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SPECIALE NUMERO 23 - GENNAIO 2023 IN QUESTO NUMERO GEOPOLITICA Italia-Grecia, storia dei rapporti diplomatici iniziati nel 1833 Il Regno di Grecia e gli Stati Italiani (1833-1860) La rete diplomatica italo-greca dal 1946 ad oggi www.reportdifesa.it Speciale a cura di Gerardo Severino
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IN QUESTO NUMERO 06 GEOPOLITICA ITALIA-GRECIA, STORIA DEI RAPPORTI DIPLOMATICI INIZIATI NEL 1883 09 IL REGNO DI GRECIA E GLI STATI ITALIANI (1833 - 1860) 12 LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA DALL’UNITÀ D’ITALIA ALLO SCOPPIO DELLA 2a GUERRA MONDIALE (1861 - 1940) 25 LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA DAL 1946 AD OGGI
www.reportdifesa.it ITALIA-GRECIA, STORIA DEI RAPPORTI DIPLOMATICI INIZIATI NEL 1883 Di Gerardo Severino* A TENE (nostro servizio parti- ni nel Napoletano e in Piemonte, fu colare) La storia della Grecia rapidamente seguita da quelle inne- moderna ebbe inizio nel 1821, scate a Creta, in Macedonia e nella esattamente il 17 marzo, allorquando, stessa Grecia Centrale, le quali, tutta- sulla scia dei moti insurrezionali italia- via, sarebbero state tutte duramente ni, gli irredentisti greci diedero inizio represse nel sangue dalle truppe ot- all’ennesima rivolta contro gli occu- tomane, nonostante la forte resisten- panti turchi, estendendo i moti all’in- za dei greci e, soprattutto, della loro tero Peloponneso, tanto che già in flotta, la quale, sebbene poco arma- ottobre gli insorgenti, sotto la guida ta, aveva ottenuto non pochi successi di Theodoros Kolotronis raggiunsero nel Mar Egeo. e occuparono anche la città di Tripoli, allora caposaldo turco in Libia. Fra il 1822 e nel 1824 i turchi, coadiuvati da truppe egiziane, devastarono buona La rivolta del Peloponneso, alla qua- parte delle isole dell’Egeo, incluse Chio le avrebbero preso parte non pochi e Psara, macchiandosi di esecrabili esuli italiani scampati alle repressio- massacri contro l’inerme popolazione. Atene alla fine dell’Ottocento 6
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA Ciò, tuttavia, avrebbe consentito a A seguito della notizia che le flotte buona parte dei Paesi dell’Europa combinate ottomana ed egiziana si occidentale di orientarsi a favore dei stavano dirigendo all’attacco dell’iso- ribelli, ai quali non avrebbero fatto la greca di Idra, quelle alleate le inter- mancare il proprio sostegno, e non cettarono a Navarrino. solo quello morale. Dopo uno stallo di una settimana co- Nel frattempo, il sultano ottomano minciò la battaglia navale, la quale ottenne dal capo egiziano Mehmet ebbe termine con la sconfitta della Alì di mandare in Grecia suo figlio, flotta ottomano-egiziana. Ibrahim Pascià, messo a capo di un Esercito, onde sopprimere la rivolta, Nei mesi seguenti, mentre un Cor- naturalmente in cambio della conces- po di Spedizione francese avrebbe sione di alcuni possedimenti territo- supervisionato l’evacuazione dell’Ar- riali. mata egiziana dal Peloponneso, gli insorti greci procedettero finalmente Ibrahim Pascià sbarcò nel Peloponne- alla liberazione della Grecia centrale. so nel febbraio del 1825, avendo ben presto successo sugli insorti, tanto è Fra il 1827 e il 1829, al termine del- vero che già entro la fine dell’anno la la Guerra d’Indipendenza, nasceva, maggior parte del Peloponneso era quindi, la Repubblica di Grecia, a sotto il loro controllo. capo della quale fu posto Giovanni Capodistria, un nobile greco origina- La città di Missolungi, assediata dai rio di Corfù. turchi dall’aprile del 1825, si difese eroicamente, cadendo in mano al Pa- Lo Stato veniva, quindi, formalmente scià nell’aprile del 1826. riconosciuto nell’ambito del cosid- detto “Protocollo di Londra”, nel cor- In seguito, i turchi avrebbero avuto so del 1830. successo sugli insorgenti, proceden- do con la repressione della maggior Il Capodistria non ebbe, purtroppo, parte delle rivolte scoppiate nel Pe- la possibilità di governare a lungo, in loponneso, tanto che anche Atene fu quanto fu assassinato il 9 ottobre del presto riconquistata. 1831, a Nauplia (detta anche “Napo- li di Romania”), allora Capitale dello A quel punto, dopo anni di nego- Stato1. ziazioni e appoggi per una possibile indipendenza, le tre grandi potenze L’anno dopo, le stesse grandi poten- europee d’allora - Russia, Regno Uni- ze Europee scelsero per la Grecia, af- to e Francia - decisero di intervenire francatasi finalmente dalla “Sublime definitivamente nel conflitto, tanto Porta” (come era nota allora la poten- che ognuna di esse inviò una propria za Turca), una soluzione monarchica, flotta nelle acque del Peloponneso. con a capo il bavarese Ottone Federi- 1 Il Conte Giovanni Antonio co Luigi di Wittelsbach. Capodistria, o Capo d’Istria, era nato a Corfù, allora città Vene- ziana, l’11 febbraio 1776. Politico della Repubblica delle Sette Iso- le Unite fu un abile diplomatico dell’Impero russo ed infine pri- mo capo di Stato della Grecia indipendente. 7
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it Re Ottone di Grecia Questi era figlio del Re di Baviera, Lu- derna - ovviamente intesa come Stato igi I ed era nato a Salisburgo il 1° giu- indipendente e non come espressione gno del 1815, fratello più piccolo del geografica evidentemente - avreb- futuro Re di Baviera (il famoso Massi- be ospitato i primi Ambasciatori o miliano II), il quale fu proclamato Re di comunque i Ministri plenipotenziari Grecia il 5 ottobre 1832, per poi salire e i Consoli Generali dei vari Stati del al trono il 25 gennaio del 1833. mondo, così come ne avrebbe nomi- nati di propri presso i vari Paesi con i Fu, quindi, a partire proprio da quali il giovane Re Ottone intraprese quell’anno (1833) che la Grecia mo- rapporti diplomatici. 8
