KLEE KANDINSKIJ MONDRIAN MUNCH - ROVIGO PALAZZO ROVERELLA 29.09.2018 27.01.2019 - Ais veneto

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KLEE KANDINSKIJ MONDRIAN MUNCH - ROVIGO PALAZZO ROVERELLA 29.09.2018 27.01.2019 - Ais veneto
KLEE KANDINSKIJ MONDRIAN MUNCH

29.09.2018
27.01.2019
ROVIGO
PALAZZO ROVERELLA
KLEE KANDINSKIJ MONDRIAN MUNCH - ROVIGO PALAZZO ROVERELLA 29.09.2018 27.01.2019 - Ais veneto
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Silenzio.
Fate silenzio

Mettete a tacere la voce della                          rivolto allo spettatore nella prima sala:
ragione e lasciate che siano i                          condizione necessaria per accedere
sussurrii dell’inconscio a guidarvi                     al tempio, una seconda sezione
lungo il percorso di questa mostra.                     interamente dedicata all’architettura
Permettete a demoni e streghe,                          esoterica e successivamente alle
sfingi e vampiri di condurvi nei luoghi                  prime fondamentali mostre parigine
più oscuri dell’animo umano, alla                       che permisero al Simbolismo di
scoperta di un periodo irripetibile                     affermarsi, organizzate nei suoi Salon
nella storia della civiltà occidentale,                 de la Rose+Croix dal genio eccentrico
tra il 1880 e il 1925, durante il quale                 di Joséphin Péladan. All’uscita,
l’interesse per l’esoterismo riemerse                   il visitatore sarà pronto per ascendere
prepotentemente inondando con                           verso la luce di auree e fenomeni
le sue suggestioni misteriche arti                      psichici, per poi precipitare giù,
figurative, letteratura e architettura                   nel cuore di tenebra dell’esposizione,
del Vecchio Continente. Nascevano                       regno di diavoli, streghe e creature
così correnti artistiche come il                        notturne. E fantasmi, naturalmente:
Simbolismo e nuove teorie come la                       la moda chic delle sedute spiritiche
psicoanalisi, accomunate dallo stesso                   anticipò di pochi anni quella, oggi
desiderio di indagare l’occulto, il                     ancora ben viva, per l’Oriente e per
sogno e l’inconscio, anticipatrici,                     le sue religioni, dottrine e pratiche
di lì a pochi anni, delle Avanguardie                   che portò anche alla fondazione
storiche del Novecento.                                 di Monte Verità, comunità utopica
Coerentemente con il significato                         e anticonformista nei pressi di
della parola “esoterismo” (insieme                      Ascona dove si praticarono nudismo,
di dottrine occulte i cui segreti non                   veganismo e amore libero. Un’oasi in
devono essere rivelati dagli iniziati                   cui lasciare la razionalità fuori della
che ne sono messi a conoscenza),                        porta prima di entrare, proprio come
la struttura di Arte e Magia, mostra                    si è chiesto allo spettatore all’inizio di
curata da Francesco Parisi, è ispirata a                questo percorso che, concludendosi,
un vero e proprio percorso di iniziazione               svela il suo ultimo segreto,
lungo il quale ogni sala corrisponde                    ossia che, se è vero che il sonno
alla tappa di un progressivo                            della ragione genera mostri,
svelamento. Ecco il perché dell’iniziale                è anche vero che, a volte, può dare
“Invito al Silenzio”, a tacere i segreti,               alla luce un’arte sublime.

Louis Welden Hawkins, Un velo,
particolare, s.d. (1890-1900), Londra, Arwas Archives
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SALA 1

Entrata. Enigma
Invito al silenzio
Se il percorso verso la conoscenza
dei misteri iniziatici non poteva che
cominciare con un invito a tacere, così
questa mostra accoglie lo spettatore
con un gesto simbolico che rimbalza                               1.
da un’opera all’altra: il dito, o le mani,
a sigillare le labbra, una postura
che faceva parte del rituale delle
sacerdotesse di Iside, derivato dall’antica
rappresentazione greco-romana del dio
egizio Horus, custode della Sapienza che,
nelle statue poste all’ingresso dei templi,
invitava i fedeli a non rivelare i misteri
divini appresi durante i riti iniziatici.
Grazie al propagarsi delle dottrine
esoteriche, alla fine dell’Ottocento il
gesto assunse notevole rilievo anche in
ambito simbolista, nella cui iconografia
veniva spesso attribuito a donne velate o
sfingi il cui invito, come si vede in questa
prima sala, passa da un’opera all’altra,
da Giorgio Kienerk a Odilon Redon,
chiedendo allo spettatore non solo il
riserbo ma anche di mettere a tacere
la voce della ragione per riuscire ad
ascoltare il sussurrio del suo inconscio.

