IL PROGETTO ARGOS AD ATENE - Archeologia e Calcolatori

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Archeologia e Ca lcolatori
7, 1996, 879-884

                       IL PROGETTO ARGOS AD ATENE

       Nel 1986 si aveva l'avvio di un ambizioso progetto, coordinato allora
da Hector W. Catling, a quel tempo direttore della British School at Athens,
per il Computerised Union Catalogue (or the Archaeological Libraries ofAthens.
Era prevista una spesa, per 5 anni, di 250.000 $ USA, ai costi del 1986;
promotrici e, ovviamente, partecipanti al progetto erano le Scuole Archeolo-
giche straniere di Atene operanti in territorio ellenico, e cioè: Istituto Ar-
cheologico Australiano, Istituto Archeologico Austriaco, Istituto Archeologi-
co Germanico, Istituto Canadese di Archeologia, Istituto Danese, Istituto
Finlandese, Istituto Olandese, Istituto Norvegese, Istituto Svedese, Scuola
Americana di Studi Classici, Scuola Archeologica Italiana, Scuola Francese,
Scuola Inglese.
       La partecipazione al progetto fu estesa, nel 1987, anche all'H EV A0tjvmç
ApxmoÀoyt!CT} Etmpcia. (Società Archeologica di Atene), all'E0vtKO IOpuµa.
EpEuvrov (il C.N.R. ellenico, rappresentato dall'lvcrtt'tOU'tO NtoEÀÀnvtKrov
EpEuvrov-lstituto di Ricerche neoelleniche, dal Kévtpo Buçcx.vttvrov EpEuvrov-
Centro di Ricerche Bizantine e dal Kiv1po EÀÀnv1Ktjç Kat ProµaiKtjç
Apxmo-rnwç-Centro di Antichità greca e romana) e alla Gennadion Library.
Il primo studio di fattibilità per l'Introduction of Computing Facilities in the
Libraries of Archaeological Institutions in Athens, come allora il progetto era
anche chiamato, data all'autunno dello stesso anno.
       Esso prevedeva l'utilizzo di Micro Computers, cosa questa che avrebbe
permesso una maggiore "reliability achieved", facilità d'uso, adattabilità, eco-
nomia.
       Ogni istituto sarebbe stato dotato di un CPU, Super Micro, collegato
ad un Mass Storage Device, che avrebbe contenuto l'Union Catalogue, una
stampante (il main prinrout device del sistema) e alcune semplici Dumb VDU
Workstations, sia per il personale di biblioteca che per gli utenti. Previsto era
anche l'equipaggiamento di ogni VDU Workstation con una stampante più
piccola per permettere degli Screen Dumps di informazioni selezionate. Il
sistema operativo in cui avrebbero operato il Super Micro (lntel 88386 o un
Motorola 68000 series) sarebbe dovuto essere o UNIX o UCSD p System.
       In una seconda fase, ma anche alternativa alla prima, era previsto l'uti-
lizzo di una Locai Area Network (LANs) per permettere la possibilità di
multiaccesso a più utenti, che in questo caso non avrebbero usato una Dumb
VDU Workstation ma un vero e proprio Micro Computer, collegato a tutte le
periferiche della rete: in particolare con il Mass Storage Device e il System
Printer.
       In questo caso gli utenti, anziché lavorare via Dumb VDU Workstation,

