ECONOMIA LINEARE ED ECONOMIA CIRCOLARE - Seconda parte - C-Box
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Calendario Giovedì 11 febbraio | 13.30 - 16.30 Economia lineare ed economia circolare (prima parte) Giovedì 18 febbraio | 13.00 - 17.00 Nadia Lambiase Economia lineare ed economia circolare Presidente e Amministratrice Delegata, dottoranda (seconda parte) in Innovation for the circular economy (Unito) Giovedì 25 febbraio | 13.00 - 17.00 Economia circolare: dalla teoria alla pratica
Le origini dell’economia circolare Fonte Bompan e Brambilla, 2016 L’economia circolare non risale ad una data e ad un autore specifico, ma è il frutto dell’unione di diversi concetti e scuole di pensiero che si sono evoluti nel tempo.
1713 Le origini dell’economia circolare CARLOWITZ - Il concetto di “sostenibilità” fu coniato da Carlowitz, direttore dell’ufficio reale nel Regno di Sassonia, impegnato a risolvere il problema della carenza di legname nel regno. © bpk/Staatliche Kunstsammlungen Dresden/Herbert Boswank
1763 Le origini dell’economia circolare ANTONIO GENOVESI - Genovesi scrive «Lezioni di economia civile» dove enuncia che compito dell’economia è occuparsi della felicità pubblica della nazione.
1789 Le origini dell’economia circolare THOMAS ROBERT MALTHUS - Il tema della sostenibilità viene ripreso da Malthus nel suo “Saggio sul principio della popolazione e i suoi effetti sullo sviluppo futuro della società”. I punti principali della sua argomentazione erano radicalmente opposti al pensiero dell’epoca, in quest’opera l’economista inglese osservò che la produzione agricola, a causa di una disponibilità di risorse fissa, era soggetta alla legge dei rendimenti decrescenti1 e che quindi presto non sarebbe stata in grado di soddisfare la crescita geometrica della popolazione. Portando Malthus al concetto secondo il quale la rapida crescita della popolazione mondiale avrebbe presto reso le risorse della Terra insufficienti2. 1 La legge dei rendimenti decrescenti è una delle leggi fondamentali dell’economia: tale legge deriva la sua validità da una costante sperimentazione nella pratica, in base alla quale applicando successive quantità di un fattore produttivo variabile (ad es. il lavoro) a un fattore produttivo fisso (ad es. la terra) otterremo quantità di prodotto supplementari man mano decrescenti, dopo un iniziale aumento. 2 BBC, “History:Thomas Malthus (1766-1834), www.bbc.co.uk John Linnell, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons
1848 Le origini dell’economia circolare JOHN STUART MILL - Nel suo testo “Principi di politica economia” teorizzò la drammatica ipotesi secondo la quale la crescita economica illimitata avrebbe portato inevitabilmente alla distruzione dell’ambiente e alla riduzione della qualità della vita. London Stereoscopic Company, Public domain, via Wikimedia Commons
1866 Le origini dell’economia circolare ERNEST HAECKEL - Il biologo tedesco suggerisce la necessità di dare vita a una disciplina nuova dedicata allo studio e descrizione degli scambi di materia e energia tra gli essere viventi e l'ambiente circostante e gli scambi tra gli esseri viventi tra loro: nasce l’ecologia, che Haeckel definisce l’ecologia l’economia della natura. Nicola Perscheid, Public domain, via Wikimedia Commons
1900 Le origini dell’economia circolare Lo sviluppo tecnologico innesca una profonda trasformazione del sistema globale mondiale, superando il limite imposto dalla sussistenza agricola3, fino ad arrivare alla cosiddetta epoca d’oro del capitalismo. In questo periodo nacquero nuove identità ambientaliste. 3 L'agricolturadi sussistenza o 'di autoconsumo' consiste in coltivazioni e/o allevamenti destinati al consumo diretto delle famiglie contadine, indispensabili per la sopravvivenza. Soltanto una piccola quantità dei raccolti, in surplus, viene venduta al mercato o scambiata con altre merci. Fondazione ISEC. Istituto per la storia dell'età contemporanea
1962 Le origini dell’economia circolare RACHEL CARSON - La Carson, biologa, scrive “Primavera silenziosa” testo di denuncia riguardo la sparizione di alcune specie di volatili dai campi in primavera, portando all’attenzione del pubblico gli effetti devastanti che DDT e pesticidi avevano sugli esseri umani e sull’intero ecosistema. Alfred Eisenstaedt/Time Life Pictures, via Getty Images
