L'OSSOLA Riscopri - STORIA - ARTE - CULTURA - TRADIZIONI - Sanremonews.it

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L’OSSOLA
Dir. Resp. Alessandro Cobianchi - Registrazione del Trib. di Verbania nr. 824 del 10.10.2013 Iscrizione ROC: 23143

                                REALIZZATO DA

                                      STORIA - ARTE - CULTURA - TRADIZIONI
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SOMMARIO
DOMODOSSOLA

Alla scoperta del Borgo della Cultura ..................... Pag 2
Fede e natura al Sacro Monte Calvario................... Pag 3

VIGEZZO

Arte e natura, cultura e gastronomia....................... Pag 4
Gli occhi blu della Valle Vigezzo............................. Pag 5

PARCHI VEGLIA DEVERO ANTRONA

Un bagno di Natura nel Parco “Veglia - Devero”..... Pag 6
Gli stambecchi equilibristi del Cingino..................... Pag 7

ANTIGORIO FORMAZZA

Cascata del Toce..................................................... Pag 8
Orridi di Uriezzo.......................................................Pag 8
Marmitte giganti....................................................... Pag 8

ANZASCA

Monte Moro e Belvedere......................................... Pag 9

VOGOGNA

Borghi più belli d’Italia............................................. Pag 10
Alla scoperta del castello........................................ Pag 11
Una gita fuori porta a Vogogna................................Pag 12

PARCO VALGRANDE

Una wilderness di emozini....................................... Pag 13

ECOLOGIA

Verso un educazione ecologica...............................Pag 14

ORNAVASSO

Storia, fede e natura................................................Pag 15

MERGOZZO

Casa della Resistenza, luogo di memoria............... Pag 16

          FOTO DI COPERTINA MATTIA MOGGIO
                                                                                VALLE FORMAZZA CASCATA DEL TOCE
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DOMODOSSOLA

 Alla scoperta del Borgo della Cultura di Domodossola

Il centro storico di Domodossola        culturale in una terra di grande        capitelli variamente fregiati che
conserva ancora tutto il sapore         rilevanza storica e dalla natura        reggono le volte a crociera delle
medievale di un tempo: negli ul-        meravigliosa. Luogo ideale per le       navatelle; di particolare interesse
timi anni è stato interessato da        vacanze, sarà dunque sufficiente        gli affreschi dei XV, XVI e XVII sec.
importanti interventi di riquilifica-   una piacevole passeggiata sotto il      Attualmente il museo ospita an-
zione architettonica attraverso la      porticato di Piazza Mercato, luogo      nualmente mostre tematiche d’ar-
rivalutazione dei suoi più impor-       simbolo di Domodossola, e lungo         te e fotografia; a Palazzo Silva,
tanti palazzi storici e del sistema     le vie costellate da palazzi storici,   sede del civico museo di Palazzo
murario medioevale dando vita al        per compiere un vero e proprio          Silva: il palazzo è un raro esempio
“Borgo della Cultura”.                  salto nel passato.                      di casa nobile tardorinascimen-
Questa città ha visto nello sviluppo    L’attenzione va posta anche a           tale, dimora urbana della nobile fa-
della nicchia del turismo culturale     Palazzo San Francesco, alle spalle      miglia Silva la cui sede stabile era
la sua carta vincente per il futuro:    di Palazzo di Città: fabbricato sui     nel gran castello di Crevolados-
un mix di architettura, arte e sto-     muri perimetrali di una chiesa del      sola ora museo con collezione di
ria davvero unico nel suo genere        1200 dedicata appunto a San             oggetti d’arte, armi, arredi e sup-
e che grazie al Borgo della Cultura     Francesco, conserva all’interno le      pellettili.
ribadisce il proprio ruolo di cuore     colonne originali della chiesa con

                                                                                  CompraMeglio Da.Ma
                                                                                  Tradizionale bottega di prodotti tipici
 SensoLato
                                                                                  ossolani in cui potrete trovare i mi-
                                                                                  gliori Formaggi e Salumi della zona,
 Gelato e caffè in senso lato.
                                                                                  oltre che alla carne secca ossolana
 Partire dall’ordinario per esplorare
                                                                                  di nostra produzione, secondo anti-
 nuovi orizzonti e visioni dal mondo.
                                                                                  ca ricetta.
 Piazza Mercato, 29 Domodossola
                                                                                  Via Beltrami 11 DOMODOSSOLA
                                                                                  www.compramegliodomodossola.it

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DOMODOSSOLA

       Fede e natura al sacro Monte Calvario
                                                                                   DOVE DORMIRE

                                                                              RESIDENCE BRIONA
                                                                              Nel cuore più antico del centro
                                                                              storico, a pochi minuti a piedi
                                                                              dalla Stazione Internazionale. In
                                                                              una cornice unica del 1200, le
                                                                              camere e i mini appartamenti si
                                                                              affacciano su una deliziosa corte
                                                                              medievale interna porticata.
                                                                              Tel. +39 328 285350

Altra tappa importante nella visita    al colle è posto il santuario ottag-
di Domodossola, il Sacro Monte         onale della Santa Croce, la cui
Calvario, dal 2003 inserito nell’el-   costruzione iniziò nel 1657. Nel
enco dei patrimoni dell’umanità        1828 l’arrivo del teologo e filosofo
dell’Unesco ed uno dei siti religio-   Antonio Rosmini diede nuovo im-
si, storici ed ambientali più impor-   pulso alle opere e alla spiritualità
tanti del Piemonte. Nel 1656, due      del Sacro Monte Calvario sul piaz-
frati cappuccini scelsero il colle     zale in cima al colle venne eretta     Bed & Breakfast TIFFANY
Mattarella, che sovrasta la città,     la Casa Madre dell’Istituto della      Appartamenti ideali per coppie,
per farlo diventare luogo che os-      Carità. Ancora oggi di grande im-      famiglie e gruppi di amici.
pitasse il Sacro Monte Calvario:       portanza per i padri rosminiani, la    Colazione dolce e salata.
nacque così una serie di dodici        struttura è sede del Postulato e       Giardino con giochi per bambini.
cappelle con un apparato decora-       del Noviziato internazionale, oltre    Parcheggio interno gratuito.
tivo di statue ed affreschi che rap-   ad essere un importante centro di      Piccolo omaggio al check-out.
presentano le stazioni della Croce     spiritualità. Visitando il complesso   Via Galletti, 72 Domodossola
e tre cappelle che illustrano la De-   del Sacro Monte è possibile anco-      Tel. +39 3476609625
posizione della Croce, il Santo Se-    ra oggi entrare nella cella che è      www.bbtiffany.it
polcro e la Resurrezione. In cima      appartenuta a Rosmini.
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VALLE VIGEZZO

Arte e natura, cultura e gastronomia. La Valle
Vigezzo è il luogo ideale per una vacanza.

