Interventi Conferenza annuale - ESG: dall'Interazione all'Integrazione

Pagina creata da Salvatore Mori
 
CONTINUA A LEGGERE
Interventi Conferenza annuale - ESG: dall'Interazione all'Integrazione
15/2022

                                                                             Interventi

                                            Conferenza annuale
                                    ESG: dall’Interazione all’Integrazione
                                      organizzata da Enel e Georgeson

                                              Stefano Micossi
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                                 7 luglio 2022
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                              15/2022

                                    L’evoluzione del contesto di riferimento e sua influenza sul processo di nomina
                                    del consiglio di amministrazione

                                            La necessità per la società di affrontare sfide epocali (climatica e digitale) e gli
                                             obiettivi ambiziosi del successo sostenibile incidono significativamente sulle
                                             strategie e sul rapporto dell’impresa con le diverse categorie di stakeholder.
                                             Questo cambiamento di prospettiva richiede di valorizzare la centralità del
                                             consiglio di amministrazione nella definizione e nel monitoraggio delle strategie,
                                             avendo particolare cura del dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder
                                             rilevanti.

                                            Di fronte a queste nuove sfide, il consiglio dovrà avere una composizione
                                             adeguata e organica, capace complessivamente di operare in questo contesto.
                                             Il processo di selezione e nomina dovrà coniugare – ora forse ancora più che
                                             nel passato – la diversità dei ruoli, delle competenze e delle visioni all’interno di
                                             una “squadra” coesa e coerente. In quest’ottica, la definizione di una efficace
                                             “skill matrix” richiede una visione unitaria, ex ante, dell’adeguata composizione
                                             del consiglio. Nei settori vigilati, questa attenzione si spinge a definire criteri
                                             dimensionali e un vero e proprio “controllo di qualità” da parte dell’Autorità di
                                             vigilanza.

                                            Ne deriva il superamento della tradizionale visione che considerava la nomina
                                             del board una competenza e una responsabilità esclusiva degli azionisti, a
                                             favore del riconoscimento di un interesse autonomo dell’impresa ad assicurare
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                             – attraverso l’azione del consiglio – un processo di nomina del board funzionale
                                             al raggiungimento dello scopo d’impresa.

                                            Questo cambio di prospettiva è già ampiamente riflesso nell’autodisciplina,
                                             soprattutto nell’ultima edizione del Codice di Corporate Governance, che ha
                                             segnato come già nel passato un’accelerazione rispetto al quadro normativo. È
                                             necessario però notare che questo mutamento è stato graduale e progressivo
                                             anche in questa sede.

                                            La prima edizione del Codice Preda riteneva il processo di nomina competenza
                                             esclusiva dei soci, raccomandando solo una trasparenza delle candidature.
                                             Nelle successive edizioni sono state gradualmente recepite le best practice
                                             internazionali: dapprima l’autovalutazione e l’orientamento del consiglio
                                             uscente, poi l’istituzionalizzazione – seppur timida – del comitato nomine e le
                                             prime menzioni della lista del consiglio uscente. Gradualmente queste

                                                                                                                                  2
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                              15/2022

                                             raccomandazioni sono state adottate e sviluppate dalle imprese che aderiscono
                                             al Codice, seppur con maggiore prudenza nelle società a proprietà concentrata,
                                             dove il processo di nomina è stato a lungo ritenuto prerogativa degli azionisti di
                                             controllo e il ruolo del consiglio il board chiamato a svolgere una funzione più
                                             complementare e di supporto per rendere più solide e trasparenti le scelte degli
                                             azionisti.

                                            Un più deciso rafforzamento del ruolo del board si manifesta nell’ultima edizione
                                             del Codice 2020. Questo impone infatti in primo luogo una forte
                                             responsabilizzazione del consiglio di amministrazione rispetto all’adozione del
                                             “sistema di governance più funzionale alle esigenze dell’impresa”,
                                             raccomandando agli amministratori di considerare i – seppur limitati – spazi
                                             offerti all’autonomia statutaria, formulando se del caso motivate proposte di
                                             modifica ai soci. Tra gli elementi funzionali a realizzare un sistema di
                                             governance efficace, il Codice menziona espressamente “dimensione,
                                             composizione e nomina del board e la durata in carica degli amministratori”,
                                             fornendo una solida legittimazione all’esercizio da parte del board del
                                             potere/dovere di presentare proposte su tutte le materie sottoposte al voto degli
                                             azionisti, compresa la presentazione di candidati per il board.

