INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE IN CONSIGLIO COMUNALE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2021-2023

Pagina creata da Erika Pesce
 
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INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE IN CONSIGLIO
COMUNALE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2021-2023

Inizio con quello che ci ha detto pochi mesi fa la Corte dei Conti: Il Comune di Valsamoggia già
classificato dalla Corte dei Conti “ad alto rischio di controllo” è stato anche giudicato in “un quadro
caratterizzato dall’assenza del controllo di gestione e del controllo sulla qualità dei servizi, ed una
complessiva inadeguatezza del sistema dei controlli interni”.
Aggiungo quanto scritto nel parere dei Revisori dei conti alla manovra di bilancio 2021: “il collegio
invita l’Amministrazione Comunale ad un costante monitoraggio degli impegni relativi al recupero
dell’evasione tributaria”
Gli stessi Revisori ci hanno scritto: “per ridurre il tasso di evasione tributaria, obiettivo peraltro più
volte sollecitato dalla Corte dei Conti, vi è necessità di meglio definire la struttura organizzativa…la
struttura organizzativa dell’Ente pare ispirata da una idea di organizzazione orizzontale. A tal si
ritiene suggerire una puntuale verifica dell’attualità di tale organizzazione.”
Quella dell’assetto organizzativo è la vera questione da affrontare, come in realtà il nostro gruppo
ormai da tre anni sottolinea. Non è possibile superare l’attuale situazione senza una riorganizzazione
completa della macchina amministrativa.
Prendiamo ad esempio, come riferimento, il Comune di San Lazzaro di Savena, che ha lo stesso
numero di abitanti di Valsamoggia ed un territorio molto più piccolo. E’ un Comune con più di 220
dipendenti ed un impegno di spesa per il personale di circa 10 milioni di euro. E’ organizzato in 5
aree: affari generali ed istituzionali – programmazione del territorio – gestione del territorio –
programmazione e controllo – servizi alla persona e collettività.
Oltre al Segretario generale a tempo pieno che dirige anche l’area affari generali ed istituzionali,
sono presenti 4 dirigenti di area e 17 posizioni organizzative.
Il segretario generale coordina il comitato di direzione composto dai dirigenti responsabili delle
aree.
Il nostro Comune, con gli stessi abitanti e un territorio molto più vasto, ha circa 160 dipendenti con
un impegno di spesa per il personale di circa 6.400mila di euro. Ha un Segretario generale part time,
non ha nessun dirigente e sono presenti solo 11 posizioni organizzative.
Qui non stiamo parlando di un’organizzazione orizzontale ma di un’organizzazione non idonea per
un Comune come il nostro. Parlando tecnicamente “non si fanno le nozze con i fichi secchi”.
Ad una macchina amministrativa così non si può chiedere di ridurre in poco tempo l’evasione
tributaria, non si può chiedere di trovare risorse partecipando a bandi pubblici, non si può chiedere,
come correttamente ha detto la Vicesindaca, ad un dipendente di fare il dirigente, il funzionario e
l’esecutivo contemporaneamente.
Siamo arrivati al punto che non riusciamo più a tenere aperti tutti i giorni gli sportelli polifunzionali,
si scrive che sono riorganizzazioni ma in realtà sono solo delle chiusure per mancanza di personale.
Qui non siamo di fronte ad una organizzazione orizzontale ma ad una organizzazione che non c’è. E
non stupiamoci che i nostri dipendenti alla prima occasione lascino il Comune per andare altrove, è
il minimo che può capitare. Rimarranno probabilmente solo quelli che stanno per andare in
pensione, quelli che quando arriverà il nuovo Sindaco saranno pagati, beati loro, dall’Inps.
E non si provi a dire che in questo modo si sono risparmiati soldi dei cittadini perché una macchina
amministrativa che non funziona può anche costare poco, ma col tempo fa fallire l’intero Comune.
I gruppi di maggioranza hanno presentato un ordine del giorno di approvazione dell’accordo con le
organizzazioni sindacali sul Bilancio di previsione 2021 che al capitolo “Valsamoggia trasparente”
parla della deliberazione della Corte dei Conti sull’esito dell’istruttoria sul Rendiconto 2017 che ha
invitato il nostro Comune a vigilare attentamente sulle ragioni della mancata riscossione dei crediti
e sulle conseguenti azioni da intraprendere.
Peccato che l’accordo si sia dimenticato di citare la delibera della Corte dei Conti n.126 del 2020
