Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...

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Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
Infezioni in area critica
              Alessandro Morandi
Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria
  Dipartimento di emergenza di alta Specialità
Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
Sepsi grave-Shock settico
• Frequenza e gravità del problema
• Definizioni
• Concetto di Bundle
• Surviving Sepsis Campaign
• Progetto sepsi grave/shock settico
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Sepsi grave-Shock settico
• Frequenza e gravità del problema
• Definizioni
• Concetto di Bundle
• Surviving Sepsis Campaign
• Progetto sepsi grave/shock settico
Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
Severe sepsis is the third cause
of death in USA
www.cdc.gov/nchs/dataw
h/statab/unpubd/mortabs/gmwkiii.htm
Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
TRE BUONI MOTIVI PER PARLARNE
1) frequente: > 750.000/anno (dati USA)1
2) elevata mortalità (dati USA)1:
  • Sepsi grave: 215.000/anno
  • Tumori mammella + polmone: 200.000/anno
  • Infarto miocardico acuto: 180.000/anno
3) strumenti efficaci

                        1. Nguyen HB et al. Ann Emerg Med. 2006;48:28-54
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Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
Crit Care Med 2008 Vol. 36, No. 4
Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
Notifica malattie infettive
Infezioni in area critica - Alessandro Morandi Terapia Intensiva Polifunzionale e Postoperatoria Dipartimento di emergenza di alta Specialità ...
Da: Signorini Alessandro
Inviato: 03/05/2012 19:08
A: Lista A: Responsabili Dipartimenti e Strutture Complesse; Lista A3 Responsabili strutture complesse HSO; Lista B: Responsabili Strutture Semplici; Lista B1
Responsabili strutture semplici HSO; LISTA E : Referenti Qualità; Lista G: Referenti CIO; LISTA H : Medici; Lista H 1 Medici HSO
Cc: Zampedri Enrico; Maioli Sabrina; Bazoli Letizia; Bazzani Lorena; Pace Stefania
Oggetto: incontro del 7 maggio 2012 - progetto "SEPSI GRAVE"

              3.   Gli ospedali pubblici sono stati recentemente
Può sembrare singolare che il direttore sanitario trasmetta personalmente ad ogni medico di Poliambulanza questo messaggio –invito a partecipare ad un incontro di presentazione del “progetto
aziendale SPESI GRAVE” : siamo per lo più abituati a ricevere dalla direzione indicazioni relative a nuove disposizioni normative regionali, nuovi vincoli contrattuali dell’ASL, nuove incombenze
burocratiche da affibbiare ai medici ed all’intera organizzazione.
              sensibilizzati dalla regione che ha previsto di assegnare,
In questo caso ho ritenuto opportuno indirizzare ad ognuno personalmente , e senza la mediazione della segreteria, questo invito che trova la sua giustificazione in alcune motivazioni che,

              come obiettivo contrattuale ai Direttori Generali per l’anno
sinteticamente riassumo:

1.    Esiste un motivo clinico epidemiologico che può essere facilmente intuito e rappresentato: la SEPSI GRAVE costituisce una entità nosologica di particolare severità ed impatto, spesso i

              2012, la realizzazione di gruppi di lavoro aziendali che si
misconosciuta e che merita di essere prontamente riconosciuta ed “aggredita”. Trattare precocemente ed efficacemente una SEPSI consente di risolvere situazioni cliniche destinate
frequentemente al deterioramento grave o , addirittura, all’esito infausto. Tutto ciò basterebbe a giustificare un impegno speciale sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista dell’importanza
etico deontologica di una precoce ed efficace capacità di intervento

2.            dedichino alla strutturazione di un approccio condiviso al
       C’è una ragione di metodo di lavoro che, in questo particolare caso, merita di essere considerata: il progetto nasce dall’iniziativa di alcuni colleghi che si sono prodigati per strutturare un

              tema della “SEPSI GRAVE”, ci troviamo quindi ad operare in
approccio condiviso e facilmente applicabile in tutti i diversi ambiti dell’ospedale con criteri univoci . Costituisce quindi una occasione significativa per realizzare la sempre tanto agognata palestra
del “lavorare insieme”. Realizzare le condizioni per condividere approcci e protocolli è sempre un’operazione complessa, indipendentemente dalla circostanza troppo spesso evocata della
“fusione di due ospedali con diversa storia ed abitudini” : il confronto tra pari si realizza efficacemente solo se ci confrontiamo sui fatti concreti , liberi da condizionamenti pregiudiziali ed aperti

