Il rapporto di lavoro tra la cooperativa sociale e il suo presidente
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32-36_REGOLE Mosconi 7-09-2007 18:07 Pagina 32 LE REGOLE PER IL NON PROFIT Cooperative sociali Il rapporto di lavoro tra la cooperativa sociale e il suo presidente L’Inps interviene in merito alla cooperativa, volta al perseguimento dei fini isti- possibilità di instaurare un rap- tuzionali della società, non si riteneva assimila- bile a un rapporto di lavoro, ma solo a un rap- porto di lavoro subordinato tra porto meramente associativo. una società cooperativa e il suo La giurisprudenza, in mancanza di una chia- ra legislazione di riferimento, ha provveduto presidente e chiarisce che, a se- all’estensione ai soci lavoratori di cooperati- guito della progressiva estensio- va di alcune specifiche tutele del lavoro sub- ne ai soci lavoratori di cooperati- ordinato, che in caso contrario non avrebbe- ro trovato applicazione. va delle tutele previste per i lavo- Per quanto riguarda la tutela previdenziale, ratori subordinati, anche ai presi- le norme relative ai lavoratori subordinati denti vanno applicate le norme in base alla previsione dell’art. 2 del R.D. 28 agosto 1924, n. 1422 e successive modi- che prevedono l’incompatibilità fiche D.P.R. 30 aprile 1970, n. 602, sono di prestazione di attività lavora- state sempre applicate dall’Istituto, oltre tiva subordinata, così come già che nei confronti dei soci addetti ad attivi- tà amministrativa, alle condizioni e nei li- avviene per presidenti di Cda, miti specificati dall’art. 2, lett. e) del D.P.R. amministratori unici e consiglie- n. 602/1970, anche nei confronti dei presi- ri delegati delle società. Ma il denti di cooperative sulla base di direttive impartite dal Ministero del Lavoro (Cfr. messaggio non è privo di incon- circ. 8 agosto 1989, n. 179 e circ. 15 aprile gruenze che provocano dubbi di 1999, n. 89). La legge n. 142/2001 all’art. 1, comma 3, ha legittimità sul contenuto. introdotto nel nostro ordinamento un nuovo concetto di mutualità, che discende dalla se- Messaggio Inps 7 giugno 2007, n. 15031 - parazione dello status di lavoratore da quel- lo di socio; infatti la prestazione di lavoro è Rapporto di lavoro subordinato e presiden- oggetto di un rapporto giuridico totalmente te di cooperativa legge n. 142/2001. autonomo da quello mutualistico. Le recenti abrogazioni apportate dalla leg- Il presente messaggio chiarisce i dubbi inter- ge n. 30/2003 non contribuiscono a elimi- pretativi sollevati da parte di alcune sedi del- nare la predetta distinzione, in quanto la l’Istituto, concernenti la possibilità di instau- prestazione di lavoro non può essere iden- rare un valido rapporto di lavoro subordina- tificata nella prestazione mutualistica, la to tra una società cooperativa e il Presidente prima è strumentale al raggiungimento del- della medesima. la mutualità medesima. Prima dell’entrata in vigore della legge n. Pertanto, la progressiva estensione da parte 142/2001, l’attività lavorativa svolta dai soci di del legislatore della disciplina relativa al la- 32 N° 9 - settembre 2007
32-36_REGOLE Mosconi 7-09-2007 18:07 Pagina 33 Cooperative sociali LE REGOLE PER IL NON PROFIT voro subordinato al socio lavoratore di co- d’attività lavorativa subordinata contempla- operativa, comporta l’applicazione anche ta nella circolare n. 179/1989 per i presi- nei confronti di quest’ultimo della regola denti del Cda, gli amministratori unici e i generale dell’incompatibilità di prestazione consiglieri delegati. IL COMMENTO di Romano Mosconi* La Direzione centrale delle en- Analisi quanto affermato nel messaggio trate contributive dell’Inps con in esame, hanno continuamente l’emanazione del messaggio 7 del provvedimento ed esplicitamente assimilato la giugno 2007, n. 15031, avente «Il presente messaggio chiari- posizione del socio lavoratore di per oggetto “Il rapporto di lavo- sce alcuni dubbi interpretativi cooperativa a quella del lavorato- ro subordinato del presidente di sollevati da parte di alcune se- re dipendente. Una per tutte, è società cooperativa alla luce di dell’Istituto, concernenti la possibile ricordare la norma fi- della legge n. 142/2001” con- possibilità dell’instaurazione di scale contenuta nell’art. 47, lett. sente di escludere la compatibi- un valido rapporto di lavoro a), D.P.R. n. 597/1973 e successi- lità della prestazione lavorativa subordinato tra una società vamente nell’art. 50, lett. a), subordinata, contemplata nella cooperativa ed il presidente D.P.R. n. 917/1986, che hanno