KLEE KANDINSKIJ MONDRIAN MUNCH - ROVIGO PALAZZO ROVERELLA 29.09.2018 27.01.2019 - Ais veneto
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Silenzio. Fate silenzio Mettete a tacere la voce della rivolto allo spettatore nella prima sala: ragione e lasciate che siano i condizione necessaria per accedere sussurrii dell’inconscio a guidarvi al tempio, una seconda sezione lungo il percorso di questa mostra. interamente dedicata all’architettura Permettete a demoni e streghe, esoterica e successivamente alle sfingi e vampiri di condurvi nei luoghi prime fondamentali mostre parigine più oscuri dell’animo umano, alla che permisero al Simbolismo di scoperta di un periodo irripetibile affermarsi, organizzate nei suoi Salon nella storia della civiltà occidentale, de la Rose+Croix dal genio eccentrico tra il 1880 e il 1925, durante il quale di Joséphin Péladan. All’uscita, l’interesse per l’esoterismo riemerse il visitatore sarà pronto per ascendere prepotentemente inondando con verso la luce di auree e fenomeni le sue suggestioni misteriche arti psichici, per poi precipitare giù, figurative, letteratura e architettura nel cuore di tenebra dell’esposizione, del Vecchio Continente. Nascevano regno di diavoli, streghe e creature così correnti artistiche come il notturne. E fantasmi, naturalmente: Simbolismo e nuove teorie come la la moda chic delle sedute spiritiche psicoanalisi, accomunate dallo stesso anticipò di pochi anni quella, oggi desiderio di indagare l’occulto, il ancora ben viva, per l’Oriente e per sogno e l’inconscio, anticipatrici, le sue religioni, dottrine e pratiche di lì a pochi anni, delle Avanguardie che portò anche alla fondazione storiche del Novecento. di Monte Verità, comunità utopica Coerentemente con il significato e anticonformista nei pressi di della parola “esoterismo” (insieme Ascona dove si praticarono nudismo, di dottrine occulte i cui segreti non veganismo e amore libero. Un’oasi in devono essere rivelati dagli iniziati cui lasciare la razionalità fuori della che ne sono messi a conoscenza), porta prima di entrare, proprio come la struttura di Arte e Magia, mostra si è chiesto allo spettatore all’inizio di curata da Francesco Parisi, è ispirata a questo percorso che, concludendosi, un vero e proprio percorso di iniziazione svela il suo ultimo segreto, lungo il quale ogni sala corrisponde ossia che, se è vero che il sonno alla tappa di un progressivo della ragione genera mostri, svelamento. Ecco il perché dell’iniziale è anche vero che, a volte, può dare “Invito al Silenzio”, a tacere i segreti, alla luce un’arte sublime. Louis Welden Hawkins, Un velo, particolare, s.d. (1890-1900), Londra, Arwas Archives
SALA 1 Entrata. Enigma Invito al silenzio Se il percorso verso la conoscenza dei misteri iniziatici non poteva che cominciare con un invito a tacere, così questa mostra accoglie lo spettatore con un gesto simbolico che rimbalza 1. da un’opera all’altra: il dito, o le mani, a sigillare le labbra, una postura che faceva parte del rituale delle sacerdotesse di Iside, derivato dall’antica rappresentazione greco-romana del dio egizio Horus, custode della Sapienza che, nelle statue poste all’ingresso dei templi, invitava i fedeli a non rivelare i misteri divini appresi durante i riti iniziatici. Grazie al propagarsi delle dottrine esoteriche, alla fine dell’Ottocento il gesto assunse notevole rilievo anche in ambito simbolista, nella cui iconografia veniva spesso attribuito a donne velate o sfingi il cui invito, come si vede in questa prima sala, passa da un’opera all’altra, da Giorgio Kienerk a Odilon Redon, chiedendo allo spettatore non solo il riserbo ma anche di mettere a tacere la voce della ragione per riuscire ad ascoltare il sussurrio del suo inconscio. Non rivelare i misteri divini appresi durante i riti iniziatici 1. Jean Delville, Parsifal, 1890, collezione privata, courtesy Galleria dell’Incisione, Brescia 2. Giorgio Kienerk, Il silenzio, 1900, Pavia, Musei Civici 3. Alois Bastl, Palazzo dell’Occultismo, particolare, 1902, Milano, Collezione Fontana 2.