sull’esito dei controlli sul Rendiconto 2018 che ha formalizzato una situazione ancora più grave:
“numerose lacune sul controllo di gestione; nessun controllo sulle società partecipate e sulla qualità
dei servizi; mancato avvio di azioni correttive sul controllo di gestione, sul controllo strategico, sul
controllo degli organismi partecipati, sul controllo della qualità dei servizi..”.
L’accordo sottoscritto ci dice che il Comune si impegna a predisporre un progetto in modo da
mettere in campo un controllo preventivo e successivo per una puntuale attività di controllo delle
entrate nei confronti della collettività. Qui non siamo nemmeno al “minimo sindacale”, qui si parla
ancora di progetti da predisporre quando il problema della riscossione dura almeno da 5 anni.
E per tutte le altre criticità deliberate dalla Corte dei Conti? Chi mai potrà intervenire se non
procediamo prima ad una riorganizzazione radicale della macchina amministrativa?
L’aumento di risorse impegnate per la riorganizzazione è quindi fondamentale, perché si tratterebbe
di un aumento di spesa corrente con alto tasso di investimento socio-economico per il futuro del
nostro territorio.
Il nostro Comune arriva faticosamente all'approvazione del Bilancio di previsione 2021-2023, che è
sostanzialmente uguale ai precedenti in una situazione finanziaria molto complicata, perché in
questo ultimo anno è cambiato il mondo.
Dopo un Consuntivo 2019 in deficit, ci è stato notificato ieri il Rendiconto 2020 che contiene la
quantificazione di 471mila euro del residuo dei fondi arrivati dal Governo per l’emergenza e che
ammontano, per il 2020, a 1.970mila euro.
L’utilizzo di questi fondi dovranno essere rendicontati in modo puntuale entro il 31 maggio prossimo
e il saldo non utilizzato di 471mila euro potrà essere utilizzato, senza vincoli, per “riequilibrare” il
Bilancio dell’anno in corso, così come specificato anche dall’organo di revisione. Ci attendiamo
inoltre dal nuovo Governo ulteriori risorse anche per il 2021 per affrontare una fase emergenziale
che sembra non finire mai.
Appena approvato il Rendiconto 2020 occorrerà quindi lavorare alle Variazioni di Bilancio 2021, per
venire incontro alle legittime aspettative dei nostri concittadini e all’emergenza economica che
purtroppo non ci lascerà presto.
Dispiace constatare che, per la faticosissima approvazione di questo bilancio, ancora oggi siano
bloccati 165mila euro di trasferimenti 2020 del fondo solidarietà alimentare, cioè i soldi per i buoni
spesa per chi ha più bisogno.
Le priorità su cui lavorare sono indicate anche nell’accordo con le organizzazioni sindacali:
TARI
Per agevolare la ripresa delle attività commerciali e produttive che in questo anno hanno subito
perdite economiche è necessario accordare ulteriori agevolazioni, che non si limitino a slittamenti
di pagamento o a riduzioni legate alla forzata chiusura delle attività.
COSAP-CANONE UNICO
E’ necessario provvedere all’estensione dell’esonero del pagamento del canone di occupazione del
suolo pubblico fino alla fine dell’anno, ma, per agevolare la ripresa delle attività commerciali e
produttive, sono necessarie anche ulteriori agevolazioni.
INTERVENTI EMERGENZIALI
Come stanno facendo molti altri Comuni, per agevolare la ripresa delle attività commerciali,
associative e produttive che hanno subito pesanti perdite economiche dall’emergenza Covid,
bisogna lavorare per ulteriori sostegni nei prossimi mesi.
TARIFFE DEI SERVIZI
Le risorse finanziare dello Stato e della Regione per l’emergenza non devono servire solo per non
aumentare le tariffe ma devono portare anche ad un miglioramento dei servizi offerti ed anche ad
una riduzione delle tariffe per le famiglie più in difficoltà.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Il commercio di vicinato, le attività turistiche, le attività sportive, il mondo della cultura, la filiera
agroalimentare sono gli ambiti più colpiti dall’emergenza sanitaria tutt’ora in corso e rappresentano
quasi la metà delle imprese in Valsamoggia. Oltre che a mettere in campo tutti i sostegni economici
e tributari, occorre lavorare a PROGETTI che in ogni singolo centro storico coinvolgano i
commercianti, gli agricoltori, le associazioni di categoria, le associazioni culturali ed ambientali, il
volontariato, le parrocchie.
Partendo però dai Consigli di Municipio che in questi 8 anni sono stati purtroppo trascurati e mai
valorizzati.
