Informa dicembre 2019 - ACCRI

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dicembre 2019

                                                                     informa

                                                                                                                        
Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale                                               bollettino semestrale   anno 7 [n° 14]

Poste Italiane SpA_Spedizione in Abbonamento Postale_DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) articolo 1, comma 2 NE/TN
In caso di mancato recapito inviare al Trento CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi.

I problemi dell’ambiente, su cui si                                    opera a tutela della natura, che si è                   un ricordo dell’anniversario
sono mobilitati i giovani di tutto il                                  concretizzata nella creazione di un                     dell’attribuzione del Premio
mondo, si stanno facendo di giorno                                     istituto con questa finalità e nella                     Nobel a Medici Senza Frontiere
in giorno più pressanti e sono sotto                                   rinascita di una tenuta degradata                       ci è sembrato doveroso perchè
gli occhi di tutti.                                                    dallo sfruttamtno intensivo e                           continuiamo a considerarlo un
La cura del creato è già stata                                         irrazionale.                                            riconoscimento che, oltre che
oggetto di trattazione in documenti                                    Al tema di fondo abbiamo                                all’Associazione operante nel
importanti della Chiesa e di recente                                   affiancato, come d’abitudine,                             mondo per la salute dei più deboli,
è stata al centro del Sinodo per                                       aggiornamenti sull’attività                             si indirizzava indirettamente a tutto
l’Amazzonia: ci pare quanto                                            dell’Associazione: un’ampia                             il mondo del volontariato di cui la
mai attuale parlarne e abbiamo                                         sezione racconta il progetto GUNI                       nostra Associazione è parte.
perciò chiesto una testimonianza                                       (Generiamo Una Nuova Italia),                           Il Volontariato, che interviene
sull’argomento a Paolo Foglizzo.                                       portato avanti con i giovani, un                        attivamente in tanti settori,
In linea con questo tema sono i                                        articolo racconta della nuova                           ha bisogno di partecipazione:
suggerimenti che proponiamo per                                        sede dell’ACCRI a Trento e un                           un riconoscimento della sua
la lettura e per un film da vedere: il                                  aggiornamneto ci propone il primo                       importanza sono anche le misure di
libro è una favola in cui la sintonia                                  approccio delle nuove volontarie                        sgravio fiscale per chi lo sostiene,
tra natura e uomini è centrale e                                       da poco arrivate in Kenia. Insomma                      delle quali, in chiusura, diamo un
il riscatto degli umani dai cattivi                                    l’ACCRI è in movimento e ne                             sunto.
va di pari passo con il risveglio                                      parliamo.                                               Un augurio di buona lettura e di
della natura; il film, nel raccontare                                   Ma è giusto anche ricordare che                         Buone Feste ai nostri lettori.
la vita e le opere di un grande                                        l’intero mondo del Volontariato
fotografo, testimonia anche la sua                                     è vivo e attivo su tanti fronti:                        La Redazione
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Conversione ecologica integrale:
l’appello del Sinodo per l’Amazzonia
Paolo Foglizzo, redattore di Aggiornamenti Sociali, riassume i contenuti e
le motivazioni del Snodo per l’Amazzonia, in cui l’ecologia integrale è tema fondante

                                      l’umanità che, a difesa della vita,    un mirabile equilibrio: come dice
                                      esige cambiamenti strutturali e        l’Instrumentum laboris, predi-
                                      personali di tutti gli esseri uma-     sposto come traccia per i lavori
                                      ni, degli Stati e della Chiesa»: al    dell’Assemblea sinodale, essi «ci
                                      suo interno «si è scatenata una        insegnano a riconoscerci come
                                      profonda crisi causata da una          parte del bioma e corresponsa-
                                      prolungata ingerenza umana, in         bili della sua cura oggi e nel fu-
                                      cui predomina una “cultura dello       turo» (n. 102). La scelta del ter-
                                      scarto” (Laudato si’, n. 16) e una     mine punta a evidenziare il fitto
                                      mentalità estrattivista».              intreccio di relazioni tra i diversi
                                                                             elementi, naturali e umani, che
                                         Per esprimere l’identità com-       fanno dell’Amazzonia un tutto
                                      plessa della regione panamazzo-        unitario al di là dei confini che
    Gli incendi che la scorsa esta-   nica, che è insieme geografica,        la percorrono: le categorie con
te hanno devastato l’Amazzonia        antropica e ambientale, i docu-        cui normalmente descriviamo
sono la riprova delle minacce         menti del Sinodo ricorrono a un        un territorio e la sua popolazio-
a cui è esposta quella regione,       termine tecnico, bioma, cioè una       ne non sono sufficienti a rende-
tanto fragile quanto cruciale per     porzione ampia di biosfera ca-         re ragione della realtà di questa
l’equilibrio ecologico dell’intero    ratterizzata da una certa vege-        regione, che ci chiede di essere
pianeta. Questa consapevolezza        tazione o fauna dominante. Nel         avvicinata da una pluralità di
è una delle radici che hanno spin-    caso dell’Amazzonia, il bioma          prospettive molto più ampia.
to la Chiesa a dedicare alla regio-   comprende anche la grande va-          Altrimenti, come insegna l’enci-
ne panamazzonica l’Assemblea          rietà di popoli indigeni che la abi-   clica Laudato si’, diventa impos-
speciale del Sinodo dei Vescovi       tano, quasi 400, e che nel corso       sibile metterne a fuoco tutte le
svoltasi a Roma nello scorso          dei secoli hanno saputo costru-        dimensioni e trovare soluzioni
mese di ottobre. Significativo il     ire con l’ambiente in cui vivono       davvero efficaci ai suoi problemi.
suo titolo: “Amazzonia: Nuovi
Cammini per la Chiesa e per una
Ecologia Integrale”. In seguito
alla pubblicazione dell’enciclica
Laudato si’ nel 2015, è sempre
più chiaro che la Chiesa non
può portare a termine la propria
missione di evangelizzazione e
servizio dell’umanità senza in-
cludere la questione ecologica,
intesa nella prospettiva integra-
le proposta da Papa Francesco.
Pochi luoghi come l’Amazzonia
mostrano quanto pressante sia
questa esigenza. Come ricorda il
Documento preparatorio che nel
2018 ha lanciato il percorso sino-
dale: «L’Amazzonia è una regio-
ne con una ricca biodiversità; è
multietnica, pluriculturale e plu-
rireligiosa, uno specchio di tutta

