La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo

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La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Testo della carta N°170

 La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni
                                del Tirolo
                secondo i dati dei Censimenti dell’industria e dei servizi del 2001
I rilevamenti statistici di riferimento per esaminare la struttura delle attività economiche a livello comunale, nell'area oggetto di studio
dell'Atlante del Tirolo, sono i Censimenti dell'industria e dei servizi, le uniche raccolte complete di dati di tutte le unità economiche
dell'Austria, dell'Italia e della Svizzera. Essi rappresentano il "censimento" di tutte le imprese e delle organizzazioni senza scopo di
lucro, come gli enti amministrativi, e vengono effettuati ogni dieci anni, l'ultima volta nel 2001, parallelamente al censimento della
popolazione.

In virtù dell'elevata varietà delle attività economiche presenti nelle moderne economie regionali del Tirolo del Nord e dell'Alto Adige è
molto difficile effettuare una suddivisione sensata. Il sistema di classificazione NACE dell'Unione Europea, dopo l'ingresso dell'Austria,
risulta quindi un quadro di riferimento molto prezioso. Le 13 attività economiche della classificazione NACE (sezioni NACE C-O),
inserite nei Censimenti dell'industria e dei servizi, permettono di suddividere la vita economica in una serie di categorie che forniscono
importantissime informazioni sulle strutture economiche a livello comunale.

Le diverse attività economiche comportano esigenze diverse dei siti industriali nei confronti del territorio. Con il termine territorio non
si intende soltanto l'ambiente naturale, quanto piuttosto il paesaggio antropizzato che comprende tutti gli edifici e le infrastrutture, le
relazioni e gli scambi commerciali, i potenziali clienti, i mercati, le strutture dei prezzi, i lavoratori e le loro conoscenze, il sistema
giuridico, la politica economica ecc. Perfino le opinioni della gente sul territorio e le tradizioni culturali possono essere molto
importanti per l'economia. Basti pensare ad es. all'"immagine" del Tirolo, considerato un Paese turistico per eccellenza. Per questo le
diverse attività economiche sono concentrate in diversi comuni.

Ci sono alcuni comuni, che vivono dell'economia del turismo e sono in grado di offrire un panorama straordinario (cfr. "Indice di
specializzazione settoriale - Turismo 2001"). Altri luoghi, invece, dispongono di grandi zone industriali, localizzate nei dintorni delle
grandi città, e sono considerati soprattutto poli commerciali, riuscendo a raggiungere il maggior numero di potenziali clienti ed
essendo dotati di collegamenti autostradali quasi sempre ottimi (cfr. "Indice di specializzazione settoriale - Commercio 2001").
Un'infrastruttura stradale e ferroviaria molto efficiente, unita ad una favorevole posizione lungo le principali vie commerciali, sono i
requisiti fondamentali degli stabilimenti industriali per le imprese di trasporti, fatta eccezione per il caso speciale dei trasporti
funiviari, che si trovano solitamente in prossimità dei centri più importanti per il turismo invernale. (cfr. "Indice di specializzazione
settoriale - Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 2001"). Le imprese industriali hanno bisogno di grandi superfici pianeggianti nei
fondovalle e di terreni con un prezzo il più basso possibile, condizione che in questa "regione montuosa" solo pochi comuni sono in
grado di offrire (cfr. "Fattore di specializzazione settoriale - Superficie disponibile"). Il settore terziario moderno si concentra invece
nelle città, dove si trova la maggior parte dell'utenza (commerciale) che richiede servizi di consulenza fiscale, giuridica,
imprenditoriale, bancaria, assicurativa e nell'area dell'Information Technology (cfr. "Indice di specializzazione settoriale - Immobili e
servizi all'impresa").

Tuttavia non tutte le attività economiche tendono a concentrarsi maggiormente in pochi luoghi. Le imprese di costruzioni, le piccole
imprese e gli artigiani fra i quali: macellai, panettieri, carpentieri, imbianchini, piastrellisti, fabbri e meccanici auto, in quasi tutti i
comuni, danno vita ad una vitale economia locale strutturata in microimprese. Allo stesso modo, anche l'amministrazione e
l'istruzione sono presenti in tutti i comuni. Tuttavia, anche in questo ambito è possibile individuare una gerarchia spaziale. Sono,
infatti, solo i due capoluoghi, Innsbruck e Bolzano, ad avere contemporaneamente le due uniche sedi universitarie presenti.

Le 13 attività economiche comprese nella classificazione NACE hanno un'importanza molto diversa. Il parametro più importante è
senza dubbio il numero degli addetti, che compare in entrambi i diagrammi sottostanti dell'Alto Adige e del Land Tirolo. Da questi dati
emerge con chiarezza che, in entrambe le parti del Tirolo, la struttura di base dell'economia è molto simile. La classificazione delle
quattro attività economiche più importanti: industria manifatturiera, seguita subito dopo dal commercio, e ad una distanza
decisamente maggiore dall'economia del turismo in senso stretto (alberghi e ristoranti), e quindi dall'edilizia, coincide perfettamente.
La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.

Fonte: ISTAT, 8. Censimento industria e servizi 2001.
                                                          Testi delle carte

