Il Sistema nazionale della protezione civile - Angelo Borrelli Capo Dipartimento della Protezione Civile - Master ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il Sistema nazionale della protezione civile Università Campus Bio-Medico di Roma – 21 marzo 2019 Master in Homeland Security Angelo Borrelli Capo Dipartimento della Protezione Civile
I MAGGIORI EVENTI EMERGENZIALI DEL SECOLO SCORSO www.protezionecivile.gov.it 32.610 85.926 1908 Terremoto in Calabria, RC 1915 Terremoto Avezzano, AQ e Sicilia, ME 35 1966 Alluvione dell’Arno 1.917 Ottobre 1963-Vajont
I MAGGIORI EVENTI EMERGENZIALI DEL SECOLO SCORSO www.protezionecivile.gov.it 965 1976 Terremoto del Friuli 1968 Terremoto del 296 Belice 2914 1980 Terremoto dell’Irpinia
Venceslao Amici – Deputato XXII Legislatura del Regno d’Italia 1909 – 1913 www.protezionecivile.gov.it
LA NASCITA DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE www.protezionecivile.gov.it Il Dipartimento della Protezione Civile nasce nel 1982, dopo il terremoto del 1980 in Irpinia e la vicenda del piccolo Alfredino Rampi del giugno 1981 L’esperienza in Irpina ha mostrato che non basta soccorrere, ma bisogna prevedere e pianificare in “tempo di pace”. La tragedia di Vermicino ha insegnato come l’attività di più amministrazioni debba trovare una sintesi organizzativa. Infatti, il Dipartimento, che opera nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha funzioni di indirizzo e coordinamento. Inizia un percorso che troverà un suo primo compimento con la legge 225/1992 istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile (SNPC) 5
PROTEZIONE CIVILE UN SISTEMA www.protezionecivile.gov.it In Italia la protezione civile NON è un compito assegnato a una SINGOLA AMMINISTRAZIONE MA è una funzione attribuita a un SISTEMA COMPLESSO “Servizio Nazionale della Protezione Civile” coordinato dal Dipartimento della protezione civile Oggi regolamentato dal Codice della protezione civile D. Lgs. n. 1 del 2 gennaio 2018
Legge Costituzionale n. 3/2001 (riforma Titolo V) PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ www.protezionecivile.gov.it Il Servizio Nazionale della Protezione Civile opera a livello centrale, regionale e locale, nel rispetto delle responsabilità pubbliche attribuite all’autorità territorialmente più vicina ai cittadini interessati Lo Stato intervenire solo dove e quando gli enti territoriali (sussidiarietà verticale) non riescono a provvedere autonomamente
AUTORITÀ DI PROTEZIONE CIVILE d.lgs. 1/2018 - art. 3 NAZIONALE E TERRITORIALI www.protezionecivile.gov.it il Presidente del Consiglio dei Ministri SI AVVALE del Dipartimento della protezione civile per: • indirizzo e coordinamento del Servizio nazionale • rappresentanza unitaria in materia di protezione civile presso l’Unione europea e gli organismi internazionali delle Prefetture - Uffici Territoriali di Governo i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano SI AVVALGONO delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano i Sindaci e i Sindaci metropolitani SI AVVALGONO dei Comuni, anche in forma aggregata, delle città metropolitane e delle province in qualità di enti di area vasta
d.lgs. 1/2018 - art. 4 COMPONENTI www.protezionecivile.gov.it Lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali (Comuni, Comunità montane) sono componenti del Servizio nazionale e provvedono all'attuazione delle attività secondo i rispettivi ordinamenti e competenze
