L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema

Pagina creata da Dario Martini
 
CONTINUA A LEGGERE
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
L’ITINERARIO
DEL SERIO
      1
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
MUSICA NEL VENTO
    L’itinerario del Serio

    SOMMARIO

    Premessa					                                             6
    Musica nel Vento in pratica                               8
    L’itinerario del Serio		                                  9
    Da Seriate a Romano di Lombardia					                    10
    Da Romano di Lombardia a Crema		                         34
    Da Crema a Montodine							                              51

    La Bergamo di Gaetano Donizetti					         12-13
    La tradizione organaria					                    16
    Malpaga								                             20-21
    Il paesaggio dell’alta pianura							          24
    Un fiume ‘diverso’							                      25
    Natura in musica							                        28
    Il Tenore di Romano							                     33
    Il fiume ‘serpente’						                      38
    La Riserva della Palata Menasciutto					    40-41
    La musica a Crema							                    48-49
    Il fiume ‘canyon’						                  		    53
    Un fiume ‘serio’								 56
    Natura in musica							                        57
    Buon appetito!								 59

    Mappa 1 - Da Seriate a Malpaga 						                    15
    Mappa 2 - Da Malpaga al Guado di Bergamo					            27
    Mappa 3 - Dal Guado di Bergamo a Mozzanica					          39
    Mappa 4 - Da Mozzanica a Pianengo						                  43
    Mappa 5 - Da Pianengo al santuario del Marziale				      45
    Mappa 6 - Dal santuario del Marziale a Bocca Serio				   55

2                                  3
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
MUSICA NEL VENTO - L’itinerario del Serio
            Testi, foto, mappe e acquerelli di Albano Marcarini.

Questa guida, la prima di una serie di tre, è stata redatta nell’ambito del progetto ‘Brezza 2’ di Fondazione
Cariplo mirante alla realizzazione di connessioni con la Ciclovia VenTo attraverso la pianura lombarda.
Musica nel Vento è il primo itinerario ciclo-musicale d’Italia. A questa guida sono associate un’applica-
zione con files audio, scaricabile dal web, e una carta a scala 1:50.000 reperibile presso gli uffici turistici
del territorio.

Prima edizione, 2019. Distribuzione gratuita. Vietata la vendita.
È vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell’autore.
Ha collaborato ai testi (La musica della natura) Cesare Della Pietà.
Si ringrazia per la collaborazione il Comitato Tecnico di Musica nel Vento.
Cartografia (1:50.000): Ingenia, Seriate. Il logo ‘Musica nel vento’ è di Marisa Carimati.

Fonti iconografiche non dell’autore: Cover Parco del Serio e pag. 17 (G.Centurelli); pag. 10-11 Parco del Serio (G. Ubiali);
12b www.ecodibergamo.it; 13a, 13b VisitBergamo; 14a, 14b Comune di Seriate; 16 Bergamasca.net; 20 fondazionezeri.
unibo.it; 23 Parco del Serio (23a F.Rubini, 23b M.Marchetti); 30b, 32, 33c 48 Pianura da Scoprire; 29 Parco del Serio
(G.Centurelli); 33a www.amazon.it; 33b http://gallica.bnf.fr; 41 www.actaplantarum.org (E.Romani); 49a www.adespa.
it; 49b G. Bielli; 59a Cam.Comm.Bg; 59b Osteria del Chiurlo.

L’itinerario del Serio si sviluppa su piste ciclabili e su strade a traffico promiscuo. Pur avendo posto la
massima cura nella descrizione e raffigurazione del percorso, non si esclude che nel tempo esso possa
subire modifiche o interruzioni. L’autore declina ogni responsabilità per danni e incidenti di qualsivoglia
natura che potrebbero derivare, o in cui potrebbero incorrere, persone mezzi e cose durante l’utilizzo di
questa guida.

                                                           4                                                                   5
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
La musica accompagna ogni giorno la nostra vita, consapevolmente o           e del paesaggio, ma anche una dimensione culturale che la musica
meno. La si ascolta per evadere o isolarsi quando si affrontano i me-        consente, con la sua immediata forma espressiva. Da una parte dun-
nages quotidiani. La si subisce, a volte, nei ristoranti e nei bar come      que la riscoperta del patrimonio musicale che, a partire da Cremona
se fosse un optional compreso nel prezzo. La si scarica e la si compra       e da Bergamo, si è diffuso e ha permeato di sé il territorio attraverso
come un qualsiasi oggetto di consumo. Vi si partecipa ‘live’ nei grandi      autori classici, interpreti, strumentisti, artigiani liutai ecc. E dall’altra
eventi, in una sorta di ordalia collettiva.                                  la natura stessa come interprete musicale, ovvero come fonte inesau-
La musica, in tutte le sue declinazioni, è arte, linguaggio, cultura. La     ribile di suoni e richiami che, nel convulso ambiente cittadino, abbia-
musica, chiariscono i vocabolari, è l’arte e la scienza dell’organizza-      mo da tempo dimenticato.
zione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello        Per raggiungere questo obiettivo attraverseremo tutta la pianura
spazio. Insomma qualcosa di più di un semplice passatempo.                   lombarda, da nord a sud, seguendo il solco del fiume Serio, del fiume
Questa guida fa parte del progetto ‘Musica nel Vento’, un progetto           Adda e dei navigli cremonesi, unendo così non solo idealmente la
che eleva la musica a testo guida di un itinerario ciclo-turistico nel       Bergamo di Gaetano Donizetti con la Cremona di Antonio Stradivari.
territorio fra l’Adda e il Serio, fra la Bergamasca, il Cremasco e il Cre-   Seguiteci allora!
monese, nel cuore della pianura lombarda. Si vuole che la mobilità
quieta della bicicletta aiuti a recuperare non solo il senso dei luoghi

