Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA

Pagina creata da Angela Perego
 
CONTINUA A LEGGERE
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
Anno XV - N. 3- Luglio-Settembre 2005 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma

periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
Rubriche
                                                                    1 EDITORIALE
                                                                      di Gennaro Rocco

                Organo Ufficiale di Stampa                         3 La partecipazione dei famigliari
                del Collegio IPASVI di Roma
                                                                     nella riabilitazione dell’utente
       Direzione - Redazione - Amministrazione
          Viale Giulio Cesare, 78 - 00192 ROMA
                                                                     ricoverato: indagine statistica
           Tel. 06.37511597 - Fax 06.45437034                        su un campione di infermieri
                                                                      di Debora Calenzo e Edda Oliva Piacentini
                   DIRETTORE RESPONSABILE
                      Gennaro Rocco
                                                                  17 A che punto siamo?
                SEGRETERIA DI REDAZIONE
  Nicola Barbato, Stefano Casciato, Mario Esposito,
                                                                     Facciamo due conti
            Matilde Napolano, Carlo Turci
                                                                  28 TRIAGE DI STRADA
                     COMITATO DI REDAZIONE
    Bertilla Cipolloni, Rodolfo Cotichini, Maurizio Fiorda,          “Metodiche di triage
          Maria Vittoria Pepe, Francesca Premoselli,                 infermieristico applicato alle
        Maria Grazia Proietti, Ausilia M.L. Pulimeno,
                Emanuela Tiozzo, Marco Tosini.                       monoemergenze territoriali”
                                                                      di Agostino Giunta
          Rivista trimestrale luglio/settembre 2005
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A.
          - Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003              37 Cenni storici sull’assistenza
 (conv. in. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma            di Alessandro Zampa
         Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 90
                        del 09/02/1990
                                                                  39 “Aspetti etico-deontologici
               FOTO: MARIO ESPOSITO                                  nell’assistenza infermieristica al
STAMPA: GEMMAGRAF EDITORE                                            prematuro con patologia
00193 Roma - Lungotevere Prati, 16                                   neurologica”
Tel. 06 687.98.67 - Fax 06 687.52.70
                                                                      di Piccardi Annalisa e ROMIGI Gaetano
e-mail: info@gemmagraf.191.it

            Finito di stampare: Novembre 2005                     44 Assistenza infermieristica al
                    Tiratura: 25.000 copie                           paziente politraumatizzato
                                                                      di Vender Cristian

“Infermiere Oggi” pubblica articoli inediti di interesse          51 La relazione infermiere - persona
infermieristico, previa approvazione del Comitato di                 assistita: terapia ed...
Redazione. L’articolo è sotto la responsabilità                      autoterapia
dell’Autore o degli Autori, che devono dichiarare:                    di Pio Lattarulo, Angela Tramontano
nome, cognome, qualifica professionale, ente di
appartenenza, recapito postale e telefonico. Il conte-
nuto non riflette necessariamente le opinioni del                 57 Linea diretta con il Presidente
Comitato di Redazione e dei Consigli Direttivi.
Quando il contenuto esprime o può coinvolgere la                  59 L’angolo dei media
responsabilità di un Ente, o quando gli Autori parlano
a suo nome, dovrà essere fornita anche l’autorizza-
zione dei rispettivi responsabili.
                                                                  61 L’avvocato dice...
Il testo deve essere il più conciso possibile, compatibil-
mente con la chiarezza di esposizione. Le bozze ver-              64 Infermieri in rete
ranno corrette in redazione. I lavori non richiesti e
non pubblicati non verranno restituiti.
Le citazioni bibliografiche devono essere strettamen-
te pertinenti e riferirsi a tutti gli Autori citati nel testo.
Le citazioni da periodici devono comprendere: il
cognome e l’iniziale del nome dell’Autore o dei primi
due Autori, nel caso di più di due Autori, verrà indica-
to il nome del primo, seguito da “et al”; il titolo ori-
ginale dell’articolo, il titolo del periodico; l’anno di
pubblicazione, il numero del volume, il numero della
pagina iniziale.
Le citazioni di libri comprendono: il cognome e l’ini-
ziale del nome degli Autori, il titolo del libro (even-
tualmente il numero del volume e della pagina, se la
citazione si riferisce ad un passo particolare), l’editore,
il luogo e l’anno di pubblicazione. Gli Autori che desi-
derano la riserva di un certo numero di copie del
numero contenente il loro articolo, devono farne
richiesta esplicita al momento dell’invio del testo.
Tutto il materiale deve essere spedito o recapitato
al Collegio IPASVI di Roma, Viale Giulio Cesare, 78
- 00192 Roma.
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
e d i t o r i a l e

                                 E ora i fatti!

di Gennaro Rocco

       ome per la costruzione di                               chi porta la responsabilità di certe

C      una casa si elabora il pro-
       getto e lo si realizza, così
gli infermieri si trovano nella de-
licata fase dei lavori in corso.
                                                               resistenze. In questo contesto, la
                                                               particolare “vivacità” politica del
                                                               nostro Paese non ci aiuta. E non
                                                               aiuta i cittadini, che nella sanità
Con qualche difficoltà di troppo,                              vorrebbero vedere un riparo sicu-
però, nel tradurre in tegole e                                 ro dalle intemperie della propria
mattoni il disegno tracciato su                                salute. L’alternarsi quasi convulso
carta. E con la spiacevole sensa-                              di interlocutori istituzionali pro-
zione di ritrovarsi soli. Dopo aver                            duce un sistema quanto mai far-
ottenuto (strappandoli con de-                                 raginoso e lento, ostacolando
terminazione e caparbia ) riconoscimenti             l’applicazione concreta delle leggi e la cre-
legislativi mai raggiunti prima nei campi            scita qualitativa dei servizi sanitari. Tutto
della formazione, dell’esercizio e dell’au-          ciò si riversa sulle nostre spalle come un
tonomia professionale, gli infermieri con-           peso ulteriore, non più sopportabile.
tinuano a subire condizioni di lavoro ben            Alla nuova Amministrazione Regionale del
lontane da quelle previste dal quadro                Lazio, nella sua veste di principale interlo-
delle leggi.                                         cutrice della professione infermieristica,
E’ su questo fronte che la professione deve          abbiamo chiesto un segnale deciso in que-
serrare le fila, insistere e concentrare ogni        sta direzione. Chi gestirà il sistema sanita-
energia per spuntarla. Ha il dovere di farlo         rio regionale nei prossimi anni non può
per i cittadini prima ancora che per se stes-        prescindere dalle rivendicazioni degli
sa. La missione che ci vede impegnati da             infermieri che, oltretutto, hanno dalla loro
qualche anno e che ci chiama oggi a com-             una forza ulteriore: quella dei numeri.
piere lo sforzo decisivo è proprio questa:           Incontrando l’Assessore alla Sanità, abbia-
trasformare le nostre conquiste in realtà            mo proposto patti chiari fondati su azioni
operative, applicate e verificabili nell’atti-       altrettanto chiare e concrete. Pochi
vità professionale e organizzativa di ogni           punti… almeno questi! A cominciare dal-
giorno. Che senso ha riconoscere per legge           l’emergenza infermieristica che non accen-
agli infermieri una nuova veste professio-           na ad attenuarsi e che anzi si aggrava di
nale se poi sono costretti ad operare come           anno in anno. La carenza di infermieri
se nulla fosse accaduto? Perché la difficol-         nelle strutture pubbliche e private del
tà a tradurre le nuove leggi nel concreto,           Lazio ha superato ormai la soglia critica ed
sui luoghi di lavoro, nell’organizzazione            mette a rischio l’erogazione dei livelli
del servizio, diventa insuperabile? Chi              minimi di assistenza. Il turn-over del perso-
trova convenienza a mettere alla prova               nale presenta un saldo negativo eclatante,
così duramente il senso di responsabilità            con un numero di neolaureati che non
degli infermieri, spesso l’unico a garantire         copre la metà dei colleghi che vanno in

                                                 1
l’erogazione dei servizi minimi ai cittadini?        pensione o che si trasferiscono in altre
Domande che dobbiamo porci e girare a                regioni.

