La compensazione del reattivo nelle linee in cavo AT per le connessioni delle fonti rinnovabili - F. Palone, M. Rebolini

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La compensazione del reattivo nelle linee in cavo AT per le connessioni delle fonti rinnovabili - F. Palone, M. Rebolini
La compensazione del reattivo nelle linee in
   cavo AT per le connessioni delle fonti
                rinnovabili
                          F. Palone, M. Rebolini

Firenze, 12 Aprile 2013

                                         Direzione Ingegneria | Sviluppo Tecnologie – Ingegneria Stazioni
La compensazione del reattivo nelle linee in cavo AT per le connessioni delle fonti rinnovabili - F. Palone, M. Rebolini
Sommario:

1.   Introduzione
2.   Caratteristiche delle linee in cavo AT TERNA
3.   Capability reattiva degli impianti a fonti rinnovabili
4.   Requisiti del codice di rete sulla potenza reattiva
5.   Scelta del grado di compensazione
6.   Comportamento a regime permanente
7.   Comportamento in transitorio
8.   Conclusioni

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La compensazione del reattivo nelle linee in cavo AT per le connessioni delle fonti rinnovabili - F. Palone, M. Rebolini
Introduzione
Le linee elettriche in cavo in c.a. AT sono caratterizzate da un surplus di
potenza reattiva in ogni situazione di carico, in quanto la potenza
caratteristica è sempre superiore alla potenza al limite termico.

Il costo di un elettrodotto in AT è diverse volte superiore a quello di una
linea aerea di identica portata.

Tuttavia le difficoltà autorizzative e le problematiche ambientali hanno
recentemente portato alla realizzazione di diverse linee AT di lunghezza
rilevante (>15 km) per la connessione alla RTN di impianti da fonte
rinnovabile.

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Caratteristiche delle linee in cavo AT TERNA

Il cavo standard per la rete a 132 kV e 150 kV TERNA è isolato in XLPE ed
ha un conduttore di fase in Alluminio da 1600 mm2. L’uso dello stesso tipo
di cavo per la connessione di impianti anche di taglia media consente di
tenere conto degli sviluppi futuri della rete.

Per ridurre campi magnetici e impiego di suolo
si adotta (in genere) la posa a trifoglio.

Portata                        1000 A – 260 MVA
Capacità nominale              270 nF/km
Reattanza di servizio          0.11 Ω/km
Potenza reattiva generata      2.45 Mvar/km
Diametro esterno               10 cm

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Caratteristiche delle linee in cavo AT TERNA
Il surplus di potenza reattiva tende a caricare la linea in cavo, riducendo la
componente     attiva   di   corrente   che     è    possibile          trasmettere.            La
compensazione alle estremità (necessaria per il rispetto di vincoli verso la
rete), non modifica la massima potenza attiva trasmissibile.

                                        F.M. Gatta, A. Geri, S. Lauria, M. Maccioni, “Steady-state
                                        operating conditions of very long EHVAC cable lines”, European
                                        Power Systems Research Volume 83, Issue 1, February 2012

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La compensazione del reattivo nelle linee in cavo AT per le connessioni delle fonti rinnovabili - F. Palone, M. Rebolini
Caratteristiche delle linee in cavo AT TERNA
Su una linea omogenea, il massimo trasferimento di potenza attiva (e la
minimizzazione delle perdite) si ha quando le tensioni terminali sono tali
da garantire un profilo reattivo simmetrico, indipendentemente dalla
compensazione della linea.

Per linee ideali (senza perdite), ciò corrisponde ad imporre tensioni di
uguale ampiezza ai terminali di arrivo e partenza della linea. Per linee reali
(con perdite), le tensioni ottime sono diverse tra loro in modulo.
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Capability reattiva degli impianti a fonti rinnovabili
La capability degli impianti a fonte rinnovabile (in particolare per l’eolico) è
ridotta rispetto a quella delle centrali convenzionali, soprattutto quando
sono impiegati generatori del tipo a doppio indotto. La gestione del
surplus reattivo della linea in cavo diventa quindi un problema rilevante.

           H. Guo, K. Rudion, C. Heyde, Z. A. Styczynski “Stability Studies of Offshore Wind Farms”
           Fifth Internation CRIS conference on Critical Infrastructures, Bejing 2010

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Requisiti del codice di rete sulla potenza reattiva
Per l’eolico vale l’allegato A17 (Sistemi di controllo e protezione delle
centrali eoliche) :

“[…] Il fattore di potenza può essere mantenuto fisso ad un valore scelto in
accordo tra il Gestore ed il Titolare. Di norma è richiesto di garantire, sul punto di
connessione della centrale con la rete, il fattore di potenza pari a 1.”

