L'Unità Europea - Movimento Federalista Europeo
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Giornale del Movimento Poste Italiane S.P.A. • Spedizione in abbonamento postale • Taxe perçue Anno XLV • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) n.4 Federalista Europeo art.. 1, comma 1 NE/PD, Nuova serie 2018 L’Unità Europea Fondato da Altiero Spinelli nel 1943 Un progetto da avviare
Luglio -Agosto 2018 l’Unità Europea 2 Genova Un ponte sul futuro SOMMARIO I l ponte crollato - che ora i media da quella monetaria internazionale, il chiamano solo ‘Morandi’, ma che a Genova inizialmente era indica- bisogno di pensare il futuro rinasce in Europa negli anni ’90, attorno al PAGINA 2 to come “Brooklyn” o semplicemente ponte sul Polcevera - non è soltanto progetto della moneta unica, una vera e propria infrastruttura (materiale e Genova una grande tragedia che ha coinvolto immateriale) che, unificando il mer- le famiglie delle vittime, un’intera città, una regione, una nazione. È anche la cato europeo, consentì lo sviluppo impetuoso della comunicazione so- PAGINA 3 metafora di un Paese che si è blocca- to, in un’Europa anch’essa bloccata da ciale. Si pensi, ad esempio, al grande sviluppo dei trasporti aerei in un’area Il Punto troppi anni. ormai considerata come ‘domestica’, Gli anni ’50/60 del secolo scorso come pure agli accresciuti rapporti tra furono quelli della ricostruzione, dello le nuove generazioni, che nascevano Da Renzo Piano il disegno per il nuovo ponte di Genova Pagina 4-7 sviluppo del Paese, che avvenne – è bene non dimenticarlo – nel quadro considerandosi già europee. Da tempo mancano nuove pode- termini, viviamo da troppo tempo in ra la risposta non può che essere la una situazione politica che determi- ripresa di una politica alta, capace di Migrazioni dell’avvio del processo di unificazione rose spinte di tal genere, come se si na ciò che Tommaso Padoa-Schioppa assumere l’idea di un progetto a “vista europea, che offriva un orizzonte di fosse affievolita la capacità di pensare chiamava la ‘vista corta’. lunga”. stabilità e di crescita. Ciò consentì alla politica di pianificare e poi realizzare le e progettare il futuro. La crisi economi- ca degli ultimi dieci anni è la rappre- C’è, dunque, bisogno di un nuo- L’unità politica europea è giusta- vo, grande progetto europeo per lan- mente considerata da storici e polito- Pagina 8-11 grandi infrastrutture che unirono il Pae- sentazione plastica di questa caduta ciare, attorno all’obiettivo dell’unità logi come il più importante progetto Economia se, da Nord a Sud. del pensiero e del progetto. Essa è federale, una politica delle infrastrut- politico dalla fine della seconda guerra Furono quelle grandi linee diret- la conseguenza (non la causa) di un ture (materiali e immateriali) per ren- mondiale. Va dunque rilanciata, non in trici che posero le basi dei vari ‘mira- coli economici’, non solo in Italia, ma blocco del processo di avanzamen- to verso l’unità politica. E sappiamo der la società e l’economia europea termini puramente declamatori, bensì più integrata e innovativa, dunque più mettendo in cantiere progetti politici PAGINA 12-13 anche in Germania e, in generale, nei Paesi dell'allora Comunità Europea. che la responsabilità maggiore sta in capo ai governi nazionali. competitiva; per difendere il territorio nei campi in cui oggi si rende necessa- europeo, esposto ad un’erosione con- ria, anzi indispensabile: l’immigrazio- Campagna/ È in quegli anni che nasce la cultura Questo blocco del processo po- tinua, anche a causa del cambiamen- ne, la difesa e lo sviluppo sostenibile Iniziative del progresso e dello sviluppo, che si litico europeo si traduce poi in un’in- to climatico globale; per preservare lungo le frontiere della società della pongono le basi per la formazione di capacità non solo di realizzare, ma quel patrimonio storico e culturale di conoscenza e della comunicazione. una società europea, che si alimenta la capacità d‘innovazione, che s’innal- anche semplicemente di pensare un progetto di sviluppo, anche per le stes- una civiltà millenaria; per far emerge- Progetto politico e sviluppo civile, re le potenzialità che molti territori e, sociale ed economico così si saldano. Pagina 14 za il livello d’istruzione, che si produce un vigoroso impulso allo sviluppo in- se comunità nazionali e locali. Se la politica non sa decidere, ad esempio, in particolare, le grandi città europee I ponti rappresentano anche questo. (e Genova è una di queste) possono Molti vogliono alzare i muri in Euro- Seminari dustriale e tecnologico. In una parola di quali grandi infrastrutture hanno bi- esprimere in termine di innovazione, pa. La tragedia di Genova ci insegna federalisti lì nasce il bisogno di futuro, quindi un sogno l’Italia e l’Europa, è inevitabile ricerca e sviluppo. anche che bisogna invece rilanciare il progetto per governarlo. che particolarismo locale, attendismo, Se il crollo del ponte di Genova è ponte dell’unità europea. Dopo la crisi economica degli anni ’70, innescata da quella petrolifera e corporativismo, interesse di breve pe- riodo prendano il sopravvento. In altri la metafora di un’Italia e di un’Europa che da tempo si sono fermate, allo- Antonio Longo PAGINA 16-19 Osservatorio Una spinta per le infrastrutture federalista L a tragedia di Genova pone Si tratta di elaborare un progetto tegiche potrebbe avere diversi effetti uno sviluppo più sostenibile, dal pun- all’attenzione, dell’Italia, ma an- che di moltissimi Paesi europei, europeo a tal fine e individuarne il percorso di applicazione. Ad esem- benefici nella vita di un intero paese. Gli investimenti "sostenibili" deter- to di vista, economico, ambientale e sociale, come dettato dall’Agenda PAGINA 20 il problema di una strategia di inter- vento sul sistema delle infrastrutture pio, il Piano Juncker ha raggiunto e superato l’obiettivo previsto di mo- minano infatti uno sviluppo di quel capitale sociale indispensabile per ONU 2030, approvata dalle Nazione Unite il 25 Settembre 2015. Le sfide Congresso stradali e ferroviarie ed in generale bilitare in tre anni 315 miliardi di la società europea nei prossimi de- future, ormai sempre più imminenti, WFM delle comunicazioni, spesso inade- investimenti privati/pubblici (cfr. la cenni. Si pensi ad esempio ai muta- devono quindi coinvolgere l’insieme guate, non solo per la loro vetustà, nota a pag. 8). Lo stesso Juncker ha menti in atto nel mercato del lavoro delle infrastrutture europee. Questi ma anche ai per sfruttare al meglio i benefici che il mercato interno euro- proposto di portarlo a 500 mld entro il 2020. Perché non si chiede di fi- con l’avvento della robotica. Saranno milioni i posti