Conosciuta anche come la “Val-        ismo, rappresentano le voci prin-            DOVE MANGIARE
le dei pittori” deve questo appel-    cipali dell’economia vigezzina, le
lativo oltre che per la bellezza      cui terre non hanno mai vissuto
dei suoi paesaggi terra, stori-       un sostanziale sviluppo industri-
camente, per aver dato i natali       ale mentre significativa è la pre-
a numerosi ritrattisti e paesag-      senza di attività artigianali. Ma la
gisti. E’ una delle sette vallate     Val Vigezzo è stata fortemente
ossolane e si estende in base         interessata in passato dal fenom-
all’asse est-ovest ad un’altez-       eno dell’emigrazione ed è stata la
za di 800 metri di quota. Situa-      culla del lavoro dello Spazzaca-
ta nelle Alpi Lepontine presenta      mino: i primi spazzacamini sono        TRATTORIA SVIZZERA
una caratteristica configurazione     stati proprio i vigezzini che per      Vineria con cucina.
di “corridoio” glaciale, mettendo     sbarcare il lunario abbracciaro-       Antica Trattoria tipica Vigezzina
in collegamento la piana di Do-       no questo lavoro già nella prima       del 1870, situata alle porte di
modossola con il locarnese e il       metà del 1500. A questa figura         Re con vista al Santuario della
Canton Ticino. Il vasto altipiano     è dedicato il museo dello spaz-        Madonna del Sangue.
vigezzino è percorso da due tor-      zacamino di Santa Maria Mag-           Ambiente curato con ricerca di
renti omonimi che scorrono in         giore che sorge all’interno dello      prodotti locali per valorizzare il
opposte direzioni: il Melezzo Oc-     splendido parco di Villa Antonia.      territorio.
cidentale, che da Druogno scorre      Meritano poi una visita sempre         Re Piazza Mons. Peretti
in direzione E-O verso la piana di    a Santa Maria Maggiore, tra gli        +39 335 569 1772
Masera e si getta, dopo circa 13      altri siti, la Scuola di Belle Arti
chilometri, nel Toce alla periferia   Rossetti Valentini e la Casa del
nord-orientale di Domodossola;        Profumo. Da visitare poi, neg-
il Melezzo Orientale (chiamato        li altri centri valligiani: l’Ecomu-
Melezza quando le sue acque           seo di Malesco, la Cà di Feman
oltrepassano il confine elvetico)     da la piazza di Villette, il Tesoro
che nasce invece dalla Pioda          di Craveggia, il Santuario di Re
di Crana, scorre con direzione        con i suoi ex-voto, la collezione
O-E e si immette, dopo circa 40       di cartoline d’epoca della bib-
                                                                             Locanda Le vie del Borgo
chilometri, nel Maggia, presso        lioteca San Giulio di Druogno e        In un ambiente naturale e tranquil-
Locarno. I Comuni della valle         l’antico Forno Tomà a Toceno. La       lo, un’antica abitazione appna ris-
sono sette: Craveggia, Druogno,       tradizione enogastronomica della       trutturata, dotata di ogni comfort,
Malesco, Re, Santa Maria Mag-         Valle Vigezzo propone un’ampia         vi attende. Un’esperienza unica,
giore, Toceno e Villette. Una buo-    scelta di salumi, tra cui il rinoma-   con tipicità gastronomiche, dalla
na percentuale della popolazi-        to Crudo di Vigezzo, primi e sec-      prima colazione, a pranzi e cene.
one vigezzina è dedita, a livello     ondi piatti, mieli, confetture, dol-   Novità 2020, noleggio di E-Bike
lavorativo, al frontalierato nella    ci, digestivi e grappe e il rinomato   www.leviedelborgoguesthouse.it
vicina Svizzera. Questa attività,     pane nero di Coimo.                    +39 340 6228970
unitamente a quelle legate al tur-                                           Via Alla Piazza, 6 Toceno

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VALLE VIGEZZO

            Gli “Occhi blu” della Valle Vigezzo
Incastonati tra rocce severe o          di suggestione. Il nome non lascia          d’acqua di 2.660.000 metri cubi e
adagiati in una conca tra verdi         alcun dubbio sulle sue caratteris-          una profondità di 31 metri: è il lago
praterie, sono venticinque in tutto i   tiche: il ghiaccio infatti ricopriva fino   di Larecchio, situato in Valle Isorno
laghi alpini della Valle Vigezzo. Dai   a qualche decennio fa la superficie         ma facilmente osservabile appun-
più rinomati, il Panelatte e Muino,     del lago anche durante l’estate; in         to dalla Valle Vigezzo, salendo in
ai più discreti, come quelli della      tempi più recenti questo spettaco-          pochi minuti al valico che si rag¬gi-
Bocchetta dei Laghetti e di Casa-       lo si è ridotto nella durata e solo         unge dal lago Panelatte. Quest’ulti-
riola. In un passato (neppure così      in caso di inverni con abbondanti           mo, a proposito, se non il più bello è
tanto remoto) ve n’erano di più. I      nevicate e primavere fresche, ad            sicuramente però il laghetto alpino
laghetti del Geccio, ad esempio,        agosto è ancora possibile trovare           della Valle dei Pittori più frequenta-
si sono col tempo dimezzati: non        il lago...gelato. L’ambiente severo         to dagli escursionisti. “Occhi blu”,
sono più due ma bensì uno solo          ma allo stesso tempo pregno della           un’espressione in cui è racchiuso
(l’altro si è trasformato negli anni    sua bellezza naturale, ne fanno co-         tutto il fascino e custodita la poesia
in una torbiera). Vi è poi il lago di   munque indubbiamente un luogo               dei laghi alpini vigezzini, specchi
Fontanalba, di una bellezza “effi-      di grande interesse. Venticinque            d’acqua armoniosamente inseriti
mera” perché all’inizio dell’estate     laghi alpini, si diceva, “specchi           nella natura incantevole di queste
solitamente si prosciuga. E il lago     d’acqua natura¬li”. In Valle Vigez-         montagne. Che meritano di essere
Gelato, che si dona in tutto il suo     zo non esistono infatti bacini artifi-      scoperti e visitati.
fascino; proprio in occasione di        ciali. Dalla Forcola di Larecchio è
queste situazioni meteorologiche        però possibile scrutare, dall’alto,                      Marco de Ambrosis
assume un aspetto lunare, carico        un lago artificiale con un volume

