0,8 °C rispetto ai anni, sia attraverso le attività del Mi- In secondo luogo i futuri investi- livelli pre-industriali. Abbiamo quin- nistero degli Affari Esteri e della Co- menti necessari per contrastare il di a disposizione un margine di meno operazione Internazionale (MAE- cambiamento climatico, il trasfe- di un grado rispetto l’obiettivo di 1,5 CI), sia attraverso le attività bilaterali rimento tecnologico richiesto rap- gradi. Se prendiamo poi in conside- e multilaterali del Ministero dell’Am- presenta un’opportunità di interna- razione gli impegni assunti dai vari biente e della Tutela del Territorio e zionalizzazione e innovazione del Paesi con i propri NDCs, ad oggi si del Mare (MATTM). nostro sistema produttivo. L’Italia stima, a fronte di un aumento tenden- Per l’Italia si tratta di una politica è un Paese esportatore di beni, con ziale della temperatura di 4-6 gradi al win-win. In primo luogo, le proie- una differenza positiva tra esporta- 2100, un aumento di circa 2,7-3 gra- zioni demografiche per l’Africa al zioni e importazioni nel 2016 di cir- 2/2018 | Energia, ambiente e innovazione 99
la definizione dei progetti, la gestio- ne e la realizzazione delle attività. In pratica svolge attività relative a: • visite tecniche; • analisi ex-ante delle situazio- ni e delle principali criticità locali; • coinvolgimento delle imprese nazionali ; • proposte progettuali; • studi di fattibilità; • specifiche tecniche; • definizione e realizzazione Fig. 1 Top 15, Esportatori di Beni, 2016 degli interventi di adatta- Fonte: DataBank World Development Indicators su dati World Trade Organization mento e mitigazione ai cam- biamenti climatici, proposti ca 50 miliardi di $. L’Italia è il nono pertura dei rischi, agli investimen- in collaborazione e accordo Paese esportatore a livello mondiale ti di capitali e investimenti a fondo con le Autorità locali dei PVS; e il terzo in Europa dopo Germania perduto. • monitoraggio delle diverse e Olanda. Tutte caratteristiche e ra- Nell’ambito delle azioni messe in fasi di realizzazione degli in- gioni per rafforzare il nostro ruolo campo dal MATTM, un ruolo estre- terventi; anche nei prossimi decenni (Figure mamente significativo è giocato • analisi ex-post della efficacia 1 e 2). dall’ENEA, con cui il Ministero ha degli interventi realizzati. In questa logica il MATTM ha fir- firmato un Accordo quadro di colla- L’ENEA ha inoltre realizzato un at- mato protocolli d’intesa con oltre borazione. lante per la cooperazione internazio- 60 Paesi di varie aree geografiche Nell’ambito di questo Accordo, l’E- nale1 con cui viene presentata l’offer- del pianeta. Accordi gestiti da un NEA dal 2016 fornisce ai Paesi bene- ta di possibili soluzioni tecnologiche comitato congiunto tra il MATTM ficiari un supporto tecnologico per per i diversi capi di intervento a cui è e i vari Ministeri dei Paesi coinvolti (JC - Joint Committee) che preve- dono programmi di collaborazione bilaterale, specialmente con i Paesi maggiormente vulnerabili ed espo- sti ai rischi dei cambiamenti clima- tici, e programmi di collaborazione multilaterale, attraverso il sostegno a banche di sviluppo e a fondi interna- zionali. Inoltre, particolare rilevanza ha la costituzione della piattaforma Cli- mate & Sustainable Development Ita- lia Platform tra il Ministero dell’Am- biente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Cassa Depositi e Presti- ti, per sostenere i progetti di mitiga- zione e adattamento ai cambiamenti climatici nei Paesi in Via di Sviluppo, Fig. 2 Esportazioni di Beni 2016, per Paese finalizzata ai finanziamenti e alla co- Fonte: DataBank World Development Indicators su dati World Trade Organization 100 Energia, ambiente e innovazione | 2/2018
