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SPECIALE NUMERO 23 - GENNAIO 2023

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GEOPOLITICA

Italia-Grecia, storia dei rapporti diplomatici iniziati nel 1833
Il Regno di Grecia e gli Stati Italiani (1833-1860)

La rete diplomatica italo-greca dal 1946 ad oggi

www.reportdifesa.it                                                Speciale a cura di Gerardo Severino
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Reportdifesa.it è un quotidiano digitale di informa-
                                             zione geopolitica, di temi legati alla difesa nazionale
                                             e internazionale, di storia e cultura militare.

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                                             presso il Tribunale di Avellino

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                                             Grafica
                                             Grazia Ferraro

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06   GEOPOLITICA
     ITALIA-GRECIA, STORIA DEI RAPPORTI
     DIPLOMATICI INIZIATI NEL 1883

09   IL REGNO DI GRECIA E GLI STATI ITALIANI
     (1833 - 1860)

12   LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA
     DALL’UNITÀ D’ITALIA ALLO SCOPPIO
     DELLA 2a GUERRA MONDIALE (1861 - 1940)

25   LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA
     DAL 1946 AD OGGI
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ITALIA-GRECIA, STORIA DEI RAPPORTI
DIPLOMATICI INIZIATI NEL 1883
Di Gerardo Severino*

A
          TENE (nostro servizio parti-       ni nel Napoletano e in Piemonte, fu
          colare) La storia della Grecia     rapidamente seguita da quelle inne-
          moderna ebbe inizio nel 1821,      scate a Creta, in Macedonia e nella
esattamente il 17 marzo, allorquando,        stessa Grecia Centrale, le quali, tutta-
sulla scia dei moti insurrezionali italia-   via, sarebbero state tutte duramente
ni, gli irredentisti greci diedero inizio    represse nel sangue dalle truppe ot-
all’ennesima rivolta contro gli occu-        tomane, nonostante la forte resisten-
panti turchi, estendendo i moti all’in-      za dei greci e, soprattutto, della loro
tero Peloponneso, tanto che già in           flotta, la quale, sebbene poco arma-
ottobre gli insorgenti, sotto la guida       ta, aveva ottenuto non pochi successi
di Theodoros Kolotronis raggiunsero          nel Mar Egeo.
e occuparono anche la città di Tripoli,
allora caposaldo turco in Libia.             Fra il 1822 e nel 1824 i turchi, coadiuvati
                                             da truppe egiziane, devastarono buona
La rivolta del Peloponneso, alla qua-        parte delle isole dell’Egeo, incluse Chio
le avrebbero preso parte non pochi           e Psara, macchiandosi di esecrabili
esuli italiani scampati alle repressio-      massacri contro l’inerme popolazione.

                                                                                            Atene alla fine
                                                                                            dell’Ottocento

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GENNAIO 2023                                                                                                 GEOPOLITICA

                                      Ciò, tuttavia, avrebbe consentito a       A seguito della notizia che le flotte
                                      buona parte dei Paesi dell’Europa         combinate ottomana ed egiziana si
                                      occidentale di orientarsi a favore dei    stavano dirigendo all’attacco dell’iso-
                                      ribelli, ai quali non avrebbero fatto     la greca di Idra, quelle alleate le inter-
                                      mancare il proprio sostegno, e non        cettarono a Navarrino.
                                      solo quello morale.
                                                                                Dopo uno stallo di una settimana co-
                                      Nel frattempo, il sultano ottomano        minciò la battaglia navale, la quale
                                      ottenne dal capo egiziano Mehmet          ebbe termine con la sconfitta della
                                      Alì di mandare in Grecia suo figlio,      flotta ottomano-egiziana.
                                      Ibrahim Pascià, messo a capo di un
                                      Esercito, onde sopprimere la rivolta,     Nei mesi seguenti, mentre un Cor-
                                      naturalmente in cambio della conces-      po di Spedizione francese avrebbe
                                      sione di alcuni possedimenti territo-     supervisionato l’evacuazione dell’Ar-
                                      riali.                                    mata egiziana dal Peloponneso, gli
                                                                                insorti greci procedettero finalmente
                                      Ibrahim Pascià sbarcò nel Peloponne-      alla liberazione della Grecia centrale.
                                      so nel febbraio del 1825, avendo ben
                                      presto successo sugli insorti, tanto è    Fra il 1827 e il 1829, al termine del-
                                      vero che già entro la fine dell’anno la   la Guerra d’Indipendenza, nasceva,
                                      maggior parte del Peloponneso era         quindi, la Repubblica di Grecia, a
                                      sotto il loro controllo.                  capo della quale fu posto Giovanni
                                                                                Capodistria, un nobile greco origina-
                                      La città di Missolungi, assediata dai     rio di Corfù.
                                      turchi dall’aprile del 1825, si difese
                                      eroicamente, cadendo in mano al Pa-       Lo Stato veniva, quindi, formalmente
                                      scià nell’aprile del 1826.                riconosciuto nell’ambito del cosid-
                                                                                detto “Protocollo di Londra”, nel cor-
                                      In seguito, i turchi avrebbero avuto      so del 1830.
                                      successo sugli insorgenti, proceden-
                                      do con la repressione della maggior       Il Capodistria non ebbe, purtroppo,
                                      parte delle rivolte scoppiate nel Pe-     la possibilità di governare a lungo, in
                                      loponneso, tanto che anche Atene fu       quanto fu assassinato il 9 ottobre del
                                      presto riconquistata.                     1831, a Nauplia (detta anche “Napo-
                                                                                li di Romania”), allora Capitale dello
                                      A quel punto, dopo anni di nego-          Stato1.
                                      ziazioni e appoggi per una possibile
                                      indipendenza, le tre grandi potenze       L’anno dopo, le stesse grandi poten-
                                      europee d’allora - Russia, Regno Uni-     ze Europee scelsero per la Grecia, af-
                                      to e Francia - decisero di intervenire    francatasi finalmente dalla “Sublime
                                      definitivamente nel conflitto, tanto      Porta” (come era nota allora la poten-
                                      che ognuna di esse inviò una propria      za Turca), una soluzione monarchica,
                                      flotta nelle acque del Peloponneso.       con a capo il bavarese Ottone Federi-
1
    Il Conte Giovanni Antonio                                                   co Luigi di Wittelsbach.
Capodistria, o Capo d’Istria, era
nato a Corfù, allora città Vene-
ziana, l’11 febbraio 1776. Politico
della Repubblica delle Sette Iso-
le Unite fu un abile diplomatico
dell’Impero russo ed infine pri-
mo capo di Stato della Grecia
indipendente.

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Questi era figlio del Re di Baviera, Lu-    derna - ovviamente intesa come Stato
igi I ed era nato a Salisburgo il 1° giu-   indipendente e non come espressione
gno del 1815, fratello più piccolo del      geografica evidentemente - avreb-
futuro Re di Baviera (il famoso Massi-      be ospitato i primi Ambasciatori o
miliano II), il quale fu proclamato Re di   comunque i Ministri plenipotenziari
Grecia il 5 ottobre 1832, per poi salire    e i Consoli Generali dei vari Stati del
al trono il 25 gennaio del 1833.            mondo, così come ne avrebbe nomi-
                                            nati di propri presso i vari Paesi con i
Fu, quindi, a partire proprio da            quali il giovane Re Ottone intraprese
quell’anno (1833) che la Grecia mo-         rapporti diplomatici.
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GENNAIO 2023                                                                                                  GEOPOLITICA

                                     IL REGNO DI GRECIA E GLI STATI ITALIANI
                                     (1833 - 1860)

