Informa dicembre 2019 - ACCRI
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
dicembre 2019 informa Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale bollettino semestrale anno 7 [n° 14] Poste Italiane SpA_Spedizione in Abbonamento Postale_DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) articolo 1, comma 2 NE/TN In caso di mancato recapito inviare al Trento CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi. I problemi dell’ambiente, su cui si opera a tutela della natura, che si è un ricordo dell’anniversario sono mobilitati i giovani di tutto il concretizzata nella creazione di un dell’attribuzione del Premio mondo, si stanno facendo di giorno istituto con questa finalità e nella Nobel a Medici Senza Frontiere in giorno più pressanti e sono sotto rinascita di una tenuta degradata ci è sembrato doveroso perchè gli occhi di tutti. dallo sfruttamtno intensivo e continuiamo a considerarlo un La cura del creato è già stata irrazionale. riconoscimento che, oltre che oggetto di trattazione in documenti Al tema di fondo abbiamo all’Associazione operante nel importanti della Chiesa e di recente affiancato, come d’abitudine, mondo per la salute dei più deboli, è stata al centro del Sinodo per aggiornamenti sull’attività si indirizzava indirettamente a tutto l’Amazzonia: ci pare quanto dell’Associazione: un’ampia il mondo del volontariato di cui la mai attuale parlarne e abbiamo sezione racconta il progetto GUNI nostra Associazione è parte. perciò chiesto una testimonianza (Generiamo Una Nuova Italia), Il Volontariato, che interviene sull’argomento a Paolo Foglizzo. portato avanti con i giovani, un attivamente in tanti settori, In linea con questo tema sono i articolo racconta della nuova ha bisogno di partecipazione: suggerimenti che proponiamo per sede dell’ACCRI a Trento e un un riconoscimento della sua la lettura e per un film da vedere: il aggiornamneto ci propone il primo importanza sono anche le misure di libro è una favola in cui la sintonia approccio delle nuove volontarie sgravio fiscale per chi lo sostiene, tra natura e uomini è centrale e da poco arrivate in Kenia. Insomma delle quali, in chiusura, diamo un il riscatto degli umani dai cattivi l’ACCRI è in movimento e ne sunto. va di pari passo con il risveglio parliamo. Un augurio di buona lettura e di della natura; il film, nel raccontare Ma è giusto anche ricordare che Buone Feste ai nostri lettori. la vita e le opere di un grande l’intero mondo del Volontariato fotografo, testimonia anche la sua è vivo e attivo su tanti fronti: La Redazione
ACCRInforma Conversione ecologica integrale: l’appello del Sinodo per l’Amazzonia Paolo Foglizzo, redattore di Aggiornamenti Sociali, riassume i contenuti e le motivazioni del Snodo per l’Amazzonia, in cui l’ecologia integrale è tema fondante l’umanità che, a difesa della vita, un mirabile equilibrio: come dice esige cambiamenti strutturali e l’Instrumentum laboris, predi- personali di tutti gli esseri uma- sposto come traccia per i lavori ni, degli Stati e della Chiesa»: al dell’Assemblea sinodale, essi «ci suo interno «si è scatenata una insegnano a riconoscerci come profonda crisi causata da una parte del bioma e corresponsa- prolungata ingerenza umana, in bili della sua cura oggi e nel fu- cui predomina una “cultura dello turo» (n. 102). La scelta del ter- scarto” (Laudato si’, n. 16) e una mine punta a evidenziare il fitto mentalità estrattivista». intreccio di relazioni tra i diversi elementi, naturali e umani, che Per esprimere l’identità com- fanno dell’Amazzonia un tutto plessa della regione panamazzo- unitario al di là dei confini che Gli incendi che la scorsa esta- nica, che è insieme geografica, la percorrono: le categorie con te hanno devastato l’Amazzonia antropica e ambientale, i docu- cui normalmente descriviamo sono la riprova delle minacce menti del Sinodo ricorrono a un un territorio e la sua popolazio- a cui è esposta quella regione, termine tecnico, bioma, cioè una ne non sono sufficienti a rende- tanto fragile quanto cruciale per porzione ampia di biosfera ca- re ragione della realtà di questa l’equilibrio ecologico dell’intero ratterizzata da una certa vege- regione, che ci chiede di essere pianeta. Questa consapevolezza tazione o fauna dominante. Nel avvicinata da una pluralità di è una delle radici che hanno spin- caso dell’Amazzonia, il bioma prospettive molto più ampia. to la Chiesa a dedicare alla regio- comprende anche la grande va- Altrimenti, come insegna l’enci- ne panamazzonica l’Assemblea rietà di popoli indigeni che la abi- clica Laudato si’, diventa impos- speciale del Sinodo dei Vescovi tano, quasi 400, e che nel corso sibile metterne a fuoco tutte le svoltasi a Roma nello scorso dei secoli hanno saputo costru- dimensioni e trovare soluzioni mese di ottobre. Significativo il ire con l’ambiente in cui vivono davvero efficaci ai suoi problemi. suo titolo: “Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale”. In seguito alla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ nel 2015, è sempre più chiaro che la Chiesa non può portare a termine la propria missione di evangelizzazione e servizio dell’umanità senza in- cludere la questione ecologica, intesa nella prospettiva integra- le proposta da Papa Francesco. Pochi luoghi come l’Amazzonia mostrano quanto pressante sia questa esigenza. Come ricorda il Documento preparatorio che nel 2018 ha lanciato il percorso sino- dale: «L’Amazzonia è una regio- ne con una ricca biodiversità; è multietnica, pluriculturale e plu- rireligiosa, uno specchio di tutta 2
