La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
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Testo della carta N°170 La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo secondo i dati dei Censimenti dell’industria e dei servizi del 2001 I rilevamenti statistici di riferimento per esaminare la struttura delle attività economiche a livello comunale, nell'area oggetto di studio dell'Atlante del Tirolo, sono i Censimenti dell'industria e dei servizi, le uniche raccolte complete di dati di tutte le unità economiche dell'Austria, dell'Italia e della Svizzera. Essi rappresentano il "censimento" di tutte le imprese e delle organizzazioni senza scopo di lucro, come gli enti amministrativi, e vengono effettuati ogni dieci anni, l'ultima volta nel 2001, parallelamente al censimento della popolazione. In virtù dell'elevata varietà delle attività economiche presenti nelle moderne economie regionali del Tirolo del Nord e dell'Alto Adige è molto difficile effettuare una suddivisione sensata. Il sistema di classificazione NACE dell'Unione Europea, dopo l'ingresso dell'Austria, risulta quindi un quadro di riferimento molto prezioso. Le 13 attività economiche della classificazione NACE (sezioni NACE C-O), inserite nei Censimenti dell'industria e dei servizi, permettono di suddividere la vita economica in una serie di categorie che forniscono importantissime informazioni sulle strutture economiche a livello comunale. Le diverse attività economiche comportano esigenze diverse dei siti industriali nei confronti del territorio. Con il termine territorio non si intende soltanto l'ambiente naturale, quanto piuttosto il paesaggio antropizzato che comprende tutti gli edifici e le infrastrutture, le relazioni e gli scambi commerciali, i potenziali clienti, i mercati, le strutture dei prezzi, i lavoratori e le loro conoscenze, il sistema giuridico, la politica economica ecc. Perfino le opinioni della gente sul territorio e le tradizioni culturali possono essere molto importanti per l'economia. Basti pensare ad es. all'"immagine" del Tirolo, considerato un Paese turistico per eccellenza. Per questo le diverse attività economiche sono concentrate in diversi comuni. Ci sono alcuni comuni, che vivono dell'economia del turismo e sono in grado di offrire un panorama straordinario (cfr. "Indice di specializzazione settoriale - Turismo 2001"). Altri luoghi, invece, dispongono di grandi zone industriali, localizzate nei dintorni delle grandi città, e sono considerati soprattutto poli commerciali, riuscendo a raggiungere il maggior numero di potenziali clienti ed essendo dotati di collegamenti autostradali quasi sempre ottimi (cfr. "Indice di specializzazione settoriale - Commercio 2001"). Un'infrastruttura stradale e ferroviaria molto efficiente, unita ad una favorevole posizione lungo le principali vie commerciali, sono i requisiti fondamentali degli stabilimenti industriali per le imprese di trasporti, fatta eccezione per il caso speciale dei trasporti funiviari, che si trovano solitamente in prossimità dei centri più importanti per il turismo invernale. (cfr. "Indice di specializzazione settoriale - Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2001"). Le imprese industriali hanno bisogno di grandi superfici pianeggianti nei fondovalle e di terreni con un prezzo il più basso possibile, condizione che in questa "regione montuosa" solo pochi comuni sono in grado di offrire (cfr. "Fattore di specializzazione settoriale - Superficie disponibile"). Il settore terziario moderno si concentra invece nelle città, dove si trova la maggior parte dell'utenza (commerciale) che richiede servizi di consulenza fiscale, giuridica, imprenditoriale, bancaria, assicurativa e nell'area dell'Information Technology (cfr. "Indice di specializzazione settoriale - Immobili e servizi all'impresa"). Tuttavia non tutte le attività economiche tendono a concentrarsi maggiormente in pochi luoghi. Le imprese di costruzioni, le piccole imprese e gli artigiani fra i quali: macellai, panettieri, carpentieri, imbianchini, piastrellisti, fabbri e meccanici auto, in quasi tutti i comuni, danno vita ad una vitale economia locale strutturata in microimprese. Allo stesso modo, anche l'amministrazione e l'istruzione sono presenti in tutti i comuni. Tuttavia, anche in questo ambito è possibile individuare una gerarchia spaziale. Sono, infatti, solo i due capoluoghi, Innsbruck e Bolzano, ad avere contemporaneamente le due uniche sedi universitarie presenti. Le 13 attività economiche comprese nella classificazione NACE hanno un'importanza molto diversa. Il parametro più importante è senza dubbio il numero degli addetti, che compare in entrambi i diagrammi sottostanti dell'Alto Adige e del Land Tirolo. Da questi dati emerge con chiarezza che, in entrambe le parti del Tirolo, la struttura di base dell'economia è molto simile. La classificazione delle quattro attività economiche più importanti: industria manifatturiera, seguita subito dopo dal commercio, e ad una distanza decisamente maggiore dall'economia del turismo in senso stretto (alberghi e ristoranti), e quindi dall'edilizia, coincide perfettamente.
Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001. Fonte: ISTAT, 8. Censimento industria e servizi 2001. Testi delle carte Concentrazione spaziale dei posti di lavoro ed unità locali Dove si trovano i posti di lavoro in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Estrazione di minerali” Dove si trovano i resti della tradizionale industria mineraria in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Produzione manifatturiera” Dove si trovano i siti produttivi in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: "Produzione e distribuzione di energia elettrica e acqua" Dove si trovano le centrali idroelettriche in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: "Costruzioni" Dove si trovano le più importanti industrie edili in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Commercio” Dove si trovano i più importanti poli commerciali in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Turismo” In quali comuni del Tirolo domina il comparto economico del turismo? Indice di specializzazione settoriale: "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" Dove si trovano i più importanti poli del
trasporto in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Intermediazione monetaria e finanziaria” Le città di Innsbruck e Bolzano e i capoluoghi di distretto ospitano gran parte del settore finanziario Indice di specializzazione settoriale: "Immobili e servizi all`impresa" Dove si trovano i più importanti poli di servizi in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Pubblica amministrazione” Dove si trovano i centri amministrativi in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Istruzione” Dove si trovano i centri di istruzione e formazione in Tirolo? Indice di specializzazione settoriale: “Sanità e servizi sociali” Concentrazione attraverso gli ospedali presenti nei capoluoghi di provincia e di distretto Indice di specializzazione settoriale: “Altri servizi” Non si registrano netti picchi di concentrazione spaziale nel settore: “Altri servizi” Attività manifatturiere – Industrie alimentari e delle bevande Dallo speck, agli alimenti speciali senza glutine Attività manifatturiera – Industrie tessili e dell`abbigliamento Pochi produttori di qualità soprattutto in Tirolo del Nord Attività manifatturiere – Industrie conciarie, prodotti in cuoio Un settore quasi scomparso Attività manifatturiere – Industria del legno e dei prodotti in legno (esclusi i mobili) Industria del legno in Tirolo del Nord, artigianato del legno in Alto Adige Attività manifatturiere – Carta, editoria, stampa Centri principali nelle città di Innsbruck e Bolzano e nei capoluoghi di distretto Attività manifatturiere – Raffinerie di petrolio Il Tirolo dipende dalle importazioni Attività manifatturiere – Industria chimica Successo sorprendente nel dopoguerra Attività manifatturiere – Fabbricazione di materie plastiche e articoli in gomma Picchi di produzione nell’area di Kufstein, Innsbruck e Bolzano Attività manifatturiere – Vetro, ceramica, prodotti per l`edilizia, abrasivi Il “gigante” Swarovski e i “minuscoli” stabilimenti della Bassa Valle dell’Inn Attività manifatturiere – Fabbricazione di prodotti in metallo Ampia diffusione dell’artigianato metalmeccanico in Tirolo, importante centro di produzione industriale Plansee a Breitenwang Attività manifatturiere – Fabbricazione di macchine e impiantistica Centri principali a sud dell’arco alpino Attività manifatturiere - Macchine elettriche, apparecchi medicali e di precisione, strumenti ottici Isolati centri di produzione industriale a livello locale Attività manifatturiere – Fabbricazione di mezzi di trasporto Poche grandi imprese, accesa concorrenza Attività manifatturiere – Fabbricazione di mobili, articoli sportivi, giochi e altre industrie Mobili come prodotto principale, ampia diffusione territoriale del settore © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Concentrazione dei posti di lavoro e delle unità locali (2001) Concentrazione dei posti di lavoro 2.000 % 1.000 % 0.800 % 0.600 % 0.400 % 0.200 % Stato: Censimento industria e servizi 2001 Concentrazione delle unità locali 12 8 4 Percentuale (%) Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km Con differenti fasce di colori la carta mostra la percentuale dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo. Le barre indicano la percentuale delle unità locali. ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1100-2730-2731, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1100
Testo della carta N°1412 Concentrazione spaziale dei posti di lavoro ed unità locali Dove si trovano i posti di lavoro in Tirolo? In Italia e in Austria ogni 10 anni, oltre al Censimento della popolazione, delle abitazioni e dei fabbricati si effettua il Censimento generale dell'industria e dei servizi. Tali rilevazioni economiche di tutte le imprese, organizzazioni nonprofit e Pubblica Amministrazione rappresentano l'unica fonte di dati a livello locale sulla struttura settoriale e occupazionale*. In Tirolo del Nord, dell'Est e in Alto Adige nel 2001 si contavano 90.999 unità locali e 502.770 posti di lavoro (dati relativi ai Censimenti delle unità locali del 2001, giorno di rilevazione 15 maggio in Tirolo del Nord e Tirolo dell'Est; 22 maggio in Alto Adige). Rispetto al censimento del 1991 sia il numero delle unità locali che la percentuale di posti di lavoro (+24,3% in Tirolo, +15,2% in Alto Adige) hanno subito un forte incremento. Questo a riprova della continua dinamicità dell'economia tirolese. Fonti: Austria: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 1991 e 2001; Italia: ISTAT, Censimenti industria e servizi 1991 e 2001. Il modello di distribuzione spaziale dei posti di lavoro in Tirolo presenta alcune differenze fondamentali tra il Tirolo del Nord e l'Alto Adige. Innsbruck, infatti, è l'unico centro economico di rilievo del Tirolo del Nord, che ricopre in assoluto la funzione più importante per il mercato del lavoro. Al contrario l'Alto Adige ha diversi centri economici di grande importanza; oltre a Bolzano compaiono, infatti, anche altri capoluoghi, come Merano, Bressanone e Brunico. Assieme ai comuni di Leifers, Appiano sulla strada del vino, in prossimità di Bolzano e Lana, in prossimità di Merano, i centri urbani dell'Alto Adige forniscono il 52,85% del totale di posti di lavoro disponibili e il 44,69% delle unità locali. In Tirolo del Nord, al contrario, si rileva una maggiore concentrazione di diversi centri economici di medie dimensioni, pertanto nel complesso anche la distribuzione spaziale dei posti di lavoro è più omogenea rispetto all'Alto Adige. Fra questi centri, oltre ai distretti Kitzbühel, Kufstein, Schwaz, Imst, Landeck, Reutte(+Breitenwang) e Lienz figurano anche alcuni centri di produzione industriale della Valle dell'Inn, come Kundl, Jenbach, Wattens, Hall in Tirol, il centro commerciale di Rum e Telfs. I diagrammi on-click sul significato dei rami economici più importanti nei comuni offrono un quadro sul grado di dipendenza dei comuni dalle singole attività economiche. L'indice di specializzazione pari a 1,00 indica la media tirolese. I grandi centri di solito presentano una struttura economica più equilibrata rispetto ai comuni più piccoli. Tipici "comuni a vocazione turistica" come Sölden, Schenna e Scheffau am Wilden Kaiser si caratterizzano, come presumibile, per indici di specializzazione settoriale