     Concentrazione spaziale dei posti di lavoro ed unità locali Dove si trovano i posti di lavoro in Tirolo?
     Indice di specializzazione settoriale: “Estrazione di minerali” Dove si trovano i resti della tradizionale industria mineraria in
     Tirolo?
     Indice di specializzazione settoriale: “Produzione manifatturiera” Dove si trovano i siti produttivi in Tirolo?
     Indice di specializzazione settoriale: "Produzione e distribuzione di energia elettrica e acqua" Dove si trovano le centrali
     idroelettriche in Tirolo?
     Indice di specializzazione settoriale: "Costruzioni" Dove si trovano le più importanti industrie edili in Tirolo?
     Indice di specializzazione settoriale: “Commercio” Dove si trovano i più importanti poli commerciali in Tirolo?
     Indice di specializzazione settoriale: “Turismo” In quali comuni del Tirolo domina il comparto economico del turismo?
     Indice di specializzazione settoriale: "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" Dove si trovano i più importanti poli del
La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
trasporto in Tirolo?
      Indice di specializzazione settoriale: “Intermediazione monetaria e finanziaria” Le città di Innsbruck e Bolzano e i capoluoghi di
      distretto ospitano gran parte del settore finanziario
      Indice di specializzazione settoriale: "Immobili e servizi all`impresa" Dove si trovano i più importanti poli di servizi in Tirolo?
      Indice di specializzazione settoriale: “Pubblica amministrazione” Dove si trovano i centri amministrativi in Tirolo?
      Indice di specializzazione settoriale: “Istruzione” Dove si trovano i centri di istruzione e formazione in Tirolo?
      Indice di specializzazione settoriale: “Sanità e servizi sociali” Concentrazione attraverso gli ospedali presenti nei capoluoghi di
      provincia e di distretto
      Indice di specializzazione settoriale: “Altri servizi” Non si registrano netti picchi di concentrazione spaziale nel settore: “Altri
      servizi”
      Attività manifatturiere – Industrie alimentari e delle bevande Dallo speck, agli alimenti speciali senza glutine
      Attività manifatturiera – Industrie tessili e dell`abbigliamento Pochi produttori di qualità soprattutto in Tirolo del Nord
      Attività manifatturiere – Industrie conciarie, prodotti in cuoio Un settore quasi scomparso
      Attività manifatturiere – Industria del legno e dei prodotti in legno (esclusi i mobili) Industria del legno in Tirolo del Nord,
      artigianato del legno in Alto Adige
      Attività manifatturiere – Carta, editoria, stampa Centri principali nelle città di Innsbruck e Bolzano e nei capoluoghi di distretto
      Attività manifatturiere – Raffinerie di petrolio Il Tirolo dipende dalle importazioni
      Attività manifatturiere – Industria chimica Successo sorprendente nel dopoguerra
      Attività manifatturiere – Fabbricazione di materie plastiche e articoli in gomma Picchi di produzione nell’area di Kufstein,
      Innsbruck e Bolzano
      Attività manifatturiere – Vetro, ceramica, prodotti per l`edilizia, abrasivi Il “gigante” Swarovski e i “minuscoli” stabilimenti della
      Bassa Valle dell’Inn
      Attività manifatturiere – Fabbricazione di prodotti in metallo Ampia diffusione dell’artigianato metalmeccanico in Tirolo,
      importante centro di produzione industriale Plansee a Breitenwang
      Attività manifatturiere – Fabbricazione di macchine e impiantistica Centri principali a sud dell’arco alpino
      Attività manifatturiere - Macchine elettriche, apparecchi medicali e di precisione, strumenti ottici Isolati centri di produzione
      industriale a livello locale
      Attività manifatturiere – Fabbricazione di mezzi di trasporto Poche grandi imprese, accesa concorrenza
      Attività manifatturiere – Fabbricazione di mobili, articoli sportivi, giochi e altre industrie Mobili come prodotto principale, ampia
      diffusione territoriale del settore

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                                 Concentrazione dei posti di lavoro e delle unità locali (2001)
     Concentrazione dei posti di
              lavoro

                             2.000 %

                             1.000 %

                             0.800 %

                             0.600 %

                             0.400 %

                             0.200 %

Stato: Censimento industria e servizi 2001

     Concentrazione delle unità
              locali

                             12
                             8
                             4

                   Percentuale (%)

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         Con differenti fasce di colori la carta mostra la percentuale dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo. Le
                                         barre indicano la percentuale delle unità locali.

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1100-2730-2731, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1100
La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Testo della carta N°1412

               Concentrazione spaziale dei posti di lavoro ed unità locali
                                   Dove si trovano i posti di lavoro in Tirolo?
In Italia e in Austria ogni 10 anni, oltre al Censimento della popolazione, delle abitazioni e dei fabbricati si effettua il Censimento
generale dell'industria e dei servizi. Tali rilevazioni economiche di tutte le imprese, organizzazioni nonprofit e Pubblica
Amministrazione rappresentano l'unica fonte di dati a livello locale sulla struttura settoriale e occupazionale*. In Tirolo del Nord,
dell'Est e in Alto Adige nel 2001 si contavano 90.999 unità locali e 502.770 posti di lavoro (dati relativi ai Censimenti delle unità locali
del 2001, giorno di rilevazione 15 maggio in Tirolo del Nord e Tirolo dell'Est; 22 maggio in Alto Adige). Rispetto al censimento del
1991 sia il numero delle unità locali che la percentuale di posti di lavoro (+24,3% in Tirolo, +15,2% in Alto Adige) hanno subito un
forte incremento. Questo a riprova della continua dinamicità dell'economia tirolese.

Fonti: Austria: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 1991 e 2001; Italia: ISTAT, Censimenti industria e servizi 1991 e 2001.

Il modello di distribuzione spaziale dei posti di lavoro in Tirolo presenta alcune differenze fondamentali tra il Tirolo del Nord e l'Alto
Adige. Innsbruck, infatti, è l'unico centro economico di rilievo del Tirolo del Nord, che ricopre in assoluto la funzione più importante
per il mercato del lavoro. Al contrario l'Alto Adige ha diversi centri economici di grande importanza; oltre a Bolzano compaiono,
infatti, anche altri capoluoghi, come Merano, Bressanone e Brunico. Assieme ai comuni di Leifers, Appiano sulla strada del vino, in
prossimità di Bolzano e Lana, in prossimità di Merano, i centri urbani dell'Alto Adige forniscono il 52,85% del totale di posti di lavoro
disponibili e il 44,69% delle unità locali. In Tirolo del Nord, al contrario, si rileva una maggiore concentrazione di diversi centri
economici di medie dimensioni, pertanto nel complesso anche la distribuzione spaziale dei posti di lavoro è più omogenea rispetto
all'Alto Adige. Fra questi centri, oltre ai distretti Kitzbühel, Kufstein, Schwaz, Imst, Landeck, Reutte(+Breitenwang) e Lienz figurano
anche alcuni centri di produzione industriale della Valle dell'Inn, come Kundl, Jenbach, Wattens, Hall in Tirol, il centro commerciale di
Rum e Telfs.

I diagrammi on-click sul significato dei rami economici più importanti nei comuni offrono un quadro sul grado di dipendenza dei
comuni dalle singole attività economiche. L'indice di specializzazione pari a 1,00 indica la media tirolese. I grandi centri di solito
presentano una struttura economica più equilibrata rispetto ai comuni più piccoli. Tipici "comuni a vocazione turistica" come Sölden,
Schenna e Scheffau am Wilden Kaiser si caratterizzano, come presumibile, per indici di specializzazione settoriale molto alti nei
seguenti rami economici: "Alberghi e ristoranti", "Trasporti e comunicazione" e una predominanza dell'edilizia. "Comuni a vocazione
industriale" come Wattens, Kundl e Laives mostrano invece un maggior grado di dipendenza dall'industria manifatturiera. Il
commercio è particolarmente forte in alcuni comuni vicini alla città come Rum, Völs e Appiano sulla Strada del vino. Proprio nel
territorio attorno a Innsbruck è già molto marcata la dislocazione dei centri commerciali sul "prato verde" in grandi aree industriali
situate in periferia. Analizzando il grado di dipendenza settoriale bisogna tenere in considerazione che le attività economiche, non
molto importanti per il Tirolo in base al numero complessivo dei posti di lavoro, come ad es. l'attività mineraria e
l'approvvigionamento energetico-idrico presentano indici di specializzazione settoriale più soggetti a oscillazioni. Questi valori sono
molto meno significativi degli indici in importanti rami economici come la produzione manifatturiera, il commercio, i servizi
imprenditoriali e il sistema sociale-sanitario. Per ulteriori informazioni sulla distribuzione spaziale dei diversi rami economici si veda il
set di carte: "Grado di concentrazione settoriale".