Anni ‘60 Le origini dell’economia circolare In questi anni si sviluppano intensivamente una serie di movimenti di contestazione che rivendicavano come ideali il pacifismo, l’uguaglianza e la protezione ambientale, conducendo verso i primi esperimenti sociali ed economici ed alle prime ricerche sulle energie rinnovabili all’ambientalismo militante e all’antinuclearismo. In Danimarca nasce il programma Symbiosis4, con l’obiettivo di creare una rete complessa di scambi di materia ed energia a livello di cittadini, imprese e autorità, realizzando di fatto il primo sistema industriale o addirittura territoriale operante secondo i principi della simbiosi industriale, ovvero una serie di scambi di materie seconde, scarti di produzione e forme residue di energie che aumentano l’efficacia dei singoli processi produttivi, riducendo fortemente l’impatto ambientale. 4 https://www.economia-circolare.info/2018/09/12/danimarca-kalundborg-symbiosis-sei- decenni-di-un-approccio-circolae/; https://lospiegone.com/2019/02/08/economia-circolare- i-casi-di-simbiosi-industriale-in-danimarca-e-francia/ www.dna.trentino.it
1968 Le origini dell’economia circolare CLUB DI ROMA - Un gruppo internazionale di imprenditori, scienziati ed economisti, guidati da Arturo Peccei e supportato da Umberto Colombo, diede vita al Club di Roma, un’associazione non governativa, non-profit, la cui missione era quella di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l'umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili. http://www.futurimagazine.it/dossier/limiti-dello-sviluppo-rapporto-club-di-roma/
1971 Le origini dell’economia circolare BARRY COMMONER - Questo biologo americano scrive il “Cerchio da chiudere. La natura, l'uomo e la tecnologia” in cui descrive l'ecosfera, come è stata danneggiata e i sistemi economici, sociali e politici che hanno creato la crisi ambientale ed energetica. Jack Fahland/St. Louis Globe Democrat - www.nytimes.com
1970 Le origini dell’economia circolare LA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA - L’ecologia diventa pop con l’istituzione di questa giornata, il 22 aprile. Il Consiglio d’Europa proclama il 1970 “anno europeo della conservazione della natura”
1972 Le origini dell’economia circolare I LIMITI DELLO SVILUPPO - Il Club di Roma pubblicò il rapporto “I limiti dello sviluppo”5, un testo fondamentale in cui furono riunite le ricerche e gli scritti redatti da alcuni ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) sulle conseguenze che una continua crescita avrebbe avuto sul pianeta. Tale testo inoltre, partiva da due principi fondamentali: il concetto di problematica globale e l’esistenza di limiti6 e vincoli all’espansione demografica e alla crescita economica. Il libro sosteneva che in assenza di controlli, l’impronta ecologica umana (consumo di risorse naturali rispetto alla capacità della Terra di rigenerarle) avrebbe superato la capacità portante materiale del pianeta, ovvero i cosiddetti “limiti sostenibili”7. 5 Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers, William W. Behrens III, The Limits to Growth, A Report the Club of Rome’s Project on the Predicament of Mankind, New York, Universe Book, 197 (il testo è disponibile online sul sito www.donellameadows.org). 6 Jorgen Randers, What was the Message of the Limits toGrowth?, Club of Rome, www.clubofrome.org, aprile 2010. 7 Global Footprint Network (2012), “Data and Results”, www.footprintwork.org. Jack Fahland/St. Louis Globe Democrat - www.nytimes.com
1972 Le origini dell’economia circolare CONFERENZA DI STOCCOLMA - Sull’onda della sempre più crescente coscienza ambientalista, si svolse la prima conferenza della Nazioni unite riguardante l’ambiente umano. Durante quest’evento non si parlò apertamente di ambiente ma nel preambolo del testo si afferma di voler promuovere il progresso sociale e migliorare lo standard di vita, in particolare nel primo capitolo si individua, quale principale obiettivo, quello di risolvere i problemi internazionali attraverso la cooperazione. www.treccani.it