molto alti nei seguenti rami economici: "Alberghi e ristoranti", "Trasporti e comunicazione" e una predominanza dell'edilizia. "Comuni a vocazione industriale" come Wattens, Kundl e Laives mostrano invece un maggior grado di dipendenza dall'industria manifatturiera. Il commercio è particolarmente forte in alcuni comuni vicini alla città come Rum, Völs e Appiano sulla Strada del vino. Proprio nel territorio attorno a Innsbruck è già molto marcata la dislocazione dei centri commerciali sul "prato verde" in grandi aree industriali situate in periferia. Analizzando il grado di dipendenza settoriale bisogna tenere in considerazione che le attività economiche, non molto importanti per il Tirolo in base al numero complessivo dei posti di lavoro, come ad es. l'attività mineraria e l'approvvigionamento energetico-idrico presentano indici di specializzazione settoriale più soggetti a oscillazioni. Questi valori sono molto meno significativi degli indici in importanti rami economici come la produzione manifatturiera, il commercio, i servizi imprenditoriali e il sistema sociale-sanitario. Per ulteriori informazioni sulla distribuzione spaziale dei diversi rami economici si veda il set di carte: "Grado di concentrazione settoriale". Temi correlati:
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Estrazione di minerali (2001) Indice di specializzazione settoriale - Estrazione di minerali 40,0 20,0 10,0 5,0 1,0 0,5 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Estrazione di minerali. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1246-2929, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1246
Testo della carta N°1410 Indice di specializzazione settoriale: “Estrazione di minerali” Dove si trovano i resti della tradizionale industria mineraria in Tirolo? L'importante ruolo economico svolto in passato dall'industria estrattiva del Tirolo, basti pensare al periodo d'oro di Schwaz nel XV e XVI secolo, grazie all'estrazione dell'argento, è ormai scomparso. Land/Provincia Tirolo Alto Adige Trentino Posti di lavoro nel comparto dell'estrazione di minerali 1991 870 444 2.355 Posti di lavoro nel comparto dell'estrazione di minerali 2001 1.059 496 1.607 Totale posti di lavoro 2001 295.390 207.380 195.718 Percentuale di posti di lavoro nel comparto dell'estrazione di minerali 2001 0.36 % 0,24 % 0,82 % Fonti: Austria: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 1991 e 2001; Italia: ISTAT, Censimento industria e servizi 1991 e 2001. Nel territorio dell'Atlante il comparto economico dell'estrazione di minerali, propriamente detto, ormai non esiste più neanche come "relitto" del passato. L'antica miniera d'argento di Schwaz e la vecchia miniera della Val Ridanna, entrambe visitabili, hanno infatti un valore esclusivamente turistico. I posti di lavoro che ancora oggi figurano in questo comparto, denominato volutamente in questo modo (comparto economico dell'estrazione di minerali), si limitano esclusivamente alla produzione e al trasporto di materiali da costruzione come ghiaia, pietrisco, sabbia e terra e all'estrazione di pietre ornamentali. Nel territorio dell'Atlante il gruppo di cave nettamente più importanti, che hanno un ruolo di prim'ordine anche per l'economia locale, si trovano nei comuni di Albiano (589 posti di lavoro), Fornace (246 posti di lavoro), Lona-Lases (118 posti di lavoro) e Baselga di Pinè (124 posti di lavoro) in Val di Cembra in Trentino, dove un gran numero di imprese è dedita all'estrazione del porfido. Questi 4 comuni creano più posti di lavoro (1077), concentratissimi dal punto di vista spaziale, di quanti non ne offra tutto il territorio del Tirolo del Nord. Un altro chiarissimo esempio dell'importantissimo ruolo di alcune singole aziende in questo comparto economico è rappresentato dall'Ernst Derfeser (S.r.l.), l'impresa più importante del Tirolo nel campo dell'estrazione di minerali, con sede a Vomp, specializzata nella produzione di sabbia, ghiaia e brecciolino. L'azienda occupa 229 dipendenti (2001), più del 20% di tutti gli addetti impiegati in questo comparto in Tirolo del Nord. Zone estrattive più note come il bacino delle cave di marmo di Lasa, dove da ormai moltissimi anni opera la ditta Lechner, e la cava di pietra della ditta Plattner & Co, nell'insediamento di Martinswand a Zirl, la cui presenza caratterizza molto il paesaggio naturale, considerando il numero di posti di lavoro creati, risultano meno importanti. Gli altissimi indici di specializzazione settoriale del suddetto comparto economico (valore massimo pari di 45 per la cava delle Serpentine a Prägraten a.G., ovvero una distribuzione comunale del comparto dell'estrazione di minerali 45 volte maggiore rispetto al resto del territorio) derivano dall'estrema marginalizzazione a livello territoriale. Di conseguenza anche le imprese relativamente piccole hanno un indice di specializzazione settoriale alto. Dal 1991 al 2001 nel comparto dell'estrazione di minerali in Tirolo il numero degli occupati è lievemente aumentato, al contrario in Trentino si è registrata una diminuzione. Tra il 1991 e il 2001 molti siti di produzione di piccole dimensioni sono stati chiusi, al contrario le restanti grandi aziende hanno potuto incrementare il numero di posti di lavoro o addirittura creare nuovi siti di produzione di dimensioni ancora maggiori (ad es. Hollersbach i.P. da 0 a 108). Tuttavia in parte hanno svolto un ruolo importante anche le delocalizzazioni produttive. Ad ogni modo solo i siti di produzione più redditizi risultano concorrenziali e per di più solo nei mercati di nicchia della ghiaia e del pietrisco che, essendo materiali da costruzione pesanti e a costo relativamente basso, sono poco adatti a lunghi trasporti e alla concorrenza internazionale. Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Attività manifatturiere (2001) Indice di specializzazione settoriale - Attività manifatturiere 1,50 1,25 1,00 0,75 0,50 0,25 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta mostra l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Attività manifatturiere. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1247-2930, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1247
Testo della carta N°1485 Indice di specializzazione settoriale: “Produzione manifatturiera” Dove si trovano i siti produttivi in Tirolo? La produzione di beni materiali, considerando sia la produzione industriale che le aziende minori dell'industria manifatturiera e dell'artigianato non è molto concentrata a livello territoriale, come si potrebbe immaginare in virtù dei grandi stabilimenti industriali della Bassa Valle dell'Inn e della zona a sud di Bolzano. Solo ad un'analisi attenta delle singole sezioni del comparto vetro/apparecchi ottici e della chimica predominano grandi stabilimenti industriali come la Swarovski o la Sandoz (cfr. carte relative alle percentuali di addetti nei settori della produzione manifatturiera). Ciò significa che anche i comuni di Wattens, Kundl e Laives, presunti comuni a vocazione industriale, non dipendono solo dalle grandi aziende presenti sul territorio. Solo in casi eccezionali, come ad es. per la Plansee a Breitenwang nel comprensorio di Reutte, è corretto parlare di un grado di dipendenza alto. La produzione manifatturiera è solo una delle colonne portanti dell'economia del Tirolo, comunque importante. Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.