                                  6                                                                              7
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
Musica nel Vento in pratica                         L’itinerario del Serio si può coprire in una sola   percorso, sapere dei punti d’interesse, trovare
                                                    volta, magari pernottando in un agriturismo         un ristorante o un alloggio, ascoltare brani
Musica nel Vento è un itinerario ciclo-mu-          o in un B&B, oppure si può spezzare in tappe        musicali secondo una compilation preparata
sicale che attraversa la pianura fra l’Adda e       brevi da consumare in una giornata seguendo         apposta per questo itinerario. Infine, una
l’Oglio nelle province di Bergamo e di Cremo-       le proposte di questa guida. Ognuna di esse         raccomandazione che potrebbe sembrare
na. Anzi, due. No, addirittura tre: l’itinerario    parte e arriva a una stazione ferroviaria (salvo    superflua ma che occorre sottolineare. Per
del Serio, di 57.9 km, da Seriate a Montodine,      le tappe che fanno capo a Montodine che             quanto molto antropizzato, l’ambiente in cui
lungo il fiume Serio; l’itinerario dei canali e     richiedono un tratto di ritorno a Crema) di         ci troviamo è protetto e richiede al ciclista
dei navigli, di 60 km, da Crema a Cremona;          modo che anche dalle grandi città (Milano,          di adottare un codice di comportamento nei
l’itinerario dell’Adda, di 105 km, da Cassa-        Bergamo, Brescia, Cremona) si possa, con            confronti degli animali e delle piante, fatto di
no d’Adda a Cremona seguendo la sponda              qualche acrobazia, constatato il livello del        poche, semplici regole.
sinistra dell’Adda.                                 servizio Treno+Bici, fare ritorno a casa.           • Non attraversare campi coltivati o prati, nei
In prevalenza si percorrono piste o percorsi        Si pedala in prevalenza su fondo naturale o         boschi non uscire dalle strade o dalle piste
ciclabili protetti poiché siamo quasi sempre        stabilizzato, quindi sono consigliabili biciclet-   battute. • Non disperdere rifiuti e non produr-
all’interno di aree naturali protette: il Parco     te robuste o mountain-bike. Le e-bike, visto        re rumori molesti. • Pedalare in tranquillità,         Quando: sempre, salvo i giorni di gelo e in
del Serio o il Parco Adda Sud. Le diramazioni       l’andamento pianeggiante, possono essere            non spaventare o recare pericolo agli animali.         estate le ore calde della giornata.
consigliate verso i centri d’interesse sono         un lusso evitabile, almeno da chi si sente          Se avete informazioni, consigli o critiche             Noleggio bici: i servizi di noleggio bici sono
talvolta su strade aperte al traffico, sebbene      giovane. Non mancano alcuni tratti ‘critici’,       potete rivolgervi a info@pianuradascoprire.it          inesistenti e la linearità del percorso, che non
secondarie. Lungo il percorso, che sta per          vale a dire sconnessi, fangosi o polverosi, ma                                                             prevede ritorno allo stesso punto di partenza,
essere segnalato da frecce di colore marrone,       sono una piccola percentuale sulle distanze         L’itinerario del Serio                                 consiglia di utilizzare la propria bici.
si toccheranno luoghi (case natale, teatri,         complessive. Circa il 25% di Musica nel                                                                    Dove mangiare. A poca distanza dalla ciclo-
chiese, musei ecc.) legati alla tradizione mu-      Vento si copre su asfalto.                          Lombardia, provincie di Bergamo e di Cre-              via, lungo le strade più trafficate e nei paesi si
sicale del territorio. Questa guida identifica      Sul tracciato, nei parchi si trovano aree di        mona. Itinerario ciclabile su piste ciclabili          trovano ristoranti e trattorie.
e descrive i luoghi fornendo informazioni e         sosta attrezzate con panchine, tavoli per           protette (85%); qualche tratto su strada               Meccanici e assistenza: ben distribuiti negli
digressioni anche su altri aspetti interessanti:    pic-nic. Ma non si deve trascurare la tentazio-     secondaria a uso promiscuo. Percorre la valle          abitati in prossimità dell’itinerario, sono
dalla natura alle vicende storiche, dalle forme     ne di un buon pranzo in trattoria. Siamo nel        di pianura del fiume Serio, ora sull’una ora           segnalati nelle pagine a seguire.
del paesaggio ai monumenti.                         cuore, o meglio, nello stomaco della buona e        sull’altra sponda. Lunghezza: 57.9 km.                 Indirizzi utili. Per gli orari dei treni in servizio
Musica nel Vento si collega al progetto VenTo       sostanziosa gastronomia lombarda fra tortelli       Punto di partenza: stazione Fs di Seriate (Bg).        vedi http://www.trenord.it - FIAB. (Fede-
del Politecnico di Milano, la ciclovia che colle-   cremaschi, casoncelli, polente, carni e salumi      Si raggiunge da Bergamo seguendo la Ciclo-             razione Italiana Amici della Bicicletta) del
ga Venezia a Torino lungo l’asta del fiume Po       prelibati, tutto carburante per i muscoli. Nella    via dei Laghi nord in direzione Sarnico.               Cremasco, www.fiabcremasco.it - AriBi
e ne diverrà col tempo una delle sue più signi-     guida sono indicati gli indirizzi dove mangiare     Punto di arrivo: Cremona. Da cui si fa ritorno         (Associazione per il Rilancio della Biciclet-
ficative diramazioni o vie d’accesso. Il senso      e dormire lungo o nei pressi dell’itinerario.       a Bergamo con la ferrovia per Treviglio                ta), Via Monte Gleno 2L Bergamo - FIAB
di marcia va da nord a sud e da ovest verso         Questa guida è fatta per essere letta in modo       Centrale e corrispondenza per Bergamo dalla            Biciclettando Cremona, Via Cesare Speciano
est seguendo la corrente del Serio e dell’Adda      pratico. Sulle colonne, sul lato esterno delle      stazione Treviglio Ovest.                              2, 0372.30066, fiabcremona.it
con una quasi inavvertibile discesa.                pagine, troverete la descrizione del percorso       Segnaletica: pannelli ‘Musica nel Vento’.              Uffici turistici: Infopoint Bergamo, piazza
                                                    secondo le progressive chilometriche. Nelle         Sicurezza: itinerario in gran parte separato           Marconi (stazione FS), 035.210204, www.
                                                    più larghe colonne, verso l’interno delle           dalla viabilità ordinaria; qualche tratto dis-         visitbergamo.net - Infopoint Martinengo,
                                                    pagine, troverete gli approfondimenti sulle         sestato; attenzione agli incroci con le strade         Via Allegreni 29, 0363.988336, www.
                                                    attrattive di interesse. La numerazione di          veicolari.                                             bassabergamascaorientale.it - Pianura da
                                                    queste appare sulle colonne e sulle cartine         Pavimentazione: fondo sterrato; su asfalto             Scoprire, piazzale Mazzini 2 c/o Bicistazione
                                                    che accompagnano la guida, in modo da               negli abitati e da Casalbuttano a Cremona.             (stazione Treviglio Ovest), 0363.301452,
                                                    avere delle ricorrenze immediate.                   Altimetria: pianeggiante.                              www.pianuradascoprire.it - Ufficio turistico
                                                    Musica nel Vento possiede un sito web e             Mezzo: bicicletta da turismo con battistrada           Crema, p.za Duomo 22, 0373.810020, www.
                                                    un’app dedicata dove è possibile seguire il         rinforzato, mountain-bike, gravel.                     prolococrema.it

                                                8                                                                                                          9
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
Da Seriate a Romano                  Da Seriate a Romano di Lombardia                                   rente deviata per alimentare gli opifici della zona.           Via Balilla 72, Romano di
di Lombardia.                                                                                           Tornando alla Parrocchiale vi si possono ammirare ope-         Lombardia, 0363.901952,
                                                                                                                                                                       pianetabici.com
Distanza: 24.5 km.
                                     1. Seriate                                                         re dei migliori pittori lombardi del XVI-XVII sec, fra cui     Info: Consorzio Parco na-
Dislivello (in discesa): 128 m.      Prima di discendere la valle di pianura del Serio, ci si può       G. Battista Moroni, Carlo Francesco Nuvolone e G. Pa-          turale del Serio, p.za della
Punto di partenza: ex-stazione       attardare in questa vivace cittadina, da tempo tutt’uno            olo Cavagna. Si segnala l’organo che, con le sue 4000          Rocca 1, Romano di Lombardia,
FS di Seriate.                       con Bergamo sulla strada per il Tonale, raggiungendo               canne, è uno dei più grandi della bergamasca. Curiosa-         0363.901455.
Punto di arrivo: stazione FS di      lo storico ponte sul fiume, al cospetto della Parrocchia-          mente la chiesa non è dedicata ai santi protettori locali,
Romano di Lombardia.                                                                                                                                                   La progressione
Condizioni del percorso: pista
                                     le, ritenuta una delle più belle e ricche del territorio. La       bensì al Santissimo Redentore; probabilmente la fama           chilometrica indicata non
ciclabile su fondo stabilizzato o    posizione di Seriate ricorda un passaggio fluviale sulla           di Canzio, Canziano e Canzianilla, tre fratelli morti          comprende le deviazioni nei
sterrato; piste ciclabili urbane o   via, di epoca romana, fra Bergomum (Bergamo) e Brixia              all’inizio del IV sec., testimoni della tradizione cristiana   centri abitati.
viabilità promiscua negli abitati.   (Brescia). Il villaggio, descritto come ‘castrum’ fortifi-         del nord-est italiano, non era tale da conferir loro tale
La buona tavola: Trattoria Le        cato nel 968, sorgeva sulla sponda destra del Serio. La            merito. Le loro reliquie sono comunque ben conservate          ‘Musica nel Vento’ prende il via
Ghiaie del Serio, Via Lazzaretto                                                                                                                                       dalla stazione FS di Seriate, in
25, Seriate, 035.4520345,
                                     notizia di un ponte si ha nel 1062 anche se si deve re-            in un riposto angolo della chiesa.                             procinto di essere dismessa –
www.trattoriaghiaie.it; Osteria      trodatare la sua primitiva struttura al periodo romano.            Altro monumento illustre di Seriate, giudicata sul fi-         la nuova sorgerà più arretrata
del Castello, piazza Castel-         Un ponte che ebbe vita sofferta: fu sei volte abbattuto            nire dell’800 «bellissima borgata con vie ben tenute           verso Bergamo - ed essere
lo di Malpaga 5, Malpaga,            dalle piene e sei volte ricostruito, talvolta in posizioni         e fiancheggiate da edifizi d’aspetto signorile», è Villa       trasformata in bike-point.
035.840002; Pasticceria ge-          diverse (quello primitivo era più a valle dell’attuale, ap-        Ambiveri sia per il gusto delle sue linee settecentesche
lateria Bellicini, Via Provinciale                                                                                                                                     VISITA DI SERIATE. Per effet-
30, Ghisalba. 0363.928008; Ri-
                                     poggiandosi a Piazza Bolognini). Il ponte attuale risale           (fu abitata in origine dai conti Vertova, oggi è sede          tuare una visita della cittadina
storante Aurelio, Via Allegreni      al 1878. Il Serio fece danni in più occasioni all’abitato          del Centro Studi Russia cristiana), sia per la vastità e       o rifocillarsi in una pasticce-
34, Martinengo, 0363.904094,         fino a quando fu posto a regime e gran parte della cor-            la ricchezza statuaria del parco, con copie dei Musei          ria, avendo la stazione alle
ristoranteaurelio.com;                                                                                                                                                 spalle, si tiene a sinistra (pista
Ristorante Baroni, Via G. Ru-        sIl Serio, all’uscita dalla sua valle prealpina, presso Seriate.                                                                  ciclabile) fino a confluire sulla
bini 11, Romano di Lombardia,                                                                                                                                          traversa Via Decò e Canetta,
0363.910388; Golosa Alchimia,                                                                                                                                          parallela al Serio. Dinanzi si
Via G. Rubini, 0363.910410,                                                                                                                                            apre uno spazio con un obeli-
golosaalchimia.it; Caffé Rubini,                                                                                                                                       sco e ci si affaccia al fiume.
Via Comelli Rubini 1, Romano di                                                                                                                                        Per il centro si volge a destra e
Lombardia, 0363.901222.                                                                                                                                                si entra nel caseggiato di im-
Il buon riposo: Locanda dei                                                                                                                                            pronta paesana con la cortina
Nobili viaggiatori, p.za Ca-                                                                                                                                           delle facciate, aperte da por-
stello di Malpaga 6, Malpaga,                                                                                                                                          toni arcuati. Superata piazza
035.4498341, www.locan-                                                                                                                                                Bolognini, cuore del borgo,
dadeinobiliviaggiatori.it; B&B                                                                                                                                         si arriva all’incrocio con Via
Il Gelsomino, Via Petrarca 1,                                                                                                                                          Dante: a destra si trova l’aulica
Ghisalba, 327.7599251; Hotel                                                                                                                                           fronte della Parrocchiale e, a
La Conchiglia, Via del Commer-                                                                                                                                         sinistra, lo storico ponte sul
cio 2, Romano di Lombardia,                                                                                                                                            Serio. Superata la Parrocchiale
0363.903344, hotelristorante-                                                                                                                                          si piega a destra su Via Tasca
conchiglia.com.                                                                                                                                                        per ammirare Villa Ambiveri e
Assistenza bici: L’Officina della                                                                                                                                      quindi per riportarsi in piazza
bicicletta, corso Roma 50, Se-                                                                                                                                         Bolognini. Ripercorrendo a
riate, 346.8165504; Duemme                                                                                                                                             ritroso Via Decò (attenzione!
bike, Via dell’Industria 1, Roma-                                                                                                                                      un tratto è in contromano) si
no di Lombardia, 0363.913212,                                                                                                                                          torna nei pressi della stazione
duemmebike.it; Pianeta Bici,                                                                                                                                           FS.