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA IL REGNO DI GRECIA E GLI STATI ITALIANI (1833 - 1860) Ottenuta finalmente l’indipendenza In verità si trattava di un ritorno, in dai turchi, la Grecia avrebbe avuto quanto già alcuni anni prima la Corte un ruolo certamente non trascurabile Napoletana aveva istituito, anche se nell’ambito di quello che oggi defini- nell’ambito dell’Impero Ottomano, il remmo “scenario internazionale”, e Consolato di Atene, che nel 1825 tro- ciò sia da un punto di vista politico-mi- viamo in capo al Vice Console Cesare litare che economico. De Vitalis, che lo avrebbe ricoperto al- meno sino al 1829, come ci documen- Onde garantire i rapporti con gli Sta- tano gli Almanacchi di Corte riferiti a ti d’allora, Re Ottone di Grecia, già a quegli anni2. partire dallo stesso 1833, diede vita, nell’ambito del Ministero degli Esteri, Il Consolato Napoletano, che venne al Corpo Diplomatico, al quale avreb- organizzato a Nauplia e posto agli or- bero fatto capo tutti i funzionari di dini del Console Generale Rocco Mar- vario titolo che da quel momento in tuscelli3, affiancato dal Vice Console avanti avrebbero ricoperto in giro per Zuccoli distaccato a Patrasso, avrebbe il mondo incarichi di rappresentanza tutelato gli interessi del Regno, allo- diplomatica. ra uno dei maggiori protagonisti del commercio marittimo nel Mediterra- Naturalmente anche la Grecia avreb- neo, ma soprattutto quelli della co- be accolto non pochi Ambasciatori, piosa e operosa comunità meridionale Ministri Plenipotenziari e Consoli Ge- stanziata in Grecia. nerali stranieri, rispettando così il prin- cipio di reciprocità. Rapporti diploma- Nel giro di pochi anni la rete diploma- tici avrebbero ovviamente coinvolto tica Napoletana in Grecia si sarebbe anche la vicinissima Penisola italiana, arricchita di una nuova Sede Consola- la quale, a differenza della Grecia, era re, esattamente a Calamata, presso la allora “spezzettata” ancora in vari Sta- quale fu destinato, nel corso del 1840, ti, oggi detti “Preunitari”, tutti retti da il Console Anastasio Leondoriti4. monarchie ereditarie, eccetto lo Stato Pontificio, governato dal Papa vivente. Alcuni anni dopo la rete s’accrebbe ulteriormente, potendo disporre nel Ebbene, il primo Stato preunitario ita- Regno di Grecia dei Vice Consolati liano che avrebbe allacciato rapporti di: Nauplia, Patrasso, Sira, Calamata, diplomatici con la Corte di Re Ottone Tino, Mycona, Navarrino, Naxlia, Zea, di Grecia fu il tanto bistrattato Regno Pireo e Mido. 2 Cfr. “Consoli e Vice Consoli del Regno delle Due Sicilie”, in “Al- delle Due Sicilie, allora retto da Re manacco del Regno delle Due Sicilie per l’anno 1825”, Napoli, Ferdinando II di Borbone, il quale con Nel 1843, nel frattempo, una rivolta Stamperia Reale, 1825, p. 202 e per l’anno 1829, p. 119. Real decreto del 4 dicembre 1833 isti- forzò Re Ottone a concedere la Costi- 2 Cfr. “Notizie di Cronaca Este- tuì ad Atene un proprio Consolato Ge- tuzione e un’Assemblea rappresenta- ra” in “Foglio di Verona”, n. 43 del 12 ottobre 1833, p. 2. nerale, anche se di 3^classe (elevato tiva: richieste che purtroppo – questo 3 in seguito alla 2^ con Real decreto n. bisogna ammetterlo – negli Stati ita- Cfr. Ministero dell’Interno, Al- manacco Reale delle Due Sicilie 4595 del 6 maggio 1838). liani sarebbe state concesse al popolo – Anno 1840, Napoli, Stamperia Reale, 1840, solo nel corso del 1848. 9
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it Per meglio comprendere l’importan- Consoli, Vice Consoli e Agenti Con- za dei rapporti intercorsi fra i due Re- solari avrebbero rappresentato i Bor- gni amici ci spostiamo al 1857, a tre boni a: Calamata, Maratonissi, Mico- anni dalla “Spedizione dei Mille” che na, Milo, Navarrino, Maxos, Patrasso, avrebbe decretato la fine dei Borbo- Pireo, Sira, Tino e Zea5. ni, epoca nella quale la rete diplo- matica voluta dai due Stati Europei L’esempio delle Due Sicilie sarebbe raggiunse veramente l’apice. In quel stato seguito dal Regno di Sardegna, frangente storico, infatti, a Napoli il quale il 7 febbraio del 1839 firmò troviamo un Consolato Generale di a Torino la cosiddetta “Dichiarazione Grecia, retto da Francesco Saverio scambiata fra la Sardegna e la Grecia Castellano, coadiuvato dal figlio For- per l’esecuzione reciproca dei diritti tunato, Cancelliere. di porto e di magazzino in caso di ri- lascio forzato”6 , un primo ed impor- Da esso dipendevano le Sedi Conso- tante atto cui avrebbe fatto seguito, lari di: Brindisi, Castellamare, Catan- mesi dopo, nel corso del 1840, la no- zaro, Ortona, Pizzo Calabro, Salerno, mina del primo Console Generale Sa- Taranto e Tropea, segno evidente che voiardo ad Atene, nella persona del gli affari economici che legavano al- Ministro Francesco Feraldi. lora i due Paesi che s’affacciavano sul Mediterraneo erano particolarmente Il Regno di Grecia, invece, aveva no- soddisfacenti. minato, già nel corso del 1838, Paolo Balduino Console Generale a Geno- In Grecia, invece, il Regno delle Due va7 , al quale avrebbe aggiunto, due Sicilie distaccò ad Atene (che dal 18 anni dopo, Giulio Mages, Vice Con- settembre 1835 era divenuta nuova sole a Nizza, allora ancora facente Capitale della Grecia) il Console Ge- parte del Regno Sardo-Piemontese8. nerale Enrico Carabelli, mentre altri 5 Cfr. Ministero dell’Interno, Al- manacco Reale delle Due Sicilie – Anno 1857, Napoli, Stamperia Reale, 1857, pp. 94 e 104. 6 Cfr. “Elenco dei trattati e delle Convenzioni conchiuse tra il Re- gno di Sardegna e gli Stati Este- ri”, in Ministero Affari Esteri, An- nuario Diplomatico del Regno d’Italia per l’anno 1865, Torino, Tipografia G. Paravia e Comp., 1865, pag. 290 e ss. 7 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- lendario Generale Pe Regi Stati – Anno 1838, Torino, Tipografia Giuseppe Pomba, 1838, p. 33. Il porto del Pireo in 8 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- una foto del 1900 lendario Generale Pe Regi Stati – Anno 1840, Torino, Tipografia Giuseppe Pomba, 1840, p. 30. 10
