La Dea Fortuna Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek Gianni Romoli Ferzan Ozpetek Silvia Ranfagni - David di Donatello
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1 La Dea Fortuna Soggetto di Gianni Romoli & Ferzan Ozpetek Sceneggiatura di Gianni Romoli Ferzan Ozpetek Silvia Ranfagni 15Maggio 2019
2 1. Int. Palazzo Muscarà: Ambienti vari - Giorno L’Immagine si apre sul movimento in soggettiva lungo i corridoi di un antico palazzo nobiliare palermitano in decadenza... partendo da una stanza che ha le pareti affrescate con tutte figure scheletriche... ... ci muoviamo come a cercare il punto di origine del PIANTO DI DUE BAMBINI, un maschio e una femmina, che rimbomba sotto le alte arcate dei soffitti, rimbalza sulle pareti piene di quadri... e dapprima è sommesso e lontano poi sempre più vicino... ... fino a che non arriviamo davanti a un armadio antico alto e imponente dietro di cui si sentono i lamenti e anche i colpi dei pugni contro le ante ermeticamente chiuse. Tra i lamenti e i pianti emerge la voce di un bambino: VOCE BAMBINO (da dentro l’armadio) Apri, mamma. Apri... ti prego, facci uscire... non si respira. Si soffoca, apri. Le ante vengono violentemente scosse dall’interno, in maniera sempre più violenta fino a che non si spalancano... ... in contemporanea la Macchina da Presa precipita dentro senza inquadrare nessuno, ma IN UN BUIO TOTALE. 2. Est. Casa Alessandro e Arturo: Terrazzo - Tardo Pomeriggio In mezzo al NERO TOTALE si accende una immagine più stretta rettangolare e orizzontale: è fatta con un Cellulare a ottima definizione e inquadra IL TAGLIO DI UNA TORTA NUZIALE. La scena 2 è la festa sul terrazzo di Marco e Claudio per la loro unione civile. TUTTA LA SCENA è ripresa col Cellulare. E’ divisa in un montaggio TIPO FILMINO FAMILIARE in tante diverse riprese di vari momenti della festa. CHI FA LA RIPRESA? Lo scopriremo solo alla fine quando passeremo dal film nel Cellulare al film vero (alla SCENA 3). Il montaggio e anche il sonoro devono essere da ripresa cellulare (un po’ più nitidi). Le varie scenette della festa che chiamo MOMENTI vanno decisi (questi sono pure troppi, altri potrebbero essere imprvvisati) ma dovrebbero essere tipo questi o altri:
3 MOMENTO 1 Marco e Claudio tagliano la torta circondati dagli invitati, parenti e amici. Dopo il taglio uno dei due con un dito passa della panna sulla faccia dell’altro, poi si baciano, tra applausi e grida di allegria. MOMENTO 2 La MADRE DELLO SPOSO guarda la coppia e poi si volta verso chi la riprende e dice: MADRE SPOSO (in ‘macchina’) Come sono belli, eh? Mio figlio è quello più alto. Accanto a lei Esra una cinquantenne piccola e rotondetta con un bicchiere in mano scuote la testa: ESRA Ma sono uguali! Belli... ma come coppia gli do solo sei mesi. La Madre dello Sposo si volta verso di lei irata: MADRE DELLO SPOSO Ma che dice? Si sbaglia! ESRA Perché? Forse anche meno!? MOMENTO 3 C’è una musica e un gruppetto di ragazzi inizia a ballarla mettendosi in fila un po’ sbracati. Quando si accorgono di essere ripresi si danno un tono. MOMENTO 4 Mina, figlia di Esra, sui 30 anni, molto bella parla in macchina in mezzo agli invitati: indicando la Madre: MINA Mia madre nemmeno si rende più conto di quello che dice e a chi lo dice. E’ proprio andata! Si inserisce Esra, scansando la figlia. ESRA Io dico sempre quello che penso.
4 MINA Ma quella è la madre dello sposo. E’ lei che ci paga per il ricevimento! ESRA Casa prestata, cibo portato da loro, giusto la torta. (In macchina) E’ come l’avessimo fatto pro bono. Pensa che sceme. Poi dicono che non ho un cuore! Le passa davanti PRISSY, una giovanissima ragazza di colore, gira con un vassoio pieno di bicchieri di bollicine. Esra fa per afferrarne uno ma... non ci riesce ed è costretta a...rincorrerla. MOMENTO 5 Il cellulare si avvicina a una DONNA CHE PIANGE in modo esagerato. Si accorge che la riprendono e si giustifica: DONNA CHE PIANGE I matrimoni mi danno tanta gioia... Poi si nasconde la faccia con la mano che agita come a dire: basta! Basta! MOMENTO 6 Il cellulare si avvicina a una coppia di GIOVANI UOMINI molto belli, proprio ‘boni’ che parlano con Esra: GIOVANE UOMO 1 (sgomento) Ha organizzato lei questa roba qui? GIOVANE UOMO 2 Noi cerchiamo tutta un’altra cosa ESRA Certo che non l’abbiamo fatta noi! Qui è tutto fatto in famiglia, no budget! Io e Mina abbiamo solo pensato alla torta... non giudicate il nostro lavoro da questo... Si intromette Mina: MINA Non c’è nemmeno la pioggia di petali di rosa... GIOVANE UOMO 2 Potete fare anche quello? ESRA
5 Tutto! GIOVANE UOMO 1 Vorremmo arrivare in limousine. GIOVANE UOMO 2 Io preferirei la carrozza con i cavalli. ESRA Quattro o due? GIOVANE UOMO 2 Se ne possono avere pure quattro!? MOMENTO 7 Seduta un po’ da parte, quasi stanca, GINEVRA una bella donna molto raffinata sui 45 sta finendo di mangiare la torta. Le si avvicina un bell’uomo, molto elegante, di circa 45 anni e con l’aria un po’ persa, FILIPPO. TUTTA LA SCENA E’ SPIATA UN PO’ A DISTANZA, AVVICINANDOSI SI LORO VOLTI CON DEGLI ZOOM, COME PER NON DISTURBARLI. FILIPPO (a Ginevra) Perché non mi guardi mai? Che ti ho fatto? GINEVRA Mi hai sposato, Filippo. Non basta? Lui le tende le mani: FILIPPO Voglio ballare. Ti va? Lei è meravigliata. GINEVRA Non c’è la musica! Lui la prende tra le braccia: FILIPPO La immaginiamo. Iniziano a ballare, lui serio, lei ride e si accorge di essere ripresa e sorride verso chi la riprende ancora di più. Il cellulare si avvicina, inquadra di faccia Filippo che però non si accorge di niente, continua a fissare solo Ginevra.
6 MOMENTO 8 Una coppia di giovani donne sta parlando con Esra, sempre più brilla: ESRA Allora, deciso? Beni in comune? COPPIA DONNE No. ESRA Metterete le fedi? COPPIA DONNE No. ESRA Una delle due prenderà anche il cognome dell’altra? COPPIA DONNE No. ESRA Volete la votra canzone del cuore durante la cerimonia? COPPIA DONNE No. Le firme in ufficio e basta... Niente parenti, niente festa! ESRA Brave! Così si fa! Approvo! Poi guarda in macchina e minaccia: ESRA (in macchina) Questo lo cancelli! Adesso! Dai! Cerca di strappargli il cellulare di mano. STACCO MOMENTO 9 Mina sta in mezzo a un gruppo di ragazzi con i due sposi e si accorge che il Cellulare si avvicina. Guarda in macchina e indicando gli sposi dice. MINA Ancora non lo sanno ma... ‘La base logica del Matrimonio è il malinteso reciproco’. Lo ha detto Mina.
