L'Idrogeno e la direttiva DAFI - Andrea Fieschi Direttore Assogastecnici - Innovhub

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L'Idrogeno e la direttiva DAFI - Andrea Fieschi Direttore Assogastecnici - Innovhub
L’Idrogeno e la direttiva DAFI

              Andrea Fieschi
         Direttore Assogastecnici
L'Idrogeno e la direttiva DAFI - Andrea Fieschi Direttore Assogastecnici - Innovhub
Mobilità Idrogeno Italia
Associations,
Local Institutions,
Technology Clusters

Large companies

Research
organisations,
Universities,

SMEs
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Cronologia attività
                  • Pubblicazione Direttiva DAFI
28 Ottobre ‘14
                  • Impegno di H2IT per definizione Piano mobilità H2
 15 Aprile ‘15
                  • Nascita Mobilità Idrogeno Italia
 23 Luglio ‘15
                  • Incarico ufficiale dal MISE per Piano mobilità H2
 7 Ottobre‘15
                  • Prima bozza Piano Mobilità Idrogeno al MISE
18 Gennaio ‘16
                  • Pubblicazione D.Lgs. 16 dicembre 2016 n. 257 (recepimento
16 Dicembre ‘16     della DAFI) con allegato piano idrogeno

                  • Revisione del DM 31 agosto 2006 sulle stazioni di
   In corso         rifornimento idrogeno per autorizzare i 700 bar
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La direttiva DAFI
• La direttiva 2014/94/UE, pubblicata nell’ottobre ‘14,
  intende favorire lo sviluppo di infrastrutture nazionali e
  comunitarie per il rifornimento di combustibili
  alternativi in favore di una mobilità sostenibile
• I combustibili alternativi sono (art.2): elettricità,
  idrogeno, biocarburanti, combustibili sintetici, gas
  naturale (anche GNL), GPL
• Gli stati membri dovevano fare un piano strategico
  entro il 18 novembre 2016 (art.3); idrogeno ed
  elettricità per navi e aerei erano facoltativi
• L’art.4 contiene i «must» per la ricarica elettrica
• L’art.5 (molto breve) riguarda l’idrogeno, se adottato
• L’art.6 il GNL/GNC
La direttiva DAFI
• L’art.7 riguarda gli obblighi di info per l’utenza
  (manuali veicoli, simboli su distributori, simboli su tappi
  serbatoi, indicazione prezzi, mappe distributori)
• L’art.9 costituisce un comitato per la formulazione di
  pareri esperti
• L’art.10 dispone cher entro il 18 nov 2019 gli Stati
  facciano report di applicazione dei piani; entro il 18 nov
  2017 la Commissione deve dare valutazione dei piani
  proposti dagli Stati; entro il 18 nov 2020 e poi ogni 3
  anni la Commissione deve fare report sullo sviluppo
  complessivo; entro il 31 dic 2020 la Commissione può
  fare aggiornamento DAFI
La direttiva DAFI
• L’art.11 imponeva recepimenti nazionali entro il 18 nov
  2016
   – L’Italia ha adempiuto, inserendo anche il piano per l’Idrogeno
• L’allegato 1 descrive la relazione periodica degli Stati
• L’allegato 2 dà specifiche sui punti di rifornimento

• L’Italia ha recepito la DAFI con D.Lgs. 16 dicembre 2016
  n. 257 e con allegato il piano per l’idrogeno (adottato)
Problemi aperti da risolvere
• Il piano idrogeno nel recepimento DAFI è «un’arma
  scarica»: ci sono incentivi per la PA sugli altri
  carburanti alternativi mentre l’idrogeno resta
  facoltativo nelle decisioni d’acquisto/realizzazione
• Non c’era solo il limite dei 350 bar nel vecchio DM sulle
  stazioni idrogeno; distanze e dispositivi di sicurezza
  sono ancora lontani dagli standard internazionali
• L’art.18 del recepimento DAFI di fatto ostacola la
  realizzazione di stazioni mono-fuel e poi agevola solo
  GPL, GNC, GNL ed elettricità; l’insieme della mancanza
  di incentivi e dei vincoli eccessivi rischia di ritardare
  l’inserimento dell’idrogeno nelle nuove stazioni di
  servizio
Il decreto sui 700 bar e l’analisi di rischio
     incendio è alla firma dei Ministri
Un piano «realistico»
1) Approccio iniziale con flotte o captive fleet, che permette i seguenti benefici:
 • Mezzi di trasporto e stazioni di rifornimento sviluppati solo se identificato un
    numero sufficiente di clienti locali;
 • Assicurato un adeguato fattore di carico per le stazioni di rifornimento, evitando
    rischi di sottoutilizzo.
Due fasi di introduzione proposte per il modello captive fleet:
 • 2020-2022: piccole flotte (fino a 109 autovetture e 11 autobus) con stazioni di
    piccola taglia
 • 2023-2025: grandi flotte (fino a 229 autovetture e 29 autobus) con stazioni di
    taglia media e grande