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    Per il mondo occidentale, così
convinto della validità del pro-
prio approccio al mondo, quello
che la Laudato si’ chiama “pa-
radigma tecnocratico” e che sta
trasformando il mondo, Amaz-
zonia compresa, in una discari-
ca inabitabile, questo cambio di
prospettiva è una vera e propria
sfida. Lo è anche il confronto con
la visione del mondo e lo stile di
vita di cui sono portatori i popoli
indigeni, spesso indicato con l’e-
spressione spagnola buen vivir
(in italiano “buon vivere”). Radi-
cato nelle tradizioni indigene, si
tratta di un modo di vivere che fa
riferimento alla tessitura di rela-
zioni tra persone e gruppi attra-
verso il legame con il territorio.
Come afferma l’Instrumentum
laboris, citando un documento
ufficiale dei popoli amazzonici,
buen vivir significa «vivere in “ar-
monia con sé stessi, con la na-
tura, con gli esseri umani e con
l’essere supremo, perché esiste
un’intercomunicazione tra tut-
to il cosmo, dove non esiste chi
esclude né chi è escluso, e che
tra tutti si possa forgiare un pro-
getto di vita piena”» (n. 12). Si
tratta dunque di un progetto di
vita che mette al centro l’inte-       globale, e scelte di chi opera al       a tutto il mondo e in particolare
grazione e non il benessere eco-       suo interno, che si tratti di grandi    alla Chiesa: «La difesa della vita
nomico attraverso il saccheggio        multinazionali spinte solo dalla        dell’Amazzonia e dei suoi popoli
delle risorse naturali.                ricerca della massimizzazione           richiede una profonda conver-
                                       del profitto a breve termine, o         sione personale, sociale e strut-
    Come sappiamo bene, il bio-        di milioni di persone che adot-         turale. La Chiesa è inclusa in
ma amazzonico e il buen vivir dei      tano uno stile di vita di stampo        questa chiamata a disimparare,
popoli che ne fanno parte sono         consumista. L’Amazzonia non             imparare e riapprendere, per ab-
oggi sotto attacco. Lo sguardo         può resistere da sola a queste          bandonare modelli coloniali che
dell’ecologia integrale, attento       pressioni: per continuare a esi-        in passato hanno causato dan-
ai legami e alle interconnessioni,     stere, con le sue peculiarità, ha       ni. […] Anche ascoltando le voci
ci ricorda che si tratta di un pe-     bisogno che il resto del mondo le       delle Chiese sorelle, vogliamo
ricolo per l’intero pianeta, vista     lasci lo spazio per farlo. Questa       abbracciare la spiritualità dell’e-
l’importanza cruciale dell’Amaz-       responsabilità ci coinvolge tutti,      cologia integrale, per promuove-
zonia per gli equilibri ecologi-       come consumatori, investitori,          re la cura del creato. Per raggiun-
ci globali. In larghissima parte,      cittadini ed elettori.                  gere questo obiettivo dobbiamo
questa minaccia arriva dall’e-
                                                                               essere una comunità di discepoli
sterno. È il risultato dell’intrec-       È proprio questo l’appello,
                                                                               missionari molto più partecipati-
cio tra modelli di progresso e di      fondato sulla visione di speranza
                                                                               va e inclusiva».
crescita economica che ancora          che scaturisce dall’approccio
vedono nell’ambiente una risor-        dell’ecologia integrale, che il n. 81
sa da saccheggiare, meccanismi         del Documento finale, approvato
di funzionamento dell’economia         dal Sinodo il 26 ottobre, rivolge

                                                                                                                3
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2 in diretta dai Progetti al Sud
  Africa/Kenya/Iriamurai
  Nuovi arrivi a Iriamurai e nuovo accordo con la Diocesi di Embu

      L’impegno della nostra Asso-            Greta ci scrive nella
  ciazione non si è concluso con il           relazione di ottobre:
  rientro di don Piero Primieri. Al
  contrario, proprio per il lavoro            Un altro mese è volato.
  condiviso in questi ultimi anni, la         I giorni si sono rincorsi
  comunità locale sollecita la pre-           lavorando nelle scuole,
  senza ed il servizio dei nostri vo-         circondata da bambini
  lontari a sostegno del processo di          e ragazzini che urlano
  autosviluppo in atto.                       “mzungu!” appena
      La disponibilità dell’ACCRI non         la macchina bianca,
  è venuta meno: lunedì 11 novem-             riconoscibile tra mille,
  bre, ultimata la loro preparazio-
                                              gira l’angolo e parcheggia
  ne, sono partite per il Kenya due
                                              sotto qualche albero
  nuove volontarie Caterina Vignola,
                                              del cortile. Giornate a
  psicologa e Sara Moscogiuri, so-
  ciologa.                                    lavorare a piedi nudi nei
      Caterina e Sara svolgeranno il          water pans, io e John (lui
  loro volontariato a Iriamurai per i         con gli stivali di gomma,
  prossimi due anni assieme a Gre-            più furbo di me), con le
  ta Bianchi, in servizio dal giugno          mani sporche di silicone,
  di quest’anno.                              cemento o super-colla.
      Nel corso della visita realizza-        Un mese in cui quello che            che scorazzano sul fondo dei
  ta a fine luglio dalla Presidente           già sapevo, il mio amore             teli. Nonostante le infinite volte
  Nives Degrassi e dal coordinatore           per il lavoro sul campo, si è        in cui mi trovo a ripetere che
  dell’Area Formazione Claudio Fi-            confermato, ed è emerso più          ACCRI non è un donor, che
  lippi, si è concordato con il Vesco-
                                              forte che mai. Nonostante la         non possiamo regalare semi,
  vo di Embu, mons. Paul Kariuki di
                                              stanchezza, le spalle un po’         o pesci, o asini alla scuola o ai
  sottoscrivere un nuovo accordo
                                              ustionate dal sole che si riflette   beneficiari. Nonostante.
  di cooperazione con la Diocesi
  per i prossimi cinque anni in col-          sul telo di plastica bianca che      Non credo esista un lavoro mi-
  laborazione diretta con la Caritas          ricopre i water pans, gli insetti    gliore di questo, per la Greta
  diocesana locale.                           di misura poco confortante           che sono ora.
      Le due iniziative più significa-
  tive che ci vedono impegnati at-
  tualmente riguardano: l’approvi-
  gionamento idrico delle famiglie
  attraverso i sistemi di raccolta
  dell’acqua piovana e la sicurez-
  za alimentare attraverso la for-
  mazione agricola e lo sviluppo di
  orti didattici presso le scuole
  primarie.
      Auguriamo alle nostre volonta-
  rie che affiancheranno l’impegno
  della comunità lcale, un servizio
  ricco di incontri e soddisfazioni!