                                                 1
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
Un’emergenza che, finora, è stato possibi-          non considerare gli Oss come possibili
le arginare solo attraverso l’assunzione di         sostituti dell’infermiere, formarli esclusi-
infermieri extracomunitari, non senza pro-          vamente nelle scuole infermieristiche e
blemi legati soprattutto alla conoscenza            sotto il diretto controllo degli infermieri,
della lingua e alla comunicazione. Nelle            dai quali devono essere coordinati.
piante organiche delle Aziende sanitarie e          Anche l’Ecm ha bisogno di nuove regole e
ospedaliere del Lazio mancano almeno 4              nuove condizioni operative. I corsi sono
mila infermieri, per un rapporto di 5,5             ancora pochi e i Piani Formativi Aziendali,
infermieri per mille abitanti contro il 7,7         quando esistono, non soddisfano il biso-
della media europea. I 30 mila colleghi in          gno formativo di tutto il personale. Per di
servizio sono nettamente insufficienti per          più il costo, in termini economici e di
garantire la qualità dei servizi, se non            tempo, ricade tutti sugli infermieri.
attraverso un sacrifici abnormi, sottopo-           Servono corsi aziendali in orario di servi-
nendosi a turni ripetuti e consecutivi, cari-       zio, l’assegnazione di specifici fondi al
chi di lavoro eccessivi e stressanti, a una         Programma Ecm, il ricorso a strumenti più
lunga serie di mansioni improprie. La               moderni come la formazione a distanza,
situazione è insostenibile. Abbiamo chie-           l’e-learning e l’autoformazione.
sto e ottenuto dall’Assessore l’impegno             Ma innovazione non è solo tecnologia.
prioritario della Regione per sostenere e           Innovazione è anche puntare con decisio-
facilitare le assunzioni e i concorsi per           ne sul territorio, portare i servizi laddove i
infermieri.                                         cittadini li richiedono. Insistiamo: vanno
Ma non può bastare. Bisogna contrastare             attivati gli ambulatori infermieristici, va
la crisi di vocazioni infermieristiche tra i        sviluppata la figura dell’infermiere di
giovani, agendo insieme per rilanciare              famiglia per la gestione ottimale delle
l’immagine della professione, il suo appeal         multipatologie croniche, sempre più
e per aiutare le scuole sedi di formazione          numerose e complesse con l’aumento
infermieristica ad uscire dalla profonda            della popolazione anziana.
crisi economica che vivono ormai da qual-           E perché tutto accada davvero c’è biso-
che anno. Già molte delle 30 scuole del             gno di uno strumento che verifichi
Lazio convenzionate con le università               costantemente la situazione riferita ai
hanno comunicato di essere prossime alla            servizi, al personale e all’applicazione
chiusura per mancanza di fondi. Non pos-            effettiva di norme e disposizioni.
siamo permetterlo! Significherebbe chiu-            Abbiamo chiesto l’istituzione di un
dere il principale canale di “approvvigio-          Osservatorio Regionale sulle Professioni
namento” della professione, privandola              Sanitarie, ricevendo l’assenso della
del suo futuro. Chiediamo dunque che la             Regione, con cui monitorare la realtà
Regione Lazio torni a finanziare queste             operativa. E’ una sfida anche questa, la
sedi formative, come avveniva prima della           volontà manifesta degli infermieri di
trasformazione in corsi universitari. E poi         mettersi in gioco continuamente, al
la revisione del protocollo d’intesa                passo con quello che la nostra professio-
Regione-Università, fermo ormai al 1997.            ne è oggi: qualificata, autonoma, di livel-
Il decollo della Dirigenza Infermieristica e        lo europeo. Non dimentichiamo però,
dei Dipartimenti dell’Assistenza costitui-          che il riconoscimento dell’autonomia
sce un’altra priorità. La mancata revisio-          professionale e la maggiore qualificazio-
ne organizzativa dei servizi causa disastri         ne, comportano anche l’aumento delle
sia in termini economici sia di efficienza e        responsabilità. E’ anche per questo che
soddisfazione del personale e degli uten-           gli infermieri hanno diritto ad un diverso
ti. Chiediamo l’immediata attivazione in            inquadramento contrattuale (che sia
ogni Azienda sanitaria e ospedaliera di             almeno di pari dignità di quello ricono-
due dipartimenti: quello dell’Assistenza            sciuto alle altre professioni sanitarie!), e
per le professioni infermieristiche ed              ad uno sviluppo delle carriere. Si tratta di
ostetriche e quello delle Professioni sani-         passaggi ineludibili ed improcrastinabili
tarie tecniche, della riabilitazione e della        che darebbero risposta a molte delle
prevenzione. E sulle figure di supporto             questioni irrisolte e nuovi impulsi e sti-
all’attività infermieristica come quella            moli ad una categoria che nonostante
dell’Oss, chiediamo di fissarne ogni anno           tutto, continua a garantire prestazioni di

                                                2
il reale fabbisogno, attribuirle mansioni           ottima qualità e che sa farsi apprezzare
svolte impropriamente dagli infermieri,             dalla gente.

                                                2
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
Esperienze a confronto

          La partecipazione dei famigliari
     nella riabilitazione dell’utente ricoverato:
 indagine statistica su un campione di infermieri
di Debora Calenzo e Edda Oliva Piacentini

INTRODUZIONE                                           insieme di interventi e attività che mirano
                                                       ad aiutare le persone a fare uso delle loro
         a situazione storica della sanità del         risorse residue, per massimizzare il loro

L        nostro paese è stata ed è caratte-
         rizzata da profondi cambiamenti
normativi e organizzativi e la riabilitazione
rappresenta l’attività che, più di ogni altra,
                                                       stato funzionale, contenere o evitare l’han-
                                                       dicap e migliorare la qualità della loro vita.
                                                       Essa può interessare persone di qualunque
                                                       età che presentino disabilità fisiche o psi-
è interessata da questo processo di svi-               chiche.
luppo e di riorganizzazione.                           L’assistenza infermieristica nel settore riabi-
La riabilitazione ha avuto significati diversi         litativo è la risorsa più importante e al
in epoche diverse. Inizialmente essa veniva            tempo stesso, l’anello più critico per l’impe-
intesa come trattamento del fatto invali-              gno relazionale, la responsabilità professio-
dante, costituito da una patologia o da un             nale ed il carico lavorativo.
incidente; ma, come sottolinea Jerome                  Essa agisce da trait d’union tra utente,
Myers, la riparazione del danno o dell’in-             famigliari e gruppo riabilitativo e si fa cari-
sufficienza fisica non comporta necessaria-            co di competenze psicologico-tutoriali ed
mente il ripristino funzionale massimale. La           assistenziali. Il contatto a tempo pieno con
riabilitazione si è poi ampliata fino ad               l’utente ne fa, da un lato, un interlocutore
includere la funzione sociale e professiona-           privilegiato a cui l’utente ed i famigliari
le e recentemente, ha cominciato ad inte-              possono confidare le più intime riflessioni o
ressare lo spazio vitale principale dell’uten-         recriminazioni e, dall’altro, un osservatore
te, in particolare la famiglia e la comunità.          pronto a verificare ed attivare le misure
La moderna riabilitazione non è intera-                emergenti per repentini cambiamenti delle
mente basata su considerazioni umanita-                condizioni cliniche dell’utente.
rie; e per coloro la cui tendenza è più prag-          Nel processo riabilitativo, la famiglia gioca
matica esiste la prova indiscutibile che la            un ruolo centrale nella vita dell’utente e ne
riabilitazione è un’impresa economicamen-              è il principale contesto di essa. Attraverso le
te realizzabile. L’aspetto più chiaramente             famiglie, le persone crescono, ottengono il
visibile e spettacolare della riabilitazione           senso di sé, coltivano valori e credenze sulla
non deve oscurare un risultato parimenti               vita e progrediscono attraverso le fasi di
valido, vale a dire il ripristino della capacità       sviluppo della vita. La famiglia è la prima
dell’individuo sino al punto in cui questi             guida alla socializzazione, educa sulla salu-
può riprendere ruoli non specificamente                te e la malattia, mostra come ottenere resi-
diretti a fornire un guadagno, ma a volte              stenza, adattamento e reazione agli agen-
capaci di fornire rinnovamenti sociali e               ti stressanti della vita.