                                     Ottenuta finalmente l’indipendenza            In verità si trattava di un ritorno, in
                                     dai turchi, la Grecia avrebbe avuto           quanto già alcuni anni prima la Corte
                                     un ruolo certamente non trascurabile          Napoletana aveva istituito, anche se
                                     nell’ambito di quello che oggi defini-        nell’ambito dell’Impero Ottomano, il
                                     remmo “scenario internazionale”, e            Consolato di Atene, che nel 1825 tro-
                                     ciò sia da un punto di vista politico-mi-     viamo in capo al Vice Console Cesare
                                     litare che economico.                         De Vitalis, che lo avrebbe ricoperto al-
                                                                                   meno sino al 1829, come ci documen-
                                     Onde garantire i rapporti con gli Sta-        tano gli Almanacchi di Corte riferiti a
                                     ti d’allora, Re Ottone di Grecia, già a       quegli anni2.
                                     partire dallo stesso 1833, diede vita,
                                     nell’ambito del Ministero degli Esteri,       Il Consolato Napoletano, che venne
                                     al Corpo Diplomatico, al quale avreb-         organizzato a Nauplia e posto agli or-
                                     bero fatto capo tutti i funzionari di         dini del Console Generale Rocco Mar-
                                     vario titolo che da quel momento in           tuscelli3, affiancato dal Vice Console
                                     avanti avrebbero ricoperto in giro per        Zuccoli distaccato a Patrasso, avrebbe
                                     il mondo incarichi di rappresentanza          tutelato gli interessi del Regno, allo-
                                     diplomatica.                                  ra uno dei maggiori protagonisti del
                                                                                   commercio marittimo nel Mediterra-
                                     Naturalmente anche la Grecia avreb-           neo, ma soprattutto quelli della co-
                                     be accolto non pochi Ambasciatori,            piosa e operosa comunità meridionale
                                     Ministri Plenipotenziari e Consoli Ge-        stanziata in Grecia.
                                     nerali stranieri, rispettando così il prin-
                                     cipio di reciprocità. Rapporti diploma-       Nel giro di pochi anni la rete diploma-
                                     tici avrebbero ovviamente coinvolto           tica Napoletana in Grecia si sarebbe
                                     anche la vicinissima Penisola italiana,       arricchita di una nuova Sede Consola-
                                     la quale, a differenza della Grecia, era      re, esattamente a Calamata, presso la
                                     allora “spezzettata” ancora in vari Sta-      quale fu destinato, nel corso del 1840,
                                     ti, oggi detti “Preunitari”, tutti retti da   il Console Anastasio Leondoriti4.
                                     monarchie ereditarie, eccetto lo Stato
                                     Pontificio, governato dal Papa vivente.       Alcuni anni dopo la rete s’accrebbe
                                                                                   ulteriormente, potendo disporre nel
                                     Ebbene, il primo Stato preunitario ita-       Regno di Grecia dei Vice Consolati
                                     liano che avrebbe allacciato rapporti         di: Nauplia, Patrasso, Sira, Calamata,
                                     diplomatici con la Corte di Re Ottone         Tino, Mycona, Navarrino, Naxlia, Zea,
                                     di Grecia fu il tanto bistrattato Regno       Pireo e Mido.
2
  Cfr. “Consoli e Vice Consoli del
Regno delle Due Sicilie”, in “Al-    delle Due Sicilie, allora retto da Re
manacco del Regno delle Due
Sicilie per l’anno 1825”, Napoli,    Ferdinando II di Borbone, il quale con        Nel 1843, nel frattempo, una rivolta
Stamperia Reale, 1825, p. 202 e
per l’anno 1829, p. 119.
                                     Real decreto del 4 dicembre 1833 isti-        forzò Re Ottone a concedere la Costi-
2
  Cfr. “Notizie di Cronaca Este-
                                     tuì ad Atene un proprio Consolato Ge-         tuzione e un’Assemblea rappresenta-
ra” in “Foglio di Verona”, n. 43
del 12 ottobre 1833, p. 2.
                                     nerale, anche se di 3^classe (elevato         tiva: richieste che purtroppo – questo
3
                                     in seguito alla 2^ con Real decreto n.        bisogna ammetterlo – negli Stati ita-
  Cfr. Ministero dell’Interno, Al-
manacco Reale delle Due Sicilie      4595 del 6 maggio 1838).                      liani sarebbe state concesse al popolo
– Anno 1840, Napoli, Stamperia
Reale, 1840,                                                                       solo nel corso del 1848.

                                                                                                                          9
IN QUESTO NUMERO - Report Difesa
GEOPOLITICA                                                                             www.reportdifesa.it

Per meglio comprendere l’importan-         Consoli, Vice Consoli e Agenti Con-
za dei rapporti intercorsi fra i due Re-   solari avrebbero rappresentato i Bor-
gni amici ci spostiamo al 1857, a tre      boni a: Calamata, Maratonissi, Mico-
anni dalla “Spedizione dei Mille” che      na, Milo, Navarrino, Maxos, Patrasso,
avrebbe decretato la fine dei Borbo-       Pireo, Sira, Tino e Zea5.
ni, epoca nella quale la rete diplo-
matica voluta dai due Stati Europei        L’esempio delle Due Sicilie sarebbe
raggiunse veramente l’apice. In quel       stato seguito dal Regno di Sardegna,
frangente storico, infatti, a Napoli       il quale il 7 febbraio del 1839 firmò
troviamo un Consolato Generale di          a Torino la cosiddetta “Dichiarazione
Grecia, retto da Francesco Saverio         scambiata fra la Sardegna e la Grecia
Castellano, coadiuvato dal figlio For-     per l’esecuzione reciproca dei diritti
tunato, Cancelliere.                       di porto e di magazzino in caso di ri-
                                           lascio forzato”6 , un primo ed impor-
Da esso dipendevano le Sedi Conso-         tante atto cui avrebbe fatto seguito,
lari di: Brindisi, Castellamare, Catan-    mesi dopo, nel corso del 1840, la no-
zaro, Ortona, Pizzo Calabro, Salerno,      mina del primo Console Generale Sa-
Taranto e Tropea, segno evidente che       voiardo ad Atene, nella persona del
gli affari economici che legavano al-      Ministro Francesco Feraldi.
lora i due Paesi che s’affacciavano sul
Mediterraneo erano particolarmente         Il Regno di Grecia, invece, aveva no-
soddisfacenti.                             minato, già nel corso del 1838, Paolo
                                           Balduino Console Generale a Geno-
In Grecia, invece, il Regno delle Due      va7 , al quale avrebbe aggiunto, due
Sicilie distaccò ad Atene (che dal 18      anni dopo, Giulio Mages, Vice Con-
settembre 1835 era divenuta nuova          sole a Nizza, allora ancora facente
Capitale della Grecia) il Console Ge-      parte del Regno Sardo-Piemontese8.
nerale Enrico Carabelli, mentre altri

                                                                                    5
                                                                                      Cfr. Ministero dell’Interno, Al-
                                                                                    manacco Reale delle Due Sicilie
                                                                                    – Anno 1857, Napoli, Stamperia
                                                                                    Reale, 1857, pp. 94 e 104.

                                                                                    6
                                                                                       Cfr. “Elenco dei trattati e delle
                                                                                    Convenzioni conchiuse tra il Re-
                                                                                    gno di Sardegna e gli Stati Este-
                                                                                    ri”, in Ministero Affari Esteri, An-
                                                                                    nuario Diplomatico del Regno
                                                                                    d’Italia per l’anno 1865, Torino,
                                                                                    Tipografia G. Paravia e Comp.,
                                                                                    1865, pag. 290 e ss.

                                                                                    7
                                                                                      Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
                                                                                    lendario Generale Pe Regi Stati
                                                                                    – Anno 1838, Torino, Tipografia
                                                                                    Giuseppe Pomba, 1838, p. 33.

Il porto del Pireo in                                                               8
                                                                                      Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
una foto del 1900                                                                   lendario Generale Pe Regi Stati
                                                                                    – Anno 1840, Torino, Tipografia
                                                                                    Giuseppe Pomba, 1840, p. 30.