                                            La seconda novità è più specifica e si riflette nell’art. 4 del Codice che definisce,
                                             il ruolo del consiglio di amministrazione nella nomina e la successione degli
                                             amministratori. In particolare, accanto al consolidamento delle best practice già
                                             sperimentate dal Codice (autovalutazione, orientamenti del board), l’edizione
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                             2020 ha: (i) rafforzato il ruolo di supporto del comitato nomine in tutte le fasi del
                                             processo, inclusa la eventuale presentazione di una lista del consiglio uscente
                                             (raccomandazione 19); (ii) raccomandato la trasparenza nella eventuale
                                             presentazione della lista del cda uscente (raccomandazione 19, lett. d); (iii)
                                             evocato un maggiore allineamento tra gli orientamenti del consiglio uscente e le
                                             candidature presentate dalle cd. liste lunghe, siano esse presentate dal
                                             consiglio o dagli azionisti (raccomandazione 23); (iv) raccomandato
                                             esplicitamente la predisposizione di un piano di successione (solo per le
                                             grandi).

                                            La nomina del board assume quindi la fisionomia di un processo articolato che
                                             coinvolge il board stesso, con il supporto di un comitato specializzato,
                                             composto in maggioranza di amministratori indipendenti.

                                                                                                                                  3
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                                 15/2022

                                    La presunta anomalia della lista del consiglio uscente nelle società con azionisti
                                    di riferimento

                                            Recenti avvenimenti hanno stimolato una particolare attenzione alla prassi
                                             sviluppata da alcune società quotate di presentare una lista del consiglio
                                             uscente. Questa prassi, oltre a trovare conforto espresso nell’autodisciplina,
                                             non dovrebbe considerarsi un’anomalia e semmai stimolare una riflessione
                                             complessiva sull’adeguatezza dell’attuale quadro normativo italiano.

                                            A livello internazionale, in tutti i principali paesi, la presentazione di una lista del
                                             consiglio uscente è la prassi dominante. Ciò è vero non soltanto per le società
                                             caratterizzate da assetti proprietari più diffusi, ma anche per le società con
                                             azionisti di controllo e di riferimento.

                                            Nella maggior parte di tali ordinamenti, la legittimazione alla presentazione di
                                             candidati non è disciplinata dalla legge, ma è rimessa all’autonomia societaria.
                                             La legittimazione del consiglio uscente discende dai doveri/poteri generali
                                             attribuiti all’organo di amministrazione che riguardano: (i) in generale, la
                                             presentazione di proposte sulle materie oggetto di deliberazione assembleare;
                                             (ii) in particolare, la responsabilità di assicurare l’adeguatezza dell’assetto
                                             organizzativo che può ben comprendere la composizione del consiglio stesso.

                                            Nelle società italiane quotate, la presenza in statuto della facoltà per il consiglio
                                             di presentare una propria lista è significativa e crescente. Questa previsione
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                             statutaria si rinviene in circa un quarto delle società (49 società al 31/12/2021.
                                             Nell’esame di queste 49 previsioni statutarie è interessante notare che in oltre
                                             la metà dei casi si tratta di società a proprietà concentrata e che un numero
                                             significativo è rappresentato da società di recente quotazione (più
                                             precisamente, 18 società sul totale delle 37 società quotate negli ultimi 5 anni).

                                            La lista del consiglio è adottata, inoltre, da tutte le imprese con matrici italiane
                                             che hanno spostato all’estero la sede sociale mantenendo la quotazione
                                             principale in Italia. Per queste società, la disciplina applicabile sulla nomina del
                                             consiglio non è quella del TUF, ma quella del paese di incorporazione (quasi
                                             sempre l’Olanda). Si tratta di una decina di società di grandi dimensioni che
                                             rappresentano oltre un quarto della capitalizzazione di Euronext Milan. Tutte
                                             hanno azionisti di riferimento e in tutte la nomina avviene sulla base della
                                             presentazione di una lista di candidati da parte del consiglio uscente.