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PARCHI VEGLIA DEVERO ANTRONA

  Un bagno di Natura nel Parco “Veglia - Devero”

Il Parco Naturale “Alpe Veglia e       turale è caratterizzato da ampi           glaciale e l’astro alpino, il genepì
Alpe Devero” ha una superficie         pascoli contornati da lariceti, con       maschio e femmina (in realtà due
complessiva di 8.539 ettari ed ha      sottobosco di rododendri e mirtilli,      specie differenti: Artemisia genepi
uno sviluppo altitudinale compre-      che sfumano nelle praterie d’alta         e A. mutellina) e molti altri. Cer-
so fra i 1600 ed i 3553 m.s.l.m. Il    quota. La grande varietà di am-           to, questa carrellata di ambienti è
Parco è stato istituito per tutelare   bienti determina la presenza di           troppo breve per descrivere gli in-
le caratteristiche ambientali e nat-   numerose specie floristiche e fau-        numerevoli aspetti della
urali di due ampie conche alpine       nistiche di grande interesse natu-        vegetazione del parco. Forse però,
alla testata delle Valli Divedro e     ralistico. Il Parco si pone l’obiettivo   qualche visitatore sarà invogliato a
Devero contornate dalle più alte       di favorire le attività compatibili con   guardarsi attorno con occhi più at-
vette delle Alpi Lepontine Occi-       la conservazione. Giungendo poi           tenti: è un passo importante verso
dentali. Questi ambienti devono        alle morene, ai detriti e alle rocce,     la comprensione della complessità
la loro origine al modellamento        ecco che, i colori dei fiori diventano    della natura. Non dimentichiamoci
glaciale che ha lasciato tracce        sempre più intensi per attirare l’at-     che si può facilmente calpestare
evidenti della sua azione: rocce       tenzione degli insetti impollinatori.     ciò che guardiamo con troppa su-
montonate, massi erratici, ampi        Potremo così ammirare cuscinet-           perficialità o che non notiamo.
accumuli morenici, numerosi laghi      ti di silene, il crisantemo alpino,
alpini e altipiani. L’ambiente na-     il miosotys azzurro, il ranuncolo         www.areeprotetteossola.it/

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PARCHI VEGLIA DEVERO ANTRONA

Lo spettacolo degli stambecchi equilibristi
del Cingino
Il Parco Naturale “Alta Valle An-
trona” interessa un territorio dalla
superficie complessiva di 7.444
ettari in Comune di Antrona Schi-
eranco e Borgomezzavalle in Pro-
vincia del Verbano-Cusio-Ossola.
Si estende tra la quota 500 metri
del fondovalle nei pressi di Vigan-
ella fino alla quota 3.656 metri del
Pizzo Andolla nell’alta Val Loranco
su cui convergono le valli svizzere
Zwischbergenthal e Saastal. Il
Parco interessa il versante destro
idrografico della Valle Antrona a
monte di Viganella, comprenden-
do un tratto di fondovalle dove
sono localizzati gli insediamenti
storici di questo Comune e la tes-
tata della Valle comprendendo in-
teramente la Val Troncone e la Val      senta grande diversità in termini        materiali ai tempi della costruzi-
Banella e il tratto della Val Loranco   di habitat e di specie e conta la        one della diga. Arrivati in fondo al
a monte del Lago Alpe dei Cavalli       presenza di specie rarissime o           lago si attraversa il Torrente Tron-
(detto anche Lago di Cheggio).          uniche al mondo, oltre all’eccezi-       cone sul ponte e si inizia a salire
In questo settore sono presenti         onale patrimonio storico, artisti-       con debole pendenza inoltrando-
ben quattro bacini artificiali (Lago    co e culturale visibile nei segni e      si nella valle lungo la sponda idro-
di Cingino, Lago di Campliccioli,       nelle trasformazioni del territorio      grafica sinistra. Il torrente dall’ac-
Lago di Camposecco, Lago Alpe           ma anche, soprattutto, nelle tes-        qua cristallina ci accompagna
dei Cavalli) ed il Lago di Antrona,     timonianze artistiche, architetton-      per lungo tratto. Si passa la bella
uno dei rari laghi di sbarramento       iche e nelle tradizioni mantenute        radura dell’Alpe Casalavera e si
naturale delle Alpi, originato da       vive dalla popolazione residente. Il     prosegue nel bosco fino all’Alpe
una immensa frana nel 1642.             Parco è il frutto di un interessante     Lombraoro. Da qui il sentiero ini-
L’istituzione del parco trova mo-       percorso realizzato dalle amminis-       zia a salire decisamente: nel pri-
tivazione nelle caratteristiche nat-    trazioni locali, che vi hanno riposto    mo tratto si attraversa un bosco di
urali di vera eccezionalità, pre-       la speranza di creare nuove occa-        larici con esemplari di dimensioni
                                        sioni di sviluppo sostenibile. Il Par-   monumentali. La salita è sempre
                                        co Naturale “Alta Valle Antrona”         molto ripida, si raggiunge la dor-
                                        confina con una importante Ris-          sale con l’Alpe Saler, si traversa
                                        erva naturale svizzera, la Riserva       a mezza costa ad attraversare il
                                        naturale della Laggintal, istituita      vallone, quindi si raggiunge il bel-
                                        nel 1985 con ordinanza del Con-          vedere dell’Alpe Cingino. La casa
                                        siglio di Stato del Vallese che ha       di guardia della diga è lì sopra la
                                        lo specifico obiettivo di conservare     nostra testa ma per arrivarci c’è
                                        alcune rare farfalle e i suoi biotopi.   ancora un’ultima faticosa salita
                                        Gli stambecchi acrobati del Lago         che finalmente termina al Lago
                                        del Cingino.                             del Cingino. Qui, spesso si può
                                        Dal piccolo parcheggio sotto la diga     assistere allo spettacolo di gruppi
                                        di Campliccioli si risale alla stazi-    di stambecchi che si arrampicano
                                        one di partenza della funivia per        con straordinaria agilità sul muro
                                        Camposecco e da qui si prosegue          quasi verticale della diga del
                                        in piano costeggiando la sponda          Cingino, attirati dal salnitro che
                                        orientale del lago. Subito si incon-     fuoriesce dalla muratura.
                                        trano i binari della vecchia ferrovia    www.areeprotetteossola.it/
                                        decauville utilizzata per trasporto