SALA 2 L’architettura in auge, come testimoniato dal moltiplicarsi in quegli anni di progetti esoterica: dedicati a opere dello spirito in cui la finalità simbolica prevaleva i templi e gli altari sulla mera funzione. Un approccio ben evidenziato in questa sezione dedicata all’architettura esoterica, Il tempio a cui si accede procedendo dove attraverso disegni d’architettura, nel percorso artistico/iniziatico dipinti e sculture, si raccontano i tanti della mostra non è qui inteso nel modi in cui architetti come Cesare senso puramente metaforico di Bazzani, Johannes Mathieu Lauweriks simbolo della conoscenza, ma e Bruno Taut restituirono importanza anche nel suo significato letterale a simboli e significati arcani nella di concreto e tangibile monumento ridefinizione dell’habitat quotidiano, architettonico. Un genere che il con la progettazione di templi, altari Simbolismo contribuì a riportare e monumenti commemorativi. 3.
SALA 3 Rose+Croix È ora giunto il momento che lo spettatore faccia la conoscenza con Joséphin Péladan, uno dei padri del Simbolismo. Occultista, romanziere, filosofo, esteta, dopo aver cambiato il suo nome in Sâr Mérodack, era solito passeggiare per Parigi vestito da mago, con una vistosa barba in stile assiro dovuta, a suo dire, dall’essere un discendente diretto del re di Babilonia. Eppure, più che per le sue eccentricità, Péladan verrà per sempre ricordato per il suo contribuito determinante alla nascita e all’affermarsi del movimento simbolista, di cui fu uno dei critici e animatori più influenti. Per tutta la vita si batté per restituire all’arte una sacralità che riteneva perduta: nemico acerrimo dei due Salon ufficiali, decise di fondare i suoi Salon de la Rose+Croix come spazio alternativo in cui “rovinare il realismo” e restituire l’arte al suo mistero. Diversamente dai saloni ufficiali, nei quali gli artisti delle più varie tendenze esponevano 1. insieme, le mostre della Rose+Croix erano guidate da un ideale e da regole precise, con un manifesto, una sorprendente preludio alle mostre di visione del mondo e un vero attivismo, avanguardia che si sarebbero affermate nel Novecento. Alle sei affollatissime (e chiacchieratissime) esibizioni organizzate da Péladan tra il 1892 e il 1897 parteciparono circa 250 artisti Restituire tra cui i maggiori protagonisti del Simbolismo internazionale: l’arte Fernand Khnopff, Ferdinand Hodler, al suo Jan Toorop, Jean Delville, Carlos Schwabe e diversi italiani, tra cui 2. mistero Gaetano Previati.
1. Carlos Schwabe, Manifesto per il primo Salon de la Rose+Croix, 1892, collezione privata 2. Alexandre Séon, Studio per il “Sâr Péladan”, 1891, collezione privata 3. Alphonse Osbert, Fantasticheria nella notte, 1895, collezione privata 3.
Laboratorio esemplare delle utopie di inizio Novecento SALA 4 Monte Verità Oltre ai Salon de la Rose+Croix, il borghese con l’intento di ridefinire la bisogno di spazi alternativi dove qualità della vita. Con questo obiettivo sfuggire alle regole e ai dettami di un gruppo di giovani fondò nel 1901, una cultura dominata dalla ragione, sulle colline di Ascona, la “cooperativa portò alla nascita di un movimento individualista vegetabiliana Monte eterogeneo che, influenzato da Verità”: una comunità utopica e teosofia, socialismo utopico, anticonformista, improntata a un spiritualismo e misticismo, predicava idealistico ritorno ai valori originari una sorta di rifiuto del mondo della natura. Decenni prima del movimento hippy gli ospiti di Monte Verità già praticavano veganismo, nudismo, elioterapia, yoga, amore libero e sostenevano l’emancipazione della donna. Rapidamente diventato laboratorio esemplare delle utopie di inizio Novecento, la comunità svizzera fece da catalizzatore per tutti gli spiriti liberi nel periodo a cavallo tra le due guerre: vi soggiornarono vegetariani, anarchici, teosofi, antroposofi, rosacrociani, artisti radicali, imprenditori alternativi, occultisti, psicologi, filosofi, tra cui figurarono non poche personalità di spicco come Carl Gustav Jung, André Gide, Hermann Hesse, Paul Klee, Thomas Mann, Krishnamurti e lo stesso padre dell’antroposofia Rudolf Steiner. 1.
