L'ATTIVITA' DELL'ISPETTORATO DELLA TUTELA DELLA QUALITA' E DELLA REPRESSIONE FRODI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI - SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO ...
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SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO L’ATTIVITA’ DELL’ISPETTORATO DELLA TUTELA DELLA QUALITA’ E DELLA REPRESSIONE FRODI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Deliberazione 28 febbraio 2022, n. 2/2022/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO L’ATTIVITA’ DELL’ISPETTORATO DELLA TUTELA DELLA QUALITA’ E DELLA REPRESSIONE FRODI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Relatore Pres. Sez. Paolo Luigi Rebecchi
Hanno collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: dott. Mario Petrocelli e dott.ssa Flavia Ruggeri per l’editing: Rita Piccirilli
SOMMARIO Pag. Deliberazione ...................................................................................................................... 7 *** Rapporto .............................................................................................................................. 13 Sintesi ................................................................................................................................... 15 CAPITOLO I - Profili generali e normativi .......................................................................... 17 1. Oggetto e scopo dell’indagine ................................................................................. 17 2. La normativa europea.................................................................................................... 18 3. La normativa nazionale ................................................................................................. 19 CAPITOLO II - Profili organizzativi ................................................................................ 23 1. Uffici centrali e periferici dell’Ispettorato .............................................................. 23 2. Le risorse umane ....................................................................................................... 26 CAPITOLO III – L’attività dell’Ispettorato ..................................................................... 27 1. La programmazione delle attività ........................................................................... 27 2. I controlli ispettivi sui prodotti agroalimentari .................................................... 28 2.1. I risultati dell’attività ispettiva ......................................................................... 29 2.2. Gli esiti dell’attività di controllo: le sanzioni amministrative ...................... 31 3. Le attività diverse dai controlli ispettivi ................................................................ 33 3.1. Riconoscimento, autorizzazione e vigilanza delle strutture di controllo sulle produzioni di qualità ................................................................................. 33 3.2. Il Registro unico dei controlli sulle imprese agricole e la Banca dati vigilanza ................................................................................................................ 35 3.3. L’attività svolta in qualità di “Autorità ex officio” per i prodotti Dop e Igp e di “Food fraud contact point” ............................................................................ 36 3.4. Piano coordinato di controllo Ue-Covid 19 .................................................... 36 CAPITOLO IV - Analisi finanziaria ................................................................................. 39 1. Le entrate per sanzioni amministrative pecuniarie ............................................... 39 2. Analisi della spesa ...................................................................................................... 45 CAPITOLO V - Considerazioni conclusive, esiti del contraddittorio e raccomandazioni proposte ................................................................................................ 49 1. Considerazioni conclusive ........................................................................................ 49 2. Esiti del contradditorio .............................................................................................. 50 3. Raccomandazioni proposte ......................................................................................... 51 *** Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 5
INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 - Icqrf: attività di controllo 2016- 2020 ........................................................... 29 Tabella 2 - Icqrf: risultati operativi 2016-2020 ............................................................... 29 Tabella 3 – Attività di controllo ripartite per settore merceologico – anno 2020 ..... 30 Tabella 4 – Risultati operativi delle attività di controllo per settore merceologico – anno 2020 .................................................................................................... 31 Tabella 5 - Numero e importi delle ordinanze emesse per settore – anno 2020 ...... 32 Tabella 6 – Ordinanze ingiunzioni emesse per norme violate – anno 2020 ............. 33 Tabella 7 - Attività di vigilanza sugli Odc nel triennio 2018-2020 ............................. 34 Tabella 8 - Controlli inseriti nella Banca dati vigilanza – anno 2020 ......................... 35 Tabella 9 – Rilevamento dei prodotti irregolari con illeciti riferimenti alla prevenzione e cura del Covid-19, per Paese di origine ........................... 37 Tabella 10 - Cap. 3373 – esercizi 2015-2020 ....................................................................... 40 Tabella 11 - Cap. 2474, art. 12 – esercizi 2016-2020 .......................................................... 43 Tabella 12 - Cap. 2474, artt. 14-18 – esercizi 2018-2020 ..................................................... 44 Tabella 13 - Cap. 2473 – esercizi 2018-2020 ....................................................................... 45 Tabella 14 - Cap. 2414 - esercizi 2019-2020 ........................................................................ 45 Tabella 15 - Cap. 2415 – esercizi 2019-2020 ....................................................................... 46 Tabella 16 - Cap. 7911 – esercizi 2019-2020 ....................................................................... 46 Tabella 17 - Cap. 7914 – esercizi 2019-2020 ....................................................................... 47 *** INDICE DEI GRAFICI Grafico 1 - Collocazione degli uffici e dei laboratori Icqrf ............................................... 25 Grafico 2 - Ripartizione del personale ................................................................................ 26 Grafico 3 – Importi delle ordinanze emesse per settori – anno 2020 .............................. 32 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 6