3.
              stretta linea di coerenza con gli altri attori del sistema
alla prospettiva di costruire percorsi diagnostici terapeutici ispirati alla letteratura scientifica internazionale

      Gli ospedali pubblici sono stati recentemente sensibilizzati dalla regione che ha previsto di assegnare, come obiettivo contrattuale ai Direttori Generali per l’anno 2012, la realizzazione di
              sanitario regionale e vale la pena di esprimere, anche in
gruppi di lavoro aziendali che si dedichino alla strutturazione di un approccio condiviso al tema della “SEPSI GRAVE”, ci troviamo quindi ad operare in stretta linea di coerenza con gli altri attori del
sistema sanitario regionale e vale la pena di esprimere, anche in questo particolare scenario, il meglio di quanto sappiamo fare

4.            questo particolare scenario, il meglio di quanto sappiamo
       Esiste un problema di sensibilizzazione complessiva al tema delle malattie infettive in ospedale, soprattutto quando correlate all’assistenza ospedaliera, nelle sue diverse forme: i nostri
sistemi di rilevazione aziendale sono stati, fino ad oggi , principalmente basati su rilevazioni “a posteriori” e centralizzate, rinunciando a valorizzare fino in fondo i sistemi di sorveglianza attiva,

              fare
fortemente basati sul contributo dei clinici . Il progetto SEPSI GRAVE può probabilmente fungere da “cavallo di troia” per promuovere un pieno coinvolgimento dei clinici in questa cruciale
attività di tutela della qualità e della sicurezza ospedaliera.

A chi può interessare questo progetto?
Sostanzialmente a tutti i medici impegnati in attività cliniche, a partire dal Pronto Soccorso, ambito nel quale può frequentemente determinarsi il primo contatto con un paziente portatore di
Sepsi che rischia di non essere evidenziata nell’ambito della genericità delle sintomatologie febbrili.
Di riflesso tutti i settori sono esposti alla possibilità di intercettare situazioni meritevoli di un approccio coordinato e consapevole che gli autori del “protocollo aziendale” sono stati in grado di
rendere semplice e facilmente applicabile.

Credo, in conclusione, che si tratti di una occasione importante per crescere e costruire l’ospedale del futuro cui non bastano la nuova torre di degenza, la ridistribuzione degli spazi ed il nuovo
blocco operatorio: abbiamo bisogno di un luogo in cui le diverse capacità e competenze siano in grado di coordinarsi e condividere un comune approccio ai problemi “trasversali” dei nostri
malati.

Grazie quindi a tutti quelli che vorranno dedicare il loro tempo ad un momento di condivisione e di colleganza importante.

IL DIRETTORE SANITARIO
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Introduzione
I problemi infettivologici costituiscono una parte importante della routine quotidiana del
medico di Terapia Intensiva (TI). Ne consegue che l'epidemiologia delle infezioni assume
un'importanza cruciale per l'intensivista, sia per la risoluzione delle problematiche poste
dai singoli pazienti, sia per una corretta gestione delle politiche di reparto.
Obiettivi
1. Descrivere l’epidemiologia delle infezioni in TI in Italia.
2. Individuare e descrivere i principali fattori di rischio e i principali fattori prognostici
delle infezioni in TI.
3. Confrontare i diversi reparti in termini di: incidenza di infezioni e loro gravità; flora
batterica prevalente; incidenza di infezioni sostenute da germi multiresistenti.
Disegno dello studio
Si tratta di un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito del Progetto Margherita e si
configura come uno studio prospettico, osservazionale, multicentrico.
Criteri di eleggibilità
Sono eleggibili allo studio tutti i pazienti ammessi in Terapia Intensiva con una infezione
in atto o che abbiano contratto un’infezione nel corso della loro degenza.
Sepsi grave-Shock settico
• Frequenza e gravità del problema
• Definizioni
• Concetto di Bundle
• Surviving Sepsis Campaign
• Progetto sepsi grave/shock settico
•   INFEZIONE: presenza di microrganismi in sedi normalmente sterili

