Le regole e gli strumenti per l'innovazione della logistica sanitaria. Vincoli e opportunità - Gestionale ForumPA
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FORUM PA 22/24 maggio – Roma Convention Center «La Nuvola» POLITICHE VERTICALI PER LA SOSTENIBILITÀ Logistica sanitaria: aspetti giuridici e tecnici di una procedura di gara pubblica Le regole e gli strumenti per l’innovazione della logistica sanitaria. Vincoli e opportunità. Carlo Rafele Politecnico di Torino Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione
CAMPI DI AZIONE DELLA LOGISTICA Gestione delle scorte dei Gestione delle scorte Gestione dei costi prodotti finiti in (materie prime, relativi alle attività relazione ai programmi semilavorati, prodotti logistiche di vendita finiti) Il sistema manca Gestione delle risorse di informazioni sull’effettivo consumo dei Gestione dei mezzi di umane dedicate alla Gestione delle strutture materiali: movimentazione dei sistema in movimentazione catena aperta. dei singoli magazzini interna materiali Programmazione degli Gestione della approvvigionamenti distribuzione dei delle materie in ingresso prodotti finiti in base agli in relazione ai ordini di spedizione programmi di produzione
CONFRONTO CON ALTRE LOGISTICHE Occorre sfatare il mito che la sanità sia altro dal resto dei sistemi organizzati e che le logiche applicabili agli ambiti produttivi e del terziario non lo siano in questo contesto. La sanità ha standard di sicurezza alti, ma non superiori ad alcuni settori :es. trasporto aereo. Inoltre, i flussi, i rapporti operativi, le procedure sono similari ad altri contesti lavorativi. La scarsa attenzione ai processi extra sanità e alle possibili ibridazioni è una delle cause dell’arretratezza organizzativa sanitaria.
CONFRONTO CON ALTRE LOGISTICHE FORNITORI PRODUTTORE DISTRIBUTORE CLIENTE VALORE PER IL CLIENTE MEDICO BASE SPECIALISTA OSPEDALE PAZIENTE VALORE PER IL PAZIENTE
LOGISTICA SANITARIA La logistica non è da considerare come un’attività che riguardi esclusivamente l’approvvigionamento, il trasporto e lo stoccaggio, priva di influenza diretta sul cliente finale (il paziente), piuttosto essa rappresenta il collegamento tra il mercato e l’ambiente operativo interno dell’azienda sanitaria La logistica sanitaria è il coordinamento delle operazioni che concorrono a erogare il servizio richiesto al paziente.
LOGISTICA SANITARIA Ancora oggi questa evidenza non è chiara. Nelle nuove realizzazioni raramente si prende in considerazione la progettazione dei flussi ospedalieri come elemento portante del layout e degli spazi. Si ragiona essenzialmente per nodi statici e non per rete integrata.
CATENA LOGISTICA O SUPPLY CHAIN MACRO MICRO Pazienti LOGISTICA LOGISTICA Magazzini di Reparto Magazzini Farmacia Produttori Magazzini Economali Territorio CATENA LOGISTICA COMPLESSITA’ STRUTTURALE E DI INTERFACCIA RIDUCIBILI
COMPLESSITÀ DEI FLUSSI DEI MATERIALI OSPEDALIERI Servizi di ristorazione Trasporto pazienti Servizi di lavaggio/noleggio biancheria OGNI FLUSSO E’ SPESSO ORGANIZZATO IN MODO AUTONOMO Trasporto materiale biologico Trasporto farmaci/ dispositivi Servizio sterilizzazione Trasporto rifiuti RSU/Speciali medici/materiali economali
CHI SI OCCUPA DI LOGISTICA? Il coordinamento del processo dovrebbe essere governato da un’organizzazione coerente. Corrieri Provveditorato Direzione Direzione Sanitaria Chi è il Generale Chi è il referente referente a livello a livello operativo? dirigenziale? Personale Economato sanitario Direzione Amministrativa Farmacia
Nel vostro ambito di lavoro chi è il responsabile dei processi connessi alla logistica sanitaria?