Non rivelare
i misteri divini
appresi durante
i riti iniziatici
1. Jean Delville, Parsifal, 1890, collezione privata,
courtesy Galleria dell’Incisione, Brescia
2. Giorgio Kienerk, Il silenzio, 1900, Pavia, Musei Civici
3. Alois Bastl, Palazzo dell’Occultismo, particolare,
1902, Milano, Collezione Fontana                             2.
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SALA 2

     L’architettura                         in auge, come testimoniato dal
                                            moltiplicarsi in quegli anni di progetti
     esoterica:                             dedicati a opere dello spirito in
                                            cui la finalità simbolica prevaleva
     i templi e gli altari                  sulla mera funzione. Un approccio
                                            ben evidenziato in questa sezione
                                            dedicata all’architettura esoterica,
     Il tempio a cui si accede procedendo   dove attraverso disegni d’architettura,
     nel percorso artistico/iniziatico      dipinti e sculture, si raccontano i tanti
     della mostra non è qui inteso nel      modi in cui architetti come Cesare
     senso puramente metaforico di          Bazzani, Johannes Mathieu Lauweriks
     simbolo della conoscenza, ma           e Bruno Taut restituirono importanza
     anche nel suo significato letterale     a simboli e significati arcani nella
     di concreto e tangibile monumento      ridefinizione dell’habitat quotidiano,
     architettonico. Un genere che il       con la progettazione di templi, altari
     Simbolismo contribuì a riportare       e monumenti commemorativi.

3.
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SALA 3

     Rose+Croix
     È ora giunto il momento che lo
     spettatore faccia la conoscenza con
     Joséphin Péladan, uno dei padri del
     Simbolismo. Occultista, romanziere,
     filosofo, esteta, dopo aver cambiato il
     suo nome in Sâr Mérodack, era solito
     passeggiare per Parigi vestito da
     mago, con una vistosa barba in stile
     assiro dovuta, a suo dire, dall’essere un
     discendente diretto del re di Babilonia.
     Eppure, più che per le sue eccentricità,
     Péladan verrà per sempre ricordato
     per il suo contribuito determinante alla
     nascita e all’affermarsi del movimento
     simbolista, di cui fu uno dei critici e
     animatori più influenti. Per tutta la
     vita si batté per restituire all’arte
     una sacralità che riteneva perduta:
     nemico acerrimo dei due Salon ufficiali,
     decise di fondare i suoi Salon de la
     Rose+Croix come spazio alternativo in
     cui “rovinare il realismo” e restituire
     l’arte al suo mistero. Diversamente
     dai saloni ufficiali, nei quali gli artisti
     delle più varie tendenze esponevano
                                                                                          1.
     insieme, le mostre della Rose+Croix
     erano guidate da un ideale e da
     regole precise, con un manifesto, una        sorprendente preludio alle mostre di
     visione del mondo e un vero attivismo,       avanguardia che si sarebbero affermate
                                                  nel Novecento. Alle sei affollatissime
                                                  (e chiacchieratissime) esibizioni
                                                  organizzate da Péladan tra il 1892
                                                  e il 1897 parteciparono circa 250 artisti
                            Restituire            tra cui i maggiori protagonisti
                                                  del Simbolismo internazionale:
                            l’arte                Fernand Khnopff, Ferdinand Hodler,
                            al suo                Jan Toorop, Jean Delville, Carlos
                                                  Schwabe e diversi italiani, tra cui
2.                          mistero               Gaetano Previati.
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1. Carlos Schwabe, Manifesto per il primo
     Salon de la Rose+Croix, 1892, collezione privata
     2. Alexandre Séon, Studio per il “Sâr Péladan”,
     1891, collezione privata
     3. Alphonse Osbert, Fantasticheria nella notte,
     1895, collezione privata

3.
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Laboratorio esemplare
     delle utopie
     di inizio Novecento