7 PER LA PRIMA VOLTA SI SENTE LA VOCE FUORI CAMPO DI CHI FA LA RIPRESA: UNA BELLA VOCE MASCHILE (QUELLA DI ARTURO): VOCE DI CHI FA LA RIPRESA Oscar Wilde! Non è di Mina, non dice sempre tutto lei! MINA Non è tutto di Oscar Wilde, caro... VOCE DI CHI FA LA RIPRESA E nemmeno di Mina! Si avvicinano a Mina i due giovani sposi, Marco sta cercando sul cellulare qualcosa: MARCO Come si scrive ‘Wilde’!? CLAUDIO (a Marco) Oscar Wilde non è su Instagram... Claudio guarda Esra con l’espressione che sottintende: ‘perdonatelo’... mentre il cellulare si allontana mischiandosi tra la gente dicendo: VOCE DI CHI FA LA RIPRESA ... Nemmeno su twitter... Lì sarebbe stato bene però! MARCO (alle sue spalle) E’ su Facebook!? MOMENTO 10 Esra caracolla un po’ traballando verso la veranda e il Cellulare la segue, lei fa gesti di fastidio, non ne può più, si appoggia all’ingresso della veranda con il Cellulare addosso, lei guarda dentro, si blocca poi si rivolta verso il cellulare: ESRA Invece di rompere le palle a me, perché non immortali Alessandro? E indica dentro, il cellulare segue l’inicazione e inquadra... ... dentro la Veranda, tra altri invitati, ALESSANDRO (40enne belloccio, romano ‘autentico’) che esce dall’interno insieme a un bel ragazzo, quello che voleva la carrozza con quattro cavalli. Sono tutti e due imbarazzati. Alessandro dice a quello che riprende: ALESSANDRO Devono rifare casa. Voleva vedere la cabina armadio.
8 La ripresa si interrompe e... 3. Int. Casa Alessandro e Arturo: Veranda – Tardo Pomeriggio ... si passa al PRIMO PIANO DI COLUI CHE FACEVA LE RIPRESE, nel momento in cui abbassa il cellulare. E’ ARTURO (45enne molto stropicciato, aria intellettuale ma ancora belloccio nonostante degli occhiali da vista, che spesso si toglie e poi si rimette: ha con loro un rapporto conflittuale). Lui guarda Esra che gli passa un bicchiere stracolmo: ESRA Bevi! 3a. Int. Casa Alessandro e Arturo: Pianerottolo – Tardo Pomeriggio Una donna con due bambini suona alla porta di casa. Le apre Filippo che li guarda increduli. E poi li fa entrare. 4. Int. Casa Alessandro e Arturo: Salone – Tardo Pomeriggio Arturo e Esra stanno parlando in salone. ARTURO Sai quand’è l’ultima volta che abbiamo scopato? ESRA Tra voi due? ARTURO Sta nei libri di Storia... ESRA La passione finisce prima o poi... In una relazione lunga è normale. ARTURO Però in una relazione lunga c’è sempre molto di più! Che scemo... lo dico a te! Che ne sai tu di storie lunghe... ESRA Io HO una storia di moltissimi anni... ... è solida... mai in crisI ... e anche il sesso è ancora molto soddisfacente... ARTURO (distratto) E con chi!?
9 ESRA Con me stessa ovviamente! Lei ride mentre dal corridoio viene avanti Filippo che dice: FILIPPO Alessandro! C’è una famiglia per te! Si fa da parte e dietro di lui appare un bel terzetto: in mezzo c’è ANNAMARIA, una 38enne bella, trafelata e spettinata, carica di borse e borsoni. Accanto a lei due ragazzini: una bambina sui dodici anni (MARTINA) e un maschietto sugli otto (SANDRO). Alessandro va loro incontro. ANNAMARIA Scusa... è stato un delirio, la macchina m’è morta dopo un chilometro... siamo riusciti a beccare l’ultimo pullman, un’eternità... poi l’autobus non passava... e poi si sa: sono il ritardo fatto persona... ALESSANDRO (abbracciandola) Ma poi eccoti qui! Finalmente! Alessandro prende i borsoni dalle mani di Annamaria: ALESSANDRO (ai bambini) Belli di zio!... avete mangiato? ... la torta è buonissima... ANNAMARIA C’è una festa? ALESSANDRO L’Unione civile di due amici... Anche Arturo viene verso a Annamaria a braccia aperte, ma un po’ sorpreso: ARTURO Annamaria... che sorpresa! I bambini...mamma mia... (ai bambini) come siete cresciuti... Si avvicinano da una parte Ginevra e Filippo, dall’altra Mina e Esra, mentre Arturo abbraccia l’ospite. ALESSANDRO (rivolgendosi a tutti) Lei è Annamaria, una nostra amica storica... vive a Palestrina... qui vicino... (indicando Filippo e Ginevra ad Annamaria) Filippo e Ginevra... (indica Esra e Mina) loro già le conosci...
10 Annamaria si avvicina a Esra e Mina, strette di mano e abbracci: ANNAMARIA Ciao a tutti... (a Mina) tu però i bambini non li conosci... MINA (indica Sandro) Lui no... (a Martina) ma a te ti ho vista quando eri alta così... E fa il segno con la mano all’altezza delle ginocchia. MARTINA (un po’ acida) Altezza cane!? ANNAMARIA Non farci caso. Ha una fase aggressiva... Mina si china verso il maschietto che sembra molto timido, nascosto quasi dietro la madre: MINA E tu perché ti nascondi così? SANDRO Non mi sto nascondendo, Signora... piacere di conoscerla... ... e le tende la mano. Mina guarda esterrefatta Annamaria. ANNAMARIA Lui invece è nella fase opposta... Da del ‘lei’ a tutti... MINA Già lo amo! ANNAMARIA (a tutti) Sembra timido... ma dategli tempo... Si chiama Alessandro... Martina si intromette con aria spavalda: MARTINA (vispa) Io lo chiamo Sandro... anche se non gli piace... FILIPPO C’è un altro Alessandro in questa casa. (Guardando Ginevra) Vero?
11 Lei gli fa un affettuoso sì con la testa. Intanto Alessandro presenta i due sposi a Annamaria: ALESSANDRO Loro sono i festeggiati: Marco e Claudio... li ho fatti conoscere io... ESRA (ad Arturo) Meglio non sapere come... ALESSANDRO (alla coppia) Pensate... lei è stata quella che mi ha presentato Arturo... ci ha fatto conoscere lei... ANNAMARIA 15 anni fa! MARCO E CLAUDIO (ad Annamaria) Nooo!?... ma davvero!? ARTURO E ancora non gli abbiamo fatto causa! Tutti ridono, tranne Alessandro e Arturo. 5. Est. Casa Alessandro e Arturo: Terrazza – Notte Prissy e Mina stanno sparecchiando. Mina guarda Morgana che in un angolo, parruca tolta e posata su un tavolino accanto a lei, si è seduta con i piedi sul tavolo. MINA Tu una mano a sparecchiare MAI, eh!? MORGANA Io apparecchio e sparecchio solo me stessa! Mina se ne va. Morgana sente la voce di Martina al suo fianco: VOCE MARTINA Posso farle una domanda, Signora? Si volta verso la bambina che è seduta con Sandro lì vicino: MARTINA Io e mio fratello… abbiamo scommesso… Lui dice che lei è un cartone animato... Io dico di no… MORGANA Invece sì. E mi disegno da sola tutti i giorni!