1. Marianne Werefkin, Fuochi sacri, 1919, Ascona, Fondazione Marianne Werefkin, Museo Comunale d’Arte Moderna 2. Eugène Grasset, Tre donne e tre lupi, circa 1892, Parigi, Musée des Arts décoratifs indistinte, al di sotto della sfera umana e animale. Al calare delle tenebre, nelle radure boscose delle opere simboliste si possono incontrare spettri, vampiri e tutte quelle bestie le cui sembianze, secondo l’immaginario condiviso dell’epoca, potevano essere assunte dalle streghe grazie ai loro poteri metamorfici. Civette, lupi, corvi, rospi e pipistrelli diventano così i protagonisti di 2. opere, come quelle qui SALA 5 presenti del grande illustratore boemo Alfred Kubin, di Alberto Martini, La notte Auguste Rodin o Edvard Munch, che fanno di questa sala una vera e propria e i suoi invitati “Arca della stregoneria” nella quale radunare tutti gli animali associati al Maligno, in attesa di un nuovo diluvio Il rifiuto della vita massificante e che sommergerà la ragione. alienante delle metropoli portò, per reazione, all’esaltazione di tutto ciò che si trovava all’opposto dell’urbanizzazione: il selvaggio, La notte, come la foresta, l’animalesco e, ovviamente, la diventò il paradigma notte che, come la foresta, diventò il paradigma di un affascinante regno di un affascinante non civilizzato, dominio di figure regno non civilizzato
SALA 6 Diavoli, Streghe e Maghi Dopo aver passeggiato di notte nei boschi è il momento di scendere verso il cuore più oscuro della mostra, di farsi avviluppare dal fascino perverso e inquietante di artisti come Odilon Redon, Paul Ranson, Eugène Grasset, Jean Delville, Albert von Keller, Felicien Rops, grandi maestri nella rappresentazione del Demonio e dei suoi servitori, streghe e maghi. Si compiva in quegli anni un percorso, iniziato durante l’Illuminismo, che contrapponeva a una visione 2. dell’universo puramente razionale, un bisogno di trascendenza, di magia e di mistero che, proprio durante il secolo Un bisogno dei Lumi, ravvivò l’oscura fascinazione per alchimia, diavoli, streghe, maghi di trascendenza, e spettri. Diabolicamente, proprio nel di magia momento in cui la Ragione celebrava il suo trionfo, Satana le mordeva il collo e di mistero nutrendosi del suo sangue. Quello del diavolo è uno dei più affascinanti motivi iconografici della storia dell’arte, nel corso della quale al demonio sono state associate tre principali tipologie femminili: Eva, le amanti del diavolo, e la strega. Quest’ultima, nell’iconografia simbolista, diventa una strega/vampiro dalla bellezza perversa e oscura, in grado di trascinare l’artista negli abissi della voluttà, della sottomissione e, a volte, della morte. 1. Louis Chalon, Circe, 1888, collezione privata, courtesy ED Gallery, Piacenza 2. George de Feure, La fonte del male, 1894, collezione privata 3. 3. Fritz Roeber, La Notte di Valpurga, circa 1910, Wadersloh-Liesborn, Museum Abtei Liesborn des Kreises Warendorf
Insieme a diavoli, streghe e vampiri non potevano certo mancare i fantasmi 1. SALA 7 Spiritismo Insieme a diavoli, streghe e vampiri che si riteneva fosse in grado di non potevano certo mancare i immortalare fluidi ed ectoplasmi, fantasmi. L’affermarsi del Simbolismo si spiega il successo che lo spiritismo coincise con la nascita dello spiritismo, conobbe non solo tra gli artisti i cui primi esperimenti, intrisi di simbolisti ma soprattutto presso la mesmerismo e biomagnetismo, borghesia chic fin de siècle, che vi vengono fatti risalire al 1848. Dopo un si tuffò con un entusiasmo fervido e primo periodo di scetticismo, il mondo sottilmente frivolo, facendo esplodere artistico iniziò a guardare al nuovo in tutta Europa la moda delle sedute fenomeno con interesse solo quando spiritiche, qui testimoniata da un questo fu ricondotto a quella sorta di tavolino da séance, pezzo unico rifugio esclusivo che era diventata la realizzato ad hoc da Thayaht, a cui mente umana: nacquero così nuovi si aggiungono anche le opere metodi di indagine dell’inconscio, la a soggetto spiritista di Josef Váchal trance medianica e la scrittura e il e di Albert von Keller. disegno automatici, ovvero ispirati da spiriti che si servivano dell’artista/ 1. Hans Baluschek, Lo spiritualismo, 1892, Berlino, medium come mero tramite. Se a Stiftuntg Stadtmuseum Berlin 2. Edvard Munch, L’urna, particolare, 1896, Venezia, questo si aggiunge il contemporaneo Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria sviluppo della fotografia spiritica, Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro
2.