che andranno persi. i motivi per cui si rendono necessa- ri investimenti elevati, sia pubblici PAGINA 21 peo offre. Il mercato interno rappresenta un nalizzare il Piano Juncker 2 agli inve- stimenti strategici nel settore delle Eppure, nonostante la sfida possa spaventare, proprio uno sviluppo che privati (come per altro previsto dal Piano) che considerino anche la Difesa europea potenziale enorme, basato su una infrastrutture pubbliche europee? intelligente di nuove infrastrutture necessità di ammodernamenti per massa critica di 500 milioni di consu- Se pensiamo al caso italiano può portare ad una innovazione sia la resilienza e l’eco-compatibilità di matori. Uno sviluppo adeguato delle scopriamo che esiste un’incredibile tecnologica che culturale che sap- quelle già esistenti. Se l’UE riuscis- PAGINA 22 infrastrutture applicato su un mer- cato di tali dimensioni genererebbe necessità di investimenti infrastrut- turali, prendendo ad esempio proprio pia fornire strumenti e conoscenze affinché i cittadini europei possano se a raggiungere gli obiettivi dell’A- genda ONU, si potrà dire di aver fatto Notizie tassi di crescita del PIL nettamente superiori alle politiche di crescita dei il settore dei ponti sia stradali che ferroviari: un numero consistente di inserirsi naturalmente in quelli che saranno i nuovi contesti lavorativi. un grosso balzo in avanti verso un nuovo modello economico, non più delle sezioni consumi individuali che i governi na- essi ha infatti un’età compresa tra Gli investimenti possibili con il Pia- schiavo dei bisogni di un mercato zionali hanno demagogicamente cer- i 50 e i 150 anni e spesso, come no Juncker 2 non dovrebbero essere insostenibile, ma più attento alle cato di perseguire negli ultimi anni. nel caso del ponte Morandi, non considerati esclusivamente in termi- esigenze dell’umanità stessa e della PAGINA 23-24 In copertina: foto @HugoAlbignac L'Unione Europea deve riaprire il can- sono stati progettati per i flussi di traffico attuali. Aver la possibilità di ni quantitativi di crescita economi- ca, ma anche qualitativi per l’intera terra che la ospita. In libreria tiere per costruire il futuro. finanziare nuove infrastrutture stra- società, se fossero indirizzati verso Gabriele Zanier
l’Unità Europea Luglio -Agosto 2018 Il Punto 3 Contro il vento federazioni sono confederazioni che hanno avuto successo.» Due sono le unioni federali di cui co- come andrà a finire, ma se que- sto accadrà, la polarizzazione tra nazionalismo e federalismo sarà nosciamo meglio il percorso che inevitabile. È fin banale ripeterlo: condusse ad un esito positivo: per vincere una battaglia, è ne- Q uelli che marciano contro Gli Stati hanno risposto a quella americana e quella svizze- cessario anzitutto che vi sia la il vento. Così si definiva- queste sfide ricorrendo sempre ra. In entrambi i casi non si ebbe battaglia. Nelle precedenti con- no gli indiani di una picco- più ai metodi ed agli strumenti solo una contrapposizione tra le sultazioni europee non c'è mai la tribù delle pianure centrali: gli intergovernativi. Hanno salvato istituzioni unitarie e gli Stati o i stato un vero scontro o, quando Omaha. Nonostante le sconfitte, in tal modo l'Unione e l'euro, ma Cantoni, ma anche una spacca- c'è stato, è rimasto confinato al gli arretramenti, le contraddizioni hanno alimentato la sfiducia dei tura tra questi ultimi. Nell'una e livello nazionale. Anche la pur si- del processo di integrazione eu- cittadini e favorito l'ascesa dei nell'altra situazione si provvide gnificativa innovazione degli Spit- ropea, per lungo tempo i federa- movimenti populisti e nazionali- con una serie di compromessi a zenkandidaten del 2014 ha pro- listi hanno marciato con il vento. sti. Come scrivevamo su queste rimandare nel tempo quella rottu- dotto solo un garbato confronto Non con il vento in poppa. Que- pagine, l'UE è sempre più un ra, ma alla fine non si poté evitare tra candidati non molto distanti sto mai. Però con una direzione fortino assediato: dall'interno e la resa dei conti. Per quanto spia- per formazione, obiettivi, menta- di marcia che andava nel senso dall'esterno. cevole possa essere, fu la guerra lità. «Per evitare una rivoluzione, da loro auspicato. Sono i testi Anche nelle nostre file si fa tal- a tagliare definitivamente i nodi: bisogna farla», avrebbe detto una ufficiali a proclamarlo. Dalla Di- volta affidamento sulle pressioni la terribile guerra di Secessione volta quella volpe di Talleyrand. È chiarazione Schuman, che defini- esterne per far compiere quelle del Nord-America e la quasi sco- bene che i sostenitori dell'Euro- va la CECA «les premières assises scelte che sembrano ormai inelu- nosciuta guerra del Sonderbund pa, vecchi e nuovi, tengano conto concrètes d'une fédération euro- dibili, se non si vuole rischiare un tra le montagne svizzere. maggiore integrazione. Così non di quell'ammonimento. Non è più péenne», al Trattato di Lisbona, completo naufragio. Nessuno nega Non si vuole certo ipotizzare e è stato e l'Europa si trova ad af- tempo di “tepidi defensori”. Con- che impegna gli Stati a creare la rilevanza dei federatori esterni, tanto meno auspicare un conflitto frontare la nona tornata elettorale tro i nazionalisti bisogna lottare “un'unione sempre più stretta” e che sono una condizione necessa- tra gli attuali Stati dell'Unione. Gli europea con il rischio che le forze “partigianamente”. a compiere “ulteriori passi ai fini ria, ma non sufficiente. Come non esempi storici ci ricordano però la nazionaliste e populiste prevalga- L'Italia è forse la nazione in dello sviluppo dell'integrazione fu sufficiente ai tempi del Segreta- drammaticità ed insieme l'inelu- no nell'emiciclo di Strasburgo. cui il vento ha cambiato direzio- europea.” rio fiorentino che l'Italia «fussi più dibilità delle scelte da compiere. Una responsabilità, una gra- ne più decisamente e nel volgere Proprio negli anni che ve- stiava che li Ebrei, più serva ch’e’ Non è certo un caso se il diritto ve responsabilità di questo sta- di pochi anni. Le recenti elezio- devano la difficile ratifica di Persi, più dispersa che li Ateniensi, di recesso è stato inserito nel to di cose va imputata anche ai ni politiche ne fanno fede. Ai fe- quest'ultimo trattato, il vento è sanza capo, sanza ordine; battuta, Trattato costituzionale e poi man- sedicenti partiti europeisti: alle deralisti italiani tocca quindi un cambiato ed ha iniziato a spirare spogliata, lacera, corsa, et avessi tenuto nel Trattato di Lisbona; e loro incertezze e pusillanimità e compito gravoso: promuovere il contro di noi. Vi hanno concorso sopportato d’ogni sorte ruina.» non è certo un caso che vi com- soprattutto alla loro subordina- cambiamento