QUADRO INTERNAZIONALE_ Fig. 3 Paesi in cui sono state avviate collaborazioni ENEA-MATTM, anni 2016-2017 Fonte della mappa: © Mapbox, © OpenStreetMap chiamata a collaborare. Un’iniziativa simile riguarda la sosti- duzione dell’uso di risorse, riduzione L’ENEA oggi opera, nel quadro degli tuzione di motori diesel con pannelli di emissioni di sostanze inquinanti accordi di collaborazione internazio- fotovoltaici per la fornitura di acqua e uso di fonti rinnovabili, in edifici nale del MATTM, in 19 Paesi con per usi civili, comprensivi di sistemi pubblici e complessi ospedalieri. Sono oltre 25 progetti di trasferimento tec- di stoccaggio, per aumentare la resi- stati promossi progetti in Botswana, nologico e cooperazione (Figura 3). lienza idrica ai periodi di siccità in Gibuti, Swaziland e Stati Federati del- I progetti approvati, in corso di re- 22 villaggi in Etiopia. Il costo dell’i- la Micronesia per circa 5,5 milioni di alizzazione, riguardano principal- niziativa è di circa 1,2 milioni di €. €. Nel Lesotho e nelle Maldive sono in mente i seguenti temi. fase di realizzazione due studi, rispet- Sistemi di allerta climatica tivamente, sul potenziale delle fonti Incremento resilienza idrica rinnovabili e sull’energia dal mare, per Si tratta del rafforzamento dei si- complessivi 2 milioni di €. Nell’area del Pacifico, nelle piccole stemi nazionali di allerta precoce isole stato di Palau, Isole Solomon, conseguente a eventi meteorologici Protezione e Vanuatu, Kiribati e negli Stati Fe- estremi e all’uso di previsioni clima- conservazione aree marine e derati della Micronesia, a seguito tiche a livello nazionale e regionale costiere del forte periodo di siccità che si è mediante modellistica climatica. verificato nel 2015 e 2016, ENEA in Sono stati avviati progetti in Maldi- Per salvaguardare lo straordina- collaborazione con i tecnici e i fun- ve, Etiopia, Sudan, Botswana e Swa- rio patrimonio marino e di biodi- zionari locali ha promosso 6 progetti ziland, per un finanziamento com- versità dell’Area del pacifico e per per la fornitura di acqua per usi civili plessivo di circa 6,2 milioni di €. promuovere uno sviluppo turistico e agricoli finanziati dal MATTM per Edifici sostenibili e fonti rinnovabili sostenibile, anche attraverso la ri- circa 3,2 milioni di €. Interventi di efficienza energetica, ri- duzione e l’eliminazione di metodi 2/2018 | Energia, ambiente e innovazione 101
QUADRO INTERNAZIONALE_ Importo totale Paese Iniziativa Iniziativa Stato progetto (migliaia di €) Oceano Pacifico Isole Solomon Programma sostenibile per l'elettrificazione diffusa per la sicurezza idrica ed energetica 801 Approvato JC10 (2016) Vanuatu Programma sostenibile per l'elettrificazione diffusa per la sicurezza idrica ed energetica 712 in definizione Vanuatu Irrigazione per un’agricoltura resiliente e sostenibile 205 Approvato JC10 (2016) Palau Palau Santuario Marino Nazionale: Educazione e Consapevolezza (fase2) 335 Approvato JC11 (2017) Palau Incremento della resilienza di Palau agli eventi estremi di siccità 670 Approvato JC10 (2016) Approvato JC4 (2009) Kiribati Gestione sostenibile e resiliente del ciclo Idrico dello Chevalier College ad Abemama 100 rimanenza Rafforzamento dell'area protetta delle isole di Phoenix e creazione di un'area marina protetta Kiribati 612 Approvato JC11 (2017) a Kiribati Kiribati Sistemi fotovoltaici off-grid per la conservazione del pesce in 10 atolli remoti (fase 2) 641 Approvato JC11 (2017) Tonga Rafforzamento della gestione delle aree protette nel Regno di Tonga 626 Approvato