1. SALA 8 Ex Oriente Lux Combinare l’universalità Dagli spiriti all’anima, il percorso delle forme della mostra vira ancora verso la luce, una luce densa di misticismo con l’universalità che, irradiandosi dal lontano Oriente, e poggiando sulle fondamenta del dello spirito consenso sempre maggiore di cui godevano la teosofia e il suo eclettismo religioso, fece riverberare in tutta Europa una passione, a oggi ancora viva, per mitologie, dottrine, filosofie e arti primitive orientali: si spiega così il vivo interessamento per il buddismo, ma anche per pratiche come lo yoga, il tantrismo indiano e gli animismi tribali di chi, nell’Europa di quegli anni, fuggiva dalla razionalità della cultura occidentale alla ricerca di un mondo nuovo, mistico, esotico, sincretico. Si trattò di un nutrito gruppo di intellettuali, filosofi e architetti di cui fecero parte anche gli artisti qui esposti, come František Kupka, Jan Toorop, Sascha Schneider: diversi tra loro ma tutti accomunati dall’ambizione di combinare l’universalità delle forme con l’universalità dello spirito. 2.
SALA 9 di cui godevano in quel periodo le Archetipi e teorie teosofiche e antroposofiche che, predicando l’assenza di confini forme ancestrali sia tra corpo e anima che tra scienza e spiritualità, ispirarono molti artisti e guidarono la loro mano verso una La passione per l’Oriente e il nuova forma di rappresentazione. bisogno di allontanarsi da una Le opere che ne risultarono rappresentazione rigorosa e definita contribuirono alla creazione di una delle forme portò a un’evoluzione sorta di vocabolario delle forme anche in campo pittorico dove il simboliche dal forte rimando gesto si fece sempre più rarefatto. archetipico che poi sarebbero state Un mutamento figlio del successo interpretate ed elaborate, a livello ancora più profondo e spirituale, da alcuni dei maggiori protagonisti delle avanguardie artistiche di inizio Novecento come Paul Klee, Johannes Itten. Una sorta di vocabolario delle forme simboliche, dal forte rimando archetipico 1. Karl Wilhelm Diefenbach, Sfinge, circa 1900, Città di Castello, collezione privata 2. Sascha Schneider, Astarte, 1901, Francoforte, collezione privata 3. Vasilij Kandinskij, Rosso in una forma appuntita, 1925, Rovereto, MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione L.F. 3.
Dare forma e colore a quelle vibrazioni, del cervello o dell’anima, percepibili soltanto attraverso “i sensi interiori”.