Per il fotovoltaico vale l’allegato A68 (Impianti di produzione fotovoltaica
requisiti minimi per la connessione e l’esercizio in parallelo con la rete
AT):

“[…]L’Utente dovrà inoltre aver cura di verificare, già in fase di progettazione,
che non vi siano scambi di potenza reattiva con la rete ad impianto fermo.
Qualora non si verificasse ciò, la Centrale dovrà essere dotata di idonei apparati
di compensazione necessari a garantire uno scambio di potenza reattiva nel
punto di consegna con fattore di potenza pari a 1.”

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Scelta del grado di compensazione
Il grado di compensazione q è convenzionalmente definito come il rapporto
tra la reattanza capacitiva trasversale della linea della linea e la reattanza di
compensazione in derivazione

Il grado di compensazione deve essere scelto in modo da soddisfare i
seguenti vincoli di esercizio:

1) corrente di interruzione nominale di cavi a vuoto dell’interruttore di linea;
2) massima sovratensione all’estremo ricevente;
3) massima sovratensione all’estremo trasmittente;
4) massimo scambio di potenza reattiva con la rete;

I vincoli da 1), 2) e 3) derivano da limiti delle apparecchiature, mentre il
vincolo 4) è legato alle esigenze di esercizio della rete.
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Scelta del grado di compensazione
L’apertura di correnti capacitive è un compito impegnativo per gli
interruttori di alta tensione, per via delle tensioni di ritorno e della
possibilità di riadescamento. I valori della corrente d’interruzione
nominale di cavi a vuoto sono contenuti nella norma CEI EN 62271-100.

                            Per il ridurre la corrente capacitiva di apertura
                            sull’interruttore di linea è necessario installare
                            la compensazione lato linea e non lato sbarra.

                             Stazione                                          Produttore
                             RTN

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Scelta del grado di compensazione
Le condizioni in cui va verificato il vincolo sulla corrente capacitiva sono:

a) apertura della linea a vuoto, alla tensione massima di esercizio;
b) apertura delle fasi sane della linea dopo un guasto monofase a terra.

La condizione b) è, in genere, la più stringente dato che le fasi sane sono
soggette ad una sovratensione temporanea proporzionale al fattore di
guasto a terra k1.

La massima lunghezza LMax per cui una linea in cavo può essere esercita
senza compensazione installata lato linea è stimabile come:

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Scelta del grado di compensazione
Per un dato tipo di linea, ad esempio l’unificato TERNA a 150 kV, il minimo
grado di compensazione necessario al rispetto del vincolo sulla corrente
capacitiva di apertura della linea a vuoto varia in funzione della lunghezza
e del fattore di guasto a terra (sempre inferiore a 1,4 nella RTN).

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Comportamento a regime permanente
Per una linea reale (con perdite), la condizione di sfruttamento ottimo non
coincide più con quella di tensioni di uguale ampiezza ai terminali della
linea.
La caduta di tensione resistiva deve essere compensata per garantire un
profilo reattivo della potenza reattiva. La differenza di tensione ottima
∆USR,opt è calcolabile con buona approssimazione come:

                                               RP
                             U SR,opt             U ( P )
                                               UR
          F.M. Gatta, A. Geri, S. Lauria, M. Maccioni, “Steady-state operating conditions of very long
          EHVAC cable lines”, European Power Systems Research Volume 83, Issue 1, February 2012

Dove R è la resistenza di servizio della linea elettrica e P la potenza attiva
transitante. Per linee “corte” il problema non è molto rilevante, ma per
linee lunghe e con basso rapporto X/R (es. tripolari) il transito di potenza
attiva influenza pesantemente il profilo di tensione e potenza reattiva.

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Comportamento a regime permanente
Consideriamo a titolo di esempio una lunga linea in cavo a 230 kV in
corrente alternata (collegamento Italia – Malta, 120 km - 220 MW).
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∆P=60 MW

                                         ∆USR,Opt

G.M. Giannuzzi, F. Palone, M. Rebolini, J. Vassallo, R. Zaottini “The Malta-Sicily EHV-AC interconnector”, MEDPOWER 2012 Conference

                                                                    Direzione Ingegneria | Sviluppo Tecnologie – Ingegneria Stazioni
Comportamento in transitorio
L’inserimento di reattanze di compensazione in derivazione modifica
sostanzialmente il comportamento in transitorio della linea.
In particolare vanno verificati i seguenti aspetti:

a) Risonanze armoniche
b) Mancato passaggio per lo zero della corrente
c) Battimenti nella TRV

L’entità dei fenomeni in gioco deve essere confrontata con i valori di
dimensionamento del macchinario e delle apparecchiature.