                                                   3
affettivi in numero elevato.                           Quando un componente della famiglia si
Oggi, la riabilitazione rappresenta un                 ammala o subisce danni al proprio corpo,

                                                   3
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
sono influenzati tutti i famigliari. In base       È importante sottolineare, però, che
alla natura del problema di salute, i fami-        benché per “famiglia” si intenda tradi-
gliari possono dover compiere numerosi             zionalmente la madre, il padre e i figli,

                                               4
adattamenti al loro stile di vita o devono         all’interno della nostra società esistono
modificarlo radicalmente.                          molti altri tipi di convivenze: il conviven-

                                               4
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
te, i compagni e i parenti lontani gioca-            zione dei Direttori Sanitari, richiedendo
no tutti un ruolo significativo nel sistema          direttamente agli infermieri la collabora-
di supporto.                                         zione allo studio, fornendo nel contempo
Pertanto, qualunque sia la struttura della           tutti i chiarimenti necessari e assicurando
famiglia essa assume un’importanza fonda-            l’anonimato.
mentale nel processo di riabilitazione del-          Strumenti utilizzati
l’utente, in armonia con il gruppo multidi-          Lo strumento utilizzato per la ricerca è
sciplinare. L’obiettivo del presente lavoro è        stato il questionario: “Valutazione della
stato, quello di indagare sull’opinione degli        partecipazione dei famigliari al processo
infermieri riguardo alla partecipazione dei          riabilitativo”, realizzato direttamente dal
famigliari alla riabilitazione dell’utente           gruppo di studio.
ricoverato.                                          Il questionario è suddiviso in cinque parti:
                                                     * Dati socio-demografici dell’infermiere
                                                     * Dati attinenti all’informazione dei fami-
DISEGNO DELLA RICERCA:                                  gliari
STRUMENTI, MATERIALI                                 * Dati relativi alla collaborazione dei fami-
E METODI                                                gliari nel processo riabilitativo
                                                     * Dati riguardanti l’adattamento dei fami-
Campione: caratteristiche, criteri                      gliari al processo riabilitativo
di scelta e reclutamento                             * Dati relativi a suggerimenti futuri.
Il campione considerato è costituito da 100          Il questionario è costituito di 26 items a
unità infermieristiche                               risposta chiusa, a scelta multipla e aperta.
Le unità intervistate sono infermieri di due         Nella prima fase di sperimentazione è stato
cliniche riabilitative della regione Lazio.          effettuato uno studio pilota mediante la
La collaborazione è stata chiesta a tutti            somministrazione di dieci questionari ad
senza distinzione di sesso, età ed anzianità         infermieri della clinica riabilitativa, esclusi
di servizio.                                         dallo studio successivo.
Il reclutamento è stato effettuato recando-          Metodo
si nelle strutture prescelte previa autorizza-       Il questionario, anonimo ed autocompila-

                                                 5
                                                 5
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
to, è stato somministrato agli infermieri          La compilazione del questionario si è
dopo aver spiegato loro le finalità parti-         verificata dopo circa un’ora dall’avve-
colari dell’intervista e generali dello stu-       nuta consegna.

                                               6
dio, assicurando l’anonimato nell’utilizzo         Analisi statistica
dei dati.                                          Inizialmente è stata effettuata un’analisi

                                               6
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
descrittiva univariata, consistente nel calco-           nell’unità Operativa di Riabilitazione
lo delle percentuali delle risposte per sin-             cardiologica, il 14% nel reparto di
gola domanda e quando utile di media e                   Lungodegenza post-acuzie, il 12%
deviazione standard.                                     nell’Unità Operativa di Riabilitazione
I dati sono stati ricondotti in un diagramma             respiratoria, l’8% nel D/H della Riabi-
di dispersione per una osservazione d’insie-             litazione Neuromotoria, l’8% nella
me della casistica, ma anche per accertare               R.A.I. e per concludere, il 9% in R.S.A.
dati atipici ed inesatti. I risultati più rilevan-       (grafico n°2)
ti, significativi e non, calcolati con il test del       Alle unità intervistate, si è voluto indagare
x2, sono stati rappresentati graficamente                se i famigliari, solitamente, sono informati
attraverso istogrammi, diagrammi circolari               sui programmi di riabilitazione del parente
e diagrammi a barre.                                     ricoverato; l’89% ha dichiarato che la fami-
Analisi dei risultati                                    glia è a conoscenza dei programmi riabili-
Caratteristiche del campione ed anali-                   tativi svolti nella clinica, mentre il restante
si delle associazioni                                    11% non è consapevole di ciò. (grafico n°3)

Il campione esaminato è costituito da 100                In seguito, è stato chiesto agli infermieri,
unità, con età media di 33 anni, in preva-               chi solitamente provvede ad informare, tra
lenza di sesso femminile (69%), con una                  le diverse figure del gruppo multidiscipli-
carriera professionale nel settore riabilitati-          nare, i parenti dell’utente: il 51% dichiara il
vo di 8 anni. (grafico n°1)                              medico, il 21% sostiene l’infermiere coordi-
Tra le unità intervistate, l’87% non ha                  natore, il 12% afferma il fisioterapista,
conseguito altri titoli successivamente a                l’11% l’infermiere, l’operatore socio-sanita-
quello da infermiere, solo il 13% ha un                  rio il 2% e infine l’assistente sociale il 3%.
altro titolo. Le unità operative, in cui                 (grafico n°4)
gli infermieri svolgono il loro servizio,                Successivamente, è stato chiesto se i fami-

                                                     7
sono: il 33% nell’unità operativa di                     gliari conoscono e identificano le diverse
Riabilitazione Neuromotoria, il 16%                      figure professionali presenti nel centro

                                                     7
Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
riabilitativo; il 73% ha risposto positiva-         riguardo all’importanza dell’unità fami-
mente, al contrario il 27% dichiara che la          gliare e cooperazione interfamigliare in un
famiglia non è in grado di identificare le          percorso riabilitativo.
figure a cui potersi rivolgere. (grafico n°5)       Il 74% degli infermieri dichiara che, a volte,
Alla domanda seguente, il campione inter-           la famiglia ha difficoltà a comprendere le
vistato ha dato un valore medio di 8,               spiegazioni riguardanti la condizione del