                                                         7
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ANTIGORIO FORMAZZA

La spettacolare Cascata del Toce e la magia
degli Orridi
                                                                                complesso caratterizzato da eleva-
                                                                                ta umidità, scarsa illuminazione e
                                                                                con varie specie vegetali di muschi
                                                                                e felci. Sempre lungo il corso del
                                                                                fiume Toce si osservano le “Mar-
                                                                                mitte dei Giganti”, impressionan-
                                                                                ti cavità emisferiche e cilindriche
                                                                                scavate nella roccia dalla violen-
                                                                                za dell’acqua. Luoghi spettacolari
                                                                                e caratteristici: natura e magia in
                                                                                un’unica passeggiata. Da Baceno
                                                                                la strada si divide in due direzioni:
                                                                                a sinistra si raggiunge il Parco Na-
                                                                                turale dell’Alpe Devero, mentre a
                                                                                destra si sale all’ultimo paese della
                                                                                Valle Antigorio, Premia, conosciuto
                                                                                per il suo moderno e apprezzato
                                                                                centro termale. La Valle Formaz-
                                                                                za (Pomatt in tedesco e walser)
                                                                                è il comune più settentrionale del
                                                                                Piemonte e confina con i cantoni
                                                                                svizzeri del Vallese e del Ticino: in
                                                                                questa terra di confine si ritrovano
                                                                                i segni inconfondibili dei walser e
                                                                                i sapori genuini dell’alta montag-
                                                                                na. Fu il primo villaggio abitato
                                                                                dai Walser a sud dell’arco alpino,
                                                                                rappresentando dunque la vera
                                                                                culla di queste popolazioni di orig-
                                                                                ine germanica. E i simboli, le tes-
                                                                                timonianze, i ricordi di questa pa-
                                                                                gina storica molto importante sono
                                                                                davvero ovunque: tra i pascoli, nei
                                                                                villaggi di media ed alta montagna,
                                                                                nella lingua, nei piatti di gastrono-
                                                                                mia locale. Tappa d’obbligo è l’im-
                                                                                ponente Cascata del Toce di Riale,
                                                                                la più bella e la più potente tra le
                                                                                cascate delle Alpi: è la seconda
Da Domodossola spostandosi ver-        ria Chiesa Monumentale di San            più alta in Europa con il suo salto
so nord si incontrano la Valle Anti-   Gaudenzio del X secolo che si            d’acqua di 143 metri. La passerel-
gorio e la Valle Formazza: a pochi     erge maestosa sullo sperone roc-         la posta alla sua sommità, a fianco
chilometri dalla città di Domodos-     cioso che domina l’orrido di Silog-      dello storico albergo risalente al
sola il panorama cambia radilca-       no. Gli “Orridi di Uriezzo” sono un      1863, è un ottimo punto di osser-
mente e ci si ritrova immersi in una   complesso di gole in Valle Antigor-      vazione da cui si può ammirare la
lunga valle racchiusa da alte mon-     io che si sono create grazie all’azi-    cascata in tutta la sua grandezza.
tagne. Il primo paese che si incon-    one dei torrenti che un tempo scor-      La cascata è visibile solo per brevi
tra imboccando la Valle Antigorio      revano a valle dal Ghiacciaio del        periodi durante l’anno poiché le
è Crodo, che, come Bognanco e          Toce. Gli orridi sono caratterizzati     sue acque vengono raccolte nel
Premia è sviluppato nel settore        da una serie di grandi cavità sub-       bacino di Morasco, a monte della
termale. A Crodo sorge inoltre un      circolari separate da stretti e tortu-   cascata, e, attraverso una galleria
importante stabilimento per la pro-    osi cuniculi; le pareti sono scolpite    a condotta forzata, raggiungono la
duzione di acqua minerale e bib-       da nicchie e scanalature prodotte        centrale Enel a Ponte per essere
ite. Salendo incontriamo Baceno,       dal moto vorticoso dell’acqua. Gli       ulilizzate nella produzione di ener-
che ci accoglie con la straordina-     orridi costituiscono un ecosistema       gia elettrica.
                                                        8
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VALLE ANZASCA

                 Il fascino della “Perla del Rosa”

Macugnaga, splendido borgo
walser della Valle Anzasca, è il
luogo ideale per una vacanza
nella natura al cospetto di una
montagna maestosa: non per ni-
ente è conosciuta come la “Perla
del Rosa”. Ai piedi del maestoso
Monte Rosa, si snodano due dei
comprensori sciistici più belli e
spettacolari del Verbano Cusio
Ossola: il Belvedere e il Moro.
Proprio ai 3000 metri del Monte
More è possibile praticare anche
lo sci estivo. Al Belvedere, invece,
di particolare fascino l’omonimo
ghiacciaio. In estate gli appas-
sionati dell’escursionismo trovano
a Macugnaga un vero paradiso
grazie a semplici itinerari nell’Oa-
si Faunistica del Monte Rosa o
a percorsi più impegnativi. Tra le
mete più ambite vi è la Cima Jazzi
(3803 metri). Nell’antico borgo di
Macugnaga gli elementi distintivi e
tangibili dell’origine walser si ritro-
vano in particolare nell’architettura
tipica delle abitazioni, realizzate
con il sistema del Blockbau, car-
atterizzato da tronchi di larice in-
castrati tra loro. I punti d’interesse
del Dorf, il primo nucleo abitativo
risalente al 1200, sono il cimitero
e la Chiesa Vecchia, con il tiglio
secolare che la leggenda narra
essere stato portato da una don-
na all’epoca della fondazione della
comunità di Macugnaga.