ACCRInforma Per il mondo occidentale, così convinto della validità del pro- prio approccio al mondo, quello che la Laudato si’ chiama “pa- radigma tecnocratico” e che sta trasformando il mondo, Amaz- zonia compresa, in una discari- ca inabitabile, questo cambio di prospettiva è una vera e propria sfida. Lo è anche il confronto con la visione del mondo e lo stile di vita di cui sono portatori i popoli indigeni, spesso indicato con l’e- spressione spagnola buen vivir (in italiano “buon vivere”). Radi- cato nelle tradizioni indigene, si tratta di un modo di vivere che fa riferimento alla tessitura di rela- zioni tra persone e gruppi attra- verso il legame con il territorio. Come afferma l’Instrumentum laboris, citando un documento ufficiale dei popoli amazzonici, buen vivir significa «vivere in “ar- monia con sé stessi, con la na- tura, con gli esseri umani e con l’essere supremo, perché esiste un’intercomunicazione tra tut- to il cosmo, dove non esiste chi esclude né chi è escluso, e che tra tutti si possa forgiare un pro- getto di vita piena”» (n. 12). Si tratta dunque di un progetto di vita che mette al centro l’inte- globale, e scelte di chi opera al a tutto il mondo e in particolare grazione e non il benessere eco- suo interno, che si tratti di grandi alla Chiesa: «La difesa della vita nomico attraverso il saccheggio multinazionali spinte solo dalla dell’Amazzonia e dei suoi popoli delle risorse naturali. ricerca della massimizzazione richiede una profonda conver- del profitto a breve termine, o sione personale, sociale e strut- Come sappiamo bene, il bio- di milioni di persone che adot- turale. La Chiesa è inclusa in ma amazzonico e il buen vivir dei tano uno stile di vita di stampo questa chiamata a disimparare, popoli che ne fanno parte sono consumista. L’Amazzonia non imparare e riapprendere, per ab- oggi sotto attacco. Lo sguardo può resistere da sola a queste bandonare modelli coloniali che dell’ecologia integrale, attento pressioni: per continuare a esi- in passato hanno causato dan- ai legami e alle interconnessioni, stere, con le sue peculiarità, ha ni. […] Anche ascoltando le voci ci ricorda che si tratta di un pe- bisogno che il resto del mondo le delle Chiese sorelle, vogliamo ricolo per l’intero pianeta, vista lasci lo spazio per farlo. Questa abbracciare la spiritualità dell’e- l’importanza cruciale dell’Amaz- responsabilità ci coinvolge tutti, cologia integrale, per promuove- zonia per gli equilibri ecologi- come consumatori, investitori, re la cura del creato. Per raggiun- ci globali. In larghissima parte, cittadini ed elettori. gere questo obiettivo dobbiamo questa minaccia arriva dall’e- essere una comunità di discepoli sterno. È il risultato dell’intrec- È proprio questo l’appello, missionari molto più partecipati- cio tra modelli di progresso e di fondato sulla visione di speranza va e inclusiva». crescita economica che ancora che scaturisce dall’approccio vedono nell’ambiente una risor- dell’ecologia integrale, che il n. 81 sa da saccheggiare, meccanismi del Documento finale, approvato di funzionamento dell’economia dal Sinodo il 26 ottobre, rivolge 3
ACCRInforma # 2 in diretta dai Progetti al Sud Africa/Kenya/Iriamurai Nuovi arrivi a Iriamurai e nuovo accordo con la Diocesi di Embu L’impegno della nostra Asso- Greta ci scrive nella ciazione non si è concluso con il relazione di ottobre: rientro di don Piero Primieri. Al contrario, proprio per il lavoro Un altro mese è volato. condiviso in questi ultimi anni, la I giorni si sono rincorsi comunità locale sollecita la pre- lavorando nelle scuole, senza ed il servizio dei nostri vo- circondata da bambini lontari a sostegno del processo di e ragazzini che urlano autosviluppo in atto. “mzungu!” appena La disponibilità dell’ACCRI non la macchina bianca, è venuta meno: lunedì 11 novem- riconoscibile tra mille, bre, ultimata la loro preparazio- gira l’angolo e parcheggia ne, sono partite per il Kenya due sotto qualche albero nuove volontarie Caterina Vignola, del cortile. Giornate a psicologa e Sara Moscogiuri, so- ciologa. lavorare a piedi nudi nei Caterina e Sara svolgeranno il water pans, io e John (lui loro volontariato a Iriamurai per i con gli stivali di gomma, prossimi due anni assieme a Gre- più furbo di me), con le ta Bianchi, in servizio dal giugno mani sporche di