S A L A 10 Psyche, Cosmo, Aura La credenza teosofica che il corpo emetta auree spirituali; la nascente psicoanalisi, con la sua attenzione alle sfere marginali del sogno; la nuova teoria delle onde elettromagnetiche, secondo cui non esistevano confini ben definiti: furono tanti i fattori che favorirono l’affermarsi di un nuovo senso del magico e del misterioso. Un sentimento diffuso che offrì evidenti spunti a tutti quegli artisti che si ribellavano alla convinzione che l’arte dovesse imitare la realtà materiale, solida, misurabile e tangibile, convinti al contrario che si potesse anche dare forma e colore a quelle vibrazioni, del cervello o dell’anima, percepibili soltanto attraverso “i sensi interiori”. Ecco perché la luce fu l’elemento a cui, sulla base delle ispirazioni parascientifiche tanto in voga all’epoca, si ricorse in ambito artistico per rappresentare fenomeni psichici e invisibili come auree, emanazioni e raggi luminosi. Opere di Giacomo Balla, Piet Mondrian, František e Romolo Romani che, riunite in questa ultima sala, permettono allo spettatore di cogliere anche il momento di passaggio dall’estetica puramente simbolista verso quella modernista e avanguardista che avrebbe segnato indelebilmente tutto il Novecento. Luigi Russolo, L’uomo che muore, 1940-1941, Milano, collezione privata
speciale scuole LABORATORI DIDATTICI PER LE SCUOLE Gratuiti per le scuole di Padova e Rovigo. 40 euro per tutte le altre scuole PERCORSI TEMATICI Durata: 1 ora e 30 minuti comprensiva di visita guidata e attività di laboratorio. PER LE SCUOLE Gratuiti per le scuole di Padova e Rovigo. 40 euro per tutte le altre scuole I percorsi didattici con laboratorio Destinatari: scuole secondarie sono pensati per soddisfare la di primo e secondo grado naturale esigenza dei bambini al fare, Durata: 1 ora. toccare e sperimentare l’oggetto Biglietto ingresso: 2 euro a studente e gratuito per 2 accompagnatori artistico. L’attività è preceduta da una visita guidata alle opere esposte, in I percorsi sono pensati come cui si evidenziano le tematiche che approfondimento delle tematiche verranno proposte nella pratica. proposte in mostra e come spunto I percorsi con laboratorio sono suddivisi di ulteriore riflessione nei confronti per scuole di ogni ordine e grado. di una precisa stagione culturale e artistica nell’Europa tra Ottocento La notte e i suoi invitati e Novecento. Cala il buio e si incontrano misteriosi personaggi: streghe, vampiri, lupi, L’iconografia magica corvi, gufi... Catturiamoli tutti nelle arti visive di fine Ottocento nel nostro “Libro magico”. L’attenzione degli artisti per i temi Laboratorio di decorazione e collage. misteriosofici dal Simbolismo alle Destinatari: secondo ciclo delle primarie, secondarie di primo e secondo grado. Avanguardie storiche alla scoperta di miti, tendenze filosofiche e visioni oniriche tra opere pittoriche, Le architetture del silenzio. scultoree e arti grafiche. Uno spazio del sogno Illumina il buio. Traccia segni nello Cultura e arte come espressione spazio. Immagina una città misteriosa, dell’inconscio luogo di incontro tra luce e tenebre. L’arte si intreccia con la letteratura e Laboratorio di illustrazione su supporto nero. la psicanalisi, diventando lo specchio Destinatari: Infanzia e primo ciclo delle primarie. di un clima culturale portatore di immagini e soggetti nuovi. Percorso tra dipinti, sculture e arti grafiche.
