L'IMPORTANZA DEL BACKUP E LE NUOVE TECNOLOGIE DI MEMORIZZAZIONE
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
L’IMPORTANZA DEL BACKUP E LE NUOVE TECNOLOGIE DI MEMORIZZAZIONE Il significato della parola inglese “backup” è : to copy file data from one mass memory to another for security reasons; in italiano, invece, si traduce in : copiare file da un supporto di massa (hard disk) ad un altro, per motivi di sicurezza. Analizzando tutte le azioni che si compiono quando si lavora con il PC, il back- up è quella che viene maggiormente trascurata, in quanto, nessuno penserebbe mai, che un virus, oppure un trojan o semplicemente un’azione non corretta, comporti una perdita di dati (talvolta di notevole importanza) non più recuperabili. Molte possono essere le cause legate alla perdita di dati, le più comuni: - danneggiamento dell’hard disk; - danni elettrici dovuti a repentini sbalzi di tensione; - incendio; - allagamento; - furto; - sabotaggio; - virus informatici; - imperizia dell’utente. La maggior parte degli utenti riesce a capire l’importanza dell’operazione di back-up dei file solo quando tali “incidenti” si verificano, ma non sanno come porvi rimedio. Le principali ragioni per cui molti utenti non effettuano le operazioni di back-up possono riassumersi in 4 punti : non sono al corrente della possibilità di poter fare copie di sicurezza; non si sono mai posti questo problema; non sono a conoscenza delle procedure per la realizzazione delle copie di sicurezza; la procedura di effettuazione di copie di sicurezza implica dispendio di tempo e denaro. L’operazione di backup dei file consiste nel copiare tutti o una parte dei dati presenti sul proprio hard disk su : - una partizione dello stesso hard disk; - un supporto di memorizzazione esterno. Nel primo caso la copia di backup risulta alquanto rischiosa se si tiene presente che un grave guasto fisico all’hard disk comporterebbe la definitiva perdita dei dati; inoltre questo tipo di backup è sconsigliato se si tiene in debito conto l’esistenza di alcuni virus come: JS.Gigger.A@mm e W32.Vote.B@mm il cui effetto porta alla formattazione degli hard disk.
Risulta, invece, più sicuro effettuare il backup dei dati su supporti di memorizzazione esterni. Sfortunatamente l’esigua capacità di memoria dei floppy da 3,5 pollici e la limitata velocità di trasferimento dati non aiuta nel caso di backup di una elevata mole di dati. Recentemente sul mercato sono reperibili valide alternative, come : - dischi Zip (con capacità di memoria da 100 a 750 Mb); - hard disk esterni (da 20 a 60 GB); - cd-rom (da 650 e 700 MB); - dvd-rom (da 4.7 GB); - jaz (da 1 a 2 GB); - token (fino a 2 GB); - compact flash (da 8 a 512 MB); - smartmedia (da 2 a 128 MB); - secure digital (fino a 256 MB); - multimedia card (fino a 128 MB); - memory stick (fino a 128 MB).
- disco ottico Esistono tre tipi differenti : da 3,5/5,25/12 pollici con capacità variabili da 128 MB a 7 GB. Naturalmente la scelta di un determinato tipo di supporto di memorizzazione prescinde dal tipo di sistema utilizzato (computer stand alone, server o rete) e dalle seguenti caratteristiche che il supporto di memorizzazione deve possedere: - una elevata capacità di memorizzazione; - una elevata velocità di memorizzazione; - una buona integrità nel tempo; - un costo ragionevole del supporto e dell’eventuale “reader”. Quindi, scelto il tipo di supporto occorrerà definire le procedure di backup, che possono essere: - completa – eseguendo la copia di tutti i file; - incrementale – dove vengono copiati solo i file che sono stati modificati dall’ultimo salvataggio (naturalmente usando supporti differenti). Come alternativa, esiste la possibilità di fare una vera e propria “immagine” dell’hard disk attraverso software di facile impiego tra cui: Ghost e Drive Image. Usando opportunamente questi due applicativi l’hard disk viene salvato in un unico file compresso; di conseguenza nel caso di un eventuale ripristino troveremo l’hard disk esattamente nella medesima situazione al momento del salvataggio. L’unico svantaggio di questo metodo è che il computer sul quale andremo a ripristinare l’immagine è il medesimo di quello del salvataggio. Per quanto riguarda, invece, i tempi di esecuzione del processo di backup, la copia va eseguita, se possibile, tutti i giorni nel modo incrementale. Esistono, inoltre, taluni programmi che hanno la capacità di attivarsi da soli, ad un’ora stabilita dall’utente. Se la copia, per esempio, risale alla settimana precedente, in caso di necessità, si potrà ripristinare, perdendo così solo il lavoro di una settimana, minimizzando il rischio.