12 Martina è incantata dal colore del vestito. MARTINA Il turchese è anche il mio colore preferito. Bellissima scelta. MORGANA Il buon gusto non lo impari. O ce l’hai o non ce l’hai. E tu ce l’hai. MARTINA Grazie. MORGANA Un consiglio però. (E si rivolge a tutti e due) Non provate mai un tacco 12. Slancia, rassoda i glutei, da il giusto portamento… nella vita conta molto. Ma… una volta messi, non ve li toglierete più. E vi distruggerano. MARTINA I piedi?! MORGANA No. L’anima! Sono una droga! Seduto accanto a Sandro, c’è Filippo. FILIPPO Io sono Filippo, e tu? SANDRO Alessandro! Sandro indica Annamaria, che sta seduta dall’altro lato insieme a Ginevra. SANDRO Sono suo figlio, Signore... FILIPPO Ah. E lei chi è? SANDRO (sbigottito) Mia mamma! Annamaria e Ginevra sono sedute a bere una tisana. Sono nel pieno di una conversazione. GINEVRA (ad Annamaria)
13 Te l’assicuro... anche io mi sono sempre innamorata degli uomini sbagliati... prima di conoscere Filippo. ANNAMARIA Mai quanto me! Due figli, uomini diversi, e tutti se la sono data a gambe levate... ... ma loro almeno (indica i bambini) sono solo miei... di nome e di fatto... niente padri, è meglio! GINEVRA (A Annamaria) I Principi Azzurri dopo un po’ Scoloriscono tutti… Vicino Arturo sta riempiendo un carrello di bicchieri vuoti. Vicino a lui, c’è Alessandro che impila dei piatti. ARTURO (alludendo ad Alessandro) So di che parli! ALESSANDRO (a bassa voce) Che c’hai? ARTURO (a bassa voce) Potevi pure dirmelo! ALESSANDRO (idem) Te l’ho detto! ARTURO (mormora) No, non me l’hai detto. ALESSANDRO Mi sarà saltato di mente! ARTURO (A Ginevra) E’ un po’ di tempo che gli salta sempre tutto di mente! Anche la coppia di novelli sposi segue il litigio da vicino alla porta, mettendo i regali dentro delle buste MARCO Dopo quanto tempo di matrimonio si litiga così? ARTURO Ma noi non siamo sposati e non lo saremo mai. Alessandro va verso la porta della veranda.
14 ALESSANDRO (ironico) Noi siamo compagni di viaggio. CLAUDIO Viaggio de che? ALESSANDRO Della vita, no? Arturo guarda Annamaria e a voce alta le dice: ARTURO Scusa, prima, con Ale... non era per te... Sai quanto sono contento che siete qui... quanto rimanete? Annamaria si alza e si avvicina a lui. ANNAMARIA Questo ti volevo dire… Restano i bambini… solo tre giorni... ARTURO Perché... tu dove vai? ANNAMARIA In ospedale. Devo fare degli accertamenti. Una valanga di analisi... ma niente di grave... ARTURO Che hai? ANNAMARIA Emicranie... Terribili, vanno e vengono... Sullo sfondo, sempre seduto nello stesso posto, Filippo si rivolge a Sandro: FILIPPO Io sono Filippo, e tu come ti chiami? SANDRO Mi chiamo Alessandro, Signore. Ginevra dall’altro lato: GINEVRA (a Filippo) E’ il figlio di Annamaria. FILIPPO Sì, lo so.
15 Intanto Alessandro si è avvicinato ad Annamaria e Arturo. ANNAMARIA Sono proprio contenta che i bambini stiano un po’ qui... a Palestrina non c’è nessuno di cui mi sarei fidata... ALESSANDRO Lì nessuno si fida più di te... 6. e 7. Int. Camera da Letto di Alessandro e Arturo - Notte Arturo a letto, in pigiama: tre cuscini per la posizione eretta da lettura. Infatti legge (decidere cosa). Alessandro entra in camera e inizia a spogliarsi, buttando i vestiti in disordine per la camera. Arturo, senza MAI alzare gli occhi, dopo un po’ di silenzio, dice: ARTURO Beh... ti sei divertito? ALESSANDRO Insomma... così così... ARTURO Non sembrava. Eri bello vispo... ALESSANDRO Ah... è cominciata la lagna! ...mò che fai? il geloso? ARTURO No, figurati. ALESSANDRO (scherzando) Sei invidioso allora! ARTURO Sì e di che? ALESSANDRO Allora piantala! Artù, te prego... non è successo niente di nuovo. Io l’ho già fatto! l’hai già fatto pure tu! e l’abbiamo fatto pure insieme, in tre! ARTURO Una volta sola! ALESSANDRO No. Due.
16 ARTURO Ma c’è modo e modo! Così, davanti a tutti... è che per te gli altri non esistono... sono di contorno... basta che stai bene tu! Silenzio. Alessandro si siede, in mutande e a petto nudo, sul bordo del letto, voltato di spalle ad Arturo: ALESSANDRO Non la fa tanto lunga. Manco mi piaceva. Non era niente di che, no!? ARTURO (non è d’accordo) Insomma... ALESSANDRO E poi non c’ho fatto proprio niente, so’ stato via quanto? due minuti! E che sarà mai! Lo sai che mi diverto a fa lo scemo! ‘Na botta d’allegria! Non come te! non sai che facce hai fatto tutta la sera pe’ farmi senti’ in colpa. La prossima volta ti faccio una foto e te la mando! Silenzio. Arturo non risponde. Spegne la sua abat jour, si mette i tappi alle orecchie e si sdraia girandosi dall’altra parte. 8. Int. Casa Alessandro e Arturo: Camera Ospiti – Notte Annamaria e i bambini dormono. La bambina è in posizione fetale, avvolta dalla curva del corpo materno, e il bambino dorme con la mano della madre come cuscino. E’ un’immagine di legame profondo. Annamaria però è sveglia: ha i suoi pensieri. 9. Int. Camera da Letto di Alessandro e Arturo – Notte Arturo è ancora sveglio. Alessandro dorme accanto a lui, con la bocca aperta. La porta della stanza si apre. E’ Annamaria che sta entrando... e si sdraia tra lui e ALESSANDRO. ANNAMARIA Come ai vecchi tempi... non sai quanto mi mancate! ARTURO (tenero) Tu no! E le mette il braccio intorno al collo per farla appoggiare di profilo sul suo petto, mentre da dietro Alessandro senza
17 svegliarsi si attacca a lei a cucchiaio e rimangono così tutti e tre abbracciati tra loro. 9A. Int. Casa Alessandro e Arturo: Cucina/Salone - Giorno Arturo, ancora in pigiama e Alessandro, già vestito, stanno facendo colazione con i bambini. Arturo sembra il più preoccupato di tutti. Guarda i bambini, poi dice. ARTURO (ai bambini) Ma vi fate la doccia da soli? MARTINA Certo. ARTURO (indicando Sandro) Lui sa lavarsi i denti? MARTINA Ma certo! In quel momento alle spalle di Alessandro entra Annamaria, vestita di tutto punto, un borsone in mano, pronta per uscire. ANNAMARIA Guarda che si lavano i denti, si fanno la doccia. Ci potrebbero lavare a tutti noi messi insieme! Abbraccia da dietro Alessandro, lo carezza sui capelli, molto affettuosa, con una confidenza da antica amicizia: ANNAMARIA (ad Alessandro) Ancora stai a mangià? E dai, che mi fai fa tardi! Mentre Alessandro finisce il caffe, si pulisce la bocca e si alza, lei si avvicina ai bambini, li abbraccia, ma senza smancerie. ANNAMARIA Mi raccomando. (Indicando i due adulti) Badate a questi due!
18 10. 11. Est. Ospedale: Cortile – Giorno Annamaria entra con aria spavalda nel cortile dell’Ospedale. Alessandro le regge il borsone da degenza e osserva il modo di camminare fiero dell’amica: mento all’insù, testa alta, falcata lunga...... di colpo Annamaria si ferma. ANNAMARIA Aspetta... Lei fruga nella borsetta dove ha mille cose. Tira fuori un astuccio gonfio, si guarda intorno e va... ... a sedersi su una panchina laterale. Apre l’astuccio e, mentre Alessandro le si siede accanto, tira fuori un rossetto e uno specchietto. Con attenzione si mette un rossetto quasi incolore, più un lucida labbra. ANNAMARIA Lo sai che mi rilassa mettermi il rossetto... ALESSANDRO E’ normale che sei agitata... lo sono pure io... ANNAMARIA Vuoi un po’ di rossetto anche tu? Alessandro sorride poi, ridiventando serio... ALESSANDRO Si può sapere che cos’hai? ANNAMARIA Ancora?!! Chiedimelo tra tre giorni, dopo le analisi. ALESSANDRO Senti, io ti conosco, Annamarì... tu hai paura. Tanta. Lei rinfila in borsa l’astuccio, si rialza... ANNAMARIA (minimizzando) Ma no, e di che? ALESSANDRO Non è che lo stai a fa perché ti piace il dottore? ANNAMARIA Chi, quello? Ma se è un mostro! E riprende la sua falcata verso l’ospedale.