silicone, di quest’anno. cemento o super-colla. Nel corso della visita realizza- Un mese in cui quello che che scorazzano sul fondo dei ta a fine luglio dalla Presidente già sapevo, il mio amore teli. Nonostante le infinite volte Nives Degrassi e dal coordinatore per il lavoro sul campo, si è in cui mi trovo a ripetere che dell’Area Formazione Claudio Fi- confermato, ed è emerso più ACCRI non è un donor, che lippi, si è concordato con il Vesco- forte che mai. Nonostante la non possiamo regalare semi, vo di Embu, mons. Paul Kariuki di stanchezza, le spalle un po’ o pesci, o asini alla scuola o ai sottoscrivere un nuovo accordo ustionate dal sole che si riflette beneficiari. Nonostante. di cooperazione con la Diocesi per i prossimi cinque anni in col- sul telo di plastica bianca che Non credo esista un lavoro mi- laborazione diretta con la Caritas ricopre i water pans, gli insetti gliore di questo, per la Greta diocesana locale. di misura poco confortante che sono ora. Le due iniziative più significa- tive che ci vedono impegnati at- tualmente riguardano: l’approvi- gionamento idrico delle famiglie attraverso i sistemi di raccolta dell’acqua piovana e la sicurez- za alimentare attraverso la for- mazione agricola e lo sviluppo di orti didattici presso le scuole primarie. Auguriamo alle nostre volonta- rie che affiancheranno l’impegno della comunità lcale, un servizio ricco di incontri e soddisfazioni! Le volontarie - da sinistra: Sara, Greta e Caterina 4
SPECIALE SCuoLA ACCRInforma Progetto finanziato da: promosso da: I giovani impegnati per una piena accoglienza ed integrazione degli immigrati Il progetto GUNI Il contesto La progettazione Il progetto GUNI – Generiamo Ad oggi, soprattutto nella scuola La progettazione di percorsi Una Nuova Italia, affronta il tema di II grado, permangono alcune cri- formativi e di alternanza scuola- delle seconde generazioni, i figli de- ticità che accompagnano la crescita lavoro, che accogliessero e rispon- gli immigrati, nati in Italia e portatori scolastica e l’integrazione nel mon- dessero ai bisogni degli studenti di talenti, diversità e potenzialità di do del lavoro delle seconde gene- di nuova generazione, ha offerto cambiamento. il progetto coinvolge, razioni e che minano lo sviluppo di la possibilità, lungo l’arco di sull’intero territorio nazionale, ben società inclusive. tempo del progetto, di contrastare 180 scuole secondarie di secondo ordine. L’obiettivo progettuale vuole rispondere sia alla necessità di rico- noscere un fenomeno stabilizzatosi nei numeri (oltre 1 milione di minori presenti), che all’esigenza di valoriz- zare questa nuova categoria socia- le, rafforzandone l’integrazione e la partecipazione alla vita del Paese. Il progetto, promosso dalla Foc- siv - Federazione Organismi Cristia- ni Servizio Internazionale Volontario - unitamente a 17 partner sul territo- rio, è stato finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e si è svolto su 18 mesi concludendo- si a novembre 2019. L’ACCRI ha aderito al progetto sia per le scuole di Trieste, in Friuli Venezia Giulia, che in Trentino Alto Il riflesso dell’abbandono sco- condizioni di fragilità e svantaggio, Adige. lastico e dell’investimento in scelte di ridurre fenomeni di marginalità formative al ribasso è la creazione ed esclusione sociale e di porre le di un processo di emarginazione precondizioni per un’inclusione sociale e lavorativa di una nuova stabile e duratura. Mission del pro getto generazione che andrebbe invece L’approccio partecipativo, richie- valorizzata. sto dal progetto nazionale, prevede- In questo quadro l’idea proget- va lo sviluppo e il rafforzamento del- Promuovere tuale è quella di accrescere il prota- le reti associative del Terzo settore e una società aperta, giusta, gonismo dei giovani delle seconde dei migranti attraverso le relazioni inclusiva e pacifica generazioni, le loro capacità di inter- con altri enti territoriali, che opera- attraverso una migliore locuzione con il mondo sociale che no sui temi dell’accoglienza, dell’in- accoglienza e li circonda, per favorirne una mi- tegrazione, del volontariato e della gliore integrazione e partecipazione solidarietà internazionale. integrazione dei migranti allo sviluppo del territorio, al fine di E infatti gli attori che l’ACCRI ha ed in particolare ridurre fenomeni di marginalità ed coinvolto per riuscire in questo arduo delle seconde generazioni esclusione sociale, e per offrire ri- compito non sono stati pochi: ope- cadute positive sul loro futuro inse- ratori delle ong/odv/aps, insegnanti, rimento lavorativo, e dunque sulla formatori, artisti, educatori, operatori loro integrazione socio-economica. dell’accoglienza, musicisti… 5