del clima politico, due fattori che si sono rafforza- «Non si debba, adunque, - scriveva paiono procedure come le clau- zione ai governi nazionali. Alber- ora nettamente sovranista. Con ti a vicenda: da un lato, la crisi Machiavelli nell'ultimo drammatico sole passerella e le cooperazioni, to Martinelli ha definito il popu- al consapevolezza di combattere economico-finanziaria scoppiata capitolo del Principe - lasciare pas- rafforzate o strutturata. È invece lismo un'ideologia debole ed il una battaglia la cui rilevanza va in America ha trovato l'Unione e sare questa occasione, acciò che il riconoscimento di un problema nazionalismo un'ideologia forte. oltre i confini nazionali. La cam- le sue istituzioni impreparate ad l’Italia, dopo tanto tempo, vegga reale, che l'Unione si trascina al- Mutuando la sua classificazione, pagna approvata dal Comitato affrontarla e per questo ha avuto uno suo redentore.» Quel redento- meno dai tempi del Trattato di Ma- si potrebbe dire che l'europei- centrale di giugno offre alle se- gli effetti più gravi e più duratu- re non comparve e l'Italia rimase astricht senza essere mai stata smo è un'ideologia debole ed zioni ed ai militanti gli strumenti ri proprio in Europa; dall'altro, i divisa, senza capo, senza ordine. capace di risolverlo. Alcuni spera- il federalismo un'ideologia for- per affrontare la prova, iniziando cambiamenti geopolitici, con il Ne paghiamo ancora oggi le con- vano che l'uscita del Regno Unito te. Se lo scontro del 2019 sarà fin da ora. ripiegamento degli Stati Uniti, seguenze. avrebbe privato il fronte euroscet- tra europeismo e nazionalismo, Una piccola casa francese, la crisi migratoria, l'emergere di Serve dunque anche un fede- tico del suo maggior protagonista, finirà per prevalere l'ideologia Indigène éditions, ha raccolto nuove potenze, la ricerca di nuovi ratore interno. Secondo la felice resa più semplice la dialettica tra più forte. Noi abbiamo il compi- una serie di brevi testi di denun- e difficili equilibri. formula di Georges Pompidou, «le gli Stati e quindi agevolato una to di convertire al federalismo il cia e di protesta in una collana generico europeismo dei partiti dedicata appunto a Ceux qui tradizionali. Come è avvenuto in marchent contre le vent. Uno di alcune elezioni nazionali, la stes- essi è diventato subito un best- sa campagna elettorale finirà per seller: Indignez-vous! L'ha scritto chiarire le posizioni e spingere ad Stéphane Hessel, un uomo della una definizione degli obiettivi che Resistenza, torturato, deportato vada al di là dei soliti slogan a a Buchenwald, dopo la guerra favore dell'Europa. L'appello che coestensore della Dichiarazione Massimo Cacciari ed altri presti- universale dei diritti dell'uomo. giosi intellettuali italiani hanno A 93 anni, consapevole che «la lanciato va proprio in questa di- fin n'est plus bien loin», Hessel rezione. si rivolge così ai suoi lettori: «Io Ma v'è un'altra possibilità. auguro a tutti, a ciascuno di voi, In molti Paesi è in atto un rime- di avere un vostro motivo di in- scolamento del sistema politico, dignazione. È una cosa preziosa. con la crisi dei vecchi partiti e la Quando qualcosa vi indigna come nascita di nuove formazioni. Al- io ero indignato per il nazismo, cune di queste sono sicuramen- allora si diviene forte, militante, te antieuropeiste, ma altre na- impegnato.» Ai federalisti in que- scono con l'intento di fare della sto momento non mancano certo battaglia europea la loro stessa i motivi per l'indignazione e per ragion d'essere. Siamo ancora l'azione. troppo lontani dall'appuntamen- Stéphane Hessel to del maggio 2019 per sapere Giorgio Anselmi
Luglio -Agosto 2018 l’Unità Europea 4 Africa, Europa, Immigrazione La crisi migratoria resta ancora confinata nel dibattito po- scorso complessivo, che parta dalle cause per giungere a litico nazionale (ed europeo) ad un livello ‘emergenziale’ proposte politiche e soluzioni europee. Gli articoli che se- ed ‘umanitario’. È indispensabile, invece, costruire un di- guono iniziano ad affrontare alcuni aspetti del problema. L’ascesa della Cina in Africa Siamo, quindi, davanti a uno scenario africano in cui, mentre i cinesi profittano indisturbati delle opportunità di business e nell’ac- caparrarsi risorse naturali impor- L ’ultimo decennio ha cono- incentivano i contadini a diventa- tanti, l’Europa è fortemente pro- sciuto una rapida crescita re braccianti alle dipendenze del- iettata a difendersi o a chiudersi dell’influenza della Cina in le grandi imprese multinazionali. dall’Africa considerata come una Africa, soprattutto sul piano della L’accaparramento delle terre con- minaccia o un problema. Se da un penetrazione commerciale e del- tribuisce alle crisi alimentari delle lato in molte relazioni internazio- la ricerca di risorse energetiche regioni africane. nali l’Africa continua a essere og- e materie prime necessarie alla La contraddittorietà delle rela- getto (e non soggetto) - i vari attori sua crescita economica interna. zioni sino-africane si lega anche al affermano di voler aiutare l’Africa, La presenza cinese sul continente ruolo che l’Europa deve svolgere ma finiscono poi con l’anteporre i non è un fenomeno inedito: già ne- in quest’area del mondo anche propri interessi - dall’altro la pre- gli anni ’60 e ’70 Pechino aveva in considerazione della questione senza dei nuovi Paesi emergenti, fornito sostegno a diversi movi- migratoria. Sebbene per alcuni la ed in particolare della Cina, più pro- menti di liberazione, avviato sche- presenza cinese rappresenti un ri- pensi a instaurare rapporti su basi mi di cooperazione economica con sultato win-win (entrambe le parti diverse ma pur sempre asimmetri- alcuni paesi africani e intrapreso ricavano vantaggi) è facile interpre- ci, ha spezzato il monopolio della alcune grandi opere infrastruttu- tarlo come un nuovo colonialismo presenza e degli interessi occiden- rali. Dopo una fase di stagnazio- una nuova modalità di coopera- diritti umani o all’indizione di elezio- o una nuova disputa per le risorse tali in Africa. All’interno di questo ne, la politica di Pechino verso zione con l’Africa. Per raggiunge- ni. La strategia cinese prevede un africane, così come fece l’Europa quadro globale il ruolo dell’Unione l’Africa conosce una ripresa negli re questi obiettivi fu istituito un tipo di accordi che induce i Governi nel XIX secolo. Molti Paesi africa- Europa e delle sue politiche per anni ’90. In questo periodo la Cina Forum Sino-Africano (FOCAC) che africani ad accettare il denaro o la ni stanno ipotecando parte del l’Africa, appena abbozzate e poco persegue la sua politica africana nel tempo ha assunto numerose e costruzione di infrastrutture (stra- proprio territorio e, dunque, della rilevanti sia sul piano qualitativo soprattutto attraverso strumenti importanti decisioni. Si pensi alla de, edifici pubblici o dighe come propria ricchezza. Peraltro, mol- che quantitativo (il Fondo per gli In- di soft power, ossia l’incremento cancellazione del debito dei paesi quella di Merowe, in Sudan, la più te infrastrutture “made in China” vestimenti in Africa è di appena 44 delle relazioni di cooperazione in africani nei confronti della Cina in grande di tutta l’Africa) in cambio sono fabbricate con materiali e miliardi di Euro), mostrano la debo- campo economico, sociale e cul- occasione del III° Forum nel 2006, dello sfruttamento per decenni – in manodopera africana. Inoltre, or- lezza e l’inconsistenza dell’approc- turale, con un accento sugli aiuti come l’appoggio alle scelte africa- alcuni casi fino a 99 anni – di ter- ganizzazioni come Human Rights cio europeo privo una strategia e nei settori dell’assistenza tecnica, ne nei negoziati con l’OMC. E infi- re o miniere. Questo modus ope- Watch hanno denunciato le terribili di una visione condivisa. della sanità, dell’istruzione, oltre ne la costituzione di Fondo per lo randi, che contrasta chiaramente condizioni di lavoro a cui molte im- L’Unione Europea dovrebbe che in alcuni grandi progetti infra- sviluppo per incoraggiare gli inve- con quello adottato dai Paesi oc- prese cinesi sottopongono la mag- farsi carico, con un approccio strutturali. stimenti delle compagnie cinesi in cidentali, è stato battezzato Beijin gior parte dei lavoratori africani. paritetico, della stabilizzazione Malgrado le dichiarazioni dei Africa, la rimozione delle barriere Consensus, in contrapposizione a Contestualmente al cambia- politica del continente, favoren- responsabili cinesi continuano a tariffarie, oltre a una lunga lista di quello di Washington. mento della politica cinese in Africa do processi di democratizzazio- fare riferimento a relazioni “tra- progetti nel campo dell’agricoltura, Infine negli ultimi tempi si è ve- ci si è resi conto delle minacce po- ne (certamente non dall’alto) e dizionalmente amichevoli” con i dell’assistenza tecnica, della sani- rificato anche un incremento della tenziali anche in termini di sicurez- di rafforzamento istituzionale e paesi africani, la fine della Guerra tà, dell’istruzione. La dichiarazione vendita di terre africane, acquista- za internazionale. Alcuni stati africa- della capacity building, e conte- Fredda, da un lato, e la crescita di Pechino ed il Programma per la te in gran parte da imprese cinesi. ni, i c.d. “Stati fragili” o “falliti” (vedi stualmente della crescita e dello dell’economia cinese, dall’altro, cooperazione Sino-Africana appro- Dal 2001 i Governi dei Paesi in la Libia e la Somalia), sono ritenuti sviluppo economico favorendo op- hanno profondamente mutato sia vati nel 2006 esprimono la visione via di sviluppo avrebbero affittato, il vivaio perfetto per le reti terrori- portunità per una forza lavoro afri- il contesto sia i termini di riferi- di Pechino, che accredita, tra l’al- venduto o ceduto oltre 230 mi- stiche o contesti in cui è più diffi- cana giovane e in crescita. Non mento e gli obiettivi della politica tro, l’idea che le nazioni africane lioni di ettari ai Paesi occidentali, cile controllare i flussi migratori e il si tratta di esaltare uno slogan della Cina nel continente. La Cina potranno uscire dal sottosviluppo alla Cina, all’India o ad altri Paesi. crescente traffico di droga. Tutto ciò “aiutiamoli a casa loro!”, tanto in è, infatti, alla ricerca di fonti di ma- grazie all’aiuto cinese e che esclu- Queste acquisizioni causano gran- ha prodotto un maggiore interven- voga da movimenti e partiti razzi- terie prime (energia soprattutto) in- de esplicitamente qualsiasi condi- di danni alle popolazioni africane: to internazionale. La Francia, dopo sti e xenofobi, ma di immaginare dispensabili alla propria crescita. zionalità relativamente alla natura l’espulsione delle comunità locali gli Stati Uniti, è il Paese più attivo una politica europea comune per La stessa velocità dell’espansione dei regimi al potere e ai loro affari che abitano queste terre, usate a in questo campo. Molti degli aiuti l’Africa in grado di rafforzare gli in- della presenza di Pechino nel con- interni. fini commerciali per la produzione destinati a questi paesi sono rivolti vestimenti pubblici e privati, la co- tinente e la rapidità con la quale si La presenza della Cina è, sen- di biocombustibili o per la coltiva- alla sicurezza militare ridimensio- operazione economica e istituzio- è andata diversificando, rendono za dubbio, l’evento internazionale zione di alimenti di base come ce- nando quelli alla cooperazione e nale, la creazione di imprese e la particolarmente difficoltosa, l’in- più rilevante che oggi ha luogo reali o riso; un maggior rischio di li- allo sviluppo. Lo stesso accade costruzione di un grande mercato terpretazione della politica cinese nell’Africa subsahariana. La Cina è cenziamento dei lavoratori agricoli con il fenomeno della migrazione. di milioni di nuovi consumatori. in Africa fondata esclusivamente diventata il principale partner com- per la crescente meccanizzazione; Per assicurarsi che i Paesi dell’Afri- Pensiamo alle grandi infrastrut- sulla centralità della motivazione merciale dell’Africa (superando gli il deterioramento della qualità del ca occidentale siano più efficaci nel ture e alla logistica, alle energie economica. Stati Uniti), così come il maggiore suolo a causa dell’utilizzo di enor- controllo dei flussi migratori, l’UE rinnovabili e all’ambiente, all’inno- Il nuovo interesse di Pechi- creditore e investitore in tutto il mi quantità di fertilizzanti e pestici- dirotta sulla sicurezza una parte vazione e allo sviluppo umano e no verso il continente africano fu continente. Dagli inizi del secolo, il di; il monopolio dei semi da parte degli aiuti allo sviluppo. È cambiata sociale. L’Africa è una terra di op- reso pubblico nel 1999, motivato Governo di Pechino, soprattutto at- di alcune aziende (generalmente la percezione del continente africa- portunità e l’Unione Europea deve dalla necessità di dare vita ad un traverso le sue imprese statali, ha straniere); un più difficile accesso no: se negli anni ’90 era concepito poter svolgere un ruolo politico ed mondo multipolare, basato su un stabilito relazioni economiche in all’acqua, che spesso favorisce i come un “problema di sottosvilup- economico. nuovo ordine politico-economico, e cui investimenti, prestiti o aiuti non grandi proprietari terrieri a scapi- po” adesso è guardato come un quindi sull’opportunità di stabilire sono vincolati al miglioramento dei to dei piccoli agricoltori. Inoltre si “problema di sicurezza globale”. Michele Sabatino