d.lgs. 1/2018 - art. 13 STRUTTURE OPERATIVE www.protezionecivile.gov.it • Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco • Aeronautica Militare • Esercito Italiano • Marina Militare • Carabinieri • Polizia di Stato • Guardia di Finanza • Capitaneria di Porto • Enti e Istituti di ricerca di rilievo Nazionale • INGV - Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia • CNR - Consiglio Nazionale Ricerche • ISPRA – Ist. Sup. Protezione e Ricerca Ambientale • Strutture gestione Servizi Meteorologici Nazionali • Croce Rossa Italiana • Strutture del Servizio Sanitario Nazionale • Organizzazioni di volontariato • Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico 10
d.lgs. 1/2018 - Componenti e strutture operative del Servizio CONCORRONO ALLE ATTIVITÀ DI art. 13; comma 2 nazionale della protezione civile www.protezionecivile.gov.it PROTEZIONE CIVILE Ordini e Collegi professionali Enti, Istituti e Agenzie Nazionali che svolgono funzioni di protezione civile Aziende private Società e Organizzazioni pubbliche o private con funzioni utili ai fini di protezione civile
d.lgs. 1/2018 - art. 38 PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DEL VOLONTARIATO ORGANIZZATO www.protezionecivile.gov.it DI PROTEZIONE CIVILE Novità del Codice della Protezione Civile (d.lgs 1/2018) partecipazione dei cittadini alle attività di protezione civile, regolamentando le attività di volontariato organizzato di protezione civile, ma anche introducendo la responsabilità del cittadino rispetto alle indicazioni date dalle autorità di protezione civile ai diversi livelli consolidate le norme vigenti sul volontariato organizzato di PC omogenizzando e semplificando le disposizioni vigenti e armonizzandole con il Codice del terzo settore confermata la partecipazione del volontariato di protezione civile nelle attività di pianificazione
d.lgs. 1/2018 - art. 3 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DURANTE LE EMERGENZE Vigili del fuoco MINISTERI Polizia Interno Prefetture Affari Esteri e cooperazione internazionale ANPA Ambiente, tutela del territorio e del mare 118 Salute Guardia di Finanza PRESIDENZA DIPARTIMENTO Economia e Finanze Esercito DEL CONSIGLIO DELLA Difesa Marina DEI MINISTRI PROTEZIONE Areonautica CIVILE Sviluppo economico,lavoro,politiche sociali Carabinieri Infrastrutture e Trasporti GRTN Istruzione, Università e Ricerca Guardia Costiera Politiche agricole e forestali ANAS Beni e attività culturali Autostrade Giustizia Ferrovie INGV Regioni ORGANIZZAZIONI DI CNR VOLONTARIATO Livello inter-comunale Altri Istituti di ricerca NAZIONALI E REGIONALI Comuni Ordini professionali Polizia locale
d.lgs. 1/2018 - art. 2 CICLO DELLA GESTIONE DEI RISCHI E PRINCIPALI ATTIVITÀ PREVISIONE PREVENZIONE E PREPARAZIONE Identificazione e studio dei possibili Misure volte alla scenari di rischio riduzione del rischio SUPERAMENTO GESTIONE DELL’EMERGENZA DELL’EMERGENZA Rimozione degli Insieme integrato e ostacoli alla ripresa coordinato delle misure e delle normali degli interventi per condizioni di vita l’assistenza e il soccorso
d.lgs. 1/2018 – I RISCHI art. 16, comma 1 www.protezionecivile.gov.it SISMICO VULCANICO MAREMOTO IDRAULICO IDROGEOLOGICO FEN. METEO AVVERSI DEFICIT IDRICO INCENDI BOSCHIVI
d.lgs. 1/2018 – ALTRI RISCHI art. 16, comma 2 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it GLI ALTRI RISCHI IL SERVIZIO NAZIONALE PUÒ ESSERE ATTIVATO ANCHE PER I RISCHI: • Chimico • Nucleare • Radiologico • Tecnologico • Industriale • Trasporti • Ambiente • Sanitario • Caduta incontrollata di oggetti dallo spazio • Effetti cinetici cyber/hybrid attacks PIÙ DI 1.000 IMPIANTI INDUSTRIALI SONO ESPOSTI A RISCHI