circolare n. 179/1989, per i pre- della medesima». continuamente inquadrato il red- sidenti del Cda, gli amministra- Non è dato sapere quali siano dito del socio lavoratore di co- tori unici e i consiglieri delegati i dubbi interpretativi sollevati operativa fra i redditi assimilati a di società cooperative. da alcune sedi dell’Istituto, quelli di lavoro dipendente. Un attento esame di tale circo- con la conseguenza di non «La giurisprudenza in mancanza lare, però, permette di osserva- poter rilevare l’effettiva corre- di una chiara legislazione di ri- re come la conclusione rag- lazione fra i dubbi presentati e ferimento, ha provveduto all’e- giunta si basi, di fatto, su un’e- lo sviluppo successivo della stensione ai soci lavoratori di laborazione interpretativa e tematica esaminata. cooperativa di alcune specifiche dottrinale singolare, che addirit- «Prima dell’entrata in vigore tutele del lavoro subordinato tura, in alcuni punti fa insorge- della legge n. 142/2001, l’atti- che in caso contrario non re il dubbio di non essere del vità lavorativa svolta dai soci avrebbe trovato applicazione». tutto supportata dalla normati- di cooperativa, volta al perse- Il terzo periodo della circolare va vigente, se non addirittura in guimento di fini istituzionali Inps riprende la formulazione contrasto con la stessa o con della società, non si riteneva contenuta nel quarto capoverso precedenti pronunciamenti del- assimilabile ad un rapporto di della circolare del Ministero del lo stesso ente di previdenza. lavoro, ma solo a un rapporto Lavoro 17 giugno 2002, n. 34, Appare quindi necessario, meramente associativo». dove però alla funzione di sup- per approfondire la tematica, L’affermazione contenuta nel se- plenza della giurisprudenza si as- percorrere tutto il contenuto condo periodo, se è totalmente socia un continuo, anche se del messaggio in esame, con- vera sul piano generale, civilisti- frammentario, intervento del le- siderando sia separatamente i co e contrattuale, si presenta in gislatore che «ha proceduto a in- vari periodi che lo caratteriz- totale contraddizione con il detta- cludere, di volta in volta, i soci di zano sia nella loro complessi- to di una lunga serie di norme lavoratori di cooperative fra i de- va unitarietà. speciali che, a differenza di stinatari dei vari provvedimenti N° 9 - settembre 2007 33
32-36_REGOLE Mosconi 7-09-2007 18:07 Pagina 34 LE REGOLE PER IL NON PROFIT Cooperative sociali emanati per la generalità dei la- ro del Lavoro che, correggendo Non solo, lo stesso ente di voratori». Come rilevato in com- l’indirizzo precedentemente as- previdenza – nell’operato dei mento al secondo periodo, non sunto dall’ente di previdenza, suoi organi ispettivi – ha sem- appare quindi del tutto vero che ne ha determinato la modifica- pre assunto come elemento nel corso del tempo l’estensione zione dei comportamenti fino a discriminante fra la condizio- ai soci lavoratori di cooperativa quel momento assunti. ne di socio lavoratore e quel- di alcune specifiche tutele del la- «La legge n. 142/2001 all’art. 1, la di lavoratore dipendente, voro subordinato sia derivata comma 3, ha introdotto nel no- l’esistenza o meno in coope- esclusivamente da decisioni giu- stro ordinamento un nuovo rativa del regolamento inter- risprudenziali, bensì, in applica- concetto di mutualità, che di- no definito all’art. 6 della me- zione del dettato costituzionale, scende dalla separazione dello desima legge n. 142/2001. «Le che tutela il lavoro in tutte le sue status di lavoratore da quello di recenti abrogazioni apportate forme, è stato possibile verificare socio, infatti la prestazione di dalla legge 30/2003 non con- come il legislatore abbia provve- lavoro è oggetto di un rappor- tribuiscono ad eliminare la duto continuamente a interveni- to giuridico totalmente autono- predetta distinzione, in quan- re sul tema, determinando speci- mo da quello mutualistico». to la prestazione di lavoro fiche soluzioni normative appli- non può essere identificata cate alla fattispecie in esame. “Status” di lavoratore nella prestazione mutualisti- «Per quanto riguarda la tutela ca, la prima è strumentale al previdenziale, le norme relative e di socio raggiungimento della mutua- ai lavoratori subordinati in base L’affermazione contenuta nel lità medesima». Anche l’affer- alla previsione dell’art. 2 del R.D. quinto periodo rende in termini mazione appena formulata 28 agosto 1924, n. 1422 e succes- incompleti la problematica esami- appare totalmente difforme sive modifiche D.P.R. 30 aprile nata, infatti in