1973 Le origini dell’economia circolare LA CRISI ENERGETICA - Per la prima volta dal dopo guerra e in piena esplosione dello stile di vita consumistico, avvenne la prima grande crisi di materie prime a seguito della “crisi energetica” del 1973. La conseguenza di questa crisi fu quella di far aprire gli occhi al mondo sulle conseguenze della dipendenza da risorse non rinnovabili, facendo ulteriormente alzare il livello di conoscenza della precarietà energetica a livello globale. Evening Standard | Getty Images
1976 Le origini dell’economia circolare WALTER STAHEL - W. Stahel propone di estendere il ciclo vitale degli edifici e di altri beni, come le automobili, per ridurre gli sprechi e i rifiuti. https://circularcomputing.com/news/professor-dr-walter-r-stahel/
1981 Le origini dell’economia circolare ORIO GIARINI - Ha posto le basi per l’approfondimento delle opportunità offerte dall’economia dei servizi. Nel suo “Dialogo sulla ricchezza e il benessere” del 19818 afferma che bisogna operare una sintesi tra economia ed ecologia e che le strategie per la produzione della ricchezza devono accentrarsi sulle ricchezze naturali. In questo testo si trovano due concetti fondamentali, il primo riguarda il principio secondo il quale il valore di un bene dipende da ciò che l’umanità può produrre e il secondo che questa produzione può avvenire sia all’interno che all’esterno di un sistema monetizzato. Attraverso questi due concetti si può fondare una nuova disciplina basata sull’ottimizzazione del valore. Giarini O.,Capitale, ambiente, valore. Dialogo sulla ricchezza e il benessere. Rapporto al Club di Roma sullo sviluppo economico, 1981, Mondadori Editore . https://circularcomputing.com/news/professor-dr-walter-r-stahel/
1982 Le origini dell’economia circolare Da Giarini e Stahel nacque il Product-Life Institute9, il quale tutt’ora elabora strategie, riprendendo e rielaborando le teorie di Stahel, per l’incremento della produttività dei materiali nel contesto della “società dei servizi”, nel quale viene posto al centro del mercato la vendita di un servizio, sostituendolo alla vendita di un prodotto. Con l’articolo accademico The Product-Life Factor , Stahel approfondì i concetti già esposti nei precedenti lavori e formulò più chiaramente il concetto di economia circolare. Lester R. Brown scrive “Building sustainable society”, in cui offriva ai lettori un avvertimento su dove sarebbe arrivata la moderna cultura occidentale senza cambiare il proprio sistema economico/industriale: una sicura morte, precoce ed ignobile. Nel testo inoltre, erano forniti gli strumenti per evitare questa catastrofe naturale, come ad esempio attenzione allo stato dei mari o la conversione ad energie rinnovabili. http://www.product-life.org/ http://sustainablog.org/2013/12/lester-r-brown-breaking-new-ground/
1984 Le origini dell’economia circolare CATASTROFE DI BHOPAL - Il 3 dicembre la centrale di una ditta americana rilasciò a Bhopal, in India, una nube tossica che fece più di 20.000 vittime. www.popoffquotidiano.it
1987 Le origini dell’economia circolare RAPPORTO BRUNDTLAND - Rapporto sulla situazione mondiale su ambiente e sviluppo (commissionato dall’assemblea generale delle Nazioni Unite alla Commissione mondiale su ambiente e sviluppo) che ha posto le basi per la seconda fase dello sviluppo del diritto internazionale ambientale, caratterizzato da conclusione di trattati soprattutto di natura settoriale basati sulla prevenzione del danno e sull’inquinamento transfrontaliero10. 10 Esempi di inquinamento transfrontaliero sono: "I processi di combustione (traffico autoveicolare, produzione di energia, riscaldamento domestico), i processi industriali, le attività vulcaniche e particolari attività microbiche determinano emissioni nell’atmosfera di inquinanti (composti dello zolfo, dell’azoto, metalli pesanti, composti organici volatili, composti organici persistenti) che, anche in seguito a trasformazioni chimiche, vengono trasferiti dall’atmosfera al suolo e alle acque con deposizioni, provocando effetti dannosi sull’ambiente. Le sostanze trasportate in atmosfera fanno sentire i loro effetti negativi sul suolo, sulla vegetazione, sulle acque sia superficiali che sotterranee e sui manufatti, anche a distanze di centinaia e migliaia di chilometri dal punto di emissione, spesso in paesi diversi da quelli in cui sono state prodotte" cit. ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Gro Harlem Brundtland, Presidente della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo – lifegate.it