                                                9
VOGOGNA

Una visita all’antica capitale dell’Ossola
Inferiore

Vogogna, sede del Castello Vis-          trocenteschi. Nella piazzetta me-       dalla Chiesa Vecchia, crollata
conteo, è un comune della provin-        dievale principale è possibile vis-     nell’ottobre 1975. Posta a ridos-
cia del Verbano Cusio Ossola che         itare il Palazzo Pretorio, costruito    so della montagna, da cui domina
fa parte del circuito dei Borghi più     nel 1348 per volontà di Giovanni        tutto il borgo di Vogogna, la chie-
belli d’Italia e insignito nel 2011      Visconti, vescovo di Novara che         sa, affacciata su una rupe, attira
della Bandiera arancione dal Tour-       conserva al suo interno il Masche-      l’attenzione del viaggiatore che in
ing Club Italiano. Importante cen-       rone Celtico: in pietra ollare, orig-   treno percorre la vallata ossolana:
tro fortificato è parte integrante del   inariamente posto nel cortile della     l’edificio di culto sorge infatti mae-
Parco Nazionale della Val Grande         Chiesa di San Pietro, era ingloba-      stoso, con i suoi 42 metri di lung-
(l’area wilderness più estesa d’Ita-     to in una fontana; poco più avanti      hezza e i 20 di larghezza. Al suo
lia) ed è inoltre sede dell’Ente st-     la Chiesa di Santa Marta risalente      interno si trova la statua del Sacro
esso.                                    al XVI secolo, primitivo luogo di       Cuore di Gesù, commissionata ad
Circondato da fortificazioni militari,   preghiera dei miliziani della rocca.    un artista milanese dagli abitanti di
un tempo florido borgo sull’anti-        Dal Castello Visconteo è possibile      Vogogna, che coprirono le spese
ca strada del Sempione, Vogo-            vedere i resti della Rocca, una         di realizzazione con le proprie of-
gna conserva oggi angoli e scorci        torre medievale utilizzata come         ferte. A Vogogna ogni vicolo e ogni
suggestivi e l’inaspettato vigore        vedetta per segnalare l’avanzata        passaggio rappresenta una scop-
di un Medioevo sulle cui strade è        di possibili nemici. Altri luoghi di    erta incredibile verso piazzette ro-
affascinante camminare e lasciar-        interesse la parrocchiale del Sac-      mantiche e scorci inusuali.
si sorprendere. La visita all’antica     ro Cuore di Gesù e, accanto l’ex
capitale dell’Ossola Inferiore può       chiesa dei Santi Giacomo e Cris-
iniziare, poco fuori del centro stori-   toforo. La Chiesa del Sacro Cuore
co, dall’Oratorio di San Pietro, che     di Gesù è chiamata Chiesa Nuo-
custodisce preziosi affreschi quat-      va, per distinguerla storicamente

                                          RISTORANTE ALBERGO
                                          DEL VECCHIO BORGO
                                          Ai piedi del Castello Visconteo,
                                          una cucina tradizionale e mo-
                                                                                    ENOTECA DEL CASTELLO
                                          derna, avvolti dalle atmosfere            Aperitivi e merende, degustazioni e ven-
                                          medioevali anche nelle confor-            dita di salumi e formaggi tipici, ampia
                                          tevoli camere. Posibilità di ordi-        selezioni di vini e birre ossolane,
                                                                                    souvenir del Borgo di Vogogna.
                                          nare on line dal sito:                    Tel. +39 339 7596006
  Vogogna, Piazza Chiesa 7                wwwristorantevecchioborgo.it              www.enotecadelcastello.it
  Tel. 0324 87504                                                                   Vogogna, via Nazionale, 182

                                                          10
VOGOGNA

           “Alla scoperta del Castello di Vogogna”
Il Castello di Vogogna, situato a nord      più efficace il controllo dei commerci.      rafforzamenti che furono sicuramente
del borgo e addossato a uno sperone         Anche la struttura del castello venne        sfruttati tra il 1484 e il 1487 quando
di roccia, fa parte di un complesso e       dotata di un recinto, a pianta quad-         Vogogna fu attaccata dagli svizze-
ben antico sistema difensivo del me-        rilatera e rinforzato ad ovest dove si       ri vallesani nella famosa Battaglia di
dievale borgo di Vogogna, nato come         apriva un portale con bugnato di mar-        Crevola (27 aprile 1487). Nel 1514
strumento di difesa e vedetta sull’in-      mo di Crevola a sesto acuto e munito         però è proprio un Borromeo, il conte
tera Val d’Ossola. Il sistema fortificato   di ponte levatoio. Nonostante i tenta-       Lancillotto, ad imporre un blocco al-
di Vogogna è costituito in primis dalla     tivi di difesa vogognese, il Castello, fu    imentare che provocò una rivolta da
Rocca, probabilmente risalente al XI        vittima, del corso degli anni di numer-      parte dell’Ossola Inferiore inferocita
sec. situata a 350 metri d’altitudine       osi attacchi che ne distrussero par-         dalla carestia e dalla peste. Nel 1797
sul Monte Orsetto, in posizione an-         zialmente la struttura. Nel 1358-1360,       i Borromeo vennero privati della giu-
cora più dominante rispetto alla val-       i domesi campeggiati dal Marchese di         risdizione ossolana che come le altre
le. Sempre datata al XI sec è la torre      Monferrato attaccarono il Castello, poi      terre dell’Italia del Nord entrarono a
poligonale del Castello, posizionata        gli svizzeri nel 1410, finché nel 1446       far parte della Repubblica Cisalpina.
contro montagna, con la funzione di         Filippo Maria Visconti concede il feu-       A questo punto il Castello divenne di
difendere la sopraelevata Rocca.            do di Vogogna e Mergozzo a Vitalino          proprietà comunale, la torre mantenne
Nella seconda metà del XIV sec,             Borromeo. Quello dei Borromeo fu un          il suo ruolo di prigione le costruzioni
Giovanni Visconti, vescovo di Novara        periodo inizialmente felice per il Cas-      annesse divennero abitazioni rurali e
e Signore di Milano ampliò il Castello      tello, il quale venne usato non solo         le corti esterne vennero sistemate ad
nell’ambito di un più sostenuto piano       come fortezza la anche come resi-            orto. Fino al 1820, il castello, sotto il
di rafforzamento della rete difensiva       denza temporanea della nobile fami-          dominio sabaudo, continuò a servire
del Ducato di Milano, di cui all’epoca      glia. Si apportarono degli ampliamenti       da carcere per i condannati del Po-
Vogogna ne faceva parte.                    delle corti esterne, delle migliorie e dei   destà, dei Giudici e dei pretori e in
Sfruttando la posizione altamente                                                        seguito ai detenuti in transito e per
strategica del Castello, che controlla-                                                  arresti politici dei Carabinieri. Con il
va a nord gli accessi ai passi alpini e                                                  trasferimento della caserma a Pre-
a sud il collegamento con Milano e la                                                    mosello, il Comune diede il Castello in
pianura, il Visconti ordinò la costruz-                                                  affitto alla nobile famiglia vogognese
ione di un corpo di fabbrica rettan-                                                     Lossetti che ne fece la residenza di
golare addossato alla torre preesis-                                                     caccia della sottostante Villa Bira-
tente, con l’aggiunta di un’altra torre                                                  ghi-Vietti Violi fino al 1952.
semicircolare verso ponente, il borgo                                                    Lasciato poi inutilizzato e in degrado
e la vallata con il compito di ospitare                                                  il Castello fu chiuso al pubblico nel
le prigioni. Per proteggere ancora di                                                    1970 finché il Comune, nel 1990 non
più il suo insediamento fece costruire                                                   iniziò una prima fase di restauro strut-
una cinta muraria rafforzata qua e là                                                    turale ultimata con l’inaugurazione
da torrette di cui restano solo pochi                                                    delle corti esterne e del giardino nel
ruderi, che, cingendo il borgo, lo pro-                                                  1998 e nel 2001 l’apertura al pubblica
teggeva da attacchi nemici e rendeva                                                     degli interni.
                                                               11
VOGOGNA

Una gita fuori porta a Vogogna, in Piemonte nella
provincia di Verbania, nel cuore della Val d’Ossola e a
due passi dal Lago Maggiore.