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA Nel 1851 fu poi firmato il “Trattato di stantinopoli. Dal Consolato di Atene navigazione e commercio tra la Sarde- dipendevano, infine, i Consolati, i Vice gna e la Grecia”, il quale verrà poi con- Consolati e le Agenzie Consolari di Ca- fermato nel 1861 anche dal nascente lamata, Eubea, Sira, Milo e Patrasso. Regno d’Italia9. La Grecia manteneva in azione nel Re- In quello stesso tempo, mentre ad Ate- gno di Sardegna i Consolati Generale di ne troviamo come Console Generale il Genova (Petrococchino), nonché quelli Comm. Francesco Paolo Peloso, con ordinari di Nizza (Panc Edvis), Oneglia alle dipendenze il Consolato di Cala- (Raffaele Romano), Savona (Francesco mata, la rete diplomatica greca negli Sbarbaro), Alghero (Giovanni Rossi), Stati Sardi risulta articolata in un Con- Cagliari (Cristobaldo Pachy), Carloforte solato Generale a Genova, retto anco- (Federico Romby) e Sant’Antioco (Luigi ra dal Console Petrococchino e di due Campus)12. Consolati, rispettivamente a Cagliari, con Teodoro Pacchi e a Nizza con il Vi erano, poi, oltre al Regno delle Due Vice Console Giulio Mages10. Sicilie e a quello di Sardegna anche altri Stati italiani che mantennero rap- Dal Calendario Generale relativo al porti diplomatici con il Regno di Gre- 1858 apprendiamo, invece, che in cia, come nel caso dello Stato Pontifi- tale anno la Grecia era rappresentata cio, che in realtà li avrebbe avuti anche negli Stati Sardi, oltre che con il Con- dopo il 1861 e il 1870. Attorno al 1849 il solato Generale di Genova anche con Vaticano poteva disporre di un proprio i Consolati di Nizza (Panc Edvis), Sa- Consolato Generale ad Atene, mentre vona (Francesco Sbarbaro), Alghero il Governo greco era tutelato negli Stati (Giovanni Rossi), Cagliari (Cristobaldo della Chiesa da due Consolati, uno ad Pachy), Carloforte (Federico Romby) e Ancona e l’altro a Civitavecchia13. Sant’Antioco (Luigi Campus), mentre il Governo di Torino era rappresentato in Il Regno Lombardo Veneto, sottopo- 9 Ibidem. Grecia dal Generale Giacomo Duran- sto al potere della Corte di Vienna, 10 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- do, il quale però risiedeva fisicamente ebbe anch’esso sul proprio territorio lendario Generale Pe Regi Stati – Anno 1852, Torino, Tipografia a Costantinopoli, in qualità di “Inviato un Consolato di Grecia, esattamente a e Stamperia degli Artisti, 1852, p. 31 e 36. Straordinario e Ministro Plenipotenzia- Venezia, mentre Trieste, sede di un al- 11 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- rio di S. M. il Re di Sardegna presso la tro Consolato dipendeva direttamente lendario Generale Pe Regi Stati – Anno 1858, Torino, Tipografia Sublime Porta e la Real Corte di Gre- dal Regno d’Austria-Ungheria, lo stesso e Stamperia degli Artisti, 1858, p. 28 e 38. cia”, così come era stato stabilito nel rappresentato ad Atene da un proprio 12 corso del 185511. Consolato Generale, che nel 1847 ci ri- Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- lendario Generale Pe Regi Stati sulta in capo al Barone Antonio Protech – Anno 1860, Torino, Tipografia e Stamperia degli Artisti, 1860, Nel 1860, infine, a pochi mesi della d’Osten14. p. 26 e ss. proclamazione del Regno d’Italia, la 13 Cfr. Gaetano Moroni Roma- no, Dizionario di Erudizione rete diplomatica dei due Paesi oggetto Anche il Granducato di Toscana, infi- Storico-Ecclesiastica, Roma, Ti- pografia e Stamperia Emiliana, della nostra ricerca storica era così or- ne, ebbe un proprio Console Generale 1849, p. 50. ganizzata. Mentre ad Atene fu presen- ad Atene, mentre nel proprio territorio 14 Cfr. Manuale del Regno Lom- bardo-Veneto per l’anno 1847, te ancora il solo Consolato Generale, ospitò un Consolato Generale di Grecia Milano, Imperiale Regia Stam- peria, 1847, p. 144. retto dal Console Giuseppe Malavasi, a Firenze e dei Vice Consolati a Livorno 15 la Legazione fu mantenuta in capo al e a Portoferraio, sull’isola d’Elba15. Cfr. Attilio Zuccagni Orlandini, Ricerche Statistiche sul Grandu- Generale Durando, che ovviamente cato di Toscana, Firenze, Tipo- grafia Tofani, 1850, p. 365. mantenne la propria residenza a Co- 11
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA DALL’UNITÀ D’ITALIA ALLO SCOPPIO DELLA 2a GUERRA MONDIALE (1861 - 1940) Atene la Guardia Ottone di Baviera, Re di Grecia, che gendo solo la stipula, avvenuta ad Reale nel 1908 avrebbe retto le sorti del Regno sino Atene il 17 e il 29 luglio del 1861, di al 1862, anno nel quale la Nazione una “Convenzione Postale tra Italia Ellenica si sollevò per l’ennesima e Grecia”, poi riconfermata tre anni volta, fu uno dei primi Sovrani d’Eu- dopo, con la nuova firma avvenuta ropa che riconobbe il Regno d’Italia, sempre ad Atene il 5 e il 17 novem- proclamato ufficialmente il 17 marzo bre del 186416. del 1861, al termine della campagna di liberazione del Meridione d’Italia, Ebbene, la nuova rete diplomatica iniziata il 5 maggio del 1860 con la Italo-Greca fu così concepita. Ad partenza da Quarto (Genova) degli Atene fu istituita per la prima volta eroici “Mille” di Giuseppe Garibaldi. la “Legazione di S.M. il Re d’Italia” in Grecia, affidata al Marchese Teren- La Grecia, appalesandosi comunque zio Mamiani della Rovere, nominato una sorta di continuità con il vecchio Inviato Straordinario e Ministro Ple- Regno di Sardegna con il quale ave- nipotenziario con Lettere Credenziali 16 Cfr. “Elenco dei trattati e delle va già stipulato un “Trattato di Navi- del 16 giugno 1861, affiancato dal Convenzioni conchiuse tra il Re- gno d’Italia e gli Stati Esteri”, in gazione e Commercio…” (il 19 e 31 Conte Luigi Joannini Cela di San Mi- Ministero Affari Esteri, Annuario Diplomatico del Regno d’Italia marzo 1851), non fece altro che con- chele, Segretario di Legazione. per l’anno 1865, Torino, Tipogra- fia G. Paravia e Comp., 1865, p. fermare la validità di esso, aggiun- 308 e ss. 12
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA Da essa dipendevano, oltre al Con- in Italia fu pubblicato il primo “An- solato Generale di Atene, anche i nuario Diplomatico del Regno”. Consolati, Vice Consolati e Agenzie Consolari di: Calamata, Eubea, Ka- Da tale importantissima pubblica- takolo, Milo. Missolungi, Navarrino, zione apprendiamo, dunque, che Patrasso, Sira, Corfù, Cefalonia, San- ad Atene l’Italia era rappresentata in ta Maura e Zante. A Torino, invece, quel frangente da Domenico Pes di ebbe sede la Legazione del Regno San Vittorio Conte della Minerva (no- di Grecia, affidata al Maggior Gene- minato il 23 febbraio 1864), coadiu- rale Dimitrios Kallergis, Inviato Stra- vato dal Segretario, Conte Giuseppe ordinario e Ministro Plenipotenzia- Tornielli Brusati, con alle dipendenze rio, coadiuvato dal Segretario Roque la stessa identica struttura periferica Focione, sostituito, qualche mese fissata nel 1861. dopo, da Fokion Rok. A Firenze, ove nel frattempo era sta- Dalla medesima dipendeva una co- ta trasferita da Torino la Capitale del spicua rete diplomatica composta Regno d’Italia, la Legazione di Grecia dai Consolati, Vice Consolati ovve- risulta in carico al Console Generale, ro Agenzie Consolari di: Augusta, Ministro Plenipotenziario Giorgio A. Alghero, Ancona, Brindisi, Cagliari, Manos, dal quale continuarono a di- Carloforte, Catania, Catanzaro, Elba, pendere