                                                8
                                                8
proprio congiunto; l’altro 14% risponde in           I mezzi fondamentali che la famiglia offre,
maniera precisa e conferma l’impedimento             per dare un sostegno emotivo alla persona
da parte dei famigliari, mentre il restante          diversamente abile sono: il 45% indica il
12% non crede che ci sia incomprensione.             sostegno famigliare, il 43% sostiene la
(grafico n°6).                                       comunicazione, il 9% afferma la fede reli-
Alle unità intervistate, è stato chiesto se la       giosa e infine per il 3% forniscono altri
famiglia dell’utente, collabora con il perso-        mezzi. (grafico n°11)
nale infermieristico al raggiungimento               Il 68% del campione esaminato, ritiene che
degli obiettivi della riabilitazione: il 66%         la famiglia è in grado di soddisfare, duran-
ha risposto positivamente, invece il 34%             te il processo riabilitativo, le esigenze fisi-
non è soddisfatto della collaborazione.              che, emotive, spirituali o di sicurezza dei
(grafico n°7).                                       propri membri; al contrario, il 32% si trova
Successivamente, si è domandato agli infer-          in disaccordo. (grafico n°12)
mieri se i famigliari s’impegnano a rispetta-        In seguito a tale domanda, gli infermieri
re le funzioni (di assistenza economica, fisi-       insoddisfatti hanno voluto dare una moti-
ca, di sostegno, di socializzazione, ed altro)       vazione aperta, per poter specificare ciò
nei confronti del congiunto; il 72% degli            che può comportare un’inadeguata soddi-
infermieri sostiene che l’impegno è presen-          sfazione dei bisogni dell’utente. Le rispo-
te, mentre il restante 28% afferma il con-           ste negative sono state raggruppate facen-
trario. (grafico n°8).                               do riferimento alla presenza di scarsa
Alla domanda “I famigliari hanno l’abitudi-          informazione dei famigliari, scarsa parteci-
ne di porre domande al personale infer-              pazione interfamigliare, inadeguata orga-
mieristico?”: il 98% degli infermieri ha             nizzazione strutturale, accettazione nega-
risposto affermativamente. (grafico n°9)             tiva della crisi famigliare, eccessiva ansia,
L’88% degli intervistati, afferma che i              prevalenza di iperprotettività e superficia-
parenti hanno iniziative eccessive e iper-           lità. (tabella A).
protettive nei confronti del proprio con-            I modi con cui, i famigliari, partecipano

                                                 9
giunto, il 12% non pensa che i famigliari            al processo riabilitativo sono: il 35%
siano iperprotettivi. (grafico n°10).                comunica con il gruppo d’assistenza, il

                                                 9
27% impara le tecniche necessarie per             e di altre figure. Il 36% dichiara che mostra-
assistere il congiunto a domicilio, il 13%        no rabbia e violenza verbale a chiunque è
aiuta il gruppo multiprofessionale a tro-         coinvolto nel processo riabilitativo. Il 12%
vare e adottare strategie efficaci per            ritiene che l’opposizione sia una reazione
superare la crisi del congiunto, il 6% par-       frequente d’incapacità d’adattamento, il
tecipa ad incontri multidisciplinare per la       9% dichiara che la famiglia manifesta segni
soluzione di problemi e per finire il 19%         di riprovazione riguardo all’assistenza al

non vuole dare la giusta importanza alla          proprio congiunto e l’8% rivela che il ritiro
loro partecipazione. (grafico n°13).              sia un’altra reazione per scappare da una
Alla domanda se la famiglia è in grado di         realtà indesiderata. Infine il 7% non ritiene
gestire in maniera costruttiva l’esperienza       valida nessuna delle precedenti reazioni
di recupero del proprio congiunto, il 65%         enunciate. (grafico n°16).
degli intervistati ritiene che i famigliari       Secondo il giudizio degli infermieri, i fatto-
sono all’altezza di gestire questa esperien-      ri che maggiormente influiscono sulla fun-
za, mentre il 35% non ritiene adeguata la         zionalità famigliare nel processo riabilitati-
loro gestione. (grafico n°14).                    vo, sono: il 36% indica che la famiglia ha
All’items n°21, si vuole indagare se i paren-     una riduzione di forze fisiche ed emotive
ti sono partecipi, esprimendo le proprie          durante l’iter riabilitativo, il 28% sostiene
opinioni. Il 92% degli infermieri ha risposto     che le problematiche passate non risolte
positivamente, il restante 8% non crede           possono ritornare ad essere presenti e
che ci sia tale forma di partecipazione. (gra-    quindi influire nella funzionalità, il 21%
fico n°15).                                       dichiara che i parenti sono influenzati
L’adattamento al processo riabilitativo non       negativamente da un ricovero ripetitivo di
è sempre facile per i membri di ogni fami-        un famigliare, per ultimo il 15% afferma
glia. Le reazioni che si manifestano con più      che un altro fattore demotivante è la man-
frequenza sono: il 28% degli infermieri           canza di risorse economiche. (grafico n°17)

                                                 10
sostiene che la famiglia diventa arrogante        Durante il processo riabilitativo, i famiglia-
nei confronti del personale infermieristico       ri adottano diverse strategie di affronto. Il

                                                 10
49% riferisce che i famigliari usano una               glia di gestire in maniera costruttiva il recu-
strategia di affronto efficace, consistente in         pero del proprio parente, risulta un X?
una valida gestione e preparazione alla                significativo pari a 14,6. (Tabella C)
salute e alla crescita come famiglia. Il 33%           Da ciò si evince che tale comportamento,
dichiara che la famiglia utilizza una strate-          può ostacolare l’assistenza degli infermieri,
gia di affronto inefficace con compromis-              e ritardare così il recupero dell’autonomia
sione dell’adattamento al problema sanita-             dell’assistito. A questo punto, è opportuno
rio, ciò indica che i parenti trasmettono al           sottolineare, che nonostante nelle struttu-
proprio congiunto un insufficiente soste-              re ospedaliere vi sia adeguata informazio-
gno, conforto e assistenza famigliare.                 ne ai famigliari, da parte di tutti i compo-
Terminando, il 18% afferma l’impiego di                nenti del gruppo multidisciplinare, il recu-
un affronto famigliare inefficace con inva-            pero dell’utente può essere ostacolato, o in
lidazione dell’adattamento al problema                 ipotesi estreme, peggiorato da un atteg-
sanitario, ovvero si riscontra quando un               giamento negativo, di ansia, rassegnazio-
membro di famiglia impedisce alla stessa di            ne, paura e rabbia dei famigliari.
adattarsi al problema riabilitativo e tera-
peutico. (grafico n°18).
Alla seguente domanda, il 90% degli inter-             CONCLUSIONI
vistati, dichiara di ritenere utile organizza-
re corsi di preparazione per la famiglia del-          Nella riabilitazione l’obiettivo di riportare
l’utente, aiutandoli a superare la crisi, il           l’individuo ad un impiego produttivo si
restante 10% non è favorevole a questo                 associa indissolubilmente con l’intento
suggerimento. (grafico n°19).                          umanitario, teso a portare la persona diver-
Il questionario termina chiedendo agli                 samente abile da uno stato di impotenza
infermieri, un giudizio complessivo sulla              ad una posizione di dignità e di rispetto
partecipazione dei famigliari nel processo             verso se stessa.
riabilitativo: dunque il 40% ritiene che la            Il raggiungimento di un cambiamento
partecipazione sia sufficiente, il 36% ha              positivo, il ripristino dell’autonomia, la
dato un buon giudizio, il 19% esprime un               soddisfazione e la gradibilità dell’utente e
valore totalmente insufficiente e solo il 5%           della famiglia sono, per gli infermieri, lo
attribuisce un giudizio discreto.                      scopo della professione e la conquista di
Concludendo nessuna delle 100 unità ha                 elevata soddisfazione professionale. In
espresso un ottimo giudizio sulla partecipa-           quest’ottica, l’infermiere ha coscienza del
zione dei famigliari nella riabilitazione.             proprio ruolo, emerge la sua capacità
(grafico n°20).                                        intellettuale e relazionale nell’interazione
Mettendo a confronto i dati dell’item, in              con l’utente e con finalità ben specifiche.
relazione alla collaborazione tra famigliari           Non più “to cure”, ma “to care” con fina-
e infermieri per raggiungere gli obiettivi             lità precise, costruendo un rapporto
della riabilitazione e l’item riguardante il           empatico utente/famiglia basato sulla
giudizio complessivo degli infermieri sulla            professionalità, sulle conoscenze, sulla
partecipazione dei famigliari nel processo             coscienza, sull’umanizzazione e tradotto
riabilitativo, risulta un X? significativo pari        nell’organizzazione.
a 5,76. (Tabella B).                                   Nella gerarchia del sistema sociale, la fami-
Dai risultati del questionario somministra-            glia è senza dubbio il sistema più impor-
to si evidenzia, come aspetto positivo, la             tante per l’individuo diversamente abile,
collaborazione dei famigliari con gli infer-           che deve essere considerata con estrema
mieri al raggiungimento degli obiettivi                cura, in quanto, il grado di dipendenza
della riabilitazione, nonché una sufficiente           dalla famiglia varia direttamente in base al
partecipazione degli stessi nel processo               grado di invalidità. Nell’interesse di recu-
riabilitativo.                                         perare quanto più è possibile della perdita
Paragonando i dati della domanda attinen-              causata dal fattore invalidante, qualunque
te il comportamento iperprotettivo del                 ne sia la natura, l’utente ed i suoi fami-