1988 Le origini dell’economia circolare ROBERT U. AYRES - Al convegno di Tokyo fu formalizzato il termine “metabolismo industriale”, esponendo il diretto legame tra sistema economico/produttivo e equilibri dinamici dei cicli fondamentali biologici. Il teorico che elaborò le teorie di mediazione a queste interferenze fu il fisico americano Robert U. Ayres, introducendo “l’ecologia industriale”, che prevede l’adozione di una strategia di riduzione dei flussi antropici sulle risorse naturali, mirando a creare processi circolari chiusi, nei quali il rifiuto è visto come una nuova materia che rientra nel circolo produttivo- economico, eliminando il concetto di rifiuto. Gro Harlem Brundtland, Presidente della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo – lifegate.it
1989 Le origini dell’economia circolare WALTER STAHEL - Nel testo Limits to Certainty Stahel afferma che i limiti generalmente riconosciuti alla crescita, ovvero la scarsità di materie prime, rappresentano in realtà limiti del modello economico lineare. www.popoffquotidiano.it
1990 Le origini dell’economia circolare DAVID PEARCE E R. KERRY TURNER - Utilizzano per la prima volta l’espressione «circular economy» nel libro “Economia delle risorse naturali e dell’ambiente”11 11 DavidW. Pearce, R. Kerry Turner, Economics of Natural Resources and the Environment, Johns Hopkins University Press, Baltimore, 1 dicembre 1989. Mikael Skou Andersen, “An Introductory note on the Environmental Economics of the Circular Economy” Sustainability Science, www.environmental-expert.com, 21 dicembre 2006. www.popoffquotidiano.it
1992 Le origini dell’economia circolare CONFERENZA ONU DI RIO DE JANEIRO - La conferenza è promulgata dalla necessità di individuare un percorso universale per costruire uno sviluppo sostenibile. Qui vengono discusse e approvate tre dichiarazioni di principi e firmate due convenzioni globali e nasce, allo scopo di sovrintendere all’applicazione degli accordi e di elaborare indirizzi politici per le attività future, la Commissione per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni unite (CSD). Contemporaneamente, anche l’Unione Europea approva nel 1992 il Quinto piano di azione ambientale al fine di rendere operativi gli accordi firmati a Rio. Tale piano auspica cambiamenti nei modelli di comportamento delle società promuovendo la partecipazione di tutti i settori. www.lifegate.it
Inizio anni ‘90 Le origini dell’economia circolare ERNST ULRICH VON WEIZSACKER - Studioso che fonda il Wuppertal Institute for Climate, Energy and Environment, gruppo che andò a concentrare la propria indagine rivolgendosi soprattutto a decisori politici, sottolineando il fatto che ogni attività imprenditoriale debba essere supportata da politiche economiche e sociali. www.lifegate.it
1995 Le origini dell’economia circolare TAKING NATURE INTO ACCOUNT - Rapporto nato dall’incontro tra il Club di Roma e l’istituto Wuppertal, dedicato ad approfondire le proposte operative per incentivare la contabilità economica di tutti i paesi a superare il concetto di Pil (Prodotto interno lordo) e passare ad uno strumento che tenga conto anche la contabilità ecologica. www.lifegate.it
1996 Le origini dell’economia circolare Il sociologo e politologo tedesco Friedrich Hinterberger pubblicò il testo “Ecologia, economia, politica”12, partendo dai lavori dell’Istituto Wuppertal, rivolgendosi alla sfera politica, propose le sue teorie legate al concetto di dematerializzazione dei flussi economici come soluzione per contrastare, ridurre e limitare i danni provocati dall’attività umana sull’ambiente. Questo significa conseguire una riduzione dell’uso di materie prime nell’economia e/o dell’impatto ambientale, aumentando la produttività delle risorse naturali per unità di valore. In modo tale che ricchezza e crescita economica dipendano tanto dalle risorse fisiche quanto da quelle immateriali (tecnologia). Ancora in Germania, Raimund Bleischwitz e Peter Hennicke elaborarono ulteriormente i concetti dei colleghi che li hanno preceduti e, all’interno del loro lavoro “Eco-efficiency, regulation and sustainable business”, riassunsero le teorie e i casi di studio che portarono all’ideazione del concetto di ecoefficienza e «Eco- Innovation Indices as Tools for Measuring Eco-Innovation»13. 12 Friedrich Hinterberger, Fred Luks, Marcus Stewen, Economia, ecologia, politica Rendere sostenibile il mercato attraverso la riduzione delle materie, Edizioni Ambianete 1999 (ed orig 1996) 13 Bleischwitz R., Hennicke P., Eco-Innovation Indices as Tools for Measuring, Sustanability, 2017 www.lifegate.it
