L'anima e la magia dei - DI DONATO Samya Ilaria - Samya Ilaria Di Donato
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Indice Prefazione 11 Apertura Iniziatica al mondo dei colori a cura di Michele Giovagnoli 13 Introduzione 15 1 I preparativi del viaggio attraverso i colori 17 1.1 L’esperienza del colore: sorgente, oggetto e osservatore 17 1.1.1 La sorgente 18 1.1.2 L’oggetto 18 1.1.3 L’osservatore 19 1.2 I colori nella nostra vita 20 1.3 Musica e colore 24 1.3.1 Il rapporto tra vibrazioni sonore e cromatiche 24 1.4 I colori nell’antichità 31 1.4.1 Un po’ di storia 31 1.5 Il cerchio di Itten 33 1.5.1 Breve analisi cromatico-evolutiva 36 1.5.2 Colori complementari 36 2 Il viaggio: colori e benessere 39 2.1 I colori e i Chakra 40 2.1.1 I chakra della Terra 45 2.2 Cromoterapia e Cromodieta 48 2.2.1 Come si utilizza terapeuticamente il colore 49 2.3 Cromodieta 50 2.4 Cristalloterapia 52
L'ANIMA E LA MAGIA DEI COLORI 2.5 I colori nell’Ayurveda 59 2.5.1 I colori adatti per i differenti dosha 60 2.6 L’Aura e i suoi colori 61 2.7 Kirlian 64 2.8 Aura Soma® 66 2.8.1 Uso delle essenze 69 2.9 Le fasce colorimetriche nel Reiki 69 3 Colori e realtà esoteriche 71 3.1 Metafisica e gerarchia spirituale 71 3.1.1 I sette princìpi universali 72 3.1.2 I sette raggi: cosa sono e qual'è la loro origine 73 3.1.3 La gerarchia spirituale 76 3.2 I colori e le Sephirot 82 3.3 I colori degli Arcangeli 86 3.4 I colori in alchimia 88 4 Colori e destino 91 4.1 I colori nei tarocchi 91 4.2 Possibili ordinamenti 93 4.3 I colori e i pianeti 97 4.4 Colori e segni zodiacali 98 4.5 Il colore di nascita 101 4.6 I colori del nome 104 5 Colori e psicologia 109 5.1 Colori ed Enneagramma 109 5.2 Gli archetipi e i colori 114 5.3 I colori nell’arteterapia 120 5.4 Le costellazioni familiari con i colori 122 6 I colori nelle religioni 125 6.1 Nel Cristianesimo 125
INDICE 6.2 Nell’Induismo 128 6.3 Nell’Islam 130 6.4 Nel Buddismo 131 7 Curiosità 137 7.1 Bandiera bianca 137 7.2 Essere al verde 138 7.3 Yin e Yang: il Bianco e il Nero 138 7.4 Rosa e celeste 140 7.5 Il Principe Azzurro 141 7.6 Il verde panno del tavolo da biliardo 142 7.7 Rosso o verde di rabbia? 142 7.8 Il filo rosso 142 7.9 Carta igienica colorata 145 7.10 Il semaforo 146 7.11 Fuochi fatui 147 8 I colori in Natura 151 8.1 Arcobaleno 151 8.2 Aurora boreale 153 8.3 Il colore dell’universo 154 9 I colori nei bambini 157 9.1 Percezione 157 9.2 I disegni dei bambini 159 9.3 I colori nei disegni infantili 160 9.4 Il significato dei colori nei disegni dei bambini 161 9.5 I colori negli ambienti infantili 162 10 Colori e abbigliamento 165 10.1 Drap test 165 10.2 I fototipi: le quattro stagioni 166 10.3 Trucco e capelli 168
L'ANIMA E LA MAGIA DEI COLORI 11 Il ritorno dal viaggio - La costruzione del regno 173 11.1 I colori nel business 173 11.1.1 Marketing 174 11.1.2 Locali commerciali e uffici 175 11.1.3 Packaging 176 11.1.4 Il web 179 12 Il significato dei colori 183 12.1 Nero 185 12.2 Bianco 186 12.3 Rosso 188 12.4 Giallo 189 12.5 Verde 190 12.6 Blu 191 12.7 Arancione 193 12.8 Viola 194 12.9 Marrone 196 12.10 Rosa 197 12.11 Indaco 198 12.12 Grigio 199 12.13 Argento 200 12.14 Oro 202 Conclusioni 205 Postfazione Fucina interiore di colori alchemici a cura di Rodolfo Palermo 209 Ringraziamenti 211 Bibliografia 215 Sitografia 221
L'ANIMA E LA MAGIA DEI COLORI 1.3 Musica e colore 1.3.1 Il rapporto tra vibrazioni sonore e cromatiche Nel corso dei secoli, moltissimi musicisti, pittori e scienziati hanno cercato di studiare, analizzare e scoprire un legame tra questi due “fenomeni” che hanno un così marcato impatto in ogni creatura vivente. I risultati raggiunti variano a seconda dell’approccio seguito (matematico o artistico) e alla sensibi- lità del “ricercatore”. Il primo che si occupò di questo argomento fu il pittore Giuseppe Arcimboldi4 nel XVI secolo, utilizzando una me- todologia sia scientifica che artistica. Prendendo in conside- razione le proporzioni tra toni e semitoni5, riuscì a creare una scala di grigi che si rapportava con i gradi della scala musicale. Successivamente, circa un secolo più tardi, Isaac Newton mise in stretta relazione i sette colori dello spettro luminoso con le sette note musicali, facendo corrispondere proporzio- nalmente l’aumento delle frequenze elettromagnetiche visibili (dal rosso al viola) all’aumento delle frequenze sonore nella scala diatonica maggiore6 di Do (dal Do al Si). 