     SALA 4

     Monte Verità
     Oltre ai Salon de la Rose+Croix, il     borghese con l’intento di ridefinire la
     bisogno di spazi alternativi dove       qualità della vita. Con questo obiettivo
     sfuggire alle regole e ai dettami di    un gruppo di giovani fondò nel 1901,
     una cultura dominata dalla ragione,     sulle colline di Ascona, la “cooperativa
     portò alla nascita di un movimento      individualista vegetabiliana Monte
     eterogeneo che, influenzato da           Verità”: una comunità utopica e
     teosofia, socialismo utopico,            anticonformista, improntata a un
     spiritualismo e misticismo, predicava   idealistico ritorno ai valori originari
     una sorta di rifiuto del mondo           della natura. Decenni prima del
                                             movimento hippy gli ospiti di Monte
                                             Verità già praticavano veganismo,
                                             nudismo, elioterapia, yoga, amore
                                             libero e sostenevano l’emancipazione
                                             della donna. Rapidamente diventato
                                             laboratorio esemplare delle utopie di
                                             inizio Novecento, la comunità svizzera
                                             fece da catalizzatore per tutti gli
                                             spiriti liberi nel periodo a cavallo
                                             tra le due guerre: vi soggiornarono
                                             vegetariani, anarchici, teosofi,
                                             antroposofi, rosacrociani, artisti
                                             radicali, imprenditori alternativi,
                                             occultisti, psicologi, filosofi, tra cui
                                             figurarono non poche personalità di
                                             spicco come Carl Gustav Jung, André
                                             Gide, Hermann Hesse, Paul Klee,
                                             Thomas Mann, Krishnamurti e lo
                                             stesso padre dell’antroposofia Rudolf
                                             Steiner.

1.
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1. Marianne Werefkin,
                                                             Fuochi sacri, 1919, Ascona,
                                                             Fondazione Marianne Werefkin,
                                                             Museo Comunale d’Arte Moderna
                                                             2. Eugène Grasset, Tre donne
                                                             e tre lupi, circa 1892, Parigi,
                                                             Musée des Arts décoratifs

                                                             indistinte, al di sotto
                                                             della sfera umana e
                                                             animale. Al calare delle
                                                             tenebre, nelle radure
                                                             boscose delle opere
                                                             simboliste si possono
                                                             incontrare spettri,
                                                             vampiri e tutte quelle
                                                             bestie le cui sembianze,
                                                             secondo l’immaginario
                                                             condiviso dell’epoca,
                                                             potevano essere
                                                             assunte dalle streghe
                                                             grazie ai loro poteri
                                                             metamorfici. Civette,
                                                             lupi, corvi, rospi e
                                                             pipistrelli diventano
                                                             così i protagonisti di
2.                                                           opere, come quelle qui
     SALA 5
                                              presenti del grande illustratore boemo
                                              Alfred Kubin, di Alberto Martini,
     La notte                                 Auguste Rodin o Edvard Munch, che
                                              fanno di questa sala una vera e propria
     e i suoi invitati                        “Arca della stregoneria” nella quale
                                              radunare tutti gli animali associati al
                                              Maligno, in attesa di un nuovo diluvio
     Il rifiuto della vita massificante e       che sommergerà la ragione.
     alienante delle metropoli portò,
     per reazione, all’esaltazione di
     tutto ciò che si trovava all’opposto
     dell’urbanizzazione: il selvaggio,
                                              La notte, come la foresta,
     l’animalesco e, ovviamente, la           diventò il paradigma
     notte che, come la foresta, diventò il
     paradigma di un affascinante regno
                                              di un affascinante
     non civilizzato, dominio di figure        regno non civilizzato
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1.
SALA 6

Diavoli,
Streghe e Maghi
Dopo aver passeggiato di notte nei
boschi è il momento di scendere verso
il cuore più oscuro della mostra, di
farsi avviluppare dal fascino perverso e
inquietante di artisti come Odilon Redon,
Paul Ranson, Eugène Grasset, Jean
Delville, Albert von Keller, Felicien Rops,
grandi maestri nella rappresentazione
del Demonio e dei suoi servitori, streghe
e maghi. Si compiva in quegli anni un
percorso, iniziato durante l’Illuminismo,
che contrapponeva a una visione                      2.
dell’universo puramente razionale, un
bisogno di trascendenza, di magia e di
mistero che, proprio durante il secolo                    Un bisogno
dei Lumi, ravvivò l’oscura fascinazione
per alchimia, diavoli, streghe, maghi
                                                          di trascendenza,
e spettri. Diabolicamente, proprio nel                    di magia
momento in cui la Ragione celebrava il
suo trionfo, Satana le mordeva il collo
                                                          e di mistero
nutrendosi del suo sangue. Quello del
diavolo è uno dei più affascinanti motivi
iconografici della storia dell’arte, nel
corso della quale al demonio sono
state associate tre principali tipologie
femminili: Eva, le amanti del diavolo, e
la strega. Quest’ultima, nell’iconografia
simbolista, diventa una strega/vampiro
dalla bellezza perversa e oscura, in
grado di trascinare l’artista negli abissi
della voluttà, della sottomissione e, a
volte, della morte.