       Criteri di classificazione delle infezioni
•   SIRS (sindrome da risposta infiammatoria sistemica):
       American College of Chest Phisicians/Society of Critical Care
     Si verifica quando sono soddisfatte due o più delle seguenti condizioni:
     • Medicine         Consensus
       temperatura > 38°C  oppure < 36°C Conference: Definitions of sepsis and
     • organ     failure
       frequenza cardiaca > 90and     guidelines for the use of innovative therapies
                               battiti/min
     • in  sepsis.
       frequenza respiratoria > 20 atti/min o PaCO2 < 32 mmHg
     • WBC > 12.000 cells/mm3, < 4.000 cells/mm3 oppure > 10% di forme immature
       Crit Care Med 1992; 20: 864-874
•   SEPSI: risposta sistemica all’infezione, vale a dire SIRS con diagnosi di infezione.

•   SEPSI SEVERA: sepsi che si associa a disfunzione d’organo (una o più), con:
     • ipotensione (PAS < 90 mmHg o PAM < 60 mmHg o calo della pressione arteriosa sistolica basale > 40 mmHg) che
risponde al riempimento volemico
     • anomalie di perfusione (acidosi lattica, oliguria, alterazioni acute dello stato mentale, etc.)

•   SHOCK SETTICO:
    è uno stato di insufficienza circolatoria acuta caratterizzato da persistente ipotensione arteriosa non spiegata da altre
cause se non l’infezione.
     ipotensione che persiste nonostante adeguato apporto di liquidi.
     Rientrano nella definizione di shock i pazienti trattati con inotropi o vasopressori che presentano anomalie di
perfusione e/o disfunzione d’organo anche se non sono ipotesi.
SEPSI GRAVE
        Infezione (anche senza febbre)
                       +
Disfunzione d’organo o ipoperfusione tissutale

                  ● Ipotensione
                  ● Oliguria/lieve insufficienza renale

                  ● Ipossia

                  ● Coagulopatia

                  ● Lieve insufficienza epatica

                  ● Aumento dei lattati
Shock settico

Ipotensione dovuta alla sepsi che
  persiste nonostante adeguata
    somministrazione di fluidi
Sepsi grave-Shock settico
• Frequenza e gravità del problema
• Definizioni
• Concetto di Bundle
• Surviving Sepsis Campaign
• Progetto sepsi grave/shock settico
SEPSI GRAVE SHOCK SETTICO

        Il rispetto dei bundle
(cioè di misure semplici ma efficaci)
                   =
   riduzione di mortalità 15-50%
Bundles 2013
  SURVIVING SEPSIS CAMPAIGN BUNDLES

TO BE COMPLETED WITHIN 3 HOURS:
1) Measure lactate level
2) Obtain blood cultures prior to administration of antibiotics
3) Administer broad spectrum antibiotics
4) Administer 30 ml/kg crystalloid for hypotension or lactate ≥4mmol/L

TO BE COMPLETED WITHIN 6 HOURS:
   5) Apply vasopressors (for hypotension that does not respond to initial fluid resuscitation) to
maintain a mean arterial pressure (MAP) ≥65 mm Hg
6) In the event of persistent arterial hypotension despite volume resuscitation (septic shock) or initial
lactate ≥4 mmol/L (36 mg/dL):
        --Measure central venous pressure (CVP)*
        --Measure central venous oxygen saturation (ScvO2)*
7) Remeasure lactate if initial lactate was elevated*