l’Unità Europea Luglio -Agosto 2018 Africa, Europa, Immigrazione 5 Europa, Africa: un destino comune aree dell’Est, con un tasso superiore al 4% dal 1990; nell’Africa Centrale il nu- mero degli occupati si è ridotto dal 2015, mentre l’Africa occidentale è riuscita a ri- S ono passati alcuni mesi dalle ele- atto dello stato dei fatti e smentire le bu- deriva dal troncone di Boko Haram fede- durre le situazioni di estrema povertà sol- zioni politiche, ma il clima di pro- gie più sfrontate che giornalmente vengo- le all’Isis, che sembrerebbe contare su tanto del 12% fra il 1990 e il 2013. Ma il paganda che avvolge la politica no propinate all’opinione pubblica su que- 3.500 miliziani disposti nei paesi intorno Rapporto ricorda altresì i fattori potenziali italiana non tende a diradarsi. Qualche sto tema implica, da un lato, riconoscere al lago Ciad. di sviluppo del Continente: «a young and elemento fattuale comincia tuttavia a che la costruzione di muri o la chiusura Nell’Africa dell’Est, il Sudan è dilania- entreprising population, regions undergo- emergere e aiuta l’opinione pubblica a ri- dei porti sono soltanto propaganda; ma, to da scontri etnici e da una guerra civile ing fundamental changes with growth in conoscere le fake news e a disintossicar- d’altro lato, se si vuole offrire una rispo- che dura da 15 anni, in particolare nella the countryside and rapid urbanisation, si dai veleni delle menzogne che caratte- sta adeguata alle paure che gravano su regione occidentale del Darfur, dove at- considerable natural resources, dynamic rizzano il recente dibattito. Con l’avvio del gran parte della popolazione europea, oc- tualmente è in corso una tregua precaria, economies, rich ecosystems and a solid di- governo Conte un tema è diventato cen- corre affrontare seriamente le cause del mentre non si sono del tutto placati gli aspora» (1). Ma questi fattori positivi ven- trale in una propaganda che sembra far problema, che sono legate alle condizioni scontri fra Nord e Sud neppure dopo il gono troppo spesso vanificati dato che dipendere il futuro del paese dal blocco drammatiche in cui si trova il Continente 2011, quando il Sud Sudan ha ottenuto «far too often public policies have failed to dei flussi migratori. Non passa giorno in africano. l’indipendenza. Nel Corno d’Africa, l’Eri- leverage these assets effectively» (2). cui non venga diffusa notizia di un nuovo L’Africa è un continente enorme, in cui trea, che è indipendente dal 1993, è agli Da queste osservazioni appare quin- provvedimento restrittivo per limitare l’ar- vivono oltre un miliardo di persone, in 55 ultimi posti nella classifica mondiale di di evidente che non esistono scorciatoie rivo dei migranti che, a giudizio del gover- Stati diversi per condizioni politiche, eco- Human Rights Watch, con un reddito pro- per risolvere il problema delle migrazioni, no, starebbero invadendo il nostro paese. nomiche, ambientali e sociali. Ci sono gi- capite annuo di $ 1.400 e il 50% della sia per quanto riguarda i rifugiati, sia, e Purtroppo, anche in questo caso la realtà, ganti economici come la Nigeria con oltre popolazione al di sotto della soglia di po- soprattutto, per coloro che migrano ver- che in ogni caso è difficile e complessa, 180 milioni di abitanti, il cui livello di Pil vertà. Recentemente il Presidente eritreo so l’Europa spinti dalla miseria e, sempre risulta molto diversa da come viene nor- dal 2014 ha superato quello del Sudafri- Afewerki ha firmato, dopo 20 anni di guer- più spesso, anche da carestie causate malmente presentata. Nell’ultimo anno, ca, diventando la prima economia africa- ra, un accordo di pace con l’Etiopia, di cui dai cambiamenti climatici. La soluzione infatti, gli sbarchi sulle coste italiane na. Ma è anche il paese da cui proviene la occorrerà monitorare gli sviluppi. Ma an- del problema delle migrazioni dipende sono diminuiti dell’85% e, sulla base di maggior parte dei migranti sub-sahariani, che nel resto del Continente esistono si- in larga misura dalla capacità dei paesi dati Istat, nei primi sei mesi del 2018, del ed è afflitto da enormi disuguaglianze, tuazioni di estrema povertà o di conflitti in africani, da cui originano principalmente 79% rispetto allo stesso periodo dell’an- con elevati tassi di disoccupazione e di atto, alcuni endemici come nella Repub- i flussi migratori, di avviare un processo no precedente. corruzione. Al Nord spadroneggia Boko blica Democratica del Congo, dove circa 8 di crescita che offra un lavoro accettabi- È evidente che impostare una politica Haram, mentre nell’area del delta del Ni- milioni di persone devono affrontare, oltre le soprattutto alle nuove generazioni e sulla base di una mistificazione della re- ger la produzione petrolifera è rallentata agli attacchi terroristici, gravissimi proble- garantisca alla maggioranza della popo- altà non può portare a risultati positivi, dagli attacchi dei gruppi terroristici. Inol- mi di sottonutrizione. lazione di uscire da condizioni di povertà anche se questo non deve nascondere il tre, dopo la caduta del Califfato in Siria, Se la situazione politica si presenta estrema. Ma la crescita dell’economia fatto che il problema delle migrazioni di i jihadisti si stanno rafforzando nella fa- variegata e con persistenti problemi di africana dovrà essere sostenuta dall’Eu- massa, e di un più efficace controllo delle scia del Sahel, tra il Sahara e le foreste instabilità dei regimi democratici che si ropa, che dovrà farsi carico del finanzia- frontiere, è di grande rilevanza. Prendere del Centro-Africa. La minaccia maggiore sono faticosamente avviati, anche la si- mento di un piano di dimensioni adeguate tuazione economica offre un panorama per promuovere investimenti e formazio- diversificato. Secondo il più recente ag- ne delle risorse umane. giornamento del World Economic Outlook Lo European Fund for Sustainable Devel- del Fondo Monetario Internazionale, a opment, il braccio operativo dello European fronte di una crescita mondiale del 3,9% Investment Plan proposto dalla Commissio- nel 2018 e 2019, nei paesi esportatori di ne nel settembre 2016, dovrebbe garantire petrolio del Nord Africa il tasso previsto è una mobilitazione di fondi pubblici e privati del 3,5% nel 2018 e raggiungerà la media per raggiungere una somma di €88 miliar- mondiale del 3,9% nel 2019. Lo svilup- di, destinati a sostenere gli investimenti po dell’Africa Sub-Sahariana, sostenuto necessari per la fornitura di energia e di dall’aumento dei prezzi delle commodi- risorse idriche e le spese per la formazio- ties, sarà soltanto inferiore di un decimo ne di