Tra le belle destinazioni della Val
d’Ossola, in alto Piemonte, al confine
con la Svizzera, vi proponiamo Vogo-
gna, borgo medievale annoverato tra
uno dei Borghi più belli d’Italia e dal
2012 Bandiera Arancione del Touring
Club Italiano.
Si tratta di un borgo immerso nel verde
e circondato da montagne, un ambi-
ente sano e naturale per trascorrere
un momento di relax e svago lontano
dalla folla delle mete più gettonate dei
vacanzieri. Un posto ideale per gli es-
cursionisti alla ricerca di una vacanza
all’insegna della natura, con una varia
offerta di passeggiate e trekking, an-
che da fare in giornata nel cuore del
Parco Nazionale della Val Grande,
l’area Wilderness più grande di tut-
ta Europa. La strategica posizione          Novara e poi Signore di Milano, ac-              Doverosa è la visita all’imponen-
geografica di Vogogna, al centro del-       quistando un’importante valenza stra-            te Castello Visconteo, costruito
la Val d’Ossola, consente al piccolo        tegica per il controllo e la difesa dei          anch’esso intorno alla metà del XIV
borgo (che ospita circa 1800 abitan-        territori ducali dell’intera valle in con-       secolo insieme alle possenti mura
ti) di trovarsi a pochi chilometri dalle    siderazione soprattutto delle frequenti          che andarono a completare la strut-
mete più gettonate della provincia di       scorribande svizzere in territorio os-           tura difensiva del paese. Più volte
Verbania e quindi di essere scelta          solano. Un borgo ricco di storia e di            ristrutturato e potenziato a seguito
come tappa da visitare o come punto         meraviglie da visitare, una piccola e            di incursioni nemiche dai Borromeo,
d’appoggio per spostarsi per visitare       tranquilla realtà di particolare pregio          è stata una delle roccaforti di difesa
le zone limitrofe. Nei dintorni si pos-     che tutt’ora conserva l’antica e nobile          più importanti della Provincia. L’impo-
sono ammirare le bellezze delle Valli       impronta di un illustre passato.                 nente torre semicircolare ospitava le
Vigezzo, Antigorio, Devero, Formazza        É riconoscibile nel centro storico l’im-         prigioni e ad oggi è interamente vis-
e Anzasca, la città di Domodossola e        pianto urbanistico medievale con le              itabile così come le sale dove sono
i laghi Mergozzo e Maggiore. Svari-         abitazioni addossate le une alle altre           presenti mostre e i verdi giardini af-
ate sono le attività proposte in zona,      a contendersi uno spazio ben circo-              facciati sull’intera vallata. Oggi il Cas-
dall’arrampicata su roccia, al trekking,    scritto. Interessanti portali in pietra          tello è gestito dall’Associazione Cul-
dallo shopping tra le viuzze di Verba-      lavorati, portici, arcate e i tradizionali       turale Ossola Inferiore (ACOI) che
nia e Domodossola al relax del lago,        tetti in beola. Tra gli illustri edifici stori   organizza parte degli allestimenti e
dalla cultura dei musei all’enogas-         come Palazzo del Gabelliere, Palazzo             ne cura gli eventi.
tronomia locale, principalmente con-        Arcangeli e Villa Biraghi-Lossetti-Vi-
centrata su formaggi, salumi, carni         etti Violi, domina Palazzo Pretorio
selvaggine e vitigni locali. Vogogna        (1348) sede all’epoca dell’attività am-
è raggiungibile in auto ma anche a          ministrativa, in uno stile che richiama
bordo di treni in partenza da Milano,       da vicino quello di altri broletti lombar-
Novara e Domodossola e dispone di           di e dove il porticato era destinato ad
un area attrezzata per sosta camper a       ospitare il famoso mercato settimana-
due passi dal centro storico.               le del venerdì. Al suo interno è possi-
Quest’ultimo è un gioiello di origine       bile ammirare il Mascherone Celtico,
Medievale totalmente da scoprire. Fu        rilevante reperto scultoreo risalente al
sede della giurisdizione civile dell’Os-    III - secolo a.C. All’interno del borgo
sola Inferiore per circa cinque secoli,     si trova la Chiesa di Santa Marta e la
dal 1328 al 1819. Il Borgo fu fortificato   Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore
intorno al 1348 per volontà di Giovan-      di Gesù, consacrata nel 1904 e realiz-
ni Maria Visconti, prima vescovo di         zata in stile neo-gotico.
                                                                 12
VALGRANDE

  Val Grande, una wilderness di emozioni
Valli intricate con boschi rigogliosi     cadenza i ritmi della natura. Una      fino alla sua nuova vita, quella di
e alpeggi abbandonati che ripo-           valle di emozioni, la Val Grande.      una wilderness di ritorno, sboccia-
sano protetti da aspre cime che           Protetta dalle montagne dell’Os-       ta grazie all’istituzione del Parco
svettano panoramiche. Ma anche            sola, dal bacino del Lago Maggio-      Nazionale e cresciuta in un’esis-
acque cristalline che nel loro scor-      re e dalla Valle Cannobina, l’area     tenza cadenzata dalla passione e
rere in antichi ruscelli plasmano         selvaggia più vasta d’Italia è Parco   dall’attenta curiosità di escursion-
pozze e fluide forme effimere. Una        Nazionale dal 1992. Priva di inse-     isti e ricercatori. Abbandonata la
valle con protagonista il silenzio        diamenti stabili la “wilderness” è     sua fase antropica la Val Grande è
della natura fatto di “voci” e “respi-    stata in passato teatro di vicende     quindi diventata meta sempre più
ri”. Le fresche acque che alimen-         storiche e protagonista della vita     visitata dall’escursionista che fa
tano i torrenti accompagnano il           di alpigiani e boscaioli. Una valle    della passeggiata nella natura una
loro scorrere a volte da spumeggi-        che ha infatti conosciuto l’epoca      (ri)scoperta responsabile dell’am-
anti respiri; altre da lenti rigoli che   dei grandi disboscamenti, dei pas-     biente.
disegnano forme e giochi fluttuanti       coli monticati col bestiame e dei                      Marco De Ambrosis
in pozze suggestive. E poi la voce        fatti sanguinosi della guerra. Poi
delle cascate che accompagna e            il lento e inesorabile abbandono                      Foto Mattia Moggio