RISCHIO SISMICO www.protezionecivile.gov.it L’Aquila 6 aprile 2009 M=6.3 Vittime 309 Emilia Romagna maggio 2012 M=6.1 / M= 5,9 Vittime 28 Centro Italia 24 agosto 2016 M= 6.0 vittime 299 Lunigiana 21 giugno 2013 M= 5.2 Ischia 21 agosto 2017 M=4.0 vittime 2 Molise 16 agosto 2018 M=5.1 Oltre 600 vittime in 10 anni Etna 26 dicembre 2018 M=4.8
TERREMOTO www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it L’Aquila 2009 M=6.3 308 MORTI
L’AQUILA 2009: ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it SFOLLATI 67.459 TENDE: 35.690 HOTELS: 31.769 TENDOPOLI L’AQUILA Hotel Parco dei Principi Giulianova (TE)
SOLUZIONI ALLOGGIATIVE www.protezionecivile.gov.it C.A.S.E. - Complessi Antisismici 6 Mesi dopo Sostenibili ed Ecocompatibili 29 settembre 2009 185 Edifici 4.500 Appartamenti 15.000 Persone Isolatori sismici
MODULI PROVVISORI www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it M.U.S.P. - Moduli ad uso scolastico provvisori 32 MODULI Asili nido, scuole per l’infanzia, scuole secondarie,istituti professionali, etc. M.A.P. – Moduli Abitativi Temporanei 3.168 MODULI 10.000 PERSONE
TERREMOTO ITALIA CENTRALE 2016 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it
ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it DOPO IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA DEL 2016 4 Regioni 10 Province 140 Comuni - 600.000 persone coinvolte - 11.000 in Hotel - 37.500 in sistemazione autonoma
ALLOGGI TEMPORANEI DOPO IL TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA DEL 2016 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it Fabbisogno: 3.863 S.A.E. (Soluzione Abitative di Emergenza) 1.942 776 318 827 318 Totale Popolazione 8.000 persone
ALLOGGI TEMPORANEI DOPO IL www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA DEL 2016
COSTO TERREMOTI ITALIANI dal 1968 al 2018 3500 IN MILIONI DI € 3000 2500 VITTIME 5102 2000 1500 60.000 1000 500 0 50.000 EMILIA ROMAGNA-LOMBARDIA E VENETO 40.000 IRPINIA- BASILICATA UMBRIA-MARCHE FRIULI VENEZIA GIULIA 30.000 ISCHIA MOLISI ETNA MOLISE-PUGLIA ABRUZZO CENTRO ITALIA 20.000 BELICE 10.000 0 1968 1976 1980 1997 2002 2009 2012 2016-2017 2017-2018 ~ € 180 Mld ~ 3,5 Mld €/anno
RISCHIO VULCANICO ULTIMA CRISI VULCANO ERUTTIVA Etna 2018 Stromboli 2014 (effusiva) CAMPI FLEGREI VESUVIO Vulcano 1888-1890 ISCHIA Vesuvio 1944 Campi Flegrei 1538 Ischia 1302 STROMBOLI VULCANO ETNA
RISCHIO VULCANICO ESPOSIZIONE, VULNERABILITA’ E RIDUZIONE RISCHIO Campi Vesuvio Flegrei 500-5.000 Stromboli Popolazione esposta 500.000 680.000 Zona Zona Rossa Vulcano Rossa Ischia 840.000 850.000 Zona Gialla Zona Gialla Etna Campi Flegrei 1.540.000 Vesuvio RIDUZIONE DEL RISCHIO Oltre 2 Milioni di persone • Attività di previsione (monitoraggio e sorveglianza) sono esposte ai pericoli • Attività di prevenzione (sistemi allertamento, pianificazione di emergenza, informazione alla derivanti dall’attività vulcanica popolazione)
ATTIVITA’ VULCANICA www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it Etna - Sicilia Ad agosto e dicembre 2018 l’Etna ha nuovamente eruttato, dopo una lunga fase di degassamento Etna 2015 Etna 2018
VESUVIO – CAMPI FLEGREI www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it L’area dei Campi Flegrei è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, un lento movimento di sollevamento e abbassamento del suolo. Il fenomeno è causato da variazioni del sistema vulcanico. Napoli Campi Flegrei Vesuvio 18 Marzo 1944, 74 anni fa l'ultima eruzione del Vesuvio Pompei Nel 79 d.C. una pioggia di cenere, gas e lapilli cade sulla città di Pompei, seguita da un fiume di lava che immerge e brucia tutto.