le numerose sedi diplomati- Genova, Lipari, Livorno, Marsala, Mi- che prima elencate e riferite sempre lazzo, Napoli, Oneglia, Ortona, Pa- al 1861, elenco al quale si sarebbe chino, Pizzo Calabro, San Cataldo, poi aggiunto, dopo il 1866 (al termi- Sant’Antioco, Savona, Siracusa, Ter- ne della 3^guerra d’indipendenza), mini Imerese, Terranova e Trapani17. anche il Consolato di Venezia18. Torniamo, ora, a parlare ella storia La Capitale rimase a Firenze sino della Grecia, ricordando che, dopo ai primi mesi del 1871, epoca nella il rovesciamento di Re Ottone, nel quale, a seguito della liberazione di corso del 1863 il potere monarchico Roma da parte delle truppe del Ge- fu affidato al Principe Guglielmo di nerale Cadorna (20 settembre 1870), Danimarca, che assunse il nome di si compivano i destini d’Italia. Giorgio I, Re degli Elleni. Oltre alla Casa Reale, la “Città Eter- Il nuovo sovrano Greco poté contare na” avrebbe ospitato, a far data dal sull’appoggio di alcune delle più im- 1° di luglio, i vari Ministeri e, quindi, portanti Potenze Europee, tanto da anche le sedi diplomatiche. ottenere dagli inglesi anche le isole 17 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- Jonie, le quali sin dal 1830 erano sta- Non ne conosciamo l’indirizzo, ma lendario Generale del Regno d’I- talia pel 1862, Torino, Stamperia te amministrate sotto la veste di una sappiamo che la Legazione di Gre- dell’Unione Tipografico Editrice, 1862, p. 124 Repubblica autonoma, ovviamente cia in Italia fu in quel frangente ret- 18 sotto protettorato per l’appunto bri- ta dall’Inviato Straordinario Ministro Cfr. Ministero Affari Esteri, An- nuario Diplomatico del Regno tannico. Plenipotenziario Andrea Kountorio- d’Italia per l’anno 1865, Torino, Tipografia G. Paravia e Comp., tis, coadiuvato dal Segretario di Le- 1865, p.178. Giungiamo così al 1865, anno in cui gazione, Giorgio Salachas19. 19 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- lendario Generale del Regno d’I- talia pel 1871, Firenze, Tipografia G. Barbera, 1871, p. 129. 13
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GENNAIO 2023 GEOPOLITICA Nel 1875 la Legazione greca in Italia risulta in capo al Ministro Leonida Me- leteponto, coadiuvato dal 1° Segreta- rio di Legazione Giorgio Argyropoulo, mantenendo ancora in vita la notevole rete diplomatica periferica. Nulla risulta variato in Grecia, ove ad Atene operò ancora il Marchese Gian Antonio Mi- gliorati21. Un anno dopo ad Atene la Legazione italiana fu, invece, affidata al Conte Carlo Maffei di Baglio (nominato il 31 dicembre 1876), coadiuvato dal Segre- tario Alberto Pansa, mentre in Italia, la Grecia era rappresentata dal Ministro Michele Giovanni Paparrigopoulos, af- fiancato dal Console Generale Philatos Heomakos, i quali avrebbero ricoperto tali cariche ancora per qualche tem- po22. Proseguiamo la cronologia ricordando che nel 1880, ad Atene la nostra Lega- zione era retta dal Conte Donato De Rege23. Le prime notizie riguardo alle sedi lo- gistiche della Legazione greca a Roma ci portano al 1879, epoca nella quale, secondo la nota “Guida Monaci”, il Ministro Plenipotenziario di Grecia, il 20 Re Giorgio I di Grecia prima citato Michele Giovanni Pappari- Cfr. Ministero dell’Interno, Calendario Generale del Regno d’Italia pel 1872, Roma, Tipogra- gopoulo esercitava tale incarico presso fia G. Barbera, 1872, p. 133, 135 e 140. gli uffici di Via delle Quattro Fontane, 21 Rimase ovviamente in piedi la struttu- 41, mentre il Console Generale, Camil- Cfr. Ministero dell’Interno, Calendario Generale del Regno ra Consolare periferica, con l’aggiunta, lo Flammi, operava in Via del Corso, d’Italia pel 1875, Roma, Tipogra- fia G. Barbera, 1875, p. 129, 131 nel corso dello stesso anno, del Con- 50424. e 136.. solato Generale di Roma. In Grecia, 22 Cfr. Ministero dell’Interno, invece, fra il 1871 e il 1872, la rete di- Nel 1881, invece, il Principe Georgios Calendario Generale del Regno d’Italia pel 1878, Roma, Tipogra- plomatica italiana risulta organizzata su Maurokordatos, allora nuovo Inviato fia G. Barbera, 1878, p. 89 e 90. di una Legazione con sede ad Atene, Straordinario e Ministro Plenipoten- 23 Cfr. Ministero dell’Interno, Ca- lendario Generale del Regno d’I- affidata al Marchese Gian Antonio Mi- ziario del Re di Grecia in Italia stabilì la talia pel 1880, Roma, Tipografia Elzeveriana, 1880, p. 96. gliorati (era stato nominato il 5 giugno residenza ufficiale diplomatica presso 24 1871), coadiuvato dal Barone France- l’Hotel Costanzi, in Via San Nicola da Cfr. “Ambasciate e Legazioni Straniere”, in Guida Monaci. sco Galvagna, su due Consolati a Corfù Tolentino, 14 25. Guida Commerciale di Roma e Provincia – Anno 1879, Roma, e al Pireo, nonché sui Vice Consolati 1879, p. 206 e 207. o Agenzie Consolari di: Calamata, Eu- 25 Cfr. “Ambasciate e Legazioni bea, Milo, Missolungi, Nauplia, Pyrgos, Straniere”, in Guida Monaci. Guida Commerciale di Roma e Sira, Cefalonia, Santa Maura e Zante20. Provincia – Anno 1881, Roma, 1881. 15
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it Fu, quella di fissare presso gli Alber- Giorgio Callipi Bergolo e dall’addetto ghi le sedi diplomatiche, una con- Aldo Nobilit. suetudine molto diffusa, sia in Italia che all’estero, volendo evitare molto Un ruolo molto importante lo avreb- spesso di corrispondere fitti esagera- bero rivestito i Ministri Plenipotenziari ti, laddove ovviamente non si dispo- d’Italia in Grecia e di Grecia in Italia nel nesse di un palazzo o appartamento 1896, allorquando la Grecia organizzò di proprietà statale. ad Atene, dal 6 al 15 di aprile, i primi Giochi Olimpici moderni. In tale am- Nel 1882, tanto per citare un esem- bito la Legazione Greca a Roma, che pio calzante, anche il nuovo Ministro allora aveva sede in Via Palestro, 81, in greco in Italia, confermò la sede della capo al Ministro Dimitry Coundoriotis, Legazione presso un Albergo, in quel con Consolato Generale in Via Araco- caso il noto “Albergo del Quirinale”, eli, 31 (ne era a capo il Conte Dionigi in Via Nazionale, 726. Sicuro) fu il punto di riferimento per gran parte delle Società sportive che Si tornò ad una sede ufficiale della avrebbero preso parte alla competi- Legazione solo nel corso del 1883, zione mondiale, favorendone il rilascio allorquando il nuovo Ministro Pleni- dei necessari visti sui passaporti. potenziario in Italia, Dimitros