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La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                           Indice di specializzazione settoriale - Estrazione di minerali (2001)
      Indice di specializzazione
       settoriale - Estrazione di
                minerali

                     40,0

                     20,0

                     10,0

                     5,0

                     1,0

                     0,5

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Estrazione di minerali. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei
                                         posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1246-2929, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1246
La concentrazione spaziale delle diverse attività economiche nei comuni del Tirolo
Testo della carta N°1410

            Indice di specializzazione settoriale: “Estrazione di minerali”
            Dove si trovano i resti della tradizionale industria mineraria in Tirolo?
L'importante ruolo economico svolto in passato dall'industria estrattiva del Tirolo, basti pensare al periodo d'oro di Schwaz nel XV e
XVI secolo, grazie all'estrazione dell'argento, è ormai scomparso.

                                         Land/Provincia                                             Tirolo    Alto Adige     Trentino

    Posti di lavoro nel comparto dell'estrazione di minerali 1991                                    870          444          2.355

    Posti di lavoro nel comparto dell'estrazione di minerali 2001                                   1.059         496          1.607

    Totale posti di lavoro 2001                                                                    295.390      207.380       195.718

    Percentuale di posti di lavoro nel comparto dell'estrazione di minerali 2001                   0.36 %       0,24 %        0,82 %

    Fonti: Austria: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 1991 e 2001; Italia: ISTAT, Censimento industria e servizi 1991 e 2001.

Nel territorio dell'Atlante il comparto economico dell'estrazione di minerali, propriamente detto, ormai non esiste più neanche come
"relitto" del passato. L'antica miniera d'argento di Schwaz e la vecchia miniera della Val Ridanna, entrambe visitabili, hanno infatti un
valore esclusivamente turistico. I posti di lavoro che ancora oggi figurano in questo comparto, denominato volutamente in questo
modo (comparto economico dell'estrazione di minerali), si limitano esclusivamente alla produzione e al trasporto di materiali da
costruzione come ghiaia, pietrisco, sabbia e terra e all'estrazione di pietre ornamentali. Nel territorio dell'Atlante il gruppo di cave
nettamente più importanti, che hanno un ruolo di prim'ordine anche per l'economia locale, si trovano nei comuni di Albiano (589 posti
di lavoro), Fornace (246 posti di lavoro), Lona-Lases (118 posti di lavoro) e Baselga di Pinè (124 posti di lavoro) in Val di Cembra in
Trentino, dove un gran numero di imprese è dedita all'estrazione del porfido. Questi 4 comuni creano più posti di lavoro (1077),
concentratissimi dal punto di vista spaziale, di quanti non ne offra tutto il territorio del Tirolo del Nord.

Un altro chiarissimo esempio dell'importantissimo ruolo di alcune singole aziende in questo comparto economico è rappresentato
dall'Ernst Derfeser (S.r.l.), l'impresa più importante del Tirolo nel campo dell'estrazione di minerali, con sede a Vomp, specializzata
nella produzione di sabbia, ghiaia e brecciolino. L'azienda occupa 229 dipendenti (2001), più del 20% di tutti gli addetti impiegati in
questo comparto in Tirolo del Nord. Zone estrattive più note come il bacino delle cave di marmo di Lasa, dove da ormai moltissimi
anni opera la ditta Lechner, e la cava di pietra della ditta Plattner & Co, nell'insediamento di Martinswand a Zirl, la cui presenza
caratterizza molto il paesaggio naturale, considerando il numero di posti di lavoro creati, risultano meno importanti. Gli altissimi indici
di specializzazione settoriale del suddetto comparto economico (valore massimo pari di 45 per la cava delle Serpentine a Prägraten
a.G., ovvero una distribuzione comunale del comparto dell'estrazione di minerali 45 volte maggiore rispetto al resto del territorio)
derivano dall'estrema marginalizzazione a livello territoriale. Di conseguenza anche le imprese relativamente piccole hanno un indice
di specializzazione settoriale alto.

Dal 1991 al 2001 nel comparto dell'estrazione di minerali in Tirolo il numero degli occupati è lievemente aumentato, al contrario in
Trentino si è registrata una diminuzione. Tra il 1991 e il 2001 molti siti di produzione di piccole dimensioni sono stati chiusi, al
contrario le restanti grandi aziende hanno potuto incrementare il numero di posti di lavoro o addirittura creare nuovi siti di produzione
di dimensioni ancora maggiori (ad es. Hollersbach i.P. da 0 a 108). Tuttavia in parte hanno svolto un ruolo importante anche le
delocalizzazioni produttive. Ad ogni modo solo i siti di produzione più redditizi risultano concorrenziali e per di più solo nei mercati di
nicchia della ghiaia e del pietrisco che, essendo materiali da costruzione pesanti e a costo relativamente basso, sono poco adatti a
lunghi trasporti e alla concorrenza internazionale.

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      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                           Indice di specializzazione settoriale - Attività manifatturiere (2001)
      Indice di specializzazione
         settoriale - Attività
           manifatturiere

                     1,50

                     1,25

                     1,00

                     0,75

                     0,50

                     0,25

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta mostra l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Attività manifatturiere. L’indice è un valore indicante la concentrazione
                                         dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1247-2930, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1247
Testo della carta N°1485

       Indice di specializzazione settoriale: “Produzione manifatturiera”
                                   Dove si trovano i siti produttivi in Tirolo?
La produzione di beni materiali, considerando sia la produzione industriale che le aziende minori dell'industria manifatturiera e
dell'artigianato non è molto concentrata a livello territoriale, come si potrebbe immaginare in virtù dei grandi stabilimenti industriali
della Bassa Valle dell'Inn e della zona a sud di Bolzano. Solo ad un'analisi attenta delle singole sezioni del comparto vetro/apparecchi
ottici e della chimica predominano grandi stabilimenti industriali come la Swarovski o la Sandoz (cfr. carte relative alle percentuali di
addetti nei settori della produzione manifatturiera). Ciò significa che anche i comuni di Wattens, Kundl e Laives, presunti comuni a
vocazione industriale, non dipendono solo dalle grandi aziende presenti sul territorio. Solo in casi eccezionali, come ad es. per la
Plansee a Breitenwang nel comprensorio di Reutte, è corretto parlare di un grado di dipendenza alto. La produzione manifatturiera è
solo una delle colonne portanti dell'economia del Tirolo, comunque importante.

Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.
Fonte: ISTAT, 8. Censimento industria e servizi 2001.

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      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                      Indice di specializzazione settoriale - Produzione e distribuzione di energia e acqua (2001)
      Indice di specializzazione
     settoriale - Prod. e distr. di
           energia e acqua

                     8,0

                     4,0

                     2,0

                     1,2

                     1,0

                     0,8

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Produzione e distr. di energia e acqua. L’indice è un valore indicante la
                                         concentrazione dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1118-2750, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1118
Testo della carta N°1417

     Indice di specializzazione settoriale: "Produzione e distribuzione di
                          energia elettrica e acqua"
                            Dove si trovano le centrali idroelettriche in Tirolo?
                                       I centri principali per la produzione e la distribuzione di energia elettrica e acqua si
                                       concentrano nei capoluoghi di Innsbruck e Bolzano. Al momento dei Censimenti dell'industria e
                                       dei servizi nel 2001, a Innsbruck, si contavano 1.086 posti di lavoro sul totale di 3.056 posti
                                       presenti in Tirolo del Nord nel comparto economico della produzione e della fornitura di
                                       energia elettrica e acqua. In Alto Adige, a Bolzano, la percentuale aumenta ulteriormente,
                                       infatti, il numero di posti di lavoro è di 761 sul totale di 1572 posti. Il gestore energetico
                                       TIWAG (Tiroler Wasserkraft AG), la società per azioni regionale incaricata di gestire le risorse
                                       idriche in Tirolo del Nord, offre lavoro a quasi tutti i suoi dipendenti, circa 1300, nell'azienda di
                                       Innsbruck. In proporzione, solo un numero basso di addetti è impiegato negli impianti delle
                                       centrali idroelettriche (vedi lista sotto), benché nei comuni corrispondenti si registrino alti
                                       indici di specializzazione settoriale. Questo dipende dall'elevata intensità di capitale della
                                       suddetta attività economica che, in proporzione, richiede solo un numero relativamente basso
Impianto di trasformazione, Kaprun
                                       di addetti in loco, ai fini di garantire il funzionamento delle centrali, e un numero maggiore di
(© Lars Keller)
                                       dipendenti nella centrale operativa per la progettazione e la gestione economica-aziendale.
                                       Anche se dal punto di vista qualitativo i posti di lavoro in questione sono ottimi e ben
remunerati, dal punto di vista puramente quantitativo, ovvero considerando il numero dei posti di lavoro creati, un aspetto sempre
menzionato anche nel corso dell'attuale discussione sul potenziamento del ruolo dell'energia idrica in Tirolo del Nord, il loro significato
è marginale.

Nella Zillertal la gestione dell'energia idrica è affidata alla società Austria Hydro Power AG, con sede a Vienna, che ha assorbito
l'antica Società Energetica Tauernkraftwerke AG. Questa struttura risale ai primi anni della costruzione di centrali idroelettriche, sotto
l'egida nazionalsocialista, quando nel salisburghese fu creata l'imponente centrale elettrica di Kaprun e furono condotti i primi
tentativi di urbanizzazione del Tirolo; si pensi ad es. alle centrali idroelettriche di Gerlos e Bösdornau. Alcune centrali idroelettriche di
medie dimensioni, come ad es. l'impianto sul lago artificiale Verwallstausee a St. Anton am Arlberg, sono gestite a livello comunale.

Negli anni '20 - '30 in Alto Adige i leader fascisti sfruttavano il potenziamento dell'energia idrica, si pensi ad es. alle centrali
idroelettriche della Val di Vizze 1928, Cardano 1929 e Barbiano 1938, come "arma" per ostentare il proprio potere e come mezzo per
realizzare il processo di "italianizzazione" della Provincia, impiegando lavoratori provenienti dal Meridione. Anche oggi circa il 75%
delle centrali idroelettriche è gestito da aziende esterne alla Provincia, fra queste la più importante è l'ENEL S.p.A. (Ente Nazionale
per l'Energia Elettrica), con sede a Roma. Questo spiega anche perché, nel complesso, il suddetto comparto economico rivesta
un'importanza minore per il mercato del lavoro altoatesino.

                                          Centrali idroelettriche dell'Azienda Energetica S.p.A.- TIWAG (Tiroler Wasserkraft AG)

                                          Centrale elettrica a bacino di Gepatsch nel Kaundertal con centrale elettrica a Prutz; anno di
                                          costruzione: 1961-1964, potenza: 392 MW.
                                          Centrale idroelettrica ad acqua fluente con turbina idraulica sull'ansa dell'Inn a Imst; anno di
                                          costruzione:1953-1956, potenza: 89 MW
                                          Centrale elettrica a bacino di Silz della centrale elettrica di Sellrain-Silz con bacino di raccolta
                                          di Längental; anno di costruzione: 1976-1981, potenza: 500 MW
                                          Centrale idroelettrica con pompaggio di Kühtai della centrale elettrica di Sellrain-Silz con
                                          bacini di raccolta di Längental e Finstertal; anno di costruzione: 1976-1981, potenza: 289 MW
                                          Centrale elettrica dell'Achensee, centrale di Jenbach; la più antica centrale elettrica del Tirolo;
                                          anno di costruzione: 1924-1927 e causa determinante per la creazione dell'Azienda
Bacino di Silvretta, Bielerhöhe           Energetica S.p.A.- TIWAG (Tiroler Wasserkraft AG), il bacino di raccolta è il lago Achensee,
(© Vorarlberger Illwerke AG)              con una lunghezza di 10 km e una profondità massima di 133 m, deviazione delle acque del
                                          lago, che originariamente si riversavano a nord nel fiume Isar, verso sud nella Valle dell'Inn,
     potenza: 79 MW
     Centrale idroelettrica ad acqua fluente sull'ansa dell'Inn presso Kirchbichl; anno di costruzione: 1938-1941, potenza: 24 MW
     Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Langkampfen sull'Inn; anno di costruzione: 1995-1998), potenza: 31,5 MW
     Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Strassen-Amlach an der Drau; anno di costruzione: 1984-1988, potenza: 60 MW

Centrali idroelettriche dell'Azienda Energetica Austro-Bavarese - Bayerisch-Österreichische Kraftwerksgesellschaft

     Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Oberaudorf-Ebbs; anno di costruzione: 1989-1992, potenza: 59 MW
     Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Nußdorf; anno di costruzione: 1979-1982), potenza: 47,9 MW

Centrali idroelettriche dell'antica Azienda Energetica S.p.A.- Tauernkraftwerke AG (assorbita dalla società Austrian Hydropower AG)

