Itinerario 1 - Dal confine col Lazio all'Argentario
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Itinerario 1 - Dal confine col Lazio all'Argentario Partenza Chiarone Scalo Arrivo Porto Ercole Lunghezza totale 28.0 km Categoria A piedi Tempo di percorrenza a piedi 07:32 (hh:min) Dislivello in salita 222 m Dislivello in discesa 221 m Quota massima 92 m Difficoltà a piedi Media Pavimentato 21 % Strade sterrate e carrareccie 25 % Mulattiere e sentieri 54 % Su percorso protetto 22 % Come arrivare Collegamento bus con le stazioni Fs di Capalbio e Orbetello Come ritornare Bus Rama per Orbetello Fs (linea 2). www.ramamobilità.it, Tel. 199848787 Descrizione “… Disvelasi lunge superbo a veder l’Argentaro / lento scendendo ne’l Tirreno cerulo. / Il sole illustra le cime. Là in fondo sono i miei colli, / con la serena vista, con le memorie pie”. Durante un viaggio da Civitavecchia verso Chiarone (Pe’l Chiarone da Civitavecchia), Giosuè Carducci descrive così, nel 1879, la terra di confine fra le due regioni che attraversiamo in questo itinerario. Partiamo da Chiarone Scalo, dove rimangono un edificio in stile primo Novecento e la ferrovia a doppio binario su cui i treni passano veloci perché il servizio viaggiatori non si effettua più. La prima parte del cammino è sulla spiaggia per Ansedonia: lunga e tranquilla, per buona parte libera e priva di strutture balneari, con le strade e la ferrovia lontane dal mare. In mezzo c’è il tombolo che separa il mare dal Lago di Burano, residuo dell’ambiente umido costiero maremmano, un tempo riserva di caccia poi, per buona sorte, riserva naturale del WWF, la prima nella storia di questa associazione. Dobbiamo fare un piccolo guado davanti alla torre del Buranaccio, una torre di guardia costruita dagli Spagnoli nel XVI secolo a difesa della costa. Sullo sfondo, come menziona il Carducci, è l’imponente sagoma del Monte Argentario. Sulla spiaggia e sulla duna fioriscono la santolina, il candido giglio di mare e lo spinoso eringio. Oltre a numerose specie di uccelli, vivono intorno al lago tassi, istrici e tartarughe di terra. La Torre della Tagliata, fatta restaurare da Giacomo Puccini per potervi dimorare, preannuncia la Tagliata Etrusca, un’opera di ingegneria idraulica romana che, insieme allo Spacco della Regina, regolava il drenaggio per impedire l’insabbiamento dell’antico porto di Cosa. Passiamo non distanti dalle rovine di Cosa, alla sommità del promontorio di Ansedonia, balcone sulla strada già fatta e quella da fare verso la Laguna di Orbetello e l’Argentario. La strada che univa Cosa a Porto Ercole passava sul Tombolo di Feniglia, che è il cordone di terra più antico fra l’Argentario e la terraferma. Da qui transitiamo, percorrendo per tutta la sua lunghezza la Riserva Forestale Duna di Feniglia, cioè un lungo viale nella pineta, che è ricca di esemplari secolari, marittimi e domestici, di lecci, di mirti e ginepri. La riserva è chiusa al traffico motorizzato ed è percorribile solo a piedi e in bici. Dal porto di Cala Galera andiamo a concludere l’itinerario con un sentiero panoramico che ci mostra Porto Ercole disposto in una baia ben riparata e dominata dalle fortificazioni spagnole. Se si hanno ancora energie e tempo si può salire la scalinata all’estremità meridionale del porto per visitare il borgo antico.