  Le volontarie - da sinistra: Sara, Greta e Caterina

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SPECIALE SCuoLA
                                                                                                  ACCRInforma

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                                                                                        finanziato da:   promosso da:

I giovani impegnati per una piena accoglienza ed integrazione degli immigrati

Il progetto GUNI                            Il contesto                                La progettazione
     Il progetto GUNI – Generiamo               Ad oggi, soprattutto nella scuola         La progettazione di percorsi
Una Nuova Italia, affronta il tema          di II grado, permangono alcune cri-        formativi e di alternanza scuola-
delle seconde generazioni, i figli de-      ticità che accompagnano la crescita        lavoro, che accogliessero e rispon-
gli immigrati, nati in Italia e portatori   scolastica e l’integrazione nel mon-       dessero ai bisogni degli studenti
di talenti, diversità e potenzialità di     do del lavoro delle seconde gene-          di nuova generazione, ha offerto
cambiamento. il progetto coinvolge,         razioni e che minano lo sviluppo di        la possibilità, lungo l’arco di
sull’intero territorio nazionale, ben       società inclusive.                         tempo del progetto, di contrastare
180 scuole secondarie di secondo
ordine. L’obiettivo progettuale vuole
rispondere sia alla necessità di rico-
noscere un fenomeno stabilizzatosi
nei numeri (oltre 1 milione di minori
presenti), che all’esigenza di valoriz-
zare questa nuova categoria socia-
le, rafforzandone l’integrazione e la
partecipazione alla vita del Paese.
     Il progetto, promosso dalla Foc-
siv - Federazione Organismi Cristia-
ni Servizio Internazionale Volontario
- unitamente a 17 partner sul territo-
rio, è stato finanziato dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali e
si è svolto su 18 mesi concludendo-
si a novembre 2019.
     L’ACCRI ha aderito al progetto
sia per le scuole di Trieste, in Friuli
Venezia Giulia, che in Trentino Alto            Il riflesso dell’abbandono sco-        condizioni di fragilità e svantaggio,
Adige.                                      lastico e dell’investimento in scelte      di ridurre fenomeni di marginalità
                                            formative al ribasso è la creazione        ed esclusione sociale e di porre le
                                            di un processo di emarginazione            precondizioni per un’inclusione
                                            sociale e lavorativa di una nuova          stabile e duratura.
   Mission del pro
                          getto             generazione che andrebbe invece                L’approccio partecipativo, richie-
                                            valorizzata.                               sto dal progetto nazionale, prevede-
                                                In questo quadro l’idea proget-        va lo sviluppo e il rafforzamento del-
           Promuovere
                                            tuale è quella di accrescere il prota-     le reti associative del Terzo settore e
   una società aperta, giusta,              gonismo dei giovani delle seconde          dei migranti attraverso le relazioni
       inclusiva e pacifica                 generazioni, le loro capacità di inter-    con altri enti territoriali, che opera-
     attraverso una migliore                locuzione con il mondo sociale che         no sui temi dell’accoglienza, dell’in-
          accoglienza e                     li circonda, per favorirne una mi-         tegrazione, del volontariato e della
                                            gliore integrazione e partecipazione       solidarietà internazionale.
    integrazione dei migranti
                                            allo sviluppo del territorio, al fine di       E infatti gli attori che l’ACCRI ha
         ed in particolare                  ridurre fenomeni di marginalità ed         coinvolto per riuscire in questo arduo
   delle seconde generazioni                esclusione sociale, e per offrire ri-      compito non sono stati pochi: ope-
                                            cadute positive sul loro futuro inse-      ratori delle ong/odv/aps, insegnanti,
                                            rimento lavorativo, e dunque sulla         formatori, artisti, educatori, operatori
                                            loro integrazione socio-economica.         dell’accoglienza, musicisti…