LABORATORI DOMENICALI Scuola di Magia Per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni, dalle 15.30 alle 17.00 a Palazzo Roverella LUDOTECA DI NATALE 21 OT TO B R E 2018 27 - 28 - 29 dicembre 2018 Tic tac... Il 31 ottobre è vicino! dalle 09.00 alle 12.30 Sei invitato al grande raduno degli abitanti della notte, vieni a conoscerli Avete sempre saputo di avere in mostra indossando il tuo costume doti magiche, ma la scuola di magia e decora con noi una magica zucca. di Hogwarts è troppo lontana Laboratorio di decorazione. da casa vostra?! Nessun problema! 1 8 N OV E M B R E 2 018 Esiste un’altra scuola molto Note a colori. simile a quella frequentata I sogni e i sentimenti hanno forme da Harry Potter. e colori, lascia che la musica guidi la tua mano. Il Palazzo che la ospita, Laboratorio pittorico-musicale. vecchio di cinque secoli, è protetto da un incantesimo che impedisce 16 D I C E M B R E 2 018 ai babbani ficcanaso di trovarlo. Racconti al buio: Il curriculum di studi è molto vario “Tra le stelle con Babbo Natale” e comprende: Siediti, rilassati e ascolta Incantesimi, Erbologia, il lungo viaggio di Santa Claus Difesa contro le Arti Oscure, nella magica notte di Natale. Storia della Magia, Pozioni, Astrologia. Lettura animata adatta dai 3 anni. Le quattro case rivali (Rosadoro, Aquilaverde, Torrenera, Querciarossa), 20 G E N N A I O 2 019 richiedono ai loro allievi coraggio, Code di rospo, astuzia, intelligenza e lealtà. lingue di topo e... Ops! Aiuta la strega Lamia a ritrovare Palazzo Roverella in occasione le sue preziose ricette magiche. della mostra Arte e Magia, si trasforma Se sarai furbo, veloce e attento ti per tre giorni in una prestigiosa aspetterà una mostruosa merenda. scuola di magia. Gli apprendisti, Visita animata con caccia al tesoro. guidati da maghi esperti, assisteranno a strabilianti lezioni per conoscere tutti Costi: 4,00 euro a partecipante per i segreti di questo affascinante mondo. laboratorio, 2,00 euro per biglietto d’ingresso. Costi: 12,00 euro a partecipante al giorno 10,00 euro per il secondo figlio al giorno 30,00 euro per il pacchetto 3 giorni 28,00 euro per il pacchetto 3 giorni – secondo figlio. Mario Chiattone, Visione notturna, particolare, 1910-1911. Lugano, Museo d’arte della Svizzera Italiana, Collezione Città di Lugano, Donazione Chiattone
La Collezione dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo Antichi culti e riti pagani. A pochi passi dal Roverella, a Palazzo Grandi maestri della pittura italiana Roncale, l’esposizione Concordi, Collezioni tra Quattrocento e Settecento, come e Collezionisti racchiude alcuni capolavori Giovanni Bellini, Jacopo Tintoretto segreti di questa preziosa quadreria in e Giambattista Tiepolo. A Palazzo un’esposizione unica e affascinante. Roverella lasciatevi affascinare dai tesori dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo. Un viaggio Un panorama di opere quasi da nella storia dell’arte manuale di storia dell’arte. tra Palazzo Roverella Ma il viaggio non finisce qui. e Palazzo Roncale 1.
1. Quirizio da Murano, Santa Lucia e storie della sua vita, tempera su tavola 2. Giovanni Bellini, Madonna col Bambino, tempera su tavola 3. Cratere Apulo dei più grandi maestri della pittura italiana. Lasciatevi conquistare dalla Pinacoteca. Lasciatevi affascinare dallo splendore della pittura italiana a Palazzo Roverella. L’Archeologia Con il favore degli Dei Una spada del XIII secolo a.C., bronzetti votivi, amuleti apotropaici, sonagli, mestoli, vasi, coppe e molti 2. altri oggetti votivi, vi porteranno in un mondo arcaico, fatto di dei, Palazzo eroi e rituali pagani. Entrate nel Roverella passato. Grazie alle testimonianze archeologiche del territorio rodigino di epoca preromana e romana La Pinacoteca potrete cogliere con i vostri occhi un dell’Accademia dei Concordi legame antico quanto avvincente: e del Seminario Vescovile quello tra uomini e dei. La collezione di Rovigo archeologica dell’Accademia dei Concordi riunisce a Palazzo Dal Gotico a Giovanni Bellini, Roverella preziose testimonianze dal Cinquecento veneto ai più che vi faranno scoprire il legame importanti pittori veneziani tra reperti archeologici e antichi culti. del Settecento. Le sale di Palazzo Roverella ospitano una rassegna di dipinti capace di offrire un panorama quasi da manuale di storia dell’arte. Tutto questo grazie alla passione per la pittura di alcune nobili famiglie rodigine che, con le loro donazioni, permettono oggi di ammirare una raccolta che racchiude alcuni capolavori 3.
