Il rapporto di lavoro tra la cooperativa sociale e il suo presidente

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       LE REGOLE PER IL NON PROFIT                                                          Cooperative sociali

        Il rapporto di lavoro tra la cooperativa
               sociale e il suo presidente
       L’Inps interviene in merito alla                     cooperativa, volta al perseguimento dei fini isti-
       possibilità di instaurare un rap-                    tuzionali della società, non si riteneva assimila-
                                                            bile a un rapporto di lavoro, ma solo a un rap-
       porto di lavoro subordinato tra                      porto meramente associativo.
       una società cooperativa e il suo                     La giurisprudenza, in mancanza di una chia-
                                                            ra legislazione di riferimento, ha provveduto
       presidente e chiarisce che, a se-                    all’estensione ai soci lavoratori di cooperati-
       guito della progressiva estensio-                    va di alcune specifiche tutele del lavoro sub-
       ne ai soci lavoratori di cooperati-                  ordinato, che in caso contrario non avrebbe-
                                                            ro trovato applicazione.
       va delle tutele previste per i lavo-                 Per quanto riguarda la tutela previdenziale,
       ratori subordinati, anche ai presi-                  le norme relative ai lavoratori subordinati
       denti vanno applicate le norme                       in base alla previsione dell’art. 2 del R.D.
                                                            28 agosto 1924, n. 1422 e successive modi-
       che prevedono l’incompatibilità                      fiche D.P.R. 30 aprile 1970, n. 602, sono
       di prestazione di attività lavora-                   state sempre applicate dall’Istituto, oltre
       tiva subordinata, così come già                      che nei confronti dei soci addetti ad attivi-
                                                            tà amministrativa, alle condizioni e nei li-
       avviene per presidenti di Cda,                       miti specificati dall’art. 2, lett. e) del D.P.R.
       amministratori unici e consiglie-                    n. 602/1970, anche nei confronti dei presi-
       ri delegati delle società. Ma il                     denti di cooperative sulla base di direttive
                                                            impartite dal Ministero del Lavoro (Cfr.
       messaggio non è privo di incon-                      circ. 8 agosto 1989, n. 179 e circ. 15 aprile
       gruenze che provocano dubbi di                       1999, n. 89).
                                                            La legge n. 142/2001 all’art. 1, comma 3, ha
       legittimità sul contenuto.                           introdotto nel nostro ordinamento un nuovo
                                                            concetto di mutualità, che discende dalla se-
         Messaggio Inps 7 giugno 2007, n. 15031 -           parazione dello status di lavoratore da quel-
                                                            lo di socio; infatti la prestazione di lavoro è
         Rapporto di lavoro subordinato e presiden-
                                                            oggetto di un rapporto giuridico totalmente
         te di cooperativa legge n. 142/2001.               autonomo da quello mutualistico.
                                                            Le recenti abrogazioni apportate dalla leg-
       Il presente messaggio chiarisce i dubbi inter-       ge n. 30/2003 non contribuiscono a elimi-
       pretativi sollevati da parte di alcune sedi del-     nare la predetta distinzione, in quanto la
       l’Istituto, concernenti la possibilità di instau-    prestazione di lavoro non può essere iden-
       rare un valido rapporto di lavoro subordina-         tificata nella prestazione mutualistica, la
       to tra una società cooperativa e il Presidente       prima è strumentale al raggiungimento del-
       della medesima.                                      la mutualità medesima.
       Prima dell’entrata in vigore della legge n.          Pertanto, la progressiva estensione da parte
       142/2001, l’attività lavorativa svolta dai soci di   del legislatore della disciplina relativa al la-

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      Cooperative sociali                                                               LE REGOLE PER IL NON PROFIT

      voro subordinato al socio lavoratore di co-                d’attività lavorativa subordinata contempla-
      operativa, comporta l’applicazione anche                   ta nella circolare n. 179/1989 per i presi-
      nei confronti di quest’ultimo della regola                 denti del Cda, gli amministratori unici e i
      generale dell’incompatibilità di prestazione               consiglieri delegati.