VESUVIO www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it 1944 2018
RISCHIO IDROGEOLOGICO Popolazione esposta a frane Oltre 1.2 milioni di abitanti esposti a rischio elevato Da Rapporto ISPRA, 2018
RISCHIO IDRAULICO Popolazione esposta ad alluvioni Oltre 2 milioni di abitanti esposti a rischio elevato Da Rapporto ISPRA, 2018
EVENTI: OTTOBRE – NOVEMBRE 2018 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it 14 milioni di alberi caduti Eccezionali eventi metereologici in 11 Regioni italiane 6.2 miliardi di danni Trentino-Alto Adige
EVENTI: OTTOBRE – NOVEMBRE 2018 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it Calabria Sardegna Trentino Alto Adige
EVENTI: OTTOBRE – NOVEMBRE 2018 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it Veneto Friuli Venezia Giulia Toscana
EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI www.protezionecivile.gov.it Roma 2014 Modena 2012 Roma 2012 Dolo 2015
VITTIME DEL PERIODO AGOSTO-NOVEMBRE 2018 20 agosto – Gole del Raganello (CS) 5 ottobre – San Pietro Lametino (CZ) 10 vittime 3 vittime 11 ottobre – Assemini (CA) 28 ottobre - 4 novembre – Nord Italia 30 vittime 2 vittime Totale: 45 vittime
CROLLO PONTE MORANDI Genova, 14 Agosto 2018 43 VITTIME 566 SFOLLATI 1.000 OPERATORI COINVOLTI
PREVISIONE RETI DI MONITORAGGIO Rischio Idraulico e 5000 Stazioni Mappe in Idrogeologico meteo tempo reale Rete Meteo-Idro-Pluviometrica Cosmo SkyMed Rete Radar Sentinel-1A Optical VHR Attivazione Servizi Satellitari In Emergenza
PREVISIONE RETI DI MONITORAGGIO Rischio Sismico Rete Accelerometrica Nazionale Rete Sismica Nazionale, Rete GPS e Osservatorio delle Strutture Rischio Vulcanico Reti di monitoraggio multiparametrico
PREVISIONE: S.I.G.E – SISTEMA INFORMATIVO www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it GESTIONE EMERGENZA Modello di simulazione degli effetti del terremoto in grado di fornire entro 10 minuti dall’evento una stima dei danni (scenario sismico). Il rapporto contiene dati, mappe e informazioni relative a tutti i comuni compresi in un raggio di 100 km intorno all’epicentro relative alla descrizione del territorio, la pericolosità, la vulnerabilità, l’esposizione, la valutazione preliminare dei danni e delle perdite.