DELIBERAZIONE Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 7
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 8
Deliberazione n. 2/2022/G SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO II Collegio Camera di consiglio del 17 febbraio 2022 Presieduta dal Presidente Paolo Luigi Rebecchi Composta dai magistrati: Presidente aggiunto della Sezione: Paolo Luigi REBECCHI; Consiglieri: Paola COSA, Natale Maria Alfonso D’AMICO, Michele SCARPA, Giuseppe TETI, Mario GUARANY, Daniela ALBERGHINI Referendario: Khelena NIKIFARAVA *** Visto l’art. 100, comma 2, Cost.; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche verificando la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge e valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa; vista la deliberazione della Sezione in data 24 gennaio 2018, n. 1/2018/G, con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’anno 2018 e nel contesto triennale; visto il rapporto, presentato dal Presidente Paolo Luigi REBECCHI, che illustra gli esiti dell’indagine avente a oggetto “L’attività dell’Ispettorato della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari”; visto l’art. 85 d.l. 17 marzo 2020, n. 18/2020, e, in particolare, il comma 8-bis (convertito dalla l. n. 27/2020), così come modificato dall’art. 26-ter d.l. n. 104/2020 (convertito dalla l. n. 126/2020), recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19”; visto il decreto presidenziale 18 maggio 2020, n. 153, recante “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento delle camere di consiglio e delle adunanze in videoconferenza e firma digitale dei provvedimenti dei magistrati nelle funzioni di controllo della Corte dei conti”; viste le “Indicazioni operative per lo svolgimento di adunanze, camere di consiglio e riunioni – ottobre 2020” adottate, in data 1° ottobre 2020, con prot. n. 2597/2020, dal Presidente della Sezione; Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 9
visto il decreto presidenziale 27 ottobre 2020, n. 287 “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento in videoconferenza delle udienze del giudice nei giudizi innanzi alla Corte dei conti, delle camere di consiglio e delle adunanze, nonché delle audizioni mediante collegamento da remoto del pubblico ministero”; visti i decreti n. 2/2020 e n. 3/2020 del Presidente della Sezione con cui i Magistrati assegnati alla Sezione medesima sono stati ripartiti tra i diversi collegi; vista l’ordinanza n. 2/2022, prot. n. 142 del 20 gennaio 2022, con la quale il Presidente aggiunto della Sezione ha convocato il II Collegio per la camera di consiglio del 17 febbraio 2022, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento; vista la nota n. 175 del 24 gennaio 2022, in attuazione della succitata ordinanza presidenziale n. 2/2022, con la quale il Servizio di segreteria per le adunanze ha trasmesso il relativo rapporto alle seguenti amministrazioni: - Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; Ispettorato Generale del bilancio – Uff. VI; vista la memoria n. 1 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, acquisita al protocollo della Sezione al n. 398 del 10 febbraio 2022; vista la memoria n. 2 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali – Organismo indipendente di valutazione della performance, acquisita al protocollo della Sezione al n. 399 del 10 febbraio 2022; vista la memoria n. 3 del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, prot. n. 25152 del 16 febbraio 2022, acquisita al protocollo della Sezione al n. 434 del 16 febbraio 2022; udito, tramite collegamento telematico, così come espressamente consentito dalle disposizioni sopra citate, il relatore Presidente Paolo Luigi Rebecchi; DELIBERA di approvare, con le indicazioni formulate in sede di camera di consiglio, il rapporto avente a oggetto “L’attività dell’Ispettorato della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari”. La presente deliberazione e l’unito rapporto saranno inviati, a cura della Segreteria della Sezione, alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Presidenza della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Commissione Bilancio della Camera dei deputati nonché alle seguenti amministrazioni: - Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Organismo indipendente di valutazione della performance; - Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; Ispettorato Generale del bilancio – Uff. VI. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 10
Il presente rapporto è inviato, altresì, alle Sezioni riunite in sede di controllo. Le amministrazioni interessate comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006). Le medesime, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati, adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244. La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). Il Presidente relatore Paolo Luigi Rebecchi f.to digitalmente Depositata in segreteria il 28 febbraio 2022 Il dirigente Antonio Fabio Gioia f.to digitalmente Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 11
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RAPPORTO Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 13