Colgo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà ai Consiglieri di Municipio, in particolare ai
consiglieri di minoranza, che anche se sono stati eletti direttamente dai cittadini sono così poco
considerati dall’attuale amministrazione. Tutti le iniziative, gli interventi, le manutenzioni nei
municipi dovrebbero vedere come attore principale il Consiglio di Municipio e non il Sindaco o il
singolo Assessore. Dispiace, ma è già capitato, che il Consiglio di Municipio scopra sul giornale quello
che è stato fatto dall’amministrazione comunale sul suo territorio.
Avviandomi alla conclusione voglio evidenziare alcune evidenti criticità del Bilancio 2021:
Non capiamo perché si continui a sovrastimare il capitolo di bilancio sul controllo e repressione delle
irregolarità e degli illeciti: 1.290mila euro per il 2021. Se la matematica non è un’opinione,
sovrastimare i capitoli significa bloccare nel FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA’, solo per il 2021,
499mila euro. Sarebbe decisamente più funzionale mettere una stima più attendibile in questo
capitolo, bloccando in questo modo meno risorse nel fondo crediti, e procedere ad un maggior
recupero dell’evasione tributaria da imputare successivamente come maggiore entrata.
Il nostro Comune poi ha ampie capacità di indebitamento per l’accensione di nuovi mutui per
investimenti strategici. Il Bilancio presentato prevede per il 2021 un indebitamento di poco più del
2% rispetto alle entrate correnti, quando il limite previsto dalla normativa è del 10%. Questo
significa avere un limite massimo di spesa annuale di 3milioni euro rispetto ai 571mila imputati sul
Bilancio 2021.
Bisogna avere il coraggio di fare scelte finanziarie che privilegino interventi che hanno una ricaduta
immediata sul nostro territorio, come la riqualificazione del patrimonio comunale (scuole, centri
sportivi, strutture sanitarie) e il miglioramento infrastrutturale (manutenzione delle strade
comunali, del verde pubblico, della rete fognaria, piste ciclabili, trasporto pubblico).
Finanziare, ad esempio, il progetto di una sede unica degli uffici (come quella del Comune di
Casalecchio) è una scelta strategica che porterebbe nei prossimi anni a risparmi sulle spese di
gestione e alla possibilità di nuove entrate attraverso la dismissione o la locazione degli immobili
non più necessari.
Sono queste le motivazioni che, pur comprendendo le grandi difficoltà di questa fase emergenziale
che sembra non voler finire, ci costringono a non partecipare al voto su questa manovra di bilancio
così poco coraggiosa.
In particolare non partecipiamo al voto perché non possiamo accettare tutte le irregolarità
procedurali che hanno costellato l’approvazione dell’atto più importante del nostro Comune.
Come già dichiarato, come Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia appena
concluderemo questa faticosissima manovra finanziaria (Bilancio di previsione 2021 e Rendiconto
2020) convocherò una riunione per approfondire quanto accaduto.
Concludo con una citazione tratta da un’intervista a Matteo Lepore di qualche giorno fa: “Non mi
candido a sindaco perché punto a Roma o a progetti politici nazionali di partito o di corrente. Non
sarà un trampolino di lancio". Assessore, sicuro di poter mantenere la promessa anche per il futuro?
"Bologna è la città dove sono nato: ho fatto l’assessore per nove anni e non mi sono mai candidato
a nient’altro”.
Valsamoggia, oggi e alle prossime elezioni, ha bisogno di un Sindaco che faccia solo il Sindaco di
Valsamoggia perché la situazione del nostro nuovo Comune, dopo quasi 8 anni dalla sua istituzione,
è molto a rischio.
Noi, quando è stato deciso il Comune unico non c’eravamo ma pretendiamo che il nuovo Comune
sia governato e organizzato in modo funzionale ai bisogni dei cittadini e non delle aspettative dei
suoi amministratori e delle loro carriere politiche.
I politici cambiano ma il Comune rimane e deve funzionare a prescindere da chi lo governa. Il
governo “dei migliori” lasciamolo ai giornali e ai venditori di “fuffa”.
Cerchiamo invece di lavorare negli ultimi 2 anni di mandato, con grande umiltà, per organizzare al
meglio il Comune di Valsamoggia.
Ce lo chiedono la Corte dei Conti, i Revisori dei Conti ma soprattutto ce lo chiedono i nostri
concittadini.

Valsamoggia, 5 maggio 2021

Stefano Colangeli
(capogruppo M5S Valsamoggia)
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