d.lgs. 1/2018 – art. 21 I CENTRI DI COMPETENZA www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it La rete dei Centri di Competenza • Fornisce dati, informazioni, modelli al Sistema di protezione civile • Sviluppa, gestisce e mantiene i servizi tecnologici e scientifici • Pubblico e Privato • Attualmente sono 59 i Centri di Competenza, incluse 21 agenzie per la protezione ambientale a livello regionale e provinciale
d.lgs. 1/2018 – art. 20 LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it PREVISIONE E PREVENZIONE DEI GRANDI RISCHI The National Commission for the Forecast and Prevention of Great Risks is the connecting structure between the National Service of Civil Protection and the scientific community. Its main function is entrusted to a technical-scientific nature on the La Commissione Nazionale per la questions of Previsione the Head ofe Department Prevenzione dei Grandi in Rischi è to relation la the struttura di types of risk various collegamento tra il Servizio Nazionale della Protezione Civile e la comunità scientifica. La sua funzione principale è fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su quesiti del Capo Dipartimento in relazione alle diverse tipologie di rischio.
d.lgs. 1/2018 – art. 7 TIPOLOGIA DEGLI EVENTI EMERGENZIALI Emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante A interventi attuabili, dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria. Emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che per loro natura o estensione comportano l'intervento B coordinato di più enti o amministrazioni, e debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nell'esercizio della rispettiva potestà legislativa. Emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che in ragione della loro intensità C o estensione debbono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo ai sensi dell'articolo 24 del D. Lgs. 1/2018
d.lgs. 1/2018 - art. 23 MOBILITAZIONE DEL SERVIZIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE In occasione o in vista di eventi che, per l'eccezionalità della situazione (…) il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto da adottarsi su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile, su richiesta del Presidente della Regione o Provincia autonoma interessata (…) dispone la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale a supporto dei sistemi regionali interessati (….) nonché delle strutture operative nazionali.
d.lgs. 1/2018 – art. 24 DICHIARAZIONE DELLO STATO D’EMERGENZA 47
d.lgs. 1/2018 – art. 14 GESTIONE DELL’EMERGENZA: IL COMITATO OPERATIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE Viene attivato in caso di emergenza di RILIEVO NAZIONALE Viene convocato nella sede di Roma del DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Assicura una gestione efficiente e coordinata delle attività in emergenze di tipo nazionale. È costituito dai rappresentanti delle strutture operative e delle componenti nazionali del sistema, in grado di DECIDERE
PREVISIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO STANDARD MINIMI ATTIVE MISURE NON STRUTTURALI PASSIVE SISTEMA DI NORME DI USO E ALLERTAMENTO TRASFORMAZIONI DEL TERRITORIO PIANI DI EMERGENZA COPERTURA ASSICURATIVA FORMAZIONE MITIGAZIONE OPERATORI DEL RISCHIO INFORMAZIONE POPOLAZIONE Protezione civile INTERVENTI MANUTENZIONE MISURE STRUTTURALI STRUTTURALI ORDINARIA/STRAORDINARIA
STRATEGIA INTERNAZIONALE DI RIDUZIONE RISCHI DA DISASTRI Rappresentanti dei Paesi europei, gruppi interessati e partner si sono riuniti a Roma, dal 21 al 23 novembre 2018, per il Forum europeo sulla riduzione dei rischi da disastri (EFDRR)
PerchéC www.protezionecivile.gov.it UN SISTEMA DI ALLERTAMENTO? www.protezionecivile.gov.it Val Pola (Valtellina), 1987 Tevere,2008 Sarno, 1998 Torrente Quiliano (Savona),1992