                                                                                                                                     4
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                                 15/2022

                                            Tra le società italiane sono 15 le società che hanno concretamente visto la
                                             presentazione della lista del consiglio nel corso dell’ultimo triennio di rinnovi.
                                             Tutte queste società hanno ampiamente sviluppato la governance del processo
                                             di nomina, applicando gli strumenti offerti dall’autodisciplina e, talvolta,
                                             sviluppando ulteriori best practice.

                                            Quasi due terzi delle società dove è stata presentata la lista del consiglio hanno
                                             anche sviluppato ulteriori prassi che rispondono sia all’invito del Codice di
                                             assicurare la trasparenza del processo, sia alle attese indicate dalla Consob nel
                                             richiamo di attenzione di gennaio 2022.

                                            Tra queste ulteriori prassi meritano particolare menzione: (i) l’anticipazione della
                                             pubblicazione dell’orientamento del consiglio uscente (10 società su 15 lo
                                             pubblicano con un preavviso superiore ai 60 gg rispetto alla data
                                             dell’assemblea); e (ii) la predisposizione e la pubblicazione di una articolata
                                             procedura che regola il processo di formazione e presentazione della lista del
                                             consiglio uscente, prevista da quasi due terzi delle società censite (9 su 15).

                                            L’esame delle procedure adottate volontariamente dalle società quotate
                                             comporta quasi sempre un coinvolgimento “rafforzato” degli amministratori
                                             indipendenti e, in particolare, del comitato nomine nelle diverse fasi del
                                             processo: dalla selezione dell’eventuale consulente esterno alla selezione dei
                                             candidati della lista da sottoporre all’approvazione del consiglio di
                                             amministrazione.
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                            Anche il ruolo del presidente appare rilevante: in quasi tutte le società dove la
                                             lista è stata presentata, il presidente era non esecutivo (14 su 15) e nei due
                                             terzi dei casi è stato qualificato come indipendente ai sensi del TUF o del
                                             Codice di Corporate Governance.

                                            Nei casi di concreta presentazione della lista del cda uscente si rileva dunque
                                             una maggiore responsabilizzazione del board (e in particolare delle sue
                                             componenti indipendenti) rispetto all’obiettivo di assicurare una composizione
                                             adeguata del consiglio e a una scelta trasparente dei suoi componenti.

                                            L’autodisciplina e le prassi delle singole società hanno ricevuto un utile
                                             complemento dal richiamo di attenzione della Consob del gennaio 2022, che ha
                                             fornito una legittimazione delle migliori pratiche e utili indicazioni per prevenire
                                             possibili criticità legate alla convivenza della lista del consiglio con la tutela delle
                                             minoranze.

                                                                                                                                     5
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                               15/2022

                                    Conclusioni

                                            La presentazione della lista da parte del consiglio non rappresenta un unicum
                                             nel panorama internazionale bensì manifesta l’esigenza delle imprese italiane
                                             di ricercare, nell’ambito degli spazi offerti all’autonomia statuaria, una
                                             convergenza verso gli standard internazionali. Questa evoluzione si sta
                                             affermando in un quadro solido di autoregolamentazione.

                                            Al contrario è lo stesso quadro normativo italiano sul sistema di nomina del
                                             consiglio che appare particolarmente complesso e intrusivo rispetto agli
                                             standard degli altri principali paesi. Come noto, il voto di lista rappresenta esso
                                             stesso un unicum nel panorama internazionale. Questo sistema di nomina ha
                                             certamente prodotto effetti positivi sulla composizione degli organi sociali, ma
                                             merita, a oltre dieci anni dalla sua introduzione, di essere sottoposto a
                                             un’adeguata valutazione di impatto e di opportunità.

                                            Molte delle peculiarità del nostro ordinamento, alcune delle quali
                                             espressamente individuate nel Libro Verde del MEF, sono il risultato di una
                                             stratificazione di norme introdotte in epoche passate e spesso legate a
                                             esigenze contingenti, come ad esempio la necessità di reagire
                                             tempestivamente agli scandali societari dell’inizio degli anni 2000.

                                            Il voto di lista ne è un esempio emblematico. Nella sua versione originale, il
                                             TUF del 1998 lasciava il processo di nomina del consiglio alla piena autonomia
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                             delle società, coerentemente con il la storica impostazione del Codice Civile e
                                             con quanto avviene in tutti gli altri paesi. All’epoca il voto lista era stato imposto
                                             soltanto per il collegio sindacale delle società quotate, con il conseguente
                                             obbligo di una rappresentanza delle minoranze nell’organo di controllo.
                                             L’estensione di questo sistema di liste anche all’elezione del consiglio di
                                             amministrazione fece parte degli interventi emergenziali della Legge per la
                                             tutela del risparmio, adottati per rispondere agli scandali societari.