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Sintesi Il presente rapporto ha analizzato l’attività svolta dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, tramite il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), al fine di contrastare illeciti e frodi merceologiche. Nello specifico, l’Icqrf svolge controlli ispettivi ed analitici su qualità, genuinità e identità dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione agricola. L‘Ispettorato ricopre, in ambito europeo, il ruolo di autorità italiana ex officio incaricata di tutelare l’uso dei marchi italiani di “Denominazione di origine protetta” e di “Indicazione geografica protetta”, nonché di “Organismo di contatto italiano nel settore vitivinicolo”. Sono stati, pertanto, oggetto di esame i risultati della complessa attività sanzionatoria e di vigilanza ottenuti nell’arco temporale oggetto del presente rapporto (2015-2020). In tale ambito, questa Sezione ha preso atto di quanto rappresentato dall’amministrazione, rilevando un’azione coerente con gli obiettivi fissati. Dal punto di vista finanziario, è stata oggetto di esame la gestione sia dei capitoli di entrata del bilancio dello Stato gestiti direttamente dal Mipaaf, sia di quelli di spesa, nei quali affluiscono le sanzioni pecuniarie irrogate per le violazioni in materia di tutela dei prodotti agroalimentari. Sotto questo profilo, sono stati rilevati profili di criticità nella gestione dei capitoli di entrata, in particolare del cap. 3373, per gli esercizi 2015-2020, essendo emersi disallineamenti tra i valori relativi all’“accertato” ed al “riscosso”, sia in conto competenza sia, in misura più rilevante, in conto residui. Si è anche osservato che il dato del “da riscuotere” mostra un progressivo aumento negli esercizi presi in esame. Per tali ragioni si è reso opportuno sottolineare l’importanza dell’acquisizione di una visione globale della gestione, da realizzarsi tramite una puntuale ricognizione di quanto riscosso e versato per singolo esercizio di provenienza delle sanzioni stesse. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 15
In proposito, l’amministrazione ha comunicato di voler procedere nella ricerca di misure organizzative idonee al conseguimento di tale obiettivo, così da poter avere un effettivo riscontro e piena contezza degli esiti della propria azione sanzionatoria. L’analisi della gestione dei capitoli di spesa, in particolare dei capp. 7911 e 7914, ha evidenziato una significativa formazione di residui, con una tendenza all’incremento nel corso degli esercizi in esame. In conseguenza, anche sotto questo profilo, quindi, è stata segnalata all’amministrazione la necessità di una più tempestiva gestione delle risorse finanziarie a disposizione. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 16
CAPITOLO I PROFILI GENERALI E NORMATIVI Sommario: 1. Oggetto e scopo dell’indagine. - 2. La normativa europea. - 3. La normativa nazionale. 1. Oggetto e scopo dell’indagine L’oggetto del presente rapporto era stato originariamente individuato1 nell’attività di vigilanza sugli organismi di certificazione della qualità dei prodotti agricoli svolta dall’amministrazione. In seguito, al fine di conseguire una più ampia rappresentazione delle attività svolte, si è disposto l’ampliamento dell’ambito di indagine, comprendendovi il complesso delle azioni realizzate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il tramite del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti alimentari – Icqrf. L’Icqrf è stato istituito dal d.l. 18 giugno 1986, n. 282, convertito dalla l. 7 agosto 1986, n. 462, e svolge funzioni di prevenzione e di contrasto alle frodi e alle contraffazioni. L’Ispettorato si configura come istituzione volta alla salvaguardia della produzione agroalimentare italiana, connotata da un numero particolarmente elevato di denominazioni di origine protetta, indicazioni geografiche protette e specialità tradizionali garantite. A tal fine, esegue controlli su tutta la filiera dei prodotti agroalimentari diretti ad accertarne la qualità merceologica, valutando anche quella di mangimi, sementi, fertilizzanti e prodotti fitosanitari. Nello specifico, l’Icqrf effettua controlli ispettivi ed analitici su qualità, genuinità e identità dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione agricola diretti a contrastare illeciti e frodi merceologiche. L’attività di controllo degli operatori del settore alimentare, lungo tutta la filiera agroalimentare, è svolta sia tramite visite ispettive presso le sedi degli operatori sia attraverso controlli documentali. 1 Cfr. deliberazione n. 1/2018/G di questa Sezione. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 17
2. La normativa europea La tutela dei prodotti agroalimentari in Italia riguarda le denominazioni di origine protetta, le indicazioni geografiche protette e simili forme d’identificazione dei prodotti regolate dalla normativa europea. Il regime giuridico delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche (di seguito Dop e Igp) è stato inizialmente disciplinato dal regolamento 2081/92/Ce, successivamente abrogato e sostituito dal regolamento (Ue) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1151/2012 del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Il regolamento citato ha statuito che il marchio “Denominazione di origine protetta” – Dop identifica un prodotto originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un paese determinati, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente, o esclusivamente, ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani, le cui fasi di produzione si svolgono nella zona geografica delimitata. È poi definito “Indicazione geografica protetta” - Igp un prodotto originario di un determinato luogo, regione o paese, alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità, la reputazione o altre caratteristiche e la cui produzione si svolge, per almeno una delle sue fasi, nella zona geografica delimitata. Il regolamento reca anche la disciplina del marchio di “Specialità tradizionale garantita” – Stg: si tratta di una forma di tutela di minor rilievo che attiene soltanto alla garanzia che il prodotto, per essere identificato con il nome