DPCM del 27 febbraio 2004 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it nasce l’attuale Sistema di Allertamento per il rischio idrogeologico ed idraulico 1. Conferenza sinottica tra DPC, A.M., Arpa EMR e Piemonte, per condivisione della previsione meteo nazionale a fini di protezione civile. 2. DPC diffonde la previsione con la Rete dei Centri Funzionali, per favorire le valutazioni regionali. Oltre le previsioni meteo, si valutano anche i possibili impatti al suolo in termini di danni che possono derivare dagli eventi meteo avversi, (bollettino di criticità). Questa è una peculiarità tutta italiana, raccomandata dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale. 500/21 CF 5200 22 H24 persone stazioni radar 365 giorni/anno
IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it NAZIONALE • Costruito in anni di attività • Coinvolge tutte le componenti della Protezione Civile • E’ multirischio e multilivello • Prevede tutte le fasi PIANIFICAZIONE GESTIONE OPERATIVA PROCEDURE FORMAZIONE COMUNICAZIONE
2019C ULTIMO MIGLIO www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it Allertare “puntualmente” la popolazione esposta (ovvero, il più puntualmente possibile) Ci si deve quindi indirizzare ai dispositivi “mobile” (cellulari e smartphone)C ... in Italia circa 50 milioni con tre operatori di telefonia mobile IT-alert: piattaforma tecnologica
IT-ALERT www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it nuova piattaforma tecnologica a servizio del sistema di Allertamento Nazionale invio simultaneo di brevi messaggi di testo a tutti i dispositivi cellulari presenti all’interno di una determinata area geografica
LA SFIDA www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it Affiancare l’esistente con una Nuova Voce Nazionale: Pubblica Massiva Univoca Attendibile Capillare Tempestiva Scientificamente corretta Inequivocabile Multilingua SENZA LA NECESSITA’ DI AZIONI PREVENTIVE SENZA MODIFICARE LE RESPONSABILITÀ DEL SISTEMA IT-alert: piattaforma tecnologica
I PIANI COMUNALI D’EMERGENZA www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it devono essere: • disponibili su Piattaforma Web- GIS • costantemente aggiornati
I PIANI COMUNALI www.protezionecivile.gov.it Audizione Commissione Ambiente – Senato della Repubblica «Quando ho assunto l''incarico di capo di Protezione civile la percentuale dei Comuni che aveva un Piano comunale di Protezione civile era all''84%, oggi siamo all''88%.» « Il 12% dei Comuni senza un Piano è intollerabile e farò di tutto perché i sindaci provvedano a redigerli.»
PREVENZIONE - DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI PROTEZIONE CIVILE: www.protezionecivile.gov.it LA CAMPAGNA «IO NON RISCHIO» - Edizione 2017 «*.campagna informativa preziosa ed efficace in quanto capace di far crescere la coscienza comune del nostro Paese» (Presidente della Repubblica, Assisi 3 ottobre 2017)
PREVENZIONE - DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI PROTEZIONE CIVILE: www.protezionecivile.gov.it LA CAMPAGNA «IO NON RISCHIO» - Edizione 2018 «*..bisogna anche prevenire i rischi attraverso un'adeguata promozione della cultura della Protezione civile» (Presidente del Consiglio, Bologna 13 ottobre 2018)
PREVENZIONE – da «IO NON RISCHIO» alla SETTIMANA DELLA PROTEZIONE CIVILE www.protezionecivile.gov.it Pisa, 2 settembre 2018
PREVENZIONE – DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA PREVENZIONE E DI PROTEZIONE CIVILE www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it NELLA SCUOLA ACCORDO DPC - MIUR Oggetto dell’accordo: azioni integrate in materia di sicurezza e diffusione della cultura di Protezione Civile nella Scuola C.firmato il 13 novembre 2018 a Genova
d.lgs. 1/2018 STRUMENTI FINANZIARI artt. 43-44-45-46 www.protezionecivile.gov.it www.protezionecivile.gov.it - Fondo nazionale di protezione civile per le attività di previsione e prevenzione (risorse per lo svolgimento delle attività di previsione e prevenzione dei rischi assicurate dal dipartimento della protezione civile già iscritte al bilancio); - Fondo per le emergenze nazionali (per gli eventi emergenziali nazionali, inclusa la mobilitazione); - Fondo regionale di protezione civile (fondo che contribuisce al potenziamento del sistema di protezione civile regionale e concorre agli interventi di carattere regionale); - Fondi ad hoc in occasione di calamità naturali di grande impatto il Governo stanzia risorse specifiche con legge.
www.protezionecivile.gov.it Grazie per l’attenzione
Puoi anche leggere