     Centrale idroelettrica con pompaggio di Roßhag con bacini di raccolta dello Schlegeis e di Stillup; anno di costruzione: 1965-
     1972, potenza: 231 MW
     Centrale elettrica a bacino di Häusling con bacini di raccolta di Zillergründl e Stillup; anno di costruzione: 1974-1988, potenza:
     360 MW
     Centrale elettrica a bacino di Mayrhofen con bacino di raccolta di Stillup; anno di costruzione: 1965-1971 e 1976-1977,
     potenza: 345 MW
     Centrale elettrica a bacino di Bösdornau; anno di costruzione: 1928-1939, potenza: 25,3 MW
     Centrale elettrica a bacino di Gerlos con bacino di raccolta di Gmünd; anno di costruzione: 1943-1945, potenza: 65,2 MW
     Centrale elettrica a bacino di Funsingau con bacino di raccolta di Durlaßboden; anno di costruzione: 1963-1967, potenza: 25
     MW
In Alto Adige si contano 27 impianti idroelettrici (14 ENEL, 7 Edison, 3 Etschwerke, 2 Sel Edison, 1 Brunico).

Centrali elettriche dell'Azienda Energetica S.p.A.- Etschwerke AG

      Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Tel; anno di costruzione: 1897-1898, potenza: 28 MW
      Centrale idroelettrica ad acqua fluente di Senales, ultimata nel 1912, potenza: 12 MW
      Centrale elettrica a bacino di Naturno con bacino di raccolta di Vernago, ultimata nel 1963, potenza: 230 MW

Temi correlati:

      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                                     Indice di specializzazione settoriale - Costruzioni (2001)
      Indice di specializzazione
       settoriale - Costruzioni

                     2,0

                     1,6

                     1,2

                     1,0

                     0,8

                     0,4

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Costruzioni. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di
                                         lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1036-2640, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1036
Testo della carta N°1415

                      Indice di specializzazione settoriale: "Costruzioni"
                      Dove si trovano le più importanti industrie edili in Tirolo?
Secondo i dati dei Censimenti dell'industria e dei servizi del 2001 nel comparto economico delle costruzioni in Tirolo del Nord si
contano 2.540 unità locali e 26.542 occupati, al contrario in Alto Adige il numero delle unità locali ammonta a 5.356 e quello degli
occupati è pari a 21.158. Di conseguenza il comparto delle costruzioni in Tirolo è la quarta sezione economica più importante, dopo le
attività manifatturiere, il commercio e il turismo (alberghi e ristoranti). Anche in Alto Adige si presenta la stessa distribuzione delle
attività economiche.

Fonti: Land Tirolo: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001; Alto Adige: ISTAT, Censimento industria servizi 2001.

Come indicatore della concentrazione territoriale del comparto economico delle costruzioni si utilizza l'indice di specializzazione
settoriale, un valore indicante la sovrarappresentanza e la sottorappresentanza di un comparto in un comune sulla base del numero di
posti di lavoro*. La distribuzione territoriale del comparto delle costruzioni in Alto Adige è più omogenea rispetto al Land Tirolo. In
quest'ottica svolge un ruolo decisivo la dimensione dell'azienda che risulta inferiore. Sempre in Alto Adige si registra un numero di
unità locali più del doppio superiore al valore del Tirolo, tuttavia nel complesso il numero di posti di lavoro è inferiore. In Tirolo del
Nord, al contrario, è alto il numero dei comuni situati in vaste aree dell'Außerfern, in alcune zone del distretto di Landeck, della
Zillertal e del Tirolo dell'Est, o nel caso dei comuni industriali della Bassa Valle dell'Inn, dove non è presente neanche un'impresa edile
o, nel migliore dei casi, un comparto delle costruzioni molto debole. Questi comuni sono "alimentati" dal comparto delle costruzioni di
altre città. Ciò è possibile, in quanto le imprese edili del Tirolo del Nord sono molto più grandi di quelle dell'Alto Adige e, di
conseguenza, sono in grado di servire un bacino d'utenza maggiore.

Da notare l'elevato numero di comuni con alti valori di specializzazione settoriale agli imbocchi delle convalli, ad es.:

      Nesselwängle all'imbocco della Valle di Tannheim
      Strengen all'imbocco della Stanzertal
      Kappl e See all'imbocco della Paznauntal
      Ötz all'imbocco della Ötztal
      Oberperfuss all'imbocco della Valle di Sellrain
      Eben sull'Achensee nella Valle di Achen
      Uderns, Stummerberg e Hart nella parte anteriore della Zillertal

      San Pancrazio all'imbocco della Val d'Ultimo
      Terento nella Val Pusteria

In Tirolo alcuni valori particolarmente alti si rilevano attorno a Landeck, nel distretto di Kitzbühel e in Tirolo dell'Est attorno a Lienz. Il
legame diretto fra la vitalità del turismo e la vivacità del comparto delle costruzioni esiste solo in parte e, qualora sia presente, ciò
avviene solo in Tirolo del Nord. In effetti in alcune importanti località turistiche come Sölden, Tux, Wildschönau o Steinberg a.R., la
percentuale di posti di lavoro nel comparto economico delle costruzioni è di gran lunga superiore alla media tirolese, tuttavia in altri
comuni ugualmente importanti dal punto di vista turistico come St. Anton am Arlberg, i comuni della Valle del Lech, la Kaundertal e
St. Leonhard i.P., il comparto delle costruzioni talvolta a livello locale addirittura non esiste.
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      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                                     Indice di specializzazione settoriale - Commercio (2001)
      Indice di specializzazione
       settoriale - Commercio

                     2,0

                     1,6

                     1,2

                     1,0

                     0,8

                     0,4

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Commercio. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di
                                         lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1117-2748, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1117
Testo della carta N°1413

                     Indice di specializzazione settoriale: “Commercio”
                    Dove si trovano i più importanti poli commerciali in Tirolo?
                                                           Negli ultimi 50 anni in Tirolo il commercio si è sviluppato in modo
                                                           molto dinamico e, nel complesso, contemporaneamente agli altri stati
                                                           europei. Molti sono stati i fattori che hanno favorito questa tendenza,
                                                           fra questi ricordiamo senza dubbio lo sviluppo economico, il forte
                                                           incremento del reddito familiare, l'aumento dei consumi, il progresso
                                                           tecnico, l'accresciuto bisogno di mobilità, diverse tendenze di moda e
                                                           alcuni fattori demografici come l'ampiezza della famiglia. Il boom
                                                           turistico che ha portato al Tirolo nuovi clienti e numerosi opinion
                                                           maker nell'ambito del consumo(di lusso) ha altresì sostenuto la
                                                           tendenza al rialzo, permettendo ad alcuni negozi di sopravvivere
                                                           anche in comuni rurali in proporzione scarsamente popolati.