Razis, prese in affitto un appartamento in Nel 1900 la Legazione di trasferì, poi, Via dei Giardini, 33. in via XX Settembre, 49, in carico al Ministro Dimitry Coundoriotis, men- In quello stesso frangente, invece, tre il Consolato Generale, affidato al troviamo il Consolato Generale in Via Principe Romolo Ruspoli risulta ubica- del Corso, 504, retto ancora da Ca- to in Via Agostino Depretis, 8631. millo Flammi27. Riprendiamo per un attimo a parlare Si tratterà comunque sempre di sedi della storia della Grecia evidenziando provvisorie, le quali venivano spostate che il Regno di Giorgio I fu, tutto som- 26 Cfr. “Ambasciate e Legazioni di volta in volta, soprattutto in relazio- mato, pacifico, anche se non manca- Straniere”, in Guida Monaci. Guida Commerciale di Roma e ne alle tipologie dei contratti approva- rono frizioni internazionali, come nel Provincia – Anno 1882, Roma, 1882. ti dal Ministero degli Esteri di Atene. caso della guerra “Russo-Turca” del 27 Cfr. “Ambasciate e Legazioni 1877-1878 e dell’insurrezione di Cre- Straniere”, in Guida Monaci. Guida Commerciale di Roma e Nel triennio 1888-1890 la Legazione di ta, scoppiata nel 1889 contro i turchi. Provincia – Anno 1883, Roma, 1883, p. 363 e 364. Grecia ci risulta in Via Nazionale, 251, 28 Cfr. “Ambasciate e Legazioni nuovamente retta dal Ministro Michele A Creta, una prolungata rivolta durata Straniere”, in Guida Monaci. Guida Commerciale di Roma e Giovanni Paparrigopoulos, coadiuvato dal 1866 al 1869 aveva risollevato il Provincia – Anno 1888 e 1890, dapprima dal 1° Segretario Eugenio fervore nazionalista. Roma, p. 450 e 451, nonché p. 412 e 414. Zalcostas e, in seguito, da Giovanni 29 Cfr. “Ambasciate e Legazioni Kyrgoussias28. Nel 1894, invece, la rap- Allorquando scoppiò la guerra tra la Straniere”, in Guida Monaci. Guida Commerciale di Roma e presentanza greca presso S. M. il Re d’I- Russia e la Turchia, nel 1877, il sen- Provincia – Anno 1894, Roma, 1894. talia risulta ubicata in Via Palestro 8129. timento popolare greco s’avvicinò 30 Cfr. Ministero dell’Interno, ovviamente alla Russia, anche se la Calendario Generale del Regno d’Italia pel 1887, Roma, Tipogra- In Grecia, nel frattempo, troviamo ad Grecia era troppo povera e troppo fia delle Mantellate, 1887, p. 92. Atene il Ministro Francesco Miche- preoccupata dalla possibilità di un 31 Cfr. “Ambasciate e Legazioni Straniere”, in Guida Monaci. le Curtopassi (nominato il 7 settem- intervento britannico, per entrare uf- Guida Commerciale di Roma e bre 1879), coadiuvato dal segretario ficialmente in guerra. Provincia – Anno 1900, Roma, 1900, p. 477 e 479. 16
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA Ciò nonostante, nel 1881 la Tessaglia e la firma del “Trattato di Costan- e Volos furono cedute alla Grecia sen- tinopoli”, in virtù del quale Creta fu za alcun combattimento, come stabi- dichiarata autonoma, pur sotto il con- lito dal “Trattato di Berlino”. trollo dello stesso Re Giorgio I di Gre- cia, nominato Alto Commissario. Rimase purtroppo una mera speran- za quella di ottenere anche l’isola di E fu proprio in quello stesso frangen- Creta. I greci a Creta continuarono te storico che ebbe inizio la riforma regolarmente a insorgere, e nel 1897 dell’Amministrazione Finanziaria gre- il Governo greco di Theodoros Deli- ca, peraltro innescata anche dai det- giannis, cedendo alle pressioni popo- tami degli articoli 2 e 6 dei “Prelimi- lari, dichiarò guerra alla Turchia. nari di pace” fra i due Paesi, firmati a Costantinopoli il 18 settembre dello Sempre su tale isola la situazione era, stesso 1897. infatti, degenerata allorquando, il 17 aprile 1897, dopo che un Corpo di Con tali atti, onde garantire il pa- Spedizione ellenico vi era sbarcato, gamento dei danni di guerra dovuti dichiarandone l’annessione, scoppiò dalla Grecia alla Turchia (stimati in 4 la guerra “Greco-Turca”. milioni di lire turche) fu istituita una Commissione internazionale, compo- Questa si sarebbe conclusa nel mag- sta dai rappresentanti delle Potenze gio seguente, con la perdita da parte mediatrici (Austria-Ungheria, Francia, greca (celebre la disfatta di Domokos) Germania, Inghilterra, Italia e Russia), investita del controllo sulla riscossio- ne e sull’impiego di quella parte di entrate pubbliche che risultasse ne- cessaria a coprire gli impegni sopra indicati. Copertina della Domenica del Corriere dedicata all’assassinio di Re Giorgio di Grecia 17
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it La costituzione della Commissione e agricola, così come le esportazioni e le norme del suo funzionamento fu- l’attività industriale, tanto da favorire rono poi sanzionate con legge del 7 una maggiore presenza del sistema marzo 1898, venendo così destina- creditizio. te al servizio del debito pubblico le entrate dei Monopoli (sale, petrolio, A tal fine proprio con l’Italia fu firmato, fiammiferi, carte da gioco, ecc.), dei in data 18 dicembre 1899, il Protocol- diritti del tabacco, dei diritti di bollo lo n. 30, che sarebbe entrato in vigore e dei diritti d’entrata ricossi presso il già il 1° gennaio del 1900, concernente Porto del Pireo. In caso di insufficienza il “Trattato di commercio e di naviga- di tali risorse sarebbero state riservate zione”, privo di scadenza e in virtù del al medesimo impiego le entrate do- quale fu contemplata una tariffa specia- ganali riscosse a Laurium, Patrasso, le, oltre alla clausola di nazione più fa- Volo e a Corfù. vorita (alla data del 1° gennaio 1911 il “Trattato...” risulta ancora operante). In ogni caso, al di là di tale condi- In funzione e in relazione a ciò, sul fi- zione, cessata la guerra, Re Giorgio I nire dello stesso ’99, al termine di un pensò bene di occuparsi del proprio serrato confronto fra i due Governi, Paese anche in chiave economica, va- Italia e Grecia firmarono un accordo in rando una coraggiosa stagione di tra- virtù de quale l’allora Regia Guardia di sformazioni, grazie alle quali sarebbe Finanza del Regno d’Italia avrebbe di- ben presto aumentata la produzione staccato ad Atene alcuni suoi ufficiali, Torino e il nuovo Parlamento del Regno d’Italia 1861 18