Sebastiano Mazzoni, Loth e le figlie, olio su tela Palazzo Roncale Concordi, collezioni e collezionisti. La genesi di una grande quadreria. Alcuni capolavori dell’arte veneta del Marchioni ad artisti del calibro di Matteo Seicento e Settecento sono racchiusi Ghidoni, Luca Carlevarijs, Johann Anton all’interno delle sale di Palazzo Eismann e Jan Gossaert: al Roncale vi Roncale. Dai pittori “foresti” di Venezia aspetta un’antologia pittorica con alcune come Sebastiano Mazzoni a quelli opere segrete della preziosa quadreria della realtà come il bresciano Pietro dell’Accademia dei Concordi e del Bellotti, dalla misteriosa Elisabetta Seminario Vescovile di Rovigo. PALAZZO ROVERELLA da lunedì a venerdì Call Center: Rovigo dalle ore 9.00 alle ore 19.00; da lunedì a venerdì Via Giuseppe Laurenti 8/10 sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 18.30 dalle 9.00 alle 20.00 sabato dalle 9.30 alle 13.30 PALAZZO RONCALE 0425 460093 Rovigo aperti 7 giorni su 7 www.palazzoroverella.com Piazza Vittorio Emanuele 29 ingresso gratuito info@palazzoroverella.com
ROVIGO E IL POLESINE La terra tra i due fiumi Benvenuti a Rovigo, un piccolo centro storico e una provincia con un territorio tutto da scoprire. DA VEDERE ROVIGO Centro storico, Palazzo Roverella Palazzi che testimoniano le diverse Palazzo Roncale, Teatro Sociale influenze a cui la città è stata sottoposta, Tempio della Rotonda un castello con le caratteristiche torri, Museo dei Grandi Fiumi i quartieri medievali e le dimore ADRIA nobiliari. E ancora, allontanandosi Museo Archeologico Nazionale dalla città: paesini silenziosi BADIA POLESINE dove il tempo sembra essersi fermato, Abbazia di S. Maria della Vangadizza, scenari naturali incontaminati e una Museo civico Baruffaldi, Teatro Sociale Eugenio Balzan - Collezione Balzan forte tradizione enogastronomica. BERGANTINO Tipicità e bellezze naturalistiche: Museo Storico della Giostra il fascino e la suggestione della terra CRESPINO tra i due fiumi, Adige e Po, Museo delle Acque il cui Delta è diventato Riserva FRATTA POLESINE della Biosfera MAB UNESCO. Villa Badoer, Museo Archeologico Nazionale, Casa-Museo Giacomo Per maggiori informazioni: Matteotti, Ecomuseo Mulino al Pizzon www.rovigoconventionbureau.com LENDINARA Giardino Storico di Ca’ Dolfin-Marchiori PARCO DEL DELTA DEL PO Il Delta del Po Riserva della Biosfera MAB UNESCO Oasi di Ca’ Mello, Oasi Golena Ca’ Pisani, Giardino Botanico di Porto Caleri, Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin Sacca degli Scardovari
29.09.2018 27.01.2019 ROVIGO PALAZZO ROVERELLA VIA LAURENTI 8/10 a cura di Francesco Parisi Audioguida gratuita Scopri tutte le offerte PER INFORMAZIONI VISITE GUIDATE E PRENOTAZIONI Gruppi adulti: 75 euro di mostra sul sito 0425 460093 In lingua: 85 euro palazzoroverella.com info@palazzoroverella.com Con linguaggio Call center attivo dal lunedì dei segni: gratuite Promozioni al venerdì dalle 9.30 A orario fisso sabato alle 18.30; sabato e festivi alle ore 11.00, 15.30 per i residenti dalle 9.30 alle 13.30 e 17.30: 4 euro a persona Visite guidate palazzoroverella.com a tema ORARI MOSTRA SPECIALE SCUOLE Visite guidate Feriali 9.00-19.00 Biglietto di ingresso: con aperitivo Sabato e festivi 9.00-20.00 2 euro a studente Eventi Aperta 7 giorni su 7 e gratuito con ospiti speciali per gli insegnanti BIGLIETTI accompagnatori Conferenze Intero: 12 euro Visite tematiche con esperti Ridotto: 8 euro e laboratori: Percorsi esoterici Biglietto famiglia: GRATUITI per le scuole nella Rovigo segreta ridotto per due adulti delle province e gratuità per i figli. di Padova e Rovigo, Idee weekend Ingresso gratuito ogni 40 euro per tutte Incontri prima domenica del mese le altre scuole per gli insegnati in copertina: Luis Ricardo Faléro, La strega, particolare, 1882, E tanto altro ancora! collezione privata, courtesy Galerie Talabardon & Gautier, Parigi MOSTRA PROMOSSA DA IN COLLABORAZIONE CON MAIN SPONSOR CON IL CONTRIBUTO DI MOSTRA PRODOTTA DA
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