4 Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato in diversi docu- menti d’archivio (Milano, 5 aprile 1526-Milano, 11 luglio 1593) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per le “Teste Composte”, ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una sorta di trompe-l’œil, oggetti o ele- menti dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc.) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da sublimare il ritratto stesso. 5 Nel sistema musicale occidentale, un semitono è l’intervallo musicale più piccolo che esiste fra due suoni. Un ottava, ad esempio, è formata da 12 semitoni: Do - Do# - Re - Re# - Mi - Fa - Fa# - Sol - Sol# - La - La# - Si (il segno “#” si legge “diesis”). 6 Una scala diatonica è formata da sette note i cui intervalli tra una e l’altra sono: T-T-s-T-T-T-s, dove “T” sta per “tono” e “s” per “semitono”. Un tono equivale a due semitoni. (Es.: Do - Re - Mi - Fa - Sol - La - Si). 24
1 | I PREPARATIVI DEL VIAGGIO ATTRAVERSO I COLORI Alcuni anni dopo, il matematico e filosofo gesuita france- se, Padre Louis-Bertrand Castel7, sviluppò una serie di stru- menti musicali chiamati “clavicembali oculari” che avevano la particolarità di mostrare dei colori a seconda della nota suonata. Il monaco seguì in parte l’idea newtoniana ma ab- bandonando i rapporti proporzionali creati dal matematico inglese. Quello che, secondo Padre Castel, contava realmente era la diretta corrispondenza tra nota e colore; doveva tenere in considerazione finalità non solo scientifiche, anche etiche ed estetiche. A differenza di Newton, Padre Castel considerò i dodici semitoni dell’intera scala cromatica8 abbinando il rosso al Sol, arancione al Fa#, giallo-arancio al Fa, giallo al Mi e così successivamente “all’indietro” fino al cremisi del Sol#. I clavicembali oculari furono probabilmente i primi ante- nati del cinema astratto, aprendo la strada a una forma d’arte che combinava musica, colori e forme. Dopo di essi sono stati creati diversi altri strumenti con identica finalità ma sempre più evoluti grazie alla tecnologia che ogni epoca metteva a disposizione. Tra i più riusciti vi furono il “Color Organ” di Bainbridge Bishop9 e il “Claviere a lumiere” di Alexander Wal- 7 Louis Bertrand Castel (Montpellier, 15 novembre 1688 - 9 gennaio 1757) è stato un matematico gesuita francese. Studiò letteratura, ma si de- dicò poi interamente a matematica e filosofia naturale. Scrisse diverse ope- re scientifiche, fra cui ricevette massima attenzione l’Optique des couleurs (1740) dove criticò la descrizione spettrale che Newton aveva fatto del colo- re prismatico, osservando che i colori della luce suddivisi dal prisma dipen- devano dalla distanza dal prisma e che quindi Newton stava considerando un caso particolare. Questo argomento fu poi riutilizzato da Goethe nella sua Teoria dei Colori. Lavorò per molti anni al suo clavicembalo oculare. 8 La scala cromatica è la scala musicale di 12 semitoni utilizzata comune- mente nel sistema occidentale. 9 Bainbridge Bishop (New Russia Essex County New York, USA, 29 no- vembre 1837 – V New Russia Essex County New York, USA, 24 aprile 1905) non è chiaro se fosse musicista o inventore, ma presentò a New York, nel 1877, il suo Color Organ e pubblicò nel 1893 un opuscolo dal titolo A Souvenir of the Color Organ, with some suggestions in regard to the soul of the rainbow and the harmony of light (Un souvenir dell’organo a colori, con alcuni sugge- 25