1. Louis Chalon, Circe, 1888, collezione privata,
courtesy ED Gallery, Piacenza
2. George de Feure, La fonte del male, 1894,
collezione privata                                   3.
3. Fritz Roeber, La Notte di Valpurga, circa 1910,
Wadersloh-Liesborn, Museum Abtei Liesborn
des Kreises Warendorf
Insieme
                                                                             a diavoli, streghe
                                                                             e vampiri
                                                                             non potevano
                                                                             certo mancare
                                                                             i fantasmi

                                                                        1.

SALA 7

Spiritismo
Insieme a diavoli, streghe e vampiri        che si riteneva fosse in grado di
non potevano certo mancare i                immortalare fluidi ed ectoplasmi,
fantasmi. L’affermarsi del Simbolismo       si spiega il successo che lo spiritismo
coincise con la nascita dello spiritismo,   conobbe non solo tra gli artisti
i cui primi esperimenti, intrisi di         simbolisti ma soprattutto presso la
mesmerismo e biomagnetismo,                 borghesia chic fin de siècle, che vi
vengono fatti risalire al 1848. Dopo un     si tuffò con un entusiasmo fervido e
primo periodo di scetticismo, il mondo      sottilmente frivolo, facendo esplodere
artistico iniziò a guardare al nuovo        in tutta Europa la moda delle sedute
fenomeno con interesse solo quando          spiritiche, qui testimoniata da un
questo fu ricondotto a quella sorta di      tavolino da séance, pezzo unico
rifugio esclusivo che era diventata la      realizzato ad hoc da Thayaht, a cui
mente umana: nacquero così nuovi            si aggiungono anche le opere
metodi di indagine dell’inconscio, la       a soggetto spiritista di Josef Váchal
trance medianica e la scrittura e il        e di Albert von Keller.
disegno automatici, ovvero ispirati
da spiriti che si servivano dell’artista/   1. Hans Baluschek, Lo spiritualismo, 1892, Berlino,
medium come mero tramite. Se a              Stiftuntg Stadtmuseum Berlin
                                            2. Edvard Munch, L’urna, particolare, 1896, Venezia,
questo si aggiunge il contemporaneo         Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria
sviluppo della fotografia spiritica,         Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro
2.
1.

SALA 8

Ex Oriente Lux                              Combinare
                                            l’universalità
Dagli spiriti all’anima, il percorso        delle forme
della mostra vira ancora verso la
luce, una luce densa di misticismo          con l’universalità
che, irradiandosi dal lontano Oriente,
e poggiando sulle fondamenta del
                                            dello spirito
consenso sempre maggiore di
cui godevano la teosofia e il suo
eclettismo religioso, fece riverberare
in tutta Europa una passione, a oggi
ancora viva, per mitologie, dottrine,
filosofie e arti primitive orientali:
si spiega così il vivo interessamento
per il buddismo, ma anche per
pratiche come lo yoga, il tantrismo
indiano e gli animismi tribali di chi,
nell’Europa di quegli anni, fuggiva dalla
razionalità della cultura occidentale
alla ricerca di un mondo nuovo,
mistico, esotico, sincretico. Si trattò
di un nutrito gruppo di intellettuali,
filosofi e architetti di cui fecero
parte anche gli artisti qui esposti,
come František Kupka, Jan Toorop,
Sascha Schneider: diversi tra loro
ma tutti accomunati dall’ambizione di
combinare l’universalità delle forme
con l’universalità dello spirito.                                2.
SALA 9
                                      di cui godevano in quel periodo le