capitale umano, che rappresentano di punto per entrambi gli anni rispetto ai gli elementi essenziali di un piano per una paesi oil-exporting. Valori analoghi (4% di crescita sostenibile dell’economia africa- crescita fra il 2018 e il 2020) sono previ- na. D’altro lato, l’Unione Africana ha creato sti anche in un rapporto presentato l’11 un’Agenzia continentale per l’elettrificazio- luglio scorso a Addis Abeba da una Com- ne, che ha elaborato un piano per raggiun- missione dell’Unione Africana e dall’Oecd gere l’obiettivo di una elettrificazione al Development Centre, che sottolinea tut- 100% in 10 anni. La realizzazione di questo tavia come soltanto 3 dei 55 paesi del piano richiederebbe un aiuto finanziario da Continente raggiungeranno il tasso medio parte dell’Unione europea di 5 miliardi di annuo di crescita del 7%, fissato come dollari per 10 anni, e questi finanziamenti obiettivo dall’Agenda 2063 dell’Unione sarebbero sufficienti per generare un effet- Africana. to leva sugli investimenti privati fino a rag- Il Rapporto sottolinea le difficoltà del giungere i 250 miliardi di dollari necessari mercato del lavoro africano, con 282 mi- per realizzare il piano di elettrificazione. Al lioni di persone che riescono a trovare sol- contempo, mentre i paesi africani dovran- tanto occasioni saltuarie di occupazione, no avanzare sul terreno di un rafforzamento e che naturalmente guardano all’Europa del processo di integrazione economica av- come un’area dove potrebbero trovare mi- viato con il “Trattato che istituisce un’area gliori condizioni di vita. Ma la situazione è di libero scambio continentale”, sottoscritto diversa nelle diverse aree del Continente. La crescita è stata più sostenuta nelle continua
Luglio -Agosto 2018 l’Unità Europea 6 Africa, Europa, Immigrazione a Kigali il 21 marzo 2018 da 44 dei 55 stati membri dell’Unione Africana, l’Europa dovrà impegnarsi per garantire condizioni di stabi- Un'alternativa agli hotspot per l'UE lità politica e di sicurezza nei paesi interes- I sati dal piano. l coinvolgimento dell'Europa come area a segnare così degli “avamposti” europei basciate dei richiedenti asilo”, permette- Ma anche l’opinione pubblica europea regionale di destinazione delle migrazio- di difesa dei diritti umani, se non in coin- rebbero una processazione ordinata delle dovrà mobilitarsi, per contrastare le forze ni si è cronicizzato nel corso degli ultimi cidenza, almeno in prossimità delle aree richieste. Ed eviterebbero a monte la par- politiche sovraniste che fanno balenare il trent'anni, a prescindere dalla strutturalità in cui questi vengono sistematicamente tenza dei migranti per viaggi che, non solo miraggio di un possibile controllo dei flus- del fenomeno migratorio in sé. La crisi at- violati. Istituito nel 2010 e attivo dall'anno nell'ultimo tratto in mare, ma anche e so- si migratori attraverso la chiusura delle tuale, dopo gli eventi traumatici del bien- seguente, l'Ufficio europeo di sostegno per prattutto prima, via terra, – dai Paesi del frontiere e misure sempre più restrittive nio precedente (2013-2014), ha raggiunto l'asilo ha tuttora solo funzioni di coordina- Sahel a quelli del Maghreb – mietono un rispetto all’accoglienza dei migranti, con il proprio picco nel 2015 (UNHCR 2015). mento, benché nei contesti concreti degli numero di vittime difficilmente quantificabi- il rischio incombente di trasformare il Me- Solo a partire da allora si è cominciato a hotspot abbia spinto il suo supporto ai limi- le (OIM 2017). Gli strumenti di un'agenzia diterraneo in un enorme cimitero. E oc- discutere proposte di riforma dei sistemi di ti del proprio mandato. Si è anche evocato, federale europea permetterebbero anche corre anche tener presente che i migranti gestione. L'attuale regolamento UE relativo da più parti e in più occasioni, un'espan- la veicolazione controllata ed efficiente di non muoiono soltanto nel Mediterraneo, alla procedura della domanda d'asilo (n. sione di quest'ultimo; ma sono finora man- fondi comunitari per l'Africa, necessari per ma anche durante il lungo viaggio, in gran 604/2013) – il cosiddetto Dublino III, as- cate proposte precise e contestualizzate di affrontare le ragioni sociali di fondo del fe- parte attraverso il deserto, che devo- segnando una competenza vincolante agli implementazione. nomeno migratorio. Si potrebbe obiettare no affrontare per raggiungere le coste e Stati di primo accesso, ha di fatto scarica- Quella che si presenta in questa sede che questa strategia di impiego delle agen- cercare di raggiungere l’Europa. Per non to l'intero carico socio-funzionale sui Paesi prevede l'evoluzione dell'EASO in un'a- zie è prerogativa di fatto riconosciuta alle parlare delle violenze, fisiche e psicolo- della frontiera esterna mediterranea: Malta, genzia federale per l'immigrazione e l'asilo Nazioni Unite. Ma l'Unione Europea ha il di- giche, cui sono sottoposti nel corso del Spagna, ma soprattutto Grecia e Italia. Era a tutti gli effetti, con propri distaccamenti ritto e il dovere di dotarsi di strumenti nuovi loro lungo percorso verso una destinazio- quindi naturale che in sede intergovernativa operativi sul campo, naturalmente con la ed efficaci e fronteggiare in prima persona ne europea. detti Paesi costituissero un fronte per la re- collaborazione delle agenzie dell'ONU – una problematica strutturale, che sul piano È quindi giusto e necessario indignar- distribuzione degli oneri. Le quote di riallo- UNHCR e OIM – così come di FRONTEX, politico la coinvolge doppiamente: da una si contro queste politiche che distruggono cazione non hanno avuto realizzazione, per EUROPOL ed EUROJUST nel quadro dello parte perché è in gioco la sua missione i valori fondamentali della civiltà europea, l'opposizione dei Paesi del Gruppo Visegrád Spazio di libertà, sicurezza e giustizia dell'UE fondativa di porsi come potere normativo ma questo non basta. Occorre altresì farsi (i V4: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, (AFSJ). A differenza degli hotspot, tali strut- nella salvaguardia dei diritti umani; dall'al- portatori di un progetto alternativo rispetto Ungheria), malgrado le maggioranze rag- ture potrebbero non incontrare la stessa tra perché, in quanto destinazione delle a chi propone un ritorno al nazionalismo, giunte nel Parlamento e nel Consiglio già resistenza, in quanto non si concentrereb- migrazioni, deve poterle governare diretta- portando a compimento l’unificazione politi- nello stesso 2015. Il carattere volontario di bero sulla fase del respingimento, quanto mente nel quadro di un comune interesse ca dell’Europa, che rappresenta la premes- altre innovazioni (come l'ultimo accordo del piuttosto sull'individuazione