Segnale nella zona industriale Neu-Rum (© Jan Stirnweis)

Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.
Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi 2001.

                                                                  Attraverso provvedimenti politici e misure di pianificazione territoriale
                                                                  a lungo il Tirolo del Nord si è opposto con successo alle nuove
                                                                  tendenze commerciali europee. Di conseguenza sia l'aumento della
                                                                  concentrazione delle superfici di vendita in "shopping center self-
                                                                  service costruiti su aree verdi" sia la diminuzione del numero di
                                                                  imprese indipendenti, a seguito di processi di affiliazione commerciale
                                                                  e franchising* e, in misura non minore, la stessa crescita degli
                                                                  Shopping Center** sono avvenute con uno sfasamento temporale.

                                                                 Tuttavia, dopo l'entrata dell'Austria nell'Unione Europea ed il
                                                                 conseguente allargamento a Est, il cambiamento strutturale è stato
                                                                 molto rapido e l'offerta di merce e il livello dei prezzi si sono adattati
                                                                 velocemente agli standard europei. Pertanto i tanto amati "shopping
                                                                 tour" in Baviera e in Alto Adige sono diventati inutili. Il DEZ, il primo
                                                                 centro commerciale austriaco costruito nel 1970 nella parte orientale
                                                                 di Innsbruck, attualmente ha un "effetto di trascinamento" tale che nel
                                                                 2005 l'Istituto di ricerca economica di Bolzano ha ritenuto opportuno
Segnale nella zona industriale Rossau (© Jan Stirnweis)          realizzare un'indagine sul deflusso del potere di acquisto dall'Alto
                                                                 Adige. Secondo i dati emersi da questo studio il sabato fino a un terzo
dei 2.800 parcheggi del centro commerciale sarebbero occupati da auto provenienti dall'Alto Adige. In totale nel 2005 nel DEZ è stata
registrata una superficie di vendita di 41.600 mq e una frequenza di 20.000-25.000 clienti al giorno. Alcune ditte commerciali (ad es.
Libro, Lutz, Intersport) hanno saputo sfruttare al meglio le nuove chance derivanti dall'apertura dei mercati, espandendosi
soprattutto nel mercato tedesco(del sud) e, in alcuni casi, ad es. nel settore dei mobili, raggiungendo addirittura posizioni leader. Un
fatto positivo per il Tirolo è che anche alcune catene commerciali a carattere regionale sono riuscite ad imporsi sulla concorrenza (ad
es. M-Preis, Baguette, Hörtnagl), diventando leader indiscussi nell'area di Innsbruck.

I più importanti poli commerciali del Tirolo si concentrano a Innsbruck, Bolzano e nelle zone limitrofe. Benché entrambi i capoluoghi di
provincia, nel settore del commercio, registrino una concentrazione di posti di lavoro pari alla media, non bisogna dimenticare che, in
cifre assolute, a Innsbruck si contano circa 13.000 occupati, pari a ca. il 26% del totale di occupati in questo comparto economico in
Tirolo del Nord. A Bolzano il valore è di 11.500 occupati, circa il 32% di tutti gli occupati registrati nel suddetto comparto in Alto
Adige. Indici di specializzazione settoriali molto alti si registrano nei comuni limitrofi ai capoluoghi di provincia. A Neu-Arzl, Neu-Rum,
Thaur e Hall, a est di Innsbruck, in prossimità delle uscite autostradali "Innsbruck Ost" e "Hall West", sono sorti vasti insediamenti
produttivi con mercati specializzati nella vendita di prodotti alimentari, articoli domestici e i più svariati beni di consumo; quest'ultimi,
unendosi al DEZ e ai centri commerciali di Rossau, hanno dato vita ad un vero e proprio "paradiso per gli acquisti". Come controparte,
nel 1993 nella parte occidentale della città in prossimità dell'uscita autostradale "Innsbruck-Kranebitten", nel comune di Völs è stato
                                                                     creato lo shopping center Cyta che, dopo alcune difficoltà iniziali
                                                                     dovute all'errato mix di locatari, è cresciuto dinamicamente.

                                                                  L'aspetto negativo dell'alta concentrazione di centri commerciali nella
                                                                  periferia dei capoluoghi di provincia è la scomparsa dei piccoli negozi
                                                                  di generi alimentari e generi misti nell'ambiente rurale; oggi sempre
                                                                  più spesso la loro funzione è svolta da venditori ambulanti di prodotti
                                                                  surgelati e distributori di benzina che sempre più spesso assomigliano
                                                                  a vere e proprie panetterie e negozi di generi alimentari. Questo
                                                                  avviene particolarmente nella Lechtal e in altre parti dell'Außerfern,
IKEA, Innsbruck (© Jan Stirnweis)                                  talvolta anche in Tirolo dell'Est, in Val Venosta e nell'alta Val Pusteria.
                                                                   Allo stesso modo alcuni comuni turistici, situati ad es. nelle convalli
dell'Alta Valle dell'Inn e della Val Venosta, temono per le loro imprese commerciali locali, la cui scomparsa potrebbe avere effetti
negativi sul turismo. In futuro, pertanto, la politica economica dovrà mirare a fornire un maggior sostegno agli esercenti nel contesto
rurale al fine di assicurare anche alla popolazione non motorizzata, ad esempio ai pensionati anziani soli, condizioni favorevoli per l'
approvvigionamento in loco. In ogni caso, proprio in Alto Adige, la rete di rifornimento commerciale è ottima, se paragonata a quella
di altri comuni rurali europei, il che si esprime attraverso un'equa ripartizione delle attività commerciali sul territorio (comuni con un
valore di specializzazione settoriale vicino a 1).

* Il Franchising è una procedura di collaborazione gestionale che vede da una parte il franchisor, di solito un'azienda con una formula
commerciale consolidata e una fittissima rete di filiali (nel comparto del commercio ad es.: Obi e Benetton, le catene di ristorazione
Mc Donald's e Burger King) e dall'altra una società o una persona fisica (franchisee) che aderisce a questa formula tramite il
pagamento di una royalty (una percentuale sul fatturato). In altre parole si parla di un contratto di concessione.

** Gli Shopping Center sono centri commerciali facilmente raggiungibili, dotati di ampie piazzole di parcheggio e parcheggi multipiani,
che soddisfano il bisogno del cliente di trovare "tutto sotto un unico tetto". Peculiarità degli shopping center è offrire un vastissimo
assortimento di scelta e diversissime tipologie di operatore dal discount, al negozio specializzato, dal grande magazzino al
supermercato. Proprio di recente, la crescita esponenziale di alcune multinazionali come l'IKEA e Hennes & Mauritz (H & M), su scala
internazionale e globale, ha determinato un ulteriore incremento della concentrazione aziendale, causando il contemporaneo
ampliamento delle superfici di vendita. Oggi le aziende delle suddette multinazionali garantiscono il successo dei grandi centri
commerciali, rappresentando il "punto di cristallizzazione" per la concentrazione spaziale del commercio.