Archetipi e                           teorie teosofiche e antroposofiche
                                      che, predicando l’assenza di confini
forme ancestrali                      sia tra corpo e anima che tra scienza
                                      e spiritualità, ispirarono molti artisti
                                      e guidarono la loro mano verso una
La passione per l’Oriente e il        nuova forma di rappresentazione.
bisogno di allontanarsi da una        Le opere che ne risultarono
rappresentazione rigorosa e definita   contribuirono alla creazione di una
delle forme portò a un’evoluzione     sorta di vocabolario delle forme
anche in campo pittorico dove il      simboliche dal forte rimando
gesto si fece sempre più rarefatto.   archetipico che poi sarebbero state
Un mutamento figlio del successo       interpretate ed elaborate, a livello
                                                        ancora più profondo e
                                                        spirituale, da alcuni dei
                                                        maggiori protagonisti
                                                        delle avanguardie
                                                        artistiche di inizio
                                                        Novecento come Paul
                                                        Klee, Johannes Itten.

                                                         Una sorta
                                                         di vocabolario
                                                         delle forme
                                                         simboliche,
                                                         dal forte rimando
                                                         archetipico

                                                         1. Karl Wilhelm Diefenbach,
                                                         Sfinge, circa 1900,
                                                         Città di Castello, collezione privata
                                                         2. Sascha Schneider, Astarte, 1901,
                                                         Francoforte, collezione privata
                                                         3. Vasilij Kandinskij, Rosso in una
                                                         forma appuntita, 1925, Rovereto,
                                                         MART - Museo di arte moderna e
                                                         contemporanea di Trento e Rovereto,
                                                         Collezione L.F.

                                                    3.
Dare forma e colore
a quelle vibrazioni,
del cervello o dell’anima,
percepibili soltanto
attraverso “i sensi interiori”.
S A L A 10

Psyche,
Cosmo, Aura
La credenza teosofica che il corpo
emetta auree spirituali; la nascente
psicoanalisi, con la sua attenzione alle
sfere marginali del sogno; la nuova
teoria delle onde elettromagnetiche,
secondo cui non esistevano confini
ben definiti: furono tanti i fattori che
favorirono l’affermarsi di un nuovo
senso del magico e del misterioso. Un
sentimento diffuso che offrì evidenti
spunti a tutti quegli artisti che si
ribellavano alla convinzione che l’arte
dovesse imitare la realtà materiale,
solida, misurabile e tangibile, convinti
al contrario che si potesse anche dare
forma e colore a quelle vibrazioni,
del cervello o dell’anima, percepibili
soltanto attraverso “i sensi interiori”.
Ecco perché la luce fu l’elemento
a cui, sulla base delle ispirazioni
parascientifiche tanto in voga
all’epoca, si ricorse in ambito artistico
per rappresentare fenomeni psichici
e invisibili come auree, emanazioni
e raggi luminosi. Opere di Giacomo
Balla, Piet Mondrian, František
e Romolo Romani che, riunite in
questa ultima sala, permettono
allo spettatore di cogliere anche il
momento di passaggio dall’estetica
puramente simbolista verso quella
modernista e avanguardista che
avrebbe segnato indelebilmente tutto
il Novecento.