VANTAGGI E SVANTAGGI DI EFFETTUARE IL BACKUP SU SUPPORTI ESTERNI Il mercato offre diverse soluzioni per una scelta di un valido supporto di memorizzazione esterno.. I vantaggi dei supporti di memorizzazione esterna, sono da ricercarsi nella loro praticità e la facilità con cui vengono utilizzati, inoltre lo sviluppo tecnologico contribuisce ad avere sempre più supporti di memorizzazione veloci e con grosse capacità, oltre all’abbattimento dei costi. Tra le altre caratteristiche interessanti da segnalare per questi dispositivi, vi è la possibilità di utilizzarli come dischi di avvio con i sistemi operativi Microsoft Windows 98 e ME nel caso in cui la scheda madre supporti il boot da USB. Un altro fattore di rilievo, è da ricercarsi nelle dimensioni ridotte di tali supporti, che risultano facilmente trasportabili e consultabili presso un qualsiasi computer, per esempio, dotato di porte USB. In alcuni casi, comunque, è necessario installare dei driver che permettono al supporto di dialogare con il PC tramite il proprio “reader”. Se da una parte questi vantaggi portano l’utente alla scelta di uno o l’altro dei prodotti offerti dal mercato, non è da sottovalutare l’aspetto sicurezza che riveste un ruolo fondamentale sia nella scelta del prodotto, che nell’uso. Si pensi, solo per un momento, alle conseguenze che si avrebbero se un malintenzionato in possesso di un token USB, guadagnasse l’accesso fisico ad una macchina, tenuto conto che questo tipo di dispositivo riesce ad immagazzinare fino a 2 Gbyte. Il legittimo proprietario non si accorgerebbe del furto delle informazioni, se non consultando il log del sistema operativo. Un’ eventuale svantaggio derivante dalle piccole dimensioni dei dispositivi, potrebbe essere la perdita degli stessi, permettendo così ad una terza persona di impossessarsi impropriamente dei dati contenuti. Per ovviare a questi inconvenienti possiamo, installare un programma di autenticazione del token, che in pratica autentichi, con username e password, la persona che inserisce il token nel computer. Altra soluzione è quella di usare determinati tipi di supporti di memorizzazione, dotati di un proprio chip il cui compito è quello di “scaricare” i file e cifrarli nello stesso tempo: tutto il procedimento risulta totalmente trasparente all’operatore.
IL FUTURO Le società costruttrici dei supporti di memorizzazione stanno oggi puntando ad un nuovo tipo memori: MRAM (Magnetic Random Access Memory). In una memoria MRAM, un piccolo campo magnetico viene creato all'interno di una cella di memoria. Il computer quindi rileva la resistenza opposta dal campo magnetico per determinare se la cella debba essere considerata come "1" o come "0". Le memorie flash utilizzate oggi si basano sul medesimo principio, a differenza del fatto che richiedono maggiore energia (corrente) per passare dallo stato "0" allo stato "1". Oltre a consumare un quantitativo di energia elettrica nettamente inferiore, i dispositivi che in futuro faranno uso delle memoria MRAM saranno subito pronti a funzionare una volta accesi e non saranno soggetti a perdite di informazioni se privati, anche per un lungo periodo, dell’alimentazione. MRAM può raggiungere, secondo IBM, timings teorici di 2.3 nanosecondi in scrittura. Si tratta di un tempo 1000 volte più veloce delle attuali FlashRAM e 20 volte maggiore delle veloci FeRAM. MRAM accede in lettura in 3 nanosecondi, circa 20 volte più veloce della memoria DRAM. Si ipotizza che già dall’inizio del 2004 si avrà la commercializzazione del prodotto.
Puoi anche leggere