1997 Le origini dell’economia circolare JANINE BENYUS - Conia il termine “biomimesi”14, una nuova disciplina che “studia le migliori idee della natura imitandone processi e meccanismi per risolvere i problemi dell’uomo”. La biomimesi si fonda sull’idea che la natura abbia già risolto la maggior parte dei problemi che stiamo affrontando. Da qui derivano i tre principi fondamentali della disciplina • Nature as Model: studiare i modelli della natura per risolvere i problemi dell’uomo; • Nature as Measure: utilizzare standard ecologici per valutare la sostenibilità delle innovazioni; • Nature as Mentor: osservare e valutare la natura in base a ciò che possiamo apprendere da essa. 14 Benyus J., Biomimicry: Innovation Inspired by Nature, 1997 www. medium.com/bioneers
1997 Le origini dell’economia circolare PROTOCOLLO DI KIOTO - Trattato redatto l’11 settembre da più di 180 paesi delle Nazioni Unite. Rappresentava una delle più importanti Convenzioni quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, riguardando soprattutto il controllo del surriscaldamento globale. È entrato in vigore nel 2005, impegnando i paesi sottoscrittori a ridurre le proprie emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 ed ha avuto validità fino al 31 dicembre 2012. www. medium.com/bioneers
1998 Le origini dell’economia circolare INTERGOVERNMENTAL PANEL ON CLIMATE CHANGE (O IPCC) - Le Nazioni Unite fondano questo foro scientifico che nei suoi modelli afferma che è molto probabile15 che i modelli di produzione attuali, sono anche una delle cause principali dei cambiamenti climatici che stanno minacciando il futuro del pianeta e di diverse popolazioni. 15Per gli standard IPCC, “Molto probabile” corrisponde ad una probabilità >90%. www. medium.com/bioneers
1998 Le origini dell’economia circolare FATTORE 4 - Rapporto sviluppato dal Club di Roma dall’incontro tra Weizsäcker e Lovins (fondatore nel 1980 del Rocky Mountain Institute in Colorado): come ridurre l’impatto ambientale moltiplicando per quattro l’efficienza della produzione, sostenendo che la crescita e la sostenibilità possono coesistere e che la società può prosperare senza abbattere le risorse umane. Propose che per ottenere sia la crescita economica sia il benessere dell’umanità, avremmo dovuto estrarre almeno il quadruplo del valore delle risorse a nostra disposizione16. 16 Ernst U. Weizsacker, Amory B. Lovins, L. Hunter Lovins, Factor Four: Doubling Wealth, Halving Resource Use. A Report to the Club of Rome, Earthscan, 1998. www. medium.com/bioneers
1999 Le origini dell’economia circolare CAPITALISMO NATURALE - Con questo testo gli autori, Amory e Lee Hunter Lovins, insieme a Paul Hawken tornarono a rivolgersi soprattutto alle aziende, a causa della scarsa propensione degli Stati Uniti ad accettare interferenze politiche che possono interferire negli interessi lobbystici. Secondo Hawken, dopo aver pubblicato nel 1994 “The ecology of commerce”, era necessario fornire un’inquadratura complessiva del modo in cui si poteva svolgere il cambiamento dei processi economici e commerciali. Quindi, Lovins e Hawken, insieme riuscirono ad ampliare il loro lavoro andando oltre il pensiero dell’ecoefficienza, visto che può contribuire al paradosso di aumentare l’utilizzo di materiali ed energia invece che diminuirlo18, elaborando un completo ripensamento della struttura e dei benefici del sistema commerciale. 18 Il cosiddetto paradosso di Jevons secondo cui i miglioramenti tecnologici che aumentano l'efficienza di una risorsa possono fare aumentare il consumo di quella risorsa, anziché diminuirlo. L'aumento di efficienza si traduce in una diminuzione di costi e, quindi, in un aumento dei consumi. Se l'aumento avvenga o meno dipende dall'elasticità della domanda. Se la domanda è rigida, la variazione di prezzo non induce sensibili variazioni nel consumo dell'output e quindi induce una diminuzione del consumo dell'input della risorsa. Viceversa, se la domanda è elastica (variazioni di prezzo producono aumenti nel consumo dell'output), ci sono incrementi anche nell'input. Si tratta del cosiddetto 'effetto rebound' (William Stanley Jevons, 1865). www. medium.com/bioneers