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA con una particolare missione da com- cato a Costantinopoli) e l’interprete piere: quella di addestrare il personale Costantino Dimadi. della Guardia Doganale Ellenica, re- centemente ricostituito, non solo allo Da essa dipendevano in Consolati di scopo di riprendere in mano il con- Corfù e Pireo. Dal primo, a sua volta, trollo delle frontiere, ma anche e so- dipendevano i Vice Consolati di Ce- prattutto di tutelare l’erario del grande falonia, Santa Maura e Zante, mentre Paese europeo. da quello del Pireo i Vice Consolati di Patrasso, Calamata, Larissa, Laurium, La scelta di chiedere all’Italia il pro- Missolungi, Pyrgos, Sira e Volo. In Ita- prio contributo non era stato di certo lia, invece, la Grecia metteva in campo causale (come spiegherò in un libro di la Legazione (con sede in Via Balbo, prossima pubblicazione) ma motivato 2), retta dal Ministro Inviato Straordi- essenzialmente dal grande rispetto nario Ioannis Gryparis, coadiuvato dal che la stessa Grecia aveva nei riguardi Segretario Pietro Deljanni, nonché i delle Fiamme Gialle d’Italia. Consolati, Vice Consolati o Agenzie Consolari di: Ancona, Augusta, Bari, Il Governo greco, del resto, era ben Barletta, Bologna, Brindisi, Cagliari, consapevole di quanto gli italiani fos- Carloforte, Castellammare di Stabia, sero in gamba, anche in fatto di adde- Catania, Catanzaro, Civitavecchia, stramento dei Corpi di Polizia, tenen- Firenze, Gallipoli, Genova, Girgenti, do a mente quanto già fatto dall’Arma Lampedusa, Licata, Livorno, Marsala, dei Carabinieri Reali, che sull’isola di Milano, Milazzo, Napoli, Porto Empe- Creta era stata già presente sin dal docle, Portoferraio, Pozzallo, Raven- 1897 e che aveva dato vita al locale na, Roma, Salerno, San Remo, Sassa- “Corpo della Gendarmeria”, sorto ri, Savona, Siracusa, Spezia, Taranto, nel maggio del 1899 sotto la guida Torino, Trapani e Venezia33. del celebre Capitano Federico Crave- ri, così come richiesto dallo stesso Re Nel 1905 la Legazione di Grecia, an- Giorgio I. Anche le missioni in Grecia cora in Via Balbo, 2, era nelle mani erano il frutto dell’intenso lavoro svol- del Ministro C.H. Mizzopoulos, al to in entrambi i Paesi dai titolari delle quale verrà, di lì a poco, demanda- Legazioni, quindi dal prima citato Mi- ta l’organizzazione di quella che fu nistro Dimitry Coundoriotis, a Roma la prima visita di Stato di un sovrano e dal Duca Giuseppe Ararna, Inviato greco in Italia. Straordinario e Ministro Plenipoten- ziario d’Italia ad Atene32. Ciò avvenne tra il novembre e il di- cembre del 1906, allorquando Re Agli inizi del Novecento, esattamente Giorgio I fece visita ai Sovrani d’Italia, i alla data del 1902 questa era la rete quali, a loro volta, avrebbero ricambia- diplomatica Italo-Greca. to la cortesia dall’8 al 12 aprile 1907, in quel di Atene, ricevuti dal Ministro Ad Atene la nostra Legazione era an- d’Italia Comm. Riccardo Bollati. 32 Cfr. Ministero dell’Interno, Calendario Generale del Regno cora retta dal Duca Ararna, al quale d’Italia pel 1900, Roma, Tipogra- fia L. Cecchini Editrice, 1900, p. si affiancava il Segretario Aldo Nobi- 115 e 117. li, l’addetto Carlo Arrivabene Valenti 33 Cfr. Ministero dell’Interno, Calendario Generale del Regno Gonzaga, il Tenente Colonnello Vitto- d’Italia pel 1902, Roma, Tipogra- rio Signorile, addetto militare (distac- fia L. Cecchini Editrice, 1902, p. 31 e 37. 19
www.reportdifesa.it Nel 1911, allorquando l’Italia avrebbe Il 6 marzo del 1913, tanto per citare uno ripreso le armi a seguito dello scop- degli eventi più importanti, la Grecia, pio della “Guerra Italo-Turca” per grazie ai trattati di Bucarest e Londra l’occupazione coloniale della Libia, il avrebbe ottenuto importanti acquisti Ministro Plenipotenziario italiano in territoriali, occupando così Giannina Grecia era il Marchese Andrea Car- e il resto dell’Epiro, così come le isole lotti, coadiuvato dal Conte Leopoldo di Creta e dell’Egeo (tranne quelle del Corinaldi come Segretario di Lega- Dodecanneso) e Salonicco, con la Ma- zione. Dalla medesima dipendevano cedonia Meridionale35. i Consolati di Corfù, Patrasso e Pireo, nonché i Vice Consolati o Agenzie L’annessione di Salonicco, in parti- Consolari di Cefalonia, Pascò, Santa colare, avrebbe innescato non pochi Maura, Zante, Calamata, Catecolo, attriti con la Bulgaria, la quale non ac- Nauplia, Larissa, Laurium, Sira e Volo. cettava di “averla in condominio” con i greci, non nascondendo le sue pale- Il Ministro greco in Italia era, invece, si mire egemoniche sull’intera Regio- Alessandro Carapanos, poi sostituito ne, ovviamente al fine di assicurarsi da Lampros Koromilas, con uffici di uno sbocco sul Mare Mediterraneo. Legazione all’interno del prestigio- so Palazzo Barberini, 13 di Via delle Al contrario, alla Grecia non faceva Quattro Fontane34. assolutamente piacere l’occupazione italiana del Dodecaneso scaturita a se- Furono, quelli, anche gli anni della guito della citata guerra “Italo-Turca”. “Lotta Macedone” e delle note “Guer- re Balcaniche”, combattute a più ri- E fu, quindi, proprio in questo clima prese e a seguito delle quali la Grecia infuocato che si registrò l’assassinio di si sarebbe ampliata notevolmente. Re Giorgio I di Grecia, che si verificò proprio a Salonicco il 18 marzo 1913 Le “Guerre Balcaniche” avrebbero, di ad opera di Alexandros Schinas, un lì a poco, stravolto, tuttavia, lo scena- greco ex maestro elementare che si rio politico-istituzionale di quel Regno. era dato alla vita di strada: un mezzo squilibrato, si disse allora. Roma Palazzo Barberini 34 Cfr. Ministero dell’Interno, Calendario Generale del Regno d’Italia pel 1911, Roma, Tipogra- fia L. Cecchini Editrice, 1911, p. 31 e 37. 35 Il trattato di Bucarest del 10 agosto 1913 fu un accordo ne- goziato dai rappresentanti di Bulgaria, Romania, Grecia, Ser- bia e Montenegro, ode porre fine alla seconda guerra balca- nica. Il trattato modificava il pre- cedente trattato di Londra dello stesso anno, stipulato al termine della prima guerra balcanica. 20