19 12. Int. Ferramenta– Giorno Dietro il bancone, Ginevra parla con un cliente; Filippo è seduto su uno sgabello mentre Prissy è al computer. Entra Arturo con i bambini. ARTURO Buongiorno a tutti! GINEVRA (ai ragazzi) Buongiorno, ragazzi! Come va? SANDRO Bene, grazie. E lei? GINEVRA Bene, bene. Scusate un momento (verso il cliente) La spedizione la riceverà entro venerdì. la fattura gliela mando via email. CLIENTE Grazie, arrivederci. Arturo si avvicina a Ginevra. ARTURO Li ho portati a fare un po’ di spesa. (a bassa voce) Ma non è che me li terresti per un oretta? FILIPPO Si, volentieri. Li tengo io. GINEVRA No, Arturo. Oggi sto insegnando a Prissy a stare in cassa. ARTURO (rivolto a Prissy) Oltre a casa, adesso anche in negozio? PRISSY Sto facendo uno stage. Sono in carriera, la casa non mi basta. GINEVRA (ad Arturo, scherzando) Senti, facciamo una cosa. Io te li tengo un ora. Ma tu mi tieni lui almeno due ore? ARTURO (muovendosi con i bambini per andarsene) Ho capito. Grazie. Grazie tante.
20 Filippo esce dal banco e si accoda ad Arturo e i bambini. ARTURO (a Filippo) Guarda che scherzava. FILIPPO Si, si. ARTURO (uscendo) Scherzava. FILIPPO (uscendo con loro) Si, si. 13. Int. Bar di Esra– Giorno Una coppia di uomini (che abbiamo già visto alla festa iniziale) sta parlando a un tavolino da bar con Esra e Mina. UOMO 1 Vogliamo una torta a tre piani... UOMO 2 ... ma non una qualsiasi... deve essere firmata da un grande chef... UOMO 1 Tutta di Macaron... UOMO 2(sorpreso, all’altro) Quando sono saltati fuori i Macaron?! Il tavolino da bar è adibito a scrivania, con depliant di torte Leali e bomboniere e Esra, con il suo bicchiere in mano, guarda i suoi due clienti con aria un po’ annoiata. Mina, dietro di lei, prende appunti sull’agenda elettronica. UOMO 1 Rossi e gialli come la Roma... UOMO 2 Non non se ne parla! Piuttosto niente torta. UOMO 1 Beh io ti sono venuto incontro con la limo bianca... UOMO 2 Rolls Royce! Io preferivo una Rolls! ESRA Noi vi troviamo quello che volete.
21 Anche una biga romana! Mina si accorge che nel bar stanno entrando Arturo, i bambini e Filippo. MINA Alt! Pausa! (A Esra) Finisci tu con loro? (Alla coppia, allontanandosi) Torte, rolls, fiori... che importa. Basta che ci sia amore! ... e Mina si avvicina e prende per mano i bambini e li porta verso il bancone, facendo un cenno alla Barista tatuata di occuparsi di loro: MINA Questo è il mio regno, ragazzi... che vi faccio dare? Gelati, spremute... ... potete chiedere tutto quello che volete! (Ad Arturo, a bassa voce) Alla fine li ha mollati a te! ARTURO Avevi dei dubbi? Non è che potrei per caso lasciarteli un pò... solo un’oretta magari... MINA Ci hai preso per il Telefono Azzurro? Li vedi questi... ce ne abbiamo altri dieci dopo! E indica la Coppia che ha finito il colloquio e in piedi stanno salutando Esra. Intanto Filippo guarda i bambini e dice a tutti e due: FILIPPO Io sono Filippo, voi chi siete? MARTINA Io sono Martina e lui è Sandro, mio fratello. SANDRO Gliel’avevo già detto! I due stanno venendo verso Mina. E la abbracciano salutandola: UOMO 1 Abbiamo deciso per le orchidee striate... UOMO 2 No, scemo, quelle bianche del Madagascar! MINA Ma non volevate il Mughetto? UOMO 1
22 Sì perché è un po’ la nostra nuova primavera. Prima ci eravamo lasciati... UOMO 2 Esra ci ha convinto sulle orchidee! MINA Mamma ha gusto! Non sbaglia mai! E guarda Arturo con l’espressione per dire: ‘quanto è furba’... e, mentre i due si allontanano, i nostri guardano Esra che si sta alzando dal tavolinetto con l’aria soddisfatta di chi ha fatto l’affare. 14. Int. Ospedale: Corridoio reparto – Giorno Alessandro e Annamaria entrano nel corridoio del reparto, accompagnati da una infermiera, RITA, la tipica romanaccia simpatica e burbera. RITA A raga’, qua strappi non se ne fanno. e nun cominciate a di’:‘mo’ c’avevo st’urgenza, st’emergenza’, perché nun attacca... Qui l’emergenze ce l’avemo solo noi! L’orario delle visite è quello... Si volta verso Alessandro: RITA Lei è il marito? ALESSANDRO No. RITA Un parente stretto? ALESSANDRO No. RITA E’ un amico! Allora non potrei fare eccezioni Nemmeno co’ i belli e spiritosi... Entra trionfante nella camera da letto (e nella SCENA 15) RITA ... La tripla oggi ce diventa ‘na quadrupla... ... seguita da Alessandro e Annamaria...
23 15. Int. Ospedale: Stanza Annamaria – Giorno ... TRE MALATE nei letti squadrano la nuova venuta: una signora molto anziana ma molto curata; una ragazza ben piazzata, e una magrissima, tristissima, involontariamente comica, che non parla mai. ANNAMARIA (entrando) Buongiorno. Sono la vostra nuova compagna di stanza... mi chiamo Annamaria... e qui ci sarà da divertirsi se giocate a Burraco. RITA (a Annamaria) Guarda che fa’ na festa qui è ‘na battaglia persa... queste so rimaste a ‘ruba mazzo’! Annamaria comincia a disfare in modo caotico il bagaglio. ANNAMARIA Lo so, lo so... Qui la festa ce la fate voi... RITA Oggi c’è pure sciopero personale in mensa... (a Alessandro) ma lei che è? Un pompiere? ALESSANDRO No. Perché? RITA (ammirata) Boh, così... mi dava l’idea! Me la immaginavo in divisa! ALESSANDRO Sono un Idraulico, Signo’ e non c’ho divise! Io so’ uno del popolo, (indicando Annamaria) ma La signora qui è ‘na Baronessa... ANNAMARIA E piantala. Ma ti pare, adesso... (A Rita) Non ci faccia caso... RITA (guardando Alessandro) Ce provo... ALESSANDRO (A Annamaria) Perché... te ne vergogni?
24 RITA (un po’ sfottente) Ahò, con la Baronessa questa stanza ce sta a diventa’ la reggia de Caserta. Alessandro guarda intorno nella stanza le facce e mormora ad Annamaria: ALESSANDRO Annamo bene! Tanti auguri! I due si abbracciano. RAGAZZA NERBORUTA (A Alessandro) Che poi passi a saluta’ pure noi? 16. e 17. Int. Casa Alessandro e Arturo: Salone – Notte Arturo sta lavorando al computer e si rivolge ai bambini che stanno guardando un videogioco su un ipad. ARTURO A letto! March! I bambini nemmeno lo guardano. ARTURO Bambini, a letto! Vi prego! Alessandro è entrato nella stanza e con un gesto secco spegne lo schermo del computer. ALESSANDRO E’ ora della buonanotte. MARTINA Da quando? ALESSANDRO (spegnendo la tv) A lavarsi i denti, pipì... e poi a nanna. Su... voglio vedere che ti alzi. E anche tuo fratello! Alessandro ha un atteggiamento così autoritario che Martina si alza e lo guarda con la sua solita aria di sfida: MARTINA Hai controllato se ci sono ragni nella stanza? ALESSANDRO Quali ragni?