SPECIALE scuola ACCRInforma Insomma, figure provenienti sia dal settore della didattica e della formazione, che dal mondo dell’ar- te e dalla sfera dell’associazionismo e dell’accoglienza, hanno unito le forze per realizzare proposte inno- vative e sperimentali, volte alla cre- azione di nuove relazioni e nuove collaborazioni. Ma come è stato possibilie tutto questo? Preparazione L’area Educazione alla Cittadi- nanza Globale (ECG) dell’ACCRI, nella sede di Trieste, si è avvalsa del supporto di un nutrito gruppo di lavoro, formato da operatori e vo- lontarie in servizio civile dell’ACCRI, I° step - Formazione per docenti III° step – Laboratori creativi e in- facilitatori/formatori esperti, inse- “Il fenomeno migratorio: conoscere formativi per giovani e migranti gnanti provenienti da diversi istituti per integrare. Quali opportunità per I laboratori erano rivolti a tutte scolastici; referenti di Prefettura, Trieste?” Conoscere le variabili del e a tutti, per conoscere le culture Caritas, ICS – Consorzio Italiano di fenomeno migratorio. presenti a Trieste, in particolare agli Solidarietà, UCIIM – Unione Cat- È stato definito il quadro in cui si studenti della scuola secondaria di tolica Italiana Insegnanti, Dirigen- inserisce il fenomeno migratorio a secondo grado, di ogni nazionalità, ti, Educatori, Formatori, Il FVG in livello geopolitico, nazionale e loca- per favorire lo scambio culturale e la rete contro la tratta-Comitato per le, fornendo non solo dati, ma anche conoscenza tra i partecipanti. i Diritti Civili delle Prostitute onlus, variabili, chiavi di lettura, esperienze Lab 1: Suoni e Sintonie d’insieme Fondazione Luchetta Ota D’Angelo concrete territoriali e casi/esempi/ Per scoprire le diverse Hrovatin, Casa Internazionale delle situazioni per comprendere a pieno realtà culturali che Donne, circolo ARCI, ACTIS-Asso- le cause e le conseguenze. caratterizzano il mon- ciazione Culturale Teatro Immagine È stato distribuito ai docenti un do di oggi, indagando la Suono. dossier contenente il maggior nu- propria realtà e quella Il gruppo ha lavorato sulla defi- mero di dati e informazioni verifica- altrui attraverso la relazione non nizione delle fasi dell’iniziativa, che, te sul tema, nonché un archivio di verbale con l’utilizzo di suoni, ritmi, anche in base ai risultati attesi de- Unità Didattiche e strumenti/attivi- gesti e melodie. Il progetto ha voluto finiti dal progetto nazionale, si sono tà già sperimentate nelle classi dalle incoraggiare l’incontro con l’altro e sviluppati in quattro passaggi. associazioni per sensibilizzare e for- ha mirato a far nascere un senso di mare sul tema (sia cartacee che su attenzione rivolto a tutta la colletti- piattaforma web). vità, per non escludere nessuno. II° step - Progettazione e sperimenta- Lab 2: Culture e zione di strumenti didattici sul tema tradizioni in cucina Dalla formazione alla didattica: Per scoprire e assaggia- come tradurre in esperienze/azioni re le abitudini culinarie didattiche le informazioni trasmesse vicine e lontane in un durante la formazione per docenti. luogo che ospita donne migranti da Obiettivo di questa parte di for- tutto il mondo e di tutte le età. mazione è stato quello di offrire a Lab 3: Mani abili ogni docente la possibilità di “cucir- Per conoscere gli si addosso” i contenuti appresi nella ospiti della Fondazione prima parte, tarandoli sul proprio Luchetta e giocare a contesto classe, attraverso un lavo- creare non solo ma- ro di co-progettazione di strumenti nufatti, ma relazioni e conoscenze. didattici dedicati, con la supervisio- Condotto dalla paper engineer An- ne e l’affiancamento dei facilitatori/ nalisa Metus. formatori. In questa fase gli opera- Lab 4: Laboratorio di tori delle associazioni partner e i teatro interculturale facilitatori si sono messi a disposi- Recitare in diverse zione dei docenti e dei formatori per lingue, ballare, impa- simulazioni di attività didattiche e rare poesie e storie di approfondimenti. diverse culture… Queste sono alcune 6
SPECIALE scuola ACCRInforma delle cose accadute durante il la- formazione ricevuta, soprattutto A Trento, il Progetto GUNI si è boratorio dove persone di diverse perché in questo momento storico concretizzato con la realizzazione provenienze si sono incontrate e il tema trattato è controverso. del corso di aggiornamento per do- confrontate. I ragazzi, in classe, hanno potuto centi ed educatori “Il fenomeno mi- Lab 5: Storie di migranti affrontare il tema della migrazione gratorio: strumenti per una cultura Percorsi didattici nelle da un diverso punto di vista: sono di accoglienza tra i giovani”, che scuole: per condividere rimasti colpiti dagli incontri con i ha coinvolto 20 docenti: 7 di scuola la dimensione umana migranti, dalle loro storie e dal loro secondaria di 2° grado, 9 di scuola delle migrazioni, supe- modo di affrontare l’intero viaggio secondaria di 1° grado e 4 educato- rare stereotipi e pregiudizi, eser- raccontati in prima persona. Il loro ri, dei quali 2 nell’ambito dell’acco- citare l’ascolto attivo attraverso le protagonismo è sicuramente stato glienza migranti. testimonianze dirette, integrare le significativo! Il percorso