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA All’illuminato e compianto Sovrano no I e avente sede ad Atene e l’altro subentrò il figlio, Costantino, che per filo-britannico guidato dal Venizelos quanto affranto avrebbe assunto co- avente sede a Salonicco. raggiosamente il potere nel momen- to più delicato che il suo Paese stava Lo “scisma” si risolse solo nel 1917 affrontando, pur potendo contare su con l’esilio del Re, a cui succedette il fi- quel grande uomo di Governo, quale glio Alessandro, l’unione dei Governi, era Eleutherios Venizèlos. il richiamo al Governo di Eleutherios Venizèlos e l’entrata in guerra della Di lì ad un anno circa, esattamente il Grecia a fianco della “Triplice Intesa”, 28 di luglio 1914 scoppiò quella che quindi contro gli “Imperi Centrali”. passerà alla storia come la “Grande Guerra”, la quale avrebbe tenuto lon- A seguito alla vittoria al fianco dell’In- tano il nostro Paese (l’Italia) solo per tesa, con il “Trattato di Sèvres” la Gre- poco meno di un anno. cia ottenne così la Tracia orientale e Smirne con il suo entroterra, regioni Ebbene, fu proprio in quel frangente che all’epoca erano parzialmente po- storico che la Grecia di Re Costantino polate da greci. I, cognato dell’Imperatore di Prussia Guglielmo II, s’allineò a favore degli Quest’ultima venne occupata dall’e- “Imperi Centrali”, malgrado la con- sercito greco nel 1919 in seguito trarietà espressa dallo stesso Primo all’occupazione italiana di Antalya. Ministro, Venizèlos e dall’intero Paese, peraltro memore del patto d’alleanza L’intenzione del Governo greco era che univa la stessa Grecia alla Serbia. infatti quella di puntare a recupera- re alcuni degli ex territori dell’Impe- Contro le scelte di campo del Sovra- ro bizantino, ponendosi come unici no greco s’oppose sia il Venizèlos che eredi di un Impero che in realtà fu lo stesso Movimento Nazionalistico multietnico: l’Asia Minore e “libera- greco, i quali erano, invece, fautori re” Costantinopoli, che a quel punto di un intervento della Grecia a fianco sarebbe stata scelta come Capitale al dell’Intesa, onde poter così strappare posto di Atene. altri territori sia alla Bulgaria che alla Turchia. Questo progetto ideologico nazionali- sta è noto come “Megali Idea”. Costretto a dare le dimissioni, Ve- nizèlos continuò a mantenere i contatti Dopo il rifiuto dei nazionalisti turchi di con Francia e Inghilterra (Paesi cardine accettare il “Trattato di Sèvres”, l’eser- dell’Intesa), i quali, dietro suo consi- cito greco attaccò la Turchia nazionali- glio, fecero sbarcare le proprie truppe sta di Mustafa Kemal Atatürk puntan- al Pireo. do su Ankara. Ciò portò alla divisione del Paese (il La morte di Re Alessandro, l’inattesa cosiddetto “Scisma nazionale”). sconfitta elettorale di Venizelos e il ri- torno di Re Costantino non cambiaro- Seguì un periodo di alcuni anni in no la politica greca in Asia Minore. La cui la Grecia ebbe due Governi: uno guerra “Greco-Turca” finì in maniera filo-tedesco guidato dal Re Costanti- catastrofica per la Grecia, la quale a 21
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it a quel punto dovette abbandonare le ferenza degli Ambasciatori, la quale occupate Smirne e la Tracia Orientale. aveva precedentemente riconosciuta legittima la richiesta di indennità pre- Fu il “Trattato di Losanna”, ratificato sentata dall’Italia, si ottenne il ritiro nel 1923, a chiudere le ostilità fra i delle truppe italiane da Corfù, ordi- due Paesi, i quali accettarono di ef- nando, nel contempo, un’inchiesta fettuare lo scambio di popolazioni tra giudiziaria sull’eccidio di Giannina, Grecia e Turchia secondo il criterio nominando a tal riguardo una specia- dell’appartenenza religiosa (1. 100. le Commissione composta da mem- 000 ortodossi contro 380 mila musul- bri delle tre potenze alleate (Francia, mani). Gran Bretagna e Italia). Il 1923 fu, poi, anche l’anno nel quale s’innescò una profonda crisi tra Italia e Grecia, crisi dovuta principalmen- te all’eccidio di Giannina, del 27 di agosto. In quella circostanza furono assassinati il Generale Enrico Tellini, due ufficiali e l’autista, membri del- la Missione militare italiana che, per conto delle potenze alleate era stata inviata in zona onde procedere alla delimitazione del confine greco-alba- nese. Benito Mussolini, da un anno al potere in Italia, anziché rivolgersi alla Società delle Nazioni e senza infor- mare la Conferenza interalleata, inviò un ultimatum alla Grecia, chiedendo, oltre alle scuse formali, anche i solen- ni funerali per le vittime, una severis- sima inchiesta giudiziaria, con relativa pena capitale per i colpevoli e un’in- dennità di 50 milioni di lire. Il Governo greco, nel respingere le accuse di responsabilità dirette del massacro, accettò solo in parte le ri- chieste, tanto da provocare la furiosa reazione del Duce. Mussolini inviò, quindi, una Squadra Navale nelle ac- que di Corfù, la quale fu poi occupata militarmente il 31 dello stesso agosto. Il 3 settembre, la Società delle Nazio- ni, accogliendo il ricorso presentato dalla Grecia, condannò l’occupazione Re Costantino I di Grecia italiana, provocando l’ennesima rea- zione di Mussolini, il quale minacciò il ritiro dell’Italia dalla medesima orga- nizzazione. Il 27 settembre, grazie alla mediazione diplomatica della Con- 22
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA L’inchiesta si concluderà, tuttavia, con nale del 1929. un nulla di fatto, non avendo avuto Ciò favorì il ritorno al potere del Ve- la possibilità di fare piena luce sia sui nizelos, che lo tenne sino al suo esilio colpevoli dell’eccidio che sui relativi definitivo, nel 1935, epoca nella qua- ed eventuali mandanti. le fu ristabilita la monarchia. Sta di fatto che da quel momento A Roma, intanto, nel 1930 era giun- in avanti i rapporti tra i due Paesi, un to il nuovo Ministro Plenipotenziario, tempo amici, come abbiamo ricorda- Petros Metaxas, il quale avrebbe ope- to nelle pagine precedenti, si raffred- rato nei nuovi uffici della Legazione, in deranno per qualche tempo. Via Romagna, 42 (per la Cancelleria, invece, si scelse un appartamento in Nel frattempo, fra il 1920 e il 1925, Via Sardegna, 153), mentre ad Atene avevano retto la Legazione greca in la nostra struttura diplomatica risulta Italia i Ministri Konstantinos Psarou- in capo al Ministro, Comm. Giuseppe das e Nikolas Mauroudis. Fu solo il Bastianini, con uffici in via Stissichorn, 23 settembre del 1927 che Italia e 2, ove prestavano servizio anche il 1° Grecia stipuleranno un nuovo “Patto Segretario Luciano Bernardis, il Tenen- di amicizia”, garantendosi reciproca te Colonnello Luigi Trionfi, addetto mi- neutralità in caso di coinvolgimento litare, il Capitano. di Fregata Giuseppe in conflitti. In Grecia, nel frattempo, Bertoldi, addetto navale e aeronauti- esattamente nel 1924, a seguito di co, il cancelliere Costantino Dimadi e un referendum era stata abolita la l’interprete Demetrio De Santo. monarchia e, quindi, proclamata la 2a Repubblica, alla quale, tuttavia, fece- Dalla Legazione dipendevano, poi, i ro seguito una serie di Governi dimo- Consolati Generali di Canea, Corfù, stratesi inefficaci, guidati dai militari, Janina, Patrasso, Pireo e Salonicco e situazione poi peggiorata a causa numerosi Vice Consolati e Agenzie della nota crisi economica internazio- Consolari36. La Grecia in una carta geografica del 1912 36 Cfr. Ministero Affari Esteri, Annuario Diplomatico del Re- gno d’Italia – Anno 1931, Roma, 1931, p. 130. 23