tipico della specialità tradizionale, deve essere stato ottenuto mediante gli specifici ingredienti, nonché il procedimento di lavorazione tipici, appunto, della tradizione; non rileva la provenienza geografica. Tale regolamento ha trovato attuazione con il d.m. 14 ottobre 2013 del Mipaaf2, nel quale è stata definita la complessa procedura di riconoscimento dei marchi di qualità, e, all’art. 163, è stato individuato l’Icqrf come l’autorità incaricata della prevenzione e 2 Decreto 14 ottobre 2013 recante disposizioni nazionali per l'attuazione Reg. (Ue) 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli alimentari in materia di Dop, Igp e Stg. 3 D.m. 14 ottobre 2012, art. 16: “1. Le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche, prodotte o commercializzate sul territorio dell'Unione, sono protette ex officio da ciascuno Stato membro contro ogni forma di illecito utilizzo o di pratica ingannevole, come previsto dall'art. 13, paragrafo 1, del Regolamento (Ue) n. 1151/2012. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 18
repressione dell’uso illecito dei marchi sia in Italia, sia, con riferimento ai prodotti italiani, sul territorio dell’Ue. In tale sede, è stato poi recepito il principio, introdotto dal citato Regolamento (Ue) n. 1151/2012, della protezione “ex officio”, per il quale, coerentemente con il modello di amministrazione indiretta seguito per l’attuazione delle politiche dell’Unione europea4, è rimessa agli ordinamenti interni di ciascun Paese l’adozione delle misure amministrative e giudiziarie per prevenire, o far cessare, l’uso illecito delle Dop e Igp che vengono prodotte, o commercializzate, in ciascuno degli Stati membri. Analogamente, in materia di produzione vitivinicola, gli Stati membri designano le autorità competenti al controllo del rispetto della normativa dell’Ue, indicano le responsabilità specifiche e ne coordinano le attività. Infine, il Regolamento (Ue) n. 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che ha sostituito il regolamento (Ce) n. 834/2007 del Consiglio, ha disciplinato la produzione e l’etichettatura dei prodotti biologici. 3. La normativa nazionale In primo luogo, si richiama il citato d.l. n. 282/1986, convertito dalla l. n. 462/1986, istitutivo dell’Icqrf. L’art. 14 della l. 21 dicembre 1999, n. 526, ha stabilito che ai consorzi di tutela delle Dop, delle Igp e delle attestazioni di specificità, riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, siano attribuite funzioni di tutela, promozione, 2. L'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), che opera in conformità con le disposizioni contenute nel regolamento (Ce) n. 882/2004, è l'autorità incaricata ai sensi dell'art. 13, paragrafo 3 del Regolamento (Ue) n. 1151/2012 di adottare le misure per prevenire o far cessare l'uso illegale delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette prodotte o commercializzate in Italia. 3. Fermo restando l'obbligo degli Stati membri di adottare le misure di cui all'art. 13, paragrafo 3, del Regolamento (Ue) 1151/2012, l'Icqrf assicura, se del caso, la comunicazione tra autorità incaricate degli altri Stati membri per far cessare l'uso illegale di denominazioni di origine protette e di indicazioni geografiche protette italiane sul territorio dell'Unione europea. 4 Analogamente, la tutela giudiziaria delle situazioni giuridiche fondate sugli atti dell’Unione europea è rimessa alla giurisdizione interna degli Stati, salvo la competenza della Corte di giustizia a decidere le questioni pregiudiziali sull’interpretazione dei trattati o sulla validità e l’interpretazione degli atti compiuti dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell’Unione (art. 268 Tfue). Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 19
valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale delle indicazioni geografiche, previo accertamento del possesso di specifici requisiti5. La materia è, altresì, disciplinata dal d.lgs. 19 novembre 2004, n. 297, recante “Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (Cee) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari”. Sono poi di grande rilievo le disposizioni contenute negli artt. 11 e 11-bis del suddetto decreto legislativo, introdotte dall'art. 13, c. 6 terdecies, d.l. 30 dicembre 2016, n. 244, convertito dalla l. 27 febbraio 2017, n. 19, dirette a migliorare l’efficienza e l’efficacia delle attività di vigilanza e di controllo del Mipaaf sui prodotti a denominazione protetta6, prevedendo la riassegnazione dei proventi derivanti dalle sanzioni previste dalla norma ad un apposito capitolo di spesa dell’Icqrf. Il d.lgs. 23 febbraio 2018, n. 207, entrato in vigore il 22 marzo 2018 – abrogativo del precedente d.lgs. 17 marzo 1995, n. 220 - ha dettato disposizioni in materia di produzione agricola e agroalimentare con il metodo biologico8, prevedendo sanzioni amministrative laddove si dovessero accertare violazioni. Dal 1° marzo 2018, per effetto di un contratto di rete9 fra alcuni organismi di certificazione, è operativo un 5 Le autorizzazioni agli organismi di controllo privati devono preventivamente prevedere una valutazione dei requisiti relativi a: a) conformità alla norma europea En 45011 del 26 giugno 1989; b) disponibilità di personale qualificato sul prodotto specifico e di mezzi per lo svolgimento dell’attività di controllo; c) adeguatezza delle relative procedure. 6 Art. 13, c. 6 terdecies, d.l. n. 244/2016 (convertito dalla l. n. 19/2017): “Al capo IV del d.l. 19 novembre 2004, n. 297, dopo l'articolo 11 è aggiunto il seguente: “Art. 11-bis (Disposizioni finanziarie): 1. Al fine del miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia delle attività di vigilanza e di controllo sui prodotti a denominazione protetta, i proventi del pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal presente decreto, di competenza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, sono versati sul capo 17, capitolo 3373, dello stato di previsione dell'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati ad apposito capitolo di spesa del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del medesimo Ministero. 