formativo si è articola- storie migratorie con esperienze di La realizzazione in aula degli to in 3 moduli di 3 ore ciascuno. Nel vita personali, creare empatia e re- interventi didattici progettati dai primo, è stata proposta ai presenti lazioni, comprendere il legame tra docenti a volte ha ricevuto l’appro- un’analisi approfondita del fenome- globale e locale. vazione da parte dei colleghi e delle no migratorio in Trentino ed in Ita- famiglie e, in questi casi, il rapporto IV° step - I risultati lia, grazie all’apporto di tre relatori è stato collaborativo e attento. I numeri fanno ben sperare in un fu- esperti: il giornalista e direttore di Un argomento impegnativo, la turo che si dirige verso l’integrazio- “Atlante delle guerre e dei conflitti” migrazione e l’accoglienza, che a ne e l’accoglienza! Raffaele Crocco, l’operatrice di “ATAS volte ha suscitato anche risposte Vediamoli: Trentino” Beatrice Taddei Saltini e la negative tra gli studenti: in alcune • durante il primo e il secondo step sociologa Serena Piovesan, curatrice classi, gli stereotipi e i pregiudizi di formazione e programmazione, si del Dossier Statistico IDOS - Centro hanno provocato reazioni razziste sono svolte 25 ore di formazione, su nei confronti della tematica. Studi e Ricerche sull’immigrazione. sei giornate, rivolte ai docenti della Infatti, alcuni docenti hanno ri- Il secondo e il terzo appuntamen- scuola secondaria, con il coinvolgi- scontrato difficoltà nel mobilitare gli to, sono stati affidati a Giuseppe Mi- mento di 7 formatori e 23 parteci- studenti per la realizzazione di una lan, docente di Pedagogia Intercul- panti iscritti al corso; proposta concreta che li renda cit- turale presso l’Università di Padova • sono stati realizzati ben 12 labo- tadini attivi. che, richiamandosi al pensiero di di- ratori creativi tra febbraio e maggio In altre classi, invece, si sono versi autori - come Freire, Baumann, ai quali hanno preso parte circa 300 sperimentate alcune attività prati- Buber e don Milani – ha illustrato gli persone, di cui circa 250 studenti e che, come, ad esempio, la redazio- elementi costitutivi essenziali per 50 accolti o ospiti delle strutture di ne di una dispensa su pregiudizi e un’educazione alla cittadinanza glo- accoglienza. stereotipi (come nascono e si dif- bale e dell’antropologia dialogica. I docenti ci hanno raccontato fondono, fake news, il regime di post Dalle strategie di pensiero si è poi l’importanza degli strumenti di pro- verità, la costruzione del nemico) e passati alla didattica attiva, con gettazione delle unità didattiche di la progettazione di luoghi adatti allo la presentazione di alcuni eser- apprendimento, che hanno potuto scambio interculturale. cizi da proporre in classe o nei mettere in pratica in aula, e della gruppi giovanili e con l’accordo di 7
SPECIALE scuola ACCRInforma portare, all’appuntamento succes- sivo, alcuni riscontri concreti della sperimentazione realizzata o avvia- ta nella propria scuola. Di particolare interesse è risulta- to, fra gli altri, il progetto presenta- to in quell’occasione dalla docente Monica Gadotti, del CFP Centro Moda Canossa di Trento, che con la sua classe ha accolto la proposta laboratoriale, seconda fase del Pro- getto GUNI. Raccogliendo i numerosi input di tipo strategico e didattico proposti dal prof. Milan, la docente ha pro- Nei successivi incontri di accom- con l’altro”, a cui hanno partecipa- posto alla classe seconda, formata pagnamento del Progetto abbiamo to 30 ragazzi delle scuole superiori da 18 studentesse, la lettura condi- avuto modo di veder nascere il risul- di Trento. visa del libro La lingua di Ana. Chi tato, così descritto dalle ragazze: In questa occasione, i ragazzi sei quando perdi radici e parole? di hanno avuto modo di conversare in Elvira Mujcic. Da qui ha preso forma maniera informale e creativa, con un’esperienza laboratoriale di 10 “Abbiamo deciso di realizzare coetanei che hanno vissuto un’e- ore ideata con l’obiettivo di realizza- questa coperta patchwork sperienza di volontariato in Etiopia re un prodotto che rappresentasse perché ci ha dato la possibilità e Madagascar, giovani migranti ed l’identità culturale della classe, un di mettere insieme una ragazza di seconda genera- gruppo alquanto eterogeneo per tutte le nostre diversità e le nostre storie. zione. Un’esperienza molto bella provenienza e con diverse fragilità Unendo vari pezzi di stoffa, e partecipata, soprattutto perché e qualità: un prodotto dunque che portati da ognuno di noi, è stata valorizzata come strategia fosse sintesi delle storie portate da siamo riusciti a rappresentare educativa la peer-education, come ciascuna. l’unione delle nostre differenze processo naturale di apprendimen- culturali, linguistiche e religiose to tra pari. L’esperienza di Salma e delle nostre esperienze. Per poter trasmettere CALORE e ACCOGLIENZA In conclusione Abbandonare la famiglia, gli L’accrescimento delle