25 MARTINA Ieri ce n’era uno. Per fortuna che mamma se n’è accorta. Io odio i ragni! 18. Int. Casa Alessandro e Arturo: Camera degli ospiti – Notte Oltre la soglia della camera Arturo osserva di nascosto un Alessandro inedito, che gioca sotto il letto con Sandro. Dei due sbucano solo le gambe. VOCE ALESSANDRO (da sotto il letto) Zona H? VOCE SANDRO (da sotto il letto) Libera, Generale! Martina nel letto osserva con superiorità i due che si sfilano da sotto. Arturo è colpito da quanto Alessandro sia bravo a giocare con i bambini. ALESSANDRO Complimenti all’equipaggio! Missione compiuta! SANDRO Veramente non ne abbiamo trovato nessuno. ALESSANDRO Ne abbiamo trovati mille...e tu sei un eroe. MARTINA Li avevamo già fatti fuori tutti io e mamma! Arturo fa per allontanarsi dalla porta: ha visto abbastanza... quando uno SCOPPIO DI RISA lo fa tornare indietro: Alessandro ha sollevato Sandro e l’ha messo sul letto facendogli il solletico, lui contrattacca... aiutato anche da Martina.
26 ALESSANDRO (divincolandosi) No, no, basta... mi arrendo... avete vinto! Arturo comincia ad essere un po’ geloso: un Alessandro così non l’aveva mai visto, mentre Martina e Alessandro si danno il ‘cinque’ in modo articolato, come i rapper americani. Hanno finito. ALESSANDRO Buonanotte! Alessandro fa per andarsene ma... MARTINA Due bicchieri d’acqua, uno per uno! ALESSANDRO Non sei abbastanza grande da prenderteli da sola? E’una domanda retorica perché Alessandro sta già uscendo e... VOCE MARTINA Sì, ma per una volta voglio essere servita! ... si imbatte in Arturo in corridoio, colto a spiarlo. ARTURO Mary Poppins ti fa una pippa! 19. Int. Casa Alessandro e Arturo: Camera degli ospiti – Notte Alessandro posa i bicchieri d’acqua uno sul comodino di Martina e l’altro su quello di Sandro. ALESSANDRO Ecco fatto. Adesso dormite! MARTINA Ti sembra facile! Alessandro comincia a spazientirsi anche lui. ALESSANDRO Devo raccontarvi pure una storia? MARTINA Provaci!
27 ALESSANDRO Una favola? MARTINA Mica c’abbiamo 5 anni!(Pausa) Vita vera. ALESSANDRO Tipo? MARTINA Tipo... (ci pensa) Che malattia ha la Mamma? La domanda spiazza Alessandro. ALESSANDRO Ancora non lo sanno. Per questo fa le analisi. MARTINA Quando è caduta a casa ha battuto la testa... Per la prima volta interviene Sandro: SANDRO C’era tanto sangue... MARTINA Non è vero. Lui si fa i film... gli piacciono gli horror. C’aveva solo un bozzo qui! E si tocca la fronte. Alessandro cerca di cambiare discorso: ALESSANDRO Facciamo una bella cosa... la storia raccontatemela voi. MARTINA Che storia? ALESSANDRO Che ne so... (dice a caso) qual è la cosa più bella che vi è successa? Alessandro si sdraia di traverso ai piedi del letto, la testa appoggiata alla mano. Martina ci pensa: SANDRO I delfini a Zoomarine... l’anno scorso? MARTINA Ancora?!! (a Alessandro) Sta proprio a rota con i delfini!
28 20. Int. Casa Alessandro e Arturo: Salotto - Notte Al tavolo Arturo sta lavorando. Improvvisamente realizza che dalla stanza dei bambini non proviene più alcun ruomore e alcuna chiacchiera. Allora si alza dal tavolo. 21. Int. Casa Alessandro e Arturo: Camera degli ospiti – Notte Arturo guarda con tenerezza Alessandro che è completamente addormentato in tralice sul letto. E dormono anche i bambini. Senza tanti complimenti, Arturo scuote Alessandro. ARTURO Sveglia! A letto! A dormire! Come uno zombie, Alessandro si sveglia e si solleva assonnato e segue Arturo fuori della stanza. 22. Est. Villa Pamphili – Giorno Sotto l’ombra di un grande albero, è in corso un picnic all’inglese, molto raffinato. Sono presenti i soliti: Ginevra e Filippo con Prissy, Esra e Mina, Alessandro e Arturo con i due bambini, Martina e Sandro, i due novelli sposi Marco e Claudio. In più c’è Morgana (in borghese, contenuta) e la Ragazza dai capelli rossi con la compagna che erano anche al matrimonio. Scena divisa in vari posibili blocchi, che poi vanno montati a scelta, molti anche eliminati. L’importante è tenere l’ultimo. PRIMO BLOCCO Ginevra, guarda con tenerezza i suoi amici: chi mangia, chi beve, chi ride, tutto in relax anche per via del caldo. Lei, come ai matrimoni, batte col coltello sul bicchiere, per richiamare l’attenzione. E quando la ottiene, mentre Arturo riprende col cellulare, mormora: GINEVRA UbuntuNgumuntuNgabantu... Tutti la guardano senza capire. A sorpresa è Filippo che spiega: FILIPPO ‘Io sono ciò che tutti insieme siamo... Io sono Noi’! GINEVRA (riferendosi a Filippo) Si ricorda solo le cose più impensabili! È un’espressione in lingua bantu, africana... ESRA (a Prissy) Tu la capisci la lingua bantu?
29 PRISSY E perché? Io so’ della Magliana! GINEVRA È una regola di vita... Ubuntu è il rispetto dell’altro. Sostenersi... aiutarsi... la voglia di pace... Mi sono messa a studiare da quando Aurora lavora in Africa... (a Filippo) Ti ricordi di lei? FILIPPO Chi? GINEVRA (a Filippo) Nostra figlia! Sta girando tutta l’Africa! E’ antropologa. Cerca di capire se quelle parole significhino qualcosa per lui. Ma pare di no. Allora si rivolge agli altri: GINEVRA Due settimane fa stava in una tribù di cannibali... PRISSY E se se la mangiavano? ESRA E’ secca come un chiodo, non corre pericoli. PRISSY Ce potevano fa il brodo! ESRA Che ne sanno di come si fa il brodo? ALESSANDRO Conoscendola è capace che glielo insegnava lei! Tutti ridono. Arturo intanto si diverte a riprendere... SECONDO BLOCCO ... Morgana che è infastidita dagli insetti. MORGANA (A Arturo) La pianti! Non voglio essere ripresa mentre vengo divorata dagli insetti! MINA Ormai solo formiche e zanzare ti vogliono!
30 MORGANA Questa cosa che ad ogni San Pietro e Paolo dobbiamo cuocerci al sole, tra i piccoli mostri, non l’ho mai capita... MINA Non sei obbligata a venirci. Non è il Carnevale di Viareggio! MORGANA Ha parlato Miss Autenticità! Colei che si crede Mina e invece è una imitazione fallita di Grace Kelly... sei finta! MINA E tu sei una baraccona! RAGAZZA CAPELLI ROSA Ragazze, smettetela... un po’ di solidarietà femminile, no eh!? MORGANA Questa pensa di essere vera! Siamo tutte Maschere! Ma io per fortuna lo so! (ad Arturo) Piantala o ti faccio causa per violazione della privacy! Arturo allora passa a riprendere Martina e Sandro. MARTINA Perché riprendi tutto? ARTURO Mi piace. Tu sai come si fa? Martina non lo sa. Arturo glielo fa vedere. ARTURO Ecco, guarda, lo punti verso chi vuoi riprendere e poi spingi qui... provaci. Martina ci prova, puntandolo su Mina concentrata su Marco che sta consultando una App sul cellulare: MINA (a Marco) Che stai a guardare!? MARCO Controllo quanti gay ci sono nelle vicinanze... Guarda: 22... 28... no, ecco... 34...