Soprattutto per linee lunghe, o inserite in una porzione di rete in cui siano
già presenti cavi, vanno verificate le massime sollecitazioni cui sono
soggetti i componenti (TOV, sovratensioni di manovra, TRV ecc..).

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Comportamento in transitorio
       Risonanze armoniche:
       La presenza di capacità “concentrate” in un solo nodo della rete può
       generare risonanze armoniche a frequenze relativamente basse.

       In presenza di sorgenti armoniche, come ad esempio i reattori stessi di
       compensazione e gli inverter per la connessione delle fonti rinnovabili,
       può quindi portare alla presenza di correnti e tensioni armoniche
       persistenti.
100
                                                                                      S cc
  [A ]
 75                                                                       f r  50 Hz
 50
                                                                                      Qc
 25

   0

 -25

 -50

 -75

-100
   2,000     2,004   2,008   2,012   2,016   [s]   2,020

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Comportamento in transitorio
    Mancato passaggio per lo zero della corrente:

    Per elevati gradi di compensazione, all’energizzazione della linea può
    verificarsi il mancato passaggio per lo zero della corrente, per via della
    componente unidirezionale della corrente di inrush dei reattori.

    Infatti, le componenti a 50 Hz delle correnti richiamate dalla capacità di
    linea (Ic) e dal reattore (IR) tendono ad annullarsi, mentre la rimanente
    componente unidirezionale I0 viene richiamata dalla rete.
1000
   [A ]
 750                                                        I0
 500

 250                                                                       Ic
    0

 -250

 -500

 -750
                                                                   IR
-1000
     3,5     3,6   3,7   3,8    3,9   [Ms]   4,0

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Comportamento in transitorio
   Battimenti nella TRV:
   All’apertura dell’ultimo interruttore, si innescano delle oscillazioni libere nel
   circuito LC della nella linea compensata. Tra i poli dell’interruttore si genera
   quindi trovare una TRV caratterizzata da una frequenza di battimento fb.

   Secondo la CEI 62271-100 in condizioni di apertura in discordanza di fase
   “la tensione di ritorno a frequenza di esercizio deve essere uguale a 2,0/√3 volte
   la tensione nominale per i sistemi con neutro direttamente a terra”.
300

                                                                                                
 [kV]

200
                                                                       50 Hz  1  q
                                                                  fb 
100
                                                                              2
   0

-100

-200

-300
    0,0   0,5   1,0    1,5    2,0    2,5   [s]   3,0

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Comportamento in transitorio
Contromisure:
Sebbene lo studio dettagliato di tali transitori richieda modelli specifici di
una certa complessità, è comunque possibile identificare dei criteri
generali per mitigare i fenomeni sopra descritti:

• Scelta di un corretto grado di compensazione
• Uso di reattori con caratteristica lineare fino al 140 ÷ 150 % di Un
• Impiego di sincronizzatori sugli interruttori di linea
• Riduzione delle armoniche di corrente emesse dagli inverter

In particolare l’impiego dei sincronizzatori sugli interruttori di linea
consente di ridurre i rischi di risonanze armoniche all’energizzazione della
linea ed evita il mancato passaggio per lo zero della corrente.

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Comportamento in transitorio
Effetto dei sincronizzatori

        Senza sincronizzatori:                 Con sincronizzatori:

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Conclusioni
• La gestione del reattivo nelle linee in cavo AT può essere sfidante, per via
della capability reattiva ridotta delle centrali da fonti rinnovabili e dei
vincoli sulle apparecchiature, in particolare l’interruttore di linea.

• Per rispettare il vincolo sulla corrente di interruzione a vuoto della linea è
necessario installare reattori in derivazione (lato linea) già per lunghezze di
12 ÷ 15 km.

• Per mantenere un profilo ottimale di potenza reattiva è necessario variare
la tensione in partenza in modo dipendente dalla potenza attiva.

• Su linee compensate con reattori è opportuno prevedere interruttori
dotati di dispositivo di sincronizzazione

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