                                                  11
famigliare nei confronti del congiunto e la            gliari devono ricevere tutta la guida neces-
domanda alla relativa capacità della fami-             saria ai fini di un’intensa motivazione. Nel

                                                  11
momento in cui sono state intraprese tutte            stabilire delle comunicazioni meno diretti-
le misure ricostruttive disponibili per l’u-          ve e più empatiche. Durante questa fase
tente, il trattamento riabilitativo dei fami-         egli deve essere neutrale ed evitare il con-
gliari aiuta lo stesso a mantenere il guada-          flitto. Ciascun membro della famiglia va
gno ottenuto, a preservare lo stato prece-            incoraggiato ad esprimere particolari
dente e a sviluppare possibilità compensa-            preoccupazioni o interessi senza avere il
tive per raggiungere completamente le                 timore di incomprensioni o discussioni.
sue mete. L’utente ed i famigliari spesso             Uno degli interventi, è quello di fornire un
hanno bisogno di assistenza nell’apprezza-            sostegno che prevenga o prepari alle diffi-
re le alternative compensatorie e nell’inco-          coltà che si presenteranno. Questo soste-
raggiare lo sforzo costruttivo verso obietti-         gno deve essere finalizzato a due tipi di
vi realistici. Spesso, però, l’evoluzione urta        cambiamenti: quelli associati alla patologia
contro la mancanza di collaborazione da               ed ai cambiamenti evolutivi. Quando la
parte dei famigliari o del loro interesse per         famiglia è consapevole, cosciente ed infor-
i progressi dell’utente. Dopo la ricostruzio-         mata sulle difficoltà che possono presen-
ne i famigliari possono programmare un                tarsi nel processo riabilitativo, maggiore
supporto per i programmi del congiunto,               sarà la possibilità di avere una risposta posi-
sviluppare o adattare le sue capacità ed i            tiva e adattiva, anziché dannosa o contro-
suoi interessi professionali e per trovare i          producente. Oltre al sostegno preventivo,
modi atti a superare le sue limitazioni di            nelle famiglie in cui vi sono utenti diversa-
forza e di mobilità. Nell’interesse del rap-          mente abili, deve essere creato un collega-
porto produttivo ed armonico, i famigliari            mento, un legame tra le persone che con-

                                             TABELLA A

 Perché i famigliari non sono in grado di soddisfare le precedenti esigenze?

 Risposte                                         Valori assoluti                    Percentuali
 Scarsa informazione                                     10                               31%
 Prevalenza di iperprotettività                           4                             12,5%
 Eccessiva ansia                                          7                              22%
 Scarsa partecipazione                                    5                               16%
 Accettazione negativa                                    4                             12,5%
 Inadeguata organizzazione strutturale                    2                                6%
 TOTALE                                                  32                             100%

devono essere sensibilizzati sull’importan-           dividono la stessa esperienza. Lavorare in
za di rispettare la singolare e peculiare             collegamento significa mettere in contatto
gerarchia delle necessità avvertite dal con-          la famiglia immediata, gli amici e la comu-
giunto.                                               nità per poter identificare i problemi, tro-
Nel lavoro con le famiglie, l’infermiere ha           vare delle soluzioni e fornire le risorse
spesso la sensazione che il nucleo in diffi-          necessarie. Di fatto, le famiglie che si scam-
coltà tenda a delegare la soluzione dei pro-          biano preoccupazioni in un momento cari-
pri problemi non soltanto di tipo clinico,            co di tensione, si forniscono allo stesso
ma anche emotivo-relazionale, percepen-               tempo un sostegno reciproco, cercando di
do su di sé la responsabilità di ridurre al           comprendere e di adattarsi ai cambiamenti
minimo tali problemi. Diventa, pertanto,              imposti dalla patologia. I rapporti che si
fondamentale, rinforzare la fiducia con               stabiliscono in questa situazione sono, ini-
alcuni interventi concreti, stabilendo dei            zialmente, di grande importanza anche se
confini precisi, rispettando gli obiettivi con-       sono temporanei e non soddisfano piena-
cordati e mostrando tolleranza quando si              mente il bisogno di supporto necessario
riscontrano degli atteggiamenti negativi.             per affrontare i cambiamenti che si verifi-

                                                  12
Nel momento in cui si è stabilita una rela-           cano nel tempo. Comunque, l’infermiere
zione di fiducia, l’infermiere può iniziare a         può progettare delle strategie di interven-

                                                  12
TABELLA B

 Comparazione tra la collaborazione dei famigliari con gli infermieri per raggiunge-
 re gli obiettivi della riabilitazione e il giudizio complessivo degli stessi sulla parteci-
 pazione dei famigliari a tale processo.

 La famiglia dell’utente, collabora                          Dai un giudizio complessivo
 con gli infermieri al raggiungimento                     sulla partecipazione dei famigliari
 degli obiettivi della riabilitazione?                         nel processo riabilitativo
                                                              Si         No         TOTALE
 Si                                                          64           2            66
 No                                                          17          17            34
 TOTALE                                                      81          19          100

                                              TABELLA C

 Comparazione fra le manifestazioni di iperprotettività da parte dei famigliari, nei
 confronti del congiunto ricoverato e la loro gestione costruttiva nell’esperienza di
 recupero del parente.

 I parenti, hanno mai preso iniziative                      La famiglia è in grado di gestire
 eccessive e iperprotettive                               in maniera costruttiva l’esperienza
 nei confronti del congiunto?                             di recupero del proprio congiunto?

                                                              Si           No           TOTALE
 Si                                                          53            35             88
 No                                                          12             0             12
 TOTALE                                                      65            35            100

to che assicurino un sostegno più duraturo            quando necessario, possano essere indivi-
e consistente. È necessario anche pianifica-          duate delle strategie d’intervento alterna-
re dei momenti di riposo dall’assistenza              tive. Quindi, perché l’assistenza sia efficace
all’utente, di modo che la famiglia acquisi-          è fondamentale la collaborazione tra le
sca nuove energie e aiuti più efficacemen-            famiglie e tutti gli operatori sanitari. Un
te il soggetto stesso. Il lavoro di collega-          altro intervento fondamentale è quello di
mento consente agli altri di essere consa-            fornire informazioni specifiche, in quanto
pevoli dei problemi potenziali e di fornire           l’infermiere deve conoscere pienamente la
un aiuto che altrimenti verrebbe meno.                capacità della famiglia di comprendere e
L’invio alle strutture territoriali fa parte del      attuare le cure adeguate prima della dimis-
lavoro di collegamento, utile in tutte quel-          sione dell’utente. Egli deve possedere
le situazioni in cui si prevede che l’utente          un’ampia base di conoscenze su questi pro-
continuerà ad avere bisogno di assistenza             blemi, per evitare atteggiamenti estremi
anche dopo la dimissione. Tale atto non               che portino a conclusioni premature o a
consiste solo nel fornire dei nominativi e            raccogliere delle informazioni irrilevanti.
degli indirizzi di strutture che l’infermiere         Il riferimento a professionisti e gruppi di
ritiene necessarie per i bisogni della fami-          sostegno, può essere sorgente di aiuto per
glia, ma, perché sia veramente utile, devo-           le persone che hanno difficoltà nel ruolo
no essere presi in considerazione altri due           assistenziale. Il counseling continuo può
elementi, qual è il significato che riveste           esser necessario per famiglie con situazioni
l’invio per l’utente e per la famiglia e qual         di stress, come patologie croniche, tensione
è la ricettività della struttura individuata. È       di ruolo, ed altro. Esso si focalizza sull’inte-