Luigi Russolo, L’uomo che muore, 1940-1941,
Milano, collezione privata
speciale scuole                                LABORATORI DIDATTICI
                                               PER LE SCUOLE
                                               Gratuiti per le scuole di Padova e Rovigo.
                                               40 euro per tutte le altre scuole
  PERCORSI TEMATICI                            Durata: 1 ora e 30 minuti comprensiva
                                               di visita guidata e attività di laboratorio.
  PER LE SCUOLE
  Gratuiti per le scuole di Padova e Rovigo.
  40 euro per tutte le altre scuole            I percorsi didattici con laboratorio
  Destinatari: scuole secondarie               sono pensati per soddisfare la
  di primo e secondo grado                     naturale esigenza dei bambini al fare,
  Durata: 1 ora.                               toccare e sperimentare l’oggetto
  Biglietto ingresso: 2 euro a studente
  e gratuito per 2 accompagnatori              artistico. L’attività è preceduta da una
                                               visita guidata alle opere esposte, in
  I percorsi sono pensati come                 cui si evidenziano le tematiche che
  approfondimento delle tematiche              verranno proposte nella pratica.
  proposte in mostra e come spunto             I percorsi con laboratorio sono suddivisi
  di ulteriore riflessione nei confronti        per scuole di ogni ordine e grado.
  di una precisa stagione culturale
  e artistica nell’Europa tra Ottocento        La notte e i suoi invitati
  e Novecento.                                 Cala il buio e si incontrano misteriosi
                                               personaggi: streghe, vampiri, lupi,
  L’iconografia magica                          corvi, gufi... Catturiamoli tutti
  nelle arti visive di fine Ottocento           nel nostro “Libro magico”.
  L’attenzione degli artisti per i temi        Laboratorio di decorazione e collage.
  misteriosofici dal Simbolismo alle            Destinatari: secondo ciclo delle primarie,
                                               secondarie di primo e secondo grado.
  Avanguardie storiche alla scoperta
  di miti, tendenze filosofiche e visioni
  oniriche tra opere pittoriche,               Le architetture del silenzio.
  scultoree e arti grafiche.                    Uno spazio del sogno
                                               Illumina il buio. Traccia segni nello
  Cultura e arte come espressione              spazio. Immagina una città misteriosa,
  dell’inconscio                               luogo di incontro tra luce e tenebre.
  L’arte si intreccia con la letteratura e     Laboratorio di illustrazione su supporto nero.
  la psicanalisi, diventando lo specchio       Destinatari: Infanzia e primo ciclo
                                               delle primarie.
  di un clima culturale portatore di
  immagini e soggetti nuovi. Percorso
  tra dipinti, sculture e arti grafiche.
LABORATORI DOMENICALI
                                                           Scuola di Magia
Per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni,
dalle 15.30 alle 17.00
                                                           a Palazzo Roverella
                                                           LUDOTECA DI NATALE
21 OT TO B R E 2018                                        27 - 28 - 29 dicembre 2018
Tic tac... Il 31 ottobre è vicino!                         dalle 09.00 alle 12.30
Sei invitato al grande raduno degli
abitanti della notte, vieni a conoscerli                   Avete sempre saputo di avere
in mostra indossando il tuo costume                        doti magiche, ma la scuola di magia
e decora con noi una magica zucca.                         di Hogwarts è troppo lontana
Laboratorio di decorazione.                                da casa vostra?!
                                                           Nessun problema!
1 8 N OV E M B R E 2 018                                   Esiste un’altra scuola molto
Note a colori.                                             simile a quella frequentata
I sogni e i sentimenti hanno forme                         da Harry Potter.
e colori, lascia che la musica
guidi la tua mano.                                         Il Palazzo che la ospita,
Laboratorio pittorico-musicale.
                                                           vecchio di cinque secoli, è protetto
                                                           da un incantesimo che impedisce
16 D I C E M B R E 2 018
                                                           ai babbani ficcanaso di trovarlo.
Racconti al buio:                                          Il curriculum di studi è molto vario
“Tra le stelle con Babbo Natale”                           e comprende:
Siediti, rilassati e ascolta                               Incantesimi, Erbologia,
il lungo viaggio di Santa Claus                            Difesa contro le Arti Oscure,
nella magica notte di Natale.                              Storia della Magia, Pozioni,
                                                           Astrologia.
Lettura animata adatta dai 3 anni.                         Le quattro case rivali (Rosadoro,
                                                           Aquilaverde, Torrenera, Querciarossa),
20 G E N N A I O 2 019                                     richiedono ai loro allievi coraggio,
Code di rospo,                                             astuzia, intelligenza e lealtà.
lingue di topo e... Ops!
Aiuta la strega Lamia a ritrovare                          Palazzo Roverella in occasione
le sue preziose ricette magiche.                           della mostra Arte e Magia, si trasforma
Se sarai furbo, veloce e attento ti                        per tre giorni in una prestigiosa
aspetterà una mostruosa merenda.                           scuola di magia. Gli apprendisti,
Visita animata con caccia al tesoro.                       guidati da maghi esperti, assisteranno
                                                           a strabilianti lezioni per conoscere tutti
Costi: 4,00 euro a partecipante per                        i segreti di questo affascinante mondo.
laboratorio,
2,00 euro per biglietto d’ingresso.
                                                           Costi:
                                                           12,00 euro a partecipante al giorno
                                                           10,00 euro per il secondo figlio al giorno
                                                           30,00 euro per il pacchetto 3 giorni
                                                           28,00 euro per il pacchetto 3 giorni – secondo figlio.
Mario Chiattone, Visione notturna, particolare,
1910-1911. Lugano, Museo d’arte della Svizzera Italiana,
Collezione Città di Lugano, Donazione Chiattone
La Collezione
     dell’Accademia dei Concordi
     e del Seminario Vescovile di Rovigo
     Antichi culti e riti pagani.            A pochi passi dal Roverella, a Palazzo
     Grandi maestri della pittura italiana   Roncale, l’esposizione Concordi, Collezioni
     tra Quattrocento e Settecento, come     e Collezionisti racchiude alcuni capolavori
     Giovanni Bellini, Jacopo Tintoretto     segreti di questa preziosa quadreria in
     e Giambattista Tiepolo. A Palazzo       un’esposizione unica e affascinante.
     Roverella lasciatevi affascinare dai
     tesori dell’Accademia dei Concordi
     e del Seminario Vescovile di Rovigo.    Un viaggio
     Un panorama di opere quasi da           nella storia dell’arte
     manuale di storia dell’arte.            tra Palazzo Roverella
     Ma il viaggio non finisce qui.           e Palazzo Roncale
1.
1. Quirizio da Murano, Santa Lucia
                                                e storie della sua vita, tempera su tavola
                                                2. Giovanni Bellini, Madonna col Bambino,
                                                tempera su tavola
                                                3. Cratere Apulo