                                                           13
ECOLOGIA

 Verso un’educazione ecologica
Citando le parole della Commissi-           in ambienti urbani. Molteplici ricerche      in termini di educazione ecologica,
one Europea: “L’emergenza climati-          hanno confermato l’importanza di             necessaria per stravolgere completa-
ca è grave e rappresenta il compito         vivere a contatto con la Natura. Per         mente il nostro stile di vita. L’ecologia
che definisce la nostra generazione”.       esempio, uno studio su 341 berline-          sviluppa, infatti, un pensiero che si
Possiamo approfondire questa ci-            si condotto dai ricercatori del Max          contrappone con l’ultima epoca car-
tazione, senza dilungarci in un’anal-       Plank Institute for Human Develop-           atterizzata dall’iper-specializzazione,
isi dei processi e degli avvenimenti        ment di Berlino ha concluso, dopo i          poiché è una materia transdisciplin-
storici che hanno portato l’uomo a          test di memoria, ragionamento e le           are e richiede nozioni differenti quali
questa situazione, affermando che il        risonanze magnetiche per valutare le         geografia, geologia, clima, chimica,
cambiamento climatico e il degrado          aree che processano lo stress, che           fisica, zoologia e le scienze umane
ambientale vanno di pari passo con          c’è una relazione importante tra l’am-       che ci permettono di approfondire il
un degrado morale, etico ed esteti-         biente di residenza e la salute men-         rapporto tra l’essere umano e la na-
co dell’uomo. Il suo distaccamento e        tale. Vivere a contatto con la Natura        tura. Ed è proprio questo il più grande
alienazione dalla natura sono le con-       migliora la funzionalità dell’amigda-        compito della nostra generazione,
seguenze di una logica industriale e        la, struttura del cervello che lavora        conciliare lo spirito dell’uomo con la
consumista, sostenuta da un domin-          nei momenti di stress, e riduce il           natura. Siamo capaci di emozionar-
io tecnico-scientifico che ha carat-        rischio di malattie mentali e fisiche.       ci di fronte alla bellezza della natura
terizzato gli ultimi                                                                                         in ogni sua mani-
200 anni. Ciò che                                                                                            festazione? Come
emerge, inoltre, è                                                                                           pretendiamo        di
una tendenza indi-                                                                                           salvaguardare       il
vidualista sempre                                                                                            Pianeta se i nostri
più forte dell’uomo,                                                                                         occhi non sono in
caratterizzata      da                                                                                       grado di vedere il
una spinta per lo                                                                                            bello nel naturale
più egoista, rivolta                                                                                         ambiente che ci cir-
al raggiungimen-                                                                                             conda? Le immag-
to della propria                                                                                             ini angoscianti dei
unicità, a discapi-                                                                                          disastri ambientali
to       dell’esigenze                                                                                       che ormai costan-
e/o interessi della                                                                                          temente ci ricorda-
collettività di cui                                                                                          no che viviamo in
fa parte anche il                                                                                            un’emergenza cli-
mondo         naturale.                                                                                      matica, molto spes-
Si,       l’emergenza                                                                                        so hanno un effetto
climatica è dun-                                                                                             ansiogeno, soprat-
que grave e non                                                                                              tutto sui bambini,
devono          essere                                                                                       inermi di fronte ad
solo le immagini                                                                                             una tanto rimarcata
ansiogene di orsi polari scheletrici, di    Sono ormai anni che veniamo avvi-            disperazione. Se vogliamo davvero
oceani pieni di plastica, dello sciogli-    sati da scienziati di tutto il mondo sui     un cambiamento, questo avverrà solo
mento dei ghiacciai a testimoniare la       rischi ambientali a cui stiamo andando       tramite una rinnovata educazione, in
drammaticità della situazione. Questi       incontro, ma immersi in un’epoca in-         grado di insegnare a noi e ai nostri fig-
sintomi provocati dal Climate Change        dividualista, dai valori capitalisti e con   li che l’umanità ha bisogno di ritrovare
sono da considerare nella loro global-      l’idea che il dominio sulla Natura sia       la sua integrità con la Natura. Tutti ci
ità e il problema reale sono di fatto gli   la nostra salvezza, riusciamo a mala         sentiamo sospesi e ammaliati in quel
equilibri ecologici che vengono com-        pena a percepirli nella nostra quotidi-      momento in cui i paesaggi si mostra-
promessi e che a loro volta possono         anità. Per percepire tali rischi, invece,    no a noi spontaneamente attraverso
mettere a rischio la nostra sopravvi-       è richiesta da parte nostra una visi-        scenari pittoreschi, come un tramonto
venza. Perché se il pianeta riuscirà        one a lunga scadenza e una notevole          in riva al mare o un panorama visto
nel tempo ad attutire i danni provocati     responsabilità sulle nostre scelte,          in alta quota. Le emozioni suscitate
dall’uomo, non si potrà dire lo stesso      consapevoli del fatto che quest’ultime       da queste immagini devono essere
dell’Umanità se si dovesse trovare          avranno conseguenze sulle generazi-          riscoperte e coltivate nella memoria
di fronte alla collera delle catastrofi     oni future. Se ad oggi abbiamo fatto         dell’uomo, in modo tale da inserirle in
ambientali. Inoltre, secondo le pre-        poco per la diminuzione dell’emissioni       tale progetto educativo, capace di dar
visioni Onu la popolazione mondiale         di Co2 e per altri importanti obiettivi      valore ad un incanto della Natura tan-
arriverà a toccare i 9,7 miliardi di per-   (auto elettriche, raccolta differenzia-      to quanto ad un gesto di cura materno.
sone entro il 2050 e circa il 70% vivrà     ta di rifiuti ecc.), siamo ancora fermi                             Simone Zonca
                                                               14
ORNAVASSO