                                                   13
importante, dunque, seguire le famiglie               razione fra i componenti, piuttosto che su
dopo che c’è stato un invio di modo che,              un’unica persona. I ruoli e le relazioni ven-

                                                   13
gono esaminati per cercare di facilitare la           cipazione dei famigliari, in modo da
comunicazione, il problem-solving, raffor-            conoscere le diverse problematiche a
zando così i legami. Nel futuro, l’attività           cui vanno incontro e predisporre delle
infermieristica dovrà integrare sempre di             strategie di interventi efficaci per pro-
più la famiglia in tutte le fasi del proprio          muovere la salute;
lavoro. Pertanto è necessario comprendere           - creare un gruppo di infermieri di riferi-
nel modo più esauriente possibile la strut-           mento con lo scopo di educare e sostene-
tura, le funzioni e lo sviluppo delle fami-           re i famigliari nel periodo successivo alla
glie. Una volta ottenuti questi dati, sarà            dimissione, per favorire una giusta assi-
possibile valutare le famiglie e predisporre          stenza e mantenere lo stato di benessere
delle strategie di intervento che promuo-             raggiunto.
vano la salute.                                     Lo sviluppo di un piano di insegnamento
Per promuovere un’adeguata assistenza               scritto, guida il processo educativo e coor-
infermieristica all’utente e ai famigliari in       dina il lavoro fra i membri del gruppo mul-
ambito riabilitativo, e facilitare così la loro     tidisciplinare. Senza un piano scritto, l’inse-
collaborazione, si possono delineare i prin-        gnamento può essere lasciato al caso ed
cipali obiettivi e insegnamenti per il futuro:      essere inefficace. Esso, invece, è utile per
- organizzare riunioni individuali tra il           avere un riferimento alla valutazione, oltre
  gruppo multidisciplinare e la famiglia del-       che per promuovere la comunicazione con
  l’utente, nella fase iniziale del ricovero        i professionisti che hanno un ruolo attivo
  nella struttura, per poter individuare i          nell’insegnamento. Un piano educativo
  rapporti tecnico-relazionali fra l’individuo      scritto deve essere incorporato in un per-
  e la famiglia;                                    corso critico, indicando a quale punto del-
- organizzare un incontro settimanale, tra il       l’assistenza si deve verificare un insegna-
  gruppo multidisciplinare e più famiglie           mento specifico.
  degli utenti ricoverati, anche con l’assi-
  stenza di uno psicologo, per confrontare
  le diverse problematiche delle famiglie e         LIMITI E CONSIGLI
  per cercare di trovare delle soluzioni;
- prolungare gli orari di visita per i fami-        Tra i limiti del tipo di studio impiegato si
  gliari, in modo da consentire un maggior          evidenzia che l’opinione degli infermieri
  contatto con gli utenti e permettere a            può essere diversa da ciò che si verifica real-
  questi ultimi di sentirsi a proprio agio;         mente. Più precisamente, nel presente stu-
- progettare degli opuscoli informativi per i       dio, le opinioni degli infermieri non sono
  famigliari, da consegnare all’inizio del          state verificate e confrontate con quelli dei
  percorso riabilitativo, per guidarli e pro-       famigliari. Per poter generalizzare i dati
  muovere una migliore conoscenza della             rilevati, nel futuro occorrerà effettuare una
  struttura, delle funzioni e dei programmi         seconda indagine quantitativa, per compa-
  svolti;                                           rare le opinioni degli infermieri con quelle
- permettere una migliore formazione                dei famigliari.
  organizzativa del personale infermieristi-        Si ritiene inoltre che l’interesse per la par-
  co insieme al restante gruppo multipro-           tecipazione dei famigliari, non può limitar-
  fessionale, per gestire al meglio il proces-      si esclusivamente a studi logico-razionali,
  so riabilitativo con l’utente ed i famigliari;    ma comprendere studi relativi all’esperien-
- ampliare degli spazi della stessa struttura       za vissuta.
  o progettare, all’esterno di essa, altre
  strutture adibite al convitto dei famigliari
  e degli utenti in riabilitazione, facilitando     AUTORI
  una migliore assistenza da parte dei fami-
  gliari e agevolando così, soprattutto colo-       Calenzo Debora
  ro che hanno difficoltà a recarsi alla strut-     D.A.I. Edda Oliva Piacentini
  tura stessa;

                                                   14
- sviluppare maggiori studi di ricerche
  infermieristiche nell’ambito della parte-

                                                   14
1. Basaglia N, Gamberoni L. L’infer-        16. Montesinos A. Organizzare
miere della riabilitazione. Milano: ed      un’assistenza di qualità nei reparti
edi-ermes, 1998.                            ospedalieri. Milano: ed Vita e pen-
2. Christopherson V A. Rehabilitation       siero, 1993.
Nursing: perspectives and applica-          17. Basaglia N, Boldrini P. L’organiz-
tions. Arizona: ed McGraw-Hill, 1974        zazione del processo in Medicina Ri-
3. Calamandrei C, D’addio L. Commen-        abilitativa. Napoli: ed Gnocchi
tario al nuovo codice deontologico.         Editore, 1995.
Milano: ed McGraw- Hill, 1999.              18. Heruti R.J, Ohry A. The Rehabili-
4. Galardi G, Cialanella B, Micheli A,      tation Team – A Commentary. Nota 2.
Scolari S. “I percorsi della riabilita-     Am J Phys Med Rehabil 1995; 74:
zione”. Nota 2. Med Oggi 2004; 4:           466-468.
100-105.                                    19. Glick P.C. American families: As
5. Suddarth B. Nursing Medico Chi-          they are and were. In A. Skolnick & J.
rurgico. Milano: ed Casa Editrice Am-       Skolnick (Eds.). Family in transition
brosiana, 2001.                             1994; 8: 91-104. New York: ed Har-
6. Basaglia N. “La riabilitazione non è     perCollins.
una pillola”. Nota 2. Giorn italian di      20. Ahmann E. Family-centered care:
Med Riab 1996; 10: 195-204.                 Shifting orientation. Nota 2. Pe-
7. Taricco M. Nursing e riabilitazione      diatric Nursing 1994; 20: 113-117.
nel mieloleso e nel traumatizzato           21. Sorensen K, Luckmann’s J, Bo-
cranio encefalico: manuale per ope-         lander V R. Il Nursing di base: con ap-
ratori sanitari. Milano: ed Il Pensiero     proccio fisiopatologico e psicologico.
Scientifico Editore, 1999.                  Padova: edizione Piccin, 1996.
8. Basaglia N, Pace P. Valutazione e        22. Craven R F, Hirnle C J. Principi
qualità dell’assistenza in Medicina Ri-     fondamentali dell’assistenza infer-
abilitativa. Misurazione – efficacia –      mieristica: promuovere la salute.
efficienza – organizzazione. Napoli:        Milano: ed Ambrosiana, 1998.
ed Gnocchi Editore, 1995.                   23. United States Bureau of the
9. Basaglia N, Giustini A. “Quali           Census. (1990). Statistical abstract of
strutture per la riabilitazione?”. Nota     the United States: 1990. Washington,
2. ISIS News 1992; 4: 5-15.                 DC: Author.
10. ANIN. Procedure protocolli e            24. Caplan G. Loss, stress, and mental
linee guida di assistenza infermieri-       health. Nota 2. Community Mental
stica. Milano: ed Masson, 2002              Health Journal 1990; 26-27.
11. Morelli A, Battaglia A, Moncini C.      25. Tapia J. The nursing process in
Nursing in medicina riabilitativa. Fi-      family health. Nota 2. Nursing
renze: ed Rosini editrice, 1995.            Outlook 1972; 20: 267-270.
12. Delisa J A. Rehabilitation Medicine:    26. Thomas S.B, Quinn S.C, Billingsley
Principles and pratice. Philadelphia:       A, et al. The characteristics of nor-
Second edit Lippincott Co, 1993.            thern black churches with com-
13. Smith S, Duell D. L’assistenza infer-   munity outreach programs. Nota 2.
mieristica principi e tecniche. Milano:     Am J Public Health 1994; 84: 575-579.
edizioni Sorbona Milano, 1994.              27. Thomas D.D. (1993). Minorities in
14. Juchli L. L’assistenza infermieri-      North America: African-American fa-
stica di base: teoria e pratica. Firenze:   milies. In J. L. Paul & R. J. Simeonsson
ed Rosini editrice, 1994.                   (eds.). Children whith special needs:
15. Bizier N. Guida all’esercizio pro-      Family, culture, and society (2 nd ed.)