                                                   10                                                                                               11
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
La Bergamo di Gaetano Donizetti                                                                            un percorso multimediale, dal titolo ‘Impron-
                                                                                                           te sonore’, rievoca la vita di una famiglia del
                                                                                                           XVIII sec. nella bergamasca.
                          L’itinerario di Musica     discreto e moderato romanticismo di Gioac-
                          nel Vento inizia alla      chino Rossini e quello, invece, più dichiarato        Museo Donizettiano (Via Arena 9, Bergamo,
                          stazione FS di Seria-      e potente del grande compositore parmense.            035.247116, da martedì a venerdì dalle 10 alle
                          te, cittadina vicina       Inesausto lavoratore dello spartito, il giova-        13, sabato e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15
                          a Bergamo. Questa          ne bergamasco, una volta fattosi conoscere,           alle 18).
                          prossimità al capo-        compose in soli otto anni, dal 1822 al 1830,          Occorre salire in Città Alta e trovare, alle
                          luogo provinciale ci       ben 26 opere. La sua fama varcò presto i              spalle della Basilica di Santa Maria Maggiore,
                          permette una sorta         confini e i suoi melodrammi di maggior suc-           nell’appartata Via Arena, la Domus Magna,
                          di preludio, per re-       cesso, come L’elisir d’amore (1832), Lucia di         dove, al primo piano ha sede il Museo Do-
                          stare in termini mu-       Lammermoor (1835), Anna Bolena (1830),                nizettiano. Fu aperto nel 1906 per accogliere
                          sicali, ovvero uno         Lucrezia Borgia (1833) furono rappresentati           i cimeli posseduti dalla baronessa Giovanna             positore vi trascorse i suoi ultimi giorni di
sguardo alla tradizione di Bergamo, in parti-        e replicati decine di volte nei maggiori teatri       Ginevra Rota Basoni Scotti e del Comune di              vita sotto le amorevoli cure della contessa
colare sulla figura di Gaetano Donizetti.            di Vienna, Parigi, Berlino. Il destino volle poi      Bergamo inerenti la vita e l’attività artistica         Ginevra. Le stanze sono affrescate con opere
                                                     che la sua vita venisse colta da gravi sventure,      del maestro. Di recente rinnovato, il museo             in stile neoclassico. Le ultime testimonianze
Gaetano Donizetti, compositore                       fra cui la morte della moglie e l’approssimarsi       espone partiture autografe, ritratti, lettere,          della sua vita sono state donate al Museo
(Bergamo, 1797 – 1848)                               dei sintomi della malattia. Nonostante fosse          oggetti della vita privata presentate mediante          Donizettiano fra cui il pianoforte che lo stesso
«Nacqui sotterra in Borgo Canale. Scendeva-          indebolito nel morale e nella vena artistica,         un itinerario multimediale.                             compositore aveva acquistato per i Basoni a
si per una scala di cantina ov’ombra di luce         Donizetti ricevette il favore dell’Imperatore                                                                 Vienna nel 1844. A ricordare la sua presenza
non mai penetrò. E siccome gufo presi il mio         d’Austria e nominato maestro di cappella a            Teatro Donizetti (Piazza Cavour 15, Bergamo,            un dipinto di Giuseppe Rilossi dove Donizet-
volo...». Quasi mortificato delle umili origini      Vienna, prestigioso incarico già a suo tempo          035.4160 601/602/603).                                  ti è ritratto in fin di vita, e una lapide, fuori
come svela questo suo scritto, Gaetano rive-         ricoperto da Mozart. Rimase in Austria fino al        Assieme al Sociale compone i teatri storici             dall’edificio, con la scritta “Gaetano Donizetti
lò fin da giovanissimo le sue doti. Divenne a        1845 per recarsi poi a Parigi dove l’aggravarsi       della città. Realizzato nel 1791 con il nome del        - moriva in questa casa- l’otto aprile 1848”.
nove anni l’allievo prediletto di Johan Simon        delle sue condizioni di salute lo costrinse ad        suo progettista, Riccardi, fu ricostruito, dopo
Mayr, maestro di cappella della Basilica di S.       essere internato, contro la sua volontà, in un        un incendio nel 1800. Nel 1897, in occasione            Basilica di Santa Maria Maggiore.
Maria Maggiore a Bergamo e compose a 18              ospizio per alienati mentali. Ricondotto nella        del centenario della nascita di Donizetti, as-          Dopo essere stato sepolto nel cimitero di
anni il Pigmalione, la prima delle sue 70 opere      sua città natale, ma incapace di intendere e          sume il nome del celebre compositore e vide             Valtesse, la salma di Donizetti fu deposta nel
liriche, opere che nel complesso presentano          volere, Donizetti spirò l’8 aprile del 1848.          la rappresentazione di tutte le sue opere. A            1875, a maggior gloria, nella basilica di Città
alcune delle pagine più belle del repertorio                                                               quei tempi fu anche, con la Scala di Milano,            Alta. Il monumento funebre è un’opera mar-
musicale di ogni tempo. Precursore di Giu-           Itinerario donizettiano a Bergamo                     il primo teatro in muratura a fronte di tutti i         morea realizzata dallo scultore ticinese Vin-
seppe Verdi, Donizetti fu il trait d’union fra il                                                          precedenti, costruiti in legno. La sua magnifi-         cenzo Vela fra il 1852 e il 1855.
                                                     Casa natale (Via Borgo Canale 14, Ber-                cenza si compendia con la vastità dell’edificio
                                                     gamo, 035.5296711 sabato e domenica,                  (3200 mq); la sala è capace di 532 posti, i
                                                     035.244483 da lunedì a venerdì, www.do-               palchi di 1154. Memorabile, nel 1847, l’esecu-
                                                     nizetti.org/casa-natale).                             zione dell’opera ‘I lombardi alla prima Crocia-
                                                     Dichiarata nel 1926 monumento nazionale,              ta’, di Verdi, con una lunghissima ovazione al
                                                     restaurata nel 2009 e restituita al pubblico,         famoso coro ‘O Signore dal tetto natio’, quale
                                                     la casa natale di Donizetti ha una parte più          forma di ribellione all’oppressione del gover-
                                                     antica databile al XIV – XV sec. La famiglia          no austriaco. Oggi è sede dei festival annuali
                                                     del compositore alloggiava nel seminterra-            e dei concerti dedicati a Donizetti.
                                                     to, un ambiente semplice e spoglio, con due
                                                     stanze che fungevano da cucina e camera da            Palazzo dei conti Scotti.
                                                     letto, il pozzo e la ghiacciaia. Durante la visita,   Sorge nella via intitolata a Donizetti. Il com-