L'ANIMA E LA MAGIA DEI COLORI lace Rimington10 nel XIX secolo. A cavallo tra la fine dell’Ot- tocento e l’inizio del Novecento, diversi artisti continuarono la ricerca del nesso tra musica e colore; fondamentalmente lasciando da parte le connotazioni scientifiche e attingendo alle sensazioni e alla sensibilità artistica. Dalla parte che vede la musica agire verso il colore, sicuramente l’esponente più significativo è stato Alexander Scriabin11, il quale compose il suo Prometeo (1910) dedicando il primo rigo dello spartito alla luce, affiancando a ogni nota un colore e un sentimento. Do Rosso Volontà Do# Viola Volontà dello Spirito Creatore Re Giallo Gioia Re# Grigio Acciaio Umanità Mi Azzurro Chiaro Sogno Fa Rosso Scuro Differenziazione della Volontà Fa# Blu Lucente Creatività Sol Arancione Gioco creativo Sol# Lilla Movimento dello Spirito nella materia La Verde Materia La# Bagliore Metallico Avidità o entusiasmo Si Blu Perlaceo Contemplazione rimenti riguardanti l’anima del arcobaleno e l’armonia della luce). 10 Alexander Wallace Rimington (Londra, 1854 – Londra, 1918) fu un pittore britannico. Costruì il suo Clavier à lumières nel 1885. Pubblicò, in seguito, Color Music: The Art of Mobile Color (Musica a colori: L’arte del colore mobile). 11 Aleksandr Nikolaevič Skrjabin (in russo: Алексáндр Николáевич Скрябин?), meglio noto in occidente come Alexander Scriabin e traslit- terato anche come Scriabin, Skriabin, Skryabin o Scriabine (Mosca, 6 gen- naio 1872 – Mosca, 27 aprile 1915) è stato un compositore e pianista russo. La sua figura di compositore si colloca a cavallo fra tardo-romanticismo e sperimentazione novecentesca. 26
1 | I PREPARATIVI DEL VIAGGIO ATTRAVERSO I COLORI Sull’altro versante, quello che dal colore avanza verso la musica, è degno di nota il lavoro effettuato da Vassily Kan- dinsky12, per il quale “il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima il pianoforte dalle mille corde. L’artista è una mano che toccando questo o quel tasto mette in vibrazione l’anima umana…”. Nel suo saggio Lo spirituale nell’arte, del 1910, descrive ogni colore da lui utilizzato rap- portandolo non alle note ma agli strumenti musicali e alle sen- sazioni che, secondo lui, suscita. Giallo: rappresentato dal suono squillante e deciso della trom- ba, richiama l’eccitazione, la vitalità, la gioia, la follia. Azzurro: paragonato al suono agile e gioviale del flauto, è rite- nuto indifferente, distante, freddo, quieto. Rosso: il “suo suono” è quello della tuba; caldo, attivo, dinami- co, vitale, eccitante ma in modo diverso dal giallo. La forza del rosso è controllabile, quella del giallo è più irrequieta. Arancione: assimilato, come suono, a quello solenne e cristalli- no di una campana, esprime energia, movimento, festosità. 12 Vasilij Vasil’evič Kandinskij, in russo: Василий Васильевич Кандинский?, noto anche come Vassily Kandinsky (Mosca, 4 dicembre 1866 (16 dicembre del calendario gregoriano) – Neuilly-sur-Seine, 13 dicem- bre 1944), è stato un pittore russo, creatore della pittura astratta. Kandinskij, nelle sue opere, espone le sue teorie sull’uso del colore, intravedendo un nes- so strettissimo tra opera d’arte e dimensione spirituale. Il colore può avere due possibili effetti sullo spettatore: un “effetto fisico”, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro; un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell’uomo) attraverso cui il colore raggiunge l’anima. Esso può essere diretto o verificarsi per associa- zione con gli altri sensi. L’effetto psichico del colore è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono. 27
L'ANIMA E LA MAGIA DEI COLORI Verde: rappresentato dalle tonalità del violino, è considerato no- ioso, quieto, accomodante. Viola: accostato al suono pastoso del fagotto, corno inglese o zampogna, è indice di instabilità e mistero. Blu: ha i toni profondi del violoncello, è ritenuto tranquillo quando è intenso, e drammatico quando vira al nero. Marrone: essendo il risultato della combinazione di rosso e nero, risulta un colore in cui l’energia è soffocata, di conse- guenza manca di dinamicità. Grigio: richiama l’assoluta mancanza di trasporto, sia che viri verso il bianco o verso il nero. Bianco: rappresenta il silenzio, un non-suono ma ricco di po- tenzialità, come la pausa che annuncia l’arrivo di altri suoni. Nero: è un silenzio diverso da quello del bianco, un silenzio mortale, la fine della musica; ciò nonostante, riesce a mettere in risalto qualsiasi colore. Molto interessante il lavoro svolto in questo senso, intorno agli anni Settanta, dall’artista italiano Luigi Veronesi13, il qua- le parte da alcuni dati che lo portano a considerare le affinità tra i movimenti ondulatori di propagazione di entrambi i feno- meni: suono e colore. In particolare, Veronesi nota la seguente analogia tra gli estremi di un’ottava musicale14 e gli estremi dello spettro luminoso: la frequenza di un Do è esattamente il 13 Luigi Veronesi (Milano, 28 maggio 1908 - Milano, 25 febbraio 1998) è stato un pittore, fotografo, regista e scenografo italiano. 