Fonte: ISTAT, 8. Censimento industria e servizi 2001. Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Produzione e distribuzione di energia e acqua (2001) Indice di specializzazione settoriale - Prod. e distr. di energia e acqua 8,0 4,0 2,0 1,2 1,0 0,8 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Produzione e distr. di energia e acqua. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1118-2750, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1118
Testo della carta N°1417 Indice di specializzazione settoriale: "Produzione e distribuzione di energia elettrica e acqua" Dove si trovano le centrali idroelettriche in Tirolo? I centri principali per la produzione e la distribuzione di energia elettrica e acqua si concentrano nei capoluoghi di Innsbruck e Bolzano. Al momento dei Censimenti dell'industria e dei servizi nel 2001, a Innsbruck, si contavano 1.086 posti di lavoro sul totale di 3.056 posti presenti in Tirolo del Nord nel comparto economico della produzione e della fornitura di energia elettrica e acqua. In Alto Adige, a Bolzano, la percentuale aumenta ulteriormente, infatti, il numero di posti di lavoro è di 761 sul totale di 1572 posti. Il gestore energetico TIWAG (Tiroler Wasserkraft AG), la società per azioni regionale incaricata di gestire le risorse idriche in Tirolo del Nord, offre lavoro a quasi tutti i suoi dipendenti, circa 1300, nell'azienda di Innsbruck. In proporzione, solo un numero basso di addetti è impiegato negli impianti delle centrali idroelettriche (vedi lista sotto), benché nei comuni corrispondenti si registrino alti indici di specializzazione settoriale. Questo dipende dall'elevata intensità di capitale della suddetta attività economica che, in proporzione, richiede solo un numero relativamente basso Impianto di trasformazione, Kaprun di addetti in loco, ai fini di garantire il funzionamento delle centrali, e un numero maggiore di (© Lars Keller) dipendenti nella centrale operativa per la progettazione e la gestione economica-aziendale. Anche se dal punto di vista qualitativo i posti di lavoro in questione sono ottimi e ben remunerati, dal punto di vista puramente quantitativo, ovvero considerando il numero dei posti di lavoro creati, un aspetto sempre menzionato anche nel corso dell'attuale discussione sul potenziamento del ruolo dell'energia idrica in Tirolo del Nord, il loro significato è marginale. Nella Zillertal la gestione dell'energia idrica è affidata alla società Austria Hydro Power AG, con sede a Vienna, che ha assorbito l'antica Società Energetica Tauernkraftwerke AG. Questa struttura risale ai primi anni della costruzione di centrali idroelettriche, sotto l'egida nazionalsocialista, quando nel salisburghese fu creata l'imponente centrale elettrica di Kaprun e furono condotti i primi tentativi di urbanizzazione del Tirolo; si pensi ad es. alle centrali idroelettriche di Gerlos e Bösdornau. Alcune centrali idroelettriche di medie dimensioni, come ad es. l'impianto sul lago artificiale Verwallstausee a St. Anton am Arlberg, sono gestite a livello comunale. Negli anni '20 - '30 in Alto Adige i leader fascisti sfruttavano il potenziamento dell'energia idrica, si pensi ad es. alle centrali idroelettriche della Val di Vizze 1928, Cardano 1929 e Barbiano 1938, come "arma" per ostentare il proprio potere e come mezzo per realizzare il processo di "italianizzazione" della Provincia, impiegando lavoratori provenienti dal Meridione. Anche oggi circa il 75% delle centrali idroelettriche è gestito da aziende esterne alla Provincia, fra queste la più importante è l'ENEL S.p.A. (Ente Nazionale per l'Energia Elettrica), con sede a Roma. Questo spiega anche perché, nel complesso, il suddetto comparto economico rivesta un'importanza minore per il mercato del lavoro altoatesino. Centrali idroelettriche dell'Azienda Energetica S.p.A.- TIWAG (Tiroler Wasserkraft AG) Centrale elettrica a bacino di Gepatsch nel Kaundertal con centrale elettrica a Prutz; anno di costruzione: 1961-1964, potenza: 392 MW. Centrale idroelettrica ad acqua fluente con turbina idraulica sull'ansa dell'Inn a Imst; anno di costruzione:1953-1956, potenza: 89 MW Centrale elettrica a bacino di Silz della centrale elettrica di Sellrain-Silz con bacino di raccolta di Längental; anno di costruzione: 1976-1981, potenza: 500 MW Centrale idroelettrica con pompaggio di Kühtai della centrale elettrica di Sellrain-Silz con bacini di raccolta di Längental e Finstertal; anno di costruzione: 1976-1981, potenza: 289 MW Centrale elettrica dell'Achensee, centrale di Jenbach; la più antica centrale elettrica del Tirolo; anno di costruzione: 1924-1927 e causa determinante per la creazione dell'Azienda Bacino di Silvretta, Bielerhöhe Energetica S.p.A.- TIWAG (Tiroler Wasserkraft AG), il bacino di raccolta è il lago Achensee, (© Vorarlberger Illwerke AG) con una lunghezza di 10 km e una profondità massima di 133 m, deviazione delle acque del lago, che originariamente si riversavano a nord nel fiume Isar, verso sud nella Valle dell'Inn, potenza: 79 MW Centrale idroelettrica ad acqua fluente sull'ansa dell'Inn presso Kirchbichl; anno di costruzione: 1938-1941, potenza: 24 MW Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Langkampfen sull'Inn; anno di costruzione: 1995-1998), potenza: 31,5 MW Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Strassen-Amlach an der Drau; anno di costruzione: 1984-1988, potenza: 60 MW Centrali idroelettriche dell'Azienda Energetica Austro-Bavarese - Bayerisch-Österreichische Kraftwerksgesellschaft Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Oberaudorf-Ebbs; anno di costruzione: 1989-1992, potenza: 59 MW Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Nußdorf; anno di costruzione: 1979-1982), potenza: 47,9 MW Centrali idroelettriche dell'antica Azienda Energetica S.p.A.- Tauernkraftwerke AG (assorbita dalla società Austrian Hydropower AG) Centrale idroelettrica con pompaggio di Roßhag con bacini di raccolta dello Schlegeis e di Stillup; anno di costruzione: 1965- 1972, potenza: 231 MW Centrale elettrica a bacino di Häusling con bacini di raccolta di Zillergründl e Stillup; anno di costruzione: 1974-1988, potenza: 360 MW Centrale elettrica a bacino di Mayrhofen con bacino di raccolta di Stillup; anno di costruzione: 1965-1971 e 1976-1977, potenza: 345 MW Centrale elettrica a bacino di Bösdornau; anno di costruzione: 1928-1939, potenza: 25,3 MW Centrale elettrica a bacino di Gerlos con bacino di raccolta di Gmünd; anno di costruzione: 1943-1945, potenza: 65,2 MW Centrale elettrica a bacino di Funsingau con bacino di raccolta di Durlaßboden; anno di costruzione: 1963-1967, potenza: 25 MW