31 MINA App da froci! Quante ve ne inventate! Ma me la scarico anch’ io adesso... CLAUDIO E’ solo per maschi... non ci sono le trans come te! Appena sente la parola ‘trans’, Martina abbassa il cellulare e dice a Sandro: MARTINA (soddisfatta di sé) Hai visto!? Che t’avevo detto! MINA Ma come siete antichi! Ormai tutto è più liquido... ancora vi preoccupate di che sesso siete!? Arturo riprende a filmare lui. MARCO Qui in zona ce n’è 34... almeno di quelli iscritti a questa app... me ne da uno anche a 100 metri... ... indica un PODISTA in maglietta e pantaloni corti che si allena poco distante... MINA ... sarà lui?... CLAUDIO Mandagli un messaggio... MINA Non per me! Non è il mio tipo. TERZO BLOCCO ALESSANDRO (annoiato) Nessuno ha da raccontare qualcosa di più interessante? Non una serie tv, però... vita vera, please, se ancora vi succede qualcosa... Tutti tacciono e si guardano, c’è proprio un’aria di stanca... all’improvviso è il piccolo Sandro a parlare: SANDRO La Dea Fortuna ha un segreto... CLAUDIO Chi è questa Dea?
32 ALESSANDRO Il Santuario della Dea Fortuna a Palestrina... Annamaria, sua madre, lavora lì... ESRA Zitti... (a Sandro) E allora? SANDRO E’ un trucco magico... come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? E’ facile... devi guardarlo fisso, così... ... mentre parla Sandro fa quello che dice, chiude e apre gli occhi e guarda tutti loro... SANDRO ... conti fino a tre e poi chiudi di scatto gli occhi... rubi la sua immagine... li tieni ben chiusi e conti fino a cinque... e lei ti scende fino al cuore... e da quel momento quella persona sarà sempre dentro di te! Sandro tace e sorride. Tutti gli altri lo guardano incantati, come prigionieri di una improvvisa magia e poi lo applaudono. STACCO. 23. Est. Uscita Villa Pamphili – Giorno Nel panorama verdeggiante del parco, il gruppo di amici cammina senza fretta verso l’uscita. C’è chi porta una cesta, chi si prende sotto braccio, chi ride, Martina chiacchiera con Mina, Sandro saltella. Il picnic è ormai finito, ma l’atmosfera è ancora di festa. ESRA Queste salite mi fanno male al ginocchio. ALESSANDRO Esra. Te l’ho detto mille volte: devi dimagrire. Mangi troppo. ESRA Ma mi fa male il ginocchio, mica la pancia. Lo SQUILLO di un cellulare. Alessandro cerca il telefono, rallentando, mentre il gruppo prosegue. ALESSANDRO (al cell) ... Sì, ciao... abbiamo finito... fra un po’ torniamo a casa... stanno bene... a che ora passo a prenderti domani? Alessandro si ferma proprio, come se avesse sentito qualcosa che non si aspettava.
33 ALESSANDRO (al cell) ... Ma perché? Alessandro guarda il gruppo poco distante. Esra è l’unica che si è fermata ad aspettarlo... ALESSANDRO Questo glielo dici tu ai bambini domani però, eh!? Alessandro avanza verso Esra, mette la mano davanti al cellulare per non farsi sentire... ALESSANDRO (a Esra, a bassa voce) E’ Annamaria... deve stare qualche altro giorno. ESRA Mannaggia. Mi dispiace. 24. Est. Ospedale: Giardino (o cortile) – Giorno Nel Cortile dell’ospedale Arturo è insieme a Mina che controlla sul cellulare la App gay per incontri. MINA 5 attivi. 15 passivi, 10 versatili... Qui ce ne sono almeno una trentina. Magari due anche in fin di vita. Uno a pochi metri... lì... Si volta e vede un degente in carrozzella, spinto da un infermiere molto prestante. MINA Chi dei due? Quello seduto o quello in piedi? ARTURO Non sai fare altro? MINA Lo faccio solo per distrarmi... Improvvisamente alle sue spalle risuona una voce femminile che canta dolcemente una vecchia canzone di Mina: Chihuahua. Mina si volta e si accorge che a cantare è Annamaria che sta all’altra parte del giardino seduta su una panchina con da una parte Mattina e dall’altra Sandro. E’ a lui che sta cantando la canzone. ANNAMARIA (Canta Chihuahua)
34 Mina e Arturo, che si erano tenuti a distanza per rispettare la privacy del primo contatto di Annamaria con i figli, ora vanno verso di loro: MINA (ad Annamaria) Non ci posso credere! La guardano cantare dolcemente soprattutto a Sandro. Quando finisce, Mina le dice: MINA Mia madre l’ha insegnata pure a te! ANNAMARIA Quando Sandro era piccolo non dormiva. Esra mi ha detto che la usava come ninna nanna per te e ha funzionato anche con lui! Lo tranquillizza! MINA Quella pazza è sempre stata in fissa con Mina. Mio padre voleva un maschio, mia madre una femmina, ma solo per chiamarla Mina. Ed eccomi qui! M’ha battezzata lei! ANNAMARIA (ad Arturo) Beh, come va? Vi hanno già fatto impazzire? ARTURO (a Mina) Ma no. Sono stati buoni. Tranquilla. ANNAMARIA (ai figli) E voi? Non mi dite niente degli zii?... come vi trovate con loro? MARTINA Non sono nostri zii. SANDRO Uno è fico proprio. MARTINA Non questo. L’altro. ARTURO (ai bambini) Beh, grazie, grazie davvero... Ora mi restate ancora più simpatici. MARTINA Non c’avete nemmeno la tv. (Alla madre) Ma ti rendi conto! ARTURO
35 Potete vedere quello che volete sull’Ipad di Alessandro... MARTINA Se ce lo da! Convincilo e prendi punti! MINA (alla bambina) Tu farai strada. Arturo guarda dritto negli occhi Annamaria: ARTURO (serio) Perché altri giorni? Annamaria fa un’espressione come a dire: non voglio parlarne adesso, con i bambini presenti. 25. Int. Ospedale - Giorno Annamaria ed Arturo sono alla porta aperta del reparto. Lei dentro, lui fuori. Nel corridoio, Rita l’infermiera è indaffarata ma sente il dialogo. ARTURO (agitato) Cosa cercano?! Cosa sospettano? Che dobbiamo pensare? ANNAMARIA Calmati, oh! Deve arrivare un macchinario particolare, credo… Però non so, qui dicono tante di quelle cazzate... ARTURO Quali?! Dimmele! ANNAMARIA Senti, dovete tenere dei bambini qualche giorno... C’è di peggio nella vita, sai? ARTURO Pensi che sia per quello? Non ti passa per la testa che io sia preoccupato per te!? ANNAMARIA Mi devo pure preoccupare che tu ti preoccupi? Pure questo? Mentre Annamaria si allontana, Arturo fa per entrare ma Rita lo blocca a parole. RITA Scusi ma lei che fa ancora qui? Non lo sa che l’orario di visite è finito?