14 Un’ottava è l’intervallo musicale che esiste, nella scala cromatica, tra una nota e la stessa nota più acuta o più grave (tra un Do e il Do successivo o precedente, ad esempio). 28
1 | I PREPARATIVI DEL VIAGGIO ATTRAVERSO I COLORI Corrispondenze tra colori e note musicali secondo diversi autori. 29
L'ANIMA E LA MAGIA DEI COLORI doppio della frequenza del Do dell’ottava precedente (estremi di un’ottava); e la frequenza del viola è esattamente il doppio della frequenza del rosso (viola è rosso sono rispettivamente gli estremi superiore e inferiore dello spettro visibile). Il rapporto, in termini di frequenze, di ogni semitono della scala musicale con il Do di partenza è un dato conosciuto: ha un rapporto fisso (pari alla radice dodicesima di 2) con il semitono precedente. Pertanto Veronesi applica gli stessi rap- porti alle lunghezze d’onda dello spettro, partendo dal viola. Ottiene, in questo modo, le lunghezze d’onda dei dodici colori da collegare alle note musicali. 1516171819 Il lavoro di Veronesi va oltre: applica i concetti di satura- zione e luminosità dei colori, per associarli alle diverse ottave; stabilisce la misura che rappresenta la figura più breve nel- la scrittura musicale convenzionale; definisce il grigio neu- tro come indicatore di pause e silenzi; e fissa tutti i parametri necessari per rappresentare cromaticamente il volume e altre caratteristiche del suono. Sviluppa così un vero e proprio me- todo per “disegnare” con i colori un qualsiasi pezzo musicale. 15 George Field (Berkhamsted, UK, 1777-Isleworth, UK, 1854), è stato un chimico e inventore inglese. Nel 1835 pubblicò Chromatography or a Trea- tise on Colours and Pigments and of their Powers in Painting, &c. 16 D. D Jameson, nel 1844 a Londra, pubblicò un opuscolo chiamato Co- lour-Music nel quale descriveva un sistema di notazione musicale-cromati- co e uno strumento simile al Color Organ di Bishop. 17 Hermann Ludwig Ferdinand von Helmholtz (Potsdam, 31 agosto 1821 - Berlino-Charlottenburg, 8 settembre 1894) è stato un medico, fisiologo e fisico tedesco. Un vero homo universalis, fu uno degli scienziati più polie- drici del suo tempo e venne soprannominato Cancelliere della fisica. Fece importanti studi di ottica e acustica e ricevette riconoscimenti per il suo lavoro e per le sue invenzioni: una bobina, un tipo di risonanza e un’equa- zione differenziale che portano il suo nome. 18 Adrian Bernard Leopold Klein (Londra, 1892-1969) è stato uno scritto- re inglese specializzato in fotografia e cinematografia. 19 Ira Jean Belmont (1885-1964) è stato un pittore lituano trasferitosi a New York dove visse e fu attivo sino alla morte. Particolarmente sensibile al rapporto tra pittura e suono. 30
1 | I PREPARATIVI DEL VIAGGIO ATTRAVERSO I COLORI 1.4 I colori nell’antichità 1.4.1 Un po’ di storia Le antiche civiltà, nella scelta dei colori e quindi anche nel- la loro concezione estetica e simbolica degli stessi, hanno subito l’influenza “forzata” di una condizione essenziale: la reperibilità dei materiali con cui creare i coloranti. Infatti, questi potevano essere di origine vegetale, minerale o ani- male, e la loro disponibilità determinava il predominio di certi colori, a discapito di altri, sia nell’utilizzo tessile sia in quello artistico. I primi indizi di utilizzo di pigmenti è possibile trovarli in alcuni villaggi del neolitico, dove si trovano reperti tessili con tracce di tintura ricavata da robbia (pianta della famiglia delle Rubiaceae), guado (della famiglia delle Brassicaceae) e uva ursina. Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo nelle pitture, si impiegavano prevalentemente i pigmenti di origine minerale come terre, ocre e bitumi. Gli Egizi furono molto abili nella preparazione di tintu- re. Utilizzavano l’henné (arbusto della famiglia delle Lythra- ceae), il cartamo (pianta della famiglia delle Asteraceae.), lo zafferano e la curcuma per ottenere tonalità nella gamma dei gialli e dei rossi. Gli ebrei usavano il kermes (insetto parassita della quer- cia con i quali ottenevano il cremisi), i mirtilli, i cecidi di quercia (malformazioni delle foglie) e il bitume del mar Mor- to (per il nero). I Fenici fondarono parte della loro industria sulla produ- zione della tintura porpora ottenuta da alcuni molluschi ma- rini del genere murex20. Questo colore era considerato di gran pregio e quindi erano in pochi a poterlo utilizzare: da una par- te aveva un alto costo di produzione ed era, nei tessuti, molto resistente ai lavaggi; dall’altra richiamava il colore del sangue 20 Genere di molluschi gasteropodi marini (come le chiocciole). 31
2 Il viaggio: colori e benessere La mia Missione con questo libro è quella di portare sempre più persone ad usare i colori in modo consapevole, per questo sto usando Il viaggio come metafora. Ognuno di noi è portatore sano di uno o più “talenti”. Solo che spesso non ne siamo consapevoli. Quando viene attivato dentro di noi il processo di autorea- lizzazione e coltivazione delle proprie potenzialità, inizia il «Viaggio dell'eroe» alla ricerca e costruzione del proprio re- gno. Partire per questo viaggio significa scoprire i propri talenti e migliorare la nostra FIL Felicità interna lorda. Sviluppare “talento” significa in altri termini massimizzare le nostre reali capacità e allinearsi ai propri obiettivi sui 4 piani (fisico, mentale, emozionale e spirituale). Per questo nei prossimi capitoli troverai molti argomenti che possono darti un valido aiuto. 39
3 Colori e realtà esoteriche Molte persone sono spaventate da questo termine “esoterico” come scrive Wikipedia. “Esoterismo è il termine con cui si indicano, in senso lato, le dottrine di carattere almeno in parte segreto o riservato. La verità occulta o i significati nascosti di tali dottrine sono accessibili solo ai cosiddetti iniziati, prevedendo spesso diver- si gradi di iniziazione.” Ho pensato di introdurre in maniera semplice e concisa alcu- ni di questi concetti e discipline e di raccontare il loro legame con i colori. 3.1 Metafisica e gerarchia spirituale La Metafisica, oltre a essere un ramo della filosofia che studia i princìpi ultimi del mondo e di tutto ciò che esiste, è il nome con cui si conosce universalmente il movimento esoterico 71
L’anima e la magia dei Usare consapevolmente il colore diviene un mezzo per migliorare la pro- pria vita e quella degli altri. Conoscere i significati archetipici che il colore veicola e applicarli signi- fica avere tra le mani un grosso potere e scoprire quali sono i colori che ci fanno stare meglio. Questo libro si propone di guidare il lettore in un viaggio alla scoperta dei si- gnificati dei colori, toccando varie tematiche partendo dal punto di vista chimico-fisico fino ai mondi più spirituali come quelli degli angeli, della me- tafisica e delle energie. I colori dell'anima sono i colori che ci aiutano ogni giorno, sono i colori dell'arcobaleno di possibilità che spesso ci neghiamo e delle prospettive che possiamo avere rispetto ai problemi che la vita ci presenta. Samya Ilaria Di Donato Counselor aziendale, trainer ispirazionale in cromo discipline, consulente dei talenti, ideatrice del progetto Coloranima che si propone di migliorare la vita delle persone attraverso l’uso consapevole del colore. Samya… curiosa, eclettica ricercatrice del perché della vita. Porta con semplicità le conoscenze esoteriche nel mondo aziendale. Studia testi antichi per carpirne i segreti. Facilita costellazioni archetipiche per migliorare l’efficienza aziendale e per portare nuove consapevolezze nelle imprese. ISBN 978-88-96076-82-8 euro 18,00 www.leduetorri.com 9 788896 076828
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