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avrebbero avuto accesso al sistema attraverso un Full Personal Computer
Workstation, capace di operazioni autonome. Questa configurazione avreb-
be assicurato alta velocità e flessibilità: computers, già esistenti nelle varie
Istituzioni, avrebbero potuto essere facilmente collegati in rete solo con l'au-
silio di una Network Card e uniti con un Network Cable (prevista era anche
la possibilità, per gli utenti, di non Logging On alla rete all'apertura della
macchina).
       I Softwares Turnkey Systems previsti erano OCLC, ADLIB, DOBIS,
GEAC & APPLE e i Databases Management System: WANG, CDS-ISIS &
MINISIS, specie quest'ultimo in quanto con caratteri greci e latini.
       Nell'aprile 1988 il progetto incontrava il favorevole parere dell'EFCL
(European Foundation for Library Cooperation) e il segretario, Mare
Walckiers, scriveva: ...Greek characters are a must for Greek archaeological
Libraries ... , riferendosi al programma ALEPH Automation Library System,
che aveva possibilità di lavoro anche con il piccolo Vax 3100 e di cui era
previsto l'impiego dal momento che era uno dei pochi che utilizzasse anche
caratteri greci (si pensi che a quel tempo in Italia 36 erano i terminal users
dell'Alephvax: 20 alla Scuola Normale Superiore di Pisa, 8 all'Università di
Genova e 8 a Roma, di cui 4 nelle Università Pontificie).
       Il 20 giugno 1990 il progetto, in una riunione tenutasi alla British School
di Atene, veniva a prendere una forma più precisa e il suo nome attuale:
ARGOS (Archaeological Greek Online System), che prevalse sulla definizione
CSALB (Cooperation System of Archaeological Schools at Athens).
       Fu concordato che il patrimonio librario venisse controllato sulla base
di DYABOLA (Dynamic Archaeological Bibliography On Line Archiv), la nota
banca-dati prodotta da Vinzenz Brinkmann e Ralf Biering sulla base dei cata-
loghi del Deutsches Archaologisches Institut Rom, relativamente a monografie
e ad articoli di periodici acquisiti dal 1956 in poi, che sarebbe stata comple-
tata con le monografie edite in data antecedente a tale anno.
       La banca-dati ottenuta con tale conversione, che nel primo stadio avreb-
be dovuto contenere circa 300.000 titoli (il 70% del totale del patrimonio
librario ateniese) sarebbe stata successivamente convertita da una ditta ester-
na (PICA o RLIN) in formato MARC.
       A questa prima fase ne sarebbero dovute seguire delle successive che
prevedevano la conversione del rimanente 30%, sempre in formato MARC,
l'aggiunta di dati e di riferimenti a soggetto per il 70% del totale, convertiti
anche essi da ditte esterne, ed infine l'aggiunta di riferimenti ad articoli di
periodici pre-1956 e il completamento di eventuali lacune in DYABOLA post-
1956, in pratica, cioè, fino al pieno aggiornamento e alla completa conver-
sione del patrimonio librario presente nelle varie biblioteche delle istituzioni
ateniesi.
       Questo in linea di massima il progetto definito nel 1992, coordinato
allora da Robin Hagg, direttore dell'Istituto Svedese.

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Il Progetto ARGOS

       Presentato nello stesso anno alla Commissione della Comunità Euro-
pea nel quadro del Cali (or Proposal 1992 (area 5: Libraries of the Programme
Telematics Systems in areas ofgenerai interest) fu esteso anche, oltre agli Isti-
tuti ateniesi partecipanti ad ARGOS, ente proponente, e DYABOLA, partner
nel progetto, all'Istituto Germanico di Roma e al Kings College di Londra,
partners associati.
       Per vari motivi, di carattere tecnico e amministrativo, il progetto origi-
nale, non accolto anche, per motivi che definirei formali, dalla Comunità
Europea subì notevoli modifiche e vide un ridimensionamento nel numero
degli enti partecipanti, che si ridussero agli Istituti ateniesi.
       Un'ulteriore versione di ARGO$ - era stato infatti necessario trovare,
con l'uscita dal progetto di DYABOLA, un nuovo programma per l'archivia-
zione in banca-dati dei cataloghi e pensare anche allo sviluppo dell'integra-
zione della serie dei caratteri greci in pacchetti standard di software - preve-
deva l'utilizzo del programma ABEKT (Auwµcxn
A.G. Benvenuti