                                                    IL COMMENTO
                                                  di Romano Mosconi*

        La Direzione centrale delle en-       Analisi                               quanto affermato nel messaggio
        trate contributive dell’Inps con                                            in esame, hanno continuamente
        l’emanazione del messaggio 7          del provvedimento                     ed esplicitamente assimilato la
        giugno 2007, n. 15031, avente         «Il presente messaggio chiari-        posizione del socio lavoratore di
        per oggetto “Il rapporto di lavo-     sce alcuni dubbi interpretativi       cooperativa a quella del lavorato-
        ro subordinato del presidente di      sollevati da parte di alcune se-      re dipendente. Una per tutte, è
        società cooperativa alla luce         di dell’Istituto, concernenti la      possibile ricordare la norma fi-
        della legge n. 142/2001” con-         possibilità dell’instaurazione di     scale contenuta nell’art. 47, lett.
        sente di escludere la compatibi-      un valido rapporto di lavoro          a), D.P.R. n. 597/1973 e successi-
        lità della prestazione lavorativa     subordinato tra una società           vamente nell’art. 50, lett. a),
        subordinata, contemplata nella        cooperativa ed il presidente          D.P.R. n. 917/1986, che hanno
        circolare n. 179/1989, per i pre-     della medesima».                      continuamente inquadrato il red-
        sidenti del Cda, gli amministra-      Non è dato sapere quali siano         dito del socio lavoratore di co-
        tori unici e i consiglieri delegati   i dubbi interpretativi sollevati      operativa fra i redditi assimilati a
        di società cooperative.               da alcune sedi dell’Istituto,         quelli di lavoro dipendente.
        Un attento esame di tale circo-       con la conseguenza di non             «La giurisprudenza in mancanza
        lare, però, permette di osserva-      poter rilevare l’effettiva corre-     di una chiara legislazione di ri-
        re come la conclusione rag-           lazione fra i dubbi presentati e      ferimento, ha provveduto all’e-
        giunta si basi, di fatto, su un’e-    lo sviluppo successivo della          stensione ai soci lavoratori di
        laborazione interpretativa e          tematica esaminata.                   cooperativa di alcune specifiche
        dottrinale singolare, che addirit-    «Prima dell’entrata in vigore         tutele del lavoro subordinato
        tura, in alcuni punti fa insorge-     della legge n. 142/2001, l’atti-      che in caso contrario non
        re il dubbio di non essere del        vità lavorativa svolta dai soci       avrebbe trovato applicazione».
        tutto supportata dalla normati-       di cooperativa, volta al perse-       Il terzo periodo della circolare
        va vigente, se non addirittura in     guimento di fini istituzionali        Inps riprende la formulazione
        contrasto con la stessa o con         della società, non si riteneva        contenuta nel quarto capoverso
        precedenti pronunciamenti del-        assimilabile ad un rapporto di        della circolare del Ministero del
        lo stesso ente di previdenza.         lavoro, ma solo a un rapporto         Lavoro 17 giugno 2002, n. 34,
        Appare quindi necessario,             meramente associativo».               dove però alla funzione di sup-
        per approfondire la tematica,         L’affermazione contenuta nel se-      plenza della giurisprudenza si as-
        percorrere tutto il contenuto         condo periodo, se è totalmente        socia un continuo, anche se
        del messaggio in esame, con-          vera sul piano generale, civilisti-   frammentario, intervento del le-
        siderando sia separatamente i         co e contrattuale, si presenta in     gislatore che «ha proceduto a in-
        vari periodi che lo caratteriz-       totale contraddizione con il detta-   cludere, di volta in volta, i soci di
        zano sia nella loro complessi-        to di una lunga serie di norme        lavoratori di cooperative fra i de-
        va unitarietà.                        speciali che, a differenza di         stinatari dei vari provvedimenti