STRUTTURA ORGANIZZATIVA - D.P.R. n.128 del 1969 artt.49 e 50
STAKEHOLDERS IN SANITÀ Pazienti Policy Maker Infermieri Farmacisti e altri sanitari Medici Tutti indispensabili Ricercatori Fornitori servizi Costruttori prodotti & Direzioni Tech Ammini- strativi
NUOVI ATTORI : MAGAZZINI CENTRALIZZATI O ESTERNALIZZATI • I ruoli vengono ulteriormente modificati in presenza di Magazzini Centralizzati sovraziendali, eventualmente terziarizzati a operatori privati che introducono un soggetto esterno nella filiera. • Le maggiori sfide riguardano l’interfacciamento, le compatibilità operative e le differenze tecnologiche. • Attualmente non sono ben definite le Magazzino AVEN modalità di controllo da parte della (Fonte: Incas) committenza, anche per la difficoltà di accesso ai dati dell’operatore.
RUOLI LOGISTICI : IL/LA FARMACISTA Il/la Farmacista è coinvolta nel processo in base al D.P.R. n. 128 del 1969 Estratto art 22: «Gli ospedali regionali e provinciali devono essere dotati del servizio di farmacia interna. Tale servizio svolge i seguenti compiti: […] b) distribuzione delle specialità medicinali e dei diagnostici; c) distribuzione dei materiali sterili e non sterili, di medicazione, delle siringhe, dei presidi sanitari e simili; […] Il direttore di farmacia dirige la farmacia interna dell’ospedale ed è responsabile del buon andamento del servizio e del materiale in deposito […]»
RUOLI LOGISTICI : IL/LA FARMACISTA. APPROCCI DISCORDANTI Ricorso del SINAFO a TAR Piemonte del 2017 contro una gara di terziarizzazione « ……..tutta l’attività della gestione del farmaco nel magazzino, è – e resta – di competenza esclusiva della Farmacia Ospedaliera. ……il passaggio del farmaco in Azienda e ai reparti …. Non è un’attività esternalizzabile ed è ancora più illegittimo che il farmaco venga consegnato ai reparti ospedalieri senza alcun previsto passaggio NELLA Farmacia Ospedaliera……»
RUOLI LOGISTICI : IL/LA FARMACISTA. APPROCCI DISCORDANTI L’approccio del SINAFO non è omogeneo in Italia. Esistono realtà nella quale la terziarizzazione e la centralizzazione sono consolidate. La diversità di modelli organizzativi crea confusioni e disparità nella categoria dei Farmacisti. In alcune situazioni il ruolo rimane vincolato alla gestione dei materiali, in altre si sposta su ruoli più clinici.
CENTRALIZZAZIONE/TERZIARIZZAZIONE IN ITALIA Alto Adige 1 esternalizzazione Lombardia Friuli Venezia Giulia 1 centralizzazione; 1 centralizzazione con 3 terziarizzazioni Veneto esternalizzazione Piemonte 4 terziarizzazioni 2 esternalizzazioni Emilia Romagna 2 centralizzazioni Liguria 1 esternalizzazione Marche 1 esternalizzazione Toscana Umbria 2 centralizzazioni 2 esternalizzazioni Basilicata Studi di centralizzazione Lazio Gestioni che riguardano la totalità 6 esternalizzazioni Puglia della regione o quasi; 1 esternalizzazione Campania Gestioni che riguardano diverse 1 esternalizzazione aziende sanitarie; Gestioni che riguardano 1 o più aziende singole a volte di solo materiale economale Sicilia Studi di centralizzazione
RUOLI LOGISTICI : IL/LA FARMACISTA. APPROCCI DISCORDANTI Dott. D’Arpino Dir. S.C. Farmacia AO Perugia che ha terziarizzato il magazzino farmaceutico 12 anni fa. « …L’outsourcing del processo logistico consente ai farmacisti di recuperare tempo da dedicare ad attività a maggior valore… Liberarsi della funzione logistica, ci consente di dare più spazio agli interesse più propriamente medici… Grazie al nuovo sistema, abbiamo visto un miglioramento anche nelle attività di ispezione nei reparti…. Quella che prima erano incombenze burocratiche, oggi … sono diventate un momento di riflessione con i coordinatori infermieristici sul concreto effetto e andamento delle varie terapie.» Intervista a Impresa Sanità n.20 marzo 2018.
RUOLI LOGISTICI : IL/LA FARMACISTA • L’arroccamento dei/delle Farmaciste sulla gestione univoca dei magazzini sta provocando un generale rallentamento dell’evoluzione del sistema logistico. • Rimane invece poco presidiata la gestione delle scorte a valle, nei primi anelli della catena, a contatto con i medici, dove si decidono realmente i consumi e quindi si incide sia sulla appropriatezza, sia sulla spesa (Farmacista clinico).