                                                12                                                                                                            13
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
vaticani, omaggi simbolici ai fiumi, sfingi e personaggi                       nella fascia ripariale del Serio
                                      mitologici. Altre residenze nobili di Seriate sono: Villa                      lasciando a destra l’avveniristi-
                                                                                                                     co ponte ciclabile che si collega
                                      Piccinelli, sede del museo civico con i suoi cimeli risor-                     a Grassobbio. L’itinerario si
                                      gimentali; Villa Tassis, della seconda metà del ‘700,                          mantiene in sponda sinistra del
                                      con un bel porticato; e Villa Guerinoni, oggi adibita a                        Serio lungo Via Lazzaretto.
                                      Biblioteca Civica. Molto intensa l’attività musicale di                        La pedalata in un paesaggio di
                                      Seriate che si concentra in estate con i ‘Concerti in vil-                     arbusteti, ortaglie, lotti coltivi
                                                                                                                     è cadenzata dai sottopassi
                                      la’, allestiti all’aperto nelle ville e nella stagione lirica                  alle strade che servono l’area
                                      e di balletto della Città di Seriate. Attive sul territorio                    metropolitana bergamasca. In
                                      la Banda musicale e l’Associazione Seriate Musica che                          successione: la ex-statale 671
                                      annovera tra i suoi maestri Livio Gianola, uno dei mag-                        ‘della Val Seriana’, utilizzata
                                      giori musicisti di flamenco italiani.                                          come Asse interurbano di
                                                                                                                     Bergamo; l’autostrada A4; la
                                                                                                                     Tangenziale Sud di Bergamo.
                                      2. I borghi e le cascine dell’alta pianura                                     Intanto grossi velivoli ci infor-
                                      Solo con una lettura attenta, che escluda le recenti ur-                       mano di essere in asse con la
                                      banizzazioni lungo le strade, si riconosce l’antica orga-                      rotta di atterraggio dell’aero-
                                      nizzazione territoriale incentrata sul borgo di matrice                        porto di Orio al Serio, la cui
                                                                                                                     pista inizia al di là del fiume.
                                      medievale, colonizzatore della campagna, un tempo                              Sono fratture e barriere che
sSeriate. In alto, Villa Ambive-
                                      difeso da mura di cinta e fossato. Di forma circolare                          non depongono per una
ri. Qui sopra una veduta aerea
                                      e con un’articolazione viaria interna priva di regolari-                       ricomposizione del paesaggio:
del borgo storico con la Parroc-
                                      tà ma sempre centrata su una o più piazze, spiccano                            i cascinali mantengono del loro
chiale e il ponte sul Serio.                                                                                         carattere solo la denomina-
                                      l’edificio di culto e il suo alto campanile, mentre il ca-
                                                                                                                     zione, circondati da strade ed
                                      stello o la rocca sono di solito eccentrici e inglobanti un                    espansioni edilizie. La ciclabile
INIZIO DELL’ITINERARIO.               tratto delle mura. Gli isolati, di forma vaga e irregolare,                    segue da vicino l’alveo e ap-
Km 0, alt. 247. Dalla stazione        sono di basse case, alcune patrizie, con i portici schie-                      profitta di questo margine per
FS si raggiunge il sottopasso         rati lungo le vie. Nel nostro itinerario, che segue il Serio,                  conservare una certa integrità.
alla ferrovia e, su ciclabile         questi insediamenti sono un po’ defilati e necessitano
(lato sinistro) si punta verso                                                                                       Km 4.4, alt. 215. Circa 400
la periferia. Appena superato
                                      di brevi deviazioni: Martinengo e Romano di Lombardia                          metri dopo il sottopasso alla
il centro sportivo (Via Decò e        in sponda sinistra, ma ancor più Cologno al Serio e Ur-                        Tangenziale Sud, di fronte alla
Canetta) si tiene a destra su         gnano, in quella destra, sono gli esempi più significativi.                    recinzione di una cava, si in-
Via Restelli. Ci si avvicina al       La dimora contadina della Bassa Bergamasca, affaccia-                          contra un bivio: occorre tenere
Serio con un tratto di ciclabile      ta al largo loggiato coperto a due o più livello, dove si                      a destra e mantenere il lungo-
quindi si spunta per pochi metri                                                                                     fiume. Il percorso, su una trac-
di nuovo su via Decò e Canetta
                                      esponevano i prodotti agricoli per la seccagione, non                          cia sterrata, segue la demarca-
e infine, a destra, si entra,         risponde ai moderni stili di vita. Le ristrutturazioni al-                     zione fra l’alveo e i coltivi dove
sempre su ciclabile, nell’area        terano con tamponamenti e ampliamenti la forma es-                             si scorgono alcuni cascinali.
pubblica Oasi Verde 1 (chiosco        senziale e funzionale della vecchia cascina a corte. La                        Non mancano aree di sosta con
bar), da cui ha inizio l’itinerario   corte non è più utilizzata per i lavori agricoli mentre                        tavoli e panchine. Se si volge
del Parco del Serio che d’ora in                                                                                     un attimo lo sguardo alle spalle
avanti ci farà da segnavia.
                                      le stalle e i fienili o giacciono nell’abbandono o sono                        si vedranno delinearsi le Prealpi
                                      usati come depositi di ferraglie. Il paesaggio agrario ha           2km        Orobiche identificando qualche
Km 1.4, alt. 229. Oasi Verde          conservato in piccola misura i connotati di un tempo. Il        0              cima come l’Alben, l’Arera o
1. Salutata Seriate si entra          rinnovamento dell’agricoltura, a parte la proliferazione                       l’Albenza.

                                                  14                                                            15
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
La tradizione organaria                                                                                    delle coltivazioni in serra, non vi è stato anche a cau-
                                                                                                           sa della sua subordinazione all’industria, che impone
Nel XVIII sec. Bergamo è la città dell’or-                                                                 ovunque il suo elemento caratteristico: il capannone.
ganaria, il centro di una qualificata attività in                                                          La conduzione dei campi è fatta part-time da lavoratori
espansione. Tutte le chiese cittadine e quelle                                                             dell’industria che hanno rinunciato alla proprietà. Del
del contado si dotano di un organo fisso. La
                                                                                                           resto l’agricoltura nella pianura asciutta ha minore red-
ricerca si associa a discipline quali la mecca-
nica, la fisica, l’architettura, la decorazione per
                                                                                                           ditività e ciò ha costituito un fattore non estraneo alle     sCologno al Serio: un tipico
elevare le qualità musicali dello strumento, e                                                             sollecitazioni industriali di cui è stata scenario.           esempio di borgo medievale di
la forma, l’estetica e la collocazione negli spazi                                                         Quello della pianura bergamasca è dunque un paesag-           forma anulare circondato da
sacri. Nel corso del ‘700 si realizzano a Ber-                                                             gio impoverito nelle dominanti naturali, dove lo sfol-        fossato.
gamo da un massimo di 600 a un minimo di                                                                   timento delle alberature, delimitanti i terreni, mette
450 organi. Il merito va ricondotto all’arrivo in                                                          ancor più a nudo la povertà dei suoi caratteri. Signifi-
città dei maestri comaschi, i Bossi e i Serassi.                                                           cativa, ad esempio, la scomparsa dei ‘murun’, i filari di     Km 6.9, alt 200. Un ponticel-
Le loro officine verranno portate avanti per                                                               gelso lungo i fossi e le capezzagne, spesso radicati su       lo scavalca la Roggia Zerra,
due secoli dai discendenti in maniera sempre                                                               cumuli di spietramento dei campi.                             scaricatore del fiume Cherio,
più prospera. I Serassi si dedicarono all’ar-           armonico-compositivo e “l’orchestrazione”.                                                                       discendente dalla Val Caval-
                                                                                                           Singolare la presenza di specie esotiche sospinte qui         lina. Accresce l’interesse na-
te organaria per sei generazioni, dal 1720 al           Le musiche si rifanno ai grandi musicisti con-
                                                                                                           dall’azione dell’uomo. Si tratta di semi e radici dispersi    turalistico poiché aumentano
1895; il loro nome fu un simbolo, la loro arte          temporanei, Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi».
inimitabile. Realizzarono un migliaio di orga-
                                                                                                           dai convogli ferroviari o dagli autotreni o anche attra-      le fasce boschive anche se di
                                                        Sebbene avversata dalle gerarchie ecclesia-
                                                                                                           verso scarichi fognari. Un caso esemplare è il senecio-       limitate dimensioni. A sinistra
ni. Conobbero il plauso di regnanti e papi, le          stiche questa tendenza si diffonde e l’organo                                                                    alcune diramazioni mandano
positive impressioni di celebri maestri, rico-          si trasforma in veicolo di sentimenti patriot-     ne africano, pianticella alta circa un metro con nume-
                                                                                                                                                                         a Cavernago, dove si trova
noscimenti che fecero assurgere la famiglia a           tico-risorgimentali che il melodramma esalta       rosi fiori gialli simili a margherite, individuata nel 1985   un notevole castello, uno dei
grande ricchezza e celebrità. Non meno illustri         di contro allo sterile classicismo del secolo      e oggi diffusa lungo i margini delle strade. Così come la     tanti posseduti da Bartolomeo
le officine Bossi, con Adeodato (1806-1891), e          precedente.                                        pericolosa ambrosia, invasiva e tossica, specie del Nord      Colleoni, celebre condottiero.
Locatelli. Da queste scuole di mestiere usci-           D’altra parte era nota la sensibilità dei Ber-
rono apprendisti che applicarono, soprattutto           gamaschi per il melodramma con Gaetano             sIl greto ciottoloso del Serio nei pressi di Malpaga.
nel restauro, le loro abilità. A Ponteranica, non       Donizetti, per il bel canto con Giovan Battista
distante dal nostro itinerario, si trova oggi il la-    Rubini, per la musica strumentale (i più noti
boratorio di Emilio Piccinelli, dal nome dell’ul-       organisti dell’epoca sono padre Davide da
timo maestro organario che aveva ereditato              Bergamo, al secolo Felice Moretti di Zanica,
nel secolo scorso la tradizione dei Bossi. Con-         1791-1863, e Vincenzo Petrali, 1832-1889; tra
dotto dai discendenti, il laboratorio Piccinelli        i maggiori violoncellisti del tempo è Alfredo
conta più di 400 lavori di restauro condotti in         Piatti,1822-1901). «Questi eminenti esempi di
tutta Italia secondo un rigoroso metodo stori-          musicisti – conclude Berbenni - indicano non
co-filologico. Info: www.anticadittaorganara.it         solo l’alto livello artistico di questo secolo,
Un aspetto poco conosciuto riguarda la fun-             ma anche il fertile clima esistente attorno ai
zione melodica e non solo sacra di questo               costruttori d’organo». In diverse chiese, collo-
strumento. Nell’800 – scrive lo storico G. Ber-         cate lungo il nostro itinerario avremo modo di
benni - «l’organo è concepito come una gran-            apprezzare la bellezza e il carattere di questi
de orchestra; interpreta la sensibilità del me-         strumenti.
lodramma, le cui eccelse opere entusiasmano,            Fonte: G. Berbenni, Lineamenti dell’organa-
formano il gusto popolare e si diffondono nel           ria bergamasca dal secolo XV al secolo XX,
mondo. L’organo si arricchisce di timbri che            http://www.provincia.bergamo.it/OrganiSto-
valorizzano la melodia, il bel canto, lo stile          rici/