36 Mica è il Colosseo qui che entra ed esce come je pare! ARTURO No, è che… volevo sapere cosa ancora stanno cercando. I dottori… RITA (allontanandosi) Che vuole che cerchino... Le solite cose... Stanno a capì SE e COME operare... Poi casomai pure QUANNO... Rita si sporge, prende la porta e fa per chiuderla. ARTURO Operare a che...? Ma Rita ha già chiuso la porta. 26. Int. Casa Alessandro e Arturo: Salone / Bagno – Giorno Arturo sta ai fornelli, cucinando il pranzo. Si volta verso i bambini che sono già seduti a tavola. ARTURO Andate a lavarvi le mani. Fra dieci minuti è pronto. MARTINA Ce le siamo già lavate. Arturo riprende a cucinare mentre si sente il rumore della porta di casa che si apre. Dopo un istante passa come un fulmine Alessandro, reduce dal lavoro, che senza fermarsi dice: ALESSANDRO Ciao a tutti. Oh, io mangio un boccone e via. C’ho solo mezz’ora, me ne devo andare subito. ... senza fermarsi posa la cassetta di lavoro e si infila in bagno. Arturo rimane un momento perplesso poi: ARTURO (ai bambini) Aspettate, torno subito! E va fino alla soglia del bagno, si appoggia sullo stipite e guarda Alessandro che si sta lavando le mani: ARTURO Sei proprio sicuro che non sapevi niente
37 dell’operazione? ALESSANDRO Se lo sapevo te l’avrei detto, no!? ARTURO (sarcastico) Sì, come m’avevi detto che ci mollava i bambini! I due iniziano a litigare faccia a faccia, in modo stizzito e isterico, soprattutto Arturo. Cercando di non farsi sentire dai bambini. ALESSANDRO Ah, t’è uscito finalmente! il problema è questo: i bambini! ARTURO Il problema è che non mi dici più un cazzo... ALESSANDRO Lo sapevo che non volevi i bambini... Sei meschino... fai tutta sta scena perché ti danno fastidio! (I bambini che in salone sentono tutto cominciano a litigare tra loro – Scena 27 – in maniera sempre più crescente). ARTURO (strillando) Non rigirare la frittata, come sempre! Non ci provare! Non sono i bambini, sei tu! ALESSANDRO E chiudi quella cazzo di porta che ci sentono... ARTURO E allora? che male c’è? hai paura che scoprono che le Matrigne sono cattive!? Sai che novità! ALESSANDRO Sto tutto il giorno in giro a famme un culo così... torno a casa per riposarmi un minuto e chi te trovo!? A te! Che me fai pure il terzo grado! E perché? che cazzo vuoi da me!? ARTURO Solo sapere quello che Annamaria ha detto a te e tu non dici a me! E’ così difficile!?
38 ALESSANDRO M’ha detto quello che ha detto a te! E io sono preoccupato per lei... non sto a pensà a te adesso. Non sto a pensà a noi, vabbeh!? ARTURO Quando fai così proprio non ti sopporto! ALESSANDRO Non mi sopporti? Vattene allora così trovi pace! E pure io! I Rumori del litigio dei bambini si fanno sempre più forti. ARTURO Ah, beh, risolviamo tutto con lo psicodramma! ALESSANDRO Quello è roba tua... Sei tu la prima donna! Ma che cazzo stanno a combinà questi! E Alessandro corre fuori del bagno, seguito da Arturo. 27.Int. Casa Alessandro e Arturo: Cucina Salone – Giorno Martina e Sandro sono a tavola, ma non mangiano. Ascoltano le urla dei due. VOCE ALESSANDRO (dall’altra stanza) Non mi sopporti? Vattene allora così trovi pace! VOCE ARTURO (idem) Ah, beh, risolviamo tutto con lo psicodramma! VOCE ALESSANDRO (idem) Quello è roba tua...Da prima donna! Martina e Sandroli sentono e si guardano. MARTINA Ora se ci cacciano è per colpa tua. SANDRO Perché? MARTINA Non parli mai. Sei uno zombie. Non si sa mai che vuoi! C’hai ‘na faccia… Fa la faccia da ebete.
39 SANDRO Cattiva! Lasciami in pace! Martina non sa che ‘cattiveria’ dirgli, ci pensa un momento e poi la sputa lì: MARTINA Mamma si è ammalata per colpa tua! Sandro resta immobile poi di scatto afferra un bicchiere e le rovescia l’acqua addosso. Per unistante Martina è basita, poi si scaglia su di lui: MARTINA T’ammazzo... Sandro scappa e Martina lo insegue... ... lui ha ancora il bicchiere in mano e glielo tira, mandandolo in frantumi contro il muro... SANDRO Vattene! Vattene! Lei lo raggiunge e gli tira un ceffone, lui le si butta addosso e la prende a calci...richiamati dal rumore arrivano di corsa Alessandro e Arturo: ALESSANDRO Ma la smettete?! Siete impazziti? Alessandro prende Sandro, Arturo Martina e cercano di separarli: MARTINA Ha cominciato lui... E’ un deficiente! Fa stare male tutti! Sandro si avventa contro la sorella con più forza. SANDRO Mamma non è malata! Non è malata! Finalmente riescono a separarli ma fanno fatica a tenerli fermi: ALESSANDRO Basta! Ho detto basta! Piantatela!Io devo andare a lavorare! Sandro scoppia a piangere sonoramente. ARTURO Bravo! Va, va! I due guardano i bambini, poi si guardano tra loro. Arturo è nero:
40 ARTURO (A Alessandro, con aria di sfida) A che ora torni!? 28. Est. Strade città – Giorno Alessandro in sella a una moto sfreccia per la città. Non è solo. Abbarbicato a lui, col casco in testa, c’è Sandro. 29. Int. Casa Alessandro e Arturo: Salotto - Giorno Arturo si è messo al lavoro: computer, vocabolari, testi, fogli. Martina si avvicina lentamente ma lui la ignora. Lei si appoggia all’altro lato del tavolo. MARTINA Che fai? ARTURO (senza guardarla) Traduco. MARTINA Che? ARTURO Un filosofo inglese del ‘700. MARTINA Mi sa che è una palla, vero? ARTURO (guardandola) Martina. Ti scongiuro. Gioca con l’Ipad. Fa quello che vuoi, libera! Per colpa vostra sono già in ritardo sulla consegna. MARTINA Va bene. Arturo si rimette a capo chino sul computer... ARTURO Sì, è una palla. Lui e Martina si mettono a ridere. Lei si allontana, così Arturo si rimette a lavorare alacremente e digita alcune cose... ... fino a quando Martina riappare nel campo visivo. Ha un paio di ciliegie in mano. ARTURO (severo) Allora? MARTINA
41 Te le regalo. Ma se mi dici una cosa... Come mai mamma ha chiamato mio fratello come Alessandro? ARTURO Non lo so. Sono grandi amici, si vogliono bene. Fammi lavorare. MARTINA Quanto bene? Bene-bene? ARTURO Ti prego... Cosa vuoi sapere? Martina ci pensa un po’, fa la vaga. MARTINA Un po’ si somigliano... lui e mio fratello... Alessandro e Mamma si conoscono da tanto... dormivano anche insieme... me l’ha raccontato lei... ARTURO Come fratello e sorella... MARTINA Ma che stai a ddì!? Ma che c’hai creduto? 30. Int. Casa Cliente di Alessandro: Cucina – Giorno Una casa borghese. In cucina Alessandro è sdraiato sotto il lavabo. Gli attrezzi spuntano dalla borsa da lavoro, mentre una Signora ben vestita e pettinata sta porgendo un bicchiere d’aranciata a Sandro, in disparte. SIGNORA BORGHESE Ecco qui... solo arance fresche e un po’ di zucchero. SANDRO (prendendo il bicchiere) La ringrazio, Signora. SIGNORA BORGHESE (a Alessandro) Ma come è educato suo figlio! Gli sta insegnando il mestiere? Alessandro si tira fuori da sotto il lavabo. ALESSANDRO Veramente è solo il mio nuovo aiutante... (a Sandro) Passami il cacciavite, quello grande!
42 Sandro posa il bicchiere e si fionda sulla borsa con gli attrezzi da lavoro: SANDRO Intende questo? SINGORA BORGHESE Uh, le da anche del ‘Lei’... ALESSANDRO E’ molto professionale. La Signora, sorridendo, si allontana. ALESSANDRO (Sandro) Vieni, sdraiati con me... Sandro lo fa e i due si ritrovano vicini... ALESSANDRO Infila la mano qui... Sandro fa tutto quello che gli viene chiesto: ALESSANDRO Lo senti il tubo? Stringilo... senti come scorre l’acqua all’interno?... questa è una vena che va verso un’arteria. L’impianto è come un corpo umano... Vive, respira... Infila anche la sua mano. ALESSANDRO Adesso sollevala fin che puoi... Aspetta che ti aiuto... arriviamo al cuore... Eccolo, lo senti? Senti che qui non scorre più niente... dobbiamo svitarlo... perché c’è qualcosa che lo blocca... Alessandro si tira fuori dalle tasche una pinza più piccola... ALESSANDRO Ora con questa, mentre io sfilo la valvola grande... tu mi devi tenere ferma questa piccola qua sotto... con tutte le forze... SANDRO E se non ce la faccio? ALESSANDRO Eh! C’avremo una crisi cardiaca! Dai prova... più forte... più forte...