2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio”. 7 Disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare biologica, predisposto ai sensi dell’art. 5, c. 2, lett. g), l. 28 luglio 2016, n. 154, e ai sensi dell’art. 2 l. 12 agosto 2016, n. 170. 8 L’agricoltura biologica è oggetto di politiche incentivanti; le iniziative regionali che disciplinano e promuovono la produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti biologici, in linea con l’evoluzione della normativa comunitaria e nazionale, vengono continuamente aggiornate, nonché declinate nei piani pluriennali per lo sviluppo locale del settore agroalimentare, i cui obiettivi sono puntualmente recepiti dai Piani di sviluppo regionali con misure dedicate al sostegno dell’agricoltura biologica. 9 Art. 3, c. 4 ter, d.l. 10 febbraio 2009, n. 5, convertito dalla l. 9 aprile 2009, n. 33 “Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all'esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 20
sistema di tracciabilità informatica - Oip10 (Organic integrity platform) - mediante il quale vengono coordinate le attività di controllo delle produzioni e delle transazioni relative alle filiere biologiche considerate a rischio più elevato di frode, quali, ad esempio, cereali, granaglie, riso, pomodoro da industria e olio extravergine d’oliva. Il rispetto delle disposizioni sulle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche è assicurato, oltre che dalle sanzioni penali11, dalle sanzioni amministrative regolate dal d.lgs. 19 novembre 2004, n. 29712. La procedura di riconoscimento di tipicità, come visto, è disciplinata dal citato d.m. 14 ottobre 2013. Sinteticamente, essa si svolge con le seguenti modalità. Il gruppo di produttori o trasformatori interessati, costituiti in associazione, deve presentare la domanda di registrazione, completa di documentazione, per un prodotto Dop o Igp al Mipaaf ed alla regione nel cui territorio ricade la produzione. In particolare, occorre presentare una relazione tecnica dalla quale si evinca, in maniera chiara, in caso di Dop, il legame con il territorio, inteso come nesso di causalità tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto; in caso di Igp, una qualità specifica o la reputazione o altra caratteristica del prodotto. Entro sessanta giorni dalla data di ricezione della domanda di registrazione, la regione interessata richiede al ministero una riunione per l'esame delle problematiche legate all'istanza. A seguito della riunione, o in caso di mancata richiesta della stessa, la regione trasmette al ministero il proprio parere entro novanta giorni dalla data di ricezione comune una o più attività rientranti nell'oggetto della propria impresa. Il contratto può anche prevedere l'istituzione di un fondo patrimoniale comune e la nomina di un organo comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l'esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso”. 10 Più specificatamente, la rete Oip è un contratto di rete fra i seguenti organismi di certificazione: Abcert, Bioagricert, Bios, Ccpb, Ecogruppo, Icea, SIidel, Suolo e salute, che ha per oggetto lo sviluppo di attività e prodotti finalizzati allo scambio di dati e informazioni volti a realizzare il coordinamento tra le attività di controllo degli organismi di certificazione operanti nel settore dell’agricoltura biologica, con particolare riferimento alla verifica delle produzioni e delle transazioni per quanto attiene filiere considerate a rischio più elevato di frode. In particolare, la rete svolge le seguenti attività esclusivamente a favore dei soci: sviluppo e gestione delle piattaforme informatiche di sistema per la tracciabilità delle produzioni e delle transazioni denominate Organic Integrity Platform (Oip) e di tutte le attività connesse per la gestione a sistema dei dati e delle informazioni, nonché la realizzazione di iniziative di comunicazione e promozione. 11 L’art. 517 quater del Codice penale punisce chiunque contraffà o comunque altera indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari. 12 D.lgs. n. 297/2004 “Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (Cee) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 21
della già menzionata domanda; ricevuto tale parere, il ministero procede alla valutazione della richiesta. Successivamente alla valutazione positiva, lo stesso convoca, d'intesa con la regione, la riunione di “pubblico accertamento”13 al fine di permettere all’amministrazione di verificare la rispondenza del prodotto ai requisiti stabiliti dal regolamento Ue citato. Il ministero, trascorsi trenta giorni dalla pubblicazione del disciplinare nella Gazzetta Ufficiale, senza che siano pervenute opposizioni, adotta una decisione favorevole alla registrazione, e presenta alla Commissione europea un fascicolo di domanda. In seguito alla presentazione della domanda alla Commissione, l’amministrazione può accordare una protezione nazionale transitoria, su istanza del soggetto richiedente. La stessa ha efficacia solo a livello nazionale, non incide in alcun modo sugli scambi a livello europeo o internazionale e decade dalla data in cui viene adottata la decisione di registrazione del prodotto. Infine, se nei tre mesi successivi non vengono accolte eventuali opposizioni, il prodotto ottiene il riconoscimento e viene iscritto nell'albo comunitario. Per quanto concerne le specialità tradizionali garantite, la procedura prevista è sostanzialmente analoga. 13Alla quale partecipano almeno due funzionari del ministero, la regione interessata ed il soggetto richiedente, il quale è tenuto ad invitare a partecipare alla riunione i comuni, le organizzazioni professionali e di categoria, i produttori e gli operatori economici interessati. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 22
