Incontro formativo Neoassunti - Bisogni Educativi Speciali - Fabriano-Osimo-Senigallia - Savoia Benincasa
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Bisogni Educativi Speciali Incontro formativo Neoassunti Fabriano- Osimo-Senigallia 5/6/8 Aprile 2016 Dott.ssa Alessandra Ambrogini
Che cosa sono i BES “Include qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo, causata da un funzionamento problematico per il soggetto in termini di danno, ostacolo al suo benessere, limitazione della sua libertà e stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia (bio-strutturale, familiare, culturale ecc..) e che necessita di educazione speciale individualizzata” Dario Ianes Dott.ssa Alessandra Ambrogini
DIRETTIVA MINISTERIALE DEL 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con BES” Fa riferimento al modello diagnostico ICF- OMS 2001 (Classificazione Internazionale del Funzionamento) La persona non è più vista in rapporto al suo deficit funzionale e sociale ma è rapportata al concetto di salute, benessere fisico, emotivo e sociale Patologie con diagnosi clinica certificata (L. 104/ ’92 Disabilità e L. 170/ ’10 DSA) Patologie con diagnosi non certificata- linguaggio, della coordinazione motoria, dell’attenzione e iperattività (ADHD), borderline cognitivi Problematiche emerse a scuola- disagio, assenze ripetute, svantaggio socio-culturale, linguistico, socio-economico Dott.ssa Alessandra Ambrogini
PERCHE’ PARLARE DI BES Costituzione l’art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione…. è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze….). “ Il DM del 27 Dicembre 2012 esplicita che: “Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto i quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione…”. con la CM n. 8 del 6 Marzo 2013 sono state diramate le “Indicazioni operative” Dott.ssa Alessandra Ambrogini
D.M. 27 Dicembre 2012 Ridefinisce l’approccio tradizionale dell’integrazione scolastica basato sulla certificazione, estendendo il campo operativo e di responsabilità a tutta la comunità educante Estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione degli apprendimenti richiamandosi ai principi della L 53/2003 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale” Dott.ssa Alessandra Ambrogini
D.M. 27 Dicembre 2012 FINALITA’ POTENZIARE LA CULTURA DELL’INCLUSIONE PER REALIZZARE IL DIRITTO ALLO STUDIO DI TUTTI Dott.ssa Alessandra Ambrogini
OSSERVAZIONE PEDAGOGICA PER LA PROGETTAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALIZZAZIONE PERSONALIZZAZIONE Mira ad assicurare a tutti gli Favorisce i punti di forza di studenti il raggiungimento ciascun alunno prestando delle competenze attenzione al tipo fondamentali del curricolo d’intelligenza, allo stile mettendo in atto strategie d’apprendimento, alle diversificate; preferenze, ai talenti Interviene sui punti di Pluralismo dei percorsi debolezza e mira a colmare le formativi difficoltà, recuperare e Possibilità di scelta da parte potenziare delle abilità per dell’alunno acquisire competenze anche Consapevolezza delle proprie attraverso strategie abilità compensative e del metodo di studio Dott.ssa Alessandra Ambrogini
D.M. 27 Dicembre 2012 CM n. 8 del 6 Marzo 2013 “Indicazioni operative” Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLH) diventa GLI per l’elaborazione del PAI Inserimento nel POF di un impegno programmatico per l’inclusione Redazione del Piano Didattico Personalizzato Dott.ssa Alessandra Ambrogini
D.M. 27 Dicembre 2012 CM n. 8 del 6 Marzo 2013 “Indicazioni operative L’alunno con BES può essere individuato 1. In base ad una diagnosi 2. Su decisione della scuola, CdC o Team docenti In entrambi i casi il PDP deve essere firmato dalla famiglia Corresponsabilità di tutti i docenti Dott.ssa Alessandra Ambrogini
Compito del CdC o Team docenti. 1- Verificare il bisogno di intervento: Esaminando la documentazione clinica fornita dalla famiglia o qualsiasi altro documento come relazioni di specialisti o dei servizi sociali; Prendendo in considerazione qualsiasi situazione che necessita di possibile intervento pedagogico-didattico, anche in assenza di documentazione 2- deliberare l’adozione di strategie personalizzate, modalità d’insegnamento inclusivo, strumenti compensativi e misure dispensative 3- elaborare in modo collegiale e corresponsabile il PDP Dott.ssa Alessandra Ambrogini
IL PDP NON E’ UN MERO ELENCO DI STRUMENTI COMPENSATIVI O MISURE DISPENSATIVE PUO’ ESSERE MODIFICATO IN QUALSIASI MOMENTO VENGA SEGNALATO UN CAMBIAMENTO NEI BISOGNI E DIFFICOLTA’ DELL’ALUNNO PUO’ AVERE CARATTERE TRANSITORIO Dott.ssa Alessandra Ambrogini
FASI DI COSTRUZIONE DEL PDP 1. Segnalazione al CdC o Team o rilevazione autonoma del bisogno attraverso la documentazione o altra rilevazione (osservazione) 2. Definizione dei livelli d’apprendimento, individuazione dei punti di forza 3. Definizione condivisa delle strategie d’intervento, dei tempi, della scelta della metodologia, degli strumenti compensativi e misure dispensative (se di carattere transitorio o stabile) 4. Comunicazione alla famiglia delle strategie d’intervento e dei tempi di verifica del Piano Dott.ssa Alessandra Ambrogini
IL PDP DEVE CONTENERE Dati anagrafici dell’alunno: tipologia del disturbo; attività didattiche individualizzate e personalizzate calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita; strumenti compensativi (solo in caso di reale necessità); misure dispensative (solo in caso di reale necessità); forme di verifica e valutazione personalizzate; Risorse dell’allievo: Stile d’apprendimento; interessi ed hobby; attività in cui è bravo; difficoltà percepite; Riflessione meta cognitiva sulle difficoltà; come organizza lo studio a casa; quante ore sono dedicate allo studio; chi lo aiuta e per quali materie; Indicazioni significative: realistiche; concrete; coerenti; verificabili. Dott.ssa Alessandra Ambrogini
CHI LO REDIGE? Il team dei docenti o il consiglio di classe acquisita la diagnosi specialistica di DSA QUANDO? All’inizio di ogni anno scolastico entro i primi due mesi per gli studenti già segnalati; su richiesta della famiglia in possesso di segnalazione specialistica. Il PDP deve essere verificato due o tre volte l’anno a cura del team dei docenti o del Consiglio di classe (ad es. durante gli scrutini) COME? La redazione deve contenere e sviluppare i seguenti punti: 1. Dati relativi all’alunno 2. Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali 3. Caratteristiche del processo di apprendimento 4. Strategie per lo studio –strumenti utilizzati 5. Individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali 6. Strategie metodologiche e didattiche 7. Strumenti compensativi 8. Criteri e modalità di verifica e valutazione 9. Assegnazione dei compiti a casa e rapporti con la famiglia (patto con la famiglia) PERCHE’? Oltre ad essere un atto dovuto perché presente nella normativa, sul piano pratico la sua redazione e monitoraggio nel tempo rappresenta un documento vincolante nell’ambito degli esami di stato e di passaggio per l’applicazione delle deroghe compensative e dispensative previste
Grazie Dott.ssa Alessandra Ambrogini
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