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         emanati per la generalità dei la-      ro del Lavoro che, correggendo           Non solo, lo stesso ente di
         voratori». Come rilevato in com-       l’indirizzo precedentemente as-          previdenza – nell’operato dei
         mento al secondo periodo, non          sunto dall’ente di previdenza,           suoi organi ispettivi – ha sem-
         appare quindi del tutto vero che       ne ha determinato la modifica-           pre assunto come elemento
         nel corso del tempo l’estensione       zione dei comportamenti fino a           discriminante fra la condizio-
         ai soci lavoratori di cooperativa      quel momento assunti.                    ne di socio lavoratore e quel-
         di alcune specifiche tutele del la-    «La legge n. 142/2001 all’art. 1,        la di lavoratore dipendente,
         voro subordinato sia derivata          comma 3, ha introdotto nel no-           l’esistenza o meno in coope-
         esclusivamente da decisioni giu-       stro ordinamento un nuovo                rativa del regolamento inter-
         risprudenziali, bensì, in applica-     concetto di mutualità, che di-           no definito all’art. 6 della me-
         zione del dettato costituzionale,      scende dalla separazione dello           desima legge n. 142/2001. «Le
         che tutela il lavoro in tutte le sue   status di lavoratore da quello di        recenti abrogazioni apportate
         forme, è stato possibile verificare    socio, infatti la prestazione di         dalla legge 30/2003 non con-
         come il legislatore abbia provve-      lavoro è oggetto di un rappor-           tribuiscono ad eliminare la
         duto continuamente a interveni-        to giuridico totalmente autono-          predetta distinzione, in quan-
         re sul tema, determinando speci-       mo da quello mutualistico».              to la prestazione di lavoro
         fiche soluzioni normative appli-                                                non può essere identificata
         cate alla fattispecie in esame.        “Status” di lavoratore                   nella prestazione mutualisti-
         «Per quanto riguarda la tutela                                                  ca, la prima è strumentale al
         previdenziale, le norme relative       e di socio                               raggiungimento della mutua-
         ai lavoratori subordinati in base      L’affermazione contenuta nel             lità medesima». Anche l’affer-
         alla previsione dell’art. 2 del R.D.   quinto periodo rende in termini          mazione appena formulata
         28 agosto 1924, n. 1422 e succes-      incompleti la problematica esami-        appare totalmente difforme
         sive modifiche D.P.R. 30 aprile        nata, infatti in forza della legge n.    dalla norma della legge n.
         1970, n. 602, sono state sempre        142/2001 la separazione fra status       30/2003, c.d. “legge Biagi”,
         applicate dall’Istituto, oltre che     di lavoratore e status di socio non      che interviene proprio a eli-
         nei confronti dei soci addetti ad      si è mai presentata assolutamente,       minare dal testo della legge
         attività amministrativa, alle condi-   in quanto il primo tipo di rappor-       n. 142/2001 il termine “distin-
         zioni e nei limiti specificati dal-    to è sempre stato strumentale al         to” prima collocato fra l’indi-
         l’art. 2, lett. e) del D.P.R. n.       secondo, non potendosi determi-          viduazione dei due rapporti
         602/1970, anche nei confronti dei      nare come novazione di contratto         sociale e di lavoro, che carat-
         presidenti di cooperative sulla        l’eventuale passaggio da socio la-       terizzano la partecipazione
         base di direttive impartite dal Mi-    voratore a lavoratore subordinato,       del socio in cooperativa.
         nistero del Lavoro (Cfr. Circ. 8       nel caso in cui si fosse interrotto il   Tale affermazione è sostenuta
         agosto 1989, n. 179 e Circ. 15         rapporto associativo. La condizio-       da tutto il contesto della legge
         aprile 1999, n. 89)».                  ne di presupposto per un socio di        che addirittura condiziona l’in-
         Anche quanto appena rilevato           poter lavorare in cooperativa è          staurarsi del rapporto lavorati-
         non appare del tutto vero, in          sempre stata quella di appartene-        vo all’ammissione a socio e le-
         quanto per l’applicazione di           re alla compagine sociale a segui-       ga l’interruzione del medesimo
         specifiche tutele (si pensi al-        to di ammissione, cosicché, inter-       rapporto al recesso o all’esclu-
         l’ammissibilità al fondo nazio-        rompendosi il rapporto sociale e         sione dallo status di socio.
         nale di garanzia del Tfr) prece-       mutualistico, è apparsa sempre           Appare quindi, chiaramente, il
         dentemente negate, è stato ne-         preclusa la possibile continuazio-       contrario di quanto contenuto nel
         cessario l’intervento del Ministe-     ne del rapporto di lavoro.               sesto periodo della circolare Inps.