                                                dei più grandi maestri della pittura
                                                italiana. Lasciatevi conquistare dalla
                                                Pinacoteca. Lasciatevi affascinare
                                                dallo splendore della pittura italiana
                                                a Palazzo Roverella.

                                                L’Archeologia
                                                Con il favore degli Dei

                                                Una spada del XIII secolo a.C.,
                                                bronzetti votivi, amuleti apotropaici,
                                                sonagli, mestoli, vasi, coppe e molti
2.                                              altri oggetti votivi, vi porteranno
                                                in un mondo arcaico, fatto di dei,
     Palazzo                                    eroi e rituali pagani. Entrate nel

     Roverella                                  passato. Grazie alle testimonianze
                                                archeologiche del territorio rodigino
                                                di epoca preromana e romana
     La Pinacoteca                              potrete cogliere con i vostri occhi un
     dell’Accademia dei Concordi                legame antico quanto avvincente:
     e del Seminario Vescovile                  quello tra uomini e dei. La collezione
     di Rovigo                                  archeologica dell’Accademia
                                                dei Concordi riunisce a Palazzo
     Dal Gotico a Giovanni Bellini,             Roverella preziose testimonianze
     dal Cinquecento veneto ai più              che vi faranno scoprire il legame
     importanti pittori veneziani               tra reperti archeologici e antichi culti.
     del Settecento. Le sale di Palazzo
     Roverella ospitano una rassegna
     di dipinti capace di offrire
     un panorama quasi da manuale
     di storia dell’arte. Tutto questo grazie
     alla passione per la pittura
     di alcune nobili famiglie rodigine
     che, con le loro donazioni, permettono
     oggi di ammirare una raccolta
     che racchiude alcuni capolavori                                                  3.
Sebastiano Mazzoni, Loth e le figlie, olio su tela

Palazzo Roncale
Concordi, collezioni e collezionisti. La genesi di una grande quadreria.

Alcuni capolavori dell’arte veneta del                       Marchioni ad artisti del calibro di Matteo
Seicento e Settecento sono racchiusi                         Ghidoni, Luca Carlevarijs, Johann Anton
all’interno delle sale di Palazzo                            Eismann e Jan Gossaert: al Roncale vi
Roncale. Dai pittori “foresti” di Venezia                    aspetta un’antologia pittorica con alcune
come Sebastiano Mazzoni a quelli                             opere segrete della preziosa quadreria
della realtà come il bresciano Pietro                        dell’Accademia dei Concordi e del
Bellotti, dalla misteriosa Elisabetta                        Seminario Vescovile di Rovigo.

PALAZZO ROVERELLA                           da lunedì a venerdì              Call Center:
Rovigo                                      dalle ore 9.00 alle ore 19.00;   da lunedì a venerdì
Via Giuseppe Laurenti 8/10                  sabato, domenica e festivi       dalle 9.30 alle 18.30
                                            dalle 9.00 alle 20.00            sabato dalle 9.30 alle 13.30
PALAZZO RONCALE                                                              0425 460093
Rovigo                                      aperti 7 giorni su 7             www.palazzoroverella.com
Piazza Vittorio Emanuele 29                 ingresso gratuito                info@palazzoroverella.com
ROVIGO E IL POLESINE

                  La terra tra i due fiumi
                  Benvenuti a Rovigo, un piccolo centro storico
                  e una provincia con un territorio tutto da scoprire.