10
GENNAIO 2023                                                                                                   GEOPOLITICA

                                      Nel 1851 fu poi firmato il “Trattato di     stantinopoli. Dal Consolato di Atene
                                      navigazione e commercio tra la Sarde-       dipendevano, infine, i Consolati, i Vice
                                      gna e la Grecia”, il quale verrà poi con-   Consolati e le Agenzie Consolari di Ca-
                                      fermato nel 1861 anche dal nascente         lamata, Eubea, Sira, Milo e Patrasso.
                                      Regno d’Italia9.
                                                                                  La Grecia manteneva in azione nel Re-
                                      In quello stesso tempo, mentre ad Ate-      gno di Sardegna i Consolati Generale di
                                      ne troviamo come Console Generale il        Genova (Petrococchino), nonché quelli
                                      Comm. Francesco Paolo Peloso, con           ordinari di Nizza (Panc Edvis), Oneglia
                                      alle dipendenze il Consolato di Cala-       (Raffaele Romano), Savona (Francesco
                                      mata, la rete diplomatica greca negli       Sbarbaro), Alghero (Giovanni Rossi),
                                      Stati Sardi risulta articolata in un Con-   Cagliari (Cristobaldo Pachy), Carloforte
                                      solato Generale a Genova, retto anco-       (Federico Romby) e Sant’Antioco (Luigi
                                      ra dal Console Petrococchino e di due       Campus)12.
                                      Consolati, rispettivamente a Cagliari,
                                      con Teodoro Pacchi e a Nizza con il         Vi erano, poi, oltre al Regno delle Due
                                      Vice Console Giulio Mages10.                Sicilie e a quello di Sardegna anche
                                                                                  altri Stati italiani che mantennero rap-
                                      Dal Calendario Generale relativo al         porti diplomatici con il Regno di Gre-
                                      1858 apprendiamo, invece, che in            cia, come nel caso dello Stato Pontifi-
                                      tale anno la Grecia era rappresentata       cio, che in realtà li avrebbe avuti anche
                                      negli Stati Sardi, oltre che con il Con-    dopo il 1861 e il 1870. Attorno al 1849 il
                                      solato Generale di Genova anche con         Vaticano poteva disporre di un proprio
                                      i Consolati di Nizza (Panc Edvis), Sa-      Consolato Generale ad Atene, mentre
                                      vona (Francesco Sbarbaro), Alghero          il Governo greco era tutelato negli Stati
                                      (Giovanni Rossi), Cagliari (Cristobaldo     della Chiesa da due Consolati, uno ad
                                      Pachy), Carloforte (Federico Romby) e       Ancona e l’altro a Civitavecchia13.
                                      Sant’Antioco (Luigi Campus), mentre il
                                      Governo di Torino era rappresentato in      Il Regno Lombardo Veneto, sottopo-
9
    Ibidem.                           Grecia dal Generale Giacomo Duran-          sto al potere della Corte di Vienna,
10
   Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-   do, il quale però risiedeva fisicamente     ebbe anch’esso sul proprio territorio
lendario Generale Pe Regi Stati
– Anno 1852, Torino, Tipografia       a Costantinopoli, in qualità di “Inviato    un Consolato di Grecia, esattamente a
e Stamperia degli Artisti, 1852,
p. 31 e 36.                           Straordinario e Ministro Plenipotenzia-     Venezia, mentre Trieste, sede di un al-
11
   Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
                                      rio di S. M. il Re di Sardegna presso la    tro Consolato dipendeva direttamente
lendario Generale Pe Regi Stati
– Anno 1858, Torino, Tipografia
                                      Sublime Porta e la Real Corte di Gre-       dal Regno d’Austria-Ungheria, lo stesso
e Stamperia degli Artisti, 1858,
p. 28 e 38.
                                      cia”, così come era stato stabilito nel     rappresentato ad Atene da un proprio
12
                                      corso del 185511.                           Consolato Generale, che nel 1847 ci ri-
   Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
lendario Generale Pe Regi Stati                                                   sulta in capo al Barone Antonio Protech
– Anno 1860, Torino, Tipografia
e Stamperia degli Artisti, 1860,      Nel 1860, infine, a pochi mesi della        d’Osten14.
p. 26 e ss.
                                      proclamazione del Regno d’Italia, la
13
   Cfr. Gaetano Moroni Roma-
no, Dizionario di Erudizione          rete diplomatica dei due Paesi oggetto      Anche il Granducato di Toscana, infi-
Storico-Ecclesiastica, Roma, Ti-
pografia e Stamperia Emiliana,        della nostra ricerca storica era così or-   ne, ebbe un proprio Console Generale
1849, p. 50.
                                      ganizzata. Mentre ad Atene fu presen-       ad Atene, mentre nel proprio territorio
14
   Cfr. Manuale del Regno Lom-
bardo-Veneto per l’anno 1847,
                                      te ancora il solo Consolato Generale,       ospitò un Consolato Generale di Grecia
Milano, Imperiale Regia Stam-
peria, 1847, p. 144.
                                      retto dal Console Giuseppe Malavasi,        a Firenze e dei Vice Consolati a Livorno
15
                                      la Legazione fu mantenuta in capo al        e a Portoferraio, sull’isola d’Elba15.
   Cfr. Attilio Zuccagni Orlandini,
Ricerche Statistiche sul Grandu-      Generale Durando, che ovviamente
cato di Toscana, Firenze, Tipo-
grafia Tofani, 1850, p. 365.          mantenne la propria residenza a Co-

                                                                                                                          11
GEOPOLITICA                                                                         www.reportdifesa.it

LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA DALL’UNITÀ
D’ITALIA ALLO SCOPPIO DELLA 2a GUERRA
MONDIALE (1861 - 1940)

                                                                                            Atene la Guardia
Ottone di Baviera, Re di Grecia, che     gendo solo la stipula, avvenuta ad                   Reale nel 1908
avrebbe retto le sorti del Regno sino    Atene il 17 e il 29 luglio del 1861, di
al 1862, anno nel quale la Nazione       una “Convenzione Postale tra Italia
Ellenica si sollevò per l’ennesima       e Grecia”, poi riconfermata tre anni
volta, fu uno dei primi Sovrani d’Eu-    dopo, con la nuova firma avvenuta
ropa che riconobbe il Regno d’Italia,    sempre ad Atene il 5 e il 17 novem-
proclamato ufficialmente il 17 marzo     bre del 186416.
del 1861, al termine della campagna
di liberazione del Meridione d’Italia,   Ebbene, la nuova rete diplomatica
iniziata il 5 maggio del 1860 con la     Italo-Greca fu così concepita. Ad
partenza da Quarto (Genova) degli        Atene fu istituita per la prima volta
eroici “Mille” di Giuseppe Garibaldi.    la “Legazione di S.M. il Re d’Italia”
                                         in Grecia, affidata al Marchese Teren-
La Grecia, appalesandosi comunque        zio Mamiani della Rovere, nominato
una sorta di continuità con il vecchio   Inviato Straordinario e Ministro Ple-
Regno di Sardegna con il quale ave-      nipotenziario con Lettere Credenziali     16
                                                                                      Cfr. “Elenco dei trattati e delle
va già stipulato un “Trattato di Navi-   del 16 giugno 1861, affiancato dal        Convenzioni conchiuse tra il Re-
                                                                                   gno d’Italia e gli Stati Esteri”, in
gazione e Commercio…” (il 19 e 31        Conte Luigi Joannini Cela di San Mi-      Ministero Affari Esteri, Annuario
                                                                                   Diplomatico del Regno d’Italia
marzo 1851), non fece altro che con-     chele, Segretario di Legazione.           per l’anno 1865, Torino, Tipogra-
                                                                                   fia G. Paravia e Comp., 1865, p.
fermare la validità di esso, aggiun-                                               308 e ss.

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GENNAIO 2023                                                                                                 GEOPOLITICA

                                       Da essa dipendevano, oltre al Con-        in Italia fu pubblicato il primo “An-
                                       solato Generale di Atene, anche i         nuario Diplomatico del Regno”.
                                       Consolati, Vice Consolati e Agenzie
                                       Consolari di: Calamata, Eubea, Ka-        Da tale importantissima pubblica-
                                       takolo, Milo. Missolungi, Navarrino,      zione apprendiamo, dunque, che
                                       Patrasso, Sira, Corfù, Cefalonia, San-    ad Atene l’Italia era rappresentata in
                                       ta Maura e Zante. A Torino, invece,       quel frangente da Domenico Pes di
                                       ebbe sede la Legazione del Regno          San Vittorio Conte della Minerva (no-
                                       di Grecia, affidata al Maggior Gene-      minato il 23 febbraio 1864), coadiu-
                                       rale Dimitrios Kallergis, Inviato Stra-   vato dal Segretario, Conte Giuseppe
                                       ordinario e Ministro Plenipotenzia-       Tornielli Brusati, con alle dipendenze
                                       rio, coadiuvato dal Segretario Roque      la stessa identica struttura periferica
                                       Focione, sostituito, qualche mese         fissata nel 1861.
                                       dopo, da Fokion Rok.
                                                                                 A Firenze, ove nel frattempo era sta-
                                       Dalla medesima dipendeva una co-          ta trasferita da Torino la Capitale del
                                       spicua rete diplomatica composta          Regno d’Italia, la Legazione di Grecia
                                       dai Consolati, Vice Consolati ovve-       risulta in carico al Console Generale,
                                       ro Agenzie Consolari di: Augusta,         Ministro Plenipotenziario Giorgio A.
                                       Alghero, Ancona, Brindisi, Cagliari,      Manos, dal quale continuarono a di-
                                       Carloforte, Catania, Catanzaro, Elba,     pendere le numerose sedi diplomati-
                                       Genova, Lipari, Livorno, Marsala, Mi-     che prima elencate e riferite sempre
                                       lazzo, Napoli, Oneglia, Ortona, Pa-       al 1861, elenco al quale si sarebbe
                                       chino, Pizzo Calabro, San Cataldo,        poi aggiunto, dopo il 1866 (al termi-
                                       Sant’Antioco, Savona, Siracusa, Ter-      ne della 3^guerra d’indipendenza),
                                       mini Imerese, Terranova e Trapani17.      anche il Consolato di Venezia18.