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       Quanto esposto nel messaggio         Si conferma così, come già illu-       L’art. 6, comma 1, lett. a) preve-
       in commento appare altresì in        strato precedentemente che,            de, tra gli elementi che il rego-
       contrasto sia con la citata cir-     «con tale norma le dinamiche del       lamento deve in ogni caso con-
       colare del Ministero del Lavoro      rapporto di lavoro sono chiara-        tenere, il richiamo ai contratti
       n. 34/2002, sia con la successi-     mente assoggettate a quelle del        collettivi applicabili, per ciò che
       va circolare 18 marzo 2004, n.       rapporto associativo, in caso di       attiene ai soci lavoratori con
       10, nella quale si illustrano        estinzione di quest’ultimo».           rapporto di lavoro subordinato.
       proprio le novità introdotte         Tali affermazioni rappresenta-         Al riguardo resta ferma la di-
       dalla legge Biagi, dove si evi-      no il motivo conduttore di tut-        sposizione di cui all’art. 3,
       denzia la preminenza del rap-        ta la riforma apportata dalla          comma 1, che richiama l’appli-
       porto associativo su quello di       legge n. 30/2003 e, conse-             cazione dei contratti collettivi
       lavoro. La circolare infatti fu-     guentemente, della circolare           nazionali del settore o della ca-
       gando «ogni possibile dubbio         ministeriale illustrativa che co-      tegoria affine con riferimento
       sul fatto che il rapporto di la-     sì prosegue sul tema «come già         al trattamento economico del
       voro sia strumentale al vincolo      evidenziato il comma 2 del-            socio lavoratore e per quanto
       di natura associativa, peraltro      l’art. 5 rafforza la prevalenza        attiene ai minimi previsti, per
       puntualmente descritto al com-       del rapporto associativo ed            prestazioni analoghe».
       ma 1, tramite la definizione de-     evidenzia la strumentalità del
       gli obblighi sociali posti a cari-   rapporto di lavoro in funzione         Armonizzazione
       co del socio lavoratore di co-       del raggiungimento dello sco-
       operativa: il concorso nella ge-     po mutualistico: è, infatti, pre-      degli obblighi
       stione dell’impresa, la parteci-     vista come conseguenza auto-           per i presidenti
       pazione alle decisioni azienda-      matica dello scioglimento del
       li, la contribuzione alla forma-     vincolo associativo, l’estinzio-       «Pertanto, la progressiva esten-
       zione del capitale sociale, la       ne del rapporto di lavoro».            sione da parte del legislatore
       messa a disposizione delle           La circolare in conclusione            della disciplina sul lavoro subor-
       proprie capacità professionali».     mette in luce la rilevanza del         dinato al socio lavoratore di co-
       La più recente circolare del         regolamento interno che qua-           operativa, comporta l’applica-
       2003 prosegue poi precisando         lifica tutto il rapporto coopera-      zione anche nei confronti di
       che «la dipendenza del rappor-       tiva/soci: «si sottolinea infine       questi ultimi della regola gene-
       to di lavoro da quello associa-      che, in mancanza di adozione           rale dell’incompatibilità di pre-
       to è resa ancora più evidente        del regolamento interno, le            stazione d’attività lavorativa sub-
       dall’introduzione del secondo        cooperative non possono:               ordinata contemplata nella cir-
       comma dell’articolo 5, ai sensi      a) inquadrare i propri soci            colare n. 280/1989 per i presi-
       del quale “il rapporto di lavo-          con rapporto diverso da            denti del Cda, gli amministratori
       ro si estingue con il recesso o          quello subordinato;                unici e i consiglieri delegati».
       l’esclusione del socio delineati     b) deliberare nelle materie di         La circolare Inps conclude con
       nel rispetto delle previsioni            cui alle lett. d), e) e f), del-   un salto logico che si eviden-
       statutarie ed in conformità con          l’art. 6 (legge n. 142/2001).      zia in due specifici elementi:
       gli articoli 2526 e 2527 del Co-     Si tratta, infatti, di aspetti che     • viene richiamata l’espressio-
       dice civile”, previsione rispet-     trovano la loro fonte istituti-           ne di un pronunciamento già
       to alla quale l’eliminazione         va e la relativa disciplina               formulato prima dell’emana-
       delle parole “e distinto” è cer-     esclusivamente nel regola-                zione della legge n. 142/2001
       tamente funzionale».                 mento interno.                            e della successiva legge mo-

