Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nel nuovo Codice di Autodisciplina Francesco La Manno - Borsa Italiana

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Il sistema di controllo interno e di gestione
dei rischi nel nuovo Codice di Autodisciplina

Roma, 18/10/2012                       Francesco La Manno
                                                 Borsa Italiana
Il Codice di Autodisciplina

•    1999: Prima versione del Codice di Autodisciplina

•    2002: Seconda versione del Codice di Autodisciplina

•    2006: Terza versione del Codice (aggiornato nel 2010)

•    2011: nuovo Comitato e nuova versione del Codice …
Il nuovo Comitato per la Corporate Governance
• Promotori: → Associazioni d’impresa         Abi
                                              Ania
                                              Assonime
                                              Confindustria
              → Assogestioni
              → Borsa Italiana
• Mission: → promuovere best practices
           → redigere e aggiornare il Codice di Autodisciplina
          → monitorare l’applicazione del Codice
• Comitato:   → 24 membri in carica per 3 anni
              → Presidente G. Galateri, Vice Presidente D. Siniscalco
              → Il Comitato si riunisce almeno una volta l’anno
              → Il Comitato è assistito da una Segreteria Tecnica
              → Il Comitato si avvale dei consigli di 3 esperti
Il nuovo Comitato per la Corporate Governance
                             Gli altri membri
Luigi Abete (Chair Assonime)         Carlo Acutis (Deputy Chair Vittoria Assicurazioni)
Paolo Andrea Colombo (Chair Enel)    Franco Bernabè (Chair Telecom Italia)
John Philip Elkann (Chair Fiat)      Enrico Tommaso Cucchiani (CEO Intesa Sanpaolo)
Luca Garavoglia (Chair Campari)      Raffaele Jerusalmi (CEO Borsa Italiana)
Edoardo Garrone (Chair Erg)          Giordano Lombardo (Chair Pioneer SGR)
Federico Ghizzoni (CEO Unicredit)    Marcella Panucci (General Manager Confindustria)
Guido Giubergia (Chair Ersel SGR)    Alessandro Profumo (Chair Banca MPS)
Stefano Micossi (Chair CIR)          Giovanni Sabatini (General Manager ABI)
Aldo Minucci (Chair Ania)            Luitgard Spögler (Governance Expert BlackRock)
Paolo Scaroni (CEO Eni)              Massimo Tononi (Chair Borsa Italiana)
Pierluigi Stefanini (Chair Unipol)   Marco Tronchetti Provera (Chair Pirelli & C.)

                                     Esperti
     Bruno Cova           Piergaetano Marchetti             Angelo Provasoli
    Paul Hastings           Università Bocconi             Università Bocconi
I tre pilastri del Codice

1. Efficacia del CdA
     Compiti di supervisione strategica del CdA
     Efficacia dei lavori del CdA
     Assistenza dei comitati interni al CdA
2. Indipendenza
     Rigorosa definizione di indipendenza con particolare riferimento
      ai rapporti con gli azionisti influenti
     Ruolo degli indipendenti, in particolare all’interno dei comitati
3. Accountability
     Informazioni dettagliate al pubblico
     Sistema dei controlli interni
Schema ruoli/relazioni nel sistema dei controlli
                              Consiglio d’amministrazione                                               Richiesta di
                                                                                                       informazioni          Collegio Sindacale

                                                              Attribuzione compiti
Attribuzione compiti
                         Rapporto periodico                                 Rapporto periodico

                                                    Relazioni art. 154                                                                                             Scambio
                                                        bis TUF                                                                                  D.lgs 39/2010   informazioni
   Comitato controllo e
                                                                          Organi
         rischi
                                                                         delegati e
                                                                         direzione
                                        Attribuzione compiti                                                                                                     Soc. di revisione
                                                                                                                                      Segnalazione
                                                                                                                                      tempestiva di
                                                                                                                                   carenze e anomalie

                                             Dirigente preposto                                      Scambio di
                                                                                                    informazioni                Scambio di
    Rapporto periodico                         alla redazione                                                                  informazioni                       Informativa periodica
                                             documenti contabili            Piano audit
                Rapporto periodico                                       Rapporto periodico                                                       Scambio di
                                                                                                                       Rapporto                  informazioni
                                                                                                                       periodico                                       Consob