                                  15
fessionale. Milano: ed Sorbona, 1990.       (pp. 122-138). Philadelphia: Harcourt

                                  15
Brace Jovanovich.                                 15: 32-37.
28. DeSantis L. Haitian immigrant conceps         36. Kaufman J. Case management ser-
of health. Nota 2. Health Values: Achieving       vices for children with special health care
High Level Wellness 1993; 17: 3-16.               needs: A family-centered approach. Nota
29. Wang T.M. (1993). Families in Asian           2. Journal of Case Management 1992; 1:
cultures: Taiwan as a case example. In J. L.      53-56.
Paul & R.J. Simeonsson (Eds.). Children           37. Marriner A.T. Nursing theorists and
with special needs: Family, culture, and          their work. Milano: ed Casa Editrice Am-
society (2 nd ed.) (pp. 165-178). Phila-          brosiana, 1989.
delphia: Harcourt Brace Jovanovich.               38. Orem D. Nursing: Concepts of pratice.
30. Parette H.P.Jr. High-risk infant case ma-     New York: ed McGraw-Hill, 1985.
nagement and assistive technology: funding        39. Wesley R.L, McHugh M.K. Nursing
and family enabling perspectives. Nota 2.         theories and models. Padova: ed Edizioni
Matern Child Nurs J 1993; 21: 530-564.            Summa, 1993.
31. Pearlin L, Mullan J, Semple S, et al. Care-   40. Carpenito L J. Nursing diagnosis: Ap-
giving and the stress process: An overview        plication to clinical practice. Philadelphia:
of concepts and their measures. Nota 2. The       ed J.B. Lippincott, 1993.
Gerontologist 1990; 30: 583-594.                  41. Thoreson R W. Rehabilitation Nursing:
32. Bond N, Phillips P, & Rollins J.A.            perspectives and applications. Arizona:
Family-centered care at home for families         ed McGraw-Hill, 1974.
with children who are technology de-              42. E Vellone, M Sciuto. La ricerca bi-
pendent. Nota 2. Pediatric Nursing 1994;          bliografica: applicazioni nel nursing e
20: 123-130.                                      nelle scienze sanitarie. Milano: McGraw-
33. Leff P, & Walizer E. Building the             Hill, 2004.
healing partnership. Cambridge: ed MA             43. G Lobiondo, J Haper. Metodologia
Brookline, 1992.                                  della ricerca Infermieristica. Milano:
34. Wright L. M, & Leahey M. Nurse and            McGraw-Hill, 1997.
families: A guide to family assessment            44. www. PabMed. it
and intervention. Philadelphia: ed F.A.           45. www. Infermieri ondine.net
Davis, 1994.                                      46. www.cinahl.com
35. Hearth K. The root of it all. Nota 2.         47. www.Infermieri.com
Journal of Cerontological Nursing 1989;           48. www. Infermieri della tuscia. it

                                             16
                                             16
Il Collegio è casa tua,
              utilizzalo per tutti i servizi che ti offre
                   A che punto siamo?
                       Facciamo due conti

          n’attività crescente, che si molti-              schematico sull’attività di studio e ag-

U         plica giorno dopo giorno, con un
          numero sempre più alto di col-
leghi che lo utilizzano e lo frequentano.
Il Collegio vive una fase di grande
                                                           giornamento.
                                                           I dati di confronto sono resi omogenei
                                                           utilizzando la media mensile e conside-
                                                           rando per il 2004 il periodo di chiusura
fervore e partecipazione. Merito anche                     dovuto al trasferimento della sede. I dati
della nuova sede che consente un’orga-                     del 2005 si riferiscono alla data del 30
nizzazione migliore e mette a disposi-                     settembre.
zione ampi spazi e nuovi servizi.
Il bilancio dell’ultimo anno mette in luce
un Collegio in piena attività, aperto e                    BIBLIOTECA
operativo su molteplici fronti, concen-
trato sui servizi agli iscritti, sulla vigi-               Utenza
lanza, sull’aggiornamento e proiettato
sul futuro della professione.                              La consultazione dei testi segna una co-
L’ultimo scorcio del 2005 permette di                      stante crescita della media mensile, po-
tracciare un bilancio sintetico delle at-                  sitiva anche nel 2004. Gli incrementi an-
tività e della risposta
partecipativa degli iscrit-     ANNO              N. UTENTI        MEDIA MENSILE              INCREMENTO %
ti. Inoltre dal confronto       2002                  552                     48,52
fra i dati degli ultimi tre     2003                  671                     58,34                20,23
anni si può trarre il dato      2004**                585                       58,5                 0,27
di tendenza.                    2005*                 664                     78,11                33,52
Il quadro di sintesi che
segue prende in consi-          L’incremento tra la media mensile del 2002 e quella del 2005 è del 60,98%
derazione le principali
attività rivolte agli                                               N. UTENTI
iscritti. Si riferisce ai
servizi di biblioteca, con-
                                  2005*
sultazione, accesso e
contatti Internet, ve-           2004**
rifica dei requisiti pro-                                                                                N. UTENTI
                                   2003
fessionali, consulenza
legale, esami per col-             2002
leghi extracomunitari,

                                                     18
rivista professionale e                 0   100      200   300     400        500    600  700    800

fornisce un resoconto

                                                     18
state straniere e italiane
                             MEDIA MENSILE     INCREMENTO %
                                                                                   in abbonamento. Gli
 100
                                                                                   spazi della nuova sede
  80
                                                                                   hanno consentito l’ac-
                                                                                   quisizione di un mag-
  60
                                                                                   gior numero di mono-
  40
                                                                                   grafie. L’incremento di
  20
                                                                                   dotazione del 2004 è ri-
   0                                                                               ferito principalmente a
            2002               2003              2004**              2005*
                                                                                   testi di management,
                                                                                   quello del 2005 alle di-
nuali sono notevoli, particolarmente                             verse aree del nursing e del diritto sani-
quello tendenziale del 2005 che indica                           tario. E’ al vaglio della Commissione Bi-
una maggiore fidelizzazione dell’utenza                          blioteca lo studio di un nuovo consi-
e il diffuso gradimento della nuova sede.                        stente incremento della dotazione.

Consultazione Cinahl                                                       Libri           Libri         incremento %
                                                                        catalogati*      acquistati
L’incremento generale del numero di                           2003           897
consultazioni è importante e costante                         2004           909              12             1,33
                                                              2005           955              46             5,06
ormai da tre anni. Il calo del 2003 va at-
                                                              I dati si riferiscono ai soli libri acquistati e catalogati
tribuito principalmente al cambiamento
di gestione occorso nell’anno e alle di-
verse priorità individuate.