selettiva e strategico di sicurezza pubblica e sociale. sa per avviare una politica estera e della 29 giugno: EUCO 9/18) hanno consentito sostenibile degli aventi diritto, invertendo sicurezza capace di garantire condizioni agli altri Stati di continuare a non assumere la logica attuale: come una sorta di “am- Francesco Barbaro di stabilità dei paesi africani e nel Medio impegni. Il rafforzarsi in gran parte dell’UE Oriente e per promuovere una politica di dei movimenti cosiddetti “sovranisti” e da sviluppo che sia in grado di assicurare ai giovani africani una prospettiva di lavoro e di benessere nei loro paesi di origine. L’im- ultimo la formazione in Italia di un'alleanza di governo tra M5S e Lega, hanno stravolto la logica di questo bipolarismo geopoliti- L'AFSJ E LE SUE AGENZIE pegno dei federalisti deve quindi mirare, in co. L'Italia ha deciso di schierarsi insieme AFSJ Area of freedom, security and justice, Spazio di libertà, sicu- vista delle prossime elezioni europee, a far all'Austria e ai V4, acerrimi nemici della rial- rezza e giustizia: complesso di politiche europee relative ad emergere, uno schieramento delle forze po- locazione, con lo scopo di regolare e ridurre immigrazione e asilo, cooperazione giudiziaria e di polizia. Ve- litiche più sensibili a una soluzione del pro- la pressione migratoria attraverso un'ester- nuta formandosi e affinandosi nel tempo, dal Gruppo di Trevi blema della sicurezza che rispetti la demo- nalizzazione delle strutture di gestione delle (1975) al Trattato di Lisbona (2007) e anche successivamente, crazia e promuova una politica di solidarietà procedure di asilo. Il sistema di riferimento, comprende nel suo quadro una serie di agenzie, tra cui: EASO, nei confronti delle popolazioni che vivono ad ogni modo, resta quello dell'approccio EUROJUST, EUROPOL, FRONTEX. nelle aree più deboli del mondo. E questo hotspot. Presenti finora solo in Italia e in schieramento dovrà avere la determinazio- Grecia, delle piattaforme di identificazione EASO European Asylum Support Office, Ufficio europeo di sostegno ne necessaria per promuovere le riforme e rimpatrio lungo le rotte di transito, pure per l'asilo: agenzia UE attiva dal 2011 con funzioni di coordina- istituzionali che sono indispensabili per por- utili al respingimento di chi non ha diritto mento e assistenza agli Stati membri nelle procedure di asilo. tare a compimento il processo di unificazio- all'asilo, non agirebbero tuttavia sulla ra- ne politica in Europa, con la costruzione di dice socio-politica della questione africa- Nell'articolo si propone di evolverla in una vera e propria agen- un vero assetto federale, e per sostenere na – la violazione dei diritti umani e sociali zia federale per l'immigrazione e l'asilo. un Piano di sviluppo per l’Africa, dotato di che dà diritto all'asilo stesso. Oltre a ciò, risorse adeguate, avviando così a soluzione vi è l'ostacolo difficilmente superabile del EUROJUST European Union's Judicial Cooperation Unit, Unità di coopera- il problema delle migrazioni e dando una ri- rifiuto già opposto dai Paesi dell'Africa. Ma zione giudiziaria dell'Unione europea: agenzia UE istituita nel sposta positiva alle ansie e alle paure della quand'anche l'obiettivo fosse raggiungibile 2002 con l'obiettivo di potenziare le attività di contrasto alla popolazione europea. mediante contropartite economiche come criminalità organizzata e transnazionale e al terrorismo. nell'accordo con la Turchia, bisogna mette- Alberto Majocchi re in conto che di tali finanziamenti potreb- EUROPOL European Police Office, Ufficio di polizia europeo: agenzia UE bero non beneficiare le popolazioni, dato il attiva dal 1999 con la finalità di assistere gli Stati membri e fa- Note: livello di malversazione delle classi dirigenti vorire la loro cooperazione nella lotta al crimine internazionale (1) «una popolazione giovane e intraprenden- locali (UN 2016). D'altro canto, non si può e al terrorismo. te, regioni sottoposte a cambiamenti radi- ignorare che le migrazioni rappresentano cali, con crescita delle campagne e rapida un interesse strategico per gli Stati africani, urbanizzazione, notevoli risorse naturali, le cui economie beneficiano in misura so- FRONTEX European Border and Coast Guard Agency (EBCGA), Agenzia eu- economie dinamiche, ecosistemi ricchi e stanziale delle rimesse (WB 2017). ropea della guardia di frontiera e costiera: istituita nel 2004 una diaspora consistente» e riformata nel 2016, favorisce la cooperazione tra gli Stati (2) «troppo spesso le politiche pubbliche non Un'alternativa potrebbe essere quella sono riuscite a sfruttare efficacemente di istituire, seguendo le medesime direttri- membri nella difesa delle frontiere esterne. queste risorse» ci dei flussi, delle sedi operative dell'EASO;
l’Unità Europea Luglio -Agosto 2018 Africa, Europa, Immigrazione 7 L’inclusione delle comunità ex-nomadi Q uello dell'integrazione eu- dicina preventiva, con particolare ropea è un tema ampio e riferimento alla salute riproduttiva complesso, che riguarda e materno-infantile; a coinvolgere i non solo l'organizzazione istituzio- RSC nei servizi sociali, anche me- nale e l'armonizzazione legislativa, diante l’inserimento di mediatori ma anche e soprattutto la coesio- culturali. ne fra i popoli che dell'Europa fan- Sulla questione abitativa il no parte o vi trovano accoglienza. piano afferma che occorre passa- Si tratta della capacità di far dia- re dal tradizionale e inadeguato logare culture e tradizioni diverse metodo degli sgomberi a una pro- e di aiutare chi è più in difficoltà, grammazione di interventi con gli perché è interesse di tutti ridurre attori locali istituzionali e non, «nel gli squilibri. Proprio per questo l'U- rispetto dei diritti fondamentali e nione Europea spende circa un ter- della dignità delle persone coinvol- zo dei propri fondi in programmi di te nel percorso di inserimento so- finanziamento (sviluppo regionale, ciale». Aggiunge che «non può es- fondo sociale, fondo di coesione) servi vera inclusione abitativa se la in base al principio di sussidiarie- condizione dell’abitare non viene tà, che si pone l'obiettivo di con- L'on. Kyenge, in visita alla comunità sinti contemplata nella sua dimensione ciliare le identità storico-culturali sociale. […] I temi del lavoro, della delle collettività locali con esigen- (173/11) atta a disciplinare le «effetti duraturi e visibili in termini d’integrazione deve partire dalla scolarizzazione, dell’interrelazio- ze di omogeneità sociale ed eco- strategie nazionali d’integrazione di integrazione sociale e sicurezza scuola. ne con le comunità dei residenti, nomica. delle comunità RSC. La Comuni- percepita dalla popolazione». Per