CAPITOLO II PROFILI ORGANIZZATIVI Sommario: 1. Uffici centrali e periferici dell’Ispettorato. - 2. Le risorse umane. 1. Uffici centrali e periferici dell’Ispettorato L’Ispettorato è articolato su due direzioni generali: la Direzione generale per il riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione e tutela del consumatore – Vico e la Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari – Pref. La prima, Vico, esercita le funzioni amministrative per il riconoscimento delle strutture di controllo delle produzioni Dop, Igp, Stg e delle produzioni biologiche, irroga le sanzioni amministrative per le infrazioni riguardanti la preparazione e il commercio dei prodotti agroalimentari e delle sostanze di uso agrario o forestale, gestisce il bilancio del dipartimento, programma i fabbisogni di risorse strumentali e logistiche della struttura, cura il trattamento economico accessorio del personale e gestisce la formazione professionale specifica e la mobilità del personale. La seconda, Pref, svolge funzioni di programmazione, monitoraggio e coordinamento dell’attività ispettiva. La stessa promuove e coordina i programmi straordinari di controllo e le azioni di particolare rilevanza effettuate, anche in collaborazione con altri organismi di controllo, per mezzo dell’Unità investigativa centrale. Coordina l’attività di vigilanza sugli organismi di controllo delle produzioni Dop, Igp, Stg e l’attività dei laboratori e, tramite il laboratorio centrale di Roma, effettua le analisi di revisione, quelle irripetibili richieste dall’autorità giudiziaria, nonché il coordinamento delle attività di ricerca per l’individuazione di nuove metodiche analitiche da applicare al contrasto delle frodi. A livello centrale, inoltre, esistono cinque unità speciali: - Unità protezione ex officio: per la protezione delle indicazioni geografiche food e wine, nel web e nel mondo, contro ogni forma di illecito utilizzo o di pratica ingannevole; Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 23
- Unità investigativa centrale - Uic, per le specifiche attività di Polizia giudiziaria di rilievo nazionale e internazionale; - Unità labeling, che opera a supporto degli uffici dell’Icqrf per la soluzione di problematiche legate alla normativa in materia di etichettatura; - Unità di redazione della newsletter Icqrf, uno strumento di approfondimento interno che consente la rapida diffusione a tutto il personale di documentazione a supporto dell’attività istituzionale; - Unità di comunicazione dell’Icqrf, avente il compito di coordinare e svolgere le attività di comunicazione istituzionale a livello nazionale ed estero. Nel complesso, l’Ispettorato conta 29 uffici territoriali, dei quali 10 dirigenziali e 19 uffici di area, e sei laboratori distribuiti nel territorio, 5 dei quali dirigenziali, che eseguono le analisi di prima istanza dei prodotti, mentre il laboratorio centrale di Roma effettua le analisi di revisione, quelle irripetibili richieste dalle autorità giudiziaria, nonché il coordinamento delle attività di ricerca per l’individuazione di nuove metodiche analitiche da applicare al contrasto delle frodi. La distribuzione territoriale delle strutture è rappresentata nel grafico che segue. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 24
Grafico n. 1 - Collocazione degli uffici e dei laboratori Icqrf Fonte: Icqrf. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 25
2. Le risorse umane Il personale effettivamente impiegato, alla data del 31 dicembre 2020, era pari a 682 unità, di cui venti dirigenti. Di seguito si riporta il grafico con cui si rappresenta la distribuzione percentuale del personale per mansioni. Grafico n. 2 – Ripartizione del personale 9% 3% 24% 49% 15% Dirigenza Ispettori Laboratori Sanzioni e controllo Supporto Fonte: Icqrf. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 26
CAPITOLO III L’ATTIVITA’ DELL’ISPETTORATO Sommario: 1. La programmazione delle attività. - 2. I controlli ispettivi sui prodotti agroalimentari. – 2.1.- I risultati dell’attività ispettiva. - 2.2. Gli esiti dell’attività di controllo: le sanzioni amministrative. - 3. Le attività diverse dai controlli ispettivi. - 3.1. Riconoscimento, autorizzazione e vigilanza delle strutture di controllo sulle produzioni di qualità. - 3.2. Il Registro unico dei controlli sulle imprese agricole e la Banca dati vigilanza. - 3.3. L’attività svolta in qualità di “Autorità ex officio” per i prodotti Dop e Igp e di “Food fraud contact point”. - 3.4. Piano coordinato di controllo Ue-Covid 19. 1. La programmazione delle attività I programmi annuali di controllo sono predisposti tenendo conto degli obiettivi strategici individuati dalle direttive ministeriali annuali sull’azione amministrativa e sulla gestione14, dalle quali discendono i programmi operativi annuali di ciascun ufficio e laboratorio. Gli uffici territoriali, avvalendosi dei “nuclei di programmazione e monitoraggio”, redigono il programma operativo, ne monitorano l’attuazione, selezionano gli operatori agroalimentari - Osa da sottoporre a controllo, distribuendo i relativi incarichi al personale ispettivo. Ai citati uffici è assegnato un obiettivo qualitativo, definito annualmente nelle direttive del Capo dell’Ispettorato, in base alla diversa importanza attribuita alla attività ispettiva ed ai risultati ottenuti. L’andamento del programma annuale dei controlli e il raggiungimento dell’obiettivo qualitativo sono monitorati con cadenza quadrimestrale dall’amministrazione centrale, al fine di verificarne lo stato di avanzamento, mediante specifici report gestionali. Annualmente vengono individuati i settori o le produzioni su cui indirizzare prioritariamente l’attività ispettiva, sulla base dell’analisi delle dinamiche dei diversi comparti agroalimentari, nonché in relazione al verificarsi di situazioni che presentino criticità per possibili frodi. 14Direttive del Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo n. 1079 del 29 gennaio 2016, n. 983 del 24 gennaio 2017, n.1654 del 15 febbraio 2018, n. 1423 del 7 febbraio 2019, n. 2070 del 25 febbraio 2020, n. 99872 del 1° marzo 2021. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 27