                                                                                                                             5
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    Insomma, figure provenienti sia
dal settore della didattica e della
formazione, che dal mondo dell’ar-
te e dalla sfera dell’associazionismo
e dell’accoglienza, hanno unito le
forze per realizzare proposte inno-
vative e sperimentali, volte alla cre-
azione di nuove relazioni e nuove
collaborazioni.
    Ma come è stato possibilie tutto
questo?
Preparazione
    L’area Educazione alla Cittadi-
nanza Globale (ECG) dell’ACCRI,
nella sede di Trieste, si è avvalsa del
supporto di un nutrito gruppo di
lavoro, formato da operatori e vo-
lontarie in servizio civile dell’ACCRI,    I° step - Formazione per docenti            III° step – Laboratori creativi e in-
facilitatori/formatori esperti, inse-      “Il fenomeno migratorio: conoscere          formativi per giovani e migranti
gnanti provenienti da diversi istituti     per integrare. Quali opportunità per           I laboratori erano rivolti a tutte
scolastici; referenti di Prefettura,       Trieste?” Conoscere le variabili del        e a tutti, per conoscere le culture
Caritas, ICS – Consorzio Italiano di       fenomeno migratorio.                        presenti a Trieste, in particolare agli
Solidarietà, UCIIM – Unione Cat-                È stato definito il quadro in cui si   studenti della scuola secondaria di
tolica Italiana Insegnanti, Dirigen-       inserisce il fenomeno migratorio a          secondo grado, di ogni nazionalità,
ti, Educatori, Formatori, Il FVG in        livello geopolitico, nazionale e loca-      per favorire lo scambio culturale e la
rete contro la tratta-Comitato per         le, fornendo non solo dati, ma anche        conoscenza tra i partecipanti.
i Diritti Civili delle Prostitute onlus,   variabili, chiavi di lettura, esperienze    Lab 1: Suoni e Sintonie d’insieme
Fondazione Luchetta Ota D’Angelo           concrete territoriali e casi/esempi/        Per scoprire le diverse
Hrovatin, Casa Internazionale delle        situazioni per comprendere a pieno          realtà culturali che
Donne, circolo ARCI, ACTIS-Asso-           le cause e le conseguenze.                  caratterizzano il mon-
ciazione Culturale Teatro Immagine              È stato distribuito ai docenti un      do di oggi, indagando la
Suono.                                     dossier contenente il maggior nu-           propria realtà e quella
     Il gruppo ha lavorato sulla defi-     mero di dati e informazioni verifica-       altrui attraverso la relazione non
nizione delle fasi dell’iniziativa, che,   te sul tema, nonché un archivio di          verbale con l’utilizzo di suoni, ritmi,
anche in base ai risultati attesi de-      Unità Didattiche e strumenti/attivi-        gesti e melodie. Il progetto ha voluto
finiti dal progetto nazionale, si sono     tà già sperimentate nelle classi dalle      incoraggiare l’incontro con l’altro e
sviluppati in quattro passaggi.            associazioni per sensibilizzare e for-      ha mirato a far nascere un senso di
                                           mare sul tema (sia cartacee che su          attenzione rivolto a tutta la colletti-
                                           piattaforma web).                           vità, per non escludere nessuno.
                                           II° step - Progettazione e sperimenta-
                                                                                       Lab 2: Culture e
                                           zione di strumenti didattici sul tema       tradizioni in cucina
                                           Dalla formazione alla didattica:            Per scoprire e assaggia-
                                           come tradurre in esperienze/azioni          re le abitudini culinarie
                                           didattiche le informazioni trasmesse        vicine e lontane in un
                                           durante la formazione per docenti.          luogo che ospita donne migranti da
                                               Obiettivo di questa parte di for-       tutto il mondo e di tutte le età.
                                           mazione è stato quello di offrire a         Lab 3: Mani abili
                                           ogni docente la possibilità di “cucir-      Per conoscere gli
                                           si addosso” i contenuti appresi nella       ospiti della Fondazione
                                           prima parte, tarandoli sul proprio          Luchetta e giocare a
                                           contesto classe, attraverso un lavo-        creare non solo ma-
                                           ro di co-progettazione di strumenti         nufatti, ma relazioni e conoscenze.
                                           didattici dedicati, con la supervisio-      Condotto dalla paper engineer An-
                                           ne e l’affiancamento dei facilitatori/      nalisa Metus.
                                           formatori. In questa fase gli opera-        Lab 4: Laboratorio di
                                           tori delle associazioni partner e i         teatro interculturale
                                           facilitatori si sono messi a disposi-       Recitare in diverse
                                           zione dei docenti e dei formatori per       lingue, ballare, impa-
                                           simulazioni di attività didattiche e        rare poesie e storie di
                                           approfondimenti.                            diverse culture… Queste sono alcune

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                                                                                                ACCRInforma