compe- amici, la propria terra, una a chi si avvolge ad essa.” tenze sociali delle seconde gene- terra che si conosce, l’ansia del razioni e dei giovani italiani facilita primo giorno di scuola, la paura L’ultima attività a Trento, è stato la loro relazione con la società, il di non essere accettati solo un evento di sensibilizzazione a fine mondo della scuola e del lavoro e le perchè si è “diversi”... settembre e rivolto principalmente istituzioni locali, al fine di contrasta- Anche se negli anni il mio alle classi degli insegnanti parteci- re fenomeni di fragilità, esclusione concetto di diversità è cambiato, a pensarci adesso mi panti al corso di aggiornamento già sociale e discriminazione, soste- rendo conto che essere diversi descritto. nendo la loro stabile e duratura in- è una ricchezza. E’ stato realizzato un world cafè tegrazione nella società e favoren- dal tema “Il viaggio come incontro do una corretta conoscenza e una narrativa positiva dei temi legati alle migrazioni. La sfida che ci ha proposto il progetto GUNI è stata una sfida che ha portato i giovani partecipanti al riconoscimento di quale sia il ruolo che gioca l’emotività sulla creazione degli stereotipi; di quanto sia neces- saria l’informazione tratta da fonti valide; di come sia incisivo il contat- to con la realtà di chi ha vissuto da protagonista l’esperienza della mi- grazione. In definitiva, di come sia arricchente il contatto con l’Altro, di cui anche noi siamo l’Altro. 8
ACCRInforma Con lo sguardo diritto e aperto nel futuro Da alcune settimane l’ACCRI con il ricordo e la a Trento si trova nella nuova consapevolezza degli sede, in un locale affidato dalla inizi, in modo che Diocesi, in condivisione con nessun pezzetto di la cooperativa sociale Koinè storia vada perduto. che si occupa di archivi storici, Perché – con Bertoli – pubblici, privati ed ecclesiastici. siamo convinti che sia Superate le fatiche del “il piede nel passato” a trasloco e qualche comprensibile permetterci lo sguardo aperto nel futuro. Cristiana Internazionale. È nostalgia nel lasciare la casa un organismo di volontariato dove la nostra Associazione è Fine trasloco, ultimi scaffali. per il coordinamento e la nata ed ha vissuto per quasi Ricordo bene che, al momen- realizzazione di piccoli progetti 30 anni, abbiamo ripreso il to di riporre i numeri arretrati di sviluppo presso i nostri cammino, apprezzando le novità di Comunione e Missione, missionari e altre realtà di del cambiamento: oltre agli abbiamo voluto aprire il racco- base del mondo del Sud. Tutti spazi nuovi e alle nuove vicine di glitore del 1990, per cercare le sanno che il nostro Centro da lavoro (le gentili signore Ornella pagine dedicate alla recente anni sta preparando i volontari, e Francesca), un rinnovato costituzione dell’ACCRI: nel nu- seguendoli nel loro servizio rapporto con la Diocesi e, mero di maggio abbiamo trovato nel Sud e al loro rientro. Con nello specifico, con la neonata l’invito alla presentazione “uffi- l’ACCRI crediamo di poter avere “Area Testimonianza e Impegno ciale” dell’Associazione alla co- uno strumento più efficace e sociale” ed il suo delegato don munità; in quello di giugno un più valido in questo importante Cristiano Bettega. commento a caldo sull’incontro aspetto laicale della missione Siamo ripartiti insomma con appena svolto. Ambedue gli Per capire meglio tutto “lo sguardo diritto e aperto nel articoli portavano la firma di don questo e per presentare alle futuro”, come canta Bertoli. Ma Girolamo Job, allora Direttore nostre realtà ecclesiali e ai anche con un buon proposito del CMD. nostri gruppi missionari questa maturato durante il lavoro di Associazione, invitiamo tutti i CeM, maggio 1990: riempimento degli scatoloni con coordinatori dei gruppi e quanti le innumerevoli “testimonianze” “In sintonia con gli amici del Centro Missionario possono per sabato 26 maggio, (lettere, relazioni, articoli, presso le suore di Maria fotografie, diapositive…) della di Trieste è nata presso il nostro Centro, l’ACCRI, Bambina di via Borsieri 4, dalle strada percorsa: che ogni ore 15.00 alle ore 18.00. Nel nuovo avvio avvenga sempre l’Associazione di Cooperazione momento in cui tutti parlano di cooperazione, di aiuti per il sud del mondo, di gruppi di appoggio, di volontariato, ecc…, nel momento in cui il Governo italiano persiste su una politica di cooperazione che non corrisponde in nulla alle vere attese del mondo impoverito e delle missioni, questo nostro incontro riveste una grande importanza. Oggi, noi crediamo che non si possa, prima come uomini, poi come cristiani, ma specialmente come gruppi missionari, amici delle missioni e dei missionari, rimanere al di fuori di queste tematiche. 9