                                            L’estensione della disciplina del voto lista al consiglio di amministrazione ha
                                             prodotto risultati positivi nel suo immediato, contribuendo a restituire la fiducia
                                             degli investitori nella governance delle imprese italiane, ma appare oggi
                                             superata dal contesto di riferimento. La scelta di regolamentare il processo di
                                             nomina del consiglio è stata adottata, infatti, in uno specifico contesto
                                             normativo, autodisciplinare e di assetti proprietari che sono profondamente
                                             mutati.

                                                                                                                                   6
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                                15/2022

                                            Il quadro giuridico è divenuto più complesso e anche più rigoroso sotto i profili
                                             sostanziali (es. operazioni con parti correlate). Inoltre, negli ultimi anni
                                             l’imposizione di misure organizzative volte a responsabilizzare direttamente lo
                                             stesso consiglio nella cura del processo di nomina degli amministratori (es.
                                             politiche di diversità, requisiti amministratori nei settori vigilati) sembrano
                                             presupporre l’unitarietà e una complessiva coerenza della composizione
                                             consiliare che non trova diretto riscontro nel sistema delle liste.

                                            La governance è molto maturata, soprattutto grazie alle progressioni
                                             dell’autodisciplina: basti pensare che all’introduzione della Legge per la tutela
                                             del risparmio lo stesso Codice poneva ancora scarsa attenzione al ruolo del
                                             consiglio rispetto al processo di nomina, considerato perlopiù competenza dei
                                             soci, mentre l’attuale Codice 2020 responsabilizza fortemente il consiglio.

                                            Sono mutati infine anche gli assetti proprietari delle società italiane, soprattutto
                                             di quelle di maggiori dimensioni, e il ruolo degli investitori istituzionali e
                                             dell’azionariato retail. Come noto, il sistema del voto di lista presuppone una
                                             chiara distinzione tra liste di maggioranza presentate dall’azionista di controllo e
                                             liste di minoranza presentate dagli azionisti di mercato, distinzione non sempre
                                             possibile, soprattutto nelle società a proprietà più diffusa. Questa evoluzione ha
                                             portato al cortocircuito del voto di lista, attraverso la cd. inversione delle liste di
                                             maggioranza e di minoranza, con effetti negativi anche sulla praticabilità di
                                             soluzioni proposte direttamente in assemblea, dove gli investitori istituzionali –
                                             che notoriamente votano per delega – non hanno potuto esprimere il proprio
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                             voto.

                                            Tutti questi elementi dovrebbero farci riflettere e valutare, in particolare, se non
                                             sia il caso di recuperare gli spazi di autonomia nelle scelte strategiche e di
                                             governance dell’impresa, quale il processo di nomina del consiglio di
                                             amministrazione, valorizzando l’impostazione originaria del TUF che muoveva
                                             nella direzione di promuovere la competitività del nostro ordinamento. Una
                                             direzione che per altro ispira anche le più recenti iniziative del MEF e che è
                                             chiaramente indicata nel suo Libro Verde.

                                            Un ritorno al TUF originale e la valorizzazione dell’autonomia statutaria
                                             potrebbero inoltre rappresenterebbe, auspicabilmente in un quadro di riforma
                                             più ampio, una importante risposta al fenomeno del forum shopping societario.
                                             Questo fenomeno, rilevato nel recente rapporto di Assonime, è un segnale
                                             chiaro della volontà di grandi gruppi italiani di sottrarsi a un sistema di regole e

                                                                                                                                    7
ESG: Dall’Interazione all’Integrazione                                           15/2022

                                             di vigilanza ritenuto eccessivamente complesso e oneroso rispetto agli altri
                                             paesi europei. Certamente gli elementi di attrattività di questi ordinamenti sono
                                             diversi, ma dobbiamo considerare che tra questi è spesso espressamente
                                             menzionata dalle stesse imprese la maggiore flessibilità dell’ordinamento
                                             societario del Paese di incorporazione.
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                                                                                                               8
Puoi anche leggere