                                       Torniamo, ora, a parlare ella storia      La Capitale rimase a Firenze sino
                                       della Grecia, ricordando che, dopo        ai primi mesi del 1871, epoca nella
                                       il rovesciamento di Re Ottone, nel        quale, a seguito della liberazione di
                                       corso del 1863 il potere monarchico       Roma da parte delle truppe del Ge-
                                       fu affidato al Principe Guglielmo di      nerale Cadorna (20 settembre 1870),
                                       Danimarca, che assunse il nome di         si compivano i destini d’Italia.
                                       Giorgio I, Re degli Elleni.
                                                                                 Oltre alla Casa Reale, la “Città Eter-
                                       Il nuovo sovrano Greco poté contare       na” avrebbe ospitato, a far data dal
                                       sull’appoggio di alcune delle più im-     1° di luglio, i vari Ministeri e, quindi,
                                       portanti Potenze Europee, tanto da        anche le sedi diplomatiche.
                                       ottenere dagli inglesi anche le isole
17
    Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
                                       Jonie, le quali sin dal 1830 erano sta-   Non ne conosciamo l’indirizzo, ma
lendario Generale del Regno d’I-
talia pel 1862, Torino, Stamperia
                                       te amministrate sotto la veste di una     sappiamo che la Legazione di Gre-
dell’Unione Tipografico Editrice,
1862, p. 124
                                       Repubblica autonoma, ovviamente           cia in Italia fu in quel frangente ret-
18
                                       sotto protettorato per l’appunto bri-     ta dall’Inviato Straordinario Ministro
   Cfr. Ministero Affari Esteri, An-
nuario Diplomatico del Regno           tannico.                                  Plenipotenziario Andrea Kountorio-
d’Italia per l’anno 1865, Torino,
Tipografia G. Paravia e Comp.,                                                   tis, coadiuvato dal Segretario di Le-
1865, p.178.
                                       Giungiamo così al 1865, anno in cui       gazione, Giorgio Salachas19.
19
    Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
lendario Generale del Regno d’I-
talia pel 1871, Firenze, Tipografia
G. Barbera, 1871, p. 129.

                                                                                                                        13
GEOPOLITICA   www.reportdifesa.it

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                                                                                       Nel 1875 la Legazione greca in Italia
                                                                                       risulta in capo al Ministro Leonida Me-
                                                                                       leteponto, coadiuvato dal 1° Segreta-
                                                                                       rio di Legazione Giorgio Argyropoulo,
                                                                                       mantenendo ancora in vita la notevole
                                                                                       rete diplomatica periferica. Nulla risulta
                                                                                       variato in Grecia, ove ad Atene operò
                                                                                       ancora il Marchese Gian Antonio Mi-
                                                                                       gliorati21.

                                                                                       Un anno dopo ad Atene la Legazione
                                                                                       italiana fu, invece, affidata al Conte
                                                                                       Carlo Maffei di Baglio (nominato il 31
                                                                                       dicembre 1876), coadiuvato dal Segre-
                                                                                       tario Alberto Pansa, mentre in Italia, la
                                                                                       Grecia era rappresentata dal Ministro
                                                                                       Michele Giovanni Paparrigopoulos, af-
                                                                                       fiancato dal Console Generale Philatos
                                                                                       Heomakos, i quali avrebbero ricoperto
                                                                                       tali cariche ancora per qualche tem-
                                                                                       po22.

                                                                                       Proseguiamo la cronologia ricordando
                                                                                       che nel 1880, ad Atene la nostra Lega-
                                                                                       zione era retta dal Conte Donato De
                                                                                       Rege23.

                                                                                       Le prime notizie riguardo alle sedi lo-
                                                                                       gistiche della Legazione greca a Roma
                                                                                       ci portano al 1879, epoca nella quale,
                                                                                       secondo la nota “Guida Monaci”, il
                                                                                       Ministro Plenipotenziario di Grecia, il
20
                                                              Re Giorgio I di Grecia   prima citato Michele Giovanni Pappari-
     Cfr. Ministero dell’Interno,
Calendario Generale del Regno
d’Italia pel 1872, Roma, Tipogra-
                                                                                       gopoulo esercitava tale incarico presso
fia G. Barbera, 1872, p. 133, 135
e 140.
                                                                                       gli uffici di Via delle Quattro Fontane,
21
                                       Rimase ovviamente in piedi la struttu-          41, mentre il Console Generale, Camil-
     Cfr. Ministero dell’Interno,
Calendario Generale del Regno          ra Consolare periferica, con l’aggiunta,        lo Flammi, operava in Via del Corso,
d’Italia pel 1875, Roma, Tipogra-
fia G. Barbera, 1875, p. 129, 131      nel corso dello stesso anno, del Con-           50424.
e 136..
                                       solato Generale di Roma. In Grecia,
22
     Cfr. Ministero dell’Interno,      invece, fra il 1871 e il 1872, la rete di-      Nel 1881, invece, il Principe Georgios
Calendario Generale del Regno
d’Italia pel 1878, Roma, Tipogra-      plomatica italiana risulta organizzata su       Maurokordatos, allora nuovo Inviato
fia G. Barbera, 1878, p. 89 e 90.
                                       di una Legazione con sede ad Atene,             Straordinario e Ministro Plenipoten-
23
    Cfr. Ministero dell’Interno, Ca-
lendario Generale del Regno d’I-
                                       affidata al Marchese Gian Antonio Mi-           ziario del Re di Grecia in Italia stabilì la
talia pel 1880, Roma, Tipografia
Elzeveriana, 1880, p. 96.
                                       gliorati (era stato nominato il 5 giugno        residenza ufficiale diplomatica presso
24
                                       1871), coadiuvato dal Barone France-            l’Hotel Costanzi, in Via San Nicola da
   Cfr. “Ambasciate e Legazioni
Straniere”, in Guida Monaci.           sco Galvagna, su due Consolati a Corfù          Tolentino, 14 25.
Guida Commerciale di Roma e
Provincia – Anno 1879, Roma,           e al Pireo, nonché sui Vice Consolati
1879, p. 206 e 207.
                                       o Agenzie Consolari di: Calamata, Eu-
25
   Cfr. “Ambasciate e Legazioni        bea, Milo, Missolungi, Nauplia, Pyrgos,
Straniere”, in Guida Monaci.
Guida Commerciale di Roma e            Sira, Cefalonia, Santa Maura e Zante20.
Provincia – Anno 1881, Roma,
1881.