                                                                                          REVISIONE
 ANNO        N. UTENTI CINAHL         MEDIA MENSILE             INCREMENTO %              E VERIFICA
 2002                75                     6,52                                          REQUISITI
 2003                64                     5,56                     -14,72
 2004**              71                      7,1                      27,69      Il confronto fra i dati
 2005*               78                      9,1                      28,16      degli ultimi tre anni de-
                                                                                 scrivono il forte au-
 L’incremento tra la media mensile del 2002 e quella del 2005   del 39,57%       mento netto e tenden-
                                                                                 ziale del numero dei sol-
                                                                                 leciti per permessi di
                                                                 soggiorno (1963) e delle verifiche della
Accesso Internet                                                 residenza fuori dal comune (1856) e nel
                                                                 comune (1682).
Le nuove condizioni logistiche hanno
consentito un consistente aumento del-
l’offerta di postazioni Internet gratuite a                      CONSULENZA LEGALE
disposizione degli iscritti che ne usufrui-
scono in numero e frequenza crescenti.                           E’ un servizio sempre più indispensabile
La recente attivazione della registra-                           che registra un numero di richieste in co-
zione dell’utenza in “navigazione” non                           stante aumento. Nell’ultimo triennio le
permette tuttavia di proporre ancora                             consulenze legali fornite agli iscritti
dati significativi.                                              hanno sfiorato quota 1.000 e il dato ri-
                                                                 ferito alla frequenza annuale delle ri-
                                                                 chieste mostra un trend in netto rialzo,
Patrimonio bibliografico                                         passando da 313 consulenze del 2003 a
                                                                 338 del 2004 e attestandosi, per l’anno in

                                                          19
I periodici a disposizione degli iscritti                        corso, a 327 domande alla data del 30
hanno raggiunto quota 164, di cui 94 te-                         settembre. Il dato di tendenza per il 2005

                                                          19
che hanno sostenuto
                               Revisione e verifica requisiti iscritti                              l’esame di idoneità pre-
                                                                                                    visto per poter eser-
  2000                                                                                              citare in Italia. Il con-
  1950                                                                                              fronto del numero degli
  1900                                                                                              esami segna una sostan-
  1850                                                                                              ziale    stabilità    nel
  1800
                                                                                                    triennio    considerato;
  1750
                                                                                                    stabile anche il dato di
                                                                                                    tendenza.
  1700

  1650

  1600
                                                                                                    LA RIVISTA
  1550

  1500                                                                                                E’ un mezzo sempre più
         Somma di lettere sollecito           Somma di verifiche      Somma di verifica residenza
                                                                                                      prezioso per la circola-
          permesso di soggiorno            residenza fuori comune                     comune
                                                                                                      zione della cultura infer-
                                                                                                      mieristica e lo scambio
                                                                                                      di esperienze profes-
                                                                                                      sionali fra colleghi.
                                      Attività di consulenza legale
                                                                                                      Dopo averne rinnovato
  340
                                                                                                      l’impostazione grafica e
  335
                                                                            2003

                                                                            2004
                                                                                                      i contenuti, si è puntato
  330                                                                       fino al 30 settembre 2005 all’incremento della ti-
                                                                                                      ratura, della sua diffu-
  325
                                                                                                      sione e dei contributi
  320
                                                                                                      scientifici degli iscritti.
  315                                                                                                 Nel 2003 e nel 2004 la
  310
                                                                                                      media delle copie che
                                                                                                      “Infermiere Oggi” ha
  305
                                                                                                      stampato e distribuito
  300
                    2003                             2004                fino al 30 settembre 2005
                                                                                                      gratuitamente per ogni
                                                                                                      numero è di 23.000. I
                                                                                                      primi nove mesi del
indica come verosimile il traguardo delle                                           2005 segnano il record assoluto della ti-
400 consulenze.                                                                     ratura con 25 mila copie. I colleghi che
                                                                                    nel periodo considerato hanno visto pub-
                                                                                    blicare le proprie ricerche sono 137.
ESAMI EXTRACOMUNITARI

Il ricorso all’assunzione
di colleghi extracomu-
nitari è ormai un fe-                                                     Numero esami extracomunitari
nomeno importante per
frequenza e consistenza.
E’ necessario perciò mo-                                                                                                 2003
nitorarlo costantemente                                                                                                  2004
per poterne prevedere                                                                                                    2005
gli sviluppi. Dal 2003 al
30 settembre scorso il
Collegio ha esaminato
più di mille gli infermieri

                                                                      20
provenienti dai Paesi
extra Unione Europea

                                                                      20
STUDIO
                            Tiratura rivista " Infermiere Oggi"                               E AGGIORNAMENTO

                                                                                              Particolarmente intensa
                                                                                              l’attività di organizza-
2005
                                                                                              zione di corsi itineranti,
                                                                                              eventi formativi Ecm,
                                                                                              giornate       di    studio,
                                                                                2005          workshop, convegni e
2004                                                                            2004          viaggi di studio. Sul loro
                                                                                2003
                                                                                              numero e sulla varietà
                                                                                              dell’offerta abbiamo am-
                                                                                              piamente relazionato sul
2003
                                                                                              primo numero di que-
                                                                                              st’anno della rivista pub-
   22000            22500      23000       23500          24000    24500        25000
                                                                                              blicando la relazione del
                                                                                              presidente all’Assemblea
                                                                                              degli iscritti. Ci interessa
                                                                                              qui riportare i dati com-
       Colleghi che hanno pubblicato articoli di interesse scientifico                        plessivi e valutare la per-
                                                                                              cezione e il gradimento
             35                                                                               che gli iscritti mostrano
                                                                                    48        nei confronti degli eventi
                                                                                              formativi allestiti dal Col-
                                                                                              legio. Gli schemi che se-
                                                                                              guono sono tratti dai
                                                                                              questionari che vengono
                                                                                              somministrati ai colleghi
                                                                                              al termine di ogni ini-
                                                                             2003
                                                                                              ziativa.
                                                                             2004
                                   54                                        2005

  Dal giugno 2002, anno di inizio del programma ECM, il collegio IPASVI ha
organizzato 35 eventi per infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari,
        per oltre 15.000 partecipanti per un totale di 244 crediti ECM.
              Giornate itineranti (12 edizioni) Dalla formazione all’esercizio professionale

                          Qualità itineranti
               Qualità 12 giornate                                                   Rilevanza
                                                                           Rilevanza 12 giornate itineranti

       34%                                                                                                               37%
                                                                   44%

                                                           53%

           1%
             5%
                      7%                                                                                  12%
                                                                                         6%       1%

              buona                                                        abbastanza rilevante

                                                                  21
              eccellente                  scarsa                           molto rilevante              poco rilevante
              mediocre                    soddisfacente                    non rilevante                rilevante

                                                                  21
Gestione del paziente politraumatizzato

                        Qualità
                   Qualità  gestione                                              Rilevanza
                                                                              Rilevanza  gestione
                 del politraumatizzato                                       del politraumatizzato

     31%                                                                                                         30%

                                                          53%   54%
     0%
           16%                                                                                                 14%
                                                                                               1% 1%

           buona                                                       abbastanza rilevante
           eccellente                    scarsa                        molto rilevante            poco rilevante
           mediocre                      soddisfacente                 non rilevante              rilevante

                                   Infermiere e cittadino: quale relazione

                        Qualità
                   Qualità Sanit 2003                                               Rilevanza
                                                                                      Totale
                     del 5.12.2003

      26%
                                                                39%                                                    36%

1%
2%                                                        58%
     13%                                                                 2% 1%
                                                                                               22%

           buona                                                       abbastanza rilevante
           eccellente                scarsa                            molto rilevante               poco rilevante
           mediocre                  soddisfacente                     non rilevante                 rilevante

                 Il ruolo degli infermieri nella valutazione della qualità dell’assistenza

                           Efficacia
                           Efficacia                                      Rilevanza giornata di studio
                                                                                 Rilevanza
                        Colle Cesarano                                         a Colle Cesarano

                            2%
      20%                                                                                                         26%
                                                         34%
0%

                                                                 51%

                                                                                                                      20%
                 44%                                                                           2% 1%

           abbastanza efficace       molto efficace                     abbastanza rilevante
                                                                        molto rilevante               poco rilevante

                                                           22
           efficace                  parzialmente
           inefficace                efficace                           non rilevante                 rilevante

                                                           22
Puoi anche leggere