In Alto Adige si contano 27 impianti idroelettrici (14 ENEL, 7 Edison, 3 Etschwerke, 2 Sel Edison, 1 Brunico). Centrali elettriche dell'Azienda Energetica S.p.A.- Etschwerke AG Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Tel; anno di costruzione: 1897-1898, potenza: 28 MW Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Senales, ultimata nel 1912, potenza: 12 MW Centrale elettrica a bacino di Naturno con bacino di raccolta di Vernago, ultimata nel 1963, potenza: 230 MW Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Costruzioni (2001) Indice di specializzazione settoriale - Costruzioni 2,0 1,6 1,2 1,0 0,8 0,4 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Costruzioni. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1036-2640, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1036
Testo della carta N°1415 Indice di specializzazione settoriale: "Costruzioni" Dove si trovano le più importanti industrie edili in Tirolo? Secondo i dati dei Censimenti dell'industria e dei servizi del 2001 nel comparto economico delle costruzioni in Tirolo del Nord si contano 2.540 unità locali e 26.542 occupati, al contrario in Alto Adige il numero delle unità locali ammonta a 5.356 e quello degli occupati è pari a 21.158. Di conseguenza il comparto delle costruzioni in Tirolo è la quarta sezione economica più importante, dopo le attività manifatturiere, il commercio e il turismo (alberghi e ristoranti). Anche in Alto Adige si presenta la stessa distribuzione delle attività economiche. Fonti: Land Tirolo: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001; Alto Adige: ISTAT, Censimento industria servizi 2001. Come indicatore della concentrazione territoriale del comparto economico delle costruzioni si utilizza l'indice di specializzazione settoriale, un valore indicante la sovrarappresentanza e la sottorappresentanza di un comparto in un comune sulla base del numero di posti di lavoro*. La distribuzione territoriale del comparto delle costruzioni in Alto Adige è più omogenea rispetto al Land Tirolo. In quest'ottica svolge un ruolo decisivo la dimensione dell'azienda che risulta inferiore. Sempre in Alto Adige si registra un numero di unità locali più del doppio superiore al valore del Tirolo, tuttavia nel complesso il numero di posti di lavoro è inferiore. In Tirolo del Nord, al contrario, è alto il numero dei comuni situati in vaste aree dell'Außerfern, in alcune zone del distretto di Landeck, della Zillertal e del Tirolo dell'Est, o nel caso dei comuni industriali della Bassa Valle dell'Inn, dove non è presente neanche un'impresa edile o, nel migliore dei casi, un comparto delle costruzioni molto debole. Questi comuni sono "alimentati" dal comparto delle costruzioni di altre città. Ciò è possibile, in quanto le imprese edili del Tirolo del Nord sono molto più grandi di quelle dell'Alto Adige e, di conseguenza, sono in grado di servire un bacino d'utenza maggiore. Da notare l'elevato numero di comuni con alti valori di specializzazione settoriale agli imbocchi delle convalli, ad es.: Nesselwängle all'imbocco della Valle di Tannheim Strengen all'imbocco della Stanzertal Kappl e See all'imbocco della Paznauntal Ötz all'imbocco della Ötztal Oberperfuss all'imbocco della Valle di Sellrain Eben sull'Achensee nella Valle di Achen Uderns, Stummerberg e Hart nella parte anteriore della Zillertal San Pancrazio all'imbocco della Val d'Ultimo Terento nella Val Pusteria In Tirolo alcuni valori particolarmente alti si rilevano attorno a Landeck, nel distretto di Kitzbühel e in Tirolo dell'Est attorno a Lienz. Il legame diretto fra la vitalità del turismo e la vivacità del comparto delle costruzioni esiste solo in parte e, qualora sia presente, ciò avviene solo in Tirolo del Nord. In effetti in alcune importanti località turistiche come Sölden, Tux, Wildschönau o Steinberg a.R., la percentuale di posti di lavoro nel comparto economico delle costruzioni è di gran lunga superiore alla media tirolese, tuttavia in altri comuni ugualmente importanti dal punto di vista turistico come St. Anton am Arlberg, i comuni della Valle del Lech, la Kaundertal e St. Leonhard i.P., il comparto delle costruzioni talvolta a livello locale addirittura non esiste.
Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Commercio (2001) Indice di specializzazione settoriale - Commercio 2,0 1,6 1,2 1,0 0,8 0,4 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Commercio. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1117-2748, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1117
Testo della carta N°1413 Indice di specializzazione settoriale: “Commercio” Dove si trovano i più importanti poli commerciali in Tirolo? Negli ultimi 50 anni in Tirolo il commercio si è sviluppato in modo molto dinamico e, nel complesso, contemporaneamente agli altri stati europei. Molti sono stati i fattori che hanno favorito questa tendenza, fra questi ricordiamo senza dubbio lo sviluppo economico, il forte incremento del reddito familiare, l'aumento dei consumi, il progresso tecnico, l'accresciuto bisogno di mobilità, diverse tendenze di moda e alcuni fattori demografici come l'ampiezza della famiglia. Il boom turistico che ha portato al Tirolo nuovi clienti e numerosi opinion maker nell'ambito del consumo(di lusso) ha altresì sostenuto la tendenza al rialzo, permettendo ad alcuni negozi di sopravvivere anche in comuni rurali in proporzione scarsamente popolati. Segnale nella zona industriale Neu-Rum (© Jan Stirnweis) Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.
Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi 2001. Attraverso provvedimenti politici e misure di pianificazione territoriale a lungo il Tirolo del Nord si è opposto con successo alle nuove tendenze commerciali europee. Di conseguenza sia l'aumento della concentrazione delle superfici di vendita in "shopping center self- service costruiti su aree verdi" sia la diminuzione del numero di imprese indipendenti, a seguito di processi di affiliazione commerciale e franchising* e, in misura non minore, la stessa crescita degli Shopping Center** sono avvenute con uno sfasamento temporale. Tuttavia, dopo l'entrata dell'Austria nell'Unione Europea ed il conseguente allargamento a Est, il cambiamento strutturale è stato molto rapido e l'offerta di merce e il livello dei prezzi si sono adattati velocemente agli standard europei. Pertanto i tanto amati "shopping tour" in Baviera e in Alto Adige sono diventati inutili. Il DEZ, il primo centro commerciale austriaco costruito nel 1970 nella parte orientale di Innsbruck, attualmente ha un "effetto di trascinamento" tale che nel 2005 l'Istituto di ricerca economica di Bolzano ha ritenuto opportuno Segnale nella zona industriale Rossau (© Jan Stirnweis) realizzare un'indagine sul deflusso del potere di acquisto dall'Alto Adige. Secondo i dati emersi da questo studio il sabato fino a un terzo dei 2.800 parcheggi del centro commerciale sarebbero occupati da auto provenienti dall'Alto Adige. In totale nel 2005 nel DEZ è stata registrata una superficie di vendita di 41.600 mq e una frequenza di 20.000-25.000 clienti al giorno. Alcune ditte commerciali (ad es. Libro, Lutz, Intersport) hanno saputo sfruttare al meglio le nuove chance derivanti dall'apertura dei mercati, espandendosi soprattutto nel mercato tedesco(del sud) e, in alcuni casi, ad es. nel settore dei mobili, raggiungendo addirittura posizioni leader. Un fatto positivo per il Tirolo è che anche alcune catene commerciali a carattere regionale sono riuscite ad imporsi sulla concorrenza (ad es. M-Preis, Baguette, Hörtnagl), diventando leader indiscussi nell'area di Innsbruck. I più importanti poli commerciali del Tirolo si concentrano a Innsbruck, Bolzano e nelle zone limitrofe. Benché entrambi i capoluoghi di provincia, nel settore del commercio, registrino una concentrazione di posti di lavoro pari alla media, non bisogna dimenticare che, in cifre assolute, a Innsbruck si contano circa 13.000 occupati, pari a ca. il 26% del totale di occupati in questo comparto economico in Tirolo del Nord. A Bolzano il valore è di 11.500 occupati, circa il 32% di tutti gli occupati registrati nel suddetto comparto in Alto Adige. Indici di specializzazione settoriali molto alti si registrano nei comuni limitrofi ai capoluoghi di provincia. A Neu-Arzl, Neu-Rum, Thaur e Hall, a est di Innsbruck, in prossimità delle uscite autostradali "Innsbruck Ost" e "Hall West", sono sorti vasti insediamenti produttivi con mercati specializzati nella vendita di prodotti alimentari, articoli domestici e i più svariati beni di consumo; quest'ultimi, unendosi al DEZ e ai centri commerciali di Rossau, hanno dato vita ad un vero e proprio "paradiso per gli acquisti". Come controparte, nel 1993 nella parte occidentale della città in prossimità dell'uscita autostradale "Innsbruck-Kranebitten", nel comune di Völs è stato creato lo shopping center Cyta che, dopo alcune difficoltà iniziali dovute all'errato mix di locatari, è cresciuto dinamicamente. L'aspetto negativo dell'alta concentrazione di centri commerciali nella periferia dei capoluoghi di provincia è la scomparsa dei piccoli negozi di generi alimentari e generi misti nell'ambiente rurale; oggi sempre più spesso la loro funzione è svolta da venditori ambulanti di prodotti surgelati e distributori di benzina che sempre più spesso assomigliano a vere e proprie panetterie e negozi di generi alimentari. Questo avviene particolarmente nella Lechtal e in altre parti dell'Außerfern,
IKEA, Innsbruck (© Jan Stirnweis) talvolta anche in Tirolo dell'Est, in Val Venosta e nell'alta Val Pusteria. Allo stesso modo alcuni comuni turistici, situati ad es. nelle convalli dell'Alta Valle dell'Inn e della Val Venosta, temono per le loro imprese commerciali locali, la cui scomparsa potrebbe avere effetti negativi sul turismo. In futuro, pertanto, la politica economica dovrà mirare a fornire un maggior sostegno agli esercenti nel contesto rurale al fine di assicurare anche alla popolazione non motorizzata, ad esempio ai pensionati anziani soli, condizioni favorevoli per l' approvvigionamento in loco. In ogni caso, proprio in Alto Adige, la rete di rifornimento commerciale è ottima, se paragonata a quella di altri comuni rurali europei, il che si esprime attraverso un'equa ripartizione delle attività commerciali sul territorio (comuni con un valore di specializzazione settoriale vicino a 1). * Il Franchising è una procedura di collaborazione gestionale che vede da una parte il franchisor, di solito un'azienda con una formula commerciale consolidata e una fittissima rete di filiali (nel comparto del commercio ad es.: Obi e Benetton, le catene di ristorazione Mc Donald's e Burger King) e dall'altra una società o una persona fisica (franchisee) che aderisce a questa formula tramite il pagamento di una royalty (una percentuale sul fatturato). In altre parole si parla di un contratto di concessione. ** Gli Shopping Center sono centri commerciali facilmente raggiungibili, dotati di ampie piazzole di parcheggio e parcheggi multipiani, che soddisfano il bisogno del cliente di trovare "tutto sotto un unico tetto". Peculiarità degli shopping center è offrire un vastissimo assortimento di scelta e diversissime tipologie di operatore dal discount, al negozio specializzato, dal grande magazzino al supermercato. Proprio di recente, la crescita esponenziale di alcune multinazionali come l'IKEA e Hennes & Mauritz (H & M), su scala internazionale e globale, ha determinato un ulteriore incremento della concentrazione aziendale, causando il contemporaneo ampliamento delle superfici di vendita. Oggi le aziende delle suddette multinazionali garantiscono il successo dei grandi centri commerciali, rappresentando il "punto di cristallizzazione" per la concentrazione spaziale del commercio. Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Turismo (2001) Indice di specializzazione settoriale - Turismo 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 Il comparto turismo si riferisce alla sezione economica: “Alberghi e ristoranti”. Stato: Censimento industria e servizi 2001. 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Turismo. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1035-2638, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1035