ACCRInforma Saremmo felici se potessimo ritrovarci con tutti gli animatori in questo fraterno colloquio di riflessione e di impegno. Siamo sicuri che farete tutto il possibile per dare la vostra adesione e aiutarci così, anche nell’affrontare queste tematiche del volontariato e della cooperazione, a crescere come persone e come operatori di pace e di fraternità nel mondo”. CeM, giugno 1990 “All’incontro di presentazione dell’ACCRI, sabato 26 maggio, alla nostra comunità ecclesiale e sociale, c’era veramente molta gente e questo ci è stato di stimolo e dimostra quanta disponibilità ci sia su certi temi (...). Il rapporto di collaborazione tra noi e gli amici di Trieste è nato perchè Nelle foto: pagina precedente, il momento inaugurale della sede di Trento. sintonizzati sulla linea della Sopra: a destra - Sara Zordan, operatrice della sede di Trento assieme a Patrizia cooperazione internazionale. Marzadro, volontaria in Servizio Civile Universale presso l’ACCRI. Tutti sanno come in Italia oggi si parli molto di cooperazione e non sempre si riesca a realizzarla con rispetto alle realtà dei popoli impoveriti o al loro vero sviluppo. Non + da vedere saremo certo noi coloro che risolvono il problema, ma ora IL SALE DELLA TERRA Regia: Wim Wenders - 2014 con l’ACCRI e con quanti ci danno una mano collaborando con il CMD, anche in questo settore credo si possa fare Questo documentario, è un qualcosa di molto importante ritratto del grande fotografo anche se piccolo, specialmente Sebastião Salgado, che ha qui tra le nostre gente per ritratto la natura, i popoli, un’educazione vera alla gli sfruttamenti dell’una e sobrietà, cammino più efficace degli altri, la Terra nei suoi per una cooperazione che aspetti incontaminati e diventi giustizia e fratellanza. nelle ferite che l’umanità La numerosa presenza di tanti le ha inferto. Salgado ha amici ed il livello del dibattito ci visto e testimoniato violenza e fanno sperare bene. devastazioni in giro per il mondo e nella suo stesso Che il Signore ricompensi Brasile, maturando un sogno che ha realizzato negli anni tutti e dia a ciascuno il coraggio ’90, con la moglie Lélia, nell’Istituto Terra, per il ripristino dell’amore vero, affinché dell’ecosistema, la sensibilizzazione ed educazione possiamo, assieme agli uomini ambientale, la ricerca. Ne è effetto la trasformazione di tutto il mondo, costruire il Regno” della tenuta di famiglia, nello stato di Minas Gerais, che, impoverita, deforestata, con pascoli ormai brulli e L’ACCRI a Trento è in sabbiosi è tornata a rifiorire e ha visto gli animali tornare. via F. Barbacovi, 10 L’uomo, se vuole, può vivere in equilibrio con l’ambiente VENITE A TROVARCI! 10
ACCRInforma Umanitario che non si arrende In occasione del 20° anniversario della consegna del premio Nobel per la pace a Medici senza frontiere, un nostro socio aveva scritto ad Avvenire la lettera che riportiamo di seguito e che era stata pubblicata assieme ad altre due con il titolo “Umanitario che non si arrende” La risposta del direttore Marco Tarquinio Non vorrei aggiungere neppure una rappresentare gli italiani e di fare le virgola a queste tre bellissime lettere, leggi – leggano le parole di Maurizio, di un papà affidatario, di una mamma di Monica e di Dario e le capiscano. lavoratrice e ‘regista’ di una numerosa Sono eloquenti e istruttive che parlino Caro direttore, pubblichi se può famiglia, di una persona impegnata nel di uno strumento prezioso e delicato questa lettera domenica 13 otto- mondo delle Organizzazioni non gover- come l’affido familiare messo in crisi bre, perché quel giorno ricorre un native. Lo faccio solo per spiegare bre- da gravissimi errori di addetti ai lavori anniversario speciale: il ventenna- vemente perché in questa domenica tanto quanto da una propaganda po- le del conferimento del Premio d’ottobre ho deciso di proporle tutte litica dissennata oppure dell’infinita e Nobel per la pace a Medici senza insieme in questo mio spazio di dia- incredibile indifferenza, nonostante gli frontiere. La motivazione: «In rico- logo con i lettori. Perché, care amiche impegni spesi a parole, per il prezioso noscimento del lavoro umanitario e cari amici, vi rappresentano molto ruolo sociale e per la concreta esisten- pionieristico dell’organizzazione nei bene e in modo molto bello. Questa za quotidiana delle famiglie con figli, è la ‘gente d’Avvenire’. E tutti vivono, specialmente quelle numerose. diversi continenti». Una motivazio- ognuno in modo certo diverso, una E dicono qualcosa di indispensabile a ne che molte Ong (sono socio di una stessa passione civile e una comune e chi si professa e persino protesta cri- di queste, l’ACCRI) fecero in qualche limpida, per quanto esigente, faticosa stiano e cattolico, ma denigra e morti- modo propria: era il riconoscimento e mai scontata, adesione a un’idea del fica coloro che cercano di dimostrare che il nostro servizio, il nostro impe- vero, del buono e del bello che trova in che la coerenza tra fede e vita è possi- gno aveva un valore che andava al Gesù di Nazareth, il Cristo, una fonte bile ed è prima di tutto accoglienza dei di là delle piccole comunità che af- inesauribile. Spero