*Targets for quantitative resuscitation included in the guidelines are CVP of ≥8 mm Hg; ScvOs of ≥70%,
and normalization of lactate.
Sepsi grave-Shock settico
• Frequenza e gravità del problema
• Definizioni
• Concetto di Bundle
• Surviving Sepsis Campaign
• Progetto sepsi grave/shock settico
Sponsoring Organizations
   American Association of Critical Care Nurses
   American College of Chest Physicians
   American College of Emergency Physicians
   American Thoracic Society
   Australian and New Zealand Intensive Care Society
   European Society of Clinical Microbiology and Infectious
    Diseases
   European Society of Intensive Care Medicine
   European Respiratory Society
   International Sepsis Forum
   Society of Critical Care Medicine
   Surgical Infection Society
“Early goal-directed therapy in the
treatment of severe sepsis and septic shock”

     Rivers E et coll   N Engl J Med 2001; 345: 1368-77
Early Goal-Directed Therapy Results
• Fare clic per modificare stili del testo dello schema
  – Secondo livello
  – Terzo livello
     • Quarto livello
        – Quinto livello
Early Goal-Directed Therapy Results

• Gruppo standard: 59 morti su 133 pazienti
  (RA: 46%)
• EGDT: 38 morti su 130 pazienti (RA: 30%)

• RR= rapporto fra rischi assoluti
                     RR=0,58
Early Goal-Directed Therapy Results

• Gruppo standard: 59 morti su 133 pazienti
  (RA: 46%)
• EGDT: 38 morti su 130 pazienti (RA: 30%)

• NNT= 1/riduzione di rischio assoluto
              NNT=1/46%-30%=6
Early Goal-Directed Therapy Results
• Fare clic per modificare stili del testo dello schema
  – Secondo livello
  – Terzo livello
     • Quarto livello
        – Quinto livello
CHEST 1999; 115:462–474
SSC 2004: Crit Care Med 2004 Vol. 32, No. 3
Intravenous corticosteroids (hydrocortisone 200–300 mg/day, for 7 days in three or four divided
doses or by continuous infusion) are recommended in patients with septic shock who, despite
J. Corticosteroids
adequate  fluid replacement, require vasopressor therapy to maintain adequate blood pressure.
Grade
1. Not C
       using intravenous hydrocortisone to treat adult septic shock patients if adequate fluid
resuscitation and vasopressor therapy are able to restore hemodynamic stability (see goals for
SSC  2008:
Initial     Crit Care Med
        Resuscitation).       2008this
                          In case    Vol.is 36,
                                            notNo.   1
                                                 achievable,  we suggest intravenous hydrocortisone alone
o
at aConsider  intravenous
     dose of 200   mg per day hydrocortisone
                                   (grade 2C). for adult septic shock when hypotension responds
2. poorly  to adequate
   Not using  the ACTH fluid     resuscitation
                           stimulation     test toand  vasopressors
                                                    identify         (2C)septic shock who should receive
                                                             adults with
o   ACTH stimulation
hydrocortisone    (grade test is not recommended to identify the subset of adults with septic shock
                            2B).
3. who   shouldpatients
   In treated    receivehydrocortisone
                           hydrocortisonetapered(2B) when vasopressors are no longer required (grade
o
2D).Hydrocortisone is preferred to dexamethasone (2B)
o   Fludrocortisonenot
4. Corticosteroids     (50beg orally  once a day)
                              administered            maytreatment
                                                 for the   be included if an alternative
                                                                    of sepsis            to hydrocortisone
                                                                              in the absence               is
                                                                                              of shock (grade
   being used that lacks significant mineralocorticoid activity. Fludrocortisone if optional if
1D).
5. hydrocortisone    is usedis(2C)
   When hydrocortisone           given, use continuous flow (grade 2D).
o Steroid therapy may be weaned once vasopressors are no longer required (2D)
● Hydrocortisone dose should be 300 mg/day (1A)
● Do not use corticosteroids to treat sepsis in the absence of shock unless the patient’s
endocrine or corticosteroid history warrants it (1D)
Emazie concentrate se Hb
SSC  2012:
SSC 2008:    Intensive
     2004: Crit          Care 2008
                  Care Med      Med Vol.
                                2004   (2013)32,39:165–228
                                             36,  No. 13
The  results
Recombinant
1. rhAPC      of human
                  the PROWESS
           is recommended         in SHOCK
                           activated          trial
                                        protein
                                      patients       (1,696
                                                 atChigh    riskpatients)
                                                                 of deathwere
                                                                            (Acute
released
 ConsiderinrhAPC
Physiology    late Chronic
              and   2011,   showing
                     in adult   patients
                              Health    no  benefit
                                           with
                                        Evaluation     of  rhAPC
                                                  sepsis-induced
                                                       II 25,       in patients
                                                                       organ with
                                                               sepsis-induced
septic shock
dysfunction
multiple   organ(mortality
               with   clinical
                   failure,   26.4   %shock,
                                       for rhAPC,
                                assessment
                             septic                    24.2  % of
                                                ofsepsis-induced
                                               or   high  risk   placebo)
                                                                    death   with a
                                                                           (typically
                                                                       acute
relative
APACHE   risk
          II 25
respiratory    ofor1.09  and
                    multiple
              distress         aorgan
                         syndromeP value   of 0.31
                                        failure)
                                       [ARDS])        [231].
                                                   if there
                                                  and   withareThe
                                                                no nodrug was
                                                                   absolute
withdrawn     from the
contraindications
contraindication       (2B,market
                     related         and  is norisk
                             2Ctoforbleeding     longer
                                      postoperative         available,
                                                         patients).
                                                     or relative        negating any
                                                                    contraindication
need
●
that  forpatients
  Adult    an SSCthe
     outweighs      recommendation
                     with   severe sepsis
                         potential          regarding
                                      benefit and         its Grade
                                                    low risk
                                                of rhAPC.      use.
                                                                of death
                                                                       B (typically,
APACHE II 20 or one organ failure) should not receive rhAPC (1A)
Precedenti linee guida
SSC 2004: Crit Care Med 2004 Vol. 32, No.                     SCC 2008: Crit Care Med 2008 Vol. 36, No.
3                                                                                 1

