L.O.T.O Landscape opportunities for territorial organization

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L.O.T.O Landscape opportunities for territorial organization
Corso di
ANALISI DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO

             prof. arch. G. Matteo Mai

                                                                                                    L.O.T.O
                                                        Landscape opportunities for territorial organization

                                                                                   a project with ERDF funding
                                                                                         Interreg IIIB – CADSES

                                                                                         www.loto‐project.org

Facoltà di Architettura Civile ‐ Milano Campus Bovisa

Anno Accademico 2013‐2014

Laurea in Architettura delle Costruzioni
Lombardia – Lead Partner
Partners:
. Italian Ministry for Cultural Heritage and Activities
. Umbria
. Marche
. Emilia Romagna
. Veneto
. Istria
. Slovenia Ministry of Environment and Spatial
Planning
. Munich Technical University

Observers:
. Urban Project Institut – Bucarest
. Corvinus University ‐ Budapest
Problema da risolvere
 Come messo in luce dallo Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo, la differente
caratterizzazione paesistica dei territori europei costituisce una ricchezza da
salvaguardare e rappresenta un elemento fondamentale per la qualità dei luoghi
dell’abitare.

 Nella concezione attuale, ribadita dalla Convenzione Europea per il paesaggio, tutto il
territorio è anche paesaggio. Il territorio è però in continua evoluzione e le
trasformazioni del paesaggio non possono essere evitate, occorre che siano
consapevolmente guidate.

 Chi progetta o pianifica il territorio difficilmente dispone di strumenti di riferimento
idonei e facilmente utilizzabili, in particolare: informazioni organizzate e metodologie
condivise.
Il progetto L.O.T.O.

• Intendeva fornire strumenti atti a governare l’evoluzione del paesaggio, attraverso
la conoscenza delle dinamiche di trasformazione, intendendo il paesaggio stesso
quale quadro di riferimento per qualsiasi progetto a scala puntuale e territoriale.

• Si proponeva, in tal senso, di individuare una metodologia di lettura interpretativa
del paesaggio (quindi della città e del territorio) che possa costituire un riferimento
operativo condiviso, ai vari livelli, per guidare le scelte di trasformazione e
valorizzazione del territorio.
Requisiti della proposta metodologica
• Prendere atto dei risultati ottenuti in esperienze già attivate.
• Cercare di integrare i diversi approcci al paesaggio.
• Basarsi su strumenti agili e informazioni facilmente reperibili e acquisibili, per
potere divenire applicabile in modo estensivo.
• Testare l’efficacia del percorso di lavoro applicandolo su situazioni reali per
verificarne l’operatività.
Fasi del progetto
Indagini preliminari
• Individuazione di casi di “best practice” significativi in riferimento all’attuazione di
interventi contemporanei di riqualificazione, ripristino o valorizzazione del paesaggio
e alla gestione paesistica delle trasformazioni territoriali. (Coord. Ministero B. A.
Culturali)

• Analisi comparata delle conoscenze disponibili e delle informazioni acquisibili per i
diversi aspetti del paesaggio e valutazione delle loro potenzialità d’uso nella
pianificazione/progettazione territoriale.
(Coord. Marche)
Fasi del progetto
Proposta e verifica metodo
• Messa a punto di una proposta di percorso metodologico che porti ad una lettura
sintetica pre‐progettuale della struttura paesistica del territorio finalizzata ad
indirizzare le scelte di trasformazione. (Coord. Lombardia)

• Sperimentazione del percorso metodologico su alcune aree pilota al fine di
verificarne l’efficacia nella soluzione di differenti problematiche territoriali. (Coord.
Umbria)
Tematiche territoriali delle azioni pilota

•Indirizzo e gestione dei processi di trasformazione di ambiti interessati da significative
dinamiche di sviluppo: aree periurbane e fondovalle (Marche e Lombardia)
•Recupero di ambiti devastati da calamità naturali, in particolare sismici (Umbria,
Marche, Ministero B.A. Culturali)
• Introduzione paesisticamente attenta di infrastrutture della mobilità (Lombardia e
Marche)
•Valorizzazione paesistica di aree con preesistenze di valori diffusi quale input per
l’avvio di processi di riqualificazione e sviluppo locale (Emilia Romagna)
• Valorizzazione e gestione dei paesaggi rurali tradizionali con particolare attenzione
alle ricadute conseguenti alle trasformazione produttive (Slovenia)
• Valorizzazione paesistica e socio‐economica di ambiti di particolare interesse
paesistico (Istria e Veneto)
La centralità della lettura del paesaggio
Il percorso metodologico proposto intende collocare la lettura del paesaggio all’interno
del percorso di costruzione delle politiche di gestione del territorio affinché divenga
parte attiva e componente propositiva nella definizione delle scelte di trasformazione,
arrivando a delineare le premesse per una possibile politica del paesaggio, contestuale
allo sviluppo del territorio.

Indaga a tal fine i possibili nuclei di attività e le relazioni con e tra le diverse fasi del
processo decisionale affinché si renda esplicito il confronto sulle tre domande
fondamentali:
•quale paesaggio abbiamo;
•verso quale paesaggio andiamo;
•quale paesaggio vogliamo.
La centralità della lettura del paesaggio

Il percorso di lettura/interpretazione dei caratteri dei luoghi vuole affrontare questi
quesiti e risultare efficace nella costruzione condivisa delle possibili risposte.

Si propone, nel suo insieme, come un vero e proprio processo valutativo, in coerenza
con le indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (art. 6 “valutare i paesaggi
individuati, tenendo conto dei valori specifici che sono loro attribuiti dai soggetti e
dalle popolazioni interessate”).
Il percorso di lettura paesaggistica
Il percorso metodologico si fonda su 5 nuclei di attività non rigidamente organizzati in
sequenza. Ognuno è presentato enucleato nei suoi caratteri, e nella realtà operativa
fortemente interrelato con gli altri.
A. Caratterizzazione e qualificazione
B. Individuazione delle tendenze evolutive e delle domande di trasformazione future
C. Sintesi interpretativa
D. Condivisione del quadro conoscitivo e della sintesi interpretativa
E. Definizione delle premesse per l’orientamento delle politiche di paesaggio

I 5 nuclei di attività presuppongono la formulazione di un’ipotesi interpretativa iniziale
che orienti il processo conoscitivo in modo mirato.
Lettura infradisciplinare
e integrata del paesaggio
Le domande chiave per la costruzione di una check‐list.

Procedere per problemi, per rispondere in modo sintetico ma non schematico,
argomentato ma chiaro e trasparente.

Una via per una lettura integrata del paesaggio che faciliti l’integrazione dei saperi
esperti (approccio infradisciplinare) e con tutti gli attori presenti (ascolto e
confronto).
Lettura del paesaggio: caratterizzazione
Le attività conoscitive di “caratterizzazione e qualificazione” hanno, nel loro
insieme, lo scopo di evidenziare i caratteri, e gli elementi salienti di un certo
paesaggio nonché i processi che li hanno prodotti, una prima interpretazione
critica degli elementi di forza e di debolezza dell’organizzazione paesistica
attraverso il confronto di vari approfondimenti e punti di vista conoscitivi. In tale
processo conoscitivo il sapere esperto si intreccia con la percezione sociale dei
luoghi da parte delle popolazioni, articolate in soggetti portatori di diversi interessi
e punti di vista.
Lettura del paesaggio: caratterizzazione
Quali sono i caratteri culturali e naturali del paesaggio considerato?

Come si è formato e trasformato nel tempo?

Quale percezione sociale del paesaggio hanno le popolazioni?

Quali sono i caratteri attuali dell’”architettura dei luoghi”? E quale la “funzionalità
ecologica”?

Quali sono i punti/aree forti e quelli deboli dell’”architettura dei luoghi” e della
“funzionalità ecologica”?
Lettura del paesaggio
Tendenze trasformative

Questa attività conoscitiva ha la finalità di analizzare i principali processi di
trasformazione in atto, previsti e prevedibili, che, per cause antropiche e naturali, si
prevede investiranno il territorio allo scopo di prevederne l’incidenza sui caratteri
fisici e sui significati del paesaggio (a livello generale e locale).
Lettura del paesaggio
Tendenze trasformative

•Quali sono le politiche, i piani e i progetti di trasformazione e innovazione, in atto
o programmati, che hanno o possono avere incidenza sulle forme e i significati del
paesaggio considerato?
•Quali sono le domande di trasformazione emergenti?
•Quali i probabili scenari evolutivi?
•Esistono realizzazioni e processi virtuosi in corso?
Lettura del paesaggio
Sintesi interpretativa
L’attività è finalizzata alla stesura tecnica di uno o più scenari previsivi , da utilizzare
come base per il confronto con le popolazioni e per la individuazione delle
premesse condivise per la definizione delle politiche per il paesaggio. Gli scenari
dovrebbero esprimere un bilancio delle criticità/problematicità e delle
potenzialità/opportunità paesaggistiche, considerando i rischi futuri in rapporto ai
caratteri propri del paesaggio, evidenziando gli ambiti più “sensibili”, i fattori di
“pressione“ e gli elementi di “vulnerabilità”.
Attraverso di essi dovrebbe essere comunicabile un quadro sintetico delle
potenzialità esistenti e delle possibilità che le criticità rilevate possano convertirsi in
opportunità per la costruzione di nuove qualità paesaggistiche.
Principali risultati conseguiti
•Lo sviluppo di un’efficiente cooperazione istituzionale e scientifica tra numerosi enti
pubblici, istititi di ricerca e università.
•La possibilità di mettere a confronto in modo concreto i diversi approcci e le diverse
conoscenze ed esperienze nella tutela e gestione del paesaggio.
•L’avvio di dibattiti locali sulle modalità di lettura del paesaggio e la individuazione di
possibile modalità di gestione delle sue trasformazioni in 20 differenti aree,
coinvolgendo oltre 80 differenti enti locali.
•La stesura del documento condiviso di “Linee guida per una lettura ed
interpretazione del paesaggio finalizzate ad orientare le scelte di trasformazione
territoriale” che ogni partnre utlizzerà poi per aggiornare i propri strumenti di
pianificazione e gestione del paesaggio.
A livello locale:
• molte delle esperienze avviate (azioni
pilota) vanno avanti.
•Sono state avviate altre esperienze che si
basano sulla “griglia” di LOTO.

                               Le linee guida di LOTO sono risultate utili per:
                               • l’aggiornamento/redazione di piani paesaggistici e
                               territoriali;
                               • la definizione di documenti di normativi e di indirizzo
                               regionali (in RL sono state utilizzate per la definizione dei
                               contenuti paesaggistici dei PGT).
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