delle cose accadute durante il la-        formazione ricevuta, soprattutto              A Trento, il Progetto GUNI si è
boratorio dove persone di diverse         perché in questo momento storico          concretizzato con la realizzazione
provenienze si sono incontrate e          il tema trattato è controverso.           del corso di aggiornamento per do-
confrontate.                                   I ragazzi, in classe, hanno potuto   centi ed educatori “Il fenomeno mi-
Lab 5: Storie di migranti                 affrontare il tema della migrazione       gratorio: strumenti per una cultura
Percorsi didattici nelle                  da un diverso punto di vista: sono        di accoglienza tra i giovani”, che
scuole: per condividere                   rimasti colpiti dagli incontri con i      ha coinvolto 20 docenti: 7 di scuola
la dimensione umana                       migranti, dalle loro storie e dal loro    secondaria di 2° grado, 9 di scuola
delle migrazioni, supe-                   modo di affrontare l’intero viaggio       secondaria di 1° grado e 4 educato-
rare stereotipi e pregiudizi, eser-       raccontati in prima persona. Il loro      ri, dei quali 2 nell’ambito dell’acco-
citare l’ascolto attivo attraverso le     protagonismo è sicuramente stato          glienza migranti.
testimonianze dirette, integrare le       significativo!
                                                                                        Il percorso formativo si è articola-
storie migratorie con esperienze di            La realizzazione in aula degli
                                                                                    to in 3 moduli di 3 ore ciascuno. Nel
vita personali, creare empatia e re-      interventi didattici progettati dai
                                                                                    primo, è stata proposta ai presenti
lazioni, comprendere il legame tra        docenti a volte ha ricevuto l’appro-
                                                                                    un’analisi approfondita del fenome-
globale e locale.                         vazione da parte dei colleghi e delle
                                                                                    no migratorio in Trentino ed in Ita-
                                          famiglie e, in questi casi, il rapporto
IV° step - I risultati                                                              lia, grazie all’apporto di tre relatori
                                          è stato collaborativo e attento.
I numeri fanno ben sperare in un fu-                                                esperti: il giornalista e direttore di
                                               Un argomento impegnativo, la
turo che si dirige verso l’integrazio-                                              “Atlante delle guerre e dei conflitti”
                                          migrazione e l’accoglienza, che a
ne e l’accoglienza!                                                                 Raffaele Crocco, l’operatrice di “ATAS
                                          volte ha suscitato anche risposte
Vediamoli:                                                                          Trentino” Beatrice Taddei Saltini e la
                                          negative tra gli studenti: in alcune
   • durante il primo e il secondo step                                             sociologa Serena Piovesan, curatrice
                                          classi, gli stereotipi e i pregiudizi
di formazione e programmazione, si                                                  del Dossier Statistico IDOS - Centro
                                          hanno provocato reazioni razziste
sono svolte 25 ore di formazione, su      nei confronti della tematica.             Studi e Ricerche sull’immigrazione.
sei giornate, rivolte ai docenti della         Infatti, alcuni docenti hanno ri-        Il secondo e il terzo appuntamen-
scuola secondaria, con il coinvolgi-      scontrato difficoltà nel mobilitare gli   to, sono stati affidati a Giuseppe Mi-
mento di 7 formatori e 23 parteci-        studenti per la realizzazione di una      lan, docente di Pedagogia Intercul-
panti iscritti al corso;                  proposta concreta che li renda cit-       turale presso l’Università di Padova
   • sono stati realizzati ben 12 labo-   tadini attivi.                            che, richiamandosi al pensiero di di-
ratori creativi tra febbraio e maggio          In altre classi, invece, si sono     versi autori - come Freire, Baumann,
ai quali hanno preso parte circa 300      sperimentate alcune attività prati-       Buber e don Milani – ha illustrato gli
persone, di cui circa 250 studenti e      che, come, ad esempio, la redazio-        elementi costitutivi essenziali per
50 accolti o ospiti delle strutture di    ne di una dispensa su pregiudizi e        un’educazione alla cittadinanza glo-
accoglienza.                              stereotipi (come nascono e si dif-        bale e dell’antropologia dialogica.
     I docenti ci hanno raccontato        fondono, fake news, il regime di post     Dalle strategie di pensiero si è poi
l’importanza degli strumenti di pro-      verità, la costruzione del nemico) e      passati alla didattica attiva, con
gettazione delle unità didattiche di      la progettazione di luoghi adatti allo    la presentazione di alcuni eser-
apprendimento, che hanno potuto           scambio interculturale.                   cizi da proporre in classe o nei
mettere in pratica in aula, e della                                                 gruppi giovanili e con l’accordo di

                                                                                                                          7
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portare, all’appuntamento succes-
sivo, alcuni riscontri concreti della
sperimentazione realizzata o avvia-
ta nella propria scuola.
    Di particolare interesse è risulta-
to, fra gli altri, il progetto presenta-
to in quell’occasione dalla docente
Monica Gadotti, del CFP Centro
Moda Canossa di Trento, che con
la sua classe ha accolto la proposta
laboratoriale, seconda fase del Pro-
getto GUNI.
    Raccogliendo i numerosi input di
tipo strategico e didattico proposti
dal prof. Milan, la docente ha pro-
                                              Nei successivi incontri di accom-      con l’altro”, a cui hanno partecipa-
posto alla classe seconda, formata
                                           pagnamento del Progetto abbiamo           to 30 ragazzi delle scuole superiori
da 18 studentesse, la lettura condi-
                                           avuto modo di veder nascere il risul-     di Trento.
visa del libro La lingua di Ana. Chi
                                           tato, così descritto dalle ragazze:           In questa occasione, i ragazzi
sei quando perdi radici e parole? di
                                                                                     hanno avuto modo di conversare in
Elvira Mujcic. Da qui ha preso forma
                                                                                     maniera informale e creativa, con
un’esperienza laboratoriale di 10            “Abbiamo deciso di realizzare           coetanei che hanno vissuto un’e-
ore ideata con l’obiettivo di realizza-        questa coperta patchwork
                                                                                     sperienza di volontariato in Etiopia
re un prodotto che rappresentasse            perché ci ha dato la possibilità
                                                                                     e Madagascar, giovani migranti ed
l’identità culturale della classe, un              di mettere insieme
                                                                                     una ragazza di seconda genera-
gruppo alquanto eterogeneo per                tutte le nostre diversità e le
                                                     nostre storie.                  zione. Un’esperienza molto bella
provenienza e con diverse fragilità
                                               Unendo vari pezzi di stoffa,          e partecipata, soprattutto perché
e qualità: un prodotto dunque che
                                                portati da ognuno di noi,            è stata valorizzata come strategia
fosse sintesi delle storie portate da
                                             siamo riusciti a rappresentare          educativa la peer-education, come
ciascuna.
                                            l’unione delle nostre differenze         processo naturale di apprendimen-
                                            culturali, linguistiche e religiose      to tra pari.
    L’esperienza di Salma                     e delle nostre esperienze.
                                            Per poter trasmettere CALORE
                                                  e ACCOGLIENZA                      In conclusione
      Abbandonare la famiglia, gli                                                       L’accrescimento delle compe-
       amici, la propria terra, una             a chi si avvolge ad essa.”
                                                                                     tenze sociali delle seconde gene-
    terra che si conosce, l’ansia del
                                                                                     razioni e dei giovani italiani facilita
    primo giorno di scuola, la paura
                                               L’ultima attività a Trento, è stato   la loro relazione con la società, il
      di non essere accettati solo
                                           un evento di sensibilizzazione a fine     mondo della scuola e del lavoro e le
          perchè si è “diversi”...
                                           settembre e rivolto principalmente        istituzioni locali, al fine di contrasta-
        Anche se negli anni il mio
                                           alle classi degli insegnanti parteci-     re fenomeni di fragilità, esclusione
         concetto di diversità è
    cambiato, a pensarci adesso mi         panti al corso di aggiornamento già       sociale e discriminazione, soste-
    rendo conto che essere diversi         descritto.                                nendo la loro stabile e duratura in-
            è una ricchezza.                   E’ stato realizzato un world cafè     tegrazione nella società e favoren-
                                           dal tema “Il viaggio come incontro        do una corretta conoscenza e una
                                                                                     narrativa positiva dei temi legati alle
                                                                                     migrazioni.
                                                                                         La sfida che ci ha proposto il
                                                                                     progetto GUNI è stata una sfida che
                                                                                     ha portato i giovani partecipanti al
                                                                                     riconoscimento di quale sia il ruolo
                                                                                     che gioca l’emotività sulla creazione
                                                                                     degli stereotipi; di quanto sia neces-
                                                                                     saria l’informazione tratta da fonti
                                                                                     valide; di come sia incisivo il contat-
                                                                                     to con la realtà di chi ha vissuto da
                                                                                     protagonista l’esperienza della mi-
                                                                                     grazione. In definitiva, di come sia
                                                                                     arricchente il contatto con l’Altro, di
                                                                                     cui anche noi siamo l’Altro.