forza della legge n. dalla norma della legge n. 1970, n. 602, sono state sempre 142/2001 la separazione fra status 30/2003, c.d. “legge Biagi”, applicate dall’Istituto, oltre che di lavoratore e status di socio non che interviene proprio a eli- nei confronti dei soci addetti ad si è mai presentata assolutamente, minare dal testo della legge attività amministrativa, alle condi- in quanto il primo tipo di rappor- n. 142/2001 il termine “distin- zioni e nei limiti specificati dal- to è sempre stato strumentale al to” prima collocato fra l’indi- l’art. 2, lett. e) del D.P.R. n. secondo, non potendosi determi- viduazione dei due rapporti 602/1970, anche nei confronti dei nare come novazione di contratto sociale e di lavoro, che carat- presidenti di cooperative sulla l’eventuale passaggio da socio la- terizzano la partecipazione base di direttive impartite dal Mi- voratore a lavoratore subordinato, del socio in cooperativa. nistero del Lavoro (Cfr. Circ. 8 nel caso in cui si fosse interrotto il Tale affermazione è sostenuta agosto 1989, n. 179 e Circ. 15 rapporto associativo. La condizio- da tutto il contesto della legge aprile 1999, n. 89)». ne di presupposto per un socio di che addirittura condiziona l’in- Anche quanto appena rilevato poter lavorare in cooperativa è staurarsi del rapporto lavorati- non appare del tutto vero, in sempre stata quella di appartene- vo all’ammissione a socio e le- quanto per l’applicazione di re alla compagine sociale a segui- ga l’interruzione del medesimo specifiche tutele (si pensi al- to di ammissione, cosicché, inter- rapporto al recesso o all’esclu- l’ammissibilità al fondo nazio- rompendosi il rapporto sociale e sione dallo status di socio. nale di garanzia del Tfr) prece- mutualistico, è apparsa sempre Appare quindi, chiaramente, il dentemente negate, è stato ne- preclusa la possibile continuazio- contrario di quanto contenuto nel cessario l’intervento del Ministe- ne del rapporto di lavoro. sesto periodo della circolare Inps. 34 N° 9 - settembre 2007
32-36_REGOLE Mosconi 7-09-2007 18:07 Pagina 35 Cooperative sociali LE REGOLE PER IL NON PROFIT Quanto esposto nel messaggio Si conferma così, come già illu- L’art. 6, comma 1, lett. a) preve- in commento appare altresì in strato precedentemente che, de, tra gli elementi che il rego- contrasto sia con la citata cir- «con tale norma le dinamiche del lamento deve in ogni caso con- colare del Ministero del Lavoro rapporto di lavoro sono chiara- tenere, il richiamo ai contratti n. 34/2002, sia con la successi- mente assoggettate a quelle del collettivi applicabili, per ciò che va circolare 18 marzo 2004, n. rapporto associativo, in caso di attiene ai soci lavoratori con 10, nella quale si illustrano estinzione di quest’ultimo». rapporto di lavoro subordinato. proprio le novità introdotte Tali affermazioni rappresenta- Al riguardo resta ferma la di- dalla legge Biagi, dove si evi- no il motivo conduttore di tut- sposizione di cui all’art. 3, denzia la preminenza del rap- ta la riforma apportata dalla comma 1, che richiama l’appli- porto associativo su quello di legge n. 30/2003 e, conse- cazione dei contratti collettivi lavoro. La circolare infatti fu- guentemente, della circolare nazionali del settore o della ca- gando «ogni possibile dubbio ministeriale illustrativa che co- tegoria affine con riferimento sul fatto che il rapporto di la- sì prosegue sul tema «come già al trattamento economico del voro sia strumentale al vincolo evidenziato il comma 2 del- socio lavoratore e per quanto di natura associativa, peraltro l’art. 5 rafforza la prevalenza attiene ai minimi previsti, per puntualmente descritto al com- del rapporto associativo ed prestazioni analoghe». ma 1, tramite la definizione de- evidenzia la strumentalità del gli obblighi sociali posti a cari- rapporto di lavoro in funzione Armonizzazione co del socio lavoratore di co- del raggiungimento dello sco- operativa: il concorso nella ge- po mutualistico: è, infatti, pre- degli obblighi stione dell’impresa, la parteci- vista come conseguenza auto- per i presidenti pazione alle decisioni azienda- matica dello scioglimento del li, la contribuzione alla forma- vincolo associativo, l’estinzio- «Pertanto, la progressiva esten- zione del capitale sociale, la ne del rapporto di lavoro». sione da parte del legislatore messa a disposizione delle La circolare in conclusione della disciplina sul lavoro subor- proprie capacità professionali». mette in luce la rilevanza del dinato al socio lavoratore di co- La più recente circolare del regolamento interno