                                                   16                                                                                                         17
L'ITINERARIO DEL SERIO - Comune di Crema
America qui radicata da una dozzina d’anni. L’azione                      filo. Esse provengono da orizzonti botanici         sCodirosso.
                                     del Parco del Serio si esprime nel rimboschimento per                     lontani e si adattano a fatica al mutevo-
                                     ottenere assetti vegetazionali autoctoni e controllati.                   le stato dei luoghi: l’erba medica dall’Est
                                     Un albero tipico di questa parte della pianura è l’olmo                   europeo e dall’Asia; la saponaria rossa, il
                                     campestre che qua e là sopravvive delimitando i coltivi                   camedrio montano, la borracina montana
                                     in lunghi filari.                                                         che scendono dalle Prealpi. Curioso il com-
                                                                                                               portamento della biscutella montanina
                                     3. La Riserva naturale Malpaga – Basella                                  (Biscutella laevigata), i cui semi, contenuti
                                     Molto importanti, ai fini della biodiversità, sono i prati                all’interno di due involucri discoidali sono
                                     aridi che si alternano alle boscaglie nell’alveo e ai suoi                portati dalla corrente del fiume e riescono
                                     margini. È un paesaggio simile a una steppa, ricompre-                    a vegetare in pianura. Non mancano pian-
                                     so in modo significativo nella Riserva naturale Malpa-                    ticelle mediterranee come il ginestrino ma-
                                     ga – Basella. Col divagare del fiume nei periodi di piena,                rittimo e il forasacco eretto. Ci sono poi rare
                                     questi prati sono in parte erosi e ricoperti da nuovi strati              orchidee e, in primavera, le fioriture del ge-
                                     di terriccio alluvionale. All’apparenza poco invitanti, in                nere Sedum con i loro vistosi fiori gialli. Non
                                     realtà sono un vero atlante di specie di carattere xero-                  mancano anfratti umidi dove si riconosco-
                                                                                                               no l’iris giallo, la tifa, il crescione palustre    sCapinera.
                                     sLa mappa qui sotto, tolta dalla Carta d’Italia a scala 1:25.000          e dove vivono il rospo smeraldino e alcune
sIn alto, la tipica cascina a        dell’Istituto Geografico Militare (edizione 1913) mostra come             varietà di rane. Sui prati cespugliati si vedo-
loggiato della campagna ber-         all’inizio del XX sec. il paesaggio agrario intorno a Malpaga fosse       no fuggire i conigli selvatici e si scorgono
gamasca. Qui sopra un gregge         ricchissimo e variato: i filari alberati (pallini) erano alternati alle   i mucchietti di terra dell’infaticabile talpa.
pascola sulla sponda del Serio.      vigne o ai gelsi ; vi erano prati umidi (a sud-est di Cavernago e         Ci si aspetterebbe una presenza faunistica
                                     intorno al castello di Malpaga); non mancano boschi e boscaglie           rarefatta. In realtà questi ambienti sono ap-
Km 7.7, alt 187. D’obbligo           (presso la C.na Forzata e la Speranzina).
                                                                                                               prezzati anche da diverse specie di uccelli
la diramazione che man-
da, sempre verso sinistra, a                                                                                   come il succiacapre, la bigia padovana, il
Malpaga transitando accanto                                                                                    gufo, la capinera, il pettirosso, il luì piccolo,
alla Cascina Ursina (dal nome                                                                                  lo scricciolo, l’usignolo e la rondine; e alcu-
di una delle figlie del Colleoni)                                                                              ne rare come l’averla piccola, il canapino,
per poi accedere, verso destra,                                                                                                                                    sConiglio
                                                                                                               la cannaiola verdognola, il codirosso e l’oc-       selvatico
al celebre castello.
Terminata la diversione per                                                                                    chiocotto. Fagiani e starne sono il risultato
Malpaga si hanno due pos-                                                                                      di ripopolamenti a scopo venatorio. Nella
sibilità di tornare sul fiume: o                                                                               stazione scientifica di Capannelle, sulla
utilizzare all’inverso il percorso                                                                             sponda destra del Serio, sono state censite
fatta in precedenza, oppure                                                                                    100 specie di uccelli.
utilizzare un altro percorso
sterrato, antica strada di                                                                                     Su questi prati sostano le greggi, rispettose
‘guado’, che si stacca dalla pro-                                                                              di un mai decaduto cammino dalle Prealpi
vinciale circa 150 metri dopo                                                                                  alla pianura, regolato da patti: i proprieta-
Malpaga piegando a destra.                                                                                     ri dei fondi concedevano il libero pascolo
                                                                                                               e fieno e paglia per l’inverno ricevendo in
Km 8.7, alt. 187. Ripresa la
ciclabile lungo la sponda                                                                                      cambio carne e latticini oltre alla naturale
sinistra del Serio si procede                                                                                  concimazione del suolo.

                                                   18                                                                                                        19
Malpaga
                                                       bene la sua nuova condizione di nobile bene-
                                                       stante: «L’ombra canuta del guerriero sovra-
                                                       no a Malpaga erra per la ricca loggia, mutato
                                                       l’elmo nel cappuccio a foggia, tra i rimadori e
                                                       i saggi in atto umano». Senza modificazioni
                                                       e in buon stato di conservazione il castello è
                                                       giunto ai nostri giorni così da essere quasi un
                                                       modello canonico con le mura in mattoni, le
                                                       torri merlate, le logge, il ponte levatoio. Ac-
                                                       canto e intorno è attiva un’azienda agricola,
                                                       mentre parte degli edifici di servizio sono stati
                                                       destinati a residenza, relais e ristorante.