                                                                                          Scambio di informazioni

                   Internal Audit
                                                                    Rapporto
                                                                    periodico                                       Organismo di vigilanza 231

                         Attività di audit                                                                              Rapporti periodici
                          (inclusa 231)

                                                                   FUNZIONI AZIENDALI

  Fonte: NED Community
Razionalizzazione del sistema dei controlli
(overview)
• Netta distinzione tra:
    – comitato controllo e rischi che assiste il cda nelle sue valutazioni e
      decisioni (= supporto alla gestione) e
    – collegio sindacale, che vigila sulle procedure (= vigilanza)
• Rafforzamento autonomia del responsabile internal audit
     È nominato/revocato/retribuito con delibera del cda previo parere
      favorevole del comitato controllo e rischi e sentito il collegio
      sindacale
     Predispone piano di audit, che viene approvato dal cda
• Emittenti valutano l’opportunità di attribuire al collegio sindacale le
  funzioni di organismo di vigilanza ex d.lgs. 231/2001
Enfasi su rischi, mappatura soggetti, principali ruoli

                                       CDA: definisce
                                    le linee di indirizzo
                                  e valuta l’adeguatezza
                                         del sistema
           Comitato
                                                                Collegio sindacale: vigila
  controllo e rischi: supporta
                                                                sull’efficacia del sistema
valutazioni e decisioni del cda
     in tema di controlli
                             Sistema di controllo interno
                                e di gestione dei rischi
     Amministratore                                                Internal Audit:
Incaricato: implementa il                                       verifica adeguatezza e
         sistema                                                 funzionamento del
                                     Altre funzioni
                                                                        sistema
                               aziendali (compliance, risk
                            management, etc.): articolate per
                                dimensioni e complessità
                                      dell’impresa
Finalità del sistema dei controlli
• Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è costituito dall’insieme
  delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire
  l’identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali
  rischi
• Tale sistema è integrato nei più generali assetti organizzativi e di governo
  societario adottati dall’emittente e tiene in adeguata considerazione i modelli
  di riferimento e le best practices esistenti in ambito nazionale e internazionale
• Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a
  una conduzione dell’impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal
  consiglio di amministrazione, favorendo l’assunzione di decisioni consapevoli
• Esso concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienza
  e l’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria,
  il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure
  interne.
(7P1, 7P2)
Le componenti del sistema dei controlli

• Le componenti del sistema spaziano dai cosiddetti controlli “di linea” (o «di
  primo livello») effettuati dai responsabili di aree operative, al cosiddetto
  controllo di gestione, che attiene alla pianificazione e controllo del business
  aziendale, sino alla revisione interna (internal audit), intesa come attività di
  verifica generale sulla struttura e sulla funzionalità dei controlli interni
  (controllo «di terzo livello»)