      N° 9 - settembre 2007                                                                                         35
32-36_REGOLE Mosconi              7-09-2007   18:07   Pagina 36

       LE REGOLE PER IL NON PROFIT                                                                               Cooperative sociali

           dificatrice n. 30/2003 e che,              Considerazioni                         tale tipo di rapporto (subordina-
           già era stato ritenuto discutibi-                                                 to, di collaborazione o autono-
           le prima della emanazione                  conclusive                             mo) trova all’interno del regola-
           della normativa che ha regola-             In conclusione, è opportuno ri-        mento interno la sua definizione
           to e disciplinato tutta la mate-           levare come l’affermazione del-        e la sua disciplina che, come vo-
           ria. Non a caso la legge di di-            l’incompatibilità di prestazione       luto dal legislatore, quale regola
           sciplina del socio lavoratore,             lavorativa subordinata nelle co-       generale insuperabile, vale per
           come già ricordato, contiene               operative sia contrastata dall’ob-     tutti i soci, compresi quindi i
           all’art. 1 «una definizione del            bligo di rendiconto e di subordi-      presidenti, gli amministratori
           socio lavoratore a cui viene ri-           nazione che i presidenti di Cda        unici e consiglieri delegati. Que-
           conosciuto anche un ruolo                  hanno nei confronti dell’organo        sti soggetti trovano, poi, quale
           nella gestione della cooperati-            collegiale che li ha nominati, es-     ultima istanza a cui rendere con-
           va: potrà infatti partecipare al-          sendo di quest’ultimo soggetto         to del loro operato, i consigli di
           la formazione degli organi so-             tutte le competenze di alta am-        amministrazione e le assemblee
           ciali e alla struttura di direzio-         ministrazione societaria e, non        dei soci, all’interno delle quali,
           ne, conduzione e rischio del-              anche del presidente, che assu-        ricorrendo il “voto capitario”(1) –
           l’impresa. Sono norme di                   me ordinariamente la funzione          esplicita espressione della regola
           principio che richiamano di-               di legale rappresentante.              mutualistica – si collocano come
           sposizioni contenute nel Codi-             Sviluppati gli approfondimenti         unus inter pares e, non anche,
           ce civile e/o nella legislazione           che precedono, si ritiene che          in posizione dominante.          ■
           speciale dedicate alle coope-              ogni determinazione finale deve
           rative» (circolare n. 34/2002);            essere ricondotta al contenuto                  * dottore commercialista
         • non si tiene conto che anche i             dell’art. 1, comma 3 e dell’intero
           presidenti del Cda, amministra-            art. 6 della legge n. 142/2001.        [Note:]
           tori unici e consiglieri delegati          L’accordo fra le parti – socio e co-
           sono ordinariamente soci della             operativa – definisce l’ulteriore (e   1) Voto capitario: chi partecipa all’im-
                                                                                             presa, in sostanza, nelle scelte dell’im-
           cooperativa e, quindi, rientra-            non distinto) rapporto di lavoro
                                                                                             presa stessa esprime un solo voto, in-
           no appieno nell’applicazione               da instaurare per lo svolgimento       dipendentemente dalla quota di capi-
           delle norme sopra richiamate.              della attività della cooperativa e     tale posseduta.

       Software Gestionale
                                                                                                                         NO
                                                                                                                           VI

                                              Gestione Studio Legale
                                                                                                                             TÀ

                                                            Il software innovativo
                                                            per la gestione
                                                            del moderno studio legale
        Aggiornamenti periodici on line                Per maggiori informazioni: www.agenti24.it/coupon387   www.ilsole24ore.com/diritto

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