L’Ispettorato fornisce, infine, il proprio contributo alla relazione annuale del Piano nazionale integrato dei controlli, coordinato dal Ministero della salute ed istituito nell’ambito del Regolamento (Ce) n. 882/2004, relativo ai controlli di conformità svolti nella filiera alimentare15. Gli elementi posti a base della redazione dei programmi sono quindi i seguenti: - rilevanza economica dei diversi settori merceologici; - caratteristiche dell’organizzazione produttiva e commerciale delle differenti filiere; - flussi di importazione da Stati membri e da Paesi extracomunitari; - andamento delle produzioni e dei prezzi di mercato. Gli uffici selezionano gli operatori da sottoporre a controllo tenendo conto della complessità dell’attività svolta dall’azienda, degli illeciti storicamente accertati e dell’analisi delle informazioni produttive e commerciali contenute nei registri dematerializzati di vari settori16. 2. I controlli ispettivi sui prodotti agroalimentari L’attività di maggior rilievo svolta dall’Ispettorato è costituita dai controlli sulle produzioni agroalimentari, attraverso i quali si verifica la conformità delle stesse ai requisiti individuati dalla normativa, la loro tracciabilità e, infine, la correttezza e veridicità delle informazioni riportate nell’etichetta. 15 I controlli di conformità sulla filiera alimentare sono stati regolamentati dapprima dal Pni 2015-2019 redatto dal Ministero della salute in coordinamento con le altre amministrazioni competenti per i diversi settori, in conformità al Regolamento (Ce) n. 882/2004 e alla Decisione 2007/363/Ce ed è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni con intesa del 18 dicembre 2014 e prorogato al 2019 con l’intesa del 6 settembre 2018. Il Piano nazionale integrato è volto ad orientare i controlli ufficiali per la sicurezza alimentare e per la lotta alle frodi lungo l'intera filiera produttiva, in funzione dei rischi. La materia è poi regolamentata dal Piano di controllo nazionale pluriennale - Pcnp che viene elaborato da ogni Stato membro, ai sensi del Titolo V del Regolamento (Ue) n. 2017/625, e descrive il sistema dei controlli ufficiali lungo l'intera filiera alimentare, al fine di verificare la corretta applicazione della legislazione comunitaria. L’attuale Pcnp ha vigenza in Italia per il triennio 2020-2022, essendo stato oggetto di intesa Stato-Regioni, sancita nella seduta del 20 febbraio 2020 (n. 16/Csr), che ne ha approvato la struttura e gli obiettivi strategici. Il Piano nazionale integrato è volto ad orientare i controlli ufficiali per la sicurezza alimentare e per la lotta alle frodi lungo l'intera filiera produttiva, in funzione dei rischi. 16 Il d.m. n. 293 del 20 marzo 2015 stabilisce, in conformità con la normativa europea, le modalità di tenuta dei registri in forma telematica nel settore vitivinicolo e delle relative registrazioni. Il Mipaaf, in attuazione di quanto previsto dai dd.mm. 8, 9, 10 e 11 dell'8 gennaio 2015 ha messo poi a disposizione della filiera i registri dematerializzati degli sfarinati e delle paste alimentari, del latte conservato, delle sostanze zuccherine e della produzione del burro. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 28
In queste attività di verifica l’Ispettorato utilizza i suoi laboratori che, ai sensi del Reg. Ue n. 625/2017, controllano la qualità merceologica dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici per l’agricoltura, analizzando i campioni prelevati nel corso delle ispezioni sull’intero territorio nazionale. Il Laboratorio centrale di Roma, come precedentemente indicato, esegue le analisi di revisione sui campioni di prodotti che sono stati giudicati irregolari in seguito alle analisi di prima istanza ed effettua le analisi irripetibili disposte dall’autorità giudiziaria. 2.1. I risultati dell’attività ispettiva Si riportano qui di seguito le tabelle riassuntive dei dati sull’attività di controllo e sui risultati operativi conseguiti nel quinquennio 2016-2020. Tabella n. 1 – Icqrf: attività di controllo 2016-2020 Anno 2016 2017 2018 2019 2020 Controlli 48.310 53.733 54.098 55.539 70.992 di cui ispettivi 38.756 40.857 40.301 41.462 58.824 di cui analitici 9.554 12.876 13.797 14.077 12.168 Operatori controllati 25.190 25.168 25.390 27.683 37.508 Operatori irregolari (%) 27,4 26,8 20,3 17,5 15,8 Prodotti controllati 53.427 57.059 52.982 51.289 77.080 Prodotti irregolari (%) 17,4 15,7 12,4 11,4 11,0 Campioni irregolari (%) 9,4 7,8 8,7 10 7,4 Fonte: Icqrf. Tabella n. 2 – Icqrf: risultati operativi 2016-2020 Risultati operativi 2016 2017 2018 2019 2020 Notizie di reato 311 455 721 395 159 Contestazioni amministrative 4.096 3.715 4.194 4.446 4.119 Sequestri 471 963 595 585 345 Quantità prodotti sequestrati (tonn.) 13.241 22.228 17.588 72.000 21.900 Valore dei sequestri (euro) 13.636.862 103.554.729 34.098.556 301.000 27.389.511 Diffide 3.527 3.131 2.629 2.034 4.762 Fonte Icqrf. Le tabelle 1 e 2 appaiono evidenziare un progressivo incremento delle attività di controllo tra il 2016 ed il 2020 (da n. 48.310 a 70.992) ed un pari progressivo aumento degli operatori controllati (da 25.190 a 37.508). Contestualmente, emerge che gli Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 29
operatori risultati irregolari sono risultati percentualmente in diminuzione (dal 27,4 per cento al 15,8 per cento). Quanto alle violazioni rilevate, si osserva che, a fronte di un numero pressoché costante di violazioni amministrative (da 4.096 a 4.119), è emersa, in particolare nel 2020, una significativa riduzione delle violazioni di carattere penale (159 rispetto alle 395 del 2019 e alle 721 del 2018). Si riportano, inoltre, due tabelle che rappresentano graficamente le attività di controllo, con i relativi risultati, analizzate per settore merceologico e focalizzate sull’anno 2020, ultimo esercizio oggetto del presente rapporto. Tabella n. 3 - Attività di controllo ripartite per settore merceologico – anno 2020 Esiti Operatori Prodotti analitici Controlli Controlli Controlli Operatori irregolari Prodotti irregolari Settore irregolari totali ispettivi analitici controllati (valori in controllati (valori in (valori in percentuale) percentuale) percentuale) Vitivinicolo 26.332 22.679 3.653 12.062 18,7 30.752 10,4 4,1 Oli 10.646 9.318 1.328 6.243 12,8 12.307 11,2 14,6 Lattiero 6.856 5.415 1.441 3.867 13,4 6.607 11,6 5,0 caseario Ortofrutta 3.191 2.807 384 1.875 18,2 3.490 14,6 2,3 Carne 3.016 2.881 135 1.699 16,8 3.409 15,7 26,7 Cereali e 3.445 2.648 797 2.186 12,0 3.353 9,2 1,5 derivati Uova 467 467 - 398 14,6 517 12,4 - Conserve 3.166 2412 754 1.776 15,7 3.163 12,1 3,6 vegetali Miele 1.566 1200 356 867 14,5 1.484 10,8 9,3 Zuccheri 382 366 16 337 3,0 427 2,8 - Bevande 1.794 1.383 411 641 21,1 1.220 10,9 12,2 spiritose Mangimi 2.450 1.417 1.033 1.180 13,9 1.996 3,9 15,8 Fertilizzanti 2.125 1.222 903 957 11,9 1.660 4,8 12,4 Sementi 991 769 222 509 7,5 1.538 3,6 1,8 Prod.fitosanitari 476 307 169 258 5,0 376 5,9 5,3 Altri settori (comprese irregolarità 4.099 3.533 566 2.653 19,9 4.781 16,8 5,8 documentali e di etichettatura) Totale 70.992 58.824 12.168 37.508 15,8 77.080 11,0 7,4 Fonte: Icqrf. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 30