43 Sandro stringe, digrigna i denti, gonfia le guance... SANDRO Lei è sicuro che posso farlo? E se la rompo? Alessandro si sfila da sotto e fa sfilare anche lui. ALESSANDRO Mai paura di sbagliare... poi ci sono qui io, ti proteggo, no?... se la rompi io poi l’aggiusto... Per cui niente sensi di colpa! Dai... Si rimettono sotto, ognuno sulla sua valvola. ALESSANDRO Stringi, tieni fermo... ecco... ecco... Dai... fatto! Dai tubi interni schizza fuori una brodaglia nera che, insieme a un groviglio di residui neri, cade in un secchio messo lì apposta. ALESSANDRO Ce l’abbiamo fatta! SANDRO (stanco ma entusiasta) Fammi fare un’altra cosa! ALESSANDRO (scherzando) Ehi, ragazzino! Cos’è questa confidenza? Improvvisamente mi dai del ‘tu’? Come ti permetti? Sandro sorride come per dire: ‘mi è scappato’. 31. Int. Casa Alessandro e Arturo: Camera da letto e Bagno – Notte Alessandro è in bagno a lavarsi i denti. Arturo in camera da letto. Si stanno preparando tutti e due per andare a dormire. Alessandro si sciacqua la bocca. VOCE ARTURO (dalla camera da letto) Tu ci sei stato tanto a Palestrina... ALESSANDRO Quando stavo a padrone... secoli fa... VOCE ARTURO Ci sei tornato anche dopo... Alessandro si affaccia dal bagno. In maglietta e slip.
44 ALESSANDRO Ho rifatto i cessi dentro al museo della Dea... grazie a Annamaria... beh!? ARTURO Quanti anni fa? ALESSANDRO Boh, nove... otto... (Pausa) Artù... non ci girà intorno... che vuoisapè? Arturo, tutto intento a mettersi il pigiama, non lo guarda. ARTURO Martina mi ha fatto notare che Sandro ti assomiglia... ALESSANDRO Non mi pare. ARTURO (affacciandosi) Neanche a me. Però a guardar bene... forse il modo di fare... (Pausa, poi dritto) Martina pensa che Sandro sia figlio tuo... Alessandro scoppia a ridere. ARTURO ... che tu e Annamaria... insomma... avete fatto sesso... I due si guardano, Alessandro non è arrabbiato, anzi: questa cosa lo diverte. ALESSANDRO Martina è una ragazzina molto intelligente... Capisce quando tra due persone c’è amore e passione... ARTURO Si o no? Continuano a prepararsi, è un dialogo tutto fatto in movimento. ALESSANDRO ... caro Arturo, nella vita... non so se lo sai... ma non si scopa solo col corpo... Alessandro si lancia in un ragionamento molto concettuale impapocchiandosi un po’ ma in modo irresistibile e tenero. ALESSANDRO Certo, col corpo è anche più divertente...
45 ARTURO Beh, non sempre... dipende con chi lo fai... ALESSANDRO ... però l’effetto delle scopate di testa dura più a lungo, lascia tracce più profonde... non figli però!... questo non può succedere, stai tranquillo. Alessandro guarda Arturo come se avesse detto una cosa ovvia e si infila a letto soddisfatto di sé, dicendogli ironico: ALESSANDRO(ironico) Per cui... anche senza sesso... hai ragione a essere geloso di Annamaria, Arturo... hai tutta la mia solidarietà. Arturo in piedi davanti al letto, lo guarda sbigottito. ALESSANDRO (soddisfatto) Non vieni a letto? 32 e 33. Int. Ospedale: Camera Annamaria - Giorno La Signora Distinta e la Ragazza Nerboruta studiano Arturo e Alessandro seduti sul letto di Annamaria. Il letto accanto ad Annamaria è vuoto. ANNAMARIA (a Alessandro) Hai presente la morsa da falegname...? Ecco, non sono proprio emicranie, più ‘sta cosa... che stringe... ma... buona notizia! Niente tumore! ALESSANDRO (sollevato) Meno male! ANNAMARIA (festosa) E zero aneurisma! SIGNORA DISTINTA Ha come un gomitolo d’arterie... una cosa congenita... La Ragazza Nerboruta la guarda per dire: che stai a di’?Alessandro e Arturo stanno incassando la notizia. ANNAMARIA Ce l’ho dalla nascita quindi meno grave. SIGNORA DISTINTA Beh, un’operazione al cervello non è mai unapasseggiata di salute...
46 RAGAZZA NERBORUTA (aggressiva) Non hanno deciso! Stanno studiando, che ne sai tu!? SIGNORA DISTINTA Hanno deciso, hanno deciso... Ora anche Annamaria non ne può più. ANNAMARIA (alla Signora) Ti sembra che hai capito tutto e magari non hai capito niente...Sono cose tecniche... complicate... Alessandroriconosce la paura negli occhi di Annamaria. ANNAMARIA Basta che lo fanno presto, che mi sono stufata... Guarda gli amici preoccupati. ANNAMARIA Non vi ho mica mollato i figli a tradimento, se è per i bambini... ALESSANDRO Ma che dici? ANNAMARIA Prima sembrava che potessero fare tutto con una sonda... e invece no, (s’incazza) è messo in un modo ‘sto gomitolo (s’incazza ancora di più) che mi devono proprio aprire!(respira profondamente). Anche Arturo e Alessandro sospirano per controllare le emozioni. SIGNORA DISTINTA Se l’operazione va bene, poi la aspetta una convalescenza lunghissima. RAGAZZA NERBORUTA (alla Signora) Se non te fai gli affari tuoi, te la faccio fa’ io una convalescenza lunghissima. ANNAMARIA (ai suoi amici) Nonpreoccupatevi più del necessario! Alessandro, cercando di non far vedere che è scosso, la abbraccia. ALESSANDRO Andrà tutto bene, amò. Faranno quello che devono fare e andrà tutto bene. Hai capito?
47 34. Int. Ospedale: Corridoio e scale - Giorno Alessandro e Arturo camminano lungo il corridoio. ARTURO Scusami... ero agitato, avevo preso solo mezzo Tavor. ALESSANDRO Tre te ne devi prendere in queste situazioni... (lo imita) ‘ fai la convalescenza a casa nostra... Tutti insieme... ma magari in autunno ti riprendi...’ Hai dovuto specifica’: ‘ma magari’... ARTURO Mi dispiace. Non volevo fare il tragico... anche tu hai fatto una facciaperò... Alessandro nemmeno gli risponde mentre iniziano a scendere le scale. Tutti e due portano un peso un gradino dopo l’altro. Arturo procede davanti e Alessandro dietro si ferma, si appoggia alla parete. ARTURO No, dai...non fare così... Arturo gli si avvicina. Accarezza la guancia di Alessandro, come fosse quella di un bambino, poi gli prende la faccia tra le dita della mano. ... Alessandro si lascia andare. ALESSANDRO (infantile) E’ Annamaria! Mica è una qualunque... ARTURO Lo so. Lo so. Dai... ALESSANDRO No, non lo sai... non t’ho mai detto quanto conta per me... quando ci ha presentato... quando ha capito che tra me e te... oh, io e lei stavamo proprio sul punto di... ma lei si è tirata indietro, capisci? e senza mai farmelo pesare...(Pausa) Noi... io... in questi anni avrei dovuto...avrei potuto aiutarla di più... e invece no, l’ho data per scontata... sono stato un pezzo di merda... Arturo lo abbraccia forte.
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