                                                                                   Mappa della rete trans-europea di trasporto
2) Per le infrastrutture
di rifornimento si sono
prese in considerazione
le reti di trasporto

                                                                                   TEN-T e zoom sull’Italia
trans-europee TEN-T,
delineate dall’UE
MOBILITÀ AD IDROGENO: VEICOLI
          VEICOLI LEGGERI                                   AUTOBUS
• 1 kg di idrogeno ogni 100 km l’efficienza • Autonomie fino a 450 km, con efficienze di
  media su strada, con autonomie da 500       consumo medie di 8-9 kg di H2 / 100 km e
  km a 750 km e tempi di ricarica < 5         tempi di rifornimento < 10 min.
  min.                                      • Entro il prossimo decennio, i costi saranno
• 540 FCEVs in attività in tutto il mondo     pari con la tecnologia diesel ibrida
  (Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea     • 84 autobus FCEV operativi in 17 città e
  Sud)                                        regioni in 8 paesi europei - 8 mln km
                                              percorsi
                                SCENARIO VEICOLI
     Scenario stock autovetture FCEV                Scenario stock autobus FCEV

                   20% - 8.5 mln                                 25% - 23.000
                     al 2050                                       al 2050

           27.000                                       1.100
           al 2025                                     al 2025
STAZIONI DI RIFORNIMENTO IDROGENO
    20 stazioni fino al 2020 (di cui 10 per veicoli leggeri e 10 per autobus)
     197 stazioni al 2025 (di cui 141 per veicoli leggeri e 56 per autobus)
Scenario stazioni AUTOVETTURE FCEV               Scenario stazioni AUTOBUS FCEV

                                          Ubicazione secondo i seguenti criteri:
                                          • Città già attive o in fase progettuale
                                            avanzata per la sperimentazione del
                                            trasporto idrogeno
                                          • Popolazione residente nel comune
                                            (priorità alla maggior popolazione)
                                          • Rete TEN-T
Cosa stanno facendo gli altri…
• Germania: fino a 1.000 stazioni entro 2030; 400 entro
  il 2023
• UK: fino a 1.100 stazioni entro il 2030; 65 tra 2018 e
  2020
• Francia: già 14 stazioni e 130 veicoli; 100 stazioni al
  2020 e 600 entro il 2030
• Giappone: fino a 1.000 stazioni già entro il 2025
• Altri Paesi che stanno sviluppando il Piano di
  infrastrutture: Svezia, Danimarca, Norvegia, Svizzera,
  Austria, Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Finlandia,
  Lettonia, Islanda.
• Fuori dalla UE: Corea del Sud, Stati Uniti (soprattutto
  California), Tasmania e Cina
Alcuni sviluppi futuri prevedibili
• Riduzione costo dei veicoli entry level intorno a
  € 30.000 in pochi anni (oggi € 60.000)
• Riduzione costo delle stazioni di servizio per
  economie di scala e sviluppo mini-stazioni
• Sviluppo sistemi di intrappolamento idrogeno
  (riduzione pressioni, aumento autonomia)
• Miglioramento fuel-cell (efficienza, autonomia)
• Sviluppo di tecnologie più economiche ed
  efficienti per produrre H2 da rinnovabili
• Aumento applicazioni non stradali (battelli,
  treni, carrelli elevatori, gruppi elettrogeni, isole
  energetiche…)
Buoni motivi per non restare indietro
Nel medio periodo la mobilità idrogeno potrebbe risultare
favorita grazie a:
• Circolazioni locali consentite solo ai veicoli ad emissioni
  zero
• Recupero energia da rinnovabili
• Stabilizzazione reti elettriche
• Maggiore autonomia dei veicoli
• Minor tempo di rifornimento
• Minor peso a bordo (quindi minore energia specifica)
• Minor volume a bordo
• Nessuna riduzione di autonomia col tempo
• Nessuna necessità di sostituire costose batterie (al
  massimo solo la piccola batteria ibrida)
Grazie per l’attenzione
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