                                                                                                                                 15
GEOPOLITICA                                                                                   www.reportdifesa.it

Fu, quella di fissare presso gli Alber-       Giorgio Callipi Bergolo e dall’addetto
ghi le sedi diplomatiche, una con-            Aldo Nobilit.
suetudine molto diffusa, sia in Italia
che all’estero, volendo evitare molto         Un ruolo molto importante lo avreb-
spesso di corrispondere fitti esagera-        bero rivestito i Ministri Plenipotenziari
ti, laddove ovviamente non si dispo-          d’Italia in Grecia e di Grecia in Italia nel
nesse di un palazzo o appartamento            1896, allorquando la Grecia organizzò
di proprietà statale.                         ad Atene, dal 6 al 15 di aprile, i primi
                                              Giochi Olimpici moderni. In tale am-
Nel 1882, tanto per citare un esem-           bito la Legazione Greca a Roma, che
pio calzante, anche il nuovo Ministro         allora aveva sede in Via Palestro, 81, in
greco in Italia, confermò la sede della       capo al Ministro Dimitry Coundoriotis,
Legazione presso un Albergo, in quel          con Consolato Generale in Via Araco-
caso il noto “Albergo del Quirinale”,         eli, 31 (ne era a capo il Conte Dionigi
in Via Nazionale, 726.                        Sicuro) fu il punto di riferimento per
                                              gran parte delle Società sportive che
Si tornò ad una sede ufficiale della          avrebbero preso parte alla competi-
Legazione solo nel corso del 1883,            zione mondiale, favorendone il rilascio
allorquando il nuovo Ministro Pleni-          dei necessari visti sui passaporti.
potenziario in Italia, Dimitros Razis,
prese in affitto un appartamento in           Nel 1900 la Legazione di trasferì, poi,
Via dei Giardini, 33.                         in via XX Settembre, 49, in carico al
                                              Ministro Dimitry Coundoriotis, men-
In quello stesso frangente, invece,           tre il Consolato Generale, affidato al
troviamo il Consolato Generale in Via         Principe Romolo Ruspoli risulta ubica-
del Corso, 504, retto ancora da Ca-           to in Via Agostino Depretis, 8631.
millo Flammi27.
                                              Riprendiamo per un attimo a parlare
Si tratterà comunque sempre di sedi           della storia della Grecia evidenziando
provvisorie, le quali venivano spostate       che il Regno di Giorgio I fu, tutto som-       26
                                                                                                Cfr. “Ambasciate e Legazioni
di volta in volta, soprattutto in relazio-    mato, pacifico, anche se non manca-            Straniere”, in Guida Monaci.
                                                                                             Guida Commerciale di Roma e
ne alle tipologie dei contratti approva-      rono frizioni internazionali, come nel         Provincia – Anno 1882, Roma,
                                                                                             1882.
ti dal Ministero degli Esteri di Atene.       caso della guerra “Russo-Turca” del            27
                                                                                                Cfr. “Ambasciate e Legazioni
                                              1877-1878 e dell’insurrezione di Cre-          Straniere”, in Guida Monaci.
                                                                                             Guida Commerciale di Roma e
Nel triennio 1888-1890 la Legazione di        ta, scoppiata nel 1889 contro i turchi.        Provincia – Anno 1883, Roma,
                                                                                             1883, p. 363 e 364.
Grecia ci risulta in Via Nazionale, 251,
                                                                                             28
                                                                                                Cfr. “Ambasciate e Legazioni
nuovamente retta dal Ministro Michele         A Creta, una prolungata rivolta durata         Straniere”, in Guida Monaci.
                                                                                             Guida Commerciale di Roma e
Giovanni Paparrigopoulos, coadiuvato          dal 1866 al 1869 aveva risollevato il          Provincia – Anno 1888 e 1890,
dapprima dal 1° Segretario Eugenio            fervore nazionalista.                          Roma, p. 450 e 451, nonché p.
                                                                                             412 e 414.
Zalcostas e, in seguito, da Giovanni                                                         29
                                                                                                Cfr. “Ambasciate e Legazioni
Kyrgoussias28. Nel 1894, invece, la rap-      Allorquando scoppiò la guerra tra la           Straniere”, in Guida Monaci.
                                                                                             Guida Commerciale di Roma e
presentanza greca presso S. M. il Re d’I-     Russia e la Turchia, nel 1877, il sen-         Provincia – Anno 1894, Roma,
                                                                                             1894.
talia risulta ubicata in Via Palestro 8129.   timento popolare greco s’avvicinò              30
                                                                                                 Cfr. Ministero dell’Interno,
                                              ovviamente alla Russia, anche se la            Calendario Generale del Regno
                                                                                             d’Italia pel 1887, Roma, Tipogra-
In Grecia, nel frattempo, troviamo ad         Grecia era troppo povera e troppo              fia delle Mantellate, 1887, p. 92.

Atene il Ministro Francesco Miche-            preoccupata dalla possibilità di un            31
                                                                                                Cfr. “Ambasciate e Legazioni
                                                                                             Straniere”, in Guida Monaci.
le Curtopassi (nominato il 7 settem-          intervento britannico, per entrare uf-         Guida Commerciale di Roma e
bre 1879), coadiuvato dal segretario          ficialmente in guerra.                         Provincia – Anno 1900, Roma,
                                                                                             1900, p. 477 e 479.

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GENNAIO 2023                                                                            GEOPOLITICA

               Ciò nonostante, nel 1881 la Tessaglia     e la firma del “Trattato di Costan-
               e Volos furono cedute alla Grecia sen-    tinopoli”, in virtù del quale Creta fu
               za alcun combattimento, come stabi-       dichiarata autonoma, pur sotto il con-
               lito dal “Trattato di Berlino”.           trollo dello stesso Re Giorgio I di Gre-
                                                         cia, nominato Alto Commissario.
               Rimase purtroppo una mera speran-
               za quella di ottenere anche l’isola di    E fu proprio in quello stesso frangen-
               Creta. I greci a Creta continuarono       te storico che ebbe inizio la riforma
               regolarmente a insorgere, e nel 1897      dell’Amministrazione Finanziaria gre-
               il Governo greco di Theodoros Deli-       ca, peraltro innescata anche dai det-
               giannis, cedendo alle pressioni popo-     tami degli articoli 2 e 6 dei “Prelimi-
               lari, dichiarò guerra alla Turchia.       nari di pace” fra i due Paesi, firmati a
                                                         Costantinopoli il 18 settembre dello
               Sempre su tale isola la situazione era,   stesso 1897.
               infatti, degenerata allorquando, il 17
               aprile 1897, dopo che un Corpo di         Con tali atti, onde garantire il pa-
               Spedizione ellenico vi era sbarcato,      gamento dei danni di guerra dovuti
               dichiarandone l’annessione, scoppiò       dalla Grecia alla Turchia (stimati in 4
               la guerra “Greco-Turca”.                  milioni di lire turche) fu istituita una
                                                         Commissione internazionale, compo-
               Questa si sarebbe conclusa nel mag-       sta dai rappresentanti delle Potenze
               gio seguente, con la perdita da parte     mediatrici (Austria-Ungheria, Francia,
               greca (celebre la disfatta di Domokos)    Germania, Inghilterra, Italia e Russia),
                                                         investita del controllo sulla riscossio-
                                                         ne e sull’impiego di quella parte di
                                                         entrate pubbliche che risultasse ne-
                                                         cessaria a coprire gli impegni sopra
                                                         indicati.

                                                         Copertina della Domenica
                                                         del Corriere dedicata
                                                         all’assassinio di Re Giorgio
                                                         di Grecia

                                                                                                 17
GEOPOLITICA                                                                               www.reportdifesa.it

La costituzione della Commissione e         agricola, così come le esportazioni e
le norme del suo funzionamento fu-          l’attività industriale, tanto da favorire
rono poi sanzionate con legge del 7         una maggiore presenza del sistema
marzo 1898, venendo così destina-           creditizio.
te al servizio del debito pubblico le
entrate dei Monopoli (sale, petrolio,       A tal fine proprio con l’Italia fu firmato,
fiammiferi, carte da gioco, ecc.), dei      in data 18 dicembre 1899, il Protocol-
diritti del tabacco, dei diritti di bollo   lo n. 30, che sarebbe entrato in vigore
e dei diritti d’entrata ricossi presso il   già il 1° gennaio del 1900, concernente
Porto del Pireo. In caso di insufficienza   il “Trattato di commercio e di naviga-
di tali risorse sarebbero state riservate   zione”, privo di scadenza e in virtù del
al medesimo impiego le entrate do-          quale fu contemplata una tariffa specia-
ganali riscosse a Laurium, Patrasso,        le, oltre alla clausola di nazione più fa-
Volo e a Corfù.                             vorita (alla data del 1° gennaio 1911 il
                                            “Trattato...” risulta ancora operante).
In ogni caso, al di là di tale condi-       In funzione e in relazione a ciò, sul fi-
zione, cessata la guerra, Re Giorgio I      nire dello stesso ’99, al termine di un
pensò bene di occuparsi del proprio         serrato confronto fra i due Governi,
Paese anche in chiave economica, va-        Italia e Grecia firmarono un accordo in
rando una coraggiosa stagione di tra-       virtù de quale l’allora Regia Guardia di
sformazioni, grazie alle quali sarebbe      Finanza del Regno d’Italia avrebbe di-
ben presto aumentata la produzione          staccato ad Atene alcuni suoi ufficiali,