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Informa dicembre 2019 - ACCRI
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Con lo sguardo diritto
e aperto nel futuro
   Da alcune settimane l’ACCRI         con il ricordo e la
a Trento si trova nella nuova          consapevolezza degli
sede, in un locale affidato dalla      inizi, in modo che
Diocesi, in condivisione con           nessun pezzetto di
la cooperativa sociale Koinè           storia vada perduto.
che si occupa di archivi storici,      Perché – con Bertoli –
pubblici, privati ed ecclesiastici.    siamo convinti che sia
   Superate le fatiche del             “il piede nel passato” a
trasloco e qualche comprensibile       permetterci lo sguardo
                                       aperto nel futuro.                   Cristiana Internazionale. È
nostalgia nel lasciare la casa                                              un organismo di volontariato
dove la nostra Associazione è          Fine trasloco, ultimi scaffali.      per il coordinamento e la
nata ed ha vissuto per quasi               Ricordo bene che, al momen-      realizzazione di piccoli progetti
30 anni, abbiamo ripreso il            to di riporre i numeri arretrati     di sviluppo presso i nostri
cammino, apprezzando le novità         di Comunione e Missione,             missionari e altre realtà di
del cambiamento: oltre agli            abbiamo voluto aprire il racco-      base del mondo del Sud. Tutti
spazi nuovi e alle nuove vicine di     glitore del 1990, per cercare le     sanno che il nostro Centro da
lavoro (le gentili signore Ornella     pagine dedicate alla recente         anni sta preparando i volontari,
e Francesca), un rinnovato             costituzione dell’ACCRI: nel nu-     seguendoli nel loro servizio
rapporto con la Diocesi e,             mero di maggio abbiamo trovato       nel Sud e al loro rientro. Con
nello specifico, con la neonata        l’invito alla presentazione “uffi-   l’ACCRI crediamo di poter avere
“Area Testimonianza e Impegno          ciale” dell’Associazione alla co-    uno strumento più efficace e
sociale” ed il suo delegato don        munità; in quello di giugno un       più valido in questo importante
Cristiano Bettega.                     commento a caldo sull’incontro       aspetto laicale della missione
   Siamo ripartiti insomma con         appena svolto. Ambedue gli               Per capire meglio tutto
“lo sguardo diritto e aperto nel       articoli portavano la firma di don   questo e per presentare alle
futuro”, come canta Bertoli. Ma        Girolamo Job, allora Direttore       nostre realtà ecclesiali e ai
anche con un buon proposito            del CMD.                             nostri gruppi missionari questa
maturato durante il lavoro di                                               Associazione, invitiamo tutti i
                                       CeM, maggio 1990:
riempimento degli scatoloni con                                             coordinatori dei gruppi e quanti
le innumerevoli “testimonianze”            “In sintonia con gli amici
                                       del Centro Missionario               possono per sabato 26 maggio,
(lettere,    relazioni,    articoli,                                        presso le suore di Maria
fotografie, diapositive…) della        di Trieste è nata presso
                                       il nostro Centro, l’ACCRI,           Bambina di via Borsieri 4, dalle
strada percorsa: che ogni                                                   ore 15.00 alle ore 18.00. Nel
nuovo avvio avvenga sempre             l’Associazione di Cooperazione
                                                                            momento in cui tutti parlano
                                                                            di cooperazione, di aiuti per
                                                                            il sud del mondo, di gruppi di
                                                                            appoggio, di volontariato, ecc…,
                                                                            nel momento in cui il Governo
                                                                            italiano persiste su una politica
                                                                            di cooperazione che non
                                                                            corrisponde in nulla alle vere
                                                                            attese del mondo impoverito
                                                                            e delle missioni, questo nostro
                                                                            incontro riveste una grande
                                                                            importanza. Oggi, noi crediamo
                                                                            che non si possa, prima come
                                                                            uomini, poi come cristiani, ma
                                                                            specialmente come gruppi
                                                                            missionari, amici delle missioni
                                                                            e dei missionari, rimanere al di
                                                                            fuori di queste tematiche.