che qua- operativa, comporta l’applica- 2003 prosegue poi precisando lifica tutto il rapporto coopera- zione anche nei confronti di che «la dipendenza del rappor- tiva/soci: «si sottolinea infine questi ultimi della regola gene- to di lavoro da quello associa- che, in mancanza di adozione rale dell’incompatibilità di pre- to è resa ancora più evidente del regolamento interno, le stazione d’attività lavorativa sub- dall’introduzione del secondo cooperative non possono: ordinata contemplata nella cir- comma dell’articolo 5, ai sensi a) inquadrare i propri soci colare n. 280/1989 per i presi- del quale “il rapporto di lavo- con rapporto diverso da denti del Cda, gli amministratori ro si estingue con il recesso o quello subordinato; unici e i consiglieri delegati». l’esclusione del socio delineati b) deliberare nelle materie di La circolare Inps conclude con nel rispetto delle previsioni cui alle lett. d), e) e f), del- un salto logico che si eviden- statutarie ed in conformità con l’art. 6 (legge n. 142/2001). zia in due specifici elementi: gli articoli 2526 e 2527 del Co- Si tratta, infatti, di aspetti che • viene richiamata l’espressio- dice civile”, previsione rispet- trovano la loro fonte istituti- ne di un pronunciamento già to alla quale l’eliminazione va e la relativa disciplina formulato prima dell’emana- delle parole “e distinto” è cer- esclusivamente nel regola- zione della legge n. 142/2001 tamente funzionale». mento interno. e della successiva legge mo- N° 9 - settembre 2007 35
32-36_REGOLE Mosconi 7-09-2007 18:07 Pagina 36 LE REGOLE PER IL NON PROFIT Cooperative sociali dificatrice n. 30/2003 e che, Considerazioni tale tipo di rapporto (subordina- già era stato ritenuto discutibi- to, di collaborazione o autono- le prima della emanazione conclusive mo) trova all’interno del regola- della normativa che ha regola- In conclusione, è opportuno ri- mento interno la sua definizione to e disciplinato tutta la mate- levare come l’affermazione del- e la sua disciplina che, come vo- ria. Non a caso la legge di di- l’incompatibilità di prestazione luto dal legislatore, quale regola sciplina del socio lavoratore, lavorativa subordinata nelle co- generale insuperabile, vale per come già ricordato, contiene operative sia contrastata dall’ob- tutti i soci, compresi quindi i all’art. 1 «una definizione del bligo di rendiconto e di subordi- presidenti, gli amministratori socio lavoratore a cui viene ri- nazione che i presidenti di Cda unici e consiglieri delegati. Que- conosciuto anche un ruolo hanno nei confronti dell’organo sti soggetti trovano, poi, quale nella gestione della cooperati- collegiale che li ha nominati, es- ultima istanza a cui rendere con- va: potrà infatti partecipare al- sendo di quest’ultimo soggetto to del loro operato, i consigli di la formazione degli organi so- tutte le competenze di alta am- amministrazione e le assemblee ciali e alla struttura di direzio- ministrazione societaria e, non dei soci, all’interno delle quali, ne, conduzione e rischio del- anche del presidente, che assu- ricorrendo il “voto capitario”(1) – l’impresa. Sono norme di me ordinariamente la funzione esplicita espressione della regola principio che richiamano di- di legale rappresentante. mutualistica – si collocano come sposizioni contenute nel Codi- Sviluppati gli approfondimenti unus inter pares e, non anche, ce civile e/o nella legislazione che precedono, si ritiene che in posizione dominante. ■ speciale dedicate alle coope- ogni determinazione finale deve rative» (circolare n. 34/2002); essere ricondotta al contenuto * dottore commercialista • non si tiene conto che anche i dell’art. 1, comma 3 e dell’intero presidenti del Cda, amministra- art. 6 della legge n. 142/2001. [Note:] tori unici e consiglieri delegati L’accordo fra le parti – socio e co- sono ordinariamente soci della operativa – definisce l’ulteriore (e 1) Voto capitario: chi partecipa all’im- presa, in sostanza, nelle scelte dell’im- cooperativa e, quindi, rientra- non distinto) rapporto di lavoro presa stessa esprime un solo voto, in- no appieno nell’applicazione da instaurare per lo svolgimento dipendentemente dalla quota di capi- delle norme sopra richiamate. della attività della cooperativa e tale posseduta. Software Gestionale NO VI Gestione Studio Legale TÀ Il software innovativo per la gestione del moderno studio legale Aggiornamenti periodici on line Per maggiori informazioni: www.agenti24.it/coupon387 www.ilsole24ore.com/diritto 36 N° 9 - settembre 2007
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