                                                       Momenti della vita di Bartolomeo Colleoni

                                                       1395 - Nasce a Solza (Bg).
                                                       1413 - Fa parte degli armigeri di Braccio da
                                                       Montone.
                                                       1420 - Si pone al servizio della corte napoleta-
                                                       na di Giovanna II.
                                                       1431 - Entra nell’esercito veneziano del Car-
Bartolomeo Colleoni acquistò il castello di            magnola e combatte in Valtellina e Valcamo-
Malpaga nel 1456 per soli 100 ducati - da cui          nica. Riceve il feudo di Bottanuco.
il termine Malpaga, ‘malus pagus’ - dai retto-         1437 - Passa a Gianfranco Gonzaga con un
ri veneti del Comune di Bergamo. L’origine è           manipolo di 100 lance.
antecedente, forse l’XI o il XII sec. Il maniero       1439 - Dopo aver liberato Brescia ottiene il co-
celebra le imprese del condottiero che qui vis-        mando di 400 lance. Nello stesso anno sposa
se in ricchezza gli ultimi anni della sua vita. A      Tisbe Martinengo, nobile bresciana.
imitazione di tanti altri piccoli signorotti del       1441 - Venezia gli concede i feudi di Romano,
periodo intese accostare alla rude roccafor-           Covo e Antegnate.
te una sontuosa dimora. L’operazione riuscì            1443 - In disaccordo con Venezia passa al sol-
felice integrando bene il mastio centrale con          do di Filippo Maria Visconti che gli dona due
i portici del cortile, le logge e gli altri edifici    castelli ma non la considerazione sperata.
impostati sugli spalti. Vi fu probabilmente la         1449 - Torna con Venezia.
mano di qualche noto architetto, forse il cre-         1455 - È Capitano Generale. Si ritira a Malpa-
monese Bartolomeo Gadio che già aveva lavo-            ga da gran signore, ospita illustri personaggi,
rato a Milano al servizio degli Sforza. Malpaga        si dedica alla beneficenza e al patrocinio per
                                                                                                                                         aga, Via Mar-
divenne ben presto il ricetto preferito per ri-        gli indigenti. Torna una volta ancora sui campi          Info: Castello di Malp
                                                                                                                                 rn ag o; visite dal 1°
cevimenti, cacce, tornei i cui momenti più             di battaglia nella guerra di Romagna.                    coni 20, Cave
                                                                                                                                        re, tutti i sabati
esaltanti furono in seguito immortalati sulle          1475 - Conclude la sua esistenza terrena. Le              marzo al 30 novemb
                                                                                                                                      meniche e festivi
pareti dagli affreschi del Romanino. Gabriele          spoglie sono deposte nel mausoleo funebre in              dalle 14 alle 18, do
                                                                                                                                          40003,
d’Annunzio, citando il condottiero, ritrasse           Bergamo Alta.                                             dalle 10 alle 18, 035.8
                                                                                                                                ma  lpa ga .it.
                                                                                                                 www.castello
                                                  20                                                       21
4. I guadi del Serio
                                   Un fiume dal greto largo e tormentato dalle piene non
                                   fu sempre adatto ad essere traversato da ponti stabili.
                                   Per questa ragione, nel tratto superiore della pianura
                                   bergamasca, si conoscono diversi passaggi ‘a guado’,
                                   o a ‘sguazzo’ come si diceva in passato, oggi non più
                                   esistenti ma ben riconoscibili da un’attenta lettura del
                                   territorio. Innumerevoli strade tagliavano la pianura in
                                   senso longitudinale. «A Malpaga si attraversava all’al-
                                   tezza della chiesuola della Basella dove Colleoni inumò
                                   per un certo periodo la prediletta figlia Medea», ricor-
                                   da lo storico Franco Rho; a Martinengo in direzione di
                                   Cologno lungo l’originaria Via Francesca; a Cologno in
                                   direzione trasversale per Romano. Altri guadi da Roma-
                                   no per Morengo e così via, a distanza regolare, fino a
                                   Crema. Era regola che i pedoni attraversassero la cor-
                                   rente su barchini, mentre carri e carrozze scendevano
                                   in acqua fino ad un livello che consentisse il passaggio.

                                   5. Ghisalba
                                   La deviazione ci consente di ammirare la Parrocchia-
                                   le di S.Lorenzo levita, che segue la consuetudine dei         sL’ampio alveo ghiaioso del Serio nel suo corso mediano.
                                   centri della pianura – oltre a Ghisalba, Urgnano, Calcio,
                                   Cologno al Serio - di erigere chiese di enormi dimen-
                                   sioni che sovrastano con le loro cupole la schiera dei
                                                                                                 sTramonto estivo sul greto del fiume.
                                   bassi cascinali. L’edificio, detto popolarmente ‘la Ro-
                                   tonda’ fu concluso nel 1834 e si dovette all’ingegno di
                                   Luigi Cagnola, massimo fra gli architetti della Lombar-
                                   dia neoclassica. A suggello di uno stile largamente in
                                   voga, l’autore imitò nel disegno la Rotonda di Possagno
                                   del Canova. La facciata si presenta con un pronao di
                                   14 colonne, quasi a somiglianza di un tempio pagano.
                                   All’interno, lo spazio circolare è scandito da 12 finte co-
sLa mappa qui sopra,               lonne addossate alle pareti, mentre un fascio di luce,
risalente all’inizio del XX sec.
                                   attraverso un oculo, piove dalla sommità della cupola.
(IGM, Carta d’Italia a scala
1:100.000) riporta i principali
                                   Anche l’altare maggiore è disegno del Cagnola.
guadi lungo il fiume Serio fra     Sono curiosi gli antefatti che portarono a erigere una
Basella e Sola. In un tratto di    simile chiesa in un paese rurale che contava all’inizio
circa 12 km si poteva disporre     dell’Ottocento poco più di un migliaio di abitanti. Così
di ben otto passaggi fra le due    li ricostruisce una cronaca dell’epoca: «Essendo l’an-
sponde.                            tica chiesa cadente per vetustà e insufficiente per la

                                              22                                                                                                            23
Il paesaggio dell’alta pianura                                                                          Un fiume ‘diverso’
La pianura bergamasca include lembi di ter-        forniva l’alimentazione del baco da seta, dif-       Il Serio è un fiume anomalo rispetto agli               piene del fiume. In primavera e in autunno
ritorio come l’Isola, la Gera d’Adda, la Cal-      fusa ovunque nei campi aperti, disposta a            altri fiumi lombardi con aspetti paesaggi-              la portata d’acqua è pari a 40 volte quella
ciana ecc., i cui limiti sono definiti a est e     lunghi festoni associati alle vigne.                 stici interessanti. Da Seriate fino a Roma-             di magra con piene devastanti per l’assetto
ad ovest dal corso dei principali fiumi: Adda,     Quel paesaggio avrebbe stupito un osser-             no di Lombardia ha un alveo ampio, quasi                idrogeologico del territorio.
Brembo, Serio, Oglio. L’assetto del paesag-        vatore d’oggi, per la fittissima alberatura sia      al livello della campagna e percorso da una             Altro fenomeno insolito l’inabissamento
gio discende dalle bonifiche operate in epo-       con boschi naturali o semi-naturali sia per          sequenza di rami paralleli e intersecantesi.            delle acque che fra Seriate e Ghisalba scor-
ca storica e con la scomparsa dei boschi a         le colture arboree, in siepi e filari, destinate     La scarpata non supera i 4 o 5 metri ed è im-           rono in estate nel sottosuolo lasciando il
favore delle coltivazioni di cereali.              anche alla produzione di legna per usi do-           proprio definire questo tratto ‘valle’, alme-           greto asciutto e desolato. Lo strato ciotto-
Documenti antichi dicono che il castagno           mestici di riscaldamento.                            no nel modo con cui da profani intendiamo               loso è permeabile sicché è frequente il forte
da frutto giungeva fino in pianura formando        Oggi gli assetti sono sempre meno caratte-           questo termine rispetto all’Adda e all’Oglio,           assorbimento delle acque, specie nei mo-
boschi registrati ancora nei catasti di epo-       rizzati dalle alberature e dai fossi che han-        il cui solco è molto più scavato in profondità.         menti di magra.
ca napoleonica, quindi fino all’inizio del XIX     no costruito la tradizione della campagna            Uno dei motivi di questa differente morfo-              Avendo tempo e voglia sarebbe curioso os-
sec. Diffusi anche i vigneti, soprattutto nella    bergamasca, ben descritta nell’Albero degli          logia dipende, per il Serio, dalla mancanza             servare le colorazioni dei sassi trasportati a
fascia superiore della pianura, e ubiquitari i     zoccoli, il celebre film di Ermanno Olmi, e          di un lago prealpino in grado di trattenere             valle e intuire le loro provenienze. Vi scorge-
gelsi, da cui l’allevamento del baco da seta.      sono invece sempre più rivolti a un’organiz-         i materiali alluvionali. Questi si depositano           remmo i grossi ciottoli rossastri arrotondati
Sporadici elementi del paesaggio boschivo          zazione dove la coltivazione del mais diven-         nella pianura alzando il livello dell’alveo. Per        del Verrucano lombardo, unità geologica
originario sussistono soltanto in coinciden-       ta prevalente su enormi estensioni.                  i geologi il terrazzo fluviale segue un allinea-        risalente a circa 250 milioni di anni fa, ma
za dei solchi fluviali.                            Del resto l’alta pianura bergamasca, dal             mento che va dal Cassinone (frazione di Se-             anche le bianchissime, opalescenti, pietre di
Ma anche il paesaggio agrario presenta una         suolo ciottoloso, ha sempre sofferto di rela-        riate) a Malpaga.                                       quarzo o le selci dagli spigoli appuntiti. In-
radicale evoluzione rispetto alla metà del         tiva aridità e necessita di forti apporti idrici     In alcuni casi le divagazioni del fiume, nei            genti gli accumuli di pietre calcaree, infram-
secolo scorso. Nei campi diverse sono le           artificiali, garantiti dal XVII-XVIII sec. in poi    momenti di piena, erodono la scarpata fino              mezzate da rocce metamorfiche grigie, sol-
colture scomparse, che davano un aspetto           dalle varie ‘seriole’, ovvero i canali irrigui       al margine del percorso ciclabile e intacca-            cate da bande biancastre. Non mancano in
variato al paesaggio. Si parla di lino, canapa,    che prelevano acqua dal Serio e dall’Oglio           no i terreni agricoli.                                  alcuni punti affioramenti di ‘ceppo’, formato
guado, fibre impiegate per produrre colo-          all’uscita dalle valli prealpine e oggi, per l’in-   Fra un ramo e l’altro si allungano delle iso-           dalla cementificazione delle ghiaie e spesso
ranti per lane e tessuti. Il ‘7 e l’800, come      tensificarsi della produzione per ettaro, da         le, o ‘gere’, ciottolose popolate da vegeta-            usato come pietra ornamentale.
detto, furono i secoli del gelso, pianta che       irrigazioni a getto.                                 zione pioniera, sopraffatta dalle periodiche