JC11 (2017) Migliorare la sicurezza idrica e la resilienza climatica del sistema alimentare per le comunità di Stati Federati Micronesia 795 Approvato JC11 (2017) migranti climatici degli atolli di YAP Stati Federati Micronesia Sistema di centrali fotovoltaiche nello Stato di Chuuk (fase 2) 293 in definizione Oceano Indiano Maldive Sistemi di allerta climatica precoce 1342 Approvato JC2 (2016) Maldive Valutazione del potenziale energetico del mare 866 Approvato JC3 (2017) Comore Gestione sostenibile dei rifiuti in definizione Corno d’Africa Etiopia Sistemi di allerta climatica precoce 1350 Approvato JC2 (2017) Etiopia Sistema di approvvigionamento idrico sostenibile in 22 aree rurali 1238 Approvato JC2 (2017) Sudan Sistemi di allerta climatica precoce 1200 Approvato JC2 (2017) Gibuti Edificio sostenibile a emissioni quasi zero nell’Università di Gibuti 1041 Approvato JC2 (2017) Africa subsahariana Botswana Sistemi di allerta climatica precoce 1500 Approvato JC4 (2017) Botswana Edificio sostenibile 1247 Approvato JC4 (2017) Lesotho Mappe di potenziale di energie rinnovabili 1200 Approvato JC2 (2017) Swaziland Sistemi di allerta climatica precoce 971 Approvato JC2 (2017) Swaziland Memorial ospedale Raleigh Fiktin a emissioni zero 2911 Approvato JC2 (2017) Medio oriente Libano Coinvolgimento imprese nazionali per Progetto Pompe di Calore Iran Coinvolgimento imprese nazional per iniziative di mitigazione e adattamento Caraibi Miglioramento delle capacità nazionali per l'introduzione e uso di tecnologie e strumenti Cuba innovativi che rafforzino la valutazione della vulnerabilità, il rischio, l'adattamento e la 1056 Approvato JC2 (2018) mitigazione dei cambiamenti climatici negli ecosistemi marini Tabella 1 Progetti avviati nell’ambito della collaborazione ENEA-Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 102 Energia, ambiente e innovazione | 2/2018
di pesca intensivi, sono stati avviati Kiribati e Cuba. gere la fame). dal MATTM una serie di accordi Complessivamente l’enea ha suppor- L’insieme dell’attività ENEA non e progetti, cui ENEA sta fornendo tato il MATTM in progetti, finanzia- rappresenta, ovviamente, il com- supporto tecnico scientifico. Le at- ti nel periodo 2016-2017, per com- plesso impegno nazionale, soprat- tività riguardano lo sviluppo e l’ap- plessivamente circa 20 milioni di €, tutto del MATTM e del MAECI, plicazione di tecnologie avanzate, come riportato in Tabella 1. ma si caratterizza per il supporto di sistemi di sorveglianza e mappatura Si tratta di interventi sinergici con conoscenze tecnologiche e scientifi- della biodiversità animale, vegetale almeno 5 obiettivi della Agenda che che un’agenzia tecnologica come e corallifera dell’oceano e delle aree ONU al 2030 per lo sviluppo soste- l’ENEA può dare a beneficio di una marine protette. Sistemi di prote- nibile, quali sicuramente l’obiettivo maggiore adeguatezza dei progetti zione delle coste, controllo della 13 (Lotta al cambiamento climatico), da realizzare e del coinvolgimento temperatura, dell’acidificazione e del l’obiettivo 6 (acqua pulita e servizi del sistema produttivo nazionale. livello del mare. Sono stati promossi igienico-sanitari), l’obiettivo 7 (ener- progetti per circa 3,2 milioni di €. I gia pulita e accessibile), l’obiettivo 14 Per saperne di più: Paesi coinvolti sono: Palau, Tonga, (vita sott’acqua) e infine il 2 (sconfig- natale.caminiti@enea.it 1. http://www.enea.it/it/internazionali/relazioni-internazionali/cooperazione-allo-sviluppo/atlante-enea-per-la-cooperazione-allo-svi- luppo 2/2018 | Energia, ambiente e innovazione 103
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