Tabella n. 4 - Risultati operativi delle attività di controllo per settore merceologico – anno 2020 Notizie di Contestazioni Valore seq. Prodotti Settore Sequestri Diffide reato amm.ve ( in euro) seq. (kg) Vitivinicolo 30 2.283 178 21.198.874 19.597.531 1.946 Oli 18 481 18 95.672 12.644 844 Lattiero caseario 33 200 7 10.676 4.414 444 Ortofrutta 35 254 11 793.319 154.870 155 Carne 3 198 - - - 217 Cereali e derivati 2 132 13 399.146 1.175.723 155 Uova 2 46 8 2.350 362 20 Conserve vegetali 3 69 27 3.009.123 5.912 235 Miele 4 40 1 335 75 95 Zuccheri - 6 3 88.280 169.350 4 Bevande spiritose 2 41 11 71.773 3.373 88 Mangimi - 126 6 23.002 74.480 36 Fertilizzanti 6 96 29 94.16 186.038 32 Sementi 18 35 11 348.548 191.760 10 Prod. fitosanitari - 6 5 1.960 1.408 7 Altri settori (comprese irregolarità 3 106 17 1.252.337 306.973 474 documentali e di etichettatura) Totale 159 4.119 345 27.389.913 21.884.913 4.762 Fonte: Icqrf. I settori che hanno registrato i maggiori interventi, sia sotto il profilo penale che amministrativo, riguardano il vitivinicolo, l’oleario ed il lattiero caseario. 2.2. Gli esiti dell’attività di controllo: le sanzioni amministrative L’Icqrf è titolare della potestà di irrogare sanzioni per le violazioni amministrative in materia di etichettatura dei prodotti agroalimentari, produzioni a denominazione d’origine e ad indicazione geografica protetta (Dop e Igp), vino e prodotti vitivinicoli, produzioni da agricoltura biologica, organismi geneticamente modificati, sementi e materiale di propagazione vegetale, mangimi e materie prime per mangimi. Le sanzioni di importo fino a 50.000 euro sono di competenza degli uffici territoriali, mentre, al di sopra di tale importo, provvede la Vico, competente, altresì, ad irrogare sanzioni in settori specifici quali le indicazioni geografiche del “food and wine”, il biologico, gli Ogm. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 31
L’irrogazione delle sanzioni avviene a conclusione di una specifica procedura disciplinata dalla l. 24 novembre 1981, n. 689, recante “Modifiche al sistema penale”. Nel 2020 l’Icqrf ha emesso 1.899 ordinanze di ingiunzione di pagamento, per un importo di circa 17 milioni di euro. I settori e gli importi delle ordinanze erogati, nonché il numero delle stesse, sono rappresentati come segue. Grafico n. 3 - Importi delle ordinanze emesse per settore – anno 2020 12.000.000 € Importo delle ordinanze ( in euro) 10.000.000 € 8.000.000 € 6.000.000 € 4.000.000 € 2.000.000 € 0€ Fonte: Icqrf. Tabella n. 5 – Numero e importi delle ordinanze emesse per settore – anno 2020 Importo dei pagamenti Settori – Ambiti Ordinanze emesse (in euro) Vitivinicolo 918 9.643.528 Etichettatura 379 613.252 Produzioni di qualità 323 1.022.893 regolamentata Aiuti Ue 128 4.783.099 Oli e grassi 64 402.671 Fertilizzanti 19 59.500 Mangimi 19 43.319 Lattiero caseario 16 12.124 Uova 12 5.877 Sementi 8 46.900 Cereali e derivati 6 2.634 Conserve vegetali 3 276.000 Miele 2 1.200 Carni 2 1.032 Totale 1.899 16.914.029 Fonte: Icqrf. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 32
Tabella n. 6 - Ordinanze ingiunzioni emesse per norme violate – anno 2020 Settore - Ambito Norma sanzionatoria Ordinanze emesse (n.) Importo ( in euro) d.lgs. n. 260/2000 26 47.554 d.lgs. n. 61/2010 381 1.364.263 Vitivinicolo l. n. 238/2016 487 941.422 l. n. 82/2006 24 7.290.289 l. n. 1407/ 1960 48 384.171 Oli e grassi l. n. 9/2013 16 18.500 d.l. n. 91/2014 13 9.750 Lattiero caseario l. n. 138/ 1974 2 774 l. n. 4/ 2011 1 1.600 Carni l. n. 26/ 1990 2 1.032 l. n. 325/ 1958 2 618 Cereali e derivati l. n. 580/ 1967 4 2.016 Uova l. n. 88/2009 12 5.877 d.lgs. n. 151/2004 1 264.000 Conserve vegetali l. n. 154/2016 2 12.000 Miele d.lgs. n. 179/2004 2 1.200 d.lgs. n.26/2017 10 21.800 Mangimi l. n. 281/1963 9 21.519 Fertilizzanti d.lgs. n. 75/2010 19 59.500 Sementi l. n. 1096/1971 8 46.900 Produzioni di qualità d.lgs. n. 297/2004 323 1.022.893 regolamentata Aiuti Ue l. n. 898/1986 128 4.783.099 d.lgs. n. 145/2017 2 2.500 Etichettatura d.lgs. n. 231/2017 377 610.752 Totale 1.899 16.914.029 Fonte: Icqrf. 3. Le attività diverse dai controlli ispettivi 3.1. Riconoscimento, autorizzazione e vigilanza delle strutture di controllo sulle produzioni di qualità L’Ispettorato, tramite le due direzioni generali Vico e Pref, autorizza gli organismi di certificazione e controllo - Odc, privati o pubblici, i quali certificano i prodotti Dop, Igp, Stg (compresi i vini), le produzioni biologiche e le bevande spiritose ed approva i piani di controllo ed i tariffari relativi ai costi a carico degli operatori, previsti per ciascuna produzione registrata. Le strutture di controllo autorizzate sono complessivamente 65 (di cui 33 private e 32 pubbliche) e sono così suddivise: - 48, di cui 22 private e 26 pubbliche, per i prodotti Dop, Igp e Stg; - 26, di cui 7 private e 19 pubbliche, per i vini Do17 e Ig; 17 D.m. 2 agosto 2018 del Mipaaf, art. 2 “Definizioni e termini”: lettera f) “Do”, “Dop”, “Docg” e “Doc”: le sigle utilizzate per i prodotti vitivinicoli a denominazione di origine; lettera g) “Ig”, “Igp” e “Igt”: le sigle utilizzate per i prodotti vitivinicoli a indicazione geografica. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 2/2022/G 33
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