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      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                                        Indice di specializzazione settoriale - Turismo (2001)
       Indice di specializzazione
          settoriale - Turismo

                       3,0

                       2,5

                       2,0

                       1,5

                       1,0

                       0,5

Il comparto turismo si riferisce alla sezione
 economica: “Alberghi e ristoranti”. Stato:
    Censimento industria e servizi 2001.

                                                0                              50 km
                                           La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Turismo. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di
                                           lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1035-2638, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1035
Testo della carta N°1408

                          Indice di specializzazione settoriale: “Turismo”
            In quali comuni del Tirolo domina il comparto economico del turismo?
La concentrazione spaziale del comparto economico del turismo rivela una grande opportunità per l'economia dell'area studiata
dall'Atlante del Tirolo. Confrontando questa carta con le carte sulla concentrazione dei posti di lavoro nel settore manifatturiero e dei
servizi aziendali, balza subito agli occhi la "stratificazione" dell'economia alpina. Infatti, mentre tutti gli altri comparti del settore
dell'industria e dei servizi si concentrano in prevalenza nelle vallate, nelle grandi città o in prossimità di quest'ultime, il turismo
predilige aree periferiche nelle valli ad alta quota e nelle chiuse vallive. Da qui nasce la possibilità di una divisione complementare del
lavoro fra i fondovalle e le convalli ad alta quota.

La causa di questa suddivisione funzionale è riconducibile alle diverse esigenze dei siti di produzione. L'economia del turismo si fonda
in prevalenza sulla valorizzazione di potenziali ambientali a livello territoriale. Ottime condizioni ambientali per lo sci e altre attività
sportive di montagna, fotografie di paesaggi mozzafiato, un paesaggio antropizzato eterogeneo e rurale e per di più fattori
estemporanei unici come la presenza di grandi specchi d'acqua, ad es. l'Achensee, sono fattori decisivi per garantire un turismo
vitale. I comuni che hanno un indice di settorializzazione superiore al 2,5%, ovvero una dominanza di più del doppio del comparto del
turismo sulla base del numero di posti di lavoro, in rapporto alla media complessiva del Tirolo, possono essere tranquillamente definiti
comuni totalmente dipendenti dal turismo.

Questi comuni sono concentrati nella vallata di Montafon, attorno ad Arlberg, in parti dell'Außerfern, (Valle Tannheimertal), nelle
convalli dell'Alta Valle dell'Inn, nella Zillertal, nelle Alpi di Kitzbühel, nella valle di Achen, in parti del Tirolo dell'Est, nelle Dolomiti (Val
Gardena e Val Badia), in parti del distretto della Val Pusteria, attorno a Merano, in parti della Val Venosta, nella Val Passiria, nella Val
di Fassa e nella Val d'Ampezzo. Gli altri settori della produzione manifatturiera e dei servizi attribuiscono invece maggiore importanza
ad altri fattori come la superficie disponibile, molto importante soprattutto nel caso dell'industria, (vedi carta: Fattore di
specializzazione settoriale: Superfici disponibili), un'ottima infrastruttura stradale (vedi carta: Tempo necessario per raggiungere il
raccordo autostradale più vicino) o, nel caso dell'economia moderna fondata sulla conoscenza, la vicinanza ai centri di formazione e di
ricerca urbani (vedi carta: Economia fondata sulla conoscenza), localizzati principalmente nelle vallate principali, dove il turismo è
presente sotto forme diverse, come ad esempio il turismo culturale nelle grandi città o grazie a singoli punti di attrazione turistica,
come i "Mondi di cristallo" a Wattens.

La suddetta suddivisione spaziale in zone ad "economia normale" e zone dove predomina "l'economia del turismo" è molto marcata
soprattutto in Tirolo del Nord e Tirolo dell'Est. In Alto Adige quest'effetto è mitigato dall'ampia estensione superficiale dei comuni e
dal territorio insediativo più compatto e più vasto nelle vallate principali. I comuni altoatesini di solito sono rappresentati
omogeneamente in entrambe le aree funzionali e pertanto godono di un mix di settori equilibrato. In Alto Adige solo le città più grandi
si distinguono nettamente per bassi indici di settorializzazione a favore dell'economia del turismo.

Considerando l'evoluzione dei posti di lavoro nel comparto economico del turismo tra il 1991 e il 2001 si scopre una netta
differenziazione fra Tirolo del Nord e Alto Adige. Infatti, mentre l'economia del turismo del Tirolo del Nord è cresciuta passando da
27.128 a 37.662 posti di lavoro, la sua controparte in Alto Adige è diminuita passando da 30.143 a 27.242 posti di lavoro. Allo stesso
modo in Trentino questa dinamica è decisamente più debole rispetto al Tirolo del Nord, qui infatti i posti di lavoro sono passati da
12.712 a 13.992. I cali della domanda registrati nel nel comparto del turismo negli anni '90 hanno colpito duramente l'Alto Adige, in
quanto in questa regione il turismo estivo, particolarmente a rischio, ha un ruolo maggiore e poiché il livello di partenza dei posti di
lavoro nel 1991 era già molto alto. Tuttavia non si deve dimenticare che l'evoluzione positiva in Tirolo del Nord è stata in parte
condizionata dalla trasformazione del metodo di rilevamento (sostituzione dei dati mancanti sulle unità locali e sul numero degli
occupati bilanciandoli con i dati sul pendolarismo rilevati nel censimento) e in egual misura dai picchi congiunturali negativi che hanno
caratterizzato l'andamento del turismo altoatesino tra il 1991 e il 1997.