        Riconversione, questa, prevista nella prima fase di esecuzione del pro-
getto definitivo di ARGOS, presentato alla Commissione competente del-
l'Unione Europea, nel 1994, che ha ottenuto, nell'ambito dell'EPET II, un
finanziamento di 324 KEcu, sui 622 KEcu richiesti, e attivatosi nel giugno
1995 per un periodo di 36 mesi. Ente referente del progetto ARGOS presso
l'Unione Europea è la Segreteria Generale per la Ricerca e la Tecnologia del
Ministero dell'Industria greco; ente responsabile è il Kévtpo EÀÀT)VtJCTlç Kcxt
ProµciiJCT1ç Apxmo'tT}toç del C.N.R. ellenico; enti corrispondenti del proget-
to l'E0vtK6 Kévtp6 TEKµ11ptrocrriç, sempre del C.N.R. greco, e l'lopuµcx
EAÀT\VtKou noA.tttcrµou (Fondazione per la Cultura Greca).
        In una seconda fase saranno oggetto della conversione retrospettiva
tutte le opere nelle altre lingue e a questo proposito, proprio in questo peri-
odo, si stanno prendendo degli accordi di fattibilità con varie ditte esterne
esperte in questo settore, come la CCL (Computer Center for Library) e
l'OCLC (Online Computer Library Center).
        In una terza fase è prevista la conversione, sempre nello standard inter-
nazionale in formato UNIMARC, di tutte le pubblicazioni periodiche degli
Istituti ateniesi.
        Questo porterà alla costituzione di banche-dati locali presso le varie
istituzioni e di un'unica banca-dati centrale, una specie di "index", l'HERMES,
presso PE0vtKO Kévtpo TEKµnpirocrriç, sia per le opere in lingua greca che
per quelle in alfabeto latino, con possibilità di ricerca anche di opere in altre
lingue con un adeguato set/cip di caratteri, on line, raggiungibile quindi da
ogni parte del mondo e interconnessa con quelle locali.
        Le banche-dati di ARGOS, sia quella residente in HERMES come d'al-
tronde quelle locali, saranno inizialmente implementate esclusivamente con
modalità di acquisizione batch, successivamente, a partire dal giugno 1997,
le procedure di acquisizione, correzione ed interrogazione saranno gestite on
line.
        Sono previsti, sui 19 campi della banca-dati, 8 canali di ricerca, rispet-
tivamente "soggetto", "titolo", "curatore/editore", "numero standard ISBN",
"collezione", "codice d'ingresso", "autore", "enti coHettivi". Tutti i canali di
ricerca possono essere forniti in combinazione.
        Il canale "autore" permette la ricerca anche in combinazione con altri 3
sub-fields "primo elemento di registrazione", con i primi tre caratteri del
"secondo elemento di registrazione", e con il sub-field "ruolo", basato su
codici usati in UNIMARC4, sviluppati per il CCF (The Common
Communication Format).
        Tutti i canali possono essere troncati a destra; quelli relativi a "sogget-
to" e "codice d'ingresso" prevedono il troncamento anche a sinistra; in parti-
colare nel canale "codice d'ingresso" la troncatura a destra significa "uguale
o maggiore", a sinistra "uguale o minore".
        Ricapitolando, il progetto ARGOS dovrebbe dar vita a partire dal se-