Profilo altimetrico Rif. km km Descrizione parziali totali 0.0 0.0 Dal piazzale di Chiarone Scalo (ex stazione ferroviaria del Chiarone) imbocchiamo verso destra (Est) la provinciale per Pescia Romana 0.3 0.3 all'incrocio giriamo a destra sulla Strada Litoranea (indicazioni per Cosa e Ansedonia), sottopassando la ferrovia 0.2 0.5 al bivio proseguiamo diritto sulla Strada Graticciaia 0.5 1.0 al termine della Strada Graticciaia svoltiamo a sinistra (indicazione "spiaggia libera") 0.4 1.4 dopo una curva a 90° giriamo a sinistra fra le piazzuole ombreggiate per le auto e seguiamo il Fosso Chiarone 0.2 1.6 arriviamo alla spiaggia, che è la prima della Toscana, e iniziamo a percorrere la battigia a destra (Ovest) 4.1 5.7 percorriamo la battigia lasciando a destra un sentiero dell'Oasi WWF del Lago di Burano 1.9 7.6 in corrispondenza della Torre Buranaccio incontriamo un fosso da guadare 0.1 7.7 guadato il fosso continuiamo sulla battigia 2.9 10.5 arriviamo al Lido di Macchiatonda 4.5 15.0 la spiaggia termina alla Tagliata Etrusca. A sinistra saliamo la scalinata che si affaccia su questa opera d'ingegneria idraulica romana 0.1 15.2 giriamo a destra sulla strada in salita 0.0 15.2 proseguiamo diritto a un bivio 0.1 15.2 in fondo a Via delle Rose giriamo a sinistra in Via Torre S. Biagio 2
Rif. km km Descrizione parziali totali 0.1 15.3 proseguiamo in Via Torre S. Biagio al bivio all'altezza del civico n. 9 0.3 15.6 giriamo a sinistra in Via delle Mimose 0.1 15.7 lasciata a destra Via del Rosmarino giriamo a destra in Via delle Ginestre 0.5 16.2 proseguiamo diritto trascurando una diramazione a destra 0.6 16.8 continuiamo a percorrere in discesa Via delle Ginestre. A destra si stacca la strada per la città di Cosa 0.1 16.9 lasciamo a destra Via del Fiordaliso 0.2 17.1 trascuriamo la Strada Vicinale della Fattoria a destra 0.1 17.2 al fondo di Via delle Ginestre giriamo a destra in Via del Geranio 0.2 17.4 all'incrocio a Y giriamo a sinistra 0.2 17.5 passato il ponte sul Taglio d'Ansedonia imbocchiamo il sentiero alla destra del cancello della Riserva Duna di Feniglia 0.1 17.6 giriamo a destra per percorrere il viale alberato 0.7 18.3 procediamo lungo il viale alberato ignorando l'uscita a mare n. 1 1.2 19.5 procediamo lungo il viale alberato ignorando l'uscita a mare n. 2 1.2 20.7 procediamo lungo il viale alberato ignorando le vie che lo intersecano 0.3 21.0 procediamo lungo il viale alberato ignorando l'uscita a mare n. 3 2.0 23.0 procediamo lungo il viale alberato ignorando l'uscita a mare n. 4 0.4 23.4 giungiamo alle case forestali di Feniglia e giriamo a sinistra seguendo l'indicazione "mare" (uscita mare n. 5) 0.2 23.6 superata una recinzione arriviamo alla spiaggia e la percorriamo a destra (Ovest) 0.6 24.2 percorsi circa 600 metri di arenile giriamo a destra verso un agglomerato di casette 0.1 24.3 arrivati alle casette percorriamo il sentiero fra due muri 0.1 24.4 al termine del sentiero voltiamo a sinistra sulla strada 0.5 24.9 percorrendo in salita la strada principale giungiamo a Punta Pertuso, dove giriamo a destra 0.6 25.6 in prossimità della S.P. 2 giriamo a sinistra sulla pista ciclopedonale 3
Rif. km km Descrizione parziali totali 0.3 25.8 proseguiamo diritto a un incrocio 0.1 25.9 sbuchiamo sulla strada per il porto di Cala Galera e la percorriamo a sinistra 0.2 26.2 arrivati al ponte sul Fosso di Boccadoro proseguiamo sulla strada principale nell'area portuale 0.2 26.4 dopo una curva a sinistra, al termine della strada imbocchiamo una scala in ferro 0.0 26.4 la scala giunge a una carrareccia che percorriamo a sinistra 0.5 27.0 al Forte Santa Caterina procediamo sul sentiero in salita 0.3 27.2 al bivio con il sentiero per il Forte Filippo giriamo a sinistra in discesa 0.3 27.5 scendiamo affacciandoci su Porto Ercole fino a raggiungere e percorrere una carrareccia 0.1 27.6 proseguiamo in Via Filippo II° 0.1 27.7 lasciamo Via Filippo II° girando a sinistra fra le case sulla scalinata di Via degli Spagnoli 0.1 27.8 arriviamo sul lungomare in corrispondenza di Piazza Regina Giuliana d'Olanda e lo percorriamo a destra (Ovest) 0.1 27.9 seguiamo il Lungomare Strozzi fino a Via della Marina, sulla quale giriamo a destra 0.1 28.0 percorsa fino al fondo Via della Marina, trascurando le diramazioni a destra, svoltiamo a destra in Viale Caravaggio, pochi metri e troviamo la fermata dei bus (884 Caravaggio-S.Paolo) per Orbetello Fs (linea 2) 0.0 28.0 fine 4
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