                                                                                                           9
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    Saremmo felici se potessimo
ritrovarci con tutti gli animatori
in questo fraterno colloquio
di riflessione e di impegno.
Siamo sicuri che farete tutto
il possibile per dare la vostra
adesione e aiutarci così,
anche nell’affrontare queste
tematiche del volontariato e
della cooperazione, a crescere
come persone e come operatori
di pace e di fraternità nel
mondo”.
CeM, giugno 1990
    “All’incontro di
presentazione dell’ACCRI,
sabato 26 maggio, alla nostra
comunità ecclesiale e sociale,
c’era veramente molta gente
e questo ci è stato di stimolo e
dimostra quanta disponibilità ci
sia su certi temi (...). Il rapporto
di collaborazione tra noi e gli
amici di Trieste è nato perchè         Nelle foto: pagina precedente, il momento inaugurale della sede di Trento.
sintonizzati sulla linea della         Sopra: a destra - Sara Zordan, operatrice della sede di Trento assieme a Patrizia
cooperazione internazionale.           Marzadro, volontaria in Servizio Civile Universale presso l’ACCRI.
    Tutti sanno come in
Italia oggi si parli molto di
cooperazione e non sempre si
riesca a realizzarla con rispetto
alle realtà dei popoli impoveriti
o al loro vero sviluppo. Non            + da vedere
saremo certo noi coloro che
risolvono il problema, ma ora
                                       IL SALE DELLA TERRA
                                       Regia: Wim Wenders - 2014
con l’ACCRI e con quanti ci
danno una mano collaborando
con il CMD, anche in questo
settore credo si possa fare            Questo documentario, è un
qualcosa di molto importante           ritratto del grande fotografo
anche se piccolo, specialmente         Sebastião Salgado, che ha
qui tra le nostre gente per            ritratto la natura, i popoli,
un’educazione vera alla                gli sfruttamenti dell’una e
sobrietà, cammino più efficace         degli altri, la Terra nei suoi
per una cooperazione che
                                       aspetti incontaminati e
diventi giustizia e fratellanza.
                                       nelle ferite che l’umanità
La numerosa presenza di tanti
                                       le ha inferto. Salgado ha
amici ed il livello del dibattito ci
                                       visto e testimoniato violenza e
fanno sperare bene.
                                       devastazioni in giro per il mondo e nella suo stesso
    Che il Signore ricompensi          Brasile, maturando un sogno che ha realizzato negli anni
tutti e dia a ciascuno il coraggio
                                       ’90, con la moglie Lélia, nell’Istituto Terra, per il ripristino
dell’amore vero, affinché
                                       dell’ecosistema, la sensibilizzazione ed educazione
possiamo, assieme agli uomini
                                       ambientale, la ricerca. Ne è effetto la trasformazione
di tutto il mondo, costruire il
Regno”                                 della tenuta di famiglia, nello stato di Minas Gerais,
                                       che, impoverita, deforestata, con pascoli ormai brulli e
     L’ACCRI a Trento è in             sabbiosi è tornata a rifiorire e ha visto gli animali tornare.
      via F. Barbacovi, 10             L’uomo, se vuole, può vivere in equilibrio con l’ambiente
     VENITE A TROVARCI!

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Umanitario che non si arrende
In occasione del 20° anniversario della consegna del premio Nobel per la pace a Medici senza
frontiere, un nostro socio aveva scritto ad Avvenire la lettera che riportiamo di seguito e che era
stata pubblicata assieme ad altre due con il titolo “Umanitario che non si arrende”
                                           La risposta del direttore Marco Tarquinio
                                           Non vorrei aggiungere neppure una          rappresentare gli italiani e di fare le
                                           virgola a queste tre bellissime lettere,   leggi – leggano le parole di Maurizio,
                                           di un papà affidatario, di una mamma       di Monica e di Dario e le capiscano.
                                           lavoratrice e ‘regista’ di una numerosa    Sono eloquenti e istruttive che parlino
    Caro direttore, pubblichi se può
                                           famiglia, di una persona impegnata nel     di uno strumento prezioso e delicato
questa lettera domenica 13 otto-
                                           mondo delle Organizzazioni non gover-      come l’affido familiare messo in crisi
bre, perché quel giorno ricorre un         native. Lo faccio solo per spiegare bre-   da gravissimi errori di addetti ai lavori
anniversario speciale: il ventenna-        vemente perché in questa domenica          tanto quanto da una propaganda po-
le del conferimento del Premio             d’ottobre ho deciso di proporle tutte      litica dissennata oppure dell’infinita e
Nobel per la pace a Medici senza           insieme in questo mio spazio di dia-       incredibile indifferenza, nonostante gli
frontiere. La motivazione: «In rico-       logo con i lettori. Perché, care amiche    impegni spesi a parole, per il prezioso
noscimento del lavoro umanitario           e cari amici, vi rappresentano molto       ruolo sociale e per la concreta esisten-
pionieristico dell’organizzazione nei      bene e in modo molto bello. Questa         za quotidiana delle famiglie con figli,
                                           è la ‘gente d’Avvenire’. E tutti vivono,   specialmente quelle numerose.
diversi continenti». Una motivazio-
                                           ognuno in modo certo diverso, una          E dicono qualcosa di indispensabile a
ne che molte Ong (sono socio di una        stessa passione civile e una comune e      chi si professa e persino protesta cri-
di queste, l’ACCRI) fecero in qualche      limpida, per quanto esigente, faticosa     stiano e cattolico, ma denigra e morti-
modo propria: era il riconoscimento        e mai scontata, adesione a un’idea del     fica coloro che cercano di dimostrare
che il nostro servizio, il nostro impe-    vero, del buono e del bello che trova in   che la coerenza tra fede e vita è possi-
gno aveva un valore che andava al          Gesù di Nazareth, il Cristo, una fonte     bile ed è prima di tutto accoglienza dei
di là delle piccole comunità che af-       inesauribile. Spero che anche coloro       piccoli e dei deboli e costruzione, qui e
fiancavamo. Davvero da allora sono         che hanno potere – potere soprattut-       ora, di un mondo più giusto.
passati soltanto vent’anni? Oggi in        to, ma non solo, di governare l’Italia,
Italia, le Ong sono incredibilmente
diventate sinonimi per parecchie
persone, quelle che seguono il ‘pif-             +da leggere
feraio magico’, di «traffico di esseri
umani», sono accusate di essere                 LA REGINA DEL SILENZIO
causa delle molte morti in mare,                di Paolo Rumiz
devono persino rispondere del ‘rea-
to’ di aver salvato vite umane e loro            È una fiaba quella che ci
navi sono state sequestrate. Que-                racconta questo libro, in cui i
sta la considerazione di cui gode                cattivi prendono il potere e lo
un certo lavoro umanitario. Sfo-                 esercitano imponendo il silenzio
glio il Codice penale e mi soffermo              agli uomini e alla natura. A
sull’art. 52: «Non è punibile chi ha             reagire, a coalizzare le forze
commesso il fatto per esservi stato              del bene è una bambina che
                                                 da sola non basterebbe a
costretto dalla necessità di difende-
                                                 contrastare il potere, i malvagi:
re un diritto proprio o altrui contro il
                                                 la forza della protagonista
pericolo attuale di una offesa ingiu-            sta nella sua musica e nel
sta». È ancora vigente questa nor-               sapere di essere dalla parte
ma? O è stata abrogata da uno dei                del bene. La sua musica
‘Decreti Sicurezza’? Recuperiamo                 e la sua determinazione
la nostra memoria, non lasciamo                  riuniscono e muovono una
che timori artatamente ingigantiti               reazione collettiva che riesce
ci facciano dimenticare valori che               a combattere e vincere il
erano – e sono – nel nostro Dna.                 male e liberare la natura
    E da cristiani ricordiamoci                  da un incantesimo che la opprime. I buoni, quando
(Matteo 7, 2123) che «non chiun-                 mettono insieme le loro forze, possono cambiare il mondo: è
que dice Signore, Signore entre-                 uno dei messaggi di questo libro che Rumiz, da nonno, vuole
                                                 rimarcare per le nuove generazioni, ma anche per i loro padri
rà nel regno dei cieli, ma chi fa
                                                 e i loro nonni
la volontà del padre mio»              .