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Il Progetto ARGOS

condo semestre del 1997 (fino ad allora funzionerà come Locai Area Network
per la zona di Atene) ad un network di biblioteche informatizzate finalizzato
all'erogazione di servizi altamente specializzati, in specie nel campo della
ricerca archeologica e storica.
       Si tratterà di una rete "a stella", il cui centro sarà occu(>ato da HERMES,
la grande banca-dati gestita dall'E0vuc6 KÉvi:p6 TEKµTJptroOT]ç e i cui bracci
saranno costituiti dalle linee di trasmissione dati, che avranno ad una loro
estremità le singole biblioteche automatizzate delle 18 Istituzioni facenti capo
al progetto.
       Si tratterà in sostanza di una rete telematica coordinata da una banca-
dati centrale avente funzioni di catalogo collettivo e interattivo, che permet-
terà una cooperazione e una condivisione delle risorse tra le biblioteche delle
istituzioni aderenti; condivisione che sarà possibile conseguire tramite una
procedura fondamentale codificata nel sofware ABEKT.
       Con tale procedura un determinato libro, come pure una pubblicazio-
ne periodica o un qualsiasi altro documento, porranno essere catalogati solo
dalla prima, in ordine di tempo, biblioteca di acquisizione. Tutte le altre si
limiteranno a catturare copia della scheda bibliografica, già disponibile in
HERMES, apponendovi la propria collocazione e in tal modo si potrà indivi-
duare, tramite la banca-dati centrale, per ogni singola pubblicazione, da quali
biblioteche è posseduta.
       Con ARGOS quindi ci si propone di creare una banca-dati bibliografica,
la più completa possibile, inerente alle antiche civiltà del Mediterraneo e al
loro patrimonio culturale mediante la creazione di un catalogo unificato e
computerizzato delle grandi biblioteche specializzate delle 15 Scuole archeo-
logiche e delle altre Istituzioni, greche e straniere, di Atene.             .
       Attualmente il numero dei volumi posseduti dalle suddette biblioteche
supera le 500.000 unità, con un incremento annuo di nuovi titoli del 3%
circa.
       La Blegen Library e la Gennadiou Library della Scuola Americana, fon-
data nel 1881, possiedono rispettivamente 65.000 e 90.000 volumi; nella
biblioteca della Scuola Francese, la più antica fra tutte le Scuole straniere, la
sua data di fondazione risale infatti al lontano 1846, ci sono oltre 51.000
volumi; 67.000 ne possiede quella dell'Istituto Germanico, fondato nel 1874;
73.000 quella della Società Archeologica; circa 38.000 volumi sono collocati
negli scaffali della nostra Scuola di Atene, fondata nel 1909.
       Questo immenso patrimonio copre completamente e diacronicamente
tutto il campo degli studi sulla civiltà greca, ivi compresi lingua, letteratura e
pensiero, archeologia e storia dell'arte, storia antica medioevale moderna e
contemporanea, topografia, etnologia.
       Con l'unione di queste biblioteche Atene dovrebbe divenire la capitale
degli Studi Mediterranei, quasi una nuova Alessandria e la sua "Biblioteca'',
integrata anche da informazioni bibliografiche relative ad articoli pubblicati

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su periodici e in lavori di gruppo, normalmente di difficile reperibilità, do-
vrebbe rappresentare un polo d'interesse per la ricerca storico-archeologica,
unico al mondo.
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                                                   Scuola Archeologica Italiana di Atene

BIBLIOGRAFIA
GoRMAN M., WrNKER P. (edd.) 1978, Anglo American Cata/oguing Rules, London, 2nd ed.
GoRMAN M., WrNKER P. (edd.) 1981, Format for Bibliographic Information lnterchange on
       Magnetic Tape, Geneva, 2nd ed.
Hot.T B.P. (ed.) 1987, Unimarc Manual, London.
S1MMONS P., HoPKINSON A. (edd.} 1988, The Commo11 Communication Format, Paris, 2nd ed.

ABSTRACT
        The ARGOS (Archaelogical Greek On-line System) Projecc proposes ro creare the
most comprehensive bibliography on ancient Medìterranean civilizations and rheir culrural
heritage, through a compurerized union catalogue of che archaeological Libraries of che
lnstitutions, foreign and Greek, in Athens. Their joint holdings, amounring co over 500,000
volumes covering che full range of Hellenic studies of ali periods, including language,
licerature and thought, archaeology and history of are, ancient, medieval and modem
history, ropography, echnology and folklore, are che most importane in rhis field and are
of world interest. By so linking these Libraries, we will make Athens the capitai of learning
in Medirerranean studies, effeccively a new Alexandria. In addirion, bib(iographic
informacion on articles published in journals and colleccive works will supplement the
database of books. Readers in each Library will have direcc access to che encire database,
usìng multilingua! menus and a detailed subject thesaurus to learn of bibliography and ro
locate the Library in which it is held.

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