1999 Le origini dell’economia circolare CAPITALISMO NATURALE - Al riguardo, i due autori proposero di considerare in aggiunta altri tre sistemi definiti interdipendenti: la progettazione integrata di efficienza, l’ambiente (sostenibilità di impresa), l’economia (con minor risorse) e politiche sociali (per uno sviluppo sostenibile). Gli autori individuano la necessità di trasformare l’industria e il commercio attraverso un consumo inferiore di energia e materie prime e postulano che per il corretto funzionamento del sistema economico sia necessario individuare quattro tipi di capitale: umano, finanziario, immobilizzato e natura. Ne deriva un nuovo tipo di capitalismo, basato su quattro strategie: • produttività delle risorse radicalmente superiore, diminuendo utilizzo, emissioni e costi per la comunità; • bioimitazione, ridurre o eliminare alla radice lo spreco di risorse imitando la natura; • economia di flusso e di servizi, dando una nuova percezione del valore, passando al principio di benessere basato su qualità, utilità e prestazioni; • investimenti nel capitale naturale, evitando di compromettere i www. medium.com/bioneers rapporti con la terra, per tutelare la sua fornitura di beni e servizi.
2000 Le origini dell’economia circolare OBIETTIVI DEL NUOVO MILLENNIO - Vengono definiti gli obiettivi che i 193 stati membri dell’ONU si impegnano a raggiungere entro il 2025, dei quali il più importante è quello di garantire la sostenibilità ambientale. In questo punto sono racchiusi alcuni principi fondamentali, quali l’integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei programmi dei paesi e annullare la progressiva eliminazione della biodiversità19 e diminuire la quantità di popolazione senza un accesso sostenibile all’acqua potabile, andando così a migliorare le condizioni di vita di almeno 100 milioni di abitanti entro il 2020. Questo documento ha inoltre portato a ridefinire molte delle politiche di sviluppo di grandi enti bancari, andando a creare cooperazioni tra banche, governi e ONG. 19 Per un approfondimento: J. Rockstrom, W. Steffen, K. Noone, A. Persson, F.S. Chapin, III, E. Lambin, T.m. Lenton, M. Scheffer, C. Folke, H. Schellnhuber, B. Nykvist, C. A. De Wit, T. Hughes, S. van der Leeuw, H. Rodhe, S. Sorlin, P.K. Snyder, R. Costanza, U. Svedin, M. Falkenmark, L. Karlberg, R.W. Corell, V. J. Fabry, J. Hansen, B. Walker, D. Liverman, K. Richardson,P. Crutzen, J. Foley, “Planetary boundaries: exploring the safe operating space for humanity”, Ecology and Society, 2009, 14(2), p.32 (disponibile online); Commissione Europea, “Module 1: Understanding the Basics: Global Environmental Challenges and Climate Change Science”, 2013 (disponibile online). www. medium.com/bioneers
2002 Le origini dell’economia circolare WILLIAM MCDONOUGH E MICHEAL BRAUNGART - Pubblicano “Cradle to Cradle. Remaking the Way We Make Things”, a cui segue nel 2013 “The Upcycle: Beyond Sustainability. Designing for Abundance”20. Nei due libri gli autori affrontano il tema del riciclo, criticando il sistema di riciclaggio tradizionale: i prodotti, non essendo progettati fin dall’inizio per essere trasformati in qualcos’altro, una volta riciclati generano un prodotto meno resistente e di valore inferiore. La soluzione secondo McDonough e Braungart è progettare i beni seguendo da subito il principio che “il rifiuto non esiste”. Questi prodotti, nel momento in cui entrano nel ciclo di produzione successivo, possono addirittura aumentare il proprio valore, dunque fare upcycling. 20 William McDonough, Michael Braugart, The Upcycle: Beyond Sustainability. Designing for Abundance, Nor th Point Press, New York, 2013.