Torino e il nuovo
Parlamento del Regno
d’Italia 1861

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GENNAIO 2023                                                                                          GEOPOLITICA

con una particolare missione da com-        cato a Costantinopoli) e l’interprete
piere: quella di addestrare il personale    Costantino Dimadi.
della Guardia Doganale Ellenica, re-
centemente ricostituito, non solo allo      Da essa dipendevano in Consolati di
scopo di riprendere in mano il con-         Corfù e Pireo. Dal primo, a sua volta,
trollo delle frontiere, ma anche e so-      dipendevano i Vice Consolati di Ce-
prattutto di tutelare l’erario del grande   falonia, Santa Maura e Zante, mentre
Paese europeo.                              da quello del Pireo i Vice Consolati di
                                            Patrasso, Calamata, Larissa, Laurium,
La scelta di chiedere all’Italia il pro-    Missolungi, Pyrgos, Sira e Volo. In Ita-
prio contributo non era stato di certo      lia, invece, la Grecia metteva in campo
causale (come spiegherò in un libro di      la Legazione (con sede in Via Balbo,
prossima pubblicazione) ma motivato         2), retta dal Ministro Inviato Straordi-
essenzialmente dal grande rispetto          nario Ioannis Gryparis, coadiuvato dal
che la stessa Grecia aveva nei riguardi     Segretario Pietro Deljanni, nonché i
delle Fiamme Gialle d’Italia.               Consolati, Vice Consolati o Agenzie
                                            Consolari di: Ancona, Augusta, Bari,
Il Governo greco, del resto, era ben        Barletta, Bologna, Brindisi, Cagliari,
consapevole di quanto gli italiani fos-     Carloforte, Castellammare di Stabia,
sero in gamba, anche in fatto di adde-      Catania, Catanzaro, Civitavecchia,
stramento dei Corpi di Polizia, tenen-      Firenze, Gallipoli, Genova, Girgenti,
do a mente quanto già fatto dall’Arma       Lampedusa, Licata, Livorno, Marsala,
dei Carabinieri Reali, che sull’isola di    Milano, Milazzo, Napoli, Porto Empe-
Creta era stata già presente sin dal        docle, Portoferraio, Pozzallo, Raven-
1897 e che aveva dato vita al locale        na, Roma, Salerno, San Remo, Sassa-
“Corpo della Gendarmeria”, sorto            ri, Savona, Siracusa, Spezia, Taranto,
nel maggio del 1899 sotto la guida          Torino, Trapani e Venezia33.
del celebre Capitano Federico Crave-
ri, così come richiesto dallo stesso Re     Nel 1905 la Legazione di Grecia, an-
Giorgio I. Anche le missioni in Grecia      cora in Via Balbo, 2, era nelle mani
erano il frutto dell’intenso lavoro svol-   del Ministro C.H. Mizzopoulos, al
to in entrambi i Paesi dai titolari delle   quale verrà, di lì a poco, demanda-
Legazioni, quindi dal prima citato Mi-      ta l’organizzazione di quella che fu
nistro Dimitry Coundoriotis, a Roma         la prima visita di Stato di un sovrano
e dal Duca Giuseppe Ararna, Inviato         greco in Italia.
Straordinario e Ministro Plenipoten-
ziario d’Italia ad Atene32.                 Ciò avvenne tra il novembre e il di-
                                            cembre del 1906, allorquando Re
Agli inizi del Novecento, esattamente       Giorgio I fece visita ai Sovrani d’Italia, i
alla data del 1902 questa era la rete       quali, a loro volta, avrebbero ricambia-
diplomatica Italo-Greca.                    to la cortesia dall’8 al 12 aprile 1907,
                                            in quel di Atene, ricevuti dal Ministro
Ad Atene la nostra Legazione era an-        d’Italia Comm. Riccardo Bollati.               32
                                                                                                Cfr. Ministero dell’Interno,
                                                                                           Calendario Generale del Regno
cora retta dal Duca Ararna, al quale                                                       d’Italia pel 1900, Roma, Tipogra-
                                                                                           fia L. Cecchini Editrice, 1900, p.
si affiancava il Segretario Aldo Nobi-                                                     115 e 117.

li, l’addetto Carlo Arrivabene Valenti                                                     33
                                                                                                Cfr. Ministero dell’Interno,
                                                                                           Calendario Generale del Regno
Gonzaga, il Tenente Colonnello Vitto-                                                      d’Italia pel 1902, Roma, Tipogra-
rio Signorile, addetto militare (distac-                                                   fia L. Cecchini Editrice, 1902, p.
                                                                                           31 e 37.

                                                                                                                         19
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Nel 1911, allorquando l’Italia avrebbe      Il 6 marzo del 1913, tanto per citare uno
ripreso le armi a seguito dello scop-       degli eventi più importanti, la Grecia,
pio della “Guerra Italo-Turca” per          grazie ai trattati di Bucarest e Londra
l’occupazione coloniale della Libia, il     avrebbe ottenuto importanti acquisti
Ministro Plenipotenziario italiano in       territoriali, occupando così Giannina
Grecia era il Marchese Andrea Car-          e il resto dell’Epiro, così come le isole
lotti, coadiuvato dal Conte Leopoldo        di Creta e dell’Egeo (tranne quelle del
Corinaldi come Segretario di Lega-          Dodecanneso) e Salonicco, con la Ma-
zione. Dalla medesima dipendevano           cedonia Meridionale35.
i Consolati di Corfù, Patrasso e Pireo,
nonché i Vice Consolati o Agenzie           L’annessione di Salonicco, in parti-
Consolari di Cefalonia, Pascò, Santa        colare, avrebbe innescato non pochi
Maura, Zante, Calamata, Catecolo,           attriti con la Bulgaria, la quale non ac-
Nauplia, Larissa, Laurium, Sira e Volo.     cettava di “averla in condominio” con
                                            i greci, non nascondendo le sue pale-
Il Ministro greco in Italia era, invece,    si mire egemoniche sull’intera Regio-
Alessandro Carapanos, poi sostituito        ne, ovviamente al fine di assicurarsi
da Lampros Koromilas, con uffici di         uno sbocco sul Mare Mediterraneo.
Legazione all’interno del prestigio-
so Palazzo Barberini, 13 di Via delle       Al contrario, alla Grecia non faceva
Quattro Fontane34.                          assolutamente piacere l’occupazione
                                            italiana del Dodecaneso scaturita a se-
Furono, quelli, anche gli anni della        guito della citata guerra “Italo-Turca”.
“Lotta Macedone” e delle note “Guer-
re Balcaniche”, combattute a più ri-        E fu, quindi, proprio in questo clima
prese e a seguito delle quali la Grecia     infuocato che si registrò l’assassinio di
si sarebbe ampliata notevolmente.           Re Giorgio I di Grecia, che si verificò
                                            proprio a Salonicco il 18 marzo 1913
Le “Guerre Balcaniche” avrebbero, di        ad opera di Alexandros Schinas, un
lì a poco, stravolto, tuttavia, lo scena-   greco ex maestro elementare che si
rio politico-istituzionale di quel Regno.   era dato alla vita di strada: un mezzo
                                            squilibrato, si disse allora.
                                                                                        Roma Palazzo Barberini

                                                                                        34
                                                                                             Cfr. Ministero dell’Interno,
                                                                                        Calendario Generale del Regno
                                                                                        d’Italia pel 1911, Roma, Tipogra-
                                                                                        fia L. Cecchini Editrice, 1911, p.
                                                                                        31 e 37.

                                                                                        35
                                                                                            Il trattato di Bucarest del 10
                                                                                        agosto 1913 fu un accordo ne-
                                                                                        goziato dai rappresentanti di
                                                                                        Bulgaria, Romania, Grecia, Ser-
                                                                                        bia e Montenegro, ode porre
                                                                                        fine alla seconda guerra balca-
                                                                                        nica. Il trattato modificava il pre-
                                                                                        cedente trattato di Londra dello
                                                                                        stesso anno, stipulato al termine
                                                                                        della prima guerra balcanica.