                                              24                                                                                                           25
crescente popolazione, quei di Ghisalba, nel 1822, si
                                     rivolsero all’architetto Luigi Cagnola per avere il dise-
                                     gno della parrocchiale ch’era nei loro desideri. Il Cagno-
                                     la, che in simili circostanze si prestava volontieri e pel
                                     solo amore dell’arte, pensando di emulare la famosa
                                     Rotonda del Canova, senza manifestare il suo intendi-
                                     mento a quei di Ghisalba si recò al paese, e com’era
                                     convenuto che i terrieri e manovali del luogo si pre-
                                     sterebbero quando le loro occupazioni lo consentiva-
                                     no e alla festa particolarmente ai lavori necessari, nel
                                     luogo scelto tracciò un grande circolo di 42 braccia di
                                     diametro, dando le disposizioni per gli scavi delle fon-
sL’imponente chiesa
parrocchiale di Ghisalba.
                                     damenta. Sulle prime si credette esser quello il recinto
                                     nel quale la nuova chiesa doveva sorgere; ma quando a
lungo il ciglio della scarpata. Il   fondamenta eseguite cominciò a trapelare il concetto
letto del fiume divaga entro un      dell’architetto, quei modesti paesani ristettero sgomi-
alveo ampio, ricolmo di ciot-        nati, pensando che mai coì poveri loro mezzi avreb-
toli, ghiaie, sabbie. Materiali
coltivati, nel recente passato,      bero potuto condurre a termine opera sì grandiosa. Il
nelle attigue cave ora in via di     Cagnola però, che ormai s’era invasato dell’idea, tanto
rinaturalizzazione.                  disse e fece che seppe persuaderli e l’opera grandiosa
                                     poté aver compimento».
Km 11.7, alt. 166. Bike Park
Ghisalba. Anche qui si con-
siglia una diramazione verso         6. Martinengo
Ghisalba (0.8 km). Il toponimo       Con un perimetro vagamente rettangolare e affine ad
pare derivi da ‘ecclesia alba’       altri centri della piana, il nucleo di Martinengo mantie-
(chiesa bianca) per via di un        ne il fossato, un tempo difeso da mura. L’impianto via-
tempio battesimale posto sul         rio ha un disegno a croce con gli assi maggiori che dalle
luogo della successiva
parrocchiale.                        porte convergono verso la centrale p.za Maggiore. Gli
                                     isolati sono solcati da sinuose vie minori, tipico delle
Chiesa parrocchiale di Malpa-        formazioni urbane tardo medievali. Lo sviluppo pren-
ga. Visite: feriali, dalle 8 alle    de vigore nel XIII sec. con la costruzione delle mura e
12; sabato e prefestivi anche        si assesta dopo la dedizione a Venezia (1428) quando
dalle 17 alle 19; domenica e
festivi, dalle 8 alle 12 e dalle     Martinengo divenne la capitale del feudo di Bartolo-
14.30 alle 16.30 - www.par-          meo Colleoni.
rocchiaghisalba.it                   Provenendo da occidente, l’ingresso nel centro storico
                                     avviene da Porta Garibaldi, già Porta Tombino, rinomi-
Km 12.2, alt. 161. Tornando          nata in onore dell’eroe dei Due Mondi che qui entrò nel
verso il fiume si giunge al pon-
te di Ghisalba, percorso dalla       1859 inseguendo le truppe austriache. Proseguendo
Strada Francesca. Il percorso        per Via Locatelli (a destra si scorge la Casa del Capi-               2km
originario - ovvero il guado         tano, del 1467), si giunge nella piazza Maggiore con il
sul Serio - di questa direttrice
                                                                                                       0
                                     Palazzo del Comune. I maggiori monumenti si distribui-

                                                26                                                27
Natura in musica
In questa pedalata ispirata alla musica, la          Ma la voce più autentica della primavera in
voce della natura dovrebbe essere una pre-           campagna, almeno dove la distruzione del
senza costante e accompagnarci in sotto-             territorio, gli eccessi della chimica e la caccia
fondo lungo tutto il percorso. Ma spesso si fa       non l’hanno ancora spenta, è l’allodola. Que-
fatica a coglierla, sovrastata com’è dai suoni       sto piccolo uccello dal dimesso abito color
delle attività umane tutt’intorno: i rumori,         marrone è un cantore appassionato, che si
per quanto attutiti, del traffico sulle strade,      può udire dalla fine dell’inverno fino al cuo-
un trattore al lavoro nei campi, una sirena di       re dell’estate, e dalle prime luci dell’alba fino
ambulanza lontana, o anche solo il leggero ro-       a sera. Il suo canto è come una cascata cri-
tolare delle nostre gomme e dei pedali. Fermi-       stallina, una sequenza di suoni acuti, arrotati,
amoci un po’, allora; piede a terra e orecchio       liquidi, che scendono a ondate dal cielo. Per-
attento.                                             ché l’allodola a volte canta da un paletto o dal
Ecco, il vento accarezza le erbe e fa frusciare      filo di una recinzione, ma più spesso spicca il
i cespugli; se siamo accanto al fiume, la cor-       volo e sale, cantando, fino a 50 o anche 100
rente gorgoglia dolcemente. E questo tintin-         metri da terra; lassù si arresta per un attimo,
nante, gioioso uìt                                                                 sempre cantando,
uìt, uìt uìt? Sono le                                                              fonte invisibile di
rondini, che si ri-                                                                un’armonia       che
chiamano mentre                                                                    sembra sgorgare
intrecciano i loro                                                                 dal cielo, e poi cala
voli,      sfreccian-                                                              ad ali aperte, sen-
do basse sopra i                                                                   za interrompere il
campi o il fiume                                                                   canto, fino a terra,
per catturare al                                                                   per ripetere presto
volo zanzare e                                                                     la sua ascensione
moscerini.                                                                         canora. Gli ornito-
Se siamo fortu-                                                                    logi ci dicono che
nati, magari possiamo cogliere anche il can-         gli uccelli cantano per motivazioni molto con-
to della pavoncella. Questo limicolo, che è il       crete: rivendicare il possesso di un territorio o
simbolo del Parco del Serio, è presente con          attirare un potenziale partner. Ma ascoltando
poche coppie e non è facile vederlo; ma quan-        questa melodia che si ripete con un entusia-
do succede, non può passare inosservato. In          smo sempre rinnovato, viene naturale cre-
primavera, il maschio contrassegna il suo ter-       dere che il piccolo cantore sia trascinato dal
ritorio volandovi sopra, con un volo erratico, a     puro piacere della musica, in se stessa. Non
scatti, in cui mostra alternativamente la par-       per niente l’allodola ha ispirato poeti come
te superiore dell’ala, nera, e quella inferiore,     Dante (che lo cita nel XX canto del Paradi-
bianca, con un “effetto flash” che si nota da        so) e Shakespeare, e musicisti; basti citare
lontano. Non contenta di queste esibizioni           il lieder per flauto e pianoforte di Johannes
visuali, la pavoncella le accompagna con un          Brahms, intitolato appunto “Lerchergesang”,
ripetuto, acuto, penetrante puìi-ìii, che a volte    Il canto dell’allodola.
si può udire anche di notte.                         (Cesare Della Pietà)

                                                28                                                         29
medievale era poco più a mon-         scono lungo le vie che si dipartono dalla piazza: lungo
te dell’attuale, allineato fra la     Via Castello, la casa-torre del Colleoni, avanzo dell’an-
cascina Muratella (in sponda          tico castello dei Martinengo, la casata nobiliare ante-
destra) e Ghisalba. ‘Musica nel
Vento’ resta in sponda sinistra       cendente al dominio colleonesco; lungo Via Tadino, con
del Serio. Il ponte di Ghisalba       la pavimentazione a selciato e dai bei prospetti porti-
può essere sottopassato per           cati, con il portale del palazzo del Podesta (XVI sec.)
risalire subito dopo a una rota-      e la torre dell’Orologio, fino alla Parrocchiale di S.Aga-
bile di servizio a vicine cave.       ta, vero museo d’arte con tele dei bergamaschi Enea
Km 14, alt. 152. Centro Sporti-       Salmeggia e Gian Paolo Cavagna. Alla navata di sini-
vo e Colonia Elioterapica pres-       stra della chiesa è addossato l’oratorio di Santa Maria
so la Cascina Gerra. Tenendo a        Maddalena (1618) con affreschi dell’edificio preceden-
destra su Via Trento si avvicina      te, risalenti al XV sec. Resta da citare il convento di S.
il cascinale (sulla sinistra, nelle   Chiara, anch’esso di fondazione colleonesca (accesso
pertinenze del centro sportivo
si trova un fontanile) e quindi,      da piazza Orisio), nel quale, oltre a chiostro, si ammi-
appena superatolo, piegan-            rano al primo piano del corpo principale altri affreschi
do ancora a destra, su uno            quattrocenteschi.
stradello sterrato, ci si riporta     La vita musicale di Martinengo ha come fulcro il Fi-
sul lungofiume. Se invece si          landone di Via Allegreni, luogo di incontri e concerti,
volge a sinistra si raggiunge in
breve il centro di Martinengo         restaurato nel 2013. Si tratta di un imponente edificio
(diramazione consigliata).            utilizzato dal 1876 per la filatura della seta. Impressio-
Si resta sul bordo della              nano i finestroni archiacuti e i paramenti in mattoni che
scarpata. Siepi e alberi fanno        l’assimilano vagamente a una cattedrale gotica. Al pia-
da diaframma con gli spazi            no interrato era convogliata la Roggia Martinenga: l’ac-
coltivati.
                                      sMartinengo: a sinistra il Filandone di Martinengo; a destra la Tor-
                                      re dell’Orologio.                                                      sLa Rocca di Romano di Lombardia