RUOLI LOGISTICI SOVRAPPOSTI Un approccio possibile è il mantenimento della funzione e della responsabilità del magazzino esterno al Direttore di Farmacia dell’Azienda/e sanitarie coinvolte. Questo crea però limiti di competenza tra tale figura e l’operatore privato sovrapposti e difficilmente distinguibili: es. la scissione tra la gestione delle scorte (in capo al Farmacista Ospedaliero) e la necessità di garantire un adeguato servizio di consegna (da parte del terzista).
EVOLUZIONE LEGISLATIVA : UNA NECESSITA’ • Il D.P.R. n. 128 del 1969 risulta superato dall’evoluzione della tecnologia inerente la tracciabilità dei materiali. • Oggi nessun processo logistico si controlla solamente attraverso strumenti visivi o controlli manuali, ma tramite la gestione di informazioni acquisite nelle diverse fasi dei processi distributivi. • La necessità di un adeguamento del disposto legislativo all’evoluzione in atto è necessario per garantire lo sviluppo del sistema logistico. • Il rischio è la creazione di logiche di gestione diverse nelle stesse realtà aziendali (es. Tra Farmacia ed Economato) con aumento della disefficienza e dei costi. • Inoltre, è necessario ridurre la conflittualità presente nel settore a seguito delle differenti prese di posizione, anche nell’ambito della stessa categoria professionale.
RUOLI LOGISTICI : IL PROVVEDITORE/ECONOMO • Il Provveditore o l’Economo o il Logistico a seconda delle realtà gestisce, e spesso supplisce nella gestione, famiglie di materiali diversi. - Materiali di consumo - Materiali gestiti in service - Anche materiali di consumo sanitari : dispositivi medici, gas medicali • Rispetto alle altre figure ha di solito la visibilità più estesa sul fronte esterno sia logistico, sia amministrativo. • Manca spesso della visione interna finalizzata alle esigenze del paziente. • Risulta pertanto adatto alla gestione globale del flusso dei materiali con specifiche integrazioni sanitarie. • Il punto critico è riferibile alle competenze di management da inserire nella struttura.
RESPONSABILE DEI MAGAZZINI CENTRALIZZATI O ESTERNALIZZATI Le posizioni dei Farmacisti e dei Provveditori/Economi, candidati naturali, al ruolo sono contrastanti: - I Farmacisti ritengano di avere diritto a tale responsabilità, ma disdegnano di gestire i materiali non sanitari, anche per mancanza di competenza. - I Provveditori viceversa non possono essere responsabili di farmaci e risulta difficile ipotizzare un Farmacista alle dipendenze di un Provveditore. - Una terza figura gestionale – Operation Manager - con specialisti di riferimento nel team potrebbe essere una soluzione (compatibilmente con i disposti legislativi).
CHI SI DOVREBBE OCCUPARE DI LOGISTICA? Da un lato è necessario valorizzare nuovi ruoli e competenze per sollevare da compiti “logistici” figure professionali sanitarie • La complessità operativa delle moderne strutture ospedaliere è tale da rendere necessaria l’individuazione di ruoli e uffici a cui affidare la responsabilità sulla logistica e sulle operations. • Un trend riscontrato è quello di sollevare da compiti “logistici” figure professionali come medici ed infermieri che possono così dedicarsi ad attività sanitarie. Dall’altro lato è necessario formare i professionisti sanitari che mantengono un ruolo logistico essenziale. • Competenze organizzative • Competenze tecnologiche
CONCLUSIONI • La gestione logistica sanitaria ha assunto un rilevanza tale nella sostenibilità economica e nella determinazione dei livelli prestazionali dei sistemi sanitari che non è più confinabile ad un’attività separata e marginale rispetto alle core competencies. • Il ruolo dei sanitari all’interno del flusso – in particolare nell’ambito delle strutture periferiche di consumo - è determinante e non escludibile. In tal senso occorre definire una formazione specifica. • Il ruolo dei Farmacisti e dei Provveditori deve mutare: da tenutari delle scorte a gestori dei flussi, in termini quantitativi e di definizione dei prodotti più appropriati.