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      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                      Indice di specializzazione settoriale - Trasporti e communicazioni (2001)
      Indice di specializzazione
        settoriale - Trasporti e
           communicazioni

                     2,0

                     1,6

                     1,2

                     1,0

                     0,8

                     0,4

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Trasporti e communicazioni. L’indice è un valore indicante la concentrazione
                                         dei posti di lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1116-2747, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1116
Testo della carta N°1416

       Indice di specializzazione settoriale: "Trasporti, magazzinaggio e
                                comunicazioni"
                    Dove si trovano i più importanti poli del trasporto in Tirolo?
Secondo i dati del Censimento dell'industria e dei servizi del 2001 nel comparto economico: "Trasporti, magazzinaggio e
comunicazioni" si contavano 2.474 unità locali e 23.583 occupati in Tirolo e 11.021 occupati e 1.971 unità locali in Alto Adige. Ciò
significa che il settore dei trasporti in Tirolo del Nord e dell'Est è molto più sviluppato rispetto all'Alto Adige. Questo avviene
particolarmente per i trasporti ferroviari, le agenzie di viaggio e degli operatori turistici e per le attività delle altre agenzie di
trasporto. L'aeroporto di Innsbruck, con un totale di 738.296 passeggeri nel 2005, offre circa 650 posti di lavoro, al contrario a
Bolzano, nello stesso anno sono stati rilevati solo 62.530 passeggeri. Anche i trasporti a fune (funivia, seggiovia e sciovia), come
elementi essenziali del turismo invernale, sia in Tirolo del Nord che in Tirolo dell'Est offrono più unità locali ed hanno un maggior
numero di occupati rispetto all'Alto Adige. Al 1° gennaio 2004 il Land Tirolo disponeva di 1.196 impianti di risalita con una portata
oraria di 1.409.506 persone.

Fonte: Statistik Austria, Arbeitsstättenzählung 2001.
Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi 2001.

Come indicatore della concentrazione territoriale del comparto: "Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni" si adotta l'indice di
specializzazione settoriale, un valore che esprime la sovrarappresentanza e la sottorappresentanza di un settore in un comune sulla
base del numero di posti di lavoro*. È molto facile riconoscere i motivi dei diversi valori di specializzazione settoriale. Nelle convalli ad
alta quota ad es. prevalgono sicuramente le imprese specializzate nella produzione e distribuzione di funivie, come ad es. nel caso del
Land Tirolo nei comuni di St. Anton am Arlberg, Ischgl, Kaundertal, St. Leonhard i. P., Sölden, Gerlos, Brixen im Thale, Scheffau am
Wilden Kaiser ecc. e in Alto Adige a Stelvio, Senales, Corvara ecc. Tuttavia, avendo adottato la media complessiva del Tirolo come
termine di paragone, è chiaro che la scarsa distribuzione dei trasporti a fune in Alto Adige (ad es. nelle Dolomiti) sia più difficilmente
riscontrabile.

Nella Valle dell'Inn e lungo l'asse del Brennero fino a Fortezza il punto di forza dei trasporti è rappresentato dal trasporto di merci su
strada e dalle attività delle altre agenzie di trasporto. Di conseguenza è chiaro che nell'attuale discussione sul traffico di transito lungo
l'asse del Brennero, che di recente ha acquisito toni sempre più accesi, siano in gioco gli interessi economici molto forti delle imprese
di trasporto. Inoltre sulla carta si nota una forte concentrazione del traffico trasfrontaliero lungo l'asse del Brennero. Il passo di Resia,
pur essendo collocato ad un'altezza poco superiore rispetto a quella del suo "fratello maggiore" più a ovest, per il trasporto di merci
ha un significato nettamente inferiore; ciò è sicuramente condizionato anche dalle maggiori difficoltà di collegamento. È interessante
notare che Resia, attraverso l'antica strada romana Via Claudia Augusta, è diventata un'importante strada commerciale prima del
Brennero, tuttavia oggi la situazione è cambiata.

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      Definizione: Indice di specializzazione settoriale

© Tirol Atlas, Geographie Innsbruck
Set di carte »Concentrazione dei comparti economici«
                                                                                     Indice di specializzazione settoriale - Finanziaria (2001)
      Indice di specializzazione
       settoriale - Finanziaria

                     2,0

                     1,6

                     1,2

                     1,0

                     0,8

                     0,4

Stato: Censimento industria e servizi 2001

                                             0                                 50 km
                                         La carta indica l’indice di specializzazione settoriale nel comparto Finanziaria. L’indice è un valore indicante la concentrazione dei posti di
                                         lavoro nei comuni sul totale di posti di lavoro presenti in Tirolo (1=media tirolese).

  ©Tirol Atlas, Geographie Innsbruck, created 2021-02-13, M1248-2931, weblink http://tirolatlas.uibk.ac.at/maps/interface/thema.py/sheet?lang=it;id=1248
Testo della carta N°1461

      Indice di specializzazione settoriale: “Intermediazione monetaria e
                                  finanziaria”
   Le città di Innsbruck e Bolzano e i capoluoghi di distretto ospitano gran parte del
                                   settore finanziario
Il settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria si concentra nei capoluoghi di provincia del Tirolo del Nord e dell'Alto Adige,
Innsbruck e Bolzano, e in alcuni capoluoghi di distretto. Nel Censimento generale dell'industria e dei servizi, solo a Innsbruck sono
stati contati 4.334 addetti che corrispondono a quasi il 30% dell'occupazione complessiva in questo settore in tutto il Tirolo. A
Bolzano gli occupati nel settore dell'intermediazione monetaria sono 2.604, che corrispondono al 16,5 % del volume totale. Questo è
ovvio, se si pensa che i servizi finanziari sono servizi centrali molto preziosi che normalmente vengono offerti nei centri urbani
primari. Tuttavia, in Tirolo, la concentrazione urbana del sistema bancario e assicurativo non è così marcata come in molte altre
regioni europee, perché le piccole banche consorziali e le casse di risparmio locali hanno una posizione molto forte sul mercato. Ciò
significa che anche sul territorio rurale il numero delle filiali e degli sportelli di banca è straordinariamente alto.

Altri importanti centri nel settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria, oltre al capoluogo di provincia, sono Reutte, Imst,
Landeck, Schwaz, Kufstein, Kitzbühel e Lienz in Tirolo del Nord. Oltre a Bolzano in Alto Adige non esistono altri centri principali. A
Merano e Bressanone (centri urbani piuttosto grandi) tuttavia, malgrado gli indici di specializzazione siano piuttosto bassi, in termini
assoluti, in questo settore si registra comunque un elevato numero di posti di lavoro. In Alto Adige, la posizione dominante delle
banche Raiffeisen determina una distribuzione molto omogenea dei posti di lavoro su tutto il territorio. Indici di specializzazione alti in
piccoli centri come Hart nella Zillertal, Rifiano e Nikolsdorf sono causati soprattutto dal numero basso di posti di lavoro presenti nei
comuni, pertanto anche piccole banche e compagnie assicurative possono determinare una sovrarappresentazione del settore.

Solo a Jungholz, al confine con la Germania, 73 dei 180 addetti impiegati nel settore terziario lavorano negli istituti di credito, il che
ha determinato un indice di specializzazione straordinariamente alto pari al 9,24. Questo caso eccezionale potrebbe dipendere dai
grandi flussi di capitale provenienti dalla Germania, considerando il fatto che l'Austria tradizionalmente risulta essere molto attraente
per gli investitori tedeschi.

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