2010 Le origini dell’economia circolare GUNTER PAULI - L’imprenditore ed economista, fondatore della ZERI Foundation (Zero Emissions Research and Initiatives) redige il rapporto “Blue economy”21, da cui nasce il movimento open-source, il cui manifesto racchiude molti dei concetti visti in precedenza e ne aggiunge di nuovi: bisogna imitare la Natura e dunque i suoi sistemi non lineari; il rifiuto non esiste perché ogni prodotto può essere fonte di un nuovo prodotto; la diversità implica benessere; un business sostenibile deve rispettare risorse, cultura e tradizioni locali ed utilizzare risorse rinnovabili. (Pauli, 2015) 21Gunter Pauli, The Blue Economy, Paradigm Publications, Taos, NM, April 2010. www.lavazza.it
2010 Le origini dell’economia circolare ELLEN MACARTHUR FOUNDATION - Nasce il 2 settembre, è un ente di beneficenza che collega business e istruzione nell'economia globale. Il ragionamento è ormai maturo per dare una definizione all’economia circolare. Tocca a questa fondazione il ruolo di diffondere il verbo nel mondo dell’impresa e della pubblica amministrazione. www.lavazza.it
2015 Le origini dell’economia circolare L'ANELLO MANCANTE - PIANO D'AZIONE DELL'UNIONE EUROPEA PER L'ECONOMIA CIRCOLARE - l’Unione Europea emanaquesta direttiva che l’Italia ha recepito nel marzo 2018. www.lavazza.it
2015 Le origini dell’economia circolare SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS - L’ONU ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l'ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. Inoltre riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile quali l’affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro l'anno 2030. Gli SDGs hanno validità universale, vale a dire che tutti i Paesi devono fornire un contributo per raggiungere gli obiettivi in base alle loro capacità.
2017 Le origini dell’economia circolare L’ECONOMIA CIRCOLARE IN ITALIA - Fanno per la prima volta la comparsa le questioni dell’economia circolare all’interno del processo legislativo italiano. Infatti il documento elaborato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero dello Sviluppo Economico e intitolato “Verso un modello di economia circolare per l’Italia: documento di inquadramento e posizionamento strategico”22 22 (https://circulareconomy.europa.eu/platform/sites/default/files/national_strategy_for_circ ular_economy_11_2017_it1.pdf)
2018 Le origini dell’economia circolare L’ECONOMIA CIRCOLARE IN ITALIA - Recepimento della Direttiva Europea sull’economia circolare.
2019 Le origini dell’economia circolare GRETA THUNBERG E IL MOVIMENTO DEI FRYDAYS 4 FUTURE - Il 15 marzo i Fridays For Future realizzano il primo Sciopero Globale per il clima, che vede oltre 1,8 milioni di partecipanti totali in 2350 città di 125 Paesi; il successo viene replicato nel Global Strike del 24 maggio. Il terzo sciopero durerà un’intera settimana, dal 20 al 27 settembre. www.dalsociale24.it
2020 Le origini dell’economia circolare NEW ACTION PLAN - Nuovo piano d’azione per l’economia circolare, approvato dal Parlamento a febbraio 2021.
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