(Commento art. 7)
Chi fa cosa (modello tradizionale)
Codice civile                         Codice di Autodisciplina
• Il CdA VALUTA l’adeguatezza         Il CdA
  dell’assetto organizzativo,         • definisce la natura e il livello di rischio
  amministrativo e contabile della      compatibile con gli obiettivi strategici
  società                               dell’emittente (1C1b)
• Gli organi delegati CURANO che     • definisce le linee di indirizzo del sistema di
  l’assetto organizzativo,             controllo interno e di gestione dei rischi …
  amministrativo e contabile della     determinando il grado di compatibilità dei
  società sia adeguato alla natura e   rischi con … gli obiettivi strategici (7C1a)
  alle dimensioni dell’impresa       • valuta, con cadenza almeno annuale,
• Il collegio sindacale VIGILA         l’adeguatezza del sistema di controllo
  sull’adeguatezza dell’assetto        interno e di gestione dei rischi rispetto alle
  organizzativo, amministrativo e      caratteristiche dell’impresa e al profilo di
  contabile adottato della società e   rischio assunto, nonché la sua efficacia
  sul suo concreto funzionamento       (7C1a)
Chi fa cosa (modello tradizionale)
Codice civile                         Disposizioni Vigilanza (in consultazione)
• Il CdA VALUTA l’adeguatezza         Il CdA
  dell’assetto organizzativo,        • definisce e identifica il livello di rischio
  amministrativo e contabile della     accettato (c.d. “tolleranza al rischio” o
  società                              “appetito per il rischio” )
                                     • definisce:
• Gli organi delegati CURANO che
                                       a) gli indirizzi strategici e le politiche di
  l’assetto organizzativo,
                                       governo dei rischi e provvede al loro
  amministrativo e contabile della     riesame periodico, in relazione
  società sia adeguato alla natura e   all’evoluzione dell’attività aziendale e del
  alle dimensioni dell’impresa         contesto esterno
• Il collegio sindacale VIGILA         b) le linee di indirizzo del sistema dei
                                       controlli interni, verificando che esso sia
  sull’adeguatezza dell’assetto
                                       coerente con il livello di rischio accettato e
  organizzativo, amministrativo e      gli indirizzi strategici stabiliti …
  contabile adottato della società e   c) i criteri per individuare le operazioni di
  sul suo concreto funzionamento       maggiore rilievo da sottoporre al vaglio
                                       preventivo della funzione controllo rischi
Chi fa cosa (modello tradizionale)
Codice civile                        Codice di Autodisciplina
• Il CdA VALUTA l’adeguatezza        L’amministratore “incaricato”
  dell’assetto organizzativo,        • cura l’identificazione dei principali rischi
  amministrativo e contabile della     aziendali, tenendo conto delle
  società                              caratteristiche delle attività svolte
                                       dall’emittente e dalle sue controllate, e li
• Gli organi delegati CURANO che       sottopone periodicamente al CdA
  l’assetto organizzativo,           • dà esecuzione alle linee di indirizzo
  amministrativo e contabile della     definite dal CdA curando la progettazione,
  società sia adeguato alla natura e   realizzazione e gestione del sistema e
  alle dimensioni dell’impresa         verificandone costantemente l’adeguatezza
                                       e l’efficacia
• Il collegio sindacale VIGILA
                                     • si occupa dell’adattamento del sistema alla
  sull’adeguatezza dell’assetto        dinamica delle condizioni operative e del
  organizzativo, amministrativo e      panorama legislativo e regolamentare
  contabile adottato della società e • è, di norma, l’amministratore delegato, ma
  sul suo concreto funzionamento       potrebbe essere un consigliere che non ha
                                       altre deleghe operative
Chi fa cosa (organo di controllo)
L’organo di controllo
• vigila “sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile
  adottato della società e sul suo concreto funzionamento” (art. 2403,
  applicabile alle società con modello tradizionale o duale non quotate)
• vigila “sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società per gli
  aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema
  amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest' ultimo nel
  rappresentare correttamente i fatti di gestione” (art. 149 t.u.f., applicabile
  alle società con modello tradizionale o duale quotate)
• vigila “sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società, del sistema
  di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile nonché sulla sua
  idoneità a rappresentare correttamente i fatti di gestione” (art. 2409
  octiesdecies, applicabile alle società con modello monistico quotate e non)