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               All’illuminato e compianto Sovrano           no I e avente sede ad Atene e l’altro
               subentrò il figlio, Costantino, che per      filo-britannico guidato dal Venizelos
               quanto affranto avrebbe assunto co-          avente sede a Salonicco.
               raggiosamente il potere nel momen-
               to più delicato che il suo Paese stava       Lo “scisma” si risolse solo nel 1917
               affrontando, pur potendo contare su          con l’esilio del Re, a cui succedette il fi-
               quel grande uomo di Governo, quale           glio Alessandro, l’unione dei Governi,
               era Eleutherios Venizèlos.                   il richiamo al Governo di Eleutherios
                                                            Venizèlos e l’entrata in guerra della
               Di lì ad un anno circa, esattamente il       Grecia a fianco della “Triplice Intesa”,
               28 di luglio 1914 scoppiò quella che         quindi contro gli “Imperi Centrali”.
               passerà alla storia come la “Grande
               Guerra”, la quale avrebbe tenuto lon-        A seguito alla vittoria al fianco dell’In-
               tano il nostro Paese (l’Italia) solo per     tesa, con il “Trattato di Sèvres” la Gre-
               poco meno di un anno.                        cia ottenne così la Tracia orientale e
                                                            Smirne con il suo entroterra, regioni
               Ebbene, fu proprio in quel frangente         che all’epoca erano parzialmente po-
               storico che la Grecia di Re Costantino       polate da greci.
               I, cognato dell’Imperatore di Prussia
               Guglielmo II, s’allineò a favore degli       Quest’ultima venne occupata dall’e-
               “Imperi Centrali”, malgrado la con-          sercito greco nel 1919 in seguito
               trarietà espressa dallo stesso Primo         all’occupazione italiana di Antalya.
               Ministro, Venizèlos e dall’intero Paese,
               peraltro memore del patto d’alleanza         L’intenzione del Governo greco era
               che univa la stessa Grecia alla Serbia.      infatti quella di puntare a recupera-
                                                            re alcuni degli ex territori dell’Impe-
               Contro le scelte di campo del Sovra-         ro bizantino, ponendosi come unici
               no greco s’oppose sia il Venizèlos che       eredi di un Impero che in realtà fu
               lo stesso Movimento Nazionalistico           multietnico: l’Asia Minore e “libera-
               greco, i quali erano, invece, fautori        re” Costantinopoli, che a quel punto
               di un intervento della Grecia a fianco       sarebbe stata scelta come Capitale al
               dell’Intesa, onde poter così strappare       posto di Atene.
               altri territori sia alla Bulgaria che alla
               Turchia.                                     Questo progetto ideologico nazionali-
                                                            sta è noto come “Megali Idea”.
               Costretto a dare le dimissioni, Ve-
               nizèlos continuò a mantenere i contatti      Dopo il rifiuto dei nazionalisti turchi di
               con Francia e Inghilterra (Paesi cardine     accettare il “Trattato di Sèvres”, l’eser-
               dell’Intesa), i quali, dietro suo consi-     cito greco attaccò la Turchia nazionali-
               glio, fecero sbarcare le proprie truppe      sta di Mustafa Kemal Atatürk puntan-
               al Pireo.                                    do su Ankara.

               Ciò portò alla divisione del Paese (il       La morte di Re Alessandro, l’inattesa
               cosiddetto “Scisma nazionale”).              sconfitta elettorale di Venizelos e il ri-
                                                            torno di Re Costantino non cambiaro-
               Seguì un periodo di alcuni anni in           no la politica greca in Asia Minore. La
               cui la Grecia ebbe due Governi: uno          guerra “Greco-Turca” finì in maniera
               filo-tedesco guidato dal Re Costanti-        catastrofica per la Grecia, la quale a

                                                                                                      21
GEOPOLITICA                                                                             www.reportdifesa.it

a quel punto dovette abbandonare le         ferenza degli Ambasciatori, la quale
occupate Smirne e la Tracia Orientale.      aveva precedentemente riconosciuta
                                            legittima la richiesta di indennità pre-
Fu il “Trattato di Losanna”, ratificato     sentata dall’Italia, si ottenne il ritiro
nel 1923, a chiudere le ostilità fra i      delle truppe italiane da Corfù, ordi-
due Paesi, i quali accettarono di ef-       nando, nel contempo, un’inchiesta
fettuare lo scambio di popolazioni tra      giudiziaria sull’eccidio di Giannina,
Grecia e Turchia secondo il criterio        nominando a tal riguardo una specia-
dell’appartenenza religiosa (1. 100.        le Commissione composta da mem-
000 ortodossi contro 380 mila musul-        bri delle tre potenze alleate (Francia,
mani).                                      Gran Bretagna e Italia).

Il 1923 fu, poi, anche l’anno nel quale
s’innescò una profonda crisi tra Italia
e Grecia, crisi dovuta principalmen-
te all’eccidio di Giannina, del 27 di
agosto. In quella circostanza furono
assassinati il Generale Enrico Tellini,
due ufficiali e l’autista, membri del-
la Missione militare italiana che, per
conto delle potenze alleate era stata
inviata in zona onde procedere alla
delimitazione del confine greco-alba-
nese. Benito Mussolini, da un anno al
potere in Italia, anziché rivolgersi alla
Società delle Nazioni e senza infor-
mare la Conferenza interalleata, inviò
un ultimatum alla Grecia, chiedendo,
oltre alle scuse formali, anche i solen-
ni funerali per le vittime, una severis-
sima inchiesta giudiziaria, con relativa
pena capitale per i colpevoli e un’in-
dennità di 50 milioni di lire.

Il Governo greco, nel respingere le
accuse di responsabilità dirette del
massacro, accettò solo in parte le ri-
chieste, tanto da provocare la furiosa
reazione del Duce. Mussolini inviò,
quindi, una Squadra Navale nelle ac-
que di Corfù, la quale fu poi occupata
militarmente il 31 dello stesso agosto.

Il 3 settembre, la Società delle Nazio-
ni, accogliendo il ricorso presentato
dalla Grecia, condannò l’occupazione        Re Costantino I di Grecia
italiana, provocando l’ennesima rea-
zione di Mussolini, il quale minacciò il
ritiro dell’Italia dalla medesima orga-
nizzazione. Il 27 settembre, grazie alla
mediazione diplomatica della Con-
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                                   L’inchiesta si concluderà, tuttavia, con     nale del 1929.
                                   un nulla di fatto, non avendo avuto          Ciò favorì il ritorno al potere del Ve-
                                   la possibilità di fare piena luce sia sui    nizelos, che lo tenne sino al suo esilio
                                   colpevoli dell’eccidio che sui relativi      definitivo, nel 1935, epoca nella qua-
                                   ed eventuali mandanti.                       le fu ristabilita la monarchia.

                                    Sta di fatto che da quel momento            A Roma, intanto, nel 1930 era giun-
                                   in avanti i rapporti tra i due Paesi, un     to il nuovo Ministro Plenipotenziario,
                                   tempo amici, come abbiamo ricorda-           Petros Metaxas, il quale avrebbe ope-
                                   to nelle pagine precedenti, si raffred-      rato nei nuovi uffici della Legazione, in
                                   deranno per qualche tempo.                   Via Romagna, 42 (per la Cancelleria,
                                                                                invece, si scelse un appartamento in
                                   Nel frattempo, fra il 1920 e il 1925,        Via Sardegna, 153), mentre ad Atene
                                   avevano retto la Legazione greca in          la nostra struttura diplomatica risulta
                                   Italia i Ministri Konstantinos Psarou-       in capo al Ministro, Comm. Giuseppe
                                   das e Nikolas Mauroudis. Fu solo il          Bastianini, con uffici in via Stissichorn,
                                   23 settembre del 1927 che Italia e           2, ove prestavano servizio anche il 1°
                                   Grecia stipuleranno un nuovo “Patto          Segretario Luciano Bernardis, il Tenen-
                                   di amicizia”, garantendosi reciproca         te Colonnello Luigi Trionfi, addetto mi-
                                   neutralità in caso di coinvolgimento         litare, il Capitano. di Fregata Giuseppe
                                   in conflitti. In Grecia, nel frattempo,      Bertoldi, addetto navale e aeronauti-
                                   esattamente nel 1924, a seguito di           co, il cancelliere Costantino Dimadi e
                                   un referendum era stata abolita la           l’interprete Demetrio De Santo.
                                   monarchia e, quindi, proclamata la 2a
                                   Repubblica, alla quale, tuttavia, fece-      Dalla Legazione dipendevano, poi, i
                                   ro seguito una serie di Governi dimo-        Consolati Generali di Canea, Corfù,
                                   stratesi inefficaci, guidati dai militari,   Janina, Patrasso, Pireo e Salonicco e
                                   situazione poi peggiorata a causa            numerosi Vice Consolati e Agenzie
                                   della nota crisi economica internazio-       Consolari36.