                   DA VEDERE
                   ROVIGO
                   Centro storico, Palazzo Roverella         Palazzi che testimoniano le diverse
                   Palazzo Roncale, Teatro Sociale           influenze a cui la città è stata sottoposta,
                   Tempio della Rotonda                      un castello con le caratteristiche torri,
                   Museo dei Grandi Fiumi                    i quartieri medievali e le dimore
                   ADRIA                                     nobiliari. E ancora, allontanandosi
                   Museo Archeologico Nazionale
                                                             dalla città: paesini silenziosi
                   BADIA POLESINE
                                                             dove il tempo sembra essersi fermato,
                   Abbazia di S. Maria della Vangadizza,
                                                             scenari naturali incontaminati e una
                   Museo civico Baruffaldi, Teatro Sociale
                   Eugenio Balzan - Collezione Balzan        forte tradizione enogastronomica.
                   BERGANTINO                                Tipicità e bellezze naturalistiche:
                   Museo Storico della Giostra               il fascino e la suggestione della terra
                   CRESPINO                                  tra i due fiumi, Adige e Po,
                   Museo delle Acque                         il cui Delta è diventato Riserva
                   FRATTA POLESINE                           della Biosfera MAB UNESCO.
                   Villa Badoer, Museo Archeologico
                   Nazionale, Casa-Museo Giacomo             Per maggiori informazioni:
                   Matteotti, Ecomuseo Mulino al Pizzon
                                                             www.rovigoconventionbureau.com
                   LENDINARA
                   Giardino Storico di Ca’ Dolfin-Marchiori
                   PARCO DEL DELTA DEL PO
Il Delta del Po

                   Riserva della Biosfera MAB UNESCO
                   Oasi di Ca’ Mello, Oasi Golena
                   Ca’ Pisani, Giardino Botanico
                   di Porto Caleri, Museo Regionale
                   della Bonifica di Ca’ Vendramin
                   Sacca degli Scardovari
29.09.2018
                                                                                               27.01.2019
                                                                                               ROVIGO
                                                                                               PALAZZO ROVERELLA
                                                                                               VIA LAURENTI 8/10

     a cura di Francesco Parisi
     Audioguida gratuita

    Scopri tutte le offerte                       PER INFORMAZIONI                             VISITE GUIDATE
                                                  E PRENOTAZIONI                               Gruppi adulti: 75 euro
    di mostra sul sito
                                                  0425 460093                                  In lingua: 85 euro
    palazzoroverella.com                          info@palazzoroverella.com                    Con linguaggio
                                                  Call center attivo dal lunedì                dei segni: gratuite
    Promozioni                                    al venerdì dalle 9.30                        A orario fisso sabato
                                                  alle 18.30; sabato                           e festivi alle ore 11.00, 15.30
    per i residenti
                                                  dalle 9.30 alle 13.30                        e 17.30: 4 euro a persona
    Visite guidate                                palazzoroverella.com
    a tema
                                                  ORARI MOSTRA                                 SPECIALE SCUOLE
    Visite guidate
                                                  Feriali 9.00-19.00                           Biglietto di ingresso:
    con aperitivo                                 Sabato e festivi 9.00-20.00                  2 euro a studente
    Eventi                                        Aperta 7 giorni su 7                         e gratuito
    con ospiti speciali                                                                        per gli insegnanti
                                                  BIGLIETTI                                    accompagnatori
    Conferenze                                    Intero: 12 euro                              Visite tematiche
    con esperti                                   Ridotto: 8 euro                              e laboratori:
    Percorsi esoterici                            Biglietto famiglia:                          GRATUITI per le scuole
    nella Rovigo segreta                          ridotto per due adulti                       delle province
                                                  e gratuità per i figli.                       di Padova e Rovigo,
    Idee weekend                                  Ingresso gratuito ogni                       40 euro per tutte
    Incontri                                      prima domenica del mese                      le altre scuole
    per gli insegnati
                                                  in copertina: Luis Ricardo Faléro, La strega, particolare, 1882,
    E tanto altro ancora!                         collezione privata, courtesy Galerie Talabardon & Gautier, Parigi

MOSTRA PROMOSSA DA        IN COLLABORAZIONE CON    MAIN SPONSOR                CON IL CONTRIBUTO DI                MOSTRA PRODOTTA DA
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