• vigila su “l'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna, se
  applicabile, e di gestione del rischio” (art. 19 d.lgs. 39/2010)
Chi fa cosa (modello tradizionale)
Codice civile                        Codice di Autodisciplina
• Il CdA VALUTA l’adeguatezza        Il collegio sindacale
  dell’assetto organizzativo,        • ricopre un ruolo centrale nel sistema di
  amministrativo e contabile della     vigilanza di un emittente (commento 8)
  società                            • esercita un compito di vigilanza anche
                                       preventiva e non meramente ex post, che si
• Gli organi delegati CURANO che
                                       traduce in una verifica sui processi il cui
  l’assetto organizzativo,             esito va portato all’attenzione degli
  amministrativo e contabile della     amministratori, affinché adottino le misure
  società sia adeguato alla natura e   correttive necessarie (commento 8)
  alle dimensioni dell’impresa       • scambia tempestivamente con [≠ riceve
                                       da!] il comitato controllo e rischi le
• Il collegio sindacale VIGILA
                                       informazioni rilevanti (8C5)
  sull’adeguatezza dell’assetto
                                     • esprime pareri su nomina, revoca e
  organizzativo, amministrativo e      remunerazione del resp. IA e sul piano di
  contabile adottato della società e   audit da questi presentato (7C1)
  sul suo concreto funzionamento     • gli emittenti valutano l’opportunità di
                                       attribuire al CS le funzioni di odv (comm.7)
Chi fa cosa (modello tradizionale)
Codice civile                        Disposizioni Vigilanza (in consultazione)
• Il CdA VALUTA l’adeguatezza        L’organo con funzione di controllo
  dell’assetto organizzativo,        • ha la responsabilità di vigilare sulla
  amministrativo e contabile della      completezza, funzionalità e adeguatezza
                                        del sistema dei controlli interni
  società
                                     • svolge le funzioni dell’organismo di
• Gli organi delegati CURANO che        vigilanza - previsto ai sensi della legge n.
  l’assetto organizzativo,              231/2001, in materia di responsabilità
  amministrativo e contabile della      amministrativa degli enti - che vigila sul
  società sia adeguato alla natura e    funzionamento e l’osservanza dei modelli di
                                        organizzazione e di gestione di cui si dota
  alle dimensioni dell’impresa
                                        la banca per prevenire i reati rilevanti ai
• Il collegio sindacale VIGILA          fini della medesima legge
  sull’adeguatezza dell’assetto
  organizzativo, amministrativo e
  contabile adottato della società e
  sul suo concreto funzionamento
Chi fa cosa (CdA)
• definisce le linee di indirizzo del sistema …
• valuta, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezza del sistema …
• approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal
  responsabile della funzione di internal audit, sentiti il collegio sindacale e
  l’amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei
  rischi
• descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del
  sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, esprimendo la propria
  valutazione sull’adeguatezza dello stesso
• valuta, sentito il collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella
  eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali
  emerse in sede di revisione legale
• su proposta dell’amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di
  gestione dei rischi e previo parere favorevole del comitato controllo e rischi,
  nonché sentito il collegio sindacale:
    – nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit;
    – assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate
    – ne definisce la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali
Chi fa cosa (Comitato controllo e rischi)
• valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
  societari e sentiti il revisore legale e il collegio sindacale, il corretto utilizzo dei
  principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della
  redazione del bilancio consolidato
• esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali
  rischi aziendali
• esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di
  controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza
  predisposte dalla funzione internal audit
• monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di
  internal audit
• può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su
  specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente
  del collegio sindacale
• riferisce al consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione
  della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché
  sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
FORUM