che anche coloro piccoli e dei deboli e costruzione, qui e fiancavamo. Davvero da allora sono che hanno potere – potere soprattut- ora, di un mondo più giusto. passati soltanto vent’anni? Oggi in to, ma non solo, di governare l’Italia, Italia, le Ong sono incredibilmente diventate sinonimi per parecchie persone, quelle che seguono il ‘pif- +da leggere feraio magico’, di «traffico di esseri umani», sono accusate di essere LA REGINA DEL SILENZIO causa delle molte morti in mare, di Paolo Rumiz devono persino rispondere del ‘rea- to’ di aver salvato vite umane e loro È una fiaba quella che ci navi sono state sequestrate. Que- racconta questo libro, in cui i sta la considerazione di cui gode cattivi prendono il potere e lo un certo lavoro umanitario. Sfo- esercitano imponendo il silenzio glio il Codice penale e mi soffermo agli uomini e alla natura. A sull’art. 52: «Non è punibile chi ha reagire, a coalizzare le forze commesso il fatto per esservi stato del bene è una bambina che da sola non basterebbe a costretto dalla necessità di difende- contrastare il potere, i malvagi: re un diritto proprio o altrui contro il la forza della protagonista pericolo attuale di una offesa ingiu- sta nella sua musica e nel sta». È ancora vigente questa nor- sapere di essere dalla parte ma? O è stata abrogata da uno dei del bene. La sua musica ‘Decreti Sicurezza’? Recuperiamo e la sua determinazione la nostra memoria, non lasciamo riuniscono e muovono una che timori artatamente ingigantiti reazione collettiva che riesce ci facciano dimenticare valori che a combattere e vincere il erano – e sono – nel nostro Dna. male e liberare la natura E da cristiani ricordiamoci da un incantesimo che la opprime. I buoni, quando (Matteo 7, 2123) che «non chiun- mettono insieme le loro forze, possono cambiare il mondo: è que dice Signore, Signore entre- uno dei messaggi di questo libro che Rumiz, da nonno, vuole rimarcare per le nuove generazioni, ma anche per i loro padri rà nel regno dei cieli, ma chi fa e i loro nonni la volontà del padre mio» . 11
Agevolazioni fiscali Editore ACCRI Redazione ACCRIinforma Direttore responsabile Liana Nardone Sede di redazione Novità per il sostegno al Volontariato internazionale via Domenico Rossetti, 78 Costruiamo assieme un futuro di dignità, giustizia e fraternità 34124 Trieste Stampa a cura della Litografia Amorth [Trento] F per le aziende L’ACCRI è una Organizzazione Non Governativa riconosciuta Autorizzazione del Tribunale di Trieste idonea dal Ministero degli Affari (n. 1267 del 04.09.2013) Esteri e della Cooperazione sede di Trieste Internazionale fin dal 1987 e Donazioni effettuate dall’1.1.2018 via Domenico Rossetti, 78 ente iscritto all’anagrafe delle (rif.: art. 83 D.Lgs.117/2017 primo e secondo comma) 34124 Trieste ONLUS ai sensi dell’art. 32 T (+39) 040 307899 comma 7 della legge 125 del 2014, settore di attività ONG. . Donazioni in denaro email trieste@accri.it deducibili fino al 10% del reddito complessivo sede di Trento In quanto ONG e ONLUS via F. Barbacovi, 10 dichiarato. Se la deduzione ogni contributo liberale a 38122 Trento supera il reddito complessivo favore dell’ACCRI gode delle T (+39) 0461 891279 netto dichiarato l’eccedenza agevolazioni fiscali previste F (+39) 0461 891280 può essere dedotta fino al dalle normative in vigore. In quarto periodo di imposta email trento@accri.it particolare... successivo. sul web sito www.accri.it B per i privati scoop.it Land Grabbing Observer facebook Accri Ong $ twitter @ongaccri Sia per le persone fisiche Donazioni effettuate dall’1.1.2018 che per le aziende, ai (rif.: art. 83 D.Lgs.117/2017 primo e secondo comma) fini della deducibilità/ detraibilità dell’erogazione, il versamento deve essere eseguito . Donazioni in denaro detraibili al obbligatoriamente tramite 30% fino ad un massimo di 30.000 operazioni bancarie (con bonifico, da 32 anni le nostre mani, Euro per ciascun periodo di imposta, assegno bancario o carta di l’intelligenza e il cuore che aumentano al 35% in caso di credito) oppure attraverso al servizio dei più deboli donazioni a favore di Organizzazioni di operazioni postali (tramite conto Volontariato; corrente postale). . In alternativa le donazioni sono Le donazioni in contante non deducibili fino al 10% del reddito rientrano in alcuna agevolazione. complessivo dichiarato. ATTENZIONE! i Le agevolazioni fiscali non sono cumulabili tra di loro. Per maggiori informazioni puoi Puoi aiutarci ad aiutare tramite scrivere a: trieste@accri.it Banca Etica oppure telefonare al 040 307899 IBAN IT 17 D 05018 02200 000018881888 Bollettino postale c/c postale n. 13482344 2 intestato ad ACCRI Non dimenticare di conservare: . la ricevuta di versamento, nel caso di donazione con bollettino postale; .l’estratto conto della carta di credito, per donazioni con carta di credito; .l’estratto conto del conto corrente (bancario o postale), Buon Natale! in caso di bonifico o RID.
Puoi anche leggere