Testo della carta N°1408 Indice di specializzazione settoriale: “Turismo” In quali comuni del Tirolo domina il comparto economico del turismo? La concentrazione spaziale del comparto economico del turismo rivela una grande opportunità per l'economia dell'area studiata dall'Atlante del Tirolo. Confrontando questa carta con le carte sulla concentrazione dei posti di lavoro nel settore manifatturiero e dei servizi aziendali, balza subito agli occhi la "stratificazione" dell'economia alpina. Infatti, mentre tutti gli altri comparti del settore dell'industria e dei servizi si concentrano in prevalenza nelle vallate, nelle grandi città o in prossimità di quest'ultime, il turismo predilige aree periferiche nelle valli ad alta quota e nelle chiuse vallive. Da qui nasce la possibilità di una divisione complementare del lavoro fra i fondovalle e le convalli ad alta quota. La causa di questa suddivisione funzionale è riconducibile alle diverse esigenze dei siti di produzione. L'economia del turismo si fonda in prevalenza sulla valorizzazione di potenziali ambientali a livello territoriale. Ottime condizioni ambientali per lo sci e altre attività sportive di montagna, fotografie di paesaggi mozzafiato, un paesaggio antropizzato eterogeneo e rurale e per di più fattori estemporanei unici come la presenza di grandi specchi d'acqua, ad es. l'Achensee, sono fattori decisivi per garantire un turismo vitale. I comuni che hanno un indice di settorializzazione superiore al 2,5%, ovvero una dominanza di più del doppio del comparto del turismo sulla base del numero di posti di lavoro, in rapporto alla media complessiva del Tirolo, possono essere tranquillamente definiti comuni totalmente dipendenti dal turismo. Questi comuni sono concentrati nella vallata di Montafon, attorno ad Arlberg, in parti dell'Außerfern, (Valle Tannheimertal), nelle convalli dell'Alta Valle dell'Inn, nella Zillertal, nelle Alpi di Kitzbühel, nella valle di Achen, in parti del Tirolo dell'Est, nelle Dolomiti (Val Gardena e Val Badia), in parti del distretto della Val Pusteria, attorno a Merano, in parti della Val Venosta, nella Val Passiria, nella Val di Fassa e nella Val d'Ampezzo. Gli altri settori della produzione manifatturiera e dei servizi attribuiscono invece maggiore importanza ad altri fattori come la superficie disponibile, molto importante soprattutto nel caso dell'industria, (vedi carta: Fattore di specializzazione settoriale: Superfici disponibili), un'ottima infrastruttura stradale (vedi carta: Tempo necessario per raggiungere il raccordo autostradale più vicino) o, nel caso dell'economia moderna fondata sulla conoscenza, la vicinanza ai centri di formazione e di ricerca urbani (vedi carta: Economia fondata sulla conoscenza), localizzati principalmente nelle vallate principali, dove il turismo è presente sotto forme diverse, come ad esempio il turismo culturale nelle grandi città o grazie a singoli punti di attrazione turistica, come i "Mondi di cristallo" a Wattens. La suddetta suddivisione spaziale in zone ad "economia normale" e zone dove predomina "l'economia del turismo" è molto marcata soprattutto in Tirolo del Nord e Tirolo dell'Est. In Alto Adige quest'effetto è mitigato dall'ampia estensione superficiale dei comuni e dal territorio insediativo più compatto e più vasto nelle vallate principali. I comuni altoatesini di solito sono rappresentati omogeneamente in entrambe le aree funzionali e pertanto godono di un mix di settori equilibrato. In Alto Adige solo le città più grandi si distinguono nettamente per bassi indici di settorializzazione a favore dell'economia del turismo. Considerando l'evoluzione dei posti di lavoro nel comparto economico del turismo tra il 1991 e il 2001 si scopre una netta differenziazione fra Tirolo del Nord e Alto Adige. Infatti, mentre l'economia del turismo del Tirolo del Nord è cresciuta passando da 27.128 a 37.662 posti di lavoro, la sua controparte in Alto Adige è diminuita passando da 30.143 a 27.242 posti di lavoro. Allo stesso modo in Trentino questa dinamica è decisamente più debole rispetto al Tirolo del Nord, qui infatti i posti di lavoro sono passati da 12.712 a 13.992. I cali della domanda registrati nel nel comparto del turismo negli anni '90 hanno colpito duramente l'Alto Adige, in quanto in questa regione il turismo estivo, particolarmente a rischio, ha un ruolo maggiore e poiché il livello di partenza dei posti di lavoro nel 1991 era già molto alto. Tuttavia non si deve dimenticare che l'evoluzione positiva in Tirolo del Nord è stata in parte condizionata dalla trasformazione del metodo di rilevamento (sostituzione dei dati mancanti sulle unità locali e sul numero degli occupati bilanciandoli con i dati sul pendolarismo rilevati nel censimento) e in egual misura dai picchi congiunturali negativi che hanno caratterizzato l'andamento del turismo altoatesino tra il 1991 e il 1997. Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Trasporti e communicazioni (2001) Indice di specializzazione settoriale - Trasporti e communicazioni 2,0 1,6 1,2 1,0 0,8 0,4 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Trasporti e communicazioni. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1116-2747, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1116
Testo della carta N°1416 Indice di specializzazione settoriale: "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" Dove si trovano i più importanti poli del trasporto in Tirolo? Secondo i dati del Censimento dell'industria e dei servizi del 2001 nel comparto economico: "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" si contavano 2.474 unità locali e 23.583 occupati in Tirolo e 11.021 occupati e 1.971 unità locali in Alto Adige. Ciò significa che il settore dei trasporti in Tirolo del Nord e dell'Est è molto più sviluppato rispetto all'Alto Adige. Questo avviene particolarmente per i trasporti ferroviari, le agenzie di viaggio e degli operatori turistici e per le attività delle altre agenzie di trasporto. L'aeroporto di Innsbruck, con un totale di 738.296 passeggeri nel 2005, offre circa 650 posti di lavoro, al contrario a Bolzano, nello stesso anno sono stati rilevati solo 62.530 passeggeri. Anche i trasporti a fune (funivia, seggiovia e sciovia), come elementi essenziali del turismo invernale, sia in Tirolo del Nord che in Tirolo dell'Est offrono più unità locali ed hanno un maggior numero di occupati rispetto all'Alto Adige. Al 1° gennaio 2004 il Land Tirolo disponeva di 1.196 impianti di risalita con una portata oraria di 1.409.506 persone. Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.
Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi 2001. Come indicatore della concentrazione territoriale del comparto: "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" si adotta l'indice di specializzazione settoriale, un valore che esprime la sovrarappresentanza e la sottorappresentanza di un settore in un comune sulla base del numero di posti di lavoro*. È molto facile riconoscere i motivi dei diversi valori di specializzazione settoriale. Nelle convalli ad alta quota ad es. prevalgono sicuramente le imprese specializzate nella produzione e distribuzione di funivie, come ad es. nel caso del Land Tirolo nei comuni di St. Anton am Arlberg, Ischgl, Kaundertal, St. Leonhard i. P., Sölden, Gerlos, Brixen im Thale, Scheffau am Wilden Kaiser ecc. e in Alto Adige a Stelvio, Senales, Corvara ecc. Tuttavia, avendo adottato la media complessiva del Tirolo come termine di paragone, è chiaro che la scarsa distribuzione dei trasporti a fune in Alto Adige (ad es. nelle Dolomiti) sia più difficilmente riscontrabile. Nella Valle dell'Inn e lungo l'asse del Brennero fino a Fortezza il punto di forza dei trasporti è rappresentato dal trasporto di merci su strada e dalle attività delle altre agenzie di trasporto. Di conseguenza è chiaro che nell'attuale discussione sul traffico di transito lungo l'asse del Brennero, che di recente ha acquisito toni sempre più accesi, siano in gioco gli interessi economici molto forti delle imprese di trasporto. Inoltre sulla carta si nota una forte concentrazione del traffico trasfrontaliero lungo l'asse del Brennero. Il passo di Resia, pur essendo collocato ad un'altezza poco superiore rispetto a quella del suo "fratello maggiore" più a ovest, per il trasporto di merci ha un significato nettamente inferiore; ciò è sicuramente condizionato anche dalle maggiori difficoltà di collegamento. È interessante notare che Resia, attraverso l'antica strada romana Via Claudia Augusta, è diventata un'importante strada commerciale prima del Brennero, tuttavia oggi la situazione è cambiata. Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici« Indice di specializzazione settoriale - Finanziaria (2001) Indice di specializzazione settoriale - Finanziaria 2,0 1,6 1,2 1,0 0,8 0,4 Stato: Censimento industria e servizi 2001 0 50 km La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Finanziaria. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese). ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1248-2931, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1248
Testo della carta N°1461 Indice di specializzazione settoriale: “Intermediazione monetaria e finanziaria” Le città di Innsbruck e Bolzano e i capoluoghi di distretto ospitano gran parte del settore finanziario Il settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria si concentra nei capoluoghi di provincia del Tirolo del Nord e dell'Alto Adige, Innsbruck e Bolzano, e in alcuni capoluoghi di distretto. Nel Censimento generale dell'industria e dei servizi, solo a Innsbruck sono stati contati 4.334 addetti che corrispondono a quasi il 30% dell'occupazione complessiva in questo settore in tutto il Tirolo. A Bolzano gli occupati nel settore dell'intermediazione monetaria sono 2.604, che corrispondono al 16,5 % del volume totale. Questo è ovvio, se si pensa che i servizi finanziari sono servizi centrali molto preziosi che normalmente vengono offerti nei centri urbani primari. Tuttavia, in Tirolo, la concentrazione urbana del sistema bancario e assicurativo non è così marcata come in molte altre regioni europee, perché le piccole banche consorziali e le casse di risparmio locali hanno una posizione molto forte sul mercato. Ciò significa che anche sul territorio rurale il numero delle filiali e degli sportelli di banca è straordinariamente alto. Altri importanti centri nel settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria, oltre al capoluogo di provincia, sono Reutte, Imst, Landeck, Schwaz, Kufstein, Kitzbühel e Lienz in Tirolo del Nord. Oltre a Bolzano in Alto Adige non esistono altri centri principali. A Merano e Bressanone (centri urbani piuttosto grandi) tuttavia, malgrado gli indici di specializzazione siano piuttosto bassi, in termini assoluti, in questo settore si registra comunque un elevato numero di posti di lavoro. In Alto Adige, la posizione dominante delle banche Raiffeisen determina una distribuzione molto omogenea dei posti di lavoro su tutto il territorio. Indici di specializzazione alti in piccoli centri come Hart nella Zillertal, Rifiano e Nikolsdorf sono causati soprattutto dal numero basso di posti di lavoro presenti nei comuni, pertanto anche piccole banche e compagnie assicurative possono determinare una sovrarappresentazione del settore. Solo a Jungholz, al confine con la Germania, 73 dei 180 addetti impiegati nel settore terziario lavorano negli istituti di credito, il che ha determinato un indice di specializzazione straordinariamente alto pari al 9,24. Questo caso eccezionale potrebbe dipendere dai grandi flussi di capitale provenienti dalla Germania, considerando il fatto che l'Austria tradizionalmente risulta essere molto attraente per gli investitori tedeschi. Temi correlati: Definizione: Indice di specializzazione settoriale © Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
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