A disposizione per ulteriori informazioni !!!! carlo.rafele@polito.it www.reslog.polito.it
Progetti logistici Regionali
MODELLI REGIONALI Modello Friuli Venezia Giulia ✓ Definizione di 1 Magazzino Unico Regionale a Pordenone (F/DM/E) su cui convergeranno anche le Aziende di Trieste e Gorizia Modello Toscana ✓ Aggregazione di tutte le Aziende Sanitarie in un’unica Azienda ESTAR ✓ 2 Magazzini centralizzati Calenzano e Migliarino pisano (F/DM) ✓ In futuro Siena, Arezzo e Migliarino convergeranno su Calenzano
MODELLI REGIONALI Modello Emilia Romagna ✓Definizione di 2 Aree Vaste Regionali e 1 Azienda unica per Rimini, Forlì, Ravenna e Cesena ✓Approvvigionamenti tramite centrale di acquisto Intercent-ER o su poche aziende ✓Realizzazione di 2 Magazzini centralizzati AVEN (F/DM) e USL Romagna (F/DM/E) ✓In corso definizione Magazzino per AVEC (Area Centro)
MODELLI REGIONALI Modello Veneto ✓ Intenzione di creare una Azienda Zero per programmazione, attuazione sanitaria e socio-sanitaria, coordinamento, governance e gestione tecnico-amministrativa ✓ Integrazione ASL anche nella logistica ✓ Gestioni terziarizzate di magazzini Az. Osp. Padova e ULSS16 Padova (F/DM/E) ✓ Asl Rovigo (F/DM/E) ✓ Asl Asolo (F/DM/E) ✓ Azienda Osp. Verona (Soluzioni fisiologiche)
MODELLI REGIONALI Modello Lombardia ✓ 1 magazzino centralizzato per Brescia (Ospedali Civili) +ASL Desenzano/Mantova/Crema/Cremona/Lodi (F/DM/E) ✓ 1 terziarizzazione ASL 1 Milano (DM/E) ✓ 1 terziarizzazione Istituto Tumori Milano (DM/E) ✓ 1 terziarizzazione a Pavia (F). Modello Umbria ✓ Esternalizzazione micro e macro logistica con Magazzino unico per Azienda Ospedaliera Perugia (F/DM/E) ✓ Esternalizzazione dall’ordine a fornitore fino alla consegna a reparto per USL Umbria 1 (F/DM/E) ✓ Studio per aggregazione logistica regionale
MODELLI REGIONALI Modello Piemonte ✓ Centralizzazione logistica nei Programmi Operativi 2013-2015 ✓ Aggregazione Acquisti con una Centrale Acquisti Regionale - SCR -o con integrazioni tra Aziende della stessa Area ✓ 1 gestione esternalizzata ASL Alessandria (DM/E) + 1 gestione esternalizzata per farmaci in dose unica ✓ 1 gestione esternalizzata ASL TO2 (DM/E) ✓ Pubblicata 1 gara di appalto per ASL TO5 (F/DM/E) bloccata dal TAR su ricorso SINAFO ✓ Attività di centralizzazione in house per ASO CN e ASL CN1 (DM/E) ✓ In fae di pubblicazione 1 gara di centralizzazione (F/DM/E) per un gruppo di aziende aggregate Modello Liguria ✓ 1 gestione esternalizzata a La Spezia (F/DM/E)
MODELLI REGIONALI Trentino Alto Adige ✓ 1 gestione esternalizzata a Bolzano (DM + sol. fisiologiche) Modello Lazio ✓ ASL Roma B (F/DM/E) ✓ ASL Roma E (F/DM/E) ✓ ASL Roma H (F/DM/E) ✓ San Giovanni Addolorata (F/DM/E) ✓ Policlinico Umberto I (F/DM/E) ✓ Asl Viterbo (F/DM/E)
MODELLI REGIONALI Modello Marche ✓ 1 gestione esternalizzata a Pesaro (DM + sol. fisiologiche) Modello Puglia ✓ 1 esternalizzazione a Taranto (DM + sol. fisiologiche) ✓ In corso di studio modello regionale di logistica integrata (F/DM) Modello Campania ✓ 1 gestione esternalizzata ibrida a Caserta (DM/E/sol. fisiologiche) ✓ Acquisti centralizzati tramite SORESA
MODELLI REGIONALI Modello Basilicata ✓ Inserita Centralizzazione logistica nella Legge Finanziaria Regionale 2015 ✓ Pubblicato Bando per la realizzazione di 1 Magazzino Unico Regionale con inserimento della gestione in dose unica del farmaco Modello Sicilia ✓ Progetto di Riorganizzazione logistica su 3 Aree Vaste
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