                                                                                                                             11
Agevolazioni fiscali                                                                            Editore ACCRI
                                                                                                               Redazione ACCRIinforma
                                                                                                               Direttore responsabile
                                                                                                                 Liana Nardone
                                                                                                               Sede di redazione
    Novità per il sostegno al Volontariato internazionale                                                        via Domenico Rossetti, 78
Costruiamo assieme un futuro di dignità, giustizia e fraternità                                                  34124 Trieste
                                                                                                               Stampa a cura della
                                                                                                                 Litografia Amorth [Trento]

                                                   F per le aziende
L’ACCRI è una Organizzazione
Non Governativa riconosciuta                                                                                   Autorizzazione del
                                                                                                                 Tribunale di Trieste
idonea dal Ministero degli Affari                                                                                (n. 1267 del 04.09.2013)
Esteri e della Cooperazione
                                                                                                               sede di Trieste
Internazionale fin dal 1987 e                          Donazioni effettuate dall’1.1.2018                        via Domenico Rossetti, 78
ente iscritto all’anagrafe delle                       (rif.: art. 83 D.Lgs.117/2017 primo e secondo comma)      34124 Trieste
ONLUS ai sensi dell’art. 32
                                                                                                                 T (+39) 040 307899
comma 7 della legge 125 del
2014, settore di attività ONG.
                                                       . Donazioni in denaro                                     email trieste@accri.it
                                                       deducibili fino al 10%
                                                       del reddito complessivo                                 sede di Trento
In quanto ONG e ONLUS                                                                                            via F. Barbacovi, 10
                                                       dichiarato. Se la deduzione
ogni contributo liberale a                                                                                       38122 Trento
                                                       supera il reddito complessivo
favore dell’ACCRI gode delle                                                                                     T (+39) 0461 891279
                                                       netto dichiarato l’eccedenza
agevolazioni fiscali previste                                                                                    F (+39) 0461 891280
                                                       può essere dedotta fino al
dalle normative in vigore. In
                                                       quarto periodo di imposta                                 email trento@accri.it
particolare...
                                                       successivo.                                             sul web
                                                                                                                 sito www.accri.it

B per i privati
                                                                                                                 scoop.it Land Grabbing Observer
                                                                                                                 facebook Accri Ong

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                                                                Sia per le persone fisiche
Donazioni effettuate dall’1.1.2018                              che per le aziende, ai
(rif.: art. 83 D.Lgs.117/2017 primo e secondo comma)            fini della deducibilità/
                                                         detraibilità dell’erogazione, il
                                                         versamento deve essere eseguito
. Donazioni in denaro detraibili al                      obbligatoriamente tramite
30% fino ad un massimo di 30.000
                                                         operazioni bancarie (con bonifico,                        da 32 anni le nostre mani,
Euro per ciascun periodo di imposta,
                                                         assegno bancario o carta di                                 l’intelligenza e il cuore
che aumentano al 35% in caso di
                                                         credito) oppure attraverso                                 al servizio dei più deboli
donazioni a favore di Organizzazioni di
                                                         operazioni postali (tramite conto
Volontariato;
                                                         corrente postale).
. In alternativa le donazioni sono                       Le donazioni in contante non
deducibili fino al 10% del reddito                       rientrano in alcuna agevolazione.
complessivo dichiarato.

    ATTENZIONE!

 i                  Le agevolazioni fiscali
                    non sono cumulabili
                    tra di loro.

    Per maggiori informazioni puoi                                                                            Puoi aiutarci ad aiutare tramite
    scrivere a: trieste@accri.it                                                                              Banca Etica
    oppure telefonare al 040 307899                                                                             IBAN IT 17 D 05018 02200
                                                                                                                000018881888
                                                                                                              Bollettino postale
                                                                                                                c/c postale n. 13482344

         2
                                                                                                                intestato ad ACCRI
                        Non dimenticare
                        di conservare:

                    . la ricevuta di
           versamento, nel caso di
           donazione con bollettino
           postale;

           .l’estratto conto della carta
           di credito, per donazioni con
           carta di credito;

           .l’estratto conto del conto
           corrente (bancario o postale),                                                                                      Buon Natale!
           in caso di bonifico o RID.
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