quanto riguarda il lavoro il sono tutti imprescindibili e vanno Tra i popoli europei esistono co- cazione parte dall'osservazione La strategia richiede anche piano cita alcuni settori che sem- tenuti in costante considerazione munità, come Rom, Sinti e Cammi- che tale minoranza etnica affronta «un'azione sistematica di informa- brano prestarsi più facilmente nel momento in cui vengono ef- nanti (RSC), che, a causa di un'an- nella sua vita quotidiana pregiudi- zione e mediazione». In particolare all'inserimento, quali lavori agrico- fettuati interventi di accompagna- tica tradizione di nomadismo, non zi, intolleranza, discriminazione ed si raccomanda che la mediazione li, alcune forme di artigianato, ma- mento all’uscita dai campi.» sono normalmente associate ad esclusione sociale e, così emar- sociale e culturale vada oltre l'ap- nutenzione del verde (pubblico e Il caso dei sinti di Gallarate non un'area geografica e, addirittura, ginata, vive in critiche condizioni proccio assistenziale e favorisca la privato), raccolta e vendita di abbi- presenta caratteristiche di emer- vengono spesso confuse con gli socio-economiche. Ne deduce che responsabilizzazione delle comuni- gliamento usato, pulizia di strade genza sotto nessun aspetto e, immigrati di recente approdo. In occorre un'azione decisa, intrapre- tà presso i decisori politici, «con- e immobili, sartoria, ristorazione dato anche il livello di attenzione passato giravano da un paese sa sulla base di un dialogo attivo, tribuendo a rimuovere i pregiudizi e catering. Ciò può avvenire sotto che sta ricevendo, costituisce un all'altro come giostrai e circensi e afferma che la responsabilità e diffondere una immagine diversa forma di lavoro autonomo o con esemplare banco di prova per ca- (in Italia sono di origine sinti le fa- primaria in questo campo è delle dagli usuali stereotipi». la partecipazione a cooperative pire se stiamo andando verso il ri- miglie Togni e Orfei), ma da tempo autorità pubbliche. Indica come Una preoccupazione evidenzia- sociali. In generale si sostiene spetto di una logica di cui l'Unione hanno abbandonato queste abitu- settori d’intervento prioritari l'ac- ta è quella di armonizzare l'identi- che occorre favorire l'accesso alle Europea ha ben delineato i principi dini per soluzioni stanziali e lavori cesso all'istruzione, all'occupazio- tà storico-culturale presente nelle opportunità presenti nel mercato o se invece finisca col prevalere convenzionali. ne, all'assistenza sanitaria e all'al- comunità con i diversi modelli e del lavoro mediante percorsi di l'insofferenza di chi non compren- Come in altre realtà regionali loggio. contesti in cui crescono i giovani, accompagnamento, con la media- de che un buon processo di inte- ed europee, sono sorte negli ultimi A seguito di questa comunica- che, se non adeguatamente orien- zione di istituzioni, servizi di orien- grazione è in grado di trasformare i anni tensioni sociali tra le comuni- zione l'Ufficio Nazionale Antidiscri- tati, possono risultare «facilmente tamento al lavoro, parti sociali e “problemi” in risorse. tà RSC ed alcune amministrazioni minazioni Razziali (UNAR), facente esposti a fattori ed ambienti ad Terzo Settore. Più in generale, in linea con i locali: ad esempio, a Gallarate vive capo al Dipartimento Pari Opportu- elevato rischio di devianza». Per gli aspetti socio-sanitari le valori costitutivi dell'Unione Euro- da tempo, in un campo ben tenu- nità della Presidenza del Consiglio, Il piano strategico lamenta l'i- autorità competenti sono tenute pea, è proprio l'inclusione di comu- to fuori dall'area urbana, una co- ha prodotto una “Strategia nazio- nadeguato livello di istruzione me- ad effettuare rilevazioni sistema- nità diverse, per nazionalità e tradi- munità di Sinti che oggi, con una nale di inclusione dei Rom, dei dia nei cittadini di origine Rom, Sin- tiche; ad offrire alcune prestazio- zioni culturali, il modo per costruire motivazione di normalizzazione Sinti e dei Camminanti”. Questo ti e Camminanti (RSC) come una ni, in specifico le vaccinazioni; a un’autentica identità europea. edilizia, è minacciata di sgombe- documento afferma innanzitutto delle principali cause della loro promuovere l’iscrizione al SSN; a ro e allontanamento dal territorio che la strategia si propone di «sot- precaria condizione di vita e delle favorire l’accesso a servizi di me- Massimo Giunti comunale dall'attuale amministra- trarre il fenomeno ad una trattazio- difficoltà di accesso al mercato del zione (a guida leghista). La mobi- ne meramente emergenziale, […] lavoro. Nonostante tentativi nor- litazione di molte Associazioni lo- soggetta a storture o strumentaliz- mativi e pratici di coinvolgimento cali ne ha fatto un caso politico: zazioni di tipo mediatico e poten- degli studenti RSC, permangono Breve scheda sulle comunità RSC: una decisione amministrativa, per zialmente subordinata ad approcci bassi livelli di iscrizione, disper- • Originariamente nomadi, arrivano dall'India in Europa a parti- quanto formalmente motivata, non solo emotivi o contingenti». sione scolastica, e anche ostilità re dal XV sec., passando per Medio Oriente e paesi balcanici. può violare la dignità delle perso- L'obiettivo finale della strate- dell'ambiente nei confronti del loro • L'attuale presenza in Europa è stimata in 12-15 milioni di ne, e l’europarlamentare Cécile gia è l'integrazione delle comunità inserimento in classe. RSC, di cui 9-10 milioni nell'Unione Europea (pari al 2% della Kyenge, che ha visitato il campo emarginate nel tessuto sociale, D'altra parte la scuola è l’unica popolazione). nomadi, ha annunciato in merito la promuovendo allo scopo la con- occasione di contatto e di confron- • In Italia se ne contano circa 140 mila (pari allo 0,23% della presentazione di un’interrogazione vergenza fra interventi di diversi to dei minori ed adolescenti RSC popolazione), di cui 26 mila considerati in emergenza abitativa. parlamentare alla Commissione soggetti e strumenti: amministra- con i loro coetanei, nonché di coin- • Hanno assimilato lingue e religioni dei luoghi di insediamen- Europea. zioni locali, fondi comunitari, vo- volgimento delle loro famiglie nelle to. Parte di loro (4-5 milioni) parla, in dialetti vari, il romanì, Su questa materia la Com- lontariato. Su questa base, un uso proposte didattiche e nel dialogo lingua tradizionale di ceppo indo-europeo. Le religioni più dif- missione Europea ha emesso sinergico ed efficiente di risorse con gli altri genitori. Per questo fuse sono quelle cristiana e musulmana. nel 2011 una Comunicazione pubbliche è in grado di produrre il piano sostiene che il processo
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