Chi fa cosa   (mancata
        LA CORPORATE  GOVERNANCEistituzione          del
                                  IN BANCA: L’EVOLUZIONE   CCR)
                                                         DELLA
        L’AUTOVALUTAZIONE DEL BOARD E L’EXECUTIVE COMPENSATION
                                                               DISCIPLINA,

• La scelta di non istituire il Comitato Controllo e Rischi è fondata sulla valutazione
  di fattori relativi alla complessità e al settore di attività dell’emittente tra cui:
   – natura dell’attività svolta e appartenenza a un settore regolamentato
   – fatturato o l’attivo di bilancio
   – numero dei dipendenti
   – capitalizzazione di mercato
   – numero e collocazione geografica delle controllate o partecipate
   – svolgimento di attività di impresa in aree geografiche a rischio
   – numero, qualifiche professionali e disponibilità di tempo degli amministratori
• Non si può evitare la nomina del Comitato Controllo e Rischi se l’emittente è
  controllato da altro emittente o sottoposto a direzione e coordinamento (4C2)
• All’espletamento delle funzioni che il Codice attribuisce al comitato devono
  essere dedicati, all’interno delle sedute consiliari, adeguati spazi, dei quali venga
  dato conto nella relazione sul governo societario (4C2)
• È richiesto a ciascun amministratore un impegno speciale e al presidente – o altro
  amministratore a ciò designato – di informare in modo adeguato i colleghi in
  merito agli argomenti da discutere (commento 7)
Chi fa cosa (Amministratore incaricato)
• cura l’identificazione dei principali rischi aziendali …
• dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal CdA …
• si occupa dell’adattamento del sistema alla dinamica …
• può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su
  specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne
  nell’esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al
  presidente del CdA, al presidente del CCR e al presidente del CS
• riferisce tempestivamente al CCR (o al CdA) in merito a problematiche e
  criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto
  notizia, affinché vengano prese le opportune iniziative
• L’AI può essere un amministratore con deleghe operative o un amministratore
  senza altre deleghe, che sia ritenuto particolarmente adatto alla funzione
• Affidare l’incarico a un amministratore con deleghe operative può presentare
  vantaggi legati alle specifiche conoscenze possedute da tale soggetto. Peraltro
  può essere utile, in tal caso, che l’emittente individui adeguati presidi circa le
  proposte su nomina, revoca e remunerazione del responsabile dell’internal
  audit (ad es. condivisione con il presidente del consiglio di amministrazione, in
  quanto non sia a sua volta investito di deleghe operative)
FORUM

Chi fa cosa   (resp.
        LA CORPORATE     internal
                      GOVERNANCE          audit)
                                  IN BANCA: L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA,
        L’AUTOVALUTAZIONE DEL BOARD E L’EXECUTIVE COMPENSATION

• verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel
  rispetto degli standard internazionali, l’operatività e l’idoneità del sistema di
  controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato
  dal CdA, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei
  principali rischi
• non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal CdA
• ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell’incarico
• predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria
  attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul
  rispetto dei piani definiti per il loro contenimento nonché una valutazione
  sull’idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
• predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza
• trasmette le relazioni periodiche e su eventi rilevanti ai presidenti del CS, del
  CCR e del CdA nonché all’amministratore incaricato
• verifica, nell’ambito del piano di audit, l’affidabilità dei sistemi informativi
  inclusi i sistemi di rilevazione contabile
Chi fa cosa (altre funzioni aziendali di controllo)
Codice di Autodisciplina              Disposizioni Vigilanza (in consultazione)
• Il Comitato ritiene che spetti a     •   Se coerente con il principio di
  ciascun emittente stabilire quale sia    proporzionalità, le banche possono, a
  l’assetto organizzativo più idoneo,      condizione che i controlli sulle diverse
  in relazione alle caratteristiche
                                           tipologie di rischio continuino ad essere
  dell’impresa, a consentire un
                                           efficaci:
  efficace presidio sui rischi: in tal
  modo, è possibile che il                  - affidare lo svolgimento della funzione di
  monitoraggio e la gestione dei rischi     conformità alle norme alle strutture
  vengano affidati alla responsabilità      incaricate della funzione di controllo dei
  di manager (e strutture aziendali)        rischi
  non dedicati a ciò in via esclusiva.
                                            - affidare lo svolgimento delle funzioni
  Le funzioni cui è attribuito un
                                            aziendali di controllo all’esterno a
  controllo di secondo livello … sono
  soggette alla revisione generale da       soggetti terzi dotati di requisiti idonei in
  parte dell’internal audit.                termini di professionalità e indipendenza
Chi fa cosa (collegio sindacale)
• Al collegio sindacale spetta un compito di vigilanza anche preventiva e
  non meramente ex post, che si traduce in una verifica sui processi il cui
  esito va portato all’attenzione degli amministratori, affinché adottino
  le misure correttive eventualmente necessarie (commento art. 8)
• Il conseguente coordinamento con gli organi di gestione, anche
  delegati, è compatibile con il ruolo di vigilanza sulla conformità (alle
  norme, allo statuto, alle procedure interne), tipicamente affidato al
  collegio sindacale, che lo differenzia in modo netto rispetto al CdA e al
  CCR, i quali svolgono essenzialmente un ruolo di valutazione anche di
  merito sull’adeguatezza degli assetti e sull’andamento della gestione
  (commento art. 8)
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