                                                                               ga poco più di un chilometro e un
                                                                               percorso pedestre con la Via Cru-
                                                                               cis collegano infine Ornavasso (m
                                                                               250) al Boden (475) dove, in un
                                                                               pianoro circondato da boschi e in
                                                                               posizione dominante sul paese,
                                                                               sorge il Santuario della Madonna
                                                                               dei Miracoli, meglio conosciuto
                                                                               come Santuario del Boden, che
                                                                               in tedesco significa “piano”. La
                                                                               venerazione della Madonna del
                                                                               Boden ha dal 1500 condotto a Or-
                                                                               navasso frotte di fedeli da tutto il
                                                                               Verbano Cusio Ossola (la festa si
                                                                               svolge ogni anno l’8 settembre).
                                                                               Ci spostiamo infine a Migiandone.
                                                                               Qui, nel tratto più stretto dell’Os-
                                                                               sola fu realizzato durante la prima
Ornavasso: storia e natura per                                                 guerra mondiale (precisamente
                                                                               tra il 1916 e il 1918) un sistema di
una giornata indimenticabile                                                   fortificazioni militari costruito per
                                                                               difendere il confine nord dell’Ital-
                                                                               ia da un potenziale attacco aus-
Storia, fede e natura si incontrano    di difenderla dalle esondazioni         triaco attraverso la Svizzera. E’
a Ornavasso. Il paese della bassa      del torrente San Carlo. Va inol-        la Linea Cadorna, realizzata per
Ossola merita una visita per i suoi    tre ricordato che in tempi remoti       proteggere il territorio italiano tra
importanti edifici di culto. Ad ini-   l’antico centro abitato s’era pro-      il Gran San Bernardo e la Valtel-
ziare dalla sua chiesa parrocchi-      prio sviluppato laddove ora c’è         lina. Nel Verbano e nell’Ossola
ale, che sorge distante dal cen-       la chiesa parrocchiale: era ques-       copre un dislivello di 2.000 metri
tro del paese, sotto montagna.         to insomma il cuore pulsante di         tra la piana del Toce e il Monte
Un’ubicazione che può sembra-          Ornavasso. Qui vi erano anche           Massone e fra il Lago Maggiore
re quantomeno anomala ad una           il municipio, il castello e la piaz-    e il Monte Zeda. Il generale Luigi
prima osservazione questa della        za pubblica. Riguardo alle origini      Cadorna, capo di stato maggiore
collocazione dell’edificio di culto    della basilica non si hanno notizie     dell’esercito italiano fino al 1917,
dedicato a San Nicola. Il motivo       certe. Quel che s’evidenzia però,       fece pertanto costruire una linea
è però semplice, e duplice: innan-     dai documenti d’archivio, è che la      difensiva formata da un fitto reti-
zitutto realizzare la chiesa in po-    parrocchiale (che fu costruita fra il   colo di strade e mulattiere militari,
sizione elevata rappresentava in       1542 e il 1587 quando era parroco       trincee, postazioni d’artiglieria, lu-
passato la migliore garanzia di        don Giovanni Antonio Porta) pare        oghi di avvistamento, ospedaletti
difesa dalle incursioni nemiche;       fosse il risultato dell’ampliamento     e strutture logistiche, centri di co-
in aggiunta, il luogo permetteva       di una vecchia chiesa preesis-          mando. Queste opere di archeo-
                                       tente. In paese la devozione per        logia militare sono oggi visitabili
                                       San Nicola ha tuttavia origini an-      grazie a percorsi escursionistici
                                       tecedenti il 1542. Lungo la strada      ad hoc. Alcuni manufatti sono vis-
                                       che dal centro di Ornavasso sale        ibili comunque direttamente dalla
                                       al Santuario del Boden trovia-          strada, nella zona che conduce al
                                       mo, oltre la chiesa di San Nicola,      Forte di Bara. Appena oltre il viale
                                       un’antica torre di segnalazione,        alberato che anticipa, venendo
                                       adiacente ad un’altra chiesa: è il      da Ornavasso, le prime abitazi-
                                       Santuario della Madonna “della          oni della frazione di Migiandone,
                                       Guardia”. Il nome deriva diret-         scorgiamo sulla sinistra, appena
                                       tamente dall’altipiano omonimo          subito prima della curva, un am-
                                       su cui sorge l’edificio di culto. La    pio spiazzo con al centro un can-
                                       scelta dell’appellativo va tuttavia     none contraereo. Salendo al Forte
                                       ricercata nella presenza appunto        di Bara s’incontrano altre fortifica-
                                       dell’antica torre di segnalazione,      zioni e cannoni.(Tratto da “Osso-
                                       risalente al XIV secolo ma forse,       la magica e misteriosa – Viaggio
                                       in base alla tipologia di costruzi-     nelle località magiche, misteriose
                                       one, addirittura al XIII. Disposta      e insolite dell’Ossola” di Marco
                                       su cinque piani, la torre ha un al-     De Ambrosis – Edizioni Zanetti ,
                                       tezza di 18 metri. Una strada lun-      2016)
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MERGOZZO

     Casa della Resistenza, luogo di Memoria

La Casa della Resistenza “Par-        successivo i rappresentanti delle         valori. A tal fine la Casa della Re-
co delle Memoria e della pace” di     organizzazioni della Resistenza           sistenza organizza molteplici iniz-
Fondotoce sorge accanto al luogo      (partigiani, deportati politici, inter-   iative: mostre, conferenze, visite
della memoria che fu teatro, il 20    nati militari, comunità ebraiche) e       guidate, incontri con le scuole. Il
giugno 1944, dell’eccidio nazifas-    l’Istituto storico della Resistenza e     museo ospita anche una bibliote-
cista di 42 partigiani catturati in   della società contemporanea nel           ca specializzata sulla storia con-
Val Grande. Nel 1936 in quest’ar-     novarese e nel Verbano Cusio Os-          temporanea con prevalente atten-
ea il Comune di Verbania avviò        sola “Piero Fornara” hanno costi-         zione alla storia del Novecento e
la costruzione di un complesso        tuito un’Associazione per la ges-         alla Resistenza in Italia e negli altri
monumentale a commemorazi-            tione della Casa della Resistenza         paesi europei e il Centro Storico di
one del 1200 caduti nella provin-     e dell’Area Monumentale in cui è          Documentazione per la tutela e la
cia. Accanto al sacrario nel 1996     inserita. L’associazione è impeg-         valorizzazione del patrimonio fo-
è stata costruita la Casa della Re-   nata a svolgere attività di ricerca       tografico relativo alle Resistenza e
sistenza, un edificio polivalente     e divulgazione per trasmettere, in        della storia del Novecento nel ter-
destinato ad offrire accoglienza e    particolare alle giovani generazi-        ritorio del Verbano Cusio Ossola.
spazi per conferenze ed incontri      oni, la memoria collettiva legata
sul tema della Resistenza. L’anno     alla lotta di Liberazione e ai suoi

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