                                                                                                         Glucose control
Glucose control                                                   ● Use intravenous insulin to control hyperglycemia in
• Following initial stabilization of patients with severe       patients with severe sepsis following stabilization in the
  sepsis, maintain blood glucose 150 mg/dL (8.3 mmol/L).                                                          ICU (1B)
  Studies supporting the role of glycemic control have             ● Aim to keep blood glucose 150 mg/dL (8.3 mmol/L)
  used continuous infusion of insulin and glucose. With       using a validated protocol for insulin dose adjustment (2C)
  this protocol, glucose should be monitored frequently
  after initiation of the protocol (every 30 – 60 mins) and       ● Provide a glucose calorie source and monitor blood
  on a regular basis (every 4 hrs) once the blood glucose            glucose values every 1–2 hrs (4 hrs when stable) in
  concentration has stabilized. Grade D                                       patients receiving intravenous insulin (1C)

• In patients with severe sepsis, a strategy of glycemic      ● Interpret with caution low glucose levels obtained with
  control should include a nutrition protocol with the                   point of care testing, as these techniques may
  preferential use of the enteral route. Grade E              overestimate arterial blood or plasma glucose values (1B)
Terapia dello shock settico e sepsi severa :
            controllo della glicemia

• Fare clic per modificare stili del testo dello schema
  – Secondo livello
  – Terzo livello
       • Quarto livello
          – Quinto livello

                •   Mantenere la glicemia entro 110 mg/dl

  •   1548 pts arruolati, ridotta la mortalità in pts ricoverati in ICU più
      di 5 gg da 20.2% (trattamento convenzionale) a 10.6% (p
Terapia dello shock settico e sepsi severa :
            controllo della glicemia

• Fare clic per modificare stili del testo dello schema
  – Secondo livello
  – Terzo livello
      • Quarto livello
         – Quinto livello

  • 1200 pts medici arruolati, ridotta la mortalità H in pts ricoverati in
       ICU più di 3 gg da 52.5% (trattamento convenzionale) a 43%
                                 (p=0.009),
Sepsi grave-Shock settico
• Frequenza e gravità del problema
• Definizioni
• Concetto di Bundle
• Surviving Sepsis Campaign
• Progetto sepsi grave/shock settico
Percorso assistenziale
sepsi grave-shock settico

        Anno 2012
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