L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it

Pagina creata da Ludovica Monaco
 
CONTINUA A LEGGERE
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
1

      L’italianità della Formula Uno
      di Luca Testa
      24 Febbraio 2018 – 19:05

      La trepidazione è tanta, tra i pochi tifosi della Formula Uno. Ebbene sì, al contrario di
      quanto si possa pensare, la F1 non è seguita tanto quanto altri sport. Ci sono molti motivi
      per appassionarsi alla classe regina del Motorsport. Quello di cui andremo a trattare oggi
      riguarda tutti noi, in qualità di italiani. Buona lettura!

      Due scuderie, quattro vetture, un main sponsor, un pilota senza contare una miriade di
      ingegneri: questi sono i numeri dell’Italia all’interno della massima categoria del
      Motorsport. Nell’introdurvi all’”italianità” della Formula Uno, la prima scuderia da citare è
      senz’altro la Scuderia Ferrari, che non necessita certamente di presentazioni.

      Sicuramente la casa di Maranello è il più importante membro della Formula Uno, tanto che
      potremmo dichiarare che la Scuderia Ferrari è la Formula Uno e la Formula uno è la
      Scuderia Ferrari. Pensate che esiste un unico team presente in ogni gara della storia dello
      sport motoristico numero 1. C’è davvero bisogno di dirvi il suo nome? In questa bellissima
      infografica realizzata da Pj Tierney e aggiornata – purtroppo – al 2012, possiamo ammirare
      un bellissimo cerchio rosso che rappresenta gli anni di attività del Cavallino Rampante in
      Formula Uno.

Il Vostro Giornale                                -1/7-                                       23.05.2021
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
2

      Inoltre, se volete supportare la nostra scuderia, questo è l’anno giusto per farlo: il titolo è
      sfuggito dalle mani di Sebastian Vettel per pochi punti l’anno scorso, ma il team ha
      sicuramente imparato dai propri errori e quest’anno parte con una carica in più e la voglia
      di conquistare quel Titolo che ormai manca a Maranello dal lontano 2007.

      Un’altra scuderia del Belpaese è la Toro Rosso. Di origini faentine, il team staziona nella
      parte medio-bassa della classifica.

Il Vostro Giornale                                 -2/7-                                        23.05.2021
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
3

      Il 2018 può essere l’anno di svolta: la squadra monterà infatti per la prima volta un nuovo
      motore, prodotto dalla casa giapponese Honda.
      Ciò significa migliori prestazioni e migliori posizioni d’arrivo? Non lo possiamo ancora
      sapere, ma a giudicare dall’anno passato i neofiti Brandon Hartley e Pierre Gasly non
      avranno da preoccuparsi per i piazzamenti in griglia, piuttosto dovranno considerare un
      successo anche il solo tagliare il traguardo.

      Nel team cliente della Red Bull non si danno per vinti, però. Poco dopo la pubblicazione
      del video della prima accensione del motore, sul profilo Twitter ufficiale è comparsa la
      seguente immagine, dove Toro Rosso, con fare ironico, guarda in maniera rosea al
      futuro. Cosa riserverà il 2018 alla casa faentina? Un’annata spettacolare o una stagione in
      fumo… proprio come il suo motore?

Il Vostro Giornale                               -3/7-                                      23.05.2021
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
4

      Abbiamo parlato di scuderie e non potevamo non dirvi di una delle grandi novità di
      quest’anno: l’Alfa Romeo torna in Formula Uno. Per dispiacere dei vari “Paoli Bitta” di
      tutta Italia, il biscione non correrà con una monoposto tutta sua. Sarà invece il main
      sponsor della ex Sauber (ora chiamata per l’appunto Alfa Romeo Sauber).

Il Vostro Giornale                             -4/7-                                     23.05.2021
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
5

      Cosa comporta tutto ciò? L’aspetto più evidente è il cambio livrea. Un po’ più dietro le
      quinte, oltre all’enorme giro di soldi instauratosi, ci sarà lo scambio di componenti
      (motore, retrotreno e cambio) da parte della Ferrari. Infine, sembra che la scuderia
      dell’Alfa possa diventare in futuro un team per allenare i talenti del Cavallino, come
      Charles Leclerc, il ventenne monegasco che farà il proprio debutto come pilota titolare nel
      GP d’Australia, il 23 marzo.

      Passando ai piloti, c’è solo una persona a rappresentare il Tricolore: Antonio
      Giovinazzi. Affacciato al mondo della Formula Uno grazie al Ferrari Driver Academy
      (programma di addestramento piloti che ha dato vita a veri e propri talenti proprio come

Il Vostro Giornale                               -5/7-                                      23.05.2021
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
6

      Leclerc o Jules Bianchi, ragazzo italo-francese che ha perso la vita a causa di un incidente
      in F1), il giovane pugliese non verrà notato per le sue azioni in pista per un semplice
      motivo: il suo ruolo è quello di terzo pilota.

      Costui è la “riserva” in caso di infortunio o malattia degli altri piloti della sua scuderia
      (come successo proprio con Wherlein nelle prime gare della passata stagione), ma il suo
      ruolo non si limita a questo. In caso di difficoltà della scuderia nel trovare l’assetto
      ottimale per il weekend di gara, sarà il nostro Antonio a provare al simulatore miriadi di
      combinazioni diverse fino a trovare quella più veloce.

      A patto che i piloti dell’Alfa Romeo Sauber, della Ferrari o dell’Haas (stacanovista, il
      ragazzo) non abbiano infortuni o malattie per l’intero campionato, le uniche occasioni che
      avremo per vedere il pugliese in pista con una vettura ufficiale, comunica Marchionne,
      saranno durante 6 prove libere del venerdì, durante l’intero arco della stagione.

      Seppur l’unico pilota di cittadinanza italiana sia Antonio, c’è anche un pilota sulla griglia le
      cui origini risalgono al belpaese. Il suo nome è Daniel Ricciardo e corre in casa Red Bull.

Il Vostro Giornale                                 -6/7-                                         23.05.2021
L'italianità della Formula Uno - di Luca Testa 24 Febbraio 2018 - 19:05 - IVG.it
7

      Ricciardo è nativo australiano, ma suo padre è un immigrato italiano e persino sua mamma
      ha origini italiane. Daniel nella scorsa stagione ha avuto un po’ di ritiri, dovuti anche a
      contatti con il compagno di squadra, ma è riuscito ad ottenere qualche vittoria. Quest’anno
      punterà sicuramente al titolo, anche se per riuscirci sarà necessario che la sua vettura
      ricucia definitivamente e soprattutto fin dall’inizio della stagione il distacco da Ferrari e
      Mercedes, le due scuderie più forti dell’anno passato.

      Ora conoscete un motivo per seguire la Formula Uno. Siete pronti a scoprire gli altri?
      Continuate a seguire la rubrica per imparare sempre più su questo meraviglioso sport!

Il Vostro Giornale                                -7/7-                                       23.05.2021
Puoi anche leggere