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it Il 4 agosto del 1936, tuttavia, l’enne- Le relazioni diplomatiche sarebbero simo colpo di Stato, organizzato dal riprese solo sul finire del 1944, allor- Generale Joannis Metaxas, instaurò quando il nuovo Governo di Atene in Grecia una dittatura molto simile distaccò a Roma, appena liberata da- a quella italiana. Nonostante ciò, la gli Anglo-Americani, il Ministro Geor- Grecia rimase in buoni rapporti con la gios Exintaris, il quale avrebbe curato Gran Bretagna, tanto che allo scop- la rappresentanza greca nei territori pio della 2a Guerra mondiale, nel della c.d. “Italia Liberata”. 1939, non si alleò con le “Potenze dell’Asse”. Sappiamo, purtroppo, tutti cosa ac- cadde, allorquando il 28 ottobre 1940, l’Italia diede inizio all’infame “Campagna di Grecia”, muovendo le proprie truppe dalla vicina Albania, peraltro incontrando le critiche del nuovo alleato, Adolf Hitler, che non esitò a manifestarle personalmente allo stesso Mussolini, con una lette- ra del 20 novembre. Nel frattempo, a partire dal 1933, la Legazione ita- liana ad Atene si era trasferita presso il celebre “Palazzo Psichas”, costruito nel 1870 dal noto architetto tedesco Ernst Ziller su richiesta del banchiere Stefanos Psichas. Negli anni seguenti ebbe varie desti- nazioni: da dimora gentilizia a sede di rappresentanze diplomatiche e persi- no dipendenza di un grande albergo, il celebre “Hotel Grande Bretagne”. La guerra contro la Grecia sospese ovviamente ogni rapporto diploma- tico fra i due Stati, determinando il rientro in Patria dei vari Ministri e Agenti Consolari. Sino al giugno 1940, il Ministro di Grecia in Italia era Ioannis Politis. 24
GENNAIO 2023 GEOPOLITICA LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA DAL 1946 AD OGGI Occorre ricordare che la Grecia dovet- la sinistra comunista, la prima sostenuta te giocoforza soggiacere ad un Go- da Gran Bretagna e Stati Uniti d’Ameri- verno militare collaborazionista fino ca, la seconda ovviamente dall’Unione all’autunno del 1944, quando le forze Sovietica, dando così inizio ad un clima tedesche, che dopo l’armistizio ita- generale che passerà alla storia come liano dell’8 settembre 1943 avevano la “Guerra Fredda”. soppiantato ovunque le nostre truppe di occupazione, iniziarono a ritirarsi Tornando alla nostra ricostruzione sto- verso Nord, per non restare tagliate rica osserviamo, quindi, che nel corso fuori dalla penetrazione dell’Armata del 1946 a Roma riaprirono ufficial- Rossa nei Balcani. mente i battenti degli uffici della Re- gia Legazione di Grecia in Italia (che Purtroppo, occorre aggiungere, il dram- tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli ma della Grecia non era ancora termi- anni ’60 verranno allocati in uno stori- nato, in quanto il Paese fu ben presto co palazzo di Viale Gioacchino Rossini, teatro di una vera e propria guerra civi- 4), così come accadde ad Atene per le, durata più di tre anni, fra la destra e la nostra rappresentanza diplomatica. Roma il Palazzo Reale del Qurinale 25
GEOPOLITICA www.reportdifesa.it In quella circostanza raggiunse la “Cit- La dittatura militare ebbe fine nel tà Eterna” il Ministro Dimitrios Kapsa- 1975, con la proclamazione della Re- lis. Fu solo verso la fine del 1949 che pubblica, la quale si diede una nuova i due Paesi, tornati ad essere amici, Costituzione, promulgata l’11 giugno avrebbero deciso di elevare tali rap- di quello stesso fatidico anno. presentanze ad Ambasciate. Attualmente la rete diplomatica ita- Per l’Italia ciò avvenne per effetto del lo-greca risulta così composta. Decreto del Presidente della Repub- blica numero 1043 in data 23 dicem- In Grecia, l’Italia è rappresentata bre 1949, su proposta del Ministro dall’Ambasciata di Atene, attual- degli Affari Esteri, il quale propose mente retta da S.E. l’Ambasciatrice e ottenne la nomina di Adolfo Ales- Patrizia Falcinelli ed organizzata sul sandrini, Diplomatico di grande fama territorio ellenico attraverso la Cancel- e prestigiosa carriera, il quale di lì a leria Consolare di Atene e i Consolati poco si sarebbe insediato a “Palazzo Onorari di: Cefalonia, Chania (Creta), Psichas”37. Chios, Corfù, Corinto, Falegandros, Igoumenitsa, Ios, Iraklio (Creta), Ita- A Roma, invece, il primo Ambascia- ca, Kalamata, Klavala, Larissa, Lemno, tore greco a ciò designato, lo stesso Mikonos, Nafplio, Paros, Patrasso, Pi- Dimitrios Kapsalis, avrebbe presenta- reo, Rodi, Salonicco, Santorini, Syros, to al nostro Presidente le tradizionali Volos e Zante. “Lettere Credenziali” il 1° febbraio 1950, nel corso di una solenne ceri- In Italia la Grecia dispone di un’Am- monia che si tenne presso il Palazzo basciata a Roma, con sede sempre del Quirinale38. nello storico palazzo di Viale Gioac- chino Rossini, 4, di cui è a capo S.E. Italia e Grecia avrebbero mantenuto l’Ambasciatrice Eleni Sourani. regolari rapporti diplomatici anche La rete diplomatica greca è rappresen- nei foschi anni nei quali Atene fu Ca- tata dai Consolati Onorari di: Ancona, pitale dell’ennesima dittatura, pas- Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Cata- sata alla storia col nome di “Regime nia, Firenze, Livorno, Milano, Napoli, dei Colonnelli”, innescato il 21 aprile Palermo, Torino, Trieste e Venezia. 1967, con la destituzione di Re Co- stantino II. *Colonnello (Aus) della Guardia di Finanza - Storico Militare © RIPRODUZIONE RISERVATA 37 Nel 1948 la Gran Duchessa Elena Vladirovna di Russia (nipo- te dello zar Nicola II), già proprie- taria del Palazzo, dopo la morte del marito, riprese possesso dell’edificio che però deciderà di vendere definitivamente, nel 1955, allo Stato italiano. 38 Cfr. “Presidenza della Repub- blica – Comunicato”, in “Gaz- zetta Ufficiale della Repubblica Italiana” n. 37 del 14 febbraio 1950, p. 490. 26
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