 La Grecia in una carta
  geografica del 1912

36
   Cfr. Ministero Affari Esteri,
Annuario Diplomatico del Re-
gno d’Italia – Anno 1931, Roma,
1931, p. 130.

                                                                                                                        23
GEOPOLITICA                                                                           www.reportdifesa.it

Il 4 agosto del 1936, tuttavia, l’enne-    Le relazioni diplomatiche sarebbero
simo colpo di Stato, organizzato dal       riprese solo sul finire del 1944, allor-
Generale Joannis Metaxas, instaurò         quando il nuovo Governo di Atene
in Grecia una dittatura molto simile       distaccò a Roma, appena liberata da-
a quella italiana. Nonostante ciò, la      gli Anglo-Americani, il Ministro Geor-
Grecia rimase in buoni rapporti con la     gios Exintaris, il quale avrebbe curato
Gran Bretagna, tanto che allo scop-        la rappresentanza greca nei territori
pio della 2a Guerra mondiale, nel          della c.d. “Italia Liberata”.
1939, non si alleò con le “Potenze
dell’Asse”.

Sappiamo, purtroppo, tutti cosa ac-
cadde, allorquando il 28 ottobre
1940, l’Italia diede inizio all’infame
“Campagna di Grecia”, muovendo
le proprie truppe dalla vicina Albania,
peraltro incontrando le critiche del
nuovo alleato, Adolf Hitler, che non
esitò a manifestarle personalmente
allo stesso Mussolini, con una lette-
ra del 20 novembre. Nel frattempo,
a partire dal 1933, la Legazione ita-
liana ad Atene si era trasferita presso
il celebre “Palazzo Psichas”, costruito
nel 1870 dal noto architetto tedesco
Ernst Ziller su richiesta del banchiere
Stefanos Psichas.

Negli anni seguenti ebbe varie desti-
nazioni: da dimora gentilizia a sede di
rappresentanze diplomatiche e persi-
no dipendenza di un grande albergo,
il celebre “Hotel Grande Bretagne”.

La guerra contro la Grecia sospese
ovviamente ogni rapporto diploma-
tico fra i due Stati, determinando
il rientro in Patria dei vari Ministri e
Agenti Consolari.

Sino al giugno 1940, il Ministro di
Grecia in Italia era Ioannis Politis.

24
GENNAIO 2023                                                                                        GEOPOLITICA

                        LA RETE DIPLOMATICA ITALO-GRECA
                        DAL 1946 AD OGGI

                        Occorre ricordare che la Grecia dovet-        la sinistra comunista, la prima sostenuta
                        te giocoforza soggiacere ad un Go-            da Gran Bretagna e Stati Uniti d’Ameri-
                        verno militare collaborazionista fino         ca, la seconda ovviamente dall’Unione
                        all’autunno del 1944, quando le forze         Sovietica, dando così inizio ad un clima
                        tedesche, che dopo l’armistizio ita-          generale che passerà alla storia come
                        liano dell’8 settembre 1943 avevano           la “Guerra Fredda”.
                        soppiantato ovunque le nostre truppe
                        di occupazione, iniziarono a ritirarsi        Tornando alla nostra ricostruzione sto-
                        verso Nord, per non restare tagliate          rica osserviamo, quindi, che nel corso
                        fuori dalla penetrazione dell’Armata          del 1946 a Roma riaprirono ufficial-
                        Rossa nei Balcani.                            mente i battenti degli uffici della Re-
                                                                      gia Legazione di Grecia in Italia (che
                        Purtroppo, occorre aggiungere, il dram-       tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli
                        ma della Grecia non era ancora termi-         anni ’60 verranno allocati in uno stori-
                        nato, in quanto il Paese fu ben presto        co palazzo di Viale Gioacchino Rossini,
                        teatro di una vera e propria guerra civi-     4), così come accadde ad Atene per
                        le, durata più di tre anni, fra la destra e   la nostra rappresentanza diplomatica.

Roma il Palazzo Reale
         del Qurinale

                                                                                                                25
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In quella circostanza raggiunse la “Cit-   La dittatura militare ebbe fine nel
tà Eterna” il Ministro Dimitrios Kapsa-    1975, con la proclamazione della Re-
lis. Fu solo verso la fine del 1949 che    pubblica, la quale si diede una nuova
i due Paesi, tornati ad essere amici,      Costituzione, promulgata l’11 giugno
avrebbero deciso di elevare tali rap-      di quello stesso fatidico anno.
presentanze ad Ambasciate.
                                           Attualmente la rete diplomatica ita-
Per l’Italia ciò avvenne per effetto del   lo-greca risulta così composta.
Decreto del Presidente della Repub-
blica numero 1043 in data 23 dicem-        In Grecia, l’Italia è rappresentata
bre 1949, su proposta del Ministro         dall’Ambasciata di Atene, attual-
degli Affari Esteri, il quale propose      mente retta da S.E. l’Ambasciatrice
e ottenne la nomina di Adolfo Ales-        Patrizia Falcinelli ed organizzata sul
sandrini, Diplomatico di grande fama       territorio ellenico attraverso la Cancel-
e prestigiosa carriera, il quale di lì a   leria Consolare di Atene e i Consolati
poco si sarebbe insediato a “Palazzo       Onorari di: Cefalonia, Chania (Creta),
Psichas”37.                                Chios, Corfù, Corinto, Falegandros,
                                           Igoumenitsa, Ios, Iraklio (Creta), Ita-
A Roma, invece, il primo Ambascia-         ca, Kalamata, Klavala, Larissa, Lemno,
tore greco a ciò designato, lo stesso      Mikonos, Nafplio, Paros, Patrasso, Pi-
Dimitrios Kapsalis, avrebbe presenta-      reo, Rodi, Salonicco, Santorini, Syros,
to al nostro Presidente le tradizionali    Volos e Zante.
“Lettere Credenziali” il 1° febbraio
1950, nel corso di una solenne ceri-       In Italia la Grecia dispone di un’Am-
monia che si tenne presso il Palazzo       basciata a Roma, con sede sempre
del Quirinale38.                           nello storico palazzo di Viale Gioac-
                                           chino Rossini, 4, di cui è a capo S.E.
Italia e Grecia avrebbero mantenuto        l’Ambasciatrice Eleni Sourani.
regolari rapporti diplomatici anche        La rete diplomatica greca è rappresen-
nei foschi anni nei quali Atene fu Ca-     tata dai Consolati Onorari di: Ancona,
pitale dell’ennesima dittatura, pas-       Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Cata-
sata alla storia col nome di “Regime       nia, Firenze, Livorno, Milano, Napoli,
dei Colonnelli”, innescato il 21 aprile    Palermo, Torino, Trieste e Venezia.
1967, con la destituzione di Re Co-
stantino II.

                     *Colonnello (Aus) della Guardia di Finanza - Storico Militare

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                                                                                       Elena Vladirovna di Russia (nipo-
                                                                                       te dello zar Nicola II), già proprie-
                                                                                       taria del Palazzo, dopo la morte
                                                                                       del marito, riprese possesso
                                                                                       dell’edificio che però deciderà
                                                                                       di vendere definitivamente, nel
                                                                                       1955, allo Stato italiano.

                                                                                       38
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                                                                                       blica – Comunicato”, in “Gaz-
                                                                                       zetta Ufficiale della Repubblica
                                                                                       Italiana” n. 37 del 14 febbraio
                                                                                       1950, p. 490.

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