                                                                                                             qua, dopo essere decantata, era scaldata per trattare i       Km 15.7, alt. 143. L’itinerario
                                                                                                             bachi. Al secondo piano avveniva la filatura.                 abbandona il fiume (qui il
                                                                                                                                                                           percorso risente dell’erosione
                                                                                                                                                                           delle sponde ed è stato deviato
                                                                                                             7. Romano di Lombardia                                        verso la campagna per via del-
                                                                                                             La Rocca, all’angolo nord-occidentale della cinta medie-      le frane): volge a sinistra, av-
                                                                                                             vale riporta alla memoria le vicende di Romano. Il nucleo,    vicina la cascina e il fontanile
                                                                                                             fondato nel 1171 sotto l’egida del libero comune di Berga-    Marina, quindi segue a destra
                                                                                                                                                                           Via Milano che, dopo alcuni
                                                                                                             mo e fissato dal perimetro del fossato, era simile a quello
                                                                                                                                                                           rettifili, torna sulla bordura del
                                                                                                             di altri centri vicini - Martinengo, Cologno - ma con una     Serio. Il fiume scorre dentro
                                                                                                             forma più allungata. Tre porte stabilivano gli accessi di     un greto di 350/400 metri di
                                                                                                             una comunità favorita da franchigie e da privilegi.           larghezza lasciando dietro di sé
                                                                                                             Soggetta ai Visconti dal 1335 e a Venezia dopo il 1428,       isolotti ghiaiosi. Si entra in una
                                                                                                                                                                           boscaglia a prevalenza di olmo
                                                                                                             Romano crebbe d’importanza dal 1448 al 1475 sotto
                                                                                                                                                                           campestre; altrove si frena
                                                                                                             Bartolomeo Colleoni. I privilegi fiscali e la vicinanza con   l’erosione piantando salici. Gli
                                                                                                             lo Stato di Milano furono da stimolo al commercio e,          spazi aperti permettono, con

                                                   30                                                                                                   31
la dovuta pazienza, una buona
osservazione dell’avifauna. La
                                    per certi versi, al contrabbando le cui merci erano libe-
                                    ramente esposte nei giorni di mercato. Cospicui furono
                                                                                                    Il Tenore di Romano
pavoncella - simbolo faunisti-
                                    i ritorni economici, intenso lo sviluppo dell’artigianato
co del Parco del Serio - trova
                                    e delle professioni liberali.                                   Giovan Battista Rubini                                     te da Franz Liszt. Vincenzo Bellini e Giacomo
favorevoli luoghi di nidifica-
zione così come non manca la        Del borgo si riconosce il perimetro un tempo solcato                                          A Romano di Lom-             Donizetti scrissero apposta per lui fino alla
presenza di aironi e garzette.      da un doppio fossato d’acqua. La rocca è un modello                                           bardia nacque nel            conclusione dell’attività nel 1847. Ritiratosi
                                    quadrilatero con quattro torri angolari, di diversa età                                       1794 e visse fino al         nella sua Romano si dedicò a opere di benefi-
Km 21.1, alt. 124. Località                                                                                                       1854 Giovan Batti-           cenza e alla composizione musicale.
                                    (dal XIII al XVII sec.) e fattura. Un basamento di ter-
Pascolo/ex Villa Igea. Il                                                                                                         sta Rubini, grande
percorso abbandona l’alveo e        ra - terraglio - lo eleva di qualche metro conferendogli                                      figura di tenore,
aggira una cava. Alla prima         un aspetto agguerrito. La corte interna, acciottolata, è                                      per alcuni una leg-
biforcazione, dopo una sbarra,      chiusa dai corpi di fabbrica che un ballatoio avvolge su                                      genda dell’opera
tenendo a destra lungo la re-       tre lati. Suggestive le finestre trilobate, le memorie del-                                   lirica, considerato
cinzione si prosegue nell’itine-
                                    la Serenissima con l’affresco del Leone di S.Marco. Gli                                       il primo esecu-
rario. Diritto invece, si giunge
all’Orto Botanico del Parco         ambienti interni e le torri, oggi ospitanti la sede del Par-                                  tore del periodo
del Serio. Vuole far conoscere      co del Serio e il Museo storico, erano i luoghi deputati                                      romantico.       Dal
gli ambienti e la biodiversità      per la vigilanza del territorio, con i depositi di munizio-     1824 si esibì nei principali teatri d’Europa. Si
vegetale del parco attraverso       ni, le cantine, gli alloggiamenti della truppa, le cucine e     affermò sempre grazie alle sue eccezionali
8 settori tematici dedicati alle                                                                    doti vocali, che gli consentivano di eseguire le
                                    le fosche prigioni da cui era impossibile evadere.
associazioni vegetali e ai vari                                                                     fioriture più complesse affrontando nelle esi-
ambienti naturali. Associato        Nella piazza centrale di Romano, già piazza Grande, si
                                                                                                    bizioni sia le parti di grazia sia quelle di forza.
all’orto è il Giardino dei frutti   radunano ben tre chiese oltre al Palazzo del Capitano.          Raggiunse l’apice della carriera nel 1842 dopo             Museo Rubini (via Comelli 2, Romano di
dimenticati dove sono stati         Con le sagrestie, le sale delle confraternite e i cinque        concerti europei accompagnato al pianofor-                 Lombardia, 0636.910810, aperto la domeni-
messe a dimora 100 essenze di       campanili formano un complesso ecclesiale unico nel                                                                        ca dalle 10 alle 12).
frutti non più coltivati.
                                    suo genere. La chiesa di S. Maria Assunta è la maggiore                                                                    All’interno della residenza di Giovan Battista
                                    per dimensioni e rilevanza. Ha una facciata del tardo                                                                      Rubini, un edificio di linee neoclassiche del
                                    ‘700 ma la fabbrica è precedente di quasi un secolo,                                                                       1845, è stato allestito un museo con i suoi
sRomano di Lombardia. Chiesa
                                    conclusa nel 1714 da Giovan Battista Caniana, architet-                                                                    cimeli. Nella facciata a rientrare, per lasciare
di S. Maria Assunta.
                                    to romanese di grande fama.                                                                                                spazio a un giardino all’italiana, spiccano le
                                    Un itinerario artistico si sviluppa all’interno dell’edifi-                                                                sei alte semicolonne ioniche e le tre statue
                                    cio sacro con opere che partono alla fine del Cinque-                                                                      elevate sul timpano. Raffigurano il Dolore, il
                                                                                                                                                               Genio e la Riconoscenza, opere del milanese
                                    cento per arrivare ai giorni nostri. Di grande rilievo, per
                                                                                                                                                               Luigi Gerli (1850). Nelle sale interne, dove si
                                    citarne solo alcune, l’Ultima Cena di Giovan Battista                                                                      nota lo stemma araldico della famiglia con
                                    Moroni (1565-1569), l’Immacolata con i Ss. Marco e                                                                         tre tondi simboleggianti le pietre preziose del
                                    Francesco di Palma il Giovane (inizio del sec. XVII), gli                                                                  cognome ‘Rubini’, sono esposte fotografie e
                                    altari e i paliotti intagliati realizzati dallo stesso Cania-                                                              litografie. Nella sala ‘del biliardo’, vi sono le
                                    na. Sul fondo del fianco sinistro di S. Maria Assunta si                                                                   memorie legate alla vita di Rubini e dei fami-
                                    trova la basilica di S. Defendente, chiusa fra altri corpi                                                                 liari con ritratti, arredi, vesti. Nella sala adia-
                                    di fabbrica, risalente al 1503 e contenente il Trittico del                                                                cente, detta ‘del pirata’, spiccano i ricordi di
                                    Crocifisso di Aurelio Gatti, esponente di spicco della                                                                     Rubini cantante: è il salone dove si tenevano
                                    scuola artistica cremonese della metà del XVI sec. e                                                                       feste e concerti. Le ultime due sale, oltre ad
                                    dimostrazione dell’intreccio di influenze culturali pre-                                                                   arredi e oggetti di decoro, presentano quadri
                                                                                                                                                               e moltissime stampe che Rubini acquistava
                                    senti